N 2 ANNO XII FEBBRAIO 2012

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1 N 2 ANNO XII FEBBRAIO 2012 Periodico mensile - Registrazione n del 15/12/01 del Tribunale di Firenze - Direttore Responsabile Massimo Cervelli - stampa Litografia I.P. - Firenze - Spedizione in A.P. - art. 2 comma 20/C Legge 662/96 Filiale di Firenze - Redazione piazza Baldinucci, 8r Firenze - 15 tramite c/c postale n intestato a Associazione In Marcia L.P. - Per informazioni: Tel , Fax , lelottedeipensionati@alice.it - Proprietà Associazione Augusto Castrucci onlus - contiene i.r. PENSIONATI INDIGNATI se non ora quando? Pensionati a Roma il 15 febbraio

2 2 C ERA UNA VOLTA LA PENSIONE Dalla pensione pubblica alla pensione sociale Il fascismo, sostenuto dalla borghesia, aveva soffocato la democrazia, abolito i diritti dei lavoratori e portato il popolo alla miseria. Con la resistenza, la nascita della Repubblica e con la Costituzione furono ristabilite le regole democratiche ed uno stato sociale che garantiva diritti, solidarietà ed uguaglianza. La struttura era basata sulla sovranità del popolo e su servizi pubblici, sanitari e assistenziali garantiti a tutti i cittadini. Fra i vari diritti garantiti dallo Stato c era la pensione ( la meritata pensione ) che dopo un certo numero di anni di lavoro, o dopo una certa età (vecchiaia) consentiva di tirare il fiato per godersi l ultimo periodo di vita. Anzi, per affrontare meglio la pensione e gli acciacchi della vecchiaia, c era anche la liquidazione che consentiva in molti casi di ricoprire qualche buca o progettare l acquisto della casa se questa ancora mancava. Il futuro era sereno perché i servizi socio-sanitari erano gratuitamente garantiti fino alla morte e la pensione doveva essere idonea ad assicurare al lavoratore e alla sua famiglia una esistenza libera e dignitosa (art. 36 della Costituzione), commisurata alla quantità e qualità del lavoro prestato (art. 38) e deve assicurare un reale ed effettivo adeguamento del trattamento economico alle variazioni del costo della vita. Cari pensionati questo mondo che i nostri padri avevano ben costruito non c è più e non perché non ci sono più soldi (la cassa pensioni è in attivo!), ma perché i valori sociali e della vita hanno dovuto cedere il passo al potente mondo degli affari, dell economia e della finanza. Molti servizi sociali e assistenziali sono insufficienti, i ticket sanitari sono sempre più pesanti ed ora, dopo aver penalizzato le pensioni negli ultimi 15 anni del 40 % rispetto al reale costo della vita, con un provvedimento sicuramente illegittimo, ma votato da partiti (e sindacati..) sono state bloccate. Con l inflazione che galoppa al 4-5 %, la benzina che aumenta tutti i giorni, con i servizi che mancano e che ci dovremo pagare, fra 10 anni, se avremo la fortuna di campare, saremo sicuramente in miseria come lo saranno i nostri nipoti costretti a pagare il 34 % di contributi previdenziali per una incerta o comunque miserevole pensione. L obiettivo di trasformare la nostra pensione pubblica in una misera pensione sociale per incentivare il mercato finanziario dei fondi pensione privati si sta purtroppo realizzando con il consenso dei partiti e dei sindacati. La classe politica di oggi non è più quella che aveva sofferto il fascismo e che aveva rischiato la vita per i valori della libertà, ma è divenuta una CASTA non ci sono più in parlamento lavoratori o pensionati, ma ben 69 indagati e molti mercenari Per non parlare dei governanti (tutti professori e banchieri) con svariati incarichi milionari che, dopo aver ben sistemato i loro figli, non si vergognano a dileggiare la monotonia del posto fisso e sostengono per gli altri il precariato come una modernità del lavoro! Contro questo mondo di disuguaglianze sociali, di ingiustizie, di mancanza di diritti e di inciviltà, senza distinzione di colori e di bandiere, bisogna creare una forte opposizione sociale e rilanciare una nuova resistenza per riaffermare i grandi valori della nostra Costituzione. SOLIDARIETA CON IL POPOLO GRECO Mentre viene lanciato l ennesimo diktat alla Grecia dalla inflessibile troika: Unione Europea, Banca Centrale Europea e Fondo Monetario Internazionale, che rende l accesso ai prestiti una resa incondizionata, si sa già che sarà un ulteriore passo nella macelleria sociale che sta distruggendo il paese e portando la gente alla disperazione. Nessuno può rimanere insensibile o inerte di fronte a quello che stanno facendo alla Grecia perché il governo Monti-Napolitano intende seguire la medesima strada anche nel nostro paese: tagli ai servizi sociali, ai salari e alle pensioni, aumento delle imposte, privatizzazioni, sottrazione di risorse per pagare la speculazione sul debito pubblico e finanziare le banche nella zona euro. La Grecia è dietro l angolo. Noi stiamo con il popolo Greco! MLM G.E.

3 3 ORGANIZZIAMO L OPPOSIZIONE SOCIALE La pesante situazione che stiamo vivendo sulla nostra pelle e le nefaste prospettive che ci aspettano, ci impongono scelte chiare da seguire. Fino ad oggi pensavamo ad organizzare i pensionati, a tutelare i loro interessi particolari, ma con la situazione che si sta manifestando pensare che i pensionati da soli possono imporre ripensamenti del governo è fuori dal mondo sarebbe come invitassimo i pensionati con le pistole a lottare contro i carri armati. Sì, cari pensionati, perché davanti a noi ora abbiamo l Europa delle banche, quasi tutti i partiti d Italia ed i sindacati dei lavoratori (SIC!). Vi parrà strano, ma i nostri 18 milioni di pensionati sono pari alle 8 milioni di baionette di Mussolini. Oggi purtroppo l Europa delle banche e della finanza detta le proprie leggi i governi le applicano, i partiti (quasi tutti) le condividono ed i sindacati, ormai parte del regime, frenano le masse. Non importa se per questi giochi finanziari si produce la macelleria sociale, se milioni di cittadini soffrono ed entrano in povertà, se l assistenza dei vecchi non è più sufficiente se negli ospedali mancano i posti letto (questi problemi non riguardano lorsignori!), se la dignità delle persone ed i diritti dei lavoratori sono offesi, importa solo che i mercati, i profitti, le borse, gli spread funzionino come loro desiderano. Per fare questo in Italia hanno sostituito l impresentabile Berlusconi, eliminato il grosso dell opposizione politica dei partiti e quella sociale dei sindacati. I partiti che, sempre più distaccati dalla gente ed infarinati nei giochi del potere, non hanno esitato a rinnegare la loro storia e quanto da loro affermato anche nel recente passato. I sindacati che, pur coinvolti nelle concertazione del regime non potendo dire subito sì al massacro sociale, hanno perfino dato vita ad una falsa lotta sulle pensioni dopo la quale, fatto ingoiare quel rospo, si stanno adoperando verso altri rospi come l art. 18. Che vergogna e che tristezza per quelli come noi che hanno creduto nella sinistra e nel sindacato. Chi ci rappresenta oggi? Chi sostiene i diritti sanciti dalla Costituzione? Chi difende le conquiste sociali e di civiltà costate tante lotte? NESSUNO! La delusione e lo scoramento sta pericolosamente prendendo molti di noi ma c è nel paese per fortuna un opposizione sociale che si esprime sia pure in modo disarticolato nei sindacati di base, nei movimenti per la difesa dei beni comuni ed in tanti altri comitati e movimenti. Si esprime nei metalmeccanici con le resistenze della FIOM contro i ricatti e che ancora rivendica diritti anche se non più compresi dalla stessa CGIL. Per questo non solo è esclusa dalle trattative sindacali, ma in questo quadro avvilente e antidemocratico gli iscritti alla FIOM di Pomigliano non sono riassunti in fabbrica come ai tempi tristi e reazionari del passato. Cosa possiamo fare come pensionati? Abbiamo due strade una è quella di accettare supinamente le tristi prospettive illudendosi di essersela cavata (in fondo c è sempre qualcuno che sta peggio di noi). L altra è un atto di dignità e di orgoglio nei confronti dei nostri padri e dei nostri figli: LOTTARE LOTTARE E ANCORA LOTTARE rifiutando quel mondo di ingiustizia sociale e di miseria che ci vogliono propinare. LOTTARE COME? - Non certo richiedendo giustizia nei tribunali e dai magistrati tempo perso! - Non certo firmando patetiche petizioni a Napolitano come fanno i pensionati della CGIL del Veneto tempo perso - Non certo con misere presenze di fronte al parlamento Bisogna, cari pensionati, stringere i denti come non mai e spendere le nostre residue energie per una aggregazione e opposizione sociale per creare assieme ad altri un clima di rivolta che dissuada i partiti e sindacati a voltare le spalle a questo ignobile ed incivile massacro della povera gente. Pensionati di Cgil-Cisl-Uil SVEGLIATEVI Siamo 18 milioni di pensionati se fossimo uniti riusciremmo a contrastare le potenti hobby checi calpestano. Purtroppo non riusciamo neppure a coinvolgere quei 6 milioni di pensionati sindacalizzati che aderiscono a Cgil, Cisl e Uil. Quei 6 milioni di pensionati che con le loro quote mensili mantengono in vita i sindaati ma ci pare che non contino proprio nulla Quelli della Cisl e Uil nonsi vedono mai ma quelli dello Spi-Cgil li troviamo ogni tanto a distribuire volantini condivisibili e quando vengono portati alle manifestazioni a Roma tanto per far numero. Insomma propaganda e massa da mettere in mostra. Così è stato all annuncio della manovra di Monti Si sono entusiasmati al grido di guerra della Camusso: Le pensioni non si toccano (sic) ma sono rimasti male dal successivo assoluto silenzio e dal frettoloso passaggio al nuovo rospo dell art. 18 dimenticando il primo. Il malumore è stato tanto che lo Spi-Cgil del Veneto ha promosso una petizione che se fosse stata fatta su carta igienica forse sarebbe servita a qualcosa Ma sapete la petizione a chi è indirizzata? A Napolitano e Monti che sono stati gli ideatori e sostenitori del massacro dei pensionati.

