Riepilogo meteorologico 2006

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1 RIVISTA Riepilogo meteorologico 2006 Supplemento al N 5 e 6 - Anno X - Settembre-Dicembre 2007 di ArpaRivista Il riepilogo meteorologico è interamente dedicato alla pubblicazione di dati e informazioni sul tempo meteorologico registrato sul territorio dell Emilia-Romagna. I dati e le informazioni a disposizione sono stati elaborati al fine di permettere approfondimenti anche di carattere climatologico. Realizzato da Paolo Mezzasalma in collaborazione con Giovanna Pirretti Area Previsioni e Sala operativa, Servizio idrometeorologico di Arpa Emilia-Romagna

2 Situazione meteorologica a grande scala Gennaio Il campo di geopotenziale medio mensile presenta una circolazione depressionaria centrata sulla Russia settentrionale che determina l afflusso di correnti settentrionali sulla nostra penisola, mentre il campo di pressione medio mensile è caratterizzato dalla presenza di un vasto anticlone russo-siberiano che apporta flussi di correnti fredde e secche continentali dai quadranti orientali sull Italia. Nel corso del mese l Italia è stata interessata quasi ininterrottamente dal transito di sistemi frontali provenienti dai quadranti settentrionali che hanno determinato frequenti precipitazioni sull Italia meridionale e sulla Sicilia e temperature generalmente inferiori alla media del periodo. Febbraio Il campo medio di geopotenziale mensile di febbraio presenta una circolazione depressionaria sull Italia associata a un vortice chiuso sulla Russia siberiana, e un campo ciclonico al suolo con minimo centrato sul medio Adriatico. Nella prima quindicina del mese la nostra penisola è stata interessata dal passaggio di fronti freddi provenienti da nord-est associati a onde depressionarie centrate sull Europa nord orientale, che hanno apportato precipitazioni di debole intensità, particolarmente frequenti sull Italia meridionale e lungo la costa adriatica, con temperature inferiori alla norma e nevicate a quote appenniniche. Nella seconda decade del mese l indebolimento dell anticiclone Russo Siberiano ha fatto sì che la nostra penisola sia stata interessata da flussi di correnti più temperate, provenienti dall Atlantico che hanno apportato precipitazioni diffuse, più consistenti lungo la costa tirrenica e un innalzamento generale delle temperature. Marzo La mappa del geopotenziale medio a 500hPa del mese di marzo è caratterizzata dall afflusso di correnti nord occidentali associate al ramo discendente di una saccatura centrata sull europa nord-orientale. Il campo di pressione media mensile presenta una circolazione depressionaria sulla nostra penisola con un minimo chiuso centrato al largo dell Abruzzo. Nel corso del mese la situazione sinottica a grande scala è stata dominata dalla presenza di una massa d aria particolarmente fredda e persistente centrata sulla penisola scandinava che ha fatto affluire verso il bacino del Mediterraneo correnti fredde moderatamente instabili che hanno investito particolarmente i versanti orientali della nostra penisola. Dal 10 al 14 un susseguirsi di minimi ha interessato le coste del versante adriatico determinando un forte abbassamento delle temperature e piogge diffuse. Dal 21 al 25 l approfondirsi di un onda depressionaria dall Atlantico verso il Mediterraneo ha determinato un nuovo peggioramento delle condizioni meteorologiche con piogge diffuse sull intera penisola e temporali isolati al sud e sulla Sicilia. Aprile La mappa del geopotenziale medio a 500hPa del mese di aprile presenta flussi di correnti nord-occidentali associate al ramo discendente di una saccatura poco pronunciata centrata sull italia mentre al suolo, il campo medio di pressione è caratterizzato dalla presenza di una circolazione depressionaria centrata sull Italia centrale. Nel corso del mese, l Italia è stata interessata continuamente dall afflusso di correnti fredde provenienti dalla scandinavia. Pertanto si sono avute condizioni di tempo in prevalenza instabile con piogge e temporali diffusi e persistenti con un solo brevissimo intervallo di tempo stabile nelle giornate del 23 e 24. Maggio La mappa del geopotenziale medio mensile a 500 hpa mostra l afflusso di correnti occidentali, a curvatura anticiclonica, sull Italia, mentre il campo medio mensile di pressione al suolo è caratterizzato dalla presenza dell alta pressione su tutta l Europa occidentale. Durante la prima metà del mese, i flussi occidentali hanno portato condizioni di tempo variabile su tutta la penisola, con un solo evento significativo di piogge abbondanti al nord e al centro il giorno 9. La seconda parte di maggio ha visto, invece, la predominanza di correnti sud occidentali che hanno trasportato sull Italia aria calda, subtropicale con tempo stabile, soleggiato e temperature molto sopra la media; breve pausa temporalesca tra i giorni 23 e 24. Una brusca e significativa variazione a larga scala dei flussi sull area euro-atlantica, negli ultimi due giorni del mese, ha determinato una diminuzione considerevole delle temperature, a partire dalle regioni settentrionali, accompagnato da temporali sparsi. Le precipitazioni dell intero mese sono risultate sotto alla media su quasi tutta l Italia; unica regione con precipitazioni abbondanti è stata la Romagna. Temperature quasi ovunque superiori alla media di un grado, con punte di due, tre gradi in più al sud e sulle isole. Giugno Durante la prima decade, la presenza stazionaria di un promontorio anticiclonico sulle coste atlantiche dell Europa ha convogliato correnti molto fredde per il periodo sull Italia: tutti i rilievi del Nord hanno visto la neve sopra i 1000 m; neve a quote superiori sul resto d Italia. Le correnti fredde hanno lasciato all asciutto in generale il Nord dell Italia, buona parte del Centro e della Sardegna; al Sud e sul medio Adriatico, invece, temporali frequenti e intensi hanno determinato almeno il doppio della precipitazione attesa per il mese. Diversi valori record di freddo sono stati superati o eguagliati sulle zone montuose dell Italia settentrionale e sulle coste della Sicilia. Durante la seconda decade del mese, il respiro caldo dell anticiclone subtropicale invade l Europa occidentale, interessando dapprima le regioni settentrionali e, solo in seguito, quelle meridionali. Nella terza decade, il promontorio dell alta pressione permane sul bacino centrale del Mediterraneo. Non si hanno precipitazioni significative e le temperature superano i 35 gradi in parecchie località, con punte di 40 e oltre su Puglia, Calabria e Sicilia. Le temperature medie del mese sono state prossime alla media al centro e al sud, mentre al nord, dove il flusso caldo è giunto prima, i valori medi sono stati di uno, due gradi sopra la norma. 2 Riepilogo meteorologico 2006

