La normativa sui Patronati Legge n. 152/2001. Rimini, gennaio 2009

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1 La normativa sui Patronati Legge n. 152/2001 Rimini, gennaio 2009

2 A CHI SI RIVOLGE A TUTTI I CITTADINI GRATUITAMENTE ANCHE SE NON ADERENTI AL MCL

3 FUNZIONI SVOLTE INFORMAZIONE ASSISTENZA TUTELA CON POTERE DI RAPPRESENTANZA

4 ATTIVITA Art. 8 Consulenza, assistenza e tutela su: Prestazioni in materia di previdenza e quiescenza obbligatorie e di forme sostitutive e integrative delle stesse Prestazioni erogate dal SSN Prestazioni socio-assistenziali, comprese quelle in materia di emigrazione e immigrazione Prestazioni erogate dai fondi di previdenza complementare

5 ATTIVITA Art. 9 Tutela in sede giudiziaria attraverso legali che hanno sottoscritto un apposita convenzione con SIAS, notificata alla Direzione Provinciale del Lavoro di competenza

6 ATTIVITA Art. 10 Attività diverse: Informazione sulle normative inerenti sicurezza sociale, previdenza, lavoro, mercato del lavoro, risparmio previdenziale, diritto di famiglia e delle successioni, fiscale Informazione, consulenza ed assistenza inerente la normativa sulla sicurezza nei luoghi di lavoro (Dlgs 626/94) Assistenza ed informazione per conto di Pubbliche Amministrazioni ed Istituzioni pubbliche e private per il conseguimento di prestazioni e benefici Regolamento attuativo ancora non emanato

7 Il nuovo regolamento di cui all art. art. 13 della Legge n. 152/2001

8 DECORRENZA 1 gennaio 2009

9 AMBITI COINVOLTI FINANZIAMENTO ORGANIZZAZIONE ATTIVITA

10 FINANZIAMENTO La Legge 152/2001 ha fissato la percentuale destinata al Fondo Patronati allo 0,226 rispetto al totale dei contributi versati dai lavoratori nelle gestioni amministrate da: INPS, INPDAP, INAIL e IPSEMA. Inoltre, ha fissato la ripartizione del Fondo tra Attività (89,90%) ed Organizzazione (10%) con lo 0,10% destinato al controllo delle sedi estere. Decreto 764/94 (art. 2) Attività 80% del Fondo, suddivisa: 72% per quella svolta in Italia 8% per quella svolta all estero Organizzazione 20% del Fondo, suddivisa: 17% per le strutture in Italia 3% per le strutture all estero Nuovo regolamento Attività 89,90% del Fondo, suddivisa: 80% per quella svolta in Italia 9,90% per quella estera Organizzazione 10% del Fondo, suddivisa: 8% per le strutture in Italia 2% per le strutture all estero

11 Decreto 764/94 (art. 8) SEDE CENTRALE ORGANIZZAZIONE LA STRUTTURA TERRITORIALE DEL PATRONATO Nuovo regolamento SEDE CENTRALE Deve essere ubicata a Roma (dove hanno sede le Istituzioni nazionali e le sedi centrali delle amministrazioni che erogano le prestazioni) SEDI REGIONALI SEDI PROVINCIALI SEDI ZONALI SEDI REGIONALI (EVENTUALI) Confermata, per le regioni con meno di quattro province, la possibilità di avere come responsabile regionale uno dei responsabili provinciali ovvero un responsabile regionale di regione limitrofa SEDI PROVINCIALI Deve essere ubicata nel capoluogo di provincia. E prevista la deroga per ubicare le sedi provinciali in comuni diversi rispetto al capoluogo di provincia, previa autorizzazione del Ministero SEDI ZONALI