4 4 CALPESTATA LA COSTITUZIONE Assemblea di Roma Con una nostra secca sconfitta: con un atto illegittimo del governo le nostre pensioni sono state bloccate. È una sconfitta grave perché non si tratta solo dei al mese in meno (800 all anno) ma di uno stravolgimento incostituzionale (art ) delle pensioni. Nessun partito ha presentato richieste di incostituzionalità e neppure questo è stato fatto dai sindacati. Eppure ci sono decine di sentenze e ordinanze della corte costituzionale che ritenendo la pensione come salario differito confermano un giusto adeguamento al costo della vita. Ma il parere della suprema Corte pare non conti molto quando rafforza le nostre richieste. Per questo abbiamo convocato l assemblea a Roma ed abbiamo approvato un documento che propone un movimento nazionale di Pensionati Indignati ed una marcia contro la miseria, per la difesa dei beni comuni e del sociale da effettuarsi nel mese di aprile assieme ad altri movimenti. Erano presenti circa 100 pensionati e responsabili di associazioni e sindacati. Fra questi c era Giorgio Cremaschi, della Fiom col quale cercheremo di mettere in piedi quella spinta sociale capace di rispondere allo strapotere politico e sindacale che oggi ci stà difronte. Corte Costituzionale: Stralci della sentenza n. 30 del 2004 ( ) Tale divario tra pensioni e stipendi contrasterebbe con gli artt. 3, 36 e 38 della Costituzione. Le norme censurate infatti avrebbero determinato una ingiustificabile disparità di trattamento tra lavoratori collocati a riposo, dipendente dalla sola data di pensionamento, non essendo ragionevole che tra due persone che hanno prodotto la stessa quantità e qualità di lavoro, ed abbiano la stessa posizione giuridica nei confronti della pubblica amministrazione, quello più anziano (e perciò con bisogni maggiori) riscuota uno stipendio differito, o pensione, vistosamente inferiore a quello di un suo collega più giovane (con bisogni minori) che abbia avuto lo stesso sviluppo di carriera. Né a giustificazione di una tale disparità di trattamento potrebbero invocarsi, ad avviso della Corte dei conti, difficoltà di bilancio, del tutto inconferenti sul piano giuridico. ( ) Ritiene la Corte una ingiustificata disparità di trattamento tra pensionati, determinata unicamente dalla data in cui sono stati collocati a riposo, nonostante essi abbiano prodotto la stessa quantità e qualità di lavoro. Le medesime norme, inoltre, avrebbero determinato un irragionevole divario tra stipendi e pensioni di dimensioni intollerabili, violando il principio di proporzionalità ed adeguatezza della pensione. ( ) Riconoscendo alla pensione natura di retribuzione differita, la Corte costituzionale ha sempre affermato che essa deve essere proporzionata alla qualità e quantità di lavoro prestato e deve comunque essere idonea ad assicurare al lavoratore e alla sua famiglia un esistenza libera e dignitosa, nel pieno rispetto dell art. 36 Cost. ( ) In questo contesto, è particolarmente importante che siano individuate le modalità per garantire effettivamente che il trattamento pensionistico sia adeguato non solo al momento del collocamento a riposo, ma anche successivamente, in relazione ai mutamenti del potere d acquisto della moneta (si vedano, in particolare, le sentenze n. 409 del 1995; n. 96 del 1991; n. 501 del 1988). ( ) Questa Corte ha peraltro affermato che l eventuale verificarsi di un irragionevole scostamento tra i due trattamenti ove siano comparabili i relativi profili professionali può costituire un indice della non idoneità del meccanismo scelto dal legislatore ad assicurare la sufficienza della pensione in relazione alle esigenze del lavoratore e della sua famiglia. G. Torrente del sindacato Sapens-Orsa ( ) Con la conseguenza che il verificarsi di irragionevoli scostamenti dell entità delle pensioni rispetto alle effettive variazioni del potere d acquisto della moneta, sarebbe indicativo della inidoneità del meccanismo in concreto prescelto ad assicurare al lavoratore e alla sua famiglia mezzi adeguati ad una esistenza libera e dignitosa nel rispetto dei principi e dei diritti sanciti dagli artt. 36 e 38 della Costituzione.

5 5 IL 2012 PASSERÀ ALLA STORIA Tutto quello che non avreste voluto sta succedendo quest anno A decorrere dalla data di entrata in vigore della presente legge, gli iscritti alle assicurazioni obbligatorie per l invalidità, la vecchiaia ed i superstiti dei lavoratori dipendenti, dei lavoratori delle miniere, cave e torbiere, dei coltivatori diretti, mezzadri e coloni, degli artigiani e degli esercenti attività commerciali hanno diritto alla pensione a condizione che: a) siano trascorsi 35 anni dalla data di inizio dell assicurazione, b) possano far valere almeno 35 anni di contribuzione effettiva di lavoro, volontaria e fi gurativa Era cominciata così la vicenda delle pensioni anticipate rispetto alla vecchiaia per i lavoratori dei settori privati, con l art.22 della legge 30 aprile 1969, n.153. Per il pubblico impiego vigeva già da qualche anno il DPR 10 gennaio 1957, n. 3 (il Testo Unico degli impiegati civili): Art. 125: L impiegato dimissionario consegue il diritto alla pensione qualora abbia raggiunto un età non inferiore a quella prevista per il collocamento a riposo ridotta di cinque anni e conti almeno venti anni di servizio effettivo oppure a qualunque età qualora abbia prestato almeno venticinque anni di servizio effettivo. Art L impiegata che abbia contratto matrimonio con prole a carico, può presentare le dimissioni con il diritto al trattamento di quiescenza spettante alla data di risoluzione del rapporto d impiego, Ai fi ni del compimento dell anzianità minima richiesta per la maturazione del diritto a pensione, è concesso all impiegata predetta un aumento del servizio utile fi no al massimo di cinque anni. Quell epoca è definitivamente tramontata. Restituire l impiegata con prole a carico alla famiglia, perché (se non avesse avuto altre possibilità) provvedesse a crescere al meglio i futuri cittadini, è un lusso che i comuni mortali non si possono più permettere; e allora non ci sposiamo più come una volta e di figli ne facciamo sempre meno. A decorrere dal 1 gennaio 2012 le pensioni di vecchiaia, di vecchiaia anticipata e di anzianità sono sostituite dalla pensione di vecchiaia, conseguita esclusivamente sulla base del requisito di 62 anni per le lavoratrici dipendenti la cui pensione è liquidata a carico dell AGO e delle forme sostitutive della medesima. Tale requisito anagrafico è fissato a 63 anni e sei mesi a decorrere dal 2014, a 65 anni dal 2016 e 66 dal Per un po i maschi stanno anche peggio. Questo anno 2012 ricorre anche un altro triste anniversario: la prima pietra tolta al nostro sistema pensionistico con l approvazione delle norme del Decreto Legislativo 30 dicembre 1992, n. 503 che ebbe come titolo: Norme per il riordinamento del sistema previdenziale dei lavoratori privati e pubblici, e come sottotitolo si chiamò Riforma Amato. Vi ricordate Amato, sembra passato un secolo; un uomo intelligente e furbo e tanto ricco di soldi pubblici; viaggia sotto il pelo dell acqua e ogni tanto emerge per respirare e, chissà, per guadagnare qualche ulteriore privilegio. Cominciò con lui la grande discesa verso il medio evo delle condizioni del lavoratore e del pensionato, e da allora, legge su legge, tabella dietro tabella, ogni volta che si è pensato che fossimo arrivati al fondo, ci siamo svegliati con una nuova riforma, cioè una nuova stangata. In contrasto con ogni evidenza, i guai delle nostre finanze sono stati attribuiti alla generosità dello stato sociale e in particolare al carico della spesa pensionistica. Invece abbiamo letto più volte che i conti dell INPS, per esempio, sono più che soddisfacenti, e il pluripresidente Antonio Mastrapasqua ha spesso dichiarato che non occorrevano altre riforme, ormai la legge 335 (calcolo contributivo) aveva esaurito la riformabilità delle pensioni! Invece non c è limite al peggio. D altra parte in questo mese di febbraio ricorre un altro ventennale, quello dell arresto del primo mariuolo isolato di mani pulite, Mario Chiesa, avvenuto il 17 febbraio del 1992; l anno dopo, quando la Camera dei Deputati negò l autorizzazione a procedere giudizialmente nei confronti di Craxi, successe una mezza rivoluzione in piazza e in Parlamento. Oggi sembra sia diventato un dovere sottrarre un onorevole al giudice naturale. E rimasto sulla scena il padrone Non Più Sorridente che ancora non è riuscito a scrollarsi di dosso il fardello della giustizia. La corruzione e la disonestà sono sempre di moda nell amministrazione pubblica, ed è anche per questo che nel recente ventennio il debito pubblico è triplicato. E così sono aumentate da un lato la povertà e dall altro la ricchezza, e, almeno per ora, il salvatore della patria, non fa nulla perché qualcuno si vergogni e paghi. Se nei primi anni 90 si parlava di oltre sei milioni di persone in condizioni di povertà, ora si parla di oltre otto milioni di poveri. A questa negativa evoluzione ha contribuito in ogni senso anche il continuo picconamento del sistema pensionistico! Diceva un commediografo di alcuni secoli fa: Nulla è scandaloso quanto gli stracci e nessun crimine è vergognoso quanto la povertà. Liberato Galluccio AMIANTO: LA SENTENZA DI TORINO Non è la parola fine, è solo una tappa che dà un senso all attività giudiziaria, ma è ben lontana dal chiudere il problema, neanche intravvedere la luce oltre il tunnel. I 16 anni inflitti ai due contumaci padroni stranieri che avevano colonizzato un lembo della nostra vita economica, a mio avviso, sono simbolici. Si condanna un comportamento, forse si indennizzano i familiari e l INAIL; ma in concreto come stanno le cose? In Italia ci sono ancora, secondo stime scientifiche oltre 30 milioni di tonnellate di amianto e un miliardo circa di metri quadri di coperture in eternit sui tetti, e almeno 4mila persone ogni anno perdono la vita a causa dell amianto. La sentenza (che non ha inflitto condanne a chi ha provocato morti a Bagnoli di Napoli e a Rubiera di Reggio Emilia) potrà definirsi storica se riuscirà a incoraggiare le vittime di tutta Europa a lottare con maggiore determinazione contro gli abusi di chi intende arricchirsi sulla pelle dei lavoratori e avvelenando l ambiente. Potrebbe definirsi storica anche se, da domani, si decidesse di bonificare le immense quantità di prodotti e manufatti con amianto esistenti in Italia! Ma questa è un altra storia. G.L. I meriti della sentenza di Torino vanno anche al lavoro e all impegno di Medicina Democratica con la quale contiamo di poter avere una costante collaborazione.