3 Luglio La mappa del geopotenziale medio presenta un promontorio anticiclonico che ha dominato la scena continentale europea per buona parte del mese. Tale configurazione è stata presente anche al suolo. L Italia meridionale si è trovata, invece, ai margini del blocco anticiclonico che ha interessato prevalentemente il settentrione e temporaneamente il centro. Nel complesso il mese è stato caldo al Nord, Tirreno centrale e Sardegna, quasi nella norma altrove. Il mese comincia con l instabilità al Sud che provoca il giorno 3 un disastroso nubifragio su Vibo Valentia. Un fronte organizzato, che transita al Nord tra il 6 e il 7 con temporali forti, si sposta al centro e poi al sud dove l instabilità darà luogo a temporali frequenti e anche intensi fino al 13. Breve interludio afoso al centro-nord con temporali sulle Alpi e versante tirrenico intorno al 15, seguito da un afflusso d aria molto secca fino al 20. Fanno eccezione le isole dove l aria umida e instabile provoca temporali sparsi pomeridiani. La terza decade, invece, vedrà il Nord e parte del Centro dominati da un ondata di calore molto intensa, sopportabile all inizio per via dell aria secca, con record diffusi sui 38 per le temperature massime sul nord-est. Non mancano, però, i temporali sulle zone interne. Quasi tutta la penisola riceve quantitativi di precipitazione che rappresentano fin oltre il doppio di quanto atteso in larghe zone del Sud, centrali tirreniche e Liguria; molto secche, invece, la pianura Padana centro-orientale e le coste della Sardegna. Agosto Il mese di agosto segna un ribaltamento della situazione meteorologica che si era avuta nel mese precedente: un blocco anticiclonico sull Atlantico costringe le correnti atmosferiche a muoversi da nord verso sud lungo i meridiani dell Europa centro-occidentale. Numerosi fronti freddi attraversano la penisola durante i primi 15 giorni del mese. Tanta aria fredda è accompagnata da fenomeni intensi: i nubifragi, le trombe d arie e le grandinate distruttive sono stati largamente registrate sul territorio. Il rovesciamento dell aria fredda durante questi temporali farà registrare temperature da record per città costiere come Palermo e Genova, dove nel tardo pomeriggio si misura il valore di 10.7 C, più di 10 inferiore alla media del periodo. Segnalata la neve sulle cime delle Alpi. L ultima discesa fredda delle serie, però, prende la strada per la penisola iberica, determinando una repentina risposta infuocata dal nord Africa: per quattro giorni, dal 18 al 21, l Italia centromeridionale è sotto un intensa ondata di caldo che porta le temperature sulle zone interne della Sicilia fin sui 43 gradi. La fine del mese vede di nuovo il passaggio di fronti freddi con temporali associati. Agosto in media è stato molto più freddo del normale al Nord, freddo al centrosud, quasi nella norma sulle isole. Piogge abbondanti quasi ovunque, a eccezione delle centrali tirreniche e Sicilia. Settembre Il campo medio mensile del geopotenziale a 500 hpa mostra la presenza di un promontorio anticiclonico stazionario sull Europa centro-orientale, ben strutturato a tutte le quote e, quindi, ben presente anche al suolo. In quota, però, è visibile una corrente occidentale secondaria che ha permesso l ingresso temporaneo sul Mediterraneo d aria umida e molto instabile. Il mese comincia con caratteristiche da piena estate, con temperature che superano abbondantemente i 30. Alla fine della prima decade un impulso freddo provoca precipitazioni dapprima sul Nordest e poi, spostandosi verso sud, temporali sulla Sicilia. L ingresso sul Mediterraneo intorno al 15 di una saccatura atlantica attiva intense correnti sciroccali, che per alcuni giorni portano precipitazioni estese e temporali intensi; particolarmente colpiti saranno l anconetano e la Liguria. Dopo alcuni giorni di stabilità, un nuovo e intenso sistema nuvoloso genera abbondanti piogge temporalesche sull Italia che rinnovano le situazioni di criticità della settimana precedente. La zona alpina nord-orientale rimane esclusa dalle precipitazioni durante il mese; il resto della penisola e la Sardegna vedono quantitativi pari al doppio del normale. Le temperature risultano nella norma su quasi tutto il sud, di poco inferiori al normale in Sicilia e di uno, due gradi superiori da Napoli in su. Ottobre Come mostra il campo medio del geopotenziale a 500 hpa, la situazione meteorologica è rimasta bloccata praticamente per tutto il mese grazie a un promontorio anticiclonico in quota e a un alta pressione al suolo tra il Mediterraneo occidentale e l Europa orientale. Durante il mese la massa d aria sull Italia ha avuto origini in prevalenza subtropicali determinando, così, temperature anche di molto superiori alla media e valori che in alcune città del Sud hanno superato i 30 gradi durante la prima e la terza decade. Alcune stazioni lungo la penisola hanno ritoccato i record del mese o della terza decade. Non è mancato il passaggio di diversi sistemi nuvolosi che, però, hanno provocato precipitazioni a macchia di leopardo, anche se intense. Uniche zone d Italia ad avere ricevuto piogge molto sopra la media sono state la parte orientale di Sardegna e Sicilia. Altre precipitazioni significative hanno interessato le coste campane, soprattutto nella giornata del 22, e la Liguria in diversi episodi durante il mese. In definitiva, però, quasi tutto il territorio nazionale ha visto anche meno della metà delle precipitazioni attese, con temperature tra uno e tre gradi sopra la media. Novembre Novembre è stato un altro mese anomalo: più caldo del normale al centro nord, forte escursione termica e molto secco quasi dappertutto. Il campo in quota mostra la presenza di un promontorio anticiclonico che dal Mediterraneo occidentale si estende fino all Europa centrale. Al suolo è ben visibile l alta pressione sull Europa centro-meridionale. Il mese comincia con una notevole irruzione di aria fredda, preceduta da forti temporali lungo il versante Tirrenico e rovesci sulla zona adriatica e ionica. La neve fa la sua apparizione sulla bassa collina dalle Marche alla Puglia. In numerose zone si registrano le minime record per la prima decade. Dalla seconda settimana, però, si ha un progressivo riscaldamento, interrotto di tanto in tanto dal passaggio di deboli fronti: uno il 10 provoca temporali lungo l Adriatico, dall Abruzzo verso sud; un altro tra il 12 e il 13 porta un po di pioggia soprattutto lungo il Tirreno e sulla Sicilia. Il 16 un fronte si avvicina al nord, provocando rovesci persistenti su alcuni quartieri di Genova (circa 150 mm). Nei due giorni seguenti si hanno precipitazioni sul settentrione, Toscana e Marche, con i temporali che il 18 sconfinano anche sulla pianura Padana e giungono, ad esempio, su Bologna. Altri sistemi nuvolosi portano piogge sparse, tranne al nord ovest, fino al 22. Un piccolo vortice retrogrado interessa la Sicilia sud orientale a fine mese con precipitazioni abbondanti. Dicembre Il campo medio di geopotenziale a 500 hpa mostra un ramo secondario della corrente a getto che si è fatto strada alle basse latitudini del Mediterraneo, determinando la presenza al suolo di una bassa pressione tra le isole maggiori e l Africa. Il mese comincia con afflussi di aria calda e temperature molto superiori alla media. Tra il 5 e il 6 i sistemi nuvolosi interessano la Liguria, con piogge copiose, e anche la Toscana; rovesci e temporali sulla Sardegna in trasferimento verso la Sicilia e zone ioniche. Tra l 8 e il 10 una serie di intensi sistemi nuvolosi porta piogge significative sul Nord, eccetto la pianura emiliano-romagnola, e parte delle coste centrali del Tirreno. Prima e unica nevicata abbondante sulle Alpi sopra i 1000 metri. Rovesci si hanno sulla Sardegna e, più localizzati, al sud, in particolare l 11 in Campania. Segue una breve fase di miglioramento con temperature ancora alte. Quindi il Mediterraneo si viene a trovare in una zona di bassa pressione, che stazionerà in prossimità delle isole maggiori fino alla giornata di Natale, con una prima fase di correnti sciroccali sull Italia. Piogge dapprima al sud, che il 17 si estendono anche al resto d Italia e con temporali forti in Sicilia e Sardegna, per poi riconcentrarsi al sud e in particolare su Calabria e Sicilia il giorno 21. Aria fredda dai Balcani porta un po di neve sull Appennino. L anno si chiude con una fase di tempo stabile e un po più freddo del normale; gelate estese sulle pianure del centro-nord. 3 Riepilogo meteorologico 2006

