INVESTMENT HORIZONTE. Cosa aspettarsi dopo il rally di inizio anno? Aprile 2012 Pubblicazione finanziaria trimestrale di Maerki Baumann & Co.

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1 BANCA PRIVATA INVESTMENT HORIZONTE Aprile 212 Pubblicazione finanziaria trimestrale di Maerki Baumann & Co. AG Cosa aspettarsi dopo il rally di inizio anno? Cari clienti, l anno borsistico 212 ha segnato un inizio fulmineo: azioni, obbligazioni societarie e quotazioni dei metalli preziosi hanno evidenziato una sensibile crescita. Trattasi di un rally scatenato primariamente dall elevato stanziamento di liquidità da parte della Banca centrale europea. In questo contesto le nostre ottimistiche aspettative in termini di rendimenti per il 212 sono già state raggiunte e potremmo ritenerci soddisfatti se i mercati riuscissero a mantenersi sui livelli attuali. Tuttavia, le difficoltà all interno dell eurozona e negli USA finora non sono state affrontate con la dovuta sistematicità, tanto che il pacchetto di misure di stabilizzazione varato in Europa non sarà sufficiente per uscire dalla crisi debitoria. Allo scopo sono necessarie ulteriori profonde riforme strutturali. Soprattutto nei paesi sudeuropei è essenziale ristabilire la competitività internazionale attraverso una netta riduzione dei costi salariali unitari. Negli USA, invece, i pro- positi di risparmio del governo sono stati nuovamente procrastinati. Alla luce di quanto sopra, la nostra strategia d investimento permane improntata alla prudenza. Conserviamo una sottoponderazione di azioni, favorendo i titoli di UE, Giappone e paesi emergenti. Le obbligazioni societarie rimangono degne di nota, alla stessa stregua di oro e platino. poiché il franco svizzero continua a essere notevolmente sopravalutato, appare opportuno un innalzamento della soglia minima rispetto all euro. Con l augurio di una piacevole lettura. Dott. Andreas Homberger Chief Investment Officer 1

2 C o m m e n t o s u l m e r c a t o Il rally d inizio anno ha già centrato traguardi ambi ziosi. Nonostante il massiccio stanziamento di liquidità da parte della BCE, ci muoviamo ancora con prudenza, in quanto i gravi problemi dell Europa e degli USA sono lungi dall essere risolti e il rischio geopolitico è alto. R e t r o s p e t t i va Il cosiddetto effetto gennaio, unito a un 1 trimestre dai toni piutto sto gradevoli, ha permesso ai mercati azionari di iniziare il 212 all insegna del successo, situazione da addurre tra l altro alle buone cifre economiche giunte dagli Usa, al massiccio stanziamento di liquidità da parte della Banca centrale europea (BCE) e alla crescente probabilità di un atterraggio morbido della Cina. Anche sul fronte obbligazionario, da inizio anno i rendimenti sono buoni, il che è particolarmente percettibile in Europa a fronte dell intervento della BCE. Interessante il fatto che anche le materie prime hanno inaugurato positivamente il 212 e quindi tutte le tre principali classi d investimento hanno segnato una performance positiva. Azioni Nell ultimo anno tra le azioni degli USA e quelle del resto del mondo si è osservata una notevole differenza. Quest anno, con il 13 % esaminato sulla base dell indice S & P 5, gli USA si situano a un livello equivalente alla media internazionale del 12 % (MSCI World). Un inizio straordinario l ha invece messo a segno l indice DAX con un rendimento del 18 %. Anche i mercati che l anno precedente avevano delineato un andamento negativo, quali Giappone e Paesi emergenti, si sono distinti con un avvio molto promettente e rendimenti rispettivamente del 21 e del 14 %. In coda alla classifica della redditività finora troviamo la Svizzera con il 7 % valutato a fronte dell indice SMI. Obbligazioni Un avvio straordinariamente positivo del 212 è stato conseguito dalle obbligazioni