6 6 FRANCESCO VITANZA Interventi all Assemblea di Roma La guerra, la miseria, l infelicità, la distruzione del pianeta e l annientamento delle future generazioni sono lo sbocco naturale del nostro sistema economico. Il nostro sistema economico è stato costruito da uomini. Noi uomini possiamo cambiarlo!!! Il governo salvatore della patria Come avviene nella giungla dove l animale più debole soccombe al più forte, il governo Monti, a fronte dell emergenza finanziaria, ha lanciato il programma Salva Italia attaccando i pensionati e si dice orgoglioso perché il suo pesante intervento è avvenuto senza alcuna significativa reazione. La crisi europea, aggravata nel nostro paese da una classe politica incapace, corrotta e in parte collusa con le mafie nazionali, è stata innescata da quella finanziaria globale (2008). Economia reale ed economia finanziaria La finanza (denaro, azioni, mutui etc.) che fino agli anni 60 era legata alle esigenze dell economia reale cioè alla produzione di merci e all erogazione di servizi, dagli anni 70 ha creato nuovi strumenti speculativi per fare soldi con i soldi. Questa economia finanziaria, rispetto all economia reale, è ora una realtà cartacea parassitaria le cui regole diventano prioritarie e sono tutelate dal Fondo Monetario Internazionale (FMI) e dalle banche centrali. L inevitabile crollo di questa contraddittoria situazione economica viene rinviato con l immissione di sempre nuove risorse da parte delle banche centrali, e ciò aggrava la situazione. L economia finanziaria ha ormai una rilevanza molto superiore a quella dell economia reale che invece sprofonda nel baratro. Insomma, un castello di carte che può crollare da un momento all altro e guai a chi rimane col cerino acceso in mano! Già nel 2003, l economista americano Lyndon LaRouche aveva denunciato la situazione illustrando l andamento delle curve dell economia finanziaria, dell immissione delle risorse da parte delle banche centrali, e dell economia reale, messo in risalto la pericolosa divaricazione e profetizzato l inevitabile crollo. Lo stesso Tremonti, nei suoi scritti, cita questa pericolosa situazione. Quanto al governo Monti, l approccio seguito garantisce l economia finanziaria e ciò, se nella migliore delle ipotesi, può evitare l immediato fallimento del sistema, in realtà non fa che portare ad una lenta agonia di qualche anno. Che fare? In questa situazione è miope e velleitario pensare di utilizzare una generica strategia difensiva di categoria. Noi pensionati saremmo considerati l ennesima categoria scontenta che protesta! Al centro Cremaschi della FIOM Inutile e poco dignitoso sarebbe pure manifestare ostentando sentimenti che inducono a pietà per i poveri vecchi! Indispensabile è il confronto con i lavoratori, i giovani e tutte le realtà sociali interessate, per proporre al paese un nuovo modello sociale che preveda: la messa in sicurezza dal sistema bancario dell economia finanziaria che porti a una graduale nazionalizzazione delle banche; la decrescita felice che, tra l altro, può risolvere in tempi brevi il problema del lavoro - che non è solo un diritto, ma anche un dovere - mediante una significativa riduzione dell orario lavorativo; l inserimento del parametro Qualità della Vita nella Costituzione e il conseguente adeguamento di tutta la legislazione, a partire da quella fiscale. In sostanza l incentivazione di beni e servizi utili (ad esempio, la ricerca, l arte e la cultura, settori che danno gioia e come materia prima utilizzano la creatività del cervello, essa sì tendente all infinito!) e la disincentivazione di quelli inutili o dannosi, ipotizzando i necessari percorsi di riconversione; la solvibilità della parte di debito pubblico dovuta, attingendo alle enormi ricchezze accumulate dalle potenti mafie e dai molti furbetti del nostro paese ed eliminando gli enormi sprechi, a partire da quelli legati ad attività inutili e dannose. Abbiamo bisogno dell unità dei pensionati per partecipare al grande movimento rivoluzionario. La premessa per l avvio di questo processo di cambiamento non può che essere lo sfratto democratico dell attuale classe politica, già commissariata, che spudoratamente si candida a risolvere il problema, pur essendo consapevole di essere parte del problema. Negli ultimi giorni, i politicanti tentano di rifarsi una verginità cincischiando di legge e rimborsi elettorali, senza rendersi conto che il loro tempo è scaduto e che non rappresentano più nessuno se non i loro pochi ruffiani e mantenuti. Serve una nuova classe politica e forme di democrazia diretta. Questa visione strategica implica la necessita di lanciare una sfida al governo con una immediata e ben precisa proposta e non con generici slogan e proteste indignate: Chiedere e sostenere con lotte creative la rinuncia all acquisto dei previsti 131 cacciabombardieri F35, che sono velivoli d attacco (per la difesa aerea ci sono gli eurofighter) e, come tali, di dubbia costituzionalità visto che l art.11 della Costituzione recita che L Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali;. Inizialmente si risparmierebbero circa 17 miliardi e tale somma consentirebbe di: ripristinare il fondo per la non autosufficienza; aumentare le pensioni minime a 1000 euro; adeguare le pensioni di reversibilità; rimodulare il previsto scalone pensionistico per i lavoratori nati tra il 1950 e 1952; attivare, infine, il meccanismo di adeguamento delle pensioni al costo reale della vita, anche per scongiurare ulteriori lacrimevoli melodrammi ministeriali.

