Cap.1. argomenti del corso. il filo conduttore è il ruolo della gravità. forze gravitazionali ed elettromagnetiche. Teorema del Viriale

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Cap.1. argomenti del corso. il filo conduttore è il ruolo della gravità. forze gravitazionali ed elettromagnetiche. Teorema del Viriale"

Transcript

1 Cap.1 argomenti del corso Teorema del Viriale forze gravitazionali ed elettromagnetiche la gravità equilibrata dalla pressione nelle stelle: stelle normali, produzione di energia termonucleare; nane bianche e stelle di neutroni, pressione di degenerazione la gravità vincente: collasso gravitazionale, buchi neri stellari, buchi neri supermassivi nei quasar la gravità alla scala cosmologica; l espansione di Hubble controllata dalla gravità, il redshift cosmologico, il Big Bang il filo conduttore è il ruolo della gravità

2 Forze gravitazionali/elettromagnetiche Gm 2 p/r 2 e 2 /r 2 = Gm2 p e Gravità debole? sì a livello microscopico, ma: qi 0, mi Nm p su grandi scale la Gravità prevale p.es. : diventa dominante (favorendo una forma sferica) a livelli di ~10 24 g, la scala dei grandi asteroidi e dei satelliti maggiori (anche importante per la definizione di pianeta) Deimos 2*10 18 g Phobos g Europa 5*10 25 g Luna 7*10 25 g eq. di equilibrio idrostatico: Gravità equilibrata dalla pressione: stelle GM R 2 ρ = dp dr P R nt R T 10 7 K reazioni termonucleari 4p He 4 +2ν, MeV dopo anni gravità vincente: collasso Stelle normali P termica Nane bianche P degenere e - Stelle di neutroni P degenere n Buchi neri stellari R cm ρ 1g/cm 3 R 10 9 cm ρ 10 6 g/cm 3 R 10 6 cm ρ g/cm 3 R s 3km M M orizzonte degli eventi ma disco di accrezione irraggia Buchi neri supermassivi M M t = D/c Quasar L L visibili a D~13x10 9 anni-luce ~ 13x10 9 anni

3 i canali osservativi radiazione elettromagnetica raggi cosmici neutrini onde gravitazionali il canale classico largamente dominante per ora particelle con energie dal MeV a 3x10 20 ev sta diventando astrofisicamente importante la detezione degli UHECR, energie ~10 20 ev, osservatorio Pierre Auger Sole, stelle sorgenti galattiche ed extragalattiche, p.es. supernovae energie ~TeV non ancora direttamente osservate previste (p.es.) da buchi neri binari, stellari o supermassivi il canale elettromagnetico intervallo di sensibilità dell occhio umano (e degli animali) trasparenza atmosferica altezza alla quale la radiazione è assorbita al 50%

4 radiazione elettromagnetica da sorgenti cosmiche T E 10 TeV freq. plasma ionosfera ~ 30 MHz ν p = e 2 n/πm e λ ν processi di assorbimento processi di emissione processi di emissione termici corpo nero non-termici sincrotrone es: stelle es: radiazione cosmica di fondo es: resti di supernova, radiogalassie bremsstrahlung compton inverso es: ammassi di galassie es: quasar

5 alcune costanti della fisica da ricordare (cgs) velocità della luce nel vuoto c cm s -1 costante di Planck h erg s costante di Gravitazione G cm 3 g -1 s -2 carica dell elettrone e u.e.s. (g 1/2 cm 3/2 s -1 ) massa dell elettrone m e g massa del protone m p g costante di Boltzmann k erg K -1 valori più precisi e più completi, p.es.: alcune scale fondamentali Terra e Sistema Solare Stelle R =6400km= cm M = g L u erg/s l u 100 W = 10 9 erg/s (~2000 kcal/giorno ~8*10 6 J/86000s) D = cm AU D plutone 40 AU Galassie R G 15 kpc M G M R = cm 2s luce M = g L = erg/s (bolometrica) D 1pc= cm 3.26 anni luce Universo R H = 4 Gpc 13 G anni luce L G L (M/L 6M /L ) D G 3 Mpc t H R H c = 13 Ga

6 parsec: parallasse un secondo 1 p d 1 pc p = p tan p = D d d D p p =1 numero di secondi d arco in un radiante = 180 π 3600 D 1pc= = cm =3.26 anni luce 1 AU 1 anno luce = cm distanze nell universo in scala logaritmica limiti dell Universo 10 Gpc versione seria galassie più vicine 3 Mpc limiti della Galassia 15 kpc stelle più vicine 1 pc Sole 1 AU versione scherzosa

7 costante solare è il flusso della radiazione e.m. che riceviamo dal Sole D F = L 4πD 2 = π( ) 2 = erg/s/cm 2 =1.4 kw/m 2 energia totale ricevuta per unità di tempo: πr 2 F = erg/s R la costante solare non è veramente costante: < % erg/s squilibri climatici energia prodotta dall Umanità: L u erg/s problemi altezza delle montagne fino a che altezza H una montagna può reggere il suo peso? come varia questa condizione con le dimensioni del pianeta? la forza gravitazionale è contrastata dal legame che tiene insieme gli ioni nel reticolo cristallino della roccia se la forza gravitazionale prevale, il legame cristallino si spezza, la montagna si abbassa di una certa altezza, e la roccia può scorrere dal punto di vista energetico il processo è equivalente ad un abbassamento al suolo dello strato sommitale, per un altezza H l energia potenziale gravitazionale guadagnata con l abbassamento è circa uguale all energia necessaria per lo scorrimento, una piccola frazione dell energia di legame: energia necessaria per lo scorrimento energia di legame E 1 = ξb, ξ 0.05; B = γry, γ 0.2 energia di legame dell atomo di H Ry = m ee 4 2 h 2 =13.6 ev H H