ad elevata remunerazione, in particolare quelle dell UE, con una performance del 12 %. Anche i titoli ad alto rendimento statunitensi sono riusciti ad ottenere un utile di tutto rispetto pari al 5 %. Attraverso le iniezioni di liquidità della BCE, nei primi mesi dell anno sono risaltati anche i titoli pubblici dell UE con il 4 %. Quanto alle obbligazioni statali del resto d Europa e degli USA, da inizio 212 non hanno evidenziato cambiamenti degni di nota, mentre le obbligazioni dei Paesi emergenti, con il 5 %, hanno invece totalizzato una rendita adeguata. Valute Il corso di cambio EUR / CHF quest anno ha segnato un lieve aumento dell 1 %. Rispetto al dollaro USA, il franco svizzero ha invece recuperato parecchio vigore, rafforzandosi sinora del 4 %. La corona norvegese, con utili del 1 % e del 2 % nei confronti rispettivamente della moneta elvetica e dell euro, ha altresì inaugurato brillantemente il 212. Infine, poiché lo yen giapponese si è svalutato in misura superiore al dollaro USA, il cambio USD / JPY ha segnato una crescita del 8 %. Materie prime Da inizio anno i metalli preziosi hanno realizzato un buon rendimento, in particolare l argento e il platino ciascuno con il 17 %. L oro e il rame sono progrediti rispettivamente del 7 e del 12 %. Nel contempo, anche il prezzo del frumento è cresciuto dell 1 %. Poiché il greggio è rincarato del 4 %, complessivamente le materie prime, sulla base dell ampio indice CRB, quest anno hanno totalizzato una crescita dell 1 %. Investimenti alternativi Le azioni globali delle imprese immobiliari si sono ristabilite ottimamente dal contraccolpo dell anno passato, conseguendo un ren- 2

3 Azioni S&P % Euro Stoxx % FTSE % SMI 7. % Nikkei % MSCI Emerging Markets 14.8 % Obbligazioni Titoli di Stato CH.61 % Titoli di Stato UE 3.73 % Titoli di Stato UK 1.8 % Titoli di Stato USA 1.27 % Titoli di Stato Norvegia.4 % USA Agg.3 % Titoli ad alto rendimento USA 5.34 % UE Agg 4. % Titoli ad alto rendimento UE % Obbligazioni dei Paesi emergenti in valuta locale 4.86 % Materie prime / Metalli preziosi Oro 6.56 % Argento % Rame % Petrolio (WTI) 4.46 % Frumento.5 % Indice delle materie prime (CRB) 1.4 % Valute EUR / CHF 1.5 % USD / CHF 4. % GBP / CHF.94 % NOK / CHF 1.4 % EUR / USD 3. % NOK / EUR 2.5 % USD / JPY 7.91 % AUD / USD 1.95 % Fonte: Bloomberg; periodo dal al dimento del 13 % dall inizio del 212. Nel 1 trimestre gli hedge fund non si sono presentati con lo stesso vigore di azioni e materie prime, collocandosi pur sempre in zona utili con il 3 %. P r o s p e t t i v e L economia mondiale L andamento dell economia mondiale degli ultimi mesi è stato tutt altro che soddisfacente. I Paesi industrializzati nel 4 trimestre hanno in particolare evidenziato una crescita ancora anemica. Se si osservano le variazioni trimestrali del reddito nazionale, Giappone, Gran Bretagna ed eurozona hanno addirittura realizzato valori lievemente in calo. Negli USA oltre la metà della crescita è andata ad aggiungersi alle riserve, mentre in Svizzera la domanda complessiva ha tracciato una chiara flessione. Tuttavia, a dispetto delle suddette difficoltà, di recente l umore di aziende e consumatori ha di nuovo segnato un miglioramento suggerendo che, nella prima metà dell anno, elementi importanti dello sviluppo della domanda evolveranno di nuovo positivamente. Unite a un rallentamento della crescita degli utili aziendali, pur sempre elevati, le prospettive di congiuntura dei beni d investimento permangono positive a livello globale. Per i beni di consumo, invece, la situazione si presenta meno rosea; gravano soprattutto le importanti quote di disoccupati in Europa e negli USA nonché una percettibile contenimento salariale nelle nazioni industrializzate. Complessivamente per l anno in corso ci aspettiamo ancora tassi di crescita