4 Il tempo in Emilia-Romagna Gennaio Il mese di gennaio in Emilia-Romagna è stato caratterizzato da temperature rigide con frequenti gelate notturne. Le precipitazioni si sono tenute ovunque inferiori alla media del periodo, con piogge significative sul settore occidentale solo nell ultima decade del mese e sul settore orientale a inizio mese. Deboli precipitazioni nevose hanno interessato il giorno 15 la pianura orientale; più intense ed estese il 25 ed il 26. Si segnalano forti venti, soprattutto sulla costa il giorno 23. La visibilità è risultata migliore alla media del periodo con nebbie diffuse e persistenti solo a tratti nella seconda decade del mese. Febbraio Nel mese di febbraio le precipitazioni si sono mantenute al disotto della media del periodo, risultando assenti fino al giorno 18, per poi presentarsi frequentemente, ma con scarsi apporti pluviometrici, nell ultima decade del mese. Le temperature minime sono risultate inferiori alla media stagionale, con valori negativi solo nella prima quindicina del mese, mentre le temperature massime si sono tenute mediamente allineate ai valori climatici di riferimento. La presenza di correnti fredde e secche di origine continentale unitamente alla presenza di un efficace ventilazione ha mantenuto buone condizioni di visibilità durante la prima parte del mese. L afflusso di aria più temperata nella seconda metà del mese ha fatto sì che le precipitazioni in pianura non abbiano assunto carattere nevoso. Tra i giorni 17 e 19 febbraio la nostra regione è stata interessata da forti correnti di libeccio con venti che hanno raggiunto valori di raffica massima pari a 40 nodi sulla fascia costiera e di 31 nodi nell entroterra. Marzo L afflusso di correnti fredde continentali sull Italia ha determinato anomalie negative di temperatura sull Emilia Romagna, particolarmente sensibili nei valori minimi con gelate notturne nella prima decade. Sono mancati gli apporti pluviometrici sulle province occidentali determinati dai flussi di correnti sud-occidentali provenienti dal Mediterraneo, mentre sul settore orientale, direttamente interessato dai fronti freddi provenienti dall Europa orientale hanno prevalso valori leggermente superiori o allineati alla media stagionale. Le piogge più intense si sono verificate tra il giorno 5 e il giorno 6 con picchi oltre i 150 mm di pioggia cumulata in 24 ore sull alto Appennino parmense. Le buone condizioni di ventilazione associate a bassi valori di umidità relativa hanno fatto sì che le nebbie si siano presentate raramente anche nelle zone interne di pianura. Aprile Nel mese di aprile la nostra regione è stata interessata da frequenti precipitazioni, spesso a carattere temporalesco, di debole intensità. Si sono avute 10 giornate piovose a Bologna, 9 a Rimini e 9 a Piacenza, con apporti pluviometrici inferiori al clima sul settore occidentale e centrale e con valori superiori al clima sulle province orientali. Le temperature si sono tenute superiori alla media stagionale, nonostante frequenti brusche diminuzioni in concomitanza all afflusso di fronti freddi sul nostro territorio. La visibilità si è mantenuta discreta per l intero corso del mese sia per la prevalenza di buone condizioni di ventilazione sia per l afflusso di correnti secche continentali. Maggio Durante il mese di maggio le precipitazioni sono state molto scarse sulle province di Piacenza e Parma, rispettivamente 12 e 20 mm, valori che rappresentano il 18% e il 30% dell apporto medio atteso nel mese, e concentrate quasi esclusivamente nella giornata dell 11. Sul resto della regione i giorni piovosi, e spesso temporaleschi, sono stati in numero maggiore, con precipitazioni consistenti nei giorni del 9 (danni per grandine), 14, 24 e 30. Alla fine del mese, quantitativi nella norma si sono avuti sul resto dell Emilia, con punte di surplus superiori al 50% sulla Romagna. Le temperature massime hanno presentato valori superiori alla media stagionale, in particolare sulla pianura occidentale. Piacenza, con i 33.0 gradi registrati il giorno 28, ha segnato un nuovo record per la massima del mese di maggio nella stazione di S. Damiano. Solo tre giorni dopo, la mattina del 31, complici i temporali del pomeriggio precedente e la serenità del cielo durante la notte, sono stati raggiunti nuovi valori record di freddo per la terza decade di maggio con minime di 3 gradi sulla pianura centrooccidentale. Il cambiamento repentino di circolazione a fine mese non ha, in ogni caso, modificato l anomalia positiva delle temperature minime, attestatasi su valori di circa +1. La nebbia si è avuta in pianura nei primi giorni del mese, a Ferrara anche il 23 e il 28. Venti intensi sono stati registrati nel corso dei temporali del 24 sulla costa. Giugno Il mese è stato complessivamente molto siccitoso: in alcune zone dell Emilia occidentale in pratica non è piovuto. Nei dintorni di Bologna, nella bassa pianura reggiana e in Romagna si sono, invece, avuti temporali localmente intensi nei giorni 1, 2, 5 e 6, con grandine particolarmente significativa nel bolognese il giorno 6. È quindi seguito un lungo periodo secco, tranne qualche pioggia e temporale il giorno 29. Le temperature sono state molto basse nei primi dieci giorni del mese: al Cimone minima di 4.0, come non avveniva dal 1962, valore che rappresenta il valore più basso mai raggiunto in questa località nel mese di giugno. Dal 10 giugno, le correnti calde hanno progressivamente portato in alto la colonnina di mercurio: le giornate più calde, con temperature che nella pianura si sono portate intorno ai 35, sono state il 22 e tra il 26 e il 28. Alla fine del mese le anomalie più significative si sono avute nelle temperature massime, con circa uno o due gradi in più. Ferrara ha registrato un evento di nebbia il giorno 19. Non particolarmente intense sono state le raffiche di vento registrate durante i temporali della prima decade del mese. Luglio Luglio è stato un altro mese molto secco e, soprattutto nella terza decade, molto caldo. In tale periodo, infatti, durante numerose giornate sono stati superati i 35 in tutta la pianura interna, con punte fino a 38. Grazie all aria molto secca affluita dai Balcani subito prima dell ondata di calore, i valori bassi dell umidità hanno reso il caldo abbastanza sopportabile durante la prima fase, seguiti da alcuni giorni di moderato o forte disagio bioclimatico. La prima parte del mese è stata anch essa più calda del normale ma senza punte eccessive, più fresca la parte centrale tranne attorno al 15. Le precipitazioni sono mancate del tutto su buona parte del modenese e bolognese; sono state scarse sul resto della pianura, a eccezione del reggiano e di aree limitate del piacentino, ferrarese e riminese. Alcuni temporali si sono avuti il giorno 7, ma soprattutto durante la seconda parte del periodo caldo, quando, in alcuni casi i temporali sono stati intensi, con raffiche che hanno raggiunto i 40 nodi (il 28 a Bagnolo in Piano RE) e con precipitazioni che sui rilievi sono state localmente molto abbondanti, fino a 70 mm in un ora. 4 Riepilogo meteorologico 2006