7 7 ERRICO CHIAPPETTA Presidente regionale di ALPI a Napoli Da circa 20 anni subiamo una o due volte all anno delle stangate dal Governo in carica. Ogni manovra serviva a coprire il disavanzo, ma poi a fine anno il buco era aumentato. A questo punto è chiaro che chi ci governa o non sa fare un bilancio oppure i sacrifici imposti al popolo servono per aumentare i privilegi della casta. I nostri parlamentari, tutti, sono da considerare disertori perché non hanno avuto il coraggio di fare le riforme ed hanno abdicato ad un governo tecnico non eletto dal popolo, possiamo perciò affermare di essere in una dittatura, perché in un paese democratico se non esiste l opposizione, c è dittatura. Anche questa volta le riforme del governo Monti le pagheranno sempre gli stessi: i lavoratori, i pensionati, i disoccupati, i Da Oriana Venturi REVERSIBILITA : UN PASSO AVANTI! cassaintegrati e la classe meno abbiente del nostro paese. Il contributo di solidarietà doveva essere applicato ai giocatori di calcio, ma è bastata una giornata di sciopero ed è scomparso, doveva essere fatto pagare a chi guadagnava più di 200 milioni, ed è scomparso. Si doveva tagliare il doppio stipendio agli assessori tecnici ( mensile) e non se ne parla più. Invece ai pensionati e lavoratori le riforme sono state applicate subito e addirittura retroattive. Chi abita nelle case popolari costruite dallo Stato non paga affitti, o paga poco, mentre i lavoratori che hanno fatto sacrifici per comprarsi una casa ora devono pagare anche l IMU e gli sarà aumentata la rendita catastale, anziché essere premiati. Le varie riforme delle pensioni: Legge 503 di Amato del 1992, Legge Prodi del Carissimi tutti, non amo illudere inutilmente il prossimo e nemmeno scrivere bugie: le norme comportamentali che mi sono state insegnate e che voglio scrupolosamente osservare- me lo impediscono. Voglio comunque annunciarvi che, per quanto riguarda la famigerata TABELLA F, un importante passo avanti è avvenuto in favore dei superstiti. Sapete bene, soprattutto chi ha partecipato al Convegno che si è tenuto a Bologna il giorno 12 novembre u.s., che da tempo ho abbandonato l idea seppure giusta- di lottare per l abrogazione della suddetta tabella. E tempo inutile, perché la Suprema Corte ha già espresso parere favorevole alle decurtazioni in atto, affermando che sono state dettate da esigenze di bilancio. Ribadisco la mia disapprovazione su quanto stabilito dalla Suprema Corte, in quanto le decurtazioni che subiscono i superstiti fino al 50%- non possono essere considerate nell ambito della ragionevolezza come in realtà dovrebbe avvenire. Discutere su questo piano significava perdere tempo inutilmente e quindi ho preferito evidenziare l incostituzionalità del provvedimento ai sensi degli artt.3 e 53 della Costituzione e, pertanto, mi sono attivata per chiedere la franchigia per tutti e la gradualità delle aliquote. EBBENE, ECCO IL RISULTATO AD OGGI OTTENUTO: l Onorevole Massimiliano Fedriga (Lega Nord), relatore per la reversibilità presso la XI Commissione Lavoro della Camera dei Deputati, ha prodotto un testo definitivo col quale si chiede esattamente quanto sopra. Il testo è stato consegnato alla Ministra Elsa Fornero che si è impegnata a sottoporlo all attenzione dei suoi collaboratori per stabilire se sarà possibile adottarlo. Non mi perdo assolutamente d animo, anche se posso immaginare quale sarà la risposta della Ministra. Mi sento oltremodo determinata a proseguire, in ogni caso, la mia battaglia, sicura dell incostituzionalità del provvedimento, incoraggiata dalla dichiarazione dell On. Fedriga che mi ha detto testualmente :..non voglio mollare e, infine, dalla disponibilità dei colleghi di Lotte dei Pensionati, Anlafer, Feder.S.P.Ev, A.N.M.I.F, Pensionati per la qualità per la vita e Movimento Cristiano Lavoratori che mi accompagnano in questa vicenda. Oriana CIL - Pensionati cell , Legge Berlusconi del 2001,Legge Damiano del 2005 ed infine la Legge Monti attuale hanno sempre colpito i più poveri. E l ora di dire BASTA! Mi rivolgo ai giovani, agli studenti, ai lavoratori, ai precari, ai disoccupati, è l ora di svegliarci, di dire basta a questi modelli sociali obsoleti. Alleiamoci insieme perché gli obiettivi sociali si realizzino e solo con l unità e la concordia delle forze democratiche, culturali e sindacali ci riusciremo. Ricordate che chi resta a casa e non partecipa alla battaglia parteciperà alla disfatta. Solo se saremo uniti potremo concretizzare per noi, per i nostri figli e per i lavoratori un mondo migliore. Proposta Partito dei Pensionati aperto ai giovani, ai disoccupati, ai cassintegrati, ai lavoratori in mobilità che abbia nel suo programma Modifica del sistema dei compensi parlamentari in maniera che non debbano superare il tetto massimo riferibile allo stipendio medio di operai, tecnici, impiegati Idem per quanto riguarda l ammontare delle pensioni che vanno peraltro agganciate almeno al costo della vita. Parlamentari in pensione all età dei comuni cittadini Ammortizzatori sociali per disoccupati e altre realtà bisognose di sostegno Provvedimenti in materia di casa con proposte di affitto a canone equo Sostegno alla cultura per mantenere alto il profilo del settore che porta notevole incremento anche al lavoro del indotto Conclusione Il Partito pensionati per i giovani dovrebbe seguire un percorso di integrazione sociale che consenta una agglomerazione tale da riuscire a creare un movimento che porti i pensionati a lavorare per i giovani e questi ultimi a sostenere i pensionati. Claudia Baroncini - Roma Interventi all Assemblea di Roma

8 8 Il superministro CORRADO PASSERA di Gerardo Giannini Responsabile pensionati MCL - Roma e Lazio Sono passati circa 10 anni da quando il dr Corrado Passera lasciò la guida di Poste Italiane per andare a dirigere un potente gruppo bancario del nord Italia. E oggi lo stesso personaggio è diventato superministro nel governo Monti. E proprio e sopratutto su quello che sarà il suo operato che poggia la speranza dei nostri governanti di portare il Bel Paese fuori dalle secche della crisi economica e rilanciarne lo sviluppo economico e produttivo. Quando Passera assunse l incarico di Amministratore Delegato nelle Poste io facevo parte già da diversi anni del personale viaggiante P.T. su treno. Anche tra di noi lavoratori di quel particolare settore l arrivo ai vertici dell Ente da parte di Passera creò una sorta di aspettativa positiva nella speranza che finalmente quel servizio venisse opportunamente riformato e modernizzato. Ma lui, già famoso per avere liquidato anni prima l azienda elettronica Olivetti, fece di meglio. Nell arco di due anni azzerò il servizio del trasporto postale su treno e lo sostituì in parte con il quello su gomma (alla faccia della tutela per l ambiente) e in parte affidandolo ad aziende private esterne alle Poste. Noi, le poche migliaia di lavoratori occupati in quel servizio, espletati inutilmente alcuni tentativi di contatto e proposte alternative con lo stesso Passera che mai ci volle ascoltare, ci trovammo per la maggior parte sbattuti nei vari centri di smistamento poste. Demansionati nelle nostre qualifiche professionali e ridimensionate sensibilmente anche le nostre competenze economiche ci ritrovammo a cominciare da capo la nostra carriera professionale. Per molti di noi significò fallimento di una vita dedicata al lavoro postale. Particolarmente maltrattati furono coloro che avevano un età dai 50 anni in poi tanto che nelle Poste di allora era diventata voce comune considerarli oramai come carta straccia. Cercando di esulare da quelli che furono i danni che subii personalmente in quella vicenda, mi viene in mente la storia del mio collega e amico Mario. Lui come me svolgeva la professione di direttore di treno postale sulla linea Roma Milano e viceversa. Mario che è più anziano di me, in 35 anni di servizio postale non aveva mai fatto un assenza per malattia. Era orgoglioso della sua qualifica professionale e la svolgeva con scrupolo e correttezza. Ma dopo la soppressione del servizio viaggiante arrivò anche per lui il suo primo giorno di impiego in un grande ufficio di smistamento postale. Per l occasione purtroppo fu oggetto di sgarbi e di scherno immotivati e gratuiti da parte di alcuni esponenti della piccola e nuova dirigenza modello Passera. Lo vidi piangere come un ragazzino e da quel momento andò in crisi. Per un anno non si presentò più sul lavoro e rientrò poi solo formalmente per pochi giorni prima di andare in pensione. E questo uno solo degli esempi che potrei fare sulle dolorose storie che allora coinvolsero la vita di diversi lavoratori ex personale viaggiante delle Poste. Di converso a mio modo di vedere il dr Passera a livello complessivo di Poste riuscì con il suo piano d impresa a sostituire il vecchio carrozzone del Ministero PT con la più agile vettura della SPA Poste Italiane. Naturalmente a guidare questo nuovo veicolo assieme a lui furono i suoi amici manager di chiara provenienza politica e sindacale. Da allora le Poste italiane non solo modernizzarono il loro look ma iniziarono a diventare la banca italiana con il più importante numero di filiali e sportelli presenti sull intero territorio nazionale. Non importa forse a nessuno oggi se dietro a questo nuovo ruolo di Poste ci fu il sacrificio di tanti lavoratori a livello di stipendi taglieggiati, contratti congelati, scivoli forzati, tentativi di licenziamenti di massa e tanto, tanto mobbing diffuso a piene mani da Passera e il suo management. Il dr Corrado dimostrò un abilità senza pari nel destreggiarsi tra l esigenza di privatizzare e penalizzare tutto quello che riguardava i diritti e i doveri dei lavoratori e nel mantenere la SPA Poste Italiane al 51% nelle casse del Tesoro dello Stato Italiano quale maggiore azionista. Bisogna proprio ammetterlo, il nostro superministro aveva già capito allora come va il mondo. I destini dell umanità sono oggi in mano alle grandi banche. Sono esse che hanno causato con le loro speculazioni la grande crisi a livello mondiale e sono esse che sono state chiamate attraverso i propri gestori a governare questa nostra Italia che versa in gravissime condizioni economiche e sociali. Nel merito non credo sia utile e opportuno aggiungere altro ma voglio nel frattempo provare a chiedere aiuto per me e la mia famiglia a Nostro Signore LE OLIMPIADI A ROMA Non si perde occasione per mostrare al mondo la miseria morale della nostra classe politica, e la pretesa di candidare Roma alle Olimpiadi del 2020 è stata un altra performance che ha dimostrato ulteriormente quanto stiano a cuore ai vari Cicchitto o Alemanno, nonché ai dirigenti del CONI, le sorti del nostro paese. Solo questa specie di italiani al disopra del popolo poteva rammaricarsi che il governo ha evitato di proporre l Italia per un altra avventura dagli esiti, io credo, più che certi. Cosa gli frega ai molti politici e oligarchi nazionali di una spesa di una diecina di miliardi in sette otto anni, che tanto li tirano fuori i soliti salvatori della patria a reddito fisso? A loro, agli uomini d affari amici degli amici conviene; i loro interessi sono chiari. A noi, a me almeno, le Olimpiadi piacciono, ma le guardo in TV. Un aspetto che colpisce in questa piccola manifestazione di immoralità è il fatto che questa gente, quando appare in TV in primo piano, ha una faccia talmente disinvolta disabituata alla vergogna, che induce anche molta gente in buona fede a dargli retta, a pensare che sia giusta quella posizione. E questo l effetto distorsivo di un impiego mistificatorio della TV!