12 NOVITA ORGANIZZAZIONE CARATTERISTICHE DELLE SEDI FUNZIONALMENTE AUTONOME TRA LORO E RISPETTO ALL ORGANIZZAZIONE PROMOTRICE OCCUPARE LOCALI DIVERSI DALLA STESSA ORGANIZZAZIONE PROMOTRICE E DAI SERVIZI DA QUESTA PROMOSSI ANCHE SE UBICATI NELLA STESSA STRUTTURA LA SEDE CENTRALE, LE REGIONALI, LE PROVINCIALI E LE ZONALI POSSONO OCCUPARE LOCALI CONCESSI DALL ORGANIZZAZIONE PROMOTRICE LE SEDI ESTERE POSSONO RISIEDERE PRESSO ASSOCIAZIONI O CONFEDERAZIONI PURCHE QUEST ULTIME SIANO RICONDUCIBILI ALL ORGANIZZAZIONE PROMOTRICE (ESPLICITATO CON ATTO SCRITTO) TUTTE LE SEDI, ANCHE QUELLE ESTERE, DOVRANNO OCCUPARE LOCALI CON DESTINAZIONE AD USO UFFICIO LE SEDI CHE OCCUPANO LOCALI IN AFFITTO DOVRANNO AVERE I RELATIVI CONTRATTI DI AFFITTO CONFORMI ALLA LEGISLAZIONE ITALIANA O DEL PAESE ESTERO

13 ORGANIZZAZIONE GLI OPERATORI Decreto 764/94 (art. 8) SEDE CENTRALE Almeno 12 operatori di cui non meno di 6 a tempo pieno SEDI REGIONALI Almeno 2 operatori di cui uno a tempo pieno e con funzioni da responsabile SEDI PROVINCIALI Almeno 2 operatori di cui uno a tempo pieno e con funzioni da responsabile SEDI ZONALI Almeno 1 operatore anche a tempo parziale (part-time non inferiore a 20 ore settimanali) Nuovo regolamento SEDE CENTRALE Confermati SEDI REGIONALI (OPZIONALI) Almeno 1 operatore a tempo pieno e responsabile della sede medesima SEDI PROVINCIALI Confermati SEDI ZONALI Almeno 1 operatore anche a tempo parziale (part-time non inferiore a 18 ore settimanali)

14 ORGANIZZAZIONE GLI OPERATORI I Responsabili provinciali non possono contemporaneamente essere anche responsabili di sede zonale L operatore assunto a tempo pieno può operare su due uffici zonali garantendo su ognuno l orario di apertura minimo previsto dal regolamento NOVITA Gli operatori in esubero rispetto alla consistenza minima prevista per la sede in cui operano (provinciale o zonale), possono essere impiegati in altri uffici zonali anche in modo non esclusivo

15 ORGANIZZAZIONE ORARI DI APERTURA Decreto 764/94 (art. 8) SEDI PROVINCIALI Almeno 5 giorni alla settimana e 6 ore giornaliere SEDI ZONALI Almeno 3 giorni alla settimana e 3 ore giornaliere Nuovo regolamento SEDI PROVINCIALI Orario di apertura al pubblico non inferiore a 30 ore settimanali SEDI ZONALI Orario di apertura al pubblico non inferiore a 10 ore settimanali ed orario di lavoro settimanale non inferiore a 18 ore MAGGIORE OPPORTUNITA DI MODULAZIONE DELL ORARIO DI APERTURA AL PUBBLICO DELLE SEDI A FRONTE DI UN INCREMENTO DELL ORARIO DI LAVORO PER GLI UFFICI ZONALI

16 ORGANIZZAZIONE PUNTEGGIO MINIMO PER RICONOSCIMENTO AUMENTO DEL PUNTEGGIO MINIMO RICHIESTO AI FINI DEL RICONOSCIMENTO ORGANIZZATIVO DELLE SEDI Tipo sede Decreto 764/94 (art. 9) Nuovo regolamento PROVINCIALE ZONALE

17 ORGANIZZAZIONE PUNTEGGIO RICONOSCIUTO Tipo sede Decreto 764/94 (artt. 9-13) Nuovo regolamento CENTRALE REGIONALE 2 1 PROVINCIALE 2 2 ZONALE 1 1 ESTERA PRINCIPALE - 2 DECENTRATA - 2 PRINCIPALE - 2 DECENTRATA - 1 La sede non è riconosciuta in caso non siano soddisfatti i requisiti minimi previsti (locali, operatori, punteggio attività, orario) I Patronati già riconosciuti hanno 24 mesi, dall entrata in vigore del regolamento, per adeguare le proprie sedi ai dettami previsti dal regolamento medesimo