8 per ogni molecola di massa Amp si ha: H = ξγ m ee h 2 Am p g g = GM R 2 inoltre: Am p Hg = E 1 (M,R: massa e raggio del pianeta) M ed R sono legate, possiamo calcolare la densità attraverso massa e raggio del pianeta o attraverso massa e raggio di un tipico atomo o molecola costituente. la densità è circa pari alla densità atomica: M 4π ρ = = Am p 3 R3 4π R a = fa o, f R3 a 1g/cm 3 (f cresce lentamente con A) a o = h2 m e e 2 = cm H = ξγ m ee 4 1 R 2 2 h 2 Am p G 1 Am p (raggio di Bohr) ( fao R ) 3 sfericità dei pianeti ed altezza delle montagne H = ξγ m ee 4 1 R 2 ( ) 3 1 fao 2 h 2 Am p G Am p R H = ξγf 3 H R = ξγf3 2 2 a 2 o e 2 A 2 Gm 2 p a 2 o e 2 A 2 Gm 2 p ci interessa il rapporto H/R: se è piccolo, il pianeta è circa sferico R = a o A ξγf 3 e2 Gm 2 p R 2 = 1 R ( R R ) cm = 300 km a R* corrisponde una massa caratteristica: M = ρ 4π 3 R g ma per R=R*: H/R=1 vogliamo H/R piccolo p.es. ~1/10, allora occorre R~3R*, M~20 M*

9 le montagne: H R 1 Monte Everest H ~9 km Monte Everest, Terra: H ~9 km, R =6400 km Monte Olimpo, Marte: H ~24 km, R =3400 km nuova definizione di pianeta Praga, 24 agosto 2006, assemblea generale della Unione Astronomica Internazionale (1) A "planet" is a celestial body that (a) is in orbit around the Sun, (b) has sufficient mass for its self-gravity to overcome rigid body forces so that it assumes a hydrostatic equilibrium (nearly round) shape, and (c) has cleared the neighbourhood around its orbit. Plutone non è più un pianeta (2) A "dwarf planet" is a celestial body that (a) is in orbit around the Sun, (b) has sufficient mass for its self-gravity to overcome rigid body forces so that it assumes a hydrostatic equilibrium (nearly round) shape, (c) has not cleared the neighbourhood around its orbit, and (d) is not a satellite. (3) All other objects, except satellites, orbiting the Sun shall be referred to collectively as "Small Solar System Bodies". lettura:

10 alcuni dati del Sistema Solare: 8 Deimos 2*10 18 g Janus 2*10 21 g occorre M~10 24 g R~800 km Europa 5*10 25 g Tethys 6*10 23 g

valori di alcune costanti calcolate teoricamente

valori di alcune costanti calcolate teoricamente valori di alcune costanti calcolate teoricamente pag. 33 raggio dell universo osservabile attuale R ua 4,475 0 9 al 33 età dell universo attuale T ua 3,88 0 9 a 33 valore massimo della velocità di espansione

Dettagli

Fondamenti di Astrofisica. Alessandro Marconi

Fondamenti di Astrofisica. Alessandro Marconi Alessandro Marconi Contatti, Bibliografia e Lezioni Prof. Alessandro Marconi Dipartimento di Astronomia e Scienza dello Spazio, Largo E. Fermi 2 email: marconi@arcetri.astro.it, alessandro.marconi@unifi.it

Dettagli

Astronomia INTRODUZIONE

Astronomia INTRODUZIONE Astronomia 2015-16 INTRODUZIONE Contenuti: Corso di Astronomia 2015-2016 Prof. Marco Bersanelli Fondamenti Struttura stellare Evoluzione stellare Strumentazione per astrofisica Astrofisica galattica Astrofisica

Dettagli

UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI CATANIA Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche, Naturali Corso di Laurea Specialistica in Fisica

UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI CATANIA Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche, Naturali Corso di Laurea Specialistica in Fisica UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI CATANIA Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche, Naturali Corso di Laurea Specialistica in Fisica CURRICULUM ASTROFISICA E FISICA DELLO SPAZIO Anno Accademico 2011-2012 PROGRAMMA

Dettagli

Tutti i colori dell Universo. Roberto Battiston INFN e Universita di Perugia Laboratori di Frascati 6 ottobre 2004

Tutti i colori dell Universo. Roberto Battiston INFN e Universita di Perugia Laboratori di Frascati 6 ottobre 2004 Tutti i colori dell Universo Roberto Battiston INFN e Universita di Perugia Laboratori di Frascati 6 ottobre 2004 1 2 3 L universo si studia osservando le informazioni = particelle che esso ci invia 4

Dettagli

Radiazioni ionizzanti

Radiazioni ionizzanti Dipartimento di Fisica a.a. 2004/2005 Fisica Medica 2 Radiazioni ionizzanti 11/3/2005 Struttura atomica Atomo Nucleo Protone 10 10 m 10 14 m 10 15 m ev MeV GeV 3 3,0 0,3 0 0 0 Atomo Dimensioni lineari

Dettagli

Introduzione all Astrofisica AA 2017/2018

Introduzione all Astrofisica AA 2017/2018 Introduzione all Astrofisica AA 2017/2018 Prof. Alessandro Marconi Dipartimento di Fisica e Astronomia Università di Firenze INAF - Osservatorio Astrofisico di Arcetri Contatti, Bibliografia e Lezioni

Dettagli

Astrofisica e Particelle

Astrofisica e Particelle Astrofisica e Particelle Programma di massima o LʼUniverso o Espansione dellʼuniverso o Radiazione e materia o Nucleosintesi o Bariogenesi o I raggi cosmici: scoperta, spettro, accelerazione, misure o

Dettagli

Astronomia Strumenti di analisi

Astronomia Strumenti di analisi Corso facoltativo Astronomia Strumenti di analisi Christian Ferrari & Gianni Boffa Liceo di Locarno Parte E: Strumenti di analisi Radiazione elettromagnetica Interazione radiazione - materia Redshift Misura

Dettagli

UNIVERSO STATICO E UNIVERSO IN ESPANSIONE

UNIVERSO STATICO E UNIVERSO IN ESPANSIONE L UNIVERSO INDICE ARGOMENTI: BIG BANG UNIVERSO STATICO E IN ESPANSIONE TEORIA DELLO STATO STAZIONARIO TEORIA DELLA MATERIA OSCURA LE STELLE E LA LORO EVOLUZIONE STELLE DOPPIE BUCHI NERI UNIVERSI PARALLELI

