Mostra dei Trofei di Caccia della Provincia di Brescia, Limone del Garda, 22 Maggio 2011

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Mostra dei Trofei di Caccia della Provincia di Brescia, Limone del Garda, 22 Maggio 2011"

Transcript

1 Mostra dei Trofei di Caccia della Provincia di Brescia, Limone del Garda, 22 Maggio 2011 Monitoraggio sanitario del Cinghiale in provincia di Brescia Loris ALBORALI Mario CHIARI Sezione Diagnostica di Brescia, Istituto t Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia ed Emilia Romagna

2 ONE WORLD, ONE HEALTH, ONE MEDICINE UN MONDO, UNA SALUTE, UNA MEDICINA

3 Un mondo, una salute contro le epidemie emergenti? Una nuova strategia: la minaccia di potenziali pandemie (es. Influenza, SARS, Ebola) richiede un approccio olistico al controllo dei focolai epidemici... che riesca a prevenire il passaggio delle p p gg patologie dalle specie animali (selvatiche o domestiche) all uomo

4 Potenziale zoonosico dei patogeni animali 58% dei patogeni umani sono zoonosici 80% dei patogeni animali sono multi-ospite 73% delle malattie emergenti sono zoonosi 80% degli agenti che hanno un potenziale uso bioterroristico sono patogeni zoonosici Quasi tutte le nuove malattie umane hanno origine da serbatoi animali

5 Il mondo è come un villaggio globale interazioni uomo-animali viaggi internazionali per effetto del processo di globalizzazione li i

6 Il processo di globalizzazione Coinvolge la macropolitica i mercati economici i flussi migratori i comportamenti umani Favorisce la diffusione delle patologie trasmissibili > incidenza malattie nuove e re-emergenti Nuovi agenti e nuove malattie Espansione geografica rispetto alla nicchia originaria Allargamento dello spettro d ospite e salto di specie (anche da animale a uomo) Acquisizione di resistenza a farmaci antimicrobici

7 Processo di globalizzazione e Sanità Interazioni con la sanità animale Cambiamenti climatici, riscaldamento del pianeta Modifiche della produzione zootecnica Movimentazione intercontinentale di merci ed animali Interazioni i con la sanità pubblica Aumento circolazione di persone Maggior liberalizzazione politica ed economica Riduzione degli investimenti nei programmi sanitari Urbanizzazione (5 miliardi nel 2025), incremento demografico/sovrappopolazione

8 Nessun Paese può considerarsi i un rifugio sicuro rispetto alle malattie animali Joseph Domenech Veterinario i Ufficiale i Capo della FAO

9 Approccio multidisciplinare E necessario promuovere la collaborazione tra i professionisti della salute dell uomo e degli animali al fine di affrontare le sfide più difficili che interessano la salute globale

10 Anche secondo l OMS. OMS Annual Report 2006: A Safer Future Global Public Health Security in the 21th Century Le malattie nuove emergenti rappresentano una minaccia globale che richiede una risposta coordinata e globale Per affrontare le sfide che si presentano sul percorso collettivo volto a perseguire una sicurezza sanitaria globale raccomanda, di mobilitare bl le necessarie competenze tecniche e sostenere la collaborazione interprofessionale per far fronte alle emergenze

11 Obiettivo Disinnescare le minacce alla salute umana e animale prima che raggiungano il livello di crisi PREVENZIONE SORVEGLIANZA

12 Monitoraggio negli animali selvatici Per meglio definire lo stato di salute e le malattie presenti nella fauna selvatica Per rendere più efficiente il sistema di gestione Gestione sanitaria Gestione faunistico venatoria Gestione ambientale

13 Gestione sanitaria A seconda dell agente patogeno si possono avere: Patologie specie-specifiche (es. PSC, MVS ) Patologie interspecifiche (es. FMD, Afta ) Patologie zoonosiche ** (es. Tubercolosi, Brucellosi Salmonellosi )

14 Rischi sanitari AMBIENTE Effettiva circolazione i di agenti patogeni potenzialmente a carattere zoonosico CACCIATORE Maggior consapevolezza e responsabilizzazione della filiera CACCIATO Necessità di assicurare il consumatore finale circa la Necessità di assicurare il consumatore finale circa la qualità delle carni (assenza di contaminazioni)