9 I COSTI INSOPPORTABILI DELLA POLITICA Un fiume di miliardi di cui nessuno riesce a definire l entità dei flussi. Un fiume di soldi a partiti istituzioni e organismi che rimangono ancora in vita per spillare quattrini. Per non parlare di consulenze, di appalti e altro Ma anziché chiudere o limitare queste ingenti spese inutili si bloccano le pensioni si mettono altre tasse in nome della cirsi e della mancanza di soldi. È UNA VERGOGNA! Un utile regalo per i lettori in regola Per coloro che sono in regola con l abbonamento 2012 abbiamo allegato un ospuscolo di tante tante notizie utili. A chi non è in regola verrà inviato solo dopo pagato a Fatuzzo ogni anno Partito dei Pensionati o di casa Fatuzzo? 9 Comitato No Debito e tutti i movimenti 31 MARZO MILANO manifestazione Occupy Piazza Affari Ci saremo anche noi pensionati FINALMENTE IN SARDEGNA dal 7 al 10 MAGGIO data e luogo da precisare ASSEMBLEA A CAGLIARI DEI PENSIONATI SARDI BARI Aperta la sede Presso il DLF, per G.C. del presidente e del consiglio, è stato aperto un punto di riferimento dell associazione In Marcia. Il referente è Gennaro Mongelli che curerà dalle 9 alle 11 del martedì-mercoledì-giovedì le necessità dei pensionati. Il Presidente Gallori Ezio MANCA SPAZIO Per mancanza di spazio non sono stati pubblicati articoli di Casasole, Angelini, Marcato, Gentiluomo, Di Dio e altri. Cercheremo di recuperare prima possibile.

10 10 BIGLIETTI F.S. È ARRIVATO IL BOLLETTINO! È finalmente arrivata la lettera con il bollettino postale prestampato con il quale FS ci chiede l obolo annuo do 15 euro (per ora) per poter tirare avanti. Mi sembra abbastanza chiaro quello che ci viene chiesto, ma francamente penso che un tempo, quando c erano le stazioni, le officine, i tronchi, le zone, non saremmo stati costretti a fare la gita tutti all ufficio biglietti. Ma ora in periferia non c è più niente e allora decine di migliaia di pensionati si dovrebbero spostare ed in proposito abbiamo scritto al responsabile la lettera riportata. Le novità più importanti riguardano comunque l ammissione ai treni veloci diramate da Trenitalia con un ordine di servizio del Cambiando il nome ad alcuni treni AV, denominati Nuovi Frecciarossa 4L, sono stata istituite quattro classi (in ordine decrescente: Executive, Business, Premium, Standard). Premetto che questa novità non riguarda buona parte dell Italia ferroviaria, da Napoli in giù questi treni non circolano e non fermano neanche in città come Firenze; inoltre gradualmente tutti i Frecciarossa saranno organizzati in questo modo. Sulle classi Executive e Business (carrozze 1, 2, 3, 4) le Smart Card/CLC e gli altri titoli assimilabili riservati al personale FS e loro familiari (compresi quelli internazionali), validi per la 1 a o la 2 a classe, non consentono l accesso gratuito al treno: i titolari sono tenuti a munirsi di biglietto più diritto di ammissione. Sulla classe Premium (carrozze 6 e 7) sono ammessi i titolari di Smart Card Marrone e tutte le tipologie di CLC e assimilabili o altri titoli di viaggio gratuiti FS e non FS (compresi quelli internazionali e quelli relativi a specifici accordi). E confermato l accesso, alle attuali condizioni, dei titoli validi per la 1 a classe. I titolari di Smart Card/CLC e altri titoli di viaggio assimilabili, FS e non FS (compresi quelli internazionali e quelli relativi a specifici accordi), validi solo in 2 a classe, trovati a viaggiare in Premium, sono regolarizzati con il pagamento della differenza di prezzo rispetto al livello Standard, dell apposito diritto di ammissione AV (se sprovvisti) e del sovrapprezzo di 8 euro (solo se sprovvisti del diritto di ammissione). In classe Standard (carrozze n 8, 9, 10, 11) sono ammesse le riduzioni e agevolazioni particolari attualmente previste per la 2 a classe AV (Concessioni speciali, CLC e assimilabili, Pass internazionali, Global Pass ecc.). L ammontare del diritto di ammissione resta previsto in 15,00 euro (sui treni ES*AV tutti i giorni dell anno; sui treni ES* - ES*City nei giorni Venerdì, domenica, nei due giorni precedenti e nei due giorni successivi le giornate di Pasqua, Natale, Capodanno, Epifania e nei giorni prefestivi precedenti le festività del 25 aprile, 1 maggio, 2 giugno, 29 giugno, 15 agosto, 1 novembre e 8 dicembre. Per gli altri giorni il costo è di 12,00 euro. Firenze, 21 febbraio 2012 Al Sig. Angelo Casciello, Alcuni nostri lettori pensionati che hanno ricevuto una sua lettera in merito alle modalità per il pagamento annuale dei 15,00 ed al ritiro delle nuove tessere di materiale plastico, ci hanno segnalato le seguenti osservazioni: 1- molti pensionati, non vedendo arrivare il bollettino per il pagamento annuale dei 15, hanno già provveduto al pagamento con i comuni bollettini postali, così come hanno fatto negli anni passati quando l azienda non ha inviato il bollettino 2- per il ritiro delle nuove tessere, per molti malati o residenti lontanissimi dai centro-rilascio, rimane estremamente difficile il ritiro (si tratta di persone anche ultranovantenni ) ed è per questo necessario poter trovare un alternativa Certi che Lei comprenderà le difficoltà rilevate dai nostri lettori e che troverà per questi particolari casi soluzioni alternative possibili, la ringraziamo in attesa di una risposta. Per la rivista LE LOTTE DEI PENSIONATI Gallori Ezio NUOVE REGOLE PER L ASSISTENZA A cura di Maria L. Massai E probabile che il Governo Monti presto elimini la possibilità di ricevere l indennità di accompagnamento agli anziani non autosufficienti ed a giovani e adulti disabili, con disponibilità economiche superiori a una certa soglia. Un simile cambiamento era tra le novità ipotizzate dal Disegno di Legge Delega per la riforma fiscale e assistenziale n.4566, presentato nell estate del 2011 dal Governo Berlusconi e la recente cosiddetta Manovra Salva-Italia (la Legge 214/11) l ha ripreso, inserendolo tra le opzioni considerate dall articolo 5. Quest ultimo, infatti, contempla la possibilità di introdurre una soglia di reddito ISEE, al di sopra della quale non vi è più il diritto di ricevere provvidenze assistenziali:- l indennità di accompagnamento è considerata una di queste. Il nuovo ISEE sarà regolamentato da un decreto attuativo, da emanare probabilmente entro la fine di maggio In tutti gli altri Paesi europei, le misure, simili all indennità, costituiscono spesso il principale intervento statale (i servizi sono ovunque di titolarità locale) e vengono fornite esclusivamente sulla base del bisogno assistenziale del richiedente, indipendentemente dalle sue condizioni economiche. Ciò si verifica per una precisa ragione: gli interventi contro la non autosufficienza sono considerati un diritto di cittadinanza. A essi, dunque, si accede in presenza di un bisogno, per il fatto di essere Cittadini, indipendentemente dalle proprie condizioni economiche, come avviene in sanità per gli interventi essenziali. Il principio di cittadinanza non è stato scalfito dall attuale crisi. Il confronto con gli altri paesi d Europa rivela una caratteristica tutta italiana. Siamo oggi l unico Paese in Europa che eroga un importo uguale per tutti (con l eccezione dei non vedenti): questa è una vera e propria forma di discriminazione, che si verifica quando a persone con bisogni differenziati si fornisce la stessa risposta. Graduare l importo in base ai bisogni e alle possibilità economiche, consentirebbe di personalizzare maggiormente l intervento e di sostenere meglio le situazioni di maggiore difficoltà. Vari Paesi prevedono importi minimi della prestazione monetaria inferiori all indennità di accompagnamento italiana, ma, al tempo stesso, riconoscono alla non autosufficienza grave risorse più consistenti. Si tratta, in linea di principio, di quanto accade in sanità, dove l accesso è un diritto di tutti i Cittadini e poi alcuni pagano il ticket e altri ne sono esenti (per reddito, malattia o condizione). Si tratta, altresì, di risparmi del tutto marginali rispetto agli sforzi di bilancio resi necessari nel prossimo biennio dalle manovre di contenimento della spesa. Il pericolo è perciò che per inseguire un piccolo risparmio si produca un danno di portata storica al welfare italiano, destinato a produrre effetti negli anni.