molto esigui negli USA e in Gran Bretagna. Per gli inglesi sarà tuttavia difficile non scivolare in recessione a inizio anno. Il superamento della recessione giapponese avverrà gradualmente. In Svizzera il quadro appare infine più critico di quanto annunciato dalle fonti ufficiali, a causa della forza del franco. Per il 1 trimestre ci si attende una crescita negativa e, senza un indebolimento della valuta, una recessione nella prima metà dell anno pare inevitabile. Tuttavia, la vivace congiuntura edile per merito dei bassi tassi d interesse e la costante immigrazione contrapporranno sicuramente degli impulsi positivi. Nei Paesi emergenti i tentativi dell anno precedente di contenere il dinamismo inflazionistico hanno lasciato tracce profonde nella crescita economica. Non a caso il governo cinese, per l anno in 3

4 C o m m e n t o s u l m e r c a t o Crescita economica prevista per il 212 e il 213 Crescita PIL in termini reali in % Prevista 212 Prevista 213 *secondo parità del potere d acquisto Fonte: Thomson Reuters Datastream, Wellershoff & Partners Prevista 212 Prevista 213 USA Eurozona Germania Francia Italia Spagna Gran Bretagna Svizzera Giappone Cina Brasile India Russia Mondo* Crescita inflazione prevista per il 212 e il 213 Inflazione in % Fonte: Thomson Reuters Datastream, Wellershoff & Partners USA Eurozona Germania Francia Italia Spagna Gran Bretagna Svizzera Giappone Cina Brasile India Russia Mondo* *secondo parità del potere d acquisto corso, ha preannunciato un progresso del 7.5 % appena. Calcoliamo che nel Celeste impero il tasso di crescita rimarrà molto contenuto anche nell anno a venire. Lo stesso vale per i maggiori Paesi emergenti, ai quali, al termine della loro in parte pluriennale fase di espansione, risulterà difficile compensare con la domanda interna la mancanza di impulsi provenienti dalle nazioni industrializzate. Mentre nei Paesi emergenti, a fronte della rallentata crescita, si sono delineate sensibili flessioni sulla curva dell inflazione, negli USA e in Europa il rincaro si presenta ancora tenace. Nonostante il debole sviluppo degli ultimi mesi, i prezzi al consumo sono saliti di circa il 3 %, il che lascia presumere che dalla politica monetaria d espansione di dollaro, euro e sterlina matureranno le prime ripercussioni inflazionistiche. Unicamente in Giappone e in Svizzera i tassi di rincaro si situano chiaramente sotto lo zero. A fronte di un dinamismo complessivamente debole dell economia mondiale, anche nei prossimi mesi non ci si attendono cambiamenti significativi a questo andamento preoccupante. Strategia d investimento La nostra stima più ottimistica di un rendimento azionario del 1 % si è già realizzata nel 1 trimestre. Nonostante l orizzonte macroeconomico si sia lievemente rischiarato e la BCE con la liquidità extra sul cosiddetto mercato repo 1 abbia sensibilmente migliorato la fragile situazione dell Europa, i problemi macroeconomici di fondo continuano a rimanere irrisolti. Per recuperare la perduta competitività dei Paesi sudeuropei sono necessarie riforme strutturali nonché la riduzione dei costi salariali unitari. Negli USA il consolidamento fiscale deve ancora avere inizio. Di conseguenza attualmente prevediamo che i mercati azionari nel prossimo periodo si evolveranno lateralmente, benché una correzione sia possibile in qualsiasi momento. Le obbligazioni pubbliche permangono prive d attrattiva. Per quanto riguarda invece i titoli societari e ad elevata remunerazione, dopo il rally fulmineo, presumendo che i premi di rischio si mantengano stabili, dovrebbero 1 Un repo è una transazione finanziaria con cui una banca commerciale vende un titolo (p. es. un obbligazione pubblica) alla banca centrale e s impegna a riacquistarlo in un secondo tempo a un prezzo predefinito. Quale controprestazione per la vendita del titolo, la banca riceve un bonifico sul suo conto di riserva presso la banca centrale. Con i repo le banche possono procurarsi della liquidità presso la banca centrale. 4