Dettagli

Stelle e galassie. Le sorgenti dei raggi cosmici

Stelle e galassie. Le sorgenti dei raggi cosmici Stelle e galassie Le sorgenti dei raggi cosmici La massa dei corpi celesti Tappa fondamentale per la misurazione dei corpi celesti è stata la determinazione della massa della Terra, avvenuta alla fine

Dettagli

2 LE QUATTRO FORZE FONDAMENTALI DELLA NATURA

2 LE QUATTRO FORZE FONDAMENTALI DELLA NATURA 2 LE QUATTRO FORZE FONDAMENTALI DELLA NATURA 184 2 LE QUATTRO FORZE FONDAMENTALI DELLA NATURA Forza elettromagnetica 184 2 LE QUATTRO FORZE FONDAMENTALI DELLA NATURA Forza elettromagnetica? Raggio massimo

Dettagli

Stelle e Neutrini: il centro del Sole

Stelle e Neutrini: il centro del Sole Stelle e Neutrini: il centro del Sole Marco G. Giammarchi Istituto Nazionale di Fisica Nucleare Via Celoria 16 20133 Milano (Italy) marco.giammarchi@mi.infn.it http://pcgiammarchi.mi.infn.it/giammarchi/

Dettagli

Stelle: la fusione nucleare

Stelle: la fusione nucleare Stelle: la fusione nucleare Primo Levi-Roberto Bedogni UNO SGUARDO ALLE STELLE, PIANETI, GALASSIE: INTRODUZIONE ALL ASTRONOMIA Bedogni Roberto INAF Osservatorio Astronomico di Bologna http://www.bo.astro.it/~bedogni/primolevi/

Dettagli

Astrofisica e particelle elementari

Astrofisica e particelle elementari Astrofisica e particelle elementari aa 2008-9 Lezione 1 L universo La Galassia Definizioni Espansione dell universo Cosmologia newtoniana Equazione di Friedmann-Leimatre Età dell universo Densità di energia

Dettagli

Le unita di Planck sono unita di misura definite esclusivamente in termini di cinque costanti fondamentali, in modo che queste valgano 1 se espresse

Le unita di Planck sono unita di misura definite esclusivamente in termini di cinque costanti fondamentali, in modo che queste valgano 1 se espresse Le unita di Planck sono unita di misura definite esclusivamente in termini di cinque costanti fondamentali, in modo che queste valgano 1 se espresse nelle unita di Planck. Le costanti sono: G Costante

Dettagli

Sull Espansione dell Universo. Silvano Massaglia Dipartimento di Fisica Università di Torino

Sull Espansione dell Universo. Silvano Massaglia Dipartimento di Fisica Università di Torino Sull Espansione dell Universo Silvano Massaglia Dipartimento di Fisica Università di Torino Seminario Didattico 2014 1 Sommario Il quadro osservativo in cosmologia Il Big Bang, l inflazione e L Universo

Dettagli

Magnitudini e Diagramma H-R Giuseppe Cutispoto

Magnitudini e Diagramma H-R Giuseppe Cutispoto Magnitudini e Diagramma H-R Giuseppe Cutispoto INAF Osservatorio Astrofisico di Catania gcutispoto@oact.inaf.it Versione: 4 febbraio 018 Magnitudine apparente La magnitudine apparente (m) di una stella

Dettagli

Misteri nell Universo

Misteri nell Universo Misteri nell Universo Quali sono le forme di materia ed energia nell universo osservabile? Quale e la ricetta (ingredienti e proporzioni) del nostro universo? 1 L eredità di Copernico Quale è la relazione

Dettagli

Oltre il Sistema Solare

Oltre il Sistema Solare Corso di astronomia pratica Oltre il Sistema Solare Gruppo Astrofili Astigiani Andromedae LE STELLE Nascita di una stella Una nube di gas (soprattutto idrogeno) Inizia a collassare sotto l azione della

Dettagli

Introduzione all Astrofisica AA 2015/2016

Introduzione all Astrofisica AA 2015/2016 Introduzione all Astrofisica AA 2015/2016 Prof. Alessandro Marconi Dipartimento di Fisica e Astronomia Università di Firenze INAF - Osservatorio Astrofisico di Arcetri Contatti, Bibliografia e Lezioni

Dettagli

Concorso per l ammissione al Dottorato in Fisica

Concorso per l ammissione al Dottorato in Fisica Concorso per l ammissione al Dottorato in Fisica AA 2009-2010 - XXV ciclo (D.R. 552) Prova A Si svolga a scelta uno dei tre temi (in non più di 3 facciate) e si risolvano due dei cinque esercizi proposti

Dettagli

Olimpiadi Italiane di Astronomia MAGNITUDINI

Olimpiadi Italiane di Astronomia MAGNITUDINI Olimpiadi Italiane di Astronomia Preparazione alla fase interregionale delle Olimpiadi Italiane di Astronomia MAGNITUDINI By Giuseppe Cutispoto Magnitudine apparente La magnitudine apparente (m) di una

Dettagli

Materia oscura nell Universo

Materia oscura nell Universo Materia oscura nell Universo Biblioteca Civica Archimede Settimo Torinese, aprile 2013 Alessandro Bottino Università di Torino/INFN Un viaggio in tre tappe nell Universo Pi Prima tappa: Le osservazioni

Dettagli

Lucio Paternò Dipartimento di Fisica e Astronomia Università di Catania

Lucio Paternò Dipartimento di Fisica e Astronomia Università di Catania Lucio Paternò Dipartimento di Fisica e Astronomia Università di Catania EINSTEIN 1915 Nascita della Relatività Generale e della Cosmologia Moderna R - g R + g = (8 G/c 4 )T R tensore di curvatura di Ricci