15 Finalità della gestione sanitaria GESTIONE ECOSISTEMA INTEGRATA (AMBIENTE AMBIENTE) SALVAGUARDIA SALUTE UMANA (CACCIATORE) CONSERVAZIONE PATRIMONIO FAUNISTICO (CACCIATO CACCIATO)

16 Monitoraggio Sanitario: Sorveglianza passiva analisi i delle cause di morte di soggetti deceduti trovati morti in territori di caccia o aree protette attiva sorveglianza programmata su soggetti a vita libera cacciati o catturati vivi Mostra Trofei Provinciale Monitoraggio Sanitario Ungulati Alpini

17 Componenti coinvolte Amministrazione Provinciale - Servizio Caccia e Pesca: coordinamento, finanziamento, informazione e pubblicizzazione i i dell esecuzione del Piano ATC e CA: Cooperazione attiva alla esecuzione, divulgazione e pubbliciz-zazione del piano a livello locale Cacciatori, Guardie Provinciali,ecc: prelievo dei campioni richiesti; recupero e consegna dei morti Servizi Veterinari delle ASL: consulenza sanitaria; recapito per la consegna di organi e/o carcasse IIZZSS: esami idil laboratorio sulle carcasse e visceri idegli abbattuti, elaborazione dei risultati S i ir i li l i i di i lid d l Servizi Regionali: consultazione, indirizzo e convalida del piano

18 Componenti attive: Suddivisione dei compiti 1. Esame clinico Segni e sintomi i 1. Valutazione lesioni i Autopsia 2. Esami di laboratorio Ricerca agenti infettivi i Compito del cacciatore Compito dell IZSLER 3. Definizione causa di morte Tutte le fasi sono importanti e necessarie per valutare la salute dei nostri animali Mostra Trofei Provinciale Monitoraggio Sanitario Ungulati Alpini

19 Trova la differenza

20 Background Espansione dovuta a Assenza di predatori naturali Territorio ideale alla specie Tot Stagione Cinghiale Capriolo Camoscio Cervo venatoria Total

21 Produzione Carne di Selvaggina Specie * Peso medio Carne di selvaggina (Eviscerato) (Parzialmente disossata) Cervo 88 Kg 43 Kg 40 kg carne + 3 kg macinato Capriolo 15,5 Kg 6 kg 5.5 kg carne + 0,5 kg macinato Cinghiale 44 Kg 23 Kg 20 kg carne + 3 kg macinato Possibili consumatori * Winkelmayer et al Stagione 2009/10 Abbattuti Possibili consumatori Cervi x 265 Cinghiali x 147

22 Background Protocolli diagnostici Cervo, capriolo, Camoscio, Volpe Lepre SPECIE Carcasse Organi interni MAP Salmonella Parassiti intestinali Rabbia Trichinella Salmonella Parassiti intestinali EBHS Parassiti intestinali Brucellosis Tularemia Sangue BVD VRS PI3 Brucellosi Q Fever Blue tongue EBHS Tularemia Brucellosi Leptospirosi

23 Campioni richiesti Campionamento Testa Sangue (Massetere+Ln) Zecche Corata completa Scheda Rene & vescica Novità 2011: Testicoli e Milza

24 Test diagnostici Cinghiale cacciato Visceri* Sangue 3. Batteriologico Salmonella Mycobatteri Leptospira 1.Anatomo-patologico 2.Parassitologico. Trichinella Circovirus Parvovirus Pestivirus Salmonella C.S.F Aujeszky Afta Brucella M.V..S. PRRS M. Hyop. Encefalom. * Testa (massetere e linfonodi); Testa (massetere e linfonodi); Intestino; fegato e polmoni; rene e vescica; sangue A. Pleurop. Lepto

25 569 dall attività venatoria Campioni conferiti 2010/ carcasse Maschi Femmine N.D. Qualità non sempre ottimale Provenienza omogenea Completezza N organi assenti Assenza massetere o diaframma 0 Assenza feci 131 Assenza rene e urina 531 Assenza sangue 34

26 Monitoraggio Lesioni Riscontrate

27 Ospiti del ciclo silvestre Spazzini Abitudini cannibalistiche Ciclo di vita di alcuni anni In cima alla catena alimentare Volpe Cinghiale Tasso Volatili carnivori (Corvidi, Falconidi ) Risultati Trichinella spp. Regolamento CE 2075/ gr lingua /muscolo anteriore gamba 10 gr Muscolo vicino a tendini 20 gr altri muscoli SE POSITIVO IL POOL 50 gr. Per singolo animale di muscolo