5 continuare a offrire un utile supplementare rispetto alle obbligazioni di Stato. Valutazione azionaria Il franco è ancora chiaramente sopravalutato. Un aumento del limite minimo rispetto all euro sarebbe giustificato, ma dopo le dimissioni di Philipp Hildebrand non c è da aspettarselo. Dal punto di vista della moneta elvetica si presenta la possibilità di investire in obbligazioni societarie dell eurozona. Da un lato appare interessante il reddito supplementare generato dai tassi d interesse più elevati, dall altro vi è l opportunità di realizzare un guadagno sul cambio. Sul fronte delle materie prime s impone sempre la prudenza. Poiché non crediamo che in Iran si scatenerà una guerra, il prezzo del greggio dovrebbe assestarsi sui livelli attuali. I metalli industriali nell attuale panorama economico vantano altresì poco potenziale. Quanto alle materie prime, l offerta sembra essere meno scarsa e ci attendiamo pertanto un andamento trasversale. I metalli preziosi hanno iniziato l anno in maniera eclatante e oro e platino mantengono il loro fascino USA Eurozona Sopra / Sottovalutazione in % Fonte: Maerki Baumann, al Svizzera Gran Bretagna Giappone Paesi emergenti Azioni Anche dopo il rally dei corsi, l attuale valutazione azionaria risulta adeguata. Tuttavia, con rendimenti del 1 % circa, i nostri limiti massimi auspicati per il 212 sono già stati raggiunti. Prevediamo che nel corso dell anno le azioni si muovano trasversalmente. Al momento, la valutazione regionale appare relativamente eterogenea. Sulla base di un modello di valutazione da noi sviluppato, il mercato azionario USA si presenta sopravvalutato del 9 % circa. Europa e Inghilterra risultano invece sottovalutate rispettivamente del 1 e del 25 %, mentre i Paesi emergenti e il Giappone godono di una stima piuttosto adeguata. Sui mercati azionari manteniamo quindi la strategia adottata nel trimestre precedente. Continuiamo a sovraponderare Europa, Inghilterra, Giappone e Paesi emergenti, mentre per gli USA raccomandiamo una sottoponderazione. Alla stessa stregua conserviamo le nostre posizioni in Russia e in Cina. Da inizio anno la Russia ha conseguito un chiaro progresso e offre una sorta di protezione assicurativa, qualora in Iran si dovesse verificare un escalation delle tensioni politiche. In Cina le misure di allentamento della politica monetaria sono state avviate e il mercato azionario ha recuperato un certo equilibrio. 5

6 C o m m e n t o s u l m e r c a t o Rendimenti in termini reali delle diverse obbligazioni in % Fonte: Maerki Baumann, Bloomberg, al USA Germania Gran Bretagna Giappone Svizzera Cina India Brasile Russia Elevato rendimento Società Paesi emergenti Obbligazioni Il rally dei mercati azionari d inizio anno ha lasciato tracce anche sui mercati obbligazionari. Le obbligazioni societarie e ad elevata remunerazione hanno recuperato le perdite della scorsa estate. I differenziali di rendimento (spread) si sono notevolmente ristretti e per il resto dell anno non ci si possono più aspettare plusvalenze significative. D altro canto, a fronte dei dati fondamentali, si può considerare che i differenziali di rendimento si attesteranno attorno ai livelli attuali. Complessivamente, obbligazioni societarie e ad alto rendimento quest anno si giocheranno completamente il vantaggio conquistato in termini di rendimento. Anche dopo i recenti avanzamenti, le obbligazioni dei Paesi emergenti conservano la loro attrattivà. Gli attuali premi di rischio rispetto alle obbligazioni pubbliche statunitensi di circa il 3.4 % compensano i rischi supplementari più che dignitosamente. Inoltre