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12 12 L UNIONE INQUILINI RISPONDE In Condominio chi risponde dei danni provocati dalla neve caduta dal tetto comune sulle auto in sosta? I recenti fenomeni atmosferici hanno portato un generale abbattimento delle temperature con vaste nevicate sull intero territorio italiano, anche in zone ove simili fenomeni non si manifestavano ormai da diversi anni. Non pochi sono stati i disagi per le popolazioni colpite e i danni provocati dalla neve e dal ghiaccio. Anche numerosi Condomini si sono trovati impreparati nel fronteggiare simili fenomeni. Molte le incertezze sulle misure più o meno straordinarie da adottare per prevenire o riparare i danni dal maltempo. Il tema, vista l abbondante quantità di neve caduta in questi giorni in molte zone d Italia, è divenuto di stretta attualità. Il Condominio è in genere responsabile dei danni provocati dalla caduta della neve dal tetto comune salvo che riesca a fornire la prova che l evento è dipeso dal caso fortuito. Il caso prospettato va inquadrato nell ambito della disciplina dettata dall art cod. civ. in materia di responsabilità per danni cagionati da cose in custodia. Esso stabilisce che ciascuno è responsabile delle cose che ha in custodia, salvo che provi il caso fortuito. Tale norma rappresenta uno dei pochi casi di responsabilità oggettiva prevista nel nostro ordinamento giuridico. Vale a dire, la responsabilità in capo al custode esiste nella misura in cui la cosa in sua custodia ha prodotto il danno. Non importa dunque se e quanto diligente e prudente sia stato il comportamento tenuto dal custode della cosa. La giurisprudenza ritiene che la responsabilità è presunta in capo al custode (nella specie, il condominio) per la semplice esistenza del suo rapporto con il bene custodito e sussiste non solo per i danni che la cosa sia in grado di cagionare di per sé, ma anche per quelli che dipendano dall interagire su di essa di fattori esterni come, ad esempio, la neve. La neve, dal momento in cui inizia a depositarsi sul tetto dello stabile condominiale e sino a quando non si scioglie, diventa una parte comune dell edificio e, in quanto tale, entra a far parte di quei beni che la legge pone sotto la custodia del Condominio. Da ciò ne deriva che resta a carico dei condomini il risarcimento dei danni che i blocchi di neve, cadendo dal tetto, provocano a persone o a cose (come le auto in sosta), sempre che il Condominio non provi il caso fortuito che ha reso eccezionalmente possibile l evento dannoso. Per caso fortuito è da intendersi quel fenomeno imprevedibile e/o eccezionale che abbia causato o concorso a determinare l evento dannoso. Nella specie, una nevicata è prevedibile in località montane o comunque in città in cui è normale che in inverno si verifichi: non lo è, invece, in altre zone, dove l evento può realmente considerarsi eccezionale. Occorre inoltre precisare che fortuita può semmai essere la nevicata in sé considerata (ove si presenti in luoghi inconsueti e/o in quantità eccezionali), ma non certamente il precipitare della neve dal tetto, evento quest ultimo prevedibile e non fuori dall ordinario, per il quale il Condominio è dunque chiamato a rispondere. Risulta pertanto a carico del Condominio non solo l onere di adottare tutti gli accorgimenti tecnici nella realizzazione della copertura dell edificio che risultino idonei a trattenere la neve sino al suo definitivo scioglimento, ma anche l effettiva rimozione della stessa dal tetto nonché, all occorrenza, la collocazione di idonea segnalazione di pericolo per caduta neve. Nel caso di mancata adozione di simili accorgimenti il Condominio risponde integralmente dei danni prodotti. L EVASIONE FISCALE TRA IL DIRI E FARE Emendamento salva evasori Con un emendamento al D.L. milleproroghe, approvato alla Camera su proposta dell On. Leone (PDL) e con l assenso del sottosegretario Pulillo, viene prevista la riapertura del condono sulle liti fiscali pendenti di valore fino a 20 mila euro (di maggiore imposta) varato a suo tempo dal governo Berlusconi, che vanificherà gran parte degli accertamenti del 2011 dell Agenzia delle Entrate. Ad esempio se un professionista, che ha dichiarato 28 mila euro di reddito e 6960 euro di imposta, è stato accertato con il redditometro, in base al tenore di vita 65 mila euro e l imposta di euro, il suo debito fiscale ammonta a euro circa 14 mila euro di sanzioni, oltre agli interessi di legge. Al nostro evasore è sufficiente versare il 30% della maggiore imposta accertata, cioè circa euro, per estinguere la controversia. Un altra veffa per i contribuenti onesti. Franco Caroli - Spello

13 13 ABBONAMENTO tre euro in più per aderire alla nostra associazione dei consumatori PENSIONATO Il nostro lavoro è volontario ma i costi sono aumentati OCCORONO NUOVI ABBONATI Propaganda il giornale Il nostro c/c postale è Intestato a: Associazione In Marcia - L.P. Come contattarci Le lotte dei pensionati Piazza Baldinucci, 8r Firenze Tel Fax lelottedeipensionati@alice.it Hai pagato il 2012? Se hai allegato al giornale il bollettino a noi risulterebbe di NO Se ancora vuoi il giornale devi riempire il vaglia AFFRETTATI I NOSTRI SERVIZI GRATUITI Caf (730 - ICI ecc.) Assistenza anziani (diritti e suggerimenti) II e ultimo mercoledì del mese ore Elettrosmog martedì ore 9-12 Consulenza pensioni mercoledì 9,30-11,30 Consulenza medica per appuntamento telefonico Consulenza legale tutti i giovedì dalle 15 alle 16 (luglio 11,30-12,30) Consulenza consumatori lunedì Consulenza affitti e prima casa Unione inquilini - lunedì Associazione malattie rare Venerdì Servizio Patronato Telefonare in Sede Utilizzate i nostri servizi gratuiti troveretepersone competenti e disponibili telefonate Una proposta per i lettori RIPRENDIAMO IL TURISMO SOCIALE Uno dei momenti aggregativi è sicuramente il turismo sociale che consente compagnie e divertimenti a prezzi popolari e sopratutto la più ampia autogestione dei partecipanti. Avendo fra d noi qualificati esperti di turismo e di turismo sociale è nostra intenzione, naturalmente senza fine di lucro, di sperimentare questa attività a gruppi precostituiti o ponendo la nostra sede di Firenze come punto di riferimento nazionale. Telefonateci per le vostre necessità PROPOSTE PER GRUPPI PRECOSTITUITI: - Soggiorni estivi settimanali in Italia (marini e montani), su base persone con pullman. - Soggiorni estivi settimanali mare estero, su base persone con aereo. - Gite culturali gastronomiche di 2/5 giorni.: - capitali europee - Itinerari insoliti con eventi : treno a vapore in Slovenia o in Sardegna, sagre o manifestazioni culturali di vasto interesse. - Tour di 5-7 giorni tipo di vasto interesse culturale: Tour dell Andalusia; tour del Portogallo, Tour dei Paesi Baschi. Tutto quanto indicato sopra è modifi cabile e adattabile alle esigenze degli associati. I soggiorni se programmati con largo anticipo, sono effettuati a prezzi estremamente competitivi, rispetto ai prezzi di mercato. Questo tipo di attività all interno dell associazione, permette di aggregare persone provenienti da esperienze lavorative diverse.