28 N Positivi 0 Negativi 569 Totale 569 Risultati Trichinella spp. Riscontro di basse cariche parassitarie in anni passati Prevenzione (dal sito EpiCentro) La carne va consumata ben cotta, (è sufficiente 1 minuto a 65 C) Carni esaminate da un veterinario 1 mese a -15 C: un congelamento prolungato, infatti, uccide le larve Quando si macella la propria carne in casa, pulire bene gli strumenti Salatura, essiccamento, affumicamento e cottura nel forno a microonde della carne non assicurano l'uccisione del parassita

29 Risultati Trichinella spp. Stagione 2007/08 Stagione 2008/09

30 Risultati Salmonella spp. Ricerca svolta da contenuto intestinale Salubrità della carne Problema di contaminazioni i i nell eviscerazione i Controllo sanitario della popolazione Stagione Positivi Negativi Tot Prevalenza (I.C.) 2006/ ,11% 2007/ ,99% 2008/ ,89% 2009/ ,50% 20010/ ,28%

31 Risultati Salmonella spp.

32 Risultati Salmonella spp

33 Risultati Mycobacterium spp. In Italia è stata dimostrata nel cinghiale la presenza di due micobatteri facenti parte del gruppo Mycobacterium tuberculosis complex: M. bovis e M. microti In Tirolo è stata t recentemente t diagnosticata t la presenza di M. caprae in cervi Campioni: linfonodi della regione della testa con lesioni macroscopiche Esame anatomo-patologico Esame batteriologico ed istologico PCR IS6110: identificazione di Mycobacterium TB complex (MtbC) PCR-RFLP gyrb: identificazione dei MtbC.

34 Stagione venatoria Risultati Mycobacterium spp. Lesioni M. microti Positivi Non identificabile Negativi 2008/ / /

35 Esempi di modalità di trasmissione Da contatto Francisella tularensis Mycobacterium spp. Brucella spp. Da contaminazione Salmonella spp. Escherichia Coli VTEC Yersinia enterocolitica Leptospira spp. Da ingestione Trichinella ihi spp. Toxoplasma gondii

36 Rischi di trasmissione da contatto Manipolazione a mani nude delle carcasse Mezzi di protezione personale Mancanza di riconoscimento lesioni Adeguata formazione specifica per i soggetti a rischio (Cacciatori e Agenti di polizia) Basi di anatomia patologica (lesioni macroscopiche) Importazione di patogeni Limitare le movimentazioni di animali a scopo di ripopolamento

37 Rischi di contaminazione / riduzione della qualità della carcassa Caccia a palla Errore di tiro Colpo in parti non vitali dell animale Recupero del capo dopo più di due ore Possibile nella caccia di selezione se tiri a lunga distanza Colpo in addome Rottura intestinale Molto probabile nella caccia in battuta (tiro a mano libera ) Erronee modalità di manipolazione della carcassa Rottura accidentale di intestino o vescica Mancata formazione del cacciatore

38 Rischi di ingestione di patogeni presenti nelle carni Assunzione di carni infestate da Trichinella spp. Analizzare tutti i capi Verificare la circolazione del Nematode nelle diverse specie Presenza ditoxoplasma p gondii Congelare (-13 C) o cuocere (67 C) la carne Utilizzare mezzi di protezione personale Lavare gli strumenti utilizzati per manipolare le carni Valutare l effettiva circolazione del parassita (screening sierologico)

39 Il cacciatore produttore primario Pacchetto Igiene (Regolamenti /2004/CE): Auspica l'estensione della formazione in igiene a tutti i cacciatori Fa emergere l'essenzialità lità del binomio i CACCIATORE FORMATO CENTRO DI SOSTA O RACCOLTA DEI CAPI CACCIATI

40 Il cacciatore formato in igiene nella destinazione della selvaggina al consumo CACCIATORE & PERSONA FORMATA AUTOCONSUMO CENTRO DI LAVORAZIONE SELVAGGINA CESSIONE DIRETTA CONSUMATORE FINALE COMMERCIO ESERCIZI AL DETTAGLIO SOMMINISTRAZIONE

41 Conclusioni e Novità per 2011/12 Organizzazione Miglioramento quali-quantitativo del campione Diaframma/massetere deve sempre essere presente Quantità spesso non sufficiente alle indagini (Non Coriandoli) Tante feci non consegnate Rene e urina solo 20 campioni (4 pos!!) Schede leggibili Testicoli e Milze Maggior consapevolezza della filiera