continua a sussistere un potenziale di rivalutazione valutaria. Divergenze dal fair valute (parità del potere d acquisto) in % EUR / CHF USD / CHF EUR / USD GBP / CHF USD / JPY Divergenze dalla parità del potere d acquisto Fonte: Maerki Baumann, Bloomberg, Wellershoff & Partners, al Quale garanzia contro la crescente inflazione, si prestano le obbligazioni indicizzate all inflazione che, rispetto alle obbligazioni classiche, offrono cedole e valore di rimborso direttamente legati al rincaro reale. Il rendimento di un obbligazione indicizzata all inflazione in confronto a quello di un titolo classico risulta quindi superiore se l inflazione realizzata supera quella prevista. Attualmente, su un orizzonte temporale di cinque anni, si preannuncia un inflazione del % circa. A fronte degli importanti problemi d indebitamento pubblico, è molto probabile che i tassi di inflazione realizzati saranno invece superiori. Valute Rispetto al 4 trimestre, la situazione delle valute dei Paesi industrializzati è mutata lievemente. Il franco svizzero, dopo l uscita di scena del Presidente della Banca nazionale, si è avvicinato alla soglia minima del tasso di cambio con l euro di 1.2. Poiché il comitato direttivo della Banca nazionale non è ancora al completo, si suppone che un innalzamento del limite inferiore a 1.25 o addirittura a 1.3 potrà aver luogo solo dopo la nomina di un nuovo membro del direttivo. In un ottica economica, un passo di questo tipo sarebbe assolutamente giustificato: a causa della forza del franco, sia la produzione industriale, sia l inflazione appaiono negative. Nonostante lo stanziamento di liquidità da parte della BCE, l euro ha recuperato un po di terreno rispetto al dollaro. Ai livelli attuali, questa coppia valutaria ha una valutazione corretta. 6

7 Prossimamente, l andamento dello yen giapponese sarà degno d interesse. Di recente, la Banca centrale nipponica ha infatti ricominciato a intervenire attivamente. In passato, questi tentativi sono stati purtroppo poco convincenti e di breve durata; non si può ancora dire se questa volta l intervento sarà più durevole e consistente, riteniamo tuttavia che a medio termine la Banca centrale cercherà nuovamente di indebolire lo yen, perché il Giappone nel frattempo ha evidenziato un disavanzo della bilancia commerciale. Da un punto di vista estimativo reputiamo interessante la sterlina britannica. Attraverso l allentamento quantitativo della Bank of England, a seguito dell elevato tasso d inflazione e del rapido indebolimento economico, a breve termine la sterlina subirà una certa pressione, a media scadenza, però, si rivaluterà. Anche la corona norvegese continua a suscitare una notevole attrattiva. Insieme alla Svizzera, la Norvegia è l unico Paese a evidenziare un eccedenza nel bilancio delle partite correnti e in quello pubblico. Le monete dei Paesi emergenti, dopo i contraccolpi accusati, hanno nuovamente recuperato terreno. A fronte delle rosee prospettive economiche, queste valute rimangono interessanti e un ulteriore graduale rivalutazione appare molto probabile. Materie prime Il quadro delle materie prime si presenta molto eterogeneo. In termini fondamentali il prezzo del greggio è ancora un po troppo elevato. L attuale premio di rischio si spiega con la situazione di tensione in Iran e in Siria e poiché per il momento non si prevede una fine, le quotazioni del petrolio rimarranno sui livelli attuali. Sul fronte delle materie prime agricole, negli ultimi mesi la situazione è migliorata e sia la produzione sia lo stoccaggio sono aumentati. A medio termine, i prodotti agricoli, a fronte di fattori strutturali quali l aumento di consumo di carne e la crescita della popolazione mondiale, paiono interessanti. Ulteriori correzioni dei prezzi risulteranno quindi contenute e per il