14 14 FRA CIME E TORRENTI DEL POLLINO a cura di Romano Boldrini L inverno 2012 verrà messo agli annali come quello delle abbondanti nevicate dimenticando, almeno tra quelli più giovani, che fino a vent anni fa quasi tutte le stagioni invernali erano accompagnate da nevicate e gelo. Allora tutti erano preparati per affrontare ogni situazione e con mezzi meno efficaci di oggi. Ora, appena arriva un po di freddo, oppure ai primi caldi dell estate molte persone si lamentano. Ciò dipende anche dal fatto che le televisioni bombardano, forse in modo esasperato lanciano notizie che, invece, andrebbero dette per quello che sono. Ma non tutto il freddo viene per nuocere, anzi. Abbiamo forse dimenticato il famoso proverbio che già dalle scuole elementari ci insegnavano: sotto la neve pane. Aristotele diceva: la natura non fa nulla di inutile. Dunque anche l eredità dell era glaciale ha lasciato segni indelebili in natura, tra questi molte specie di alberi che popolano le montagne e i dirupi rocciosi. Nel Parco nazionale del Pollino è il pino loricato il protagonista dell era glaciale. Si estende tra Calabria e Basilicata in una superficie di ettari, uno tra i più grandi d Europa. Si trovano grandi aree selvagge che comprendono ambienti e panorami unici: cime rocciose, foreste di faggio, abete bianco, torrenti e gole. Anche la fauna è ricca: tra le specie più importanti si possono trovare il lupo, la lontra, il capriolo d Orsomarzo, l aquila reale, il corvo imperiale. Ma il Pollino ha tanti piccoli paesi che popolano le sue valli. Borghi antichi e frazioni immerse nel verde, dove il visitatore potrà entrare in contatto con gente genuina e ospitale, che ancora custodisce gelosamente le sue tradizioni. Il turista potrà trovare un ampia offerta costituita da bed and breakfast, ristoranti di prodotti tipici, agriturismo, hotel e affittacamere. E l escursionismo l attività ideale per chi vuole visitarlo, è possibile praticare alpinismo, arrampicata, mountain bike e a cavallo. La montagna più suggestiva e accessibile Serra di Crispo-Grande Porta, la cui cima arriva a metri, ed è popolata da maestosi esemplari di pino loricato. Il sentiero principale parte da San Severino Lucano, attraversa un bel bosco di faggi secolari. Altri sentieri partono dalla località Lago Duglia (Terranova di Pollino) e sale fino alla Grande Porta. Altra località da visitare è Visitone, ma sono numerosi gli itinerari escursionistici, quelli più signi- ficativi partono dal versante lucano. Per visitarlo è indispensabile munirsi di una buona cartina o contattare una delle guide ufficiali. Se si vuole andare con i mezzi pubblici il treno ferma nella stazione più vicina di Sapri, poi si prosegue con gli autobus, occorre visitare il sito www. slasrl.it, in auto lasciare l A3 a Lauria nord, in Basilicata e prendere la statale 106, quindi la s.s. 653 verso Valsinni, e superato il lago di Monte Cotugno si gira per la Valle del Frido. La cresta sud-est del Monte Pollino permette un panorama meraviglioso e si vedono i pini aggrappati ai dirupi.(tratto da La nuova ecologia ). INCREDIBILE Pagare il pizzo sulla pensione Da un report della Gabanelli. Ci viene segnalato dall INPS dei danni provocati a centinaia di lavoratori dalla Legge 122, infilata dentro ad altri provvedimenti nella Finanziaria del luglio La legge diceva, in sintesi, che la ricongiunzione dei contributi previdenziali, già versati, dall Inpdap all Inps, finora gratuiti, perché peggiorativi, diventa da ora (gennaio 2012) in poi onerosa. Il motivo di questa decisione è sorto con l innalzamento dell età pensionabile delle donne del pubblico impiego, da 60 a 65 anni. Per i dipendenti pubblici ad erogare la pensione è l Inpdap e si è temuto un ricongiungimento di massa, con perdita per lo Stato delle differenze. La famigerata legge 122 riguarda indiscriminatamente tutti, senza calcolare che in questi anni di privatizzazioni, migliaia di cittadini, senza cambiare scrivania, hanno cambiato datore di lavoro, passando dal pubblico al privato (dai comuni, agli elettrici, ai telefonici), e non sono loro a scegliere dove versare i contributi, perché le regole sono decise da altri. Ora a questi lavoratori, se non vogliono perdere anni di contributi già versati, l Inps chiede di versarli una seconda volta. Per chi fa domanda di ricongiunzione, la cifra può raggiungere i 300 mila euro. Siccome si tratta per la stragrande maggioranza di semplici impiegati e operai, si è pensato di agevolarli inviandogli a casa le cartelle, comprensive di interessi. Così euro diventano , da pagarsi in 190 comode rate mensili di euro, su pensioni che raramente raggiungono i 2000 euro. Nel luglio 2011 è stata presentata una mozione, votata all unanimità, per annullare la legge 122,ma poi il Governo l ha dimenticata e adesso, dopo che la Fornero ha avviato la sua audace riforma delle pensioni, è ancora ferma in commissione bilancio. Ormai i tempi delle pensioni certe se ne sono andati, però chiedere ai cittadini di pagare anche il pizzo quando cambiano datore di lavoro, no, questo no.