42 Conclusioni e Novità per 2011/12 Stato sanitario Trichinella: fondamentale un continuo monitoraggio Salmonella: massima attenzione nell eviscerazione eviscerazione Mycobacterium : non riscontrato M. bovis, ma anche M. micoti è zoonosico Sierologia presenza di anticorpi verso i principali patogeni del maiale domestico Non abbassare il livello ll di sorveglianza

43 Grazie per la gentile attenzione

Lepre (Lepus europaeus)

Lepre (Lepus europaeus) Lepre (Lepus europaeus) Accertamenti diagnostici su lepri abbattute durante la stagione venatoria a. Corata completa (trachea, polmoni, cuore, fegato, milza, intestino) b. Sangue, una modica quantità di

Dettagli

Vengono di seguito riportati per ciascuna specie i campioni richiesti, il materiale distribuito e le modalità di conferimento.

Vengono di seguito riportati per ciascuna specie i campioni richiesti, il materiale distribuito e le modalità di conferimento. Gestione integrata delle specie di interesse faunistico venatorio: linee guida e applicazione di piani di monitoraggio sanitario in provincia di Brescia Negli ultimi decenni l espansione delle attività

Dettagli

Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia ed Emilia Romagna

Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia ed Emilia Romagna IL CACCIATORE: PRODUTTORE PRIMARIO 5 OTTOBRE 2010 Monitoraggi sanitari e rischi sanitari connessi al consumo delle carni di selvaggina in Lombardia Alessandra Gaffuri Mario Chiari Istituto Zooprofilattico

Dettagli

Sorveglianza delle malattie da vettori e Sanità Pubblica Veterinaria (SPV)

Sorveglianza delle malattie da vettori e Sanità Pubblica Veterinaria (SPV) Sorveglianza delle malattie da vettori e Sanità Pubblica Veterinaria (SPV) Stefano Gavaudan Centro Riferimento Malattie da Vettori Isitituto Zooprofilattico Sperimentale Umbria-Marche Il Cambiamento climatico:

Dettagli

Parte I (punti 3-9): Misure sanitarie obbligatorie per il controllo della Paratubercolosi bovina

Parte I (punti 3-9): Misure sanitarie obbligatorie per il controllo della Paratubercolosi bovina LINEE GUIDA PER L ADOZIONE DI PIANI DI CONTROLLO E PER L ASSEGNAZIONE DELLA QUALIFICA SANITARIA DEGLI ALLEVAMENTI NEI CONFRONTI DELLA PARATUBERCOLOSI BOVINA 1. Definizioni Ai sensi delle presenti linee

Dettagli

LA RETE DEGLI ISTITUTI ZOOPROFILATTICI SPERIMENTALI PER LA SORVEGLIANZA SANITARIA DEI CETACEI SPIAGGIATI IN ITALIA

LA RETE DEGLI ISTITUTI ZOOPROFILATTICI SPERIMENTALI PER LA SORVEGLIANZA SANITARIA DEI CETACEI SPIAGGIATI IN ITALIA LA RETE DEGLI ISTITUTI ZOOPROFILATTICI SPERIMENTALI PER LA SORVEGLIANZA SANITARIA DEI CETACEI SPIAGGIATI IN ITALIA Alessandra Pautasso - IZS del Piemonte Distribuzione geografica spiaggiamenti Liguria

Dettagli

ISPEZIONE E CONTROLLO SELVAGGINA CACCIATA E ALLEVATA. Cenni di legislazione venatoria relativa agli aspetti sanitari

ISPEZIONE E CONTROLLO SELVAGGINA CACCIATA E ALLEVATA. Cenni di legislazione venatoria relativa agli aspetti sanitari ISPEZIONE E CONTROLLO SELVAGGINA CACCIATA E ALLEVATA Cenni di legislazione venatoria relativa agli aspetti sanitari Legge 11 febbraio 1992, n. 157 Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma

Dettagli

La gestione sanitaria a garanzia della sicurezza del prodotto

La gestione sanitaria a garanzia della sicurezza del prodotto La gestione sanitaria a garanzia della sicurezza del prodotto Alfonso Zecconi Università degli Studi di Milano Dipartimento Patologia Animale Le tossinfezioni alimentari Problema comune a tutti gli alimenti