5 Agosto Il mese di agosto in Emilia-Romagna è stato molto freddo e instabile. Le anomalie di temperature sono state intorno ai due gradi sotto la media per i valori delle massime e fino a tre gradi inferiori per le minime. Sulle città della costa non sono mai stati raggiunti i 30, mentre nell interno in pochi casi si sono superati i 33 ; valori bassi fino sotto i 10 C sulla pianura emiliana durante il periodo di Ferragosto. I temporali sono stati frequenti, in media tra 7 e 9, e localmente intensi: in particolare nel pomeriggio del 3 una tromba d aria ha tagliato per il lungo tutto il territorio ferrarese, passando anche per il centro del capoluogo, interessata pure la bassa pianura modenese tra Carpi e Finale Emilia; pioggia abbondante nelle stesse zone il giorno 21. Altre giornate con piogge intense, superiori a 30 mm, si sono avute il 2 a Rimini, il 12 a Forlì e il 26 a Piacenza. In genere le precipitazioni sono state abbondanti sui rilievi e lungo il fiume Po, intorno alla norma sulle città della via Emilia, a eccezione di Modena e Bologna che sono state scansate dai temporali con precisione quasi chirurgica, senza sollievo per la siccità. Settembre L inizio del mese segna un ritorno alla grande dell estate: per alcuni giorni le temperature massime si portano oltre i 32, 33 gradi, si ha assenza di nubi e i venti, a regime di brezza, mantengono le massime sotto i 30 gradi solo lungo la costa. La sera dell 8 un fronte freddo sull Adriatico genera temporali sul settore centro-orientale: su Rimini cadono 38 mm in poche ore. Dal 15 le correnti umide portano piogge estese e moderate su tutta la regione, ma sul settore occidentale le precipitazioni saranno più intense con quantitativi particolarmente abbondanti sull Appennino. Si hanno anche venti forti e mare agitato. Seguono alcuni giorni di bel tempo e temperature miti, interrotti da un nuovo sistema nuvoloso che porta forti rovesci su tutta la regione tra il 25 e il 26. Gli ultimi giorni del mese vedranno tempo stabile e soleggiato. Il totale di pioggia registrato nel mese è stato ovunque intorno al doppio del valore atteso, alleggerendo così di molto le condizioni siccitose preesistenti. Le temperature sono state superiori alla media di circa un grado e mezzo, con le massime che hanno contribuito di più all anomalia. Si sono avuti alcuni giorni di nebbia sulle zone prossime al Po e solo durante un episodio la nebbia ha interessato tutta la pianura. Ottobre La nota dominante e preoccupante del mese è stata la mancanza di pioggia: i tre quarti circa del territorio hanno ricevuto meno di 25 mm, compreso quasi tutto l Appennino romagnolo. Limitatamente al crinale parmense, le precipitazioni che hanno interessato la Liguria e l alta Toscana hanno dato un contributo significativo, superiore ai 100 mm. Il 4 e il 5 alcuni temporali hanno interessato il piacentino e i rilievi occidentali, altra pioggia significativa il giorno 21. Le temperature sono state di molto superiori alla media durante la prima e la terza decade: il primo giorno del mese è stato per pochi decimi di grado il più caldo da quando si eseguono registrazioni sulle città di Rimini (max di 29.3 ) e Ravenna (max di 28.0); i record precedenti erano stati registrati il primo ottobre del 1961 con, rispettivamente, 29.0 e L anomalia di temperatura è stata superiore ai due gradi, anomalia cui le massime hanno contribuito più dei valori delle minime. Nebbia estesa sulla pianura nelle giornate del 20 e del 23. Novembre Anche novembre in Emilia-Romagna è stato caldo e secco. In generale nelle principali città è mancata circa la metà della pioggia attesa, a eccezione di Parma e del crinale appenninico occidentale che hanno risentito delle piogge più abbondanti cadute sui rilievi della Liguria. Dopo l irruzione fredda dei primi giorni del mese e che ha provocato deboli ed estese gelate sulla pianura, l alta pressione ha dominato lo scenario meteorologico, scalfita in poche occasioni da fronti nuvolosi mai molto intensi. Ecco quindi le poche giornate piovose che si sono avute e i cieli ricoperti da una spessa coltre di nubi basse e ferme dalla quale soltanto i rilievi erano al di fuori. Numerosi i casi di nebbia: da evidenziare la giornata del 16 che è stata la prima giornata della stagione in cui la visibilità è rimasta scarsa per tutta la giornata. Il giorno 16 le piogge hanno interessato lo spartiacque appenninico occidentale e debolmente la sottostante pianura, mentre il 18 sono diffuse sulla regione e associate a temporali. Le precipitazioni più significative del mese cadono tra il 20 e il 22 con circa 30 mm in media sulla pianura. Le temperature, tranne nei primi giorni, si sono mantenute costantemente sopra ai valori attesi per il periodo, soprattutto nei valori massimi che hanno avuto uno scarto dalla norma intorno a 3 gradi. Dicembre Il mese di dicembre è stato il terzo mese di fila molto secco e molto più caldo del normale. Tutte le aree di pianura della regione hanno ricevuto soltanto tra il 10 e il 20% della precipitazione attesa nel mese. Le deboli piogge, portate in prevalenza da venti sud-occidentali, si sono avute nei giorni 6 e 7, il 9 e tra il 16 e il 18 dicembre. Gli stessi venti, però, hanno portato lungo il crinale appenninico quantità superiori a 100 mm, fin verso i 200 mm sulla parte occidentale, al confine con la Liguria e l alta Toscana. Alcuni fiumi con origine sul crinale si sono ingrossati, segnando, temporaneamente, il superamento del primo livello di attenzione nella giornata del 9. Una goccia fredda il 21 ha portato l unica nevicata sui rilievi romagnoli (20 cm) e su quelli emiliani (10 cm). Il mese è cominciato subito con temperature molto alte (record per la prima decade a Rimini), per poi proseguire fino a Natale con valori sempre superiori alla media. Nell ultima settimana le correnti dai Balcani hanno portato le temperature sotto il valore medio e si è avuta una giornata di gelo (massima inferiore a 0 ) il 28 su Emilia orientale e Romagna. I giorni con nebbia su almeno qualche zona di pianura sono stati superiori a quelli senza; da segnalare la galaverna del Riepilogo meteorologico 2006