15 15 La posta dei lettori a cura di Galluccio Liberato MASCALUCIA (CT) Alfio Famoso Straordinari detassati Dalla nostra rivista sul n.1 de 2011 ho letto un trafi letto per quanto riguarda il servizio notturno e la relativa tassazione del 10% anziché del 20%. Poiché sono in pensione dall aprile 2009, sono interessato a quanto detto per un eventuale revisione della suddette trattenute. Risposta: Poiché dalla lettera mi sembra di capire che ti è sfuggito l articolo ben più esplicativo che è stato scritto sul n 2, intanto gliene invio copia via . Tuttavia occorre aggiungere qualche ulteriore considerazione, considerata la data del pensionamento. Infatti nel 2009 non era ancora chiarissima l interpretazione delle disposizioni dell Agenzia delle Entrate, e, scrivevo un anno fa, molti datori di lavorosostituti d imposta esclusero dal beneficio gli straordinari legati alle ore effettive (cioè non forfetizzati). I definitivi chiarimenti dell Agenzia intervennero nel corso del 2010 tra l agosto e il dicembre. Con la Risoluzione n.83/e del 17 agosto 2010, infatti, l Agenzia delle entrate conferma che anche i compensi erogati ai dipendenti per lavoro straordinario possono essere assoggettati all imposta sostitutiva dell IR- PEF pari al 10%, a condizione che siano riconducibili a incrementi di produttività, innovazione ed efficienza organizzativa. Le procedure per trattare i periodi arretrati furono fissate con la risoluzione 130/E del Quale il problema: l Uff. Amministrazione ha recuperato e riliquidato anche i pensionati del 2009 quando ha compilato i CUD 2011 (redditi lavoro 2010)? Al caso suggerisco intanto di ricordarsi se sono stati ricevuti degli arretrati, dopo gli ultimi ruoli paga (che risalgono al massimo all estate 2009, quindi a prima dei chiarimenti della risoluz. n. 83/E). Poi, se fosse possibile, sentire il proprio liquidatore per un informazione di massima su come si è comportata FS nel 2008 e 2009 (cioè se in modo restrittivo escludendo dal beneficio lo straordinario non forfetizzato). Comunque, in assenza di certezza, mandargli una domanda con racc. AR per chiedere quanto spettante in fatto di detassazione degli straordinari in base all art.2, c.1, del DL 93 del (per il secondo semestre del 2008) e all art.5 del DL 185 del 29 novembre 2008 (per i tre mesi del 2009). RICCIONE Lino Sampaolesi I.I.S. su due pensioni Vi trasmetto copia della documentazione relativa alla mia domanda a INPS per avere corrisposta l I.I.S. anche sulla seconda pensione; tra questa anche la risposta negativa della Corte dei Conti. Percepisco da INPS una pensione normale quale ex dipendente FS sulla quale è corrisposta l IIS, e, sempre da INPS, una pensione supplementare per periodi non di ruolo che nel 2002 ammontava a lire , sulla quale non era corrisposta l IIS. Il ricorso per vie legali si è concluso con una dichiarazione di INAMMISSIBILITA dalla sez. di Bologna della C. dei Conti. Considerazioni: La Corte pronuncia una sentenza d inammissibilità quando manca qualche elemento fondamentale che le possa consentire di esprimere un giudizio conforme alle leggi vigenti su un quesito specifico, esposto in maniera chiara così che non possa generare valutazioni equivoche. E inammissibile un ricorso non firmato, oppure se ritenuto troppo generico e che non esponga puntualmente le questioni di fatto e di diritto su cui si fonda la domanda. Una delle condizioni che determina l improcedibilità del giudizio è la mancata notifica all ente pubblico o all Amministrazione, poiché tale omissione comporta la violazione del principio del contraddittorio. Per i comuni mortali inammissibilità e improcedibilità producono lo stesso effetto: la Corte non prende in considerazione il merito, cioè la sostanza, del ricorso e lo archivia. L inammissibilità del ricorso di Sampaolesi probabilmente era troppo generico, non puntuale, ma a me è sembrato sufficientemente esposta la ragione della domanda, con i vari documenti allegati e i riferimenti ai precedenti giurisprudenziali. E da ritenere che l inammissibilità sia dovuta alla mancata rituale notifica all INPS. In qualche caso il giudice ha sorvolato! Anche in questo caso, il problema qual è? La Corte dei Conti di Bologna ha impiegato ben nove anni per partorire quel topolino! Questo comportamento va bene a chi non vuole farsi processare e cerca in tutti i modi la prescrizione per non pagare il fio delle sue malefatte, ma non per un pensionato con tanti anni sulle spalle. Per concludere, forse conviene riprovarci; se fu solo questione di notifica all INPS, ora si può ripresentare lo stesso ricorso rispettando le formalità: tre copie con firma originale, con allegati gli stessi documenti a tutte e tre; portarle all ufficio notifiche del tribunale perché proceda nella notifica secondo le norme del codice di procedura (o dica all interessato cosa deve fare) e poi mettersi l anima in pace e aspettare. A mio avviso ne vale la pena, poiché il diritto ci sarebbe. IMOLA Franco BERTOCCHI Diminuisce la pensione Sono iscritto on-line all INPS e sono andato a curiosare quanto percepirò di pensione il prossimo mese di marzo; con mia somma sorpresa non solo non ho ricevuto l aumento, come previsto dal blocco del governo Monti, ma è calata ulteriormente di 14 euro che moltiplicati per 13 fanno 182 euro; più i 500 del mancato aumento fanno circa 700 euro! PERCHE??? Nel 2011 pensione euro 1598; nel 2012 pensione euro Risposta: Caro Bartocchi, anche io sono orgoglioso di contribuire a salvare la patria, a garantire ai vari onorevoli una vacanza adeguata al loro ruolo e giuste cure odontoiatriche, e viaggi veloci in auto blu, magari con una bella figliola accanto! A noi è toccata questa fortuna; un giorno si dirà che l ultima generazione di pensionati, che riuscivano a fare la spesa per quattro settimane al mese, ha salvato l Italia dal fallimento. Non salveremo dalla miseria le future generazioni, ma le varie caste continueranno a godere di privilegi e poltrone. Io non mi faccio illusioni, il giorno che rientreranno tra le quinte i tecnici, torneranno quelli che hanno portato il nostro paese sull orlo del baratro, economico e morale. Se oggi il mondo esprime stima per il nostro governo, quando i professori saranno tornati alle loro cattedre, rientreremo nel tunnel! A parte queste considerazioni, credo che la diminuzione della pensione sia dovuta a aumenti IRPEF; poiché la cifra lorda della pensione rimane la stessa, dovrebbe confrontare gli ammontare delle Imposte tra i due anni.

16 COSTRUIAMO LA RESISTENZA SOCIALE I pensionati italiani presenti all assemblea del 15/02/2012 a Roma PROTESTANO INDIGNATI con tutte le loro forze contro il governo ed i partiti per i provvedimenti ingiusti e illegittimi (primo fra tutti il blocco della perequazione) messi in atto nei confronti dei pensionati e dei lavoratori. Provvedimenti che colpiscono una categoria già largamente penalizzata che ha subìto negli ultimi 10 anni una svalutazione del 40% della pensione rispetto all aumento del costo della vita. RIVENDICANO DAL GOVERNO DEI PROFESSORI il pieno rispetto degli art della Costituzione palesemente calpestati così come confermano chiaramente le argomentazioni delle sentenze n 1 del 1991, n 30 del 2004 e n 316 del 2010 della Corte Costituzionale. In tali sentenze la Suprema Corte ribadisce che la pensione deve essere strettamente legata ai salari (retribuzione differita) proporzionata alla quantità e qualità del lavoro prestato e idonea ad assicurare al lavoratore e alla sua famiglia un esistenza libera e dignitosa e deve garantire effettivamente che il trattamento sia adeguato anche successivamente in relazione ai mutamenti del potere d acquisto della moneta (sentenza 409 del 95 ecc.). Questi articoli fondamentali della Costituzione Repubblicana costituiscono una struttura del sistema pensionistico che non può essere calpestato con un autoritarismo trasversale del governo e del parlamento che distruggerebbe la natura sociale dello stato condannando gli anziani alla sicura miseria. I PENSIONATI PRESENTI A ROMA, pur rendendosi conto della crisi economica che il paese sta attraversando, della quale però non hanno nessuna colpa, difenderanno fino in fondo la Carta Costituzionale, la struttura sociale dello Stato e il potere d acquisto delle pensioni. INDICANO, per uscire dalla crisi, l attuazione di alcuni provvedimenti economici che: Colpiscano la dilagante evasione fiscale indicata dalla stessa guardia di finanze intorno a 127 miliardi di Euro L istituzione di una tassa patrimoniale che colpisca quel 10% delle persone che detiene il 50% delle ricchezze del paese Una regolamentazione delle operazioni d intermediazione finanziaria che contrasti le speculazioni e una nuova legge bancaria che si richiami ai principi di quelli abrogati negli anni 90 La riduzione delle spese militari e la rinuncia all acquisto degli F.16-F.35 e di 90 elicotteri da combattimento Riducano l esorbitante costo della politica e la montagna vergognosa e truffaldina dei soldi dati ai partiti Colpiscano le cricche, le mafie, il malaffare e la corruzione Che separino previdenza da assistenza nel bilancio dell Inps I PENSIONATI RICORDANO AL GOVERNO, AI PARTITI, AI SINDACATI Di avere le più basse pensioni d Europa e la più alta tassazione delle stesse Di averle sganciate dalla dinamica salariale mentre sono ancora tenute tali solo per i magistrati e gli alti dirigenti dello stato Che ancora non è stato individuato un meccanismo, come la Corte Costituzionale ha sollecitato, in grado di assicurare un reale ed effettivo adeguamento delle pensioni al costo della vita (ordinanza 241 del 2002) È stato abolito il drenaggio fiscale comunemente detto FISCAL DRUG, usato da tutti i governi del passato per permettere il recupero delle maggiori tasse, che nei fatti ha comportato un maggior aggravio per le pensioni basse ed un beneficio per quelle alte Che in Italia si utilizza i soldi dei pensionati per pagare le pensioni d oro dei manager garantendo il ripianamento della loro casa da tempo largamente insufficienti Di usare i contributi dei lavoratori per pagare le pensioni assistenziali che dovrebbero far carico allo stato e a tutti i cittadini e di non voler separare correttamente il bilancio della previdenza con quello dell assistenza Di aver ridotto i contributi per l assistenza agli anziani, agli handicappati ed aver abbassato i livelli dell LEA (livelli essenziali di assistenza). Per tutte queste ragioni i pensionati presenti senza distinzioni di colori e bandiere decidono di dare vita, così come hanno fatto pensionati di altri paesi europei e in particolar modo la Spagna, ad un movimento unitario di PENSIONATI INDIGNATI proponendosi di formare delegazioni (5-7) che si rechino a portare questo documento a: tutti i gruppi parlamentari di Camera e Senato, confrontandosi con loro su queste basi avvisandoli però che, se non rivedessero le loro posizioni, non potranno più essere considerati nostri rappresentanti ai sindacati CGIL-CISL-UIL-UGL per il confronto, dicendogli chiaramente se non sostengono le nostre posizioni, non saranno più riconosciuti come nostri rappresentanti e apriremo in piena autonomia ed unità una vertenza col Governo. Promuovono LA MARCIA CONTRO LA MISERIA PER LA DIFESA DEI BENI COMUNI E DEL SOCIALE Dalla RAI al Ministero del Lavoro a quello della Sanità a Montecitorio. A questa marcia saranno chieste le adesioni delle associazioni e sindacati dei pensionati, delle associazioni del sociosanitario, degli handicappati, dei non autosufficienti, i comitati per l acqua e beni comuni, i precari e tutti quelli che si battono per la costituzione e per i diritti sociali e civili.

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