Dettagli

Esperienze di ricerca e gestione della lepre

Esperienze di ricerca e gestione della lepre Esperienze di ricerca e gestione della lepre Prof. Alessandro Poli Dipartimento di Patologia Animale, Profilassi ed Igiene degli Alimenti Facoltà di Medicina Veterinaria, Università di Pisa Collaborazione

Dettagli

La normativa per la lavorazione delle carni di selvaggina della Regione Toscana

La normativa per la lavorazione delle carni di selvaggina della Regione Toscana La carne degli ungulati selvatici: elementi per le buone metodologie di conservazione e lavorazione La normativa per la lavorazione delle carni di selvaggina della Regione Toscana A cura di: Sandro Nicoloso

Dettagli

Piano di monitoraggio della Trichinella negli animali selvatici

Piano di monitoraggio della Trichinella negli animali selvatici Piano di monitoraggio della Trichinella negli animali selvatici 24 Maggio 2010 Dott. Germana Colarusso Piano di monitoraggio Trichinella negli animali selvatici nematode può infestare una grande varietà

Dettagli

Modena, 28 Settembre 2011 IL METODO HACCP: CRITERI DI INDIVIDUAZIONE E GESTIONE DEI CCP

Modena, 28 Settembre 2011 IL METODO HACCP: CRITERI DI INDIVIDUAZIONE E GESTIONE DEI CCP Modena, 28 Settembre 2011 La valutazione del 1 e 2 principio Codex Gli strumenti e i metodi a disposizione per il Controllo Ufficiale Paolo Daminelli Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia

Dettagli

La gestione delle emergenze infettive: analisi e proposte

La gestione delle emergenze infettive: analisi e proposte La gestione delle emergenze infettive: analisi e proposte F R A N C E S C A R U S S O S E T T O R E P R O M O Z I O N E E S V I L U P P O I G I E N E E S A N I T À P U B B L I C A S E Z I O N E A T T U

Dettagli

PROGRAMMAZIONE 2015 UNITA OPERATIVA IGIENE DEGLI ALIMENTI DI ORIGINE ANIMALE

PROGRAMMAZIONE 2015 UNITA OPERATIVA IGIENE DEGLI ALIMENTI DI ORIGINE ANIMALE PROGRAMMAZIONE 2015 UNITA OPERATIVA IGIENE DEGLI ALIMENTI DI ORIGINE ANIMALE CRITERI DI PIANIFICAZIONE E CONTROLLO Competenza su: alimenti di origine animale. La pianificazione annuale dell attività dell

Dettagli

BRUCELLOSI BOVINA / BUFALINA / OVICAPRINA PRELIEVO CAMPIONI AL MATTATOIO. Recapito telefonico... A.S.L. n... Data.../.../... MACELLO... N TEL...

BRUCELLOSI BOVINA / BUFALINA / OVICAPRINA PRELIEVO CAMPIONI AL MATTATOIO. Recapito telefonico... A.S.L. n... Data.../.../... MACELLO... N TEL... ALLEGATO E BRUCELLOSI BOVINA / BUFALINA / OVICAPRINA PRELIEVO CAMPIONI AL MATTATOIO Alla Sezione I.Z.S. di DR... Recapito telefonico. A.S.L. n... Data.../.../... MACELLO... N TEL... VIA... COMUNE...PROV.....

Dettagli

Responsabile di progetto Cognome e Nome

Responsabile di progetto Cognome e Nome N. PROGETTO DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE interni estern i ore Proposta Piani Finalizzati annualità 2011: Produzione locale di lepri da destinare al ripopolamento SCHEDA DI PROGETTO NUMERO dei soggetti (e

Dettagli

REPORT WEST NILE DISEASE (WND) Anno 2014. Aprile 2014

REPORT WEST NILE DISEASE (WND) Anno 2014. Aprile 2014 REPORT WEST NILE DISEASE (WND) Anno 2014 Aprile 2014 1 Sorveglianza West Nile Disease Anno 2014 Il presente report ha l obiettivo di fornire un aggiornamento dei risultati della sorveglianza integrata

Dettagli

La salute animale in Svizzera Prevenire e agire tempestivamente

La salute animale in Svizzera Prevenire e agire tempestivamente Dipartimento federale dell'interno DFI Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria USAV La salute animale in Svizzera Prevenire e agire tempestivamente Ufficio federale della sicurezza