6 Precipitazioni Le precipitazioni annue presentano anomalie negative sull intero territorio regionale; il deficit risulta molto pronunciato lungo la fascia pedemontana emiliana con circa un terzo in meno di quantitativi cumulati rispetto alla norma climatica con l unica eccezione dell area parmense più prossima all appennino tosco-ligure interessata marginalmente dai benefici e, purtroppo, troppo rari flussi sud-occidentali provenienti dal Mediterraneo. Sul settore centrale si sono avuti lunghi periodi siccitosi, mentre sul settore orientale, direttamente interessato dai fronti freddi provenienti dall Europa orientale le precipitazioni sono state più frequenti e in più mesi, l apporto pluviometrico registrato è superiore al valore atteso pur risultando, nell arco dell intero anno, inferiore al clima. I mesi più piovosi sono risultati agosto e settembre; solo in tali mesi si sono avute precipitazioni abbondanti diffuse su tutto il territorio: i quantitativi cumulati nell evento occorso tra il 14 e il 17 settembre risultano di oltre 50 mm di pioggia mediata nell area di pianura e tra i mm nell area appenninica. Le giornate con pioggia sono state ovunque inferiori alla media climatologica con le anomalie più significative sui rilievi su cui spiccano i 35 giorni in meno registrati al Cimone e sulla pianura centro-occidentale, dove si riscontra una riduzione di 15 giornate piovose a Piacenza e 13 a Bologna nel corso dell anno. Nel mese di gennaio si sono registrate nevicate anche in pianura ma in generale la neve ha fatto la sua comparsa in ben poche occasioni nel corso dell anno anche sui rilievi. Temporali I temporali, frequenti in Maggio, Giugno e Agosto, hanno interessato le aree di pianura risultando particolarmente intensi e in alcuni casi associati a grandine. Facendo riferimento alla tabella 12 si nota che sul settore centrale e su quello occidentale si sono avute anomalie negative rispetto al clima. A Rimini si segnala l occorrenza di 8 episodi nel solo mese di agosto. Temperatura Il 2006 è risultato essere un anno generalmente caldo e scendendo nel dettaglio stagionale si può affermare che le temperature medie sono state lievemente inferiori al clima in inverno, e superiori al clima nelle altre stagioni. Degno di nota è l andamento delle temperature nel mese di Agosto decisamente anomalo: i valori massimi sono stati di circa due gradi inferiori alla media e le minime addirittura di 3 gradi sotto la norma climatologia. A bilanciare tale andamento hanno contribuito i restanti mesi estivi: la terza decade di Giugno, con temperature prossime ai massimi storici del periodo e Luglio che ha fatto registrare picchi di 38 gradi nei valori massimi in alcune città con una ondata di calore che ha interessato la terza decade. Particolarmente rilevante è l anomalia riscontrata nel periodo autunnale con massime di quasi tre gradi sopra la media e superiori a un grado nei valori minimi. Tale situazione si riflette nella distribuzione dei giorni di gelo con anomalia superiore alla media nel periodo invernale e decisamente di segno opposto nel periodo autunnale. Nebbia Nell anno 2006 le nebbie si sono presentate con frequenza inferiore ai valori climatologici di confronto. I mesi più nebbiosi sono stati gennaio e dicembre, con rispettivamente 11 e 10 giorni di nebbia a Bologna. Sul Monte Cimone dove le nubi basse spesso si trovano a coincidere con le nebbie, il numero degli eventi nebbiosi è lievemente superiore al valore climatologico, anche se la distribuzione delle frequenze vede un notevole calo delle nebbie autunnali e un aumento quasi di ugual misura ripartito tra inverno e primavera. Umidità Per quanto riguarda la percentuale di umidità rilevata nel corso del 2006 essa è risultata superiore alla media climatica in pianura tranne che nella prima parte dell ondata di calore registrata nel mese di Luglio nella quale si sono raggiunti valori minimi giornalieri di 12% a Parma e 14% a Bologna Borgo Panigale, il 21 Luglio, mentre i valori massimi sono risultati rispettivamente di 53% e 47%. Vento Il 2006 è stato caratterizzato da buone condizioni di ventilazione, con forte riduzione delle calme di vento (si vedano le figure 4d e 4e) che si sono ripartite nei quadranti settentrionali, orientali e meridionali. Tale fattore si rispecchia nelle intensità medie mensili della forza del vento, (si veda la figura 4a e 4b) che sono risultate superiori rispetto ai valori climatici di riferimento. In pianura la punta massima di forza del vento è stata rilevata il 3 aprile con raffiche di vento che hanno raggiunto i 43 nodi a Ravenna. Sui rilievi la punta massima di vento è stata di 72 nodi sul Monte Cimone, rilevata il 24 gennaio. Conclusioni Nel corso del 2006 il bacino del Mediterraneo è stato investito di frequente da flussi di correnti fredde e instabili provenienti dall Europa orientale e dall Europa settentrionale. Un promontorio anticiclonico ha interessato l Europa per buona parte del mese di luglio e tale situazione di blocco si è ripresentata nel periodo autunnale. Ciò ha determinato un sensibile deficit nelle precipitazioni soprattutto sull Appennino. Sotto il profilo termico l anno è stato più caldo della norma, anche se si rilevano forti oscillazioni nell arco di pochi giorni nei mesi di giugno, agosto e settembre. 6 Riepilogo meteorologico 2006

7 Anomalie del geopotenziale a 500 hpa Fig. 1 Anomalia del geopotenziale a 500 hpa (Dam) mese di Gennaio rispetto al clima 1961/1990. Fig. 3 Anomalia del geopotenziale a 500 hpa (Dam) mese di Marzo rispetto al clima 1961/1990. Fig. 2 Anomalia del geopotenziale a 500 hpa (Dam) mese di Febbraio rispetto al clima 1961/1990. Fig. 4 Anomalia del geopotenziale a 500 hpa (Dam) mese di Aprile rispetto al clima 1961/ Riepilogo meteorologico 2006

8 Anomalie del geopotenziale a 500 hpa Fig. 5 Anomalia del geopotenziale a 500 hpa (Dam) mese di Maggio rispetto al clima 1961/1990. Fig. 7 Anomalia del geopotenziale a 500 hpa (Dam) mese di Luglio rispetto al clima 1961/1990. Fig. 6 Anomalia del geopotenziale a 500 hpa (Dam) mese di Giugno rispetto al clima 1961/1990. Fig. 8 Anomalia del geopotenziale a 500 hpa (Dam) mese di Agosto rispetto al clima 1961/ Riepilogo meteorologico 2006

9 Anomalie del geopotenziale a 500 hpa Fig. 9 Anomalia del geopotenziale a 500 hpa (Dam) mese di Settembre rispetto al clima 1961/1990. Fig. 11 Anomalia del geopotenziale a 500 hpa (Dam) mese di Novembre rispetto al clima 1961/1990. Fig. 10 Anomalia del geopotenziale a 500 hpa (Dam) mese di Ottobre rispetto al clima 1961/1990. Fig. 12 Anomalia del geopotenziale a 500 hpa (Dam) mese di Dicembre rispetto al clima 1961/ Riepilogo meteorologico 2006

10 Campo di pressione medio sul livello del mare Fig Gennaio - Pressione media slm, passo isolinee 1 hpa. Fig Aprile - Pressione media slm, passo isolinee 1 hpa. Fig Febbraio - Pressione media slm, passo isolinee 1 hpa. Fig Maggio - Pressione media slm, passo isolinee 1 hpa. Fig Marzo - Pressione media slm, passo isolinee 1 hpa. Fig Giugno - Pressione media slm, passo isolinee 1 hpa. 10 Riepilogo meteorologico 2006

11 Campo di pressione medio sul livello del mare Fig Luglio - Pressione media slm, passo isolinee 1 hpa. Fig Ottobre - Pressione media slm, passo isolinee 1 hpa. Fig Agosto - Pressione media slm, passo isolinee 1 hpa. Fig Novembre - Pressione media slm, passo isolinee 1 hpa. Fig Settembre - Pressione media slm, passo isolinee 1 hpa. Fig Dicembre - Pressione media slm, passo isolinee 1 hpa. 11 Riepilogo meteorologico 2006

12 Campo di geopotenziale medio a 500 hpa Fig Gennaio - Geopotenziale a 500 hpa medio, passo isolinee 2 dam. Fig Aprile - Geopotenziale a 500 hpa medio, passo isolinee 2 dam. Fig Febbraio - Geopotenziale a 500 hpa medio, passo isolinee 2 dam. Fig Maggio - Geopotenziale a 500 hpa medio, passo isolinee 2 dam. Fig Marzo - Geopotenziale a 500 hpa medio, passo isolinee 2 dam. Fig Giugno - Geopotenziale a 500 hpa medio, passo isolinee 2 dam. 12 Riepilogo meteorologico 2006

13 Campo di geopotenziale medio a 500 hpa Fig Luglio - Geopotenziale a 500 hpa medio, passo isolinee 2 dam. Fig Ottobre - Geopotenziale a 500 hpa medio, passo isolinee 2 dam. Fig Agosto - Geopotenziale a 500 hpa medio, passo isolinee 2 dam. Fig Novembre - Geopotenziale a 500 hpa medio, passo isolinee 2 dam. Fig Settembre - Geopotenziale a 500 hpa medio, passo isolinee 2 dam. Fig Dicembre - Geopotenziale a 500 hpa medio, passo isolinee 2 dam. 13 Riepilogo meteorologico 2006