Dettagli

Fondamenti di Astrofisica

Fondamenti di Astrofisica Fondamenti di Astrofisica Lezione 12 AA 2010/2011 Alessandro Marconi Dipartimento di Fisica e Astronomia Hubble Ultra-Deep Field (HUDF) Come visto nella prima lezione l HUDF è l esposizione più profonda

Dettagli

L Universo Invisibile. Dr. Massimo Teodorani, Ph.D. astrofisico

L Universo Invisibile. Dr. Massimo Teodorani, Ph.D. astrofisico L Universo Invisibile Dr. Massimo Teodorani, Ph.D. astrofisico CONTENUTO DELLA PRESENTAZIONE 1. Onde elettromagnetiche e le varie frequenze 2. Fotografia nell infrarosso e nell ultravioletto 3. Intensificazione

Dettagli

L essenziale è invisibile agli occhi: la materia oscura

L essenziale è invisibile agli occhi: la materia oscura L essenziale è invisibile agli occhi: la materia oscura Prof. Armando Pisani, M. Peressi e G. Pastore I.S.I.S. (Lic. Classico) D. Alighieri (GO), A.S. 2013-14 Indice Introduzione Di che cosa è fatto l

Dettagli

Fondamenti di Astrofisica. Alessandro Marconi

Fondamenti di Astrofisica. Alessandro Marconi Alessandro Marconi La Via Lattea Ottico (~4000-7000 Å) Infrarosso (~1-4 μm) Il Centro Galattico nell IR Piano del Disco Galattico Ammasso di Stelle nel centro galattico! Centro Galattico 3 Osservazioni

Dettagli

LE DISTANZE ASTRONOMICHE

LE DISTANZE ASTRONOMICHE LE DISTANZE ASTRONOMICHE Lezioni d'autore di Claudio Censori VIDEO Introduzione La misurazione delle distanze dei corpi celesti, dalla scala galattica a quella cosmologica, è molto importante in astronomia

Dettagli

Astrofisica e particelle elementari

Astrofisica e particelle elementari Astrofisica e particelle elementari aa 2007-08 Lezione 1 Bruno Borgia D.Perkins: Particle Astrophysics; Oxford University Press L Universo Oggetti visibili : Galassie: aggregazione di stelle, 10 11, dalla

Dettagli

Unità di misura di lunghezza usate in astronomia

Unità di misura di lunghezza usate in astronomia Unità di misura di lunghezza usate in astronomia In astronomia si usano unità di lunghezza un po diverse da quelle che abbiamo finora utilizzato; ciò è dovuto alle enormi distanze che separano gli oggetti

Dettagli

quando la vita di una stella sta per giungere al termine l'idrogeno diminuisce limitando le fusione nucleare all interno

quando la vita di una stella sta per giungere al termine l'idrogeno diminuisce limitando le fusione nucleare all interno le stelle sono corpi celesti che brillano di luce propria hanno la forma di sfere luminose ed emettono radiazioni elettromagnetiche causate dalle reazioni nucleari che avvengono al loro interno (atomi

Dettagli

In quanti modi un buco nero può ucciderci?

In quanti modi un buco nero può ucciderci? In quanti modi un buco nero può ucciderci? Alberto Cappi Flavio Fusi Pecci INAF - Osservatorio Astronomico di Bologna Bologna, 23 Agosto 2007 potremmo DAVVERO essere uccisi da un buco nero? I buchi neri

Dettagli

Astronomia Parte I Proprietà fondamentali delle stelle

Astronomia Parte I Proprietà fondamentali delle stelle Astronomia 07-8 Parte I Proprietà fondamentali delle stelle 6 Diagramma HR Classi di luminosità Subgiganti Classe I Classe II Classe III Sole: G V Parallasse spettroscopica L Nota la luminosità assoluta

Dettagli

OLIMPIADI ITALIANE DI ASTRONOMIA 2015 FINALE NAZIONALE 19 Aprile Prova pratica - Categoria Senior

OLIMPIADI ITALIANE DI ASTRONOMIA 2015 FINALE NAZIONALE 19 Aprile Prova pratica - Categoria Senior OLIMPIADI ITALIANE DI ASTRONOMIA 2015 FINALE NAZIONALE 19 Aprile Prova pratica - Categoria Senior Variabili Cefeidi Le Cefeidi sono stelle variabili ( m ~ 1) di massa M > 5 M ed aventi periodo 1 < P

Dettagli

Quasar e Buchi Neri. Maria Massi (Max Planck Institut für Radioastronomie)

Quasar e Buchi Neri. Maria Massi (Max Planck Institut für Radioastronomie) Quasar e Buchi Neri Maria Massi (Max Planck Institut für Radioastronomie) I Quasar sono gli oggetti piu' luminosi dell' Universo I. Come sono stati scoperti i Quasar? II. Cosa e' un Quasar? III. Cosa resta

Dettagli

Astrofisica e particelle elementari

Astrofisica e particelle elementari Astrofisica e particelle elementari aa 2007-08 Lezione 10 Bruno Borgia RAGGI GAMMA 2 ASSORBIMENTO γ Assorbimento dovuto alle interazioni dei gamma con la radiazione di fondo e con l infrarosso.!(k 1 )

Dettagli

MAGIC...una finestra sull'universo. seconda parte

MAGIC...una finestra sull'universo. seconda parte MAGIC......una finestra sull'universo seconda parte L'emissione della Via Lattea Il cielo ad altissima energia Come sono prodotti i raggi gamma? Emissione termica (equilibrio) --> esempio luce (IR) di

Dettagli

Olimpiadi Italiane di Astronomia Corso di preparazione per la Gara Interregionale Categoria Senior

Olimpiadi Italiane di Astronomia Corso di preparazione per la Gara Interregionale Categoria Senior Olimpiadi Italiane di Astronomia Corso di preparazione per la Gara Interregionale Categoria Senior Problema 1. Utilizzando i logaritmi in base 10 determinare: log 10 =? log 1000 =? log 1 =? log (a b) =?