Dettagli

Tecniche per il controllo del cinghiale ed esperienze in Umbria

Tecniche per il controllo del cinghiale ed esperienze in Umbria Corso per il prelievo del cinghiale con metodi selettivi - ATC PG2 Dott. Luca Convito - Spoleto - 2014 Tecniche per il controllo del cinghiale ed esperienze in Umbria settori per la caccia al cinghiale

Dettagli

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA Prot. n. (VET/07/86072) LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA Richiamate: la legge 20 luglio 2004, n. 189 Disposizioni concernenti il divieto di maltrattamento degli animali,nonché di impiego degli stessi

Dettagli

Cenni di Legislazione sanitaria della selvaggina. Valerio Giaccone

Cenni di Legislazione sanitaria della selvaggina. Valerio Giaccone Cenni di Legislazione sanitaria della selvaggina Valerio Giaccone Dipartimento di Sanità pubblica, Patologia comparata e Igiene veterinaria, Università Padova Le regole contenute nel Regolamento CE 853

Dettagli

Ministero della Salute

Ministero della Salute Ministero della Salute DIPARTIMENTO DELLA PREVENZIONE E DELLA COMUNICAZIONE DIREZIONE GENERALE DELLA SANITA' PUBBLICA VETERINARIA E DEGLI ALIMENTI UFFICI VIII Ordinanza del Ministro della Salute Misure

Dettagli

Qualifica del personale che effettua le prove

Qualifica del personale che effettua le prove Qualifica del personale che effettua le prove Patrizia Rossi Laboratorio di Referenza per i Parassiti dell Unione Europea Istituto Superiore di Sanità, Roma 5.2 - Personale 5.2.1 - La direzione del laboratorio

Dettagli

03/02/2013. Bartonella henselae Toxoplasma Campylobacter Cryptosporidium Salmonella Giardia Toxocara Coxiella. Dermatofiti

03/02/2013. Bartonella henselae Toxoplasma Campylobacter Cryptosporidium Salmonella Giardia Toxocara Coxiella. Dermatofiti Bambini e cuccioli Il gatto di casa e la futura mamma Dott.ssa Nadia Gussetti Azienda Ospedaliera Padova ZOONOSI MALATTIE TRASMISSIBILI DALL ANIMALE ALL UOMO PER CONTATTO DIRETTO O PER VIA INDIRETTA Padova,

Dettagli

I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO: OHSAS 18001 AV2/07/11 ARTEMIDE.

I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO: OHSAS 18001 AV2/07/11 ARTEMIDE. I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO: OHSAS 18001 AV2/07/11 ARTEMIDE. 1 Nel panorama legislativo italiano la Salute e la Sicurezza sul Lavoro sono regolamentate da un gran numero di

Dettagli

Regione Emilia-Romagna. Piano regionale di monitoraggio nella fauna selvatica Risultati Anno 2012

Regione Emilia-Romagna. Piano regionale di monitoraggio nella fauna selvatica Risultati Anno 2012 Regione Emilia-Romagna Piano regionale di monitoraggio nella fauna selvatica Risultati Anno 2012 Introduzione Il piano viene svolto in accordo tra i Servizi Veterinari delle Aziende USL, gli Uffici faunistici

Dettagli

RESOCONTO MONITORAGGIO 2004 SULLA CHERATOCONGIUNTIVITE DEI BOVIDI SELVATICI ALPINI IN VALLE PO E IN VALLE VARAITA

RESOCONTO MONITORAGGIO 2004 SULLA CHERATOCONGIUNTIVITE DEI BOVIDI SELVATICI ALPINI IN VALLE PO E IN VALLE VARAITA RESOCONTO MONITORAGGIO 2004 SULLA CHERATOCONGIUNTIVITE DEI BOVIDI SELVATICI ALPINI IN VALLE E IN VALLE VARAITA 1 Introduzione Nell ambito della gestione e della conservazione del patrimonio faunistico

Dettagli

Portale Acqua e Salute

Portale Acqua e Salute Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali Portale Acqua e Salute Liana Gramaccioni 23/06/2008 Roma Liana Gramaccioni Portale Acqua e Salute L acqua è il bene strategico del terzo millennio.