18 MANDATO DI ASSISTENZA Il riconoscimento dell attività ai fini statistici è subordinata alla presenza del mandato di assistenza Sede SIAS delegata alla trattazione della pratica ORGANIZZAZIONE Dati mandatario Indicazioni su tutela dati personali (privacy) Data Oggetto del mandato Firma mandatario Firma dell operatore

19 ORGANIZZAZIONE NOVITA MANDATO DI ASSISTENZA E riconosciuto anche il mandato rilasciato da applicazioni che operano in modalità telematica In caso di mandato rilasciato da sede di patronato estera, questo deve essere conservato agli atti in lingua italiana Il subentro in una pratica presuppone l invio della revoca del precedente mandato da comunicare sia all amministrazione erogatrice la prestazione richiesta sia al precedente patronato tramite raccomandata con avviso di ricevimento

20 ORGANIZZAZIONE DOCUMENTAZIONE Tutta la documentazione inerente l attività svolta deve essere conservata per 5 anni I registri di apertura e chiusura (cartacei o informatici) devono essere conservati per 5 anni. Per i registri informatizzati l elenco degli assistiti deve essere in ordine alfabetico Conservazione: equiparazione del documento digitale a quello cartaceo (recepimento Legge 445/2000 e Dlgs 82/2005)

21 ORGANIZZAZIONE ISPEZIONI Sedi in Italia: Direzioni provinciali del lavoro Servizi Ispezione del Lavoro Sedi all estero: Ministero del Lavoro RICORSI NEI CONFRONTI DEI VERBALI ISPETTIVI Decreto 764/94 (art. 12) Nuovo regolamento Il Patronato entro 15 giorni dalla notifica del verbale di ispezione, può presentare le controdeduzioni ai rilievi presenti nel verbale di ispezione La sede centrale del Patronato entro 30 giorni dalla notifica del verbale di ispezione alla sede territoriale, può presentare le proprie istanze di rettifica al Ministero del Lavoro che entro 120 giorni decide in merito (qualora venissero superati i 120 giorni l istanza s intende accolta)

22 ORGANIZZAZIONE ISPEZIONI Sono equiparate ai provvedimenti di liquidazione, le risultanze provenienti da banche dati degli Istituti erogatori la prestazione purchè contengano gli estremi dell intervento richiesto ed il suo esito (es: INPS-Domus, estratti ccb per l estero) Per l estero la documentazione comprovante la definizione della pratica deve avere una data non anteriore al 1 gennaio dell anno precedente a quello di competenza statistica Riconoscimento della documentazione rilasciata con modalità telematica qualora prevista dall applicazione

23 ATTIVITA Si rivolge a tutti i cittadini, indipendentemente dalla loro adesione all Organizzazione Promotrice Materia previdenziale, compresa quella complementare. Per quest ultima sono inclusi gli interventi nei confronti di gestori di previdenza complementare obbligatoria o contrattuale Socio-assistenziale Per l estero sono comprese anche le prestazioni non derivanti da contribuzione obbligatoria con erogazioni in servizi oppure in beni in natura Danni da lavoro o alla salute

24 ATTIVITA E introdotto il principio della NON unicità della pratica: Intervento dal quale scaturiscono più prestazioni, anche se erogate dal medesimo Istituto, ognuna di queste potrà essere riconosciuta ai fini statistici Interventi in convenzione internazionale riconosciuti, in caso di coinvolgimento di una sede estera, alla sede italiana ed alla sede estera Interventi con coinvolgimento di due o più sedi estere riconosciuti ad ognuna delle sedi intervenute nella definizione NON RICONOSCIUTI SOLO GLI INTERVENTI SOLLECITATORI

25 Decreto 764/94 ATTIVITA NUOVE TABELLE Nuovo regolamento INPS INTERVENTI IN MATERIA PREVIDENZIALE ATTIVITA VALUTABILE AI FINI DEL FINANZIAMENTO EX ART.13 PER L ATTIVITA ALL ESTERO INAIL ALTRI ENTI INTERVENTI IN MATERIA DI DANNI DA LAVORO E ALLA SALUTE INTERVENTI IN MATERIA SOCIO- ASSISTENZIALE Differenziazione effettuata non più rispetto all Istituto erogatore ma alla tipologia della prestazione richiesta