14 Valori climatici medi sul territorio regionale Fig. 1a - Temperatura media in pianura. Fig. 1f - Anomalia temperature minime in pianura. Fig. 1b - Anomalia temperature medie in pianura. Fig. 1g - Anomalia temperature medie stagionali in pianura rispetto al clima (Dicembre 2005/Novembre 2006). Fig. 1c - Temperatura massima in pianura. Fig. 1h - Anomalia temperature massime stagionali in pianura rispetto al clima (Dicembre 2005/Novembre 2006). Fig. 1d - Anomalia temperature massime in pianura. Fig. 1i - Anomalia temperature minime stagionali in pianura rispetto al clima (Dicembre 2005/Novembre 2006). temperatura [ C] anomalia [ C] anomalia [ C] anomalia [ C] temperatura [ C] anomalia [ C] anomalia [ C] anomalia [ C] temperatura [ C] anomalia [ C] Fig. 1e - Temperatura minima in pianura. Fig. 1j - Anomalia stagionale dei giorni con gelo (Dicembre 2005/Novembre 2006). 14 Riepilogo meteorologico 2006

15 Valori climatici medi sul territorio regionale Fig. 2a - Precipitazione media in pianura. Fig. 3a - Andamento mensile dell umidità relativa media sulla pianura. Fig. 2b - Anomalia precipitazioni in pianura. Fig. 3b - Andamento mensile dell umidità relativa massima e minima sulla pianura. Fig. 2c - Anomalia stagionale delle precipitazioni in pianura (Dicembre 2005/Novembre 2006). Fig. 3c - Umidità relativa media stagionale sulla pianura rispetto al clima. Fig. 2d - Anomalia stagionale dei giorni di precipitazione in pianura (Dicembre 2005/Novembre 2006). Fig. 3d - Umidità relativa minima stagionale sulla pianura rispetto al clima. numero giorni umidità [%] anomalia [giorni] umidità [%] anomalia [giorni] umidità [%] anomalia [giorni] umidità [%] pioggia [ C] umidità [%] Fig. 2e - Media dei giorni di pioggia in pianura. Fig. 3e - Umidità relativa massima stagionale sulla pianura rispetto al clima. 15 Riepilogo meteorologico 2006

16 Valori climatici medi nel territorio regionale Fig. 4a - Confronto della forza del vento osservata in pianura rispetto al clima. Fig. 5a - Numero giorni con nebbia in pianura. Fig. 4b - Anomalia della forza del vento in pianura rispetto al clima. Fig. 5b - Numero giorni con nebbia persistente in pianura. Fig. 4c - Anomalia stagionale della forza del vento in pianura rispetto al clima. Fig. 5c - Anomalia giornate nebbiose in pianura. Fig.4d - Frequenza annuale della forza del vento osservata per settori di provenienza. Fig. 5d - Anomalia stagionale delle giornate nebbiose in pianura. anomalia [giorni] anomalia [giorni] anomalia [m/s] anomalia [giorni] anomalia [m/s] numero giorni forza vento [m/s] numero giorni Fig.4e - Frequenza annuale della forza del vento climatologica per settori di provenienza Fig. 6 - Numero giornate temporalesche medie mensili osservate in pianura rispetto al clima. 16 Riepilogo meteorologico 2006

17 Tav. 1 - Temperatura media C Media delle temperature medie dic05 gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic inv pri est aut anno Piacenza 1,0 0,0 2,6 7,5 12,1 17,7 21,6 25,7 21,7 19,9 15,1 9,0 5,0 1,2 12,4 23,0 14,7 13,2 Parma 2,9 1,5 4,3 8,8 14,5 19,3 24,0 27,6 22,6 21,7 16,5 10,5 6,1 2,9 14,2 24,8 16,2 14,6 Bobbio 1,3-0,5 2,8 7,2 12,3 17,0 21,3 24,9 20,5 19,0 14,3 9,4 4,0 1,2 12,2 22,2 14,2 12,5 Salsomaggiore 0,9-0,3 2,3 7,1 12,6 17,7 22,4 26,3 21,2 19,6 14,0 8,7 4,1 0,9 12,5 23,3 14,2 12,7 Teruzzi -0,8-1,5 0,5 2,2 7,7 11,8 16,9 21,1 15,8 15,7 11,7 7,4 3,8-0,6 7,2 17,9 11,6 9,0 Cavriago(RE) 1,2-0,1 2,7 7,1 12,5 17,2 21,8 25,7 20,8 19,6 14,6 8,4 4,2 1,2 12,3 22,8 14,2 12,7 Reggio Emila 3,0 1,7 4,6 8,7 14,4 19,0 23,6 27,3 22,4 21,5 16,4 10,4 6,1 3,0 14,0 24,5 16,1 14,5 Modena 2,7 1,3 4,6 8,4 14,2 18,6 23,2 27,1 22,3 21,4 16,5 10,2 5,9 2,8 13,7 24,2 16,0 14,3 Cimone (MO) -4,5-5,8-3,7-2,6 1,9 5,8 10,2 13,2 9,1 9,5 6,7 2,1-1,2-4,7 1,7 10,8 6,1 3,8 Bologna 2,5 1,1 4,7 7,7 13,7 17,9 22,2 26,4 22,5 21,3 16,4 9,8 5,4 2,8 13,1 23,7 15,8 14,1 Molinella (BO) 2,9 8,0 10,5 15,9 21,0 26,2 29,1 25,8 21,2 15,7 Loiano(BO) 1,0-0,3 2,5 4,2 10,4 14,5 19,0 22,9 18,3 17,7 13,2 8,9 4,9 1,0 9,7 20,1 13,3 11,1 Ferrara 3,0 1,8 4,6 8,2 14,2 18,3 23,1 26,9 21,9 21,4 16,6 10,1 5,9 3,1 13,5 24,0 16,0 14,2 Forlì 4,0 2,3 4,8 7,2 12,3 17,1 21,2 24,8 21,4 20,3 16,0 10,3 5,5 3,7 12,2 22,5 15,5 13,6 Cesena 4,5 2,4 5,6 8,3 13,9 18,1 22,1 25,4 21,8 20,5 16,7 10,9 6,5 4,1 13,4 23,1 16,0 14,2 Campigna 1,6 0,4 2,7 3,6 10,1 13,5 17,0 20,4 17,1 16,4 12,9 8,8 5,6 1,5 9,0 18,2 12,7 10,4 Ravenna 4,1 2,1 5,4 8,5 13,7 18,1 22,6 26,2 22,1 21,0 16,8 10,6 6,3 3,8 13,4 23,7 16,1 14,3 Cervia (RA) 3,9 2,4 5,1 7,5 13,3 17,6 21,3 24,9 22,1 20,6 16,8 9,9 5,9 3,8 12,8 22,7 15,8 13,9 Rimini 4,2 2,7 5,0 7,2 13,0 17,1 21,3 25,0 22,4 20,6 17,0 11,4 7,7 4,0 12,5 22,9 16,4 14,2 Media ,3 3,7 7,4 10,8 17,0 21,7 26,4 30,1 25,4 24,5 19,5 13,3 8,4 5,4 16,5 27,3 19,0 17,7 Anomalia temperatura media 2006 Clima ( ) inv pri est aut anno inv pri est aut anno Piacenza -1,2 0,6 1,1 1,9 0,9 2,4 11,8 21,9 12,8 12,2 Parma -0,8 0,3 0,7 2,0 0,6 3,7 14,0 24,0 14,3 14,0 Bobbio -1,8 0,4 0,8 1,8 0,3 3,0 11,8 21,4 12,4 12,1 Cimone (MO) 3,8 1,6 1,0 2,5 1,3-3,8 0,1 9,8 3,6 2,4 Bologna -0,6 0,0 0,4 1,6 0,6 3,4 13,2 23,3 14,2 13,5 Ferrara -0,8-0,7-0,4 1,2-0,1 3,9 14,3 24,3 14,9 14,3 Forlì -0,9-1,7-1,7 0,3-0,9 4,6 13,9 24,1 15,2 14,5 Campigna 0,0 1,7 1,0 2,6 1,4 1,6 7,4 17,1 10,0 9,0 Ravenna -0,2 0,3 0,5 1,1 0,5 4,0 13,1 23,2 15,1 13,8 Rimini -0,7 0,2 0,9 1,9 0,8 4,6 12,3 22,0 14,5 13,4 17 Riepilogo meteorologico 2006