Dettagli

IL LATO OSCURO DELL UNIVERSO dov e` la materia che non vediamo? Elena Zucca. INAF - Osservatorio Astronomico di Bologna

IL LATO OSCURO DELL UNIVERSO dov e` la materia che non vediamo? Elena Zucca. INAF - Osservatorio Astronomico di Bologna IL LATO OSCURO DELL UNIVERSO dov e` la materia che non vediamo? Elena Zucca INAF - Osservatorio Astronomico di Bologna Ma l Universo è costituito solo da materia luminosa? La forza di gravità Galileo

Dettagli

ESERCITAZIONI ASTROFISICA STELLARE

ESERCITAZIONI ASTROFISICA STELLARE ESERCITAZIONI per ASTROFISICA STELLARE (AA 2011-2012) (ultimo aggiornamento: 23/03/2012) Esercizio 1: Una stella con gravita` superficiale pari a 3.42 10 4 cm -2 e luminosita` pari a 562 L ha il massimo

Dettagli

Fondamenti di Astrofisica

Fondamenti di Astrofisica Fondamenti di Astrofisica Lezione 1 AA 2010/2011 Alessandro Marconi Dipartimento di Fisica e Astronomia Contatti, Bibliografia e Lezioni Prof. Alessandro Marconi Dipartimento di Fisica e Astronomia, Sez.

Dettagli

. Esprimere il risultato in km, anni luce, parsec, unità astronomiche e raggi solari.

. Esprimere il risultato in km, anni luce, parsec, unità astronomiche e raggi solari. Olimpiadi Italiane di Astronomia 018, INAF - Osservatorio Astrofisico di Catania Corso di preparazione alla Finale Nazionale - Incontro 1: arzo 018 A cura di: Giuseppe Cutispoto e ariachiara Falco 8. KA

Dettagli

Modello Cosmologico Standard Paola M. Battaglia

Modello Cosmologico Standard Paola M. Battaglia Modello Cosmologico Standard Paola M. Battaglia l alba dell universo I primi risultati cosmologici del satellite Planck Università degli Studi di Milano - Dipartimento di Fisica 11 aprile 2013 Cosmologia

Dettagli

Astronomia Parte I Proprietà fondamentali delle stelle

Astronomia Parte I Proprietà fondamentali delle stelle Astronomia 016-17 Parte I Proprietà fondamentali delle stelle 1 PARTE I Proprietà fondamentali delle stelle Radiazione continua dalle stelle Brillanza. Spettro elettromagnetico. Legge di Planck. Indici

Dettagli

Breve Storia dell Universo

Breve Storia dell Universo Breve Storia dell Universo Unita naturali: scala di Planck Le unita di Planck sono unita di misura definite esclusivamente in termini di cinque costanti fondamentali, in modo che queste valgono 1 se espresse

Dettagli

Con la parola Universo possiamo intendere tutto ciò che ci circonda: le stelle, i pianeti e tutti gli altri oggetti che vediamo nel cielo (insieme ad

Con la parola Universo possiamo intendere tutto ciò che ci circonda: le stelle, i pianeti e tutti gli altri oggetti che vediamo nel cielo (insieme ad Con la parola Universo possiamo intendere tutto ciò che ci circonda: le stelle, i pianeti e tutti gli altri oggetti che vediamo nel cielo (insieme ad una enorme quantità di altre cose che non vediamo)

Dettagli

I buchi ne!: piccoli. e gran" cannibali

I buchi ne!: piccoli. e gran cannibali I buchi ne!: piccoli e gran" cannibali insaziabili Tomaso Belloni (Osservatorio Astronomico di Brera) I mostri del cielo I buchi ne!: piccoli e gran" cannibali insaziabili Tomaso Belloni (Osservatorio

Dettagli

Centro Sperimentale per la Didattica dell'astronomia A.A. 2016/2017. Scuola di Astronomia. Contenuti dei corsi e dei seminari.

Centro Sperimentale per la Didattica dell'astronomia A.A. 2016/2017. Scuola di Astronomia. Contenuti dei corsi e dei seminari. Centro Sperimentale per la Didattica dell'astronomia A.A. 2016/2017 Scuola di Astronomia Contenuti dei corsi e dei seminari Corso A 1.1. Didattica dell astronomia 1.2. Approccio sperimentale all'astronomia

Dettagli

FISICA delle APPARECCHIATURE per RADIOTERAPIA

FISICA delle APPARECCHIATURE per RADIOTERAPIA Anno Accademico 2012-2013 Corso di Laurea in Tecniche Sanitarie di Radiologia Medica per Immagini e Radioterapia FISICA delle APPARECCHIATURE per RADIOTERAPIA Marta Ruspa 20.01.13 M. Ruspa 1 ONDE ELETTROMAGNETICHE

Dettagli

Unità 2 - L ambiente celeste

Unità 2 - L ambiente celeste Unità 2 - L ambiente celeste 1 1. La Sfera celeste Stelle in rotazione 2 1. La Sfera celeste Punti di riferimento sulla Sfera celeste 3 1. La Sfera celeste Individuare la Stella polare sulla Sfera celeste

Dettagli

L abbondanza degli elementi nell universo

L abbondanza degli elementi nell universo L abbondanza degli elementi nell universo Abbondanze nel sistema solare Abbondanze fotosferiche e meteoriche Abbondanze cosmiche Chi da dove? a)nucleosisntesi primordiale b)nucleosintesi stellare fino

Dettagli

Corso di Introduzione all Astrofisica P. Monaco, AA 2015/2016. Soluzione degli esercizi Parte 1, Misure astronomiche

Corso di Introduzione all Astrofisica P. Monaco, AA 2015/2016. Soluzione degli esercizi Parte 1, Misure astronomiche Corso di Introduzione all Astrofisica P. Monaco, AA 2015/2016 Soluzione degli esercizi Parte 1, Misure astronomiche (1) Partendo da M = m 5 log d + 5 dove d è in pc, usiamo la relazione tra AU e pc per

Dettagli

OLIMPIADI ITALIANE DI ASTRONOMIA 2013 FINALE NAZIONALE Prova Teorica - Categoria Junior

OLIMPIADI ITALIANE DI ASTRONOMIA 2013 FINALE NAZIONALE Prova Teorica - Categoria Junior OLIMPIADI ITALIANE DI ASTRONOMIA 2013 FINALE NAZIONALE Prova Teorica - Categoria Junior 1. L ora a Oriente A un certo istante osserviamo una stella che si trova esattamente sull orizzonte in direzione

Dettagli

Le nebulose. Le nebulose sono agglomerati di idrogeno, polveri e plasma.