26 ATTIVITA NUOVE TABELLE Interventi in materia previdenziale (tab. A) 1 Pensione di inabilità 24 Sussidio straordinario di disoccupazione 2 Assegno di invalidità 25 Prestazioni economiche per tbc 3 Rinnovo assegno di invalidità 26 Indennità di maternità 4 Pensione di vecchiaia 27 Controversie per maternità e malattia 5 Pensione di anzianità o anticipata 28 Astensione anticipata per maternità 6 Pensioni ai superstiti 29 Ricongiunzione posizione assicurative 7 Pensioni supplementari 30 Denuncia, recupero e regolarizzazione contributive 8 Ricostituzioni pensioni per supplemento 31 Oper. relative a costituzione di posizioni assicurative obbligatorie 9 Ricostituzioni pensioni per contributi pregressi 32 Opposizione a rimborso prestazioni indebite 10 Pensioni complementari 33 Cure balneo-termali 11 Pensioni di mutualità e facoltativa 34 Ratei maturati e non riscossi Interessi legali 12 Costituzione posizione assicurativa (ex Indennità una tantum) 35 Doppia annualità di pensione SO 13 Assegno ai lavoratori anziani licenziati 36 Richiesta, verifica e rettifica sulle posizioni assicurative 14 Integrazione pensioni facoltative 37 Autorizzazione versamenti volontari 15 Ricostituzioni pensioni per motivi reddituali 38 Integrazione volontaria 16 Ricostituzioni pensioni per altri motivi 39 Riscatto periodi assicurativi 17 Assegni al nucleo familiare ai pensionati per carichi familiari sopravvenuti 40 Accredito contributi figurativi 18 Assegni al nucleo familiare ai lavoratori 41 Trasferimento pensioni 19 Assegni Familiari ai pensionati 42 Variazione dati pensione 20 Assegni Familiari ai lavoratori autonomi 43 Delega a riscuotere 21 Indennità di disoccupazione ai lavoratori non agricoli 44 Indennità di accompagnamento (INPS) 22 Indennità di disoccupazione ai lavoratori agricoli 45 Dichiarazioni reddituali 23 Indennità di mobilità

27 ATTIVITA NUOVE TABELLE Attività valutabile ai fini del finanziamento ex art. 13 L. 152/2001 per l attività all estero (tab. B) 1 Pensioni complementari 2 Dichiarazioni reddituali ai fini della determinazione del diritto o della conservazione del diritto a pensione trasmesse da sedi estere, nella misura certificata dall INPS

28 ATTIVITA PUNTEGGIO Interventi in materia previdenziale Codice Descrizione Punti 1 Pensione di inabilità 6 2 Assegno di invalidità 6 3 Rinnovo assegno di invalidità 6 4 Pensione di vecchiaia 5 5 Pensione di anzianità o anticipata 5 6 Pensione ai superstiti 5 7 Pensioni supplementari 5 8 Ricostituzioni pensioni per supplemento 4 9 Ricostituzioni pensioni per contributi pregressi 2 Per l estero 1 Pensioni complementari 4 2 Dichiarazioni reddituali 0,5

29 ATTIVITA NUOVE TABELLE Interventi in materia di danni da lavoro e alla salute (tab. C) 1 Riconoscimento di malattia professionale 18 Domanda riscatto rendita agricola (art. 220 T.U.) 2 Riconoscimento infortunio non denunciato 19 Reintegrazione rendita a superstiti (art. 85, 2 comma T.U.) 3 Riconoscimento danno biologico 20 Richiesta integrazione rendita 4 Riconoscimento pensione privilegiata (P.I.) 21 Riconoscimento postumi grado non indennizzabile 5 Riconoscimento del diritto a rendita 22 Richiesta accertamenti diagnostici specifici 6 Revisione infortuni e malattie professionali o danno biologico 23 Richiesta cure termali 7 Riconoscimento rendita a superstiti di titolare di rendita 24 Richiesta di protesi 8 Riconoscimento rendita a superstiti di non titolare di rendita 25 Richiesta assegno funerario 9 Riconoscimento primo pagamento indennità temporanea 26 Richiesta tripla annualità a superstiti (art. 85, p 1 T.U.) 10 Riconoscimento prolungamento indennità temporanea 27 Richiesta assegno assistenza personale continuativa 11 Riconoscimento causa di servizio 28 Richiesta assegno di incollocabilità grandi invalidi 12 Riconoscimento equo indennizzo 29 Richiesta rimborso medicinali 13 Riconoscimento affezioni da emoderivati 30 Richiesta spese di viaggio/diaria/indennità sostitutiva salario 14 Revisione quinquennale dell equo indennizzo 31 Richiesta liquidazione in capitale della rendita 15 Quota integrativa rendita con decorrenza successiva 32 Riconoscimento stato di handicap o di inidoneità al servizio 16 Ricaduta stato di inabilità assoluta temporanea 33 Pensioni di guerra, indennizzi e tabellari dirette 17 Riconoscimento prolungamento assegno giornaliero