momento consigliamo tuttavia di aspettare ancora ad investire. L invito all attesa è esteso anche agli investimenti nei metalli industriali. La situazione economica mondiale è infatti troppo fragile e i prezzi dei suddetti metalli superano ancora nettamente i costi di produzione. Le previsioni per i metalli preziosi sono ancora improntate a un ottimismo contenuto. I tassi d interesse in termini reali nel 212 rimarranno molto bassi e non cesseranno neppure le incertezze riguardo agli sviluppi economici. Nuovi acquisti di metallo giallo in Asia e da parte delle banche centrali sosterranno le quotazioni dell oro. Sul lungo periodo si constata invece che da ormai dieci anni l oro è protagonista di uno scenario bull. Warren Buffett ha calcolato che il valore del quantitativo globale di oro di circa 1 bilioni di dollari USA sarebbe sufficiente ad acquistare l intera superficie agricola degli Stati Uniti più 16 volte la Exxon Mobil. Secondo lui il pacchetto composto dal territorio agricolo e da Exxon Mobil è decisamente più interessante dello stock aurifero mondiale. Oltre all oro suggeriamo di costituire una posizione in platino, in quanto a medio termine l offerta si situa nettamente sotto la domanda e nei prossimi anni la crescita del mercato automobilistico globale proseguirà. Situazione geopolitica La situazione geopolitica appare molto tesa. In Medio Oriente si osservano contemporaneamente diversi focolai di crisi. L Iran sta continuando a lavorare al suo programma atomico e ha minacciato di bloccare lo stretto di Hormuz, il che ostacolerebbe circa il 2 % dei trasporti mondiali di greggio e soprattutto la Cina non riuscirebbe a soddisfare il suo fabbisogno di petrolio. Per il momento non prevediamo una guerra in Iran. Da un lato, in vista delle prossime elezioni, degli elevati deficit e delle esperienze con la guerra in Iraq, mancano le ambizioni per un altra guerra di terra, senza contare che Cina e Russia non sosterranno azioni bellicose. D altro canto una guerra in Iran destabilizzerebbe l intera regione e il prezzo del greggio subirebbe un impennata causando una recessione globale con crescenti tassi d inflazione. Un secondo rischio in Medio Oriente consiste nella salute cagionevole del re saudita e, a seconda degli sviluppi, l Arabia saudita potrebbe diventare instabile. Anche la crisi in Europa continua ad essere sotto i riflettori. Numerosi osservatori dei mercati temono ancora la fine dell euro. Noi non crediamo che ciò possa accadere in quanto l euro costituisce un costrutto politico che non può essere valutato primariamente secondo criteri di natura economico fondamentale. Da un punto di vista politico, praticamente tutti i Paesi d Europa, la Cina e anche gli USA hanno interesse che l euro sopravviva. Altresì la BCE, con l iniezione di liquidità a fine dicembre e a fine febbraio, ha inviato un chiaro segnale in questa direzione e infine, recentemente, la Cina ha dichiarato pubblicamente la sua disponibilità a soccorrere l Europa. 7

8 C o n s i g l i d i n v e s t i m e n t o Azioni giapponesi Per 2 anni il mercato azionario giapponese ha subito gli eccessi della seconda metà degli anni ottanta. Dal 199 le azioni giapponesi, calcolate in yen, hanno fruttato un rendimento complessivo di 5 %. Recentemente, però, importanti dati quadro si sono evoluti in termini assolutamente vantaggiosi per il Giappone. Da un lato il mercato azionario ora risulta valutato analogamente a quello degli altri Paesi industrializzati, dall altro il Giappone si è tolto le vesti di campione mondiale delle esportazioni e la bilancia commerciale al momento è addirittura negativa, situazione da ricollegarsi sicuramente anche al terremoto di marzo 211, durante il quale buona parte delle infrastrutture sono andate distrutte. Motivo per cui la Banca centrale