Mostra dei Trofei di Caccia della Provincia di Brescia, Limone del Garda, 22 Maggio 2011
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- Mauro Magni
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1 Mostra dei Trofei di Caccia della Provincia di Brescia, Limone del Garda, 22 Maggio 2011 Monitoraggio sanitario del Cinghiale in provincia di Brescia Loris ALBORALI Mario CHIARI Sezione Diagnostica di Brescia, Istituto t Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia ed Emilia Romagna
2 ONE WORLD, ONE HEALTH, ONE MEDICINE UN MONDO, UNA SALUTE, UNA MEDICINA
3 Un mondo, una salute contro le epidemie emergenti? Una nuova strategia: la minaccia di potenziali pandemie (es. Influenza, SARS, Ebola) richiede un approccio olistico al controllo dei focolai epidemici... che riesca a prevenire il passaggio delle p p gg patologie dalle specie animali (selvatiche o domestiche) all uomo
4 Potenziale zoonosico dei patogeni animali 58% dei patogeni umani sono zoonosici 80% dei patogeni animali sono multi-ospite 73% delle malattie emergenti sono zoonosi 80% degli agenti che hanno un potenziale uso bioterroristico sono patogeni zoonosici Quasi tutte le nuove malattie umane hanno origine da serbatoi animali
5 Il mondo è come un villaggio globale interazioni uomo-animali viaggi internazionali per effetto del processo di globalizzazione li i
6 Il processo di globalizzazione Coinvolge la macropolitica i mercati economici i flussi migratori i comportamenti umani Favorisce la diffusione delle patologie trasmissibili > incidenza malattie nuove e re-emergenti Nuovi agenti e nuove malattie Espansione geografica rispetto alla nicchia originaria Allargamento dello spettro d ospite e salto di specie (anche da animale a uomo) Acquisizione di resistenza a farmaci antimicrobici
7 Processo di globalizzazione e Sanità Interazioni con la sanità animale Cambiamenti climatici, riscaldamento del pianeta Modifiche della produzione zootecnica Movimentazione intercontinentale di merci ed animali Interazioni i con la sanità pubblica Aumento circolazione di persone Maggior liberalizzazione politica ed economica Riduzione degli investimenti nei programmi sanitari Urbanizzazione (5 miliardi nel 2025), incremento demografico/sovrappopolazione
8 Nessun Paese può considerarsi i un rifugio sicuro rispetto alle malattie animali Joseph Domenech Veterinario i Ufficiale i Capo della FAO
9 Approccio multidisciplinare E necessario promuovere la collaborazione tra i professionisti della salute dell uomo e degli animali al fine di affrontare le sfide più difficili che interessano la salute globale
10 Anche secondo l OMS. OMS Annual Report 2006: A Safer Future Global Public Health Security in the 21th Century Le malattie nuove emergenti rappresentano una minaccia globale che richiede una risposta coordinata e globale Per affrontare le sfide che si presentano sul percorso collettivo volto a perseguire una sicurezza sanitaria globale raccomanda, di mobilitare bl le necessarie competenze tecniche e sostenere la collaborazione interprofessionale per far fronte alle emergenze
11 Obiettivo Disinnescare le minacce alla salute umana e animale prima che raggiungano il livello di crisi PREVENZIONE SORVEGLIANZA
12 Monitoraggio negli animali selvatici Per meglio definire lo stato di salute e le malattie presenti nella fauna selvatica Per rendere più efficiente il sistema di gestione Gestione sanitaria Gestione faunistico venatoria Gestione ambientale
13 Gestione sanitaria A seconda dell agente patogeno si possono avere: Patologie specie-specifiche (es. PSC, MVS ) Patologie interspecifiche (es. FMD, Afta ) Patologie zoonosiche ** (es. Tubercolosi, Brucellosi Salmonellosi )
14 Rischi sanitari AMBIENTE Effettiva circolazione i di agenti patogeni potenzialmente a carattere zoonosico CACCIATORE Maggior consapevolezza e responsabilizzazione della filiera CACCIATO Necessità di assicurare il consumatore finale circa la Necessità di assicurare il consumatore finale circa la qualità delle carni (assenza di contaminazioni)
15 Finalità della gestione sanitaria GESTIONE ECOSISTEMA INTEGRATA (AMBIENTE AMBIENTE) SALVAGUARDIA SALUTE UMANA (CACCIATORE) CONSERVAZIONE PATRIMONIO FAUNISTICO (CACCIATO CACCIATO)