30 ATTIVITA PUNTEGGIO Interventi in materia di danni da lavoro e alla salute Codice Descrizione Punti 1 Riconoscimento di malattia professionale 6 2 Riconoscimento infortunio non denunciato 6 3 Riconoscimento danno biologico 6 4 Riconoscimento pensione privilegiata (P.I.) 6 5 Riconoscimento del diritto a rendita 6 6 Revisioni infortuni e malattie professionali o danno biologico 6 7 Riconoscimento rendita a superstiti di titolare di rendita 5 8 Riconoscimento rendita a superstiti di non titolare di rendita 5 9 Riconoscimento primo pagamento indennità temporanea 4 10 Riconoscimento prolungamento indennità temporanea 4 11 Riconoscimento causa di servizio 3 12 Riconoscimento equo indennizzo 3 13 Riconoscimento affezioni da emoderivati 3 14 Revisione quinquennale dell equo indennizzo 3 33 Pensione di guerra, indennizzi e tabellari dirette 3

31 ATTIVITA NUOVE TABELLE Interventi in materia socio-assistenziale (tab. D) 1 Assegno o pensione di invalidità civile 2 Pensione ciechi 3 Pensione sordomuti 4 Pensione di guerra diretta o indiretta 5 Indennità di comunicazione 6 Indennità di frequenza 7 Pensione sociale 8 Assegno sociale 9 Indennità di accompagnamento 10 Richiesta permesso di soggiorno 11 Rinnovo permesso di soggiorno 12 Richiesta ricongiugimento familiare 13 Assegno di maternità 14 Assegno per i nuclei familiari con più di tre figli 15 Speciale assegno continuativo (orfani, vedova L. 248/1976)

32 ATTIVITA PUNTEGGIO Interventi in materia socio-assistenziale Codice Descrizione Punti 1 Assegno o pensione di invalidità civile 6 2 Pensione ciechi 6 3 Pensione sordomuti 6 4 Pensione di guerra diretta o indiretta 6 5 Indennità di comunicazione 4 6 Indennità di frequenza 4 7 Pensione sociale 4 8 Assegno sociale 4 9 Indennità di accompagnamento 1 10 Richiesta permesso di soggiorno 0,35 11 Rinnovo permesso di soggiorno 0,35 12 Richiesta ricongiungimento familiare 0,35

33 Interventi in materia previdenziale ATTIVITA CONFRONTO PUNTEGGIO Codice Descrizione 764/94 Nuovo regolamento 1 Pensione di inabilità Assegno di invalidità Rinnovo assegno di invalidità Pensione di vecchiaia 4 * 5 5 Pensione di anzianità o anticipata 4 * 5 6 Pensione ai superstiti 4 * 5 7 Pensioni supplementari 4 * 5 8 Ricostituzioni pensioni per supplemento 2 ** 4 9 Ricostituzioni pensioni per contributi pregressi 2 ** 2 Per l estero 1 Pensioni complementari Non statisticabile 4 2 Dichiarazioni reddituali Non statisticabile 0,5 * 3 punti se riferite ad Istituti diversi da INPS ** 1 punto se riferite a pensioni erogate da Istituti diversi da INPS