giapponese ha ripreso ad intervenire contro uno yen sopravalutato del 1 15 %. Si aggiunga inoltre che il Giappone continua ad essere messo alla prova dai problemi di invecchiamento della popolazione, da un infelice politica d immigrazione e soprattutto da una preoccupante quota d indebitamento pubblico. Un vantaggio consiste tuttavia nel fatto che le obbligazioni pubbliche giapponesi sono quasi esclusivamente in mani nipponiche e il Giappone resta pur sempre uno dei principali creditori netti sul piano internazionale. Nel contesto attuale reputiamo molto interessanti le azioni giapponesi. Un investimento dovrebbe tuttavia avvenire con copertura del rischio valutario, in quanto un ulteriore svalutazione dello yen costituisce il principale catalizzatore per un andamento sopra la media. Investiamo pertanto in fondi garantiti contro le oscillazioni del corso di cambio. Bilancia commerciale e valutazione del mercato azionario del Giappone Bilancia commerciale giapponese (miliardi Yen) Rapporto corso-utile di Shiller giapponese (scala destra) Bilancia commerciale = esportazioni meno importazioni Rapporto corso-utile Shiller = prezzo attuale diviso per l utile medio degli ultimi 1 anni Fonte: Maerki Baumann, Bloomberg, al Raccomandazioni di fondi Aberdeen fondo (CHF) GLG fondo (EUR) GLG fondo (USD) Valore Commissioni 1.74 % 1.8 % (max) 1.8 % (max) da inizio anno % 2.8 % 2.71 % 1 anno 5.54 % 1.44 % 1.13 % Fonte: Maerki Baumann, Lipper, al Importante avvertenza giuridica: la presente pubblicazione vanta uno scopo puramente informativo e non vuole essere né un invito né un offerta o, laddove non indicato espressamente in altro modo, un suggerimento ad acquistare o a vendere strumenti finanziari o ad effettuare altre transazioni. La presente pubblicazione non è il risultato di un analisi finanziaria. Le «direttive per la salvaguardia dell indipendenza dell analisi finanziaria» dell Associazione svizzera dei banchieri non vi trovano applicazione alcuna. La presente pubblicazione contiene dati e informazioni provenienti da fonti reputate affidabili da Maerki Baumann & Co. AG. Benché Maerki Baumann & Co. AG abbia prestato la massima attenzione affinché le informazioni qui contenute, al momento in cui sono state raccolte, fossero corrette, essa non può, esplicitamente o implicitamente, fornire garanzie in merito alla correttezza, all affidabilità o alla completezza delle stesse. Eventuali punti di vista espressi in queste pagine riflettono esclusivamente quelli di Maerki Baumann & Co. AG al momento della pubblicazione (con riserva di modifiche). Maerki Baumann & Co. AG declina pertanto ogni responsabilità per il contenuto della presente pubblicazione e soprattutto non risponde in caso di perdite o danni di qualunque natura, incluse le conseguenze dirette o indirette, derivanti dalle informazioni qui contenute e / o dai rischi insiti nei mercati finanziari. Gli investitori devono essere consapevoli del fatto che la performance degli investimenti non può essere desunta dall andamento passato delle quotazioni, ossia che il valore dell investimento può crescere come pure ridursi. Inoltre, gli investimenti in valute estere sottostanno alle oscillazioni dei corsi di cambio. I dati qui presentati sono stati nel limite del possibile già utilizzati prima della loro pubblicazione da Maerki Baumann & Co. AG e dai suoi organi o collaboratori. Inoltre, detti organi o collaboratori hanno o hanno avuto un rapporto di qualunque tipo con le aziende menzionate nella presente pubblicazione. BANCA PRIVATA Redazione Dott. Andreas Homberger, Dott. Alexander Ising, Prof. Dott. Klaus W. Wellershoff, Wellershoff & Partners Zurigo Dreikönigstrasse 6 Telefono LUGANO Contrada di Sassello 2 Telefono info@maerki-baumann.ch

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