18 Tav. 2 - Temperatura massima media mensile C Media delle temperature massime dic05 gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic inv pri est aut anno Piacenza 4,4 3,6 6,3 13,1 18,3 24,3 29,1 32,9 27,6 25,8 19,7 12,8 8,3 4,8 18,5 29,9 19,4 18,5 Parma 6,2 4,3 7,8 13,4 19,9 25,0 29,7 33,5 28,0 27,0 21,2 13,8 9,0 6,0 19,4 30,4 20,7 19,2 Bobbio 5,6 5,0 7,8 12,4 18,5 22,8 28,3 32,0 26,6 25,5 19,8 14,5 8,9 6,1 17,9 29,0 19,9 19,2 Salsomaggiore 4,8 3,9 6,6 12,2 18,3 24,0 28,8 32,9 27,0 25,8 19,5 12,8 8,0 5,1 18,2 29,6 19,4 19,2 Teruzzi 1,7 1,0 2,8 5,2 10,8 15,1 20,4 24,4 18,8 18,6 14,0 9,9 5,8 1,8 10,4 21,2 14,2 19,2 Cavriago(RE) 5,8 4,2 7,9 13,0 19,2 24,3 29,1 33,0 27,2 26,4 20,7 13,6 8,7 5,9 18,8 29,8 20,2 18,7 Reggio Emila 6,4 4,6 8,5 13,3 19,7 24,6 29,4 33,3 28,0 27,0 21,2 13,9 9,0 6,5 19,2 30,3 20,7 19,2 Modena 5,7 4,2 8,8 13,0 19,6 24,0 28,7 32,9 27,8 26,8 21,3 13,8 9,1 6,1 18,9 29,8 20,7 18,9 Cimone (MO) -2,4-3,7-1,8-0,5 4,2 8,5 12,8 15,5 10,8 11,3 8,1 4,1 0,4-2,7 4,0 13,0 7,8 5,8 Bologna 5,6 4,2 9,4 12,8 19,4 23,7 28,5 32,9 28,4 27,0 21,5 14,1 9,0 6,4 18,7 29,9 20,9 19,3 Molinella (BO) 2,9 8,0 10,5 15,9 21,0 26,2 29,1 25,8 21,2 15,7 Loiano(BO) 3,8 2,2 5,5 8,0 14,8 19,7 24,4 28,1 23,8 22,2 17,0 13,0 7,6 3,8 14,1 25,5 17,4 15,3 Ferrara 5,7 4,9 9,1 12,6 19,6 23,6 28,5 32,2 27,0 26,9 21,2 13,7 8,9 6,5 18,6 29,3 20,6 18,8 Forlì 8,1 5,6 10,2 12,4 18,3 23,5 27,8 31,8 27,4 26,6 21,9 16,2 9,8 8,0 18,1 29,0 21,6 19,3 Cesena 7,7 4,8 9,6 12,2 18,6 23,1 27,5 30,9 26,8 25,7 21,3 15,2 9,7 7,3 17,9 28,4 20,8 18,7 Campigna 3,9 2,8 5,5 6,2 13,8 17,4 20,6 24,2 20,2 19,7 15,5 11,8 8,2 4,0 12,4 21,7 15,7 13,5 Ravenna 6,9 5,1 9,7 12,2 18,5 22,9 27,8 31,2 26,8 25,8 21,5 15,1 9,7 7,2 17,8 28,6 20,8 18,7 Cervia (RA) 7,0 5,0 9,6 11,7 18,0 22,7 26,9 30,5 26,9 25,5 21,8 14,5 9,7 7,2 17,5 28,1 20,6 18,6 Rimini 8,0 5,5 9,3 11,6 17,7 22,3 26,6 30,2 27,2 25,5 22,0 16,1 11,5 7,6 17,2 28,0 21,2 18,8 Media ,3 3,7 7,4 10,8 17,0 21,7 26,4 30,1 25,4 24,5 19,5 13,3 8,4 5,4 16,5 27,3 19,0 17,7 Anomalia temperatura massima 2006 Clima ( ) inv pri est aut anno inv pri est aut anno Piacenza -1,3 1,2 2,0 2,4 1,4 6,1 17,3 27,8 17,0 17,1 Parma -0,8 0,3 0,6 2,6 0,8 6,8 19,1 29,8 18,1 18,5 Bobbio -1,1 0,6 1,2 2,8 1,9 7,2 17,3 27,7 17,2 17,3 Cimone (MO) -0,8 1,9 0,8 2,2 1,3-1,8 2,1 12,2 5,7 4,5 Bologna -0,3 0,5 1,0 2,5 1,2 6,7 18,2 28,9 18,4 18,0 Ferrara 0,0 0,0 0,1 2,4 0,7 6,5 18,6 29,1 18,2 18,1 Forlì 0,8 0,3 0,5 3,1 1,3 7,2 17,8 28,5 18,5 18,0 Campigna 2,3 7,9 8,2 7,4 6,5 4,2 10,7 21,1 13,1 12,3 Ravenna 0,1 1,0 1,2 2,0 1,2 7,1 16,9 27,4 18,8 17,4 Rimini -0,6 0,3 1,0 2,6 1,1 8,2 16,9 27,0 18,6 17,7 18 Riepilogo meteorologico 2006