Le nebulose. Le nebulose sono agglomerati di idrogeno, polveri e plasma. Le nebulose Le nebulose sono agglomerati di idrogeno, polveri e plasma. Esistono vari tipi di nebulosa: nebulosa oscura all interno della quale avvengono i fenomeni di nascita e formazione di stelle; nebulosa

Dettagli

Corso di introduzione all Astrofisica

Corso di introduzione all Astrofisica Corso di introduzione all Astrofisica I modulo Prof. Giuseppe Bertin Anno accademico 9 Indice Il teorema del viriale. Problema....................................... Equazioni del moto e energia per sistemi

Dettagli

Astronomia Parte I Proprietà fondamentali delle stelle

Astronomia Parte I Proprietà fondamentali delle stelle Astronomia 2017-18 Parte I Proprietà fondamentali delle stelle 8 Masse stellari Relazione massa-luminosità per stelle di MS (relazione empirica): 288 stelle binarie L L M M α α 3.5 α 2 α 4 α 3 M < 0.3M

Dettagli

Nuclei Galattici Attivi e Buchi Neri

Nuclei Galattici Attivi e Buchi Neri Nuclei Galattici Attivi e Buchi Neri Il centro galattico: ottico vs IR Piano del Disco Galattico Ammasso di Stelle nel centro galattico Centro Galattico A. Marconi Introduzione all Astrofisica 2013/2014

Dettagli

La struttura stellare ( II ) Lezione 4

La struttura stellare ( II ) Lezione 4 La struttura stellare ( II ) Lezione 4 Il trasporto radiativo dell energia Il gradiente di pressione P(r) che sostiene una stella è prodotto da un gradiente in ρ(r) e T(r) e quindi L(r), ovvero l energia

Dettagli

Generalità delle onde elettromagnetiche

Generalità delle onde elettromagnetiche Generalità delle onde elettromagnetiche Ampiezza massima: E max (B max ) Lunghezza d onda: (m) E max (B max ) Periodo: (s) Frequenza: = 1 (s-1 ) Numero d onda: = 1 (m-1 ) = v Velocità della luce nel vuoto

Dettagli

L energia assorbita dall atomo durante l urto iniziale è la stessa del fotone che sarebbe emesso nel passaggio inverso, e quindi vale: m

L energia assorbita dall atomo durante l urto iniziale è la stessa del fotone che sarebbe emesso nel passaggio inverso, e quindi vale: m QUESITI 1 Quesito Nell esperimento di Rutherford, una sottile lamina d oro fu bombardata con particelle alfa (positive) emesse da una sorgente radioattiva. Secondo il modello atomico di Thompson le particelle

Dettagli

Università degli Studi dell Aquila Corso di Laurea in Scienze e Tecnologie Chimiche e dei Materiali Corso di Fisica della Materia Prof. L.

Università degli Studi dell Aquila Corso di Laurea in Scienze e Tecnologie Chimiche e dei Materiali Corso di Fisica della Materia Prof. L. Università degli Studi dell Aquila Corso di Laurea in Scienze e Tecnologie Chimiche e dei Materiali Corso di Fisica della Materia Prof. L. Lozzi Testi degli esercizi svolti in aula Corpo Nero 1. Il corpo

Dettagli

PRINCIPIO DI INCERTEZZA, GRAVITAZIONE E TEMPERATURA DEI BUCHI NERI

PRINCIPIO DI INCERTEZZA, GRAVITAZIONE E TEMPERATURA DEI BUCHI NERI PRINCIPIO DI INCERTEZZA, GRAVITAZIONE E TEMPERATURA DEI BUCHI NERI Fabio Scardigli YITP, Kyoto & Politecnico, Milano Planetario di Milano, 21 Febbraio 2013 MECCANICA QUANTISTICA Corpo Nero (Planck 1900)

Dettagli

E noto che la luce, o radiazione elettromagnetica, si propaga sottoforma di onde. Un onda è caratterizzata da due parametri legati fra loro: la

E noto che la luce, o radiazione elettromagnetica, si propaga sottoforma di onde. Un onda è caratterizzata da due parametri legati fra loro: la 1 E noto che la luce, o radiazione elettromagnetica, si propaga sottoforma di onde. Un onda è caratterizzata da due parametri legati fra loro: la lunghezza d onda ( ), definita come la distanza fra due

Dettagli

INTRODUZIONE. ...et semina rerum...quod ex illis sunt omnia primis... e semi delle cose, che gli elementi primi son essi, onde il tutto si forma.

INTRODUZIONE. ...et semina rerum...quod ex illis sunt omnia primis... e semi delle cose, che gli elementi primi son essi, onde il tutto si forma. INTRODUZIONE Una relazione profonda collega i fenomeni su grande scala ai costituenti fondamentali della materia; La relazione tra le cose e i i semi delle cose, di cui ci parla Lucrezio. Questo legame

Dettagli

Big Bang ed Evoluzione dell Universo. NUOVO ISTITUTO CARDUCCI SIENA 03 DICEMBRE 2010 DOCENTE : Angela Dami

Big Bang ed Evoluzione dell Universo. NUOVO ISTITUTO CARDUCCI SIENA 03 DICEMBRE 2010 DOCENTE : Angela Dami Big Bang ed Evoluzione dell Universo NUOVO ISTITUTO CARDUCCI SIENA 03 DICEMBRE 010 DOCENTE : Angela Dami Universo stazionario Redshift dello spettro delle radiazioni emanate dalle galassie Scoperta di