16 Monitoraggio Sanitario: Sorveglianza passiva analisi i delle cause di morte di soggetti deceduti trovati morti in territori di caccia o aree protette attiva sorveglianza programmata su soggetti a vita libera cacciati o catturati vivi Mostra Trofei Provinciale Monitoraggio Sanitario Ungulati Alpini
17 Componenti coinvolte Amministrazione Provinciale - Servizio Caccia e Pesca: coordinamento, finanziamento, informazione e pubblicizzazione i i dell esecuzione del Piano ATC e CA: Cooperazione attiva alla esecuzione, divulgazione e pubbliciz-zazione del piano a livello locale Cacciatori, Guardie Provinciali,ecc: prelievo dei campioni richiesti; recupero e consegna dei morti Servizi Veterinari delle ASL: consulenza sanitaria; recapito per la consegna di organi e/o carcasse IIZZSS: esami idil laboratorio sulle carcasse e visceri idegli abbattuti, elaborazione dei risultati S i ir i li l i i di i lid d l Servizi Regionali: consultazione, indirizzo e convalida del piano
18 Componenti attive: Suddivisione dei compiti 1. Esame clinico Segni e sintomi i 1. Valutazione lesioni i Autopsia 2. Esami di laboratorio Ricerca agenti infettivi i Compito del cacciatore Compito dell IZSLER 3. Definizione causa di morte Tutte le fasi sono importanti e necessarie per valutare la salute dei nostri animali Mostra Trofei Provinciale Monitoraggio Sanitario Ungulati Alpini
19 Trova la differenza
20 Background Espansione dovuta a Assenza di predatori naturali Territorio ideale alla specie Tot Stagione Cinghiale Capriolo Camoscio Cervo venatoria Total
21 Produzione Carne di Selvaggina Specie * Peso medio Carne di selvaggina (Eviscerato) (Parzialmente disossata) Cervo 88 Kg 43 Kg 40 kg carne + 3 kg macinato Capriolo 15,5 Kg 6 kg 5.5 kg carne + 0,5 kg macinato Cinghiale 44 Kg 23 Kg 20 kg carne + 3 kg macinato Possibili consumatori * Winkelmayer et al Stagione 2009/10 Abbattuti Possibili consumatori Cervi x 265 Cinghiali x 147
22 Background Protocolli diagnostici Cervo, capriolo, Camoscio, Volpe Lepre SPECIE Carcasse Organi interni MAP Salmonella Parassiti intestinali Rabbia Trichinella Salmonella Parassiti intestinali EBHS Parassiti intestinali Brucellosis Tularemia Sangue BVD VRS PI3 Brucellosi Q Fever Blue tongue EBHS Tularemia Brucellosi Leptospirosi
23 Campioni richiesti Campionamento Testa Sangue (Massetere+Ln) Zecche Corata completa Scheda Rene & vescica Novità 2011: Testicoli e Milza
24 Test diagnostici Cinghiale cacciato Visceri* Sangue 3. Batteriologico Salmonella Mycobatteri Leptospira 1.Anatomo-patologico 2.Parassitologico. Trichinella Circovirus Parvovirus Pestivirus Salmonella C.S.F Aujeszky Afta Brucella M.V..S. PRRS M. Hyop. Encefalom. * Testa (massetere e linfonodi); Testa (massetere e linfonodi); Intestino; fegato e polmoni; rene e vescica; sangue A. Pleurop. Lepto
25 569 dall attività venatoria Campioni conferiti 2010/ carcasse Maschi Femmine N.D. Qualità non sempre ottimale Provenienza omogenea Completezza N organi assenti Assenza massetere o diaframma 0 Assenza feci 131 Assenza rene e urina 531 Assenza sangue 34
26 Monitoraggio Lesioni Riscontrate
27 Ospiti del ciclo silvestre Spazzini Abitudini cannibalistiche Ciclo di vita di alcuni anni In cima alla catena alimentare Volpe Cinghiale Tasso Volatili carnivori (Corvidi, Falconidi ) Risultati Trichinella spp. Regolamento CE 2075/ gr lingua /muscolo anteriore gamba 10 gr Muscolo vicino a tendini 20 gr altri muscoli SE POSITIVO IL POOL 50 gr. Per singolo animale di muscolo
28 N Positivi 0 Negativi 569 Totale 569 Risultati Trichinella spp. Riscontro di basse cariche parassitarie in anni passati Prevenzione (dal sito EpiCentro) La carne va consumata ben cotta, (è sufficiente 1 minuto a 65 C) Carni esaminate da un veterinario 1 mese a -15 C: un congelamento prolungato, infatti, uccide le larve Quando si macella la propria carne in casa, pulire bene gli strumenti Salatura, essiccamento, affumicamento e cottura nel forno a microonde della carne non assicurano l'uccisione del parassita
29 Risultati Trichinella spp. Stagione 2007/08 Stagione 2008/09
30 Risultati Salmonella spp. Ricerca svolta da contenuto intestinale Salubrità della carne Problema di contaminazioni i i nell eviscerazione i Controllo sanitario della popolazione Stagione Positivi Negativi Tot Prevalenza (I.C.) 2006/ ,11% 2007/ ,99% 2008/ ,89% 2009/ ,50% 20010/ ,28%