19 Tav. 3 - Temperatura minima media mensile C Media delle temperature minime dic05 gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic inv pri est aut anno Piacenza -2,4-3,5-1,1 1,9 5,8 11,1 14,0 18,6 15,9 14,1 10,6 5,1 1,6-2,3 6,3 16,2 9,9 7,8 Parma 0,3-0,7 1,6 4,9 10,0 14,2 18,2 22,1 17,9 17,0 12,8 7,6 3,8 0,4 9,7 19,4 12,5 10,5 Bobbio -1,4-3,7-0,5 2,4 7,2 11,6 14,5 18,4 14,9 13,9 10,3 5,7 1,1-1,9 7,0 15,9 10,0 7,8 Salsomaggiore -2,1-3,4-1,1 2,1 6,9 11,6 15,4 19,5 15,5 14,1 9,9 5,3 1,4-2,2 6,8 16,8 9,8 7,8 Teruzzi -3,1-3,7-1,6-0,5 4,9 8,6 13,5 17,6 12,6 13,2 9,3 4,9 1,9-2,8 4,3 14,5 9,1 6,3 Cavriago(RE) -2,3-3,7-1,9 1,1 5,7 10,0 13,8 18,1 14,9 13,7 9,4 3,6 0,4-2,7 5,6 15,6 8,9 6,9 Reggio Emila 0,4-0,6 1,4 4,5 9,7 13,5 17,6 21,5 17,5 16,7 12,5 7,1 3,5 0,4 9,2 18,9 12,1 10,2 Modena 0,3-1,0 1,2 4,2 9,5 13,3 17,6 21,4 17,3 16,6 12,3 6,7 3,2 0,2 9,0 18,8 11,9 10,0 Cimone (MO) -6,6-7,9-5,6-4,6-0,4 3,2 7,5 11,0 7,3 7,7 5,2 0,2-2,8-6,7-0,6 8,6 4,4 1,7 Bologna -0,6-2,0 0,0 2,7 8,0 12,1 16,0 19,9 16,5 15,6 11,2 5,4 1,9-0,9 7,6 17,5 10,7 8,9 Molinella (BO) -1,4 0,5 4,4 9,7 13,1 16,7 22,3 14,6 9,7 8,9 9,3 Loiano(BO) -1,5-2,3-0,1 1,2 7,0 10,1 14,4 18,4 14,4 14,2 10,5 6,0 2,4-1,3 6,1 15,7 10,2 7,7 Ferrara 0,6-0,8 1,2 4,4 9,8 13,4 17,7 21,5 17,1 16,8 12,4 6,4 3,1 0,3 9,2 18,8 11,9 10,1 Forlì 0,0-1,1-0,7 2,0 6,4 10,7 14,6 17,8 15,5 13,9 10,0 4,4 1,2-0,6 6,4 15,9 9,4 7,9 Cesena 1,6 0,4 1,8 4,5 9,7 12,7 16,5 19,7 17,1 16,0 12,6 7,0 3,4 1,2 8,9 17,8 11,9 10,0 Campigna -0,8-1,9-0,1 1,0 6,4 9,5 13,4 16,5 14,0 13,1 10,2 5,7 2,9-1,0 5,6 14,6 9,7 7,3 Ravenna 1,5-0,2 1,6 4,8 9,8 13,5 17,6 20,9 17,8 16,5 12,5 6,7 3,2 1,0 9,3 18,8 11,9 10,3 Cervia (RA) 0,9-0,3 0,5 3,2 8,5 12,5 15,7 19,3 17,3 15,7 11,9 5,4 2,2 0,4 8,0 17,4 11,0 9,3 Rimini 0,4 0,0 0,6 2,8 8,3 11,9 16,0 19,8 17,6 15,8 12,1 6,8 3,9 0,3 7,7 17,8 11,5 9,6 Media ,8-2,0-0,1 2,5 7,5 11,4 15,3 19,2 15,6 14,7 10,8 5,5 2,1-1,0 7,1 16,6 10,4 8,4 Anomalia temperatura minima 2006 Clima ( ) inv pri est aut anno inv pri est aut anno Piacenza -1,0 0,0 0,2 1,4 0,5-1,3 6,3 16,0 8,5 7,4 Parma -0,2 0,9 1,2 2,1 1,0 0,5 8,8 18,2 10,4 9,5 Bobbio -0,6 0,8 0,9 2,3 0,9-1,3 6,2 15,0 7,7 6,9 Cimone (MO) -0,8 1,3 1,2 2,8 1,4-5,9-1,9 7,4 1,6 0,3 Bologna -0,9-0,5-0,3 0,7-0,1 0,1 8,1 17,7 10,0 9,0 Ferrara -1,1-0,8-0,7 0,4-0,5 1,3 10,0 19,5 11,5 10,6 Forlì -2,6-3,7-3,8-2,5-3,0 2,0 10,1 19,7 11,9 10,9 Campigna 0,1 1,6 1,4 2,7 1,5-1,1 4,1 13,2 7,0 5,8 Ravenna 0,0 0,0-0,1 0,6 0,2 0,9 9,3 18,9 11,3 10,1 Rimini -0,7 0,0 0,8 1,2 0,6 1,1 7,7 17,0 10,4 9,0 19 Riepilogo meteorologico 2006

20 Tav. 4 - Precipitazioni (mm) Quantità di precipitazione mensile dic 05 gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic Piacenza 84 22,6 60, ,2 12,2 33,6 10,8 133,8 170,8 27, ,2 Parma 87, ,8 28, ,4 8,4 10,8 83,4 156,2 21, ,4 Bobbio 120,4 44,4 70,8 30, ,4 6, ,6 73,6 32,6 57,4 78,4 Salsomaggiore 98,6 55,8 59, ,8 20 9,6 11,6 93,4 239,6 26,8 36,8 44 Teruzzi 136,2 103,8 116, ,4 61,6 0,6 61,8 142,4 166,4 45,2 78,2 76,6 Cavriago(RE) 82,6 40,8 59,8 30, ,8 19,6 43,2 92,4 144,2 21, ,6 Reggio Emila 90, ,8 33, ,8 24, ,8 131, ,4 22,4 Modena ,8 44,4 44,2 20,8 23,6 29, ,4 20,6 Cimone (MO) 43,2 5,2 13,4 39,6 8,6 6,2 9,2 68,4 27, Bologna 28 7,6 34,2 26,4 42,6 74,4 31 0,6 44,8 98,6 11, ,6 Molinella (BO) 5,6 5, ,4 39,6 7,4 2,2 83 1,8 Loiano(BO) 73,4 27,4 60,8 53,8 97,4 60,6 13, ,4 183,4 15,6 52,6 46,2 Ferrara 38,6 16,2 23,8 29,2 37,6 44,4 44,4 0,8 91,2 110, ,8 10,8 Forlì 48,2 11,6 31,2 67,2 69,8 97 7,4 14, ,6 20, ,2 Cesena 49, ,6 43, ,8 10,8 72,8 154,8 21,4 28,2 13 Campigna ,6 117, ,6 69,2 48,6 62,4 94,8 203, ,6 155,4 Ravenna 50 10,6 28,4 53,2 69, , ,4 15,6 20,8 6,2 Cervia (RA) 29 8,4 23,4 36,4 47,8 73,2 11,4 12, ,4 27,4 9,2 Rimini 20,4 20,8 40,4 46,2 60,4 52,8 27, ,4 154,6 13,2 8,6 5,6 Quantità di precipitazione stagionale 2006 Clima ( ) inv pri est aut anno inv pri est aut anno Piacenza 166,8 87,4 178,2 222, Parma 175,2 87,2 102, Bobbio 235, ,4 163,6 638, Salsomaggiore 214,2 96,8 114,6 303,2 728, Cimone (MO) 61,8 54,4 105, Bologna 69,8 143,4 76,4 134,8 424, Ferrara 78,6 111,2 136,4 140,4 466, Forlì Campigna 513,4 404,8 205,8 357,4 1481, Ravenna ,2 138, Rimini 81,6 159, ,4 593, Riepilogo meteorologico 2006

21 Tav. 5 - Numero giorni con precipitazioni >1 mm Numero giorni con pioggia mensile dic 05 gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic Piacenza Parma Bobbio Salsomaggiore Teruzzi Cavriago (RE) Reggio Emila Modena Cimone (MO) Bologna Molinella (BO) Loiano (BO) Ferrara Forlì Cesena Campigna Ravenna Cervia (RA) Rimini Numero giorni con pioggia stagionale 2006 Clima ( ) inv pri est aut anno inv pri est aut anno Piacenza Parma Bobbio Salsomaggiore Cimone (MO) Bologna Ferrara Forlì Campigna Ravenna Rimini Riepilogo meteorologico 2006

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