Dettagli

Introduzione all Astrofisica AA 2012/2013. Prof. Alessandro Marconi Dipartimento di Fisica e Astronomia Università di Firenze

Introduzione all Astrofisica AA 2012/2013. Prof. Alessandro Marconi Dipartimento di Fisica e Astronomia Università di Firenze Introduzione all Astrofisica AA 2012/2013 Prof. Alessandro Marconi Dipartimento di Fisica e Astronomia Università di Firenze Contatti, Bibliografia e Lezioni Prof. Alessandro Marconi Dipartimento di Fisica

Dettagli

Le distanze in Astronomia

Le distanze in Astronomia Le distanze in Astronomia Argomenti trattati Distanze astronomiche: alcuni metodi di misura Le galassie: morfologia e classificazione Cosmologia: accenni DISTANZE ASTRONOMICHE DISTANZA E TEMPO La Luna

Dettagli

La Fisica nello Spazio: Astroparticelle

La Fisica nello Spazio: Astroparticelle La Fisica nello Spazio: Astroparticelle Elisa Antolini Università di Perugia & INAF Dario Gasparrini INFN sez. Perugia ASI Science Data Center Fisica delle Astroparticelle Radiazione elettromagnetica ad

Dettagli

Galassie, Quasar e Buchi neri

Galassie, Quasar e Buchi neri Galassie, Quasar e Buchi neri Stefano Ciroi Università degli Studi di Padova Asiago, 25 Febbraio 2016 La Via Lattea Nord Sud Scheda tecnica della Via Lattea Galassia a spirale barrata Diametro circa 30

Dettagli

Tolomeo. Piero Galeotti 1

Tolomeo. Piero Galeotti 1 Tolomeo Piero Galeotti 1 Copernico Piero Galeotti 2 Piero Galeotti 3 Le dimensioni dell Universo (5) Via Lattea Modello a disco di William Herschel (1780) D=2 kpc Sole Piero Galeotti Fisica e l'universo,

Dettagli

8π 3 Gρ a a. ) ; ρa 3(1+w) = ρ 0. = H 0 2 (1 Ω w. (t) = H 0. + (1 Ω w. = H 2 a

8π 3 Gρ a a. ) ; ρa 3(1+w) = ρ 0. = H 0 2 (1 Ω w. (t) = H 0. + (1 Ω w. = H 2 a Uniamo la I equazione di Friedmann alla condizione di adiabaticita dell espansione. Integriamo l equazione risultante per ottenere a(t) a 8π 3 Gρ a H a (t) = H 0 0 a a = H 0 (1 Ω w ) ; ρa 3(1+w) = ρ 0

Dettagli

ASTROFISICA (3 moduli da 3 ore)

ASTROFISICA (3 moduli da 3 ore) ASTROFISICA (3 moduli da 3 ore) Argomenti trattati: Struttura stellare Equazioni di equilibrio Evoluzione stellare Testo di riferimento: Appunti modellati sul libro di Vittorio Castellani ASTROFISICA STELLARE

Dettagli

Raggi X e Raggi γ dalle Stelle

Raggi X e Raggi γ dalle Stelle Raggi X e Raggi γ dalle Stelle Enrico Virgilli Attività di Stage Nel laboratorio di Astrofisica Dipartimento di Fisica Università di Ferrara Circa 70 anni fa lo scenario cambia improvvisamente e si scopre

Dettagli

ANALISI DELL OSCURAMENTO AL BORDO

ANALISI DELL OSCURAMENTO AL BORDO ANALISI DELL OSCURAMENTO AL BORDO Il fenomeno dell oscuramento al bordo (limb darkening) che fa diminuire la luminosità dal centro al bordo solare è dovuto al decrescere della temperatura e della densità

Dettagli

Cosa alimenta le stelle? Stefano Covino INAF / Osservatorio Astronomico di Brera

Cosa alimenta le stelle? Stefano Covino INAF / Osservatorio Astronomico di Brera Cosa alimenta le stelle? Stefano Covino INAF / Osservatorio Astronomico di Brera Dato di ingresso: il Sole splende La quantità di energia che riceviamo dal Sole è nota come Costante Solare (CS): 1,37 kw/m

Dettagli

CRISI DELLA FISICA CLASSICA e FISICA DEI QUANTI Esercitazione

CRISI DELLA FISICA CLASSICA e FISICA DEI QUANTI Esercitazione ! ISTITUTO LOMBARDO ACCADEMIA DI SCIENZE E LETTERE Ciclo formativo per Insegnanti di Scuola Superiore - anno scolastico 2017-2018 Prima lezione - Milano, 10 ottobre 2017 CRISI DELLA FISICA CLASSICA e FISICA

Dettagli

Stelle: magnitudini e Diagramma H-R. Olimpiadi di Astronomia Sede interegionale del Lazio

Stelle: magnitudini e Diagramma H-R. Olimpiadi di Astronomia Sede interegionale del Lazio Stelle: magnitudini e Diagramma H-R Olimpiadi di Astronomia Sede interegionale del Lazio astrolimpiadi.lazio@iaps.inaf.it Terra Distanze stellari Sole a d π Per misurare le distanze stellari, possiamo

Dettagli

Stelle: magnitudini e Diagramma H-R. Olimpiadi di Astronomia edizione 2016

Stelle: magnitudini e Diagramma H-R. Olimpiadi di Astronomia edizione 2016 Stelle: magnitudini e Diagramma H-R Olimpiadi di Astronomia edizione 2016 Astrolimpiadi.lazio@iaps.inaf.it Terra Distanze stellari Sole a d π Terra Per misurare le distanze stellari, possiamo utilizzare

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CATANIA

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CATANIA UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CATANIA FACOLTA DI SCIENZE M.F.N. CORSO DI LAUREA TRIENNALE IN FISICA CORSO DI ISTITUZIONI DI ASTROFISICA AUTOVALUTAZIONE DEL PROFITTO QUESTIONARIO A RISPOSTA MULTIPLA Caro Studente,