31 Risultati Salmonella spp.
32 Risultati Salmonella spp
33 Risultati Mycobacterium spp. In Italia è stata dimostrata nel cinghiale la presenza di due micobatteri facenti parte del gruppo Mycobacterium tuberculosis complex: M. bovis e M. microti In Tirolo è stata t recentemente t diagnosticata t la presenza di M. caprae in cervi Campioni: linfonodi della regione della testa con lesioni macroscopiche Esame anatomo-patologico Esame batteriologico ed istologico PCR IS6110: identificazione di Mycobacterium TB complex (MtbC) PCR-RFLP gyrb: identificazione dei MtbC.
34 Stagione venatoria Risultati Mycobacterium spp. Lesioni M. microti Positivi Non identificabile Negativi 2008/ / /
35 Esempi di modalità di trasmissione Da contatto Francisella tularensis Mycobacterium spp. Brucella spp. Da contaminazione Salmonella spp. Escherichia Coli VTEC Yersinia enterocolitica Leptospira spp. Da ingestione Trichinella ihi spp. Toxoplasma gondii
36 Rischi di trasmissione da contatto Manipolazione a mani nude delle carcasse Mezzi di protezione personale Mancanza di riconoscimento lesioni Adeguata formazione specifica per i soggetti a rischio (Cacciatori e Agenti di polizia) Basi di anatomia patologica (lesioni macroscopiche) Importazione di patogeni Limitare le movimentazioni di animali a scopo di ripopolamento
37 Rischi di contaminazione / riduzione della qualità della carcassa Caccia a palla Errore di tiro Colpo in parti non vitali dell animale Recupero del capo dopo più di due ore Possibile nella caccia di selezione se tiri a lunga distanza Colpo in addome Rottura intestinale Molto probabile nella caccia in battuta (tiro a mano libera ) Erronee modalità di manipolazione della carcassa Rottura accidentale di intestino o vescica Mancata formazione del cacciatore
38 Rischi di ingestione di patogeni presenti nelle carni Assunzione di carni infestate da Trichinella spp. Analizzare tutti i capi Verificare la circolazione del Nematode nelle diverse specie Presenza ditoxoplasma p gondii Congelare (-13 C) o cuocere (67 C) la carne Utilizzare mezzi di protezione personale Lavare gli strumenti utilizzati per manipolare le carni Valutare l effettiva circolazione del parassita (screening sierologico)
39 Il cacciatore produttore primario Pacchetto Igiene (Regolamenti /2004/CE): Auspica l'estensione della formazione in igiene a tutti i cacciatori Fa emergere l'essenzialità lità del binomio i CACCIATORE FORMATO CENTRO DI SOSTA O RACCOLTA DEI CAPI CACCIATI
40 Il cacciatore formato in igiene nella destinazione della selvaggina al consumo CACCIATORE & PERSONA FORMATA AUTOCONSUMO CENTRO DI LAVORAZIONE SELVAGGINA CESSIONE DIRETTA CONSUMATORE FINALE COMMERCIO ESERCIZI AL DETTAGLIO SOMMINISTRAZIONE
41 Conclusioni e Novità per 2011/12 Organizzazione Miglioramento quali-quantitativo del campione Diaframma/massetere deve sempre essere presente Quantità spesso non sufficiente alle indagini (Non Coriandoli) Tante feci non consegnate Rene e urina solo 20 campioni (4 pos!!) Schede leggibili Testicoli e Milze Maggior consapevolezza della filiera
42 Conclusioni e Novità per 2011/12 Stato sanitario Trichinella: fondamentale un continuo monitoraggio Salmonella: massima attenzione nell eviscerazione eviscerazione Mycobacterium : non riscontrato M. bovis, ma anche M. micoti è zoonosico Sierologia presenza di anticorpi verso i principali patogeni del maiale domestico Non abbassare il livello ll di sorveglianza
43 Grazie per la gentile attenzione
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