34 ATTIVITA CONFRONTO PUNTEGGIO Interventi in materia di danni da lavoro e alla salute Codice Descrizione 764/94 Nuovo regolamento 1 Riconoscimento di malattia professionale Riconoscimento infortunio non denunciato Riconoscimento danno biologico Riconoscimento pensione privilegiata (P.I.) Riconoscimento del diritto a rendita Revisione infortuni e malattie professionali o danno biologico Riconoscimento rendita a superstiti di titolare di rendita Riconoscimento rendita a superstiti di non titolare di rendita Riconoscimento primo pagamento indennità temporanea Riconoscimento prolungamento indennità temporanea Riconoscimento causa di servizio Riconoscimento equo indennizzo Riconoscimento affezioni da emoderivati Non statisticabile 3 14 Revisione quinquennale dell equo indennizzo Non statisticabile 3 33 Pensione di guerra, indennizzi e tabellari dirette 6 3

35 ATTIVITA CONFRONTO PUNTEGGIO Interventi in materia socio-assistenziale Codice Descrizione 764/94 Nuovo regolamento 1 Assegno o pensione di invalidità civile Pensione ciechi Pensione sordomuti Pensione di guerra diretta o indiretta Indennità di comunicazione Indennità di frequenza Non statisticabile 4 7 Pensione sociale Assegno sociale Indennità di accompagnamento Non statisticabile 1 10 Richiesta permesso di soggiorno Non statisticabile 0,35 11 Rinnovo permesso di soggiorno Non statisticabile 0,35 12 Richiesta ricongiungimento familiare Non statisticabile 0,35

36 ATTIVITA CON L ENTRATA IN VIGORE DEL NUOVO REGOLAMENTO, A PARTIRE DAL 2009, L ATTIVITA LEGALE VIENE EQUIPARATA, AI FINI STATISTICI, COME ATTIVITA AMMINISTRATIVA

37 ATTIVITA PENALIZZAZIONE ED INCENTIVO Introdotto meccanismo di verifica tra: Direzione Generale Dato statistico riepilogativo inviato Ministero del Lavoro Sede Provinciale Sede Provinciale Sede Provinciale Tabelle A/B Dato statistico inviato, verificato e convalidato DPL DPL DPL Sede Provinciale DPL

38 ATTIVITA PENALIZZAZIONE ED INCENTIVO Differenza tra somma dati locali inviati, verificati e convalidati e riepilogo nazionale dichiarato Se differiscono di una percentuale fino al 2%, tale scostamento viene abbattuto del 50% Se differiscono di una percentuale superiore al 2% ed inferiore o pari al 5%, viene confermato lo scostamento Se differiscono di una percentuale superiore al 5%, lo scostamento viene aumentato del 50% INCENTIVO ALL UTILIZZO DEL CANALE TELEMATICO CON AUMENTO DEL PUNTEGGIO DI TALI PRATICHE DI ULTERIORE 0,25 PUNTI (individuazione fatta con l ausilio di elenchi nominativi rilasciati dagli Istituti erogatori le prestazioni)

39 COMMISSIONE COMPOSIZIONE Decreto 764/94 (art. 12) DUE DIRIGENTI MINISTERIALI (UNO MINISTERO LAVORO E UNO MINISTERO TESORO) DUE FUNZIONARI DEL RUOLO ISPETTORATO DEL LAVORO TRA COLORO CHE EFFETTUANO VIGILANZA SUI PATRONATI Nuovo regolamento UN DIRIGENTE MINISTERO DEL LAVORO DUE FUNZIONARI DEL MINISTERO DEL LAVORO, SCELTI FRA COLORO CHE EFFETTUANO VIGILANZA SUI PATRONATI, DEI QUALI UNO CON FUNZIONI DI SEGRETARIO TRE FUNZIONARI IN RAPPRESENTANZA DI INPS, INAIL E INPDAP SEI RAPPRESENTANTI DEI PATRONATI QUATTRO FUNZIONARI IN RAPPRESENTANZA DI INPS, INAIL, INPDAP E IPSEMA DIECI RAPPRESENTANTI DEI PATRONATI (4 CEPA 3 CIPLA 1 CIPAS 1 COPAS 1 ALTRI) COMPITI Proporre modifiche alle tabelle statistiche Valutare lo stato di attuazione del regolamento attuativo Esprimere parere inerente le modalità di valutazione dell attività ove non siano presenti dati da parte delle Amministrazioni competenti Controllo degli elenchi provenienti dagli Istituti con reale attività svolta

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