Dettagli

Astroparticle and Neutrino Physics Group Dipartimento di Fisica Teorica dell Università di Torino Istituto Nazionale Fisica Nucleare, Sezione di Torino Nicolao Fornengo Carlo Giunti Fiorenza Donato Stefano

Dettagli

Indizi sull esistenza della Materia Oscura

Indizi sull esistenza della Materia Oscura Indizi sull esistenza della Materia Oscura Raffaele Pontrandolfi Corso di Astrosica e Particelle Elementari 2 Motivazione e Introduzione Dalla nucleosintesi primordiale sappiamo che la densità di materia

Dettagli

Piero Galeotti, University of Torino 1

Piero Galeotti, University of Torino 1 Piero Galeotti, University of Torino 1 Sottoterra si può studiare la componente penetrante dei raggi cosmici P,α, A π, π, K, K p, n e± γ EAS ± 0 ± 0 µ ±? Neutrini da supernove ν ~ e( νe) ν ( ~ τ ντ ) ν

Dettagli

Gravità bilanciata dalla pressione cinetica

Gravità bilanciata dalla pressione cinetica Cap. 3 stelle normali Gravità bilanciata dalla pressione cinetica 1 dp ρ dr = GM r 2 2T = f GM 2 R equilibrio differenziale integrato T = 1 k GMm p 10R 107 K ma la stella irraggia quindi perde energia

Dettagli

Parte I Le informazioni fisiche contenute negli spettri

Parte I Le informazioni fisiche contenute negli spettri Parte I Le informazioni fisiche contenute negli spettri Cara$eris(che importan( delle Onde: Lunghezza d onda λ : in metri Per le onde luminose si una il nano- metro (nm) o l Ångstrom (Å) Frequenza ν :

Dettagli

La neutrino-astronomia: alle frontiere della fisica dei raggi cosmici. Parte I. Otranto, 24 Settembre 2012

La neutrino-astronomia: alle frontiere della fisica dei raggi cosmici. Parte I. Otranto, 24 Settembre 2012 a neutrino-astronomia: alle frontiere della fisica dei raggi cosmici Parte I Otranto, 24 Settembre 2012 arco Circella Istituto azionale di Fisica ucleare - Sezione di Bari marco.circella@ba.infn.it 1 a

Dettagli

Astronomia Parte II Struttura stellare

Astronomia Parte II Struttura stellare Astronomia 017-18 Parte II Struttura stellare 13 P( E) Fusione nucleare exp[ E / kt b / 1/ E ] P ( E) B E / kt e P ( E) e T b/ E 1/ Dipendenza esponenziale da T Piccoli cambiamenti in T producono forti

Dettagli

Nuclei Galattici Attivi e Buchi Neri. Lezione 15

Nuclei Galattici Attivi e Buchi Neri. Lezione 15 Nuclei Galattici Attivi e Buchi Neri Lezione 15 Buchi neri nei nuclei galattici Nell ipotesi che gli AGN siano alimentati da accrescimento di massa su un buco nero l attività AGN deva lasciare un resto

Dettagli

Illuminotecnica - Grandezze Fotometriche

Illuminotecnica - Grandezze Fotometriche Massimo Garai - Università di Bologna Illuminotecnica - Grandezze Fotometriche Massimo Garai DIN - Università di Bologna http://acustica.ing.unibo.it Massimo Garai - Università di Bologna 1 Radiazione

Dettagli

Nane bianche e stelle di neutroni. di Roberto Maggiani

Nane bianche e stelle di neutroni. di Roberto Maggiani Nane bianche e stelle di neutroni di Roberto Maggiani Prendendo in mano una zoletta di zucchero e poi una zolletta di ferro potremmo verificare il maggior peso di quest ultima, infatti, nello stesso volume

Dettagli

Nuclei Galattici Attivi e Buchi Neri. Lezione 11

Nuclei Galattici Attivi e Buchi Neri. Lezione 11 Nuclei Galattici Attivi e Buchi Neri Lezione 11 Galassie Normali La radiazione elettromagnetica emessa dalle galassie normali è quasi interamente prodotta dai processi di evoluzione stellare: Ottico-UV-vicinoIR:

Dettagli

La nascita ed evoluzione della Via Lattea. Francesca Matteucci Dipartimento di Astronomia Universita di Trieste

La nascita ed evoluzione della Via Lattea. Francesca Matteucci Dipartimento di Astronomia Universita di Trieste La nascita ed evoluzione della Via Lattea Francesca Matteucci Dipartimento di Astronomia Universita di Trieste La Via Lattea Anticamente la Via Lattea era... Il latte perso da Giunone mentre allattava

Dettagli

Evoluzione stellare: dalla nascita di una stella alla sua fine. Serafina Carpino

Evoluzione stellare: dalla nascita di una stella alla sua fine. Serafina Carpino Evoluzione stellare: dalla nascita di una stella alla sua fine Serafina Carpino Oltre a miliardi di stelle, nello spazio ci sono nubi di materia interstellare, formate da estese condensazioni di gas e

Dettagli

"Principi fisici alla base della formazione delle immagini radiologiche"

Principi fisici alla base della formazione delle immagini radiologiche Master in Verifiche di qualità in radiodiagnostica, medicina nucleare e radioterapia "Principi fisici alla base della Michele Guida Dipartimento di Fisica E. R. Caianiello e Facoltà di Ingegneria Università

Dettagli

La classificazione delle stelle

La classificazione delle stelle La classificazione delle stelle Primo Levi 2013 Roberto Bedogni INAF Osservatorio Astronomico di Bologna via Ranzani, 1 40127 - Bologna - Italia Tel, 051-2095721 Fax, 051-2095700 http://www.bo.astro.it/~bedogni/primolevi

Dettagli

Stelle: la fusione nucleare

Stelle: la fusione nucleare Stelle: la fusione nucleare Primo Levi 2018-Roberto Bedogni UNO SGUARDO ALLE STELLE, PIANETI, GALASSIE: INTRODUZIONE ALL ASTRONOMIA Bedogni Roberto INAF Osservatorio Astronomico di Bologna http://www.bo.astro.it/~bedogni/primolevi/

Dettagli