Dettagli

Allegato I. Parte A Obiettivi formativi

Allegato I. Parte A Obiettivi formativi Allegato I Parte A Obiettivi formativi Tenuto conto dei contenuti formativi riportati nell Allegato I del decreto legislativo n. 150/2012, si riportano di seguito i contenuti comuni degli specifici corsi

Dettagli

CURRICULUM VITAE INFORMAZIONI PERSONALI. CASTELLI PAOLO Data di nascita 30/04/1958. Dirigente ASL I fascia - UFFICIO CONTROLLO RANDAGISMO

CURRICULUM VITAE INFORMAZIONI PERSONALI. CASTELLI PAOLO Data di nascita 30/04/1958. Dirigente ASL I fascia - UFFICIO CONTROLLO RANDAGISMO INFORMAZIONI PERSONALI Nome CASTELLI PAOLO Data di nascita 30/04/1958 Qualifica Amministrazione Incarico attuale Numero telefonico dell ufficio I Fascia ASL DELLA PROVINCIA DI BERGAMO Dirigente ASL I fascia

Dettagli

QUALITÀ E SICUREZZA PER I NOSTRI PAZIENTI

QUALITÀ E SICUREZZA PER I NOSTRI PAZIENTI QUALITÀ E SICUREZZA PER I NOSTRI PAZIENTI L ACCREDITAMENTO INTERNAZIONALE ALL ECCELLENZA Fondazione Poliambulanza ha ricevuto nel dicembre 2013 l accreditamento internazionale all eccellenza da parte di

Dettagli

Servizio Sanitario - REGIONE SARDEGNA. Dipartimento della Prevenzione. Sicurezza Alimentare. Articolo 7 regolamento (CE) 882/04

Servizio Sanitario - REGIONE SARDEGNA. Dipartimento della Prevenzione. Sicurezza Alimentare. Articolo 7 regolamento (CE) 882/04 Servizio Sanitario - REGIONE SARDEGNA Dipartimento della Prevenzione Sicurezza Alimentare Sintesi delle attività in materia di controlli ufficiali di cui al reg. (CE) 882/04, svolte dal Dipartimento di

Dettagli

Amministrazione Provinciale dell Aquila

Amministrazione Provinciale dell Aquila Amministrazione Provinciale dell Aquila Settore Politiche Ambientali Risorse Naturali ed Energetiche PROGRAMMA CORSO DI ABILITAZIONE PER SELECONTROLLORI PRINCIPI DI CONOSCENZA DELLA FAUNA SELVATICA a)

Dettagli

Nascita, caratteristiche ed evoluzione dei sistemi di welfare. Prof. Carlo Borzaga

Nascita, caratteristiche ed evoluzione dei sistemi di welfare. Prof. Carlo Borzaga Nascita, caratteristiche ed evoluzione dei sistemi di welfare Prof. Carlo Borzaga Sommario! alcune definizioni! perché servono politiche di welfare! i principali ambiti di intervento e i modelli di welfare!

Dettagli

Ministero della Salute

Ministero della Salute ALLEGATO 1 N. Ministero della Salute DIPARTIMENTO DELLA PREVENZIONE E DELLA COMUNICAZIONE DIREZIONE GENERALE DELLA PREVENZIONE SANITARIA Ufficio V - Malattie Infettive e Profilassi Internazionale DGPREV.V/19262/P/I.4.c.a.9

Dettagli

D I C H I A R A Z I O N E D INTENTI

D I C H I A R A Z I O N E D INTENTI D I C H I A R A Z I O N E D INTENTI E PROGRAMMA DI AZIONE P E R L A R E A L I Z Z A Z I O N E D I A T T I V I T À F I N A L I Z Z A T E A L L A C O N S E R V A Z I O N E D I O R S O L U P O L I N C E (Ursus

Dettagli

IL PROGRAMMA GUADAGNARE SALUTE: RENDERE FACILI LE SCELTE SALUTARI. Convegno: Web 2.0 per Guadagnare Salute

IL PROGRAMMA GUADAGNARE SALUTE: RENDERE FACILI LE SCELTE SALUTARI. Convegno: Web 2.0 per Guadagnare Salute IL PROGRAMMA GUADAGNARE SALUTE: RENDERE FACILI LE SCELTE SALUTARI Convegno: Web 2.0 per Guadagnare Salute Dott.ssa M. Teresa Scotti Bologna, 15 ottobre 2009 La promozione della salute è il processo che

Dettagli

Obblighi ed Adempimenti dei Produttori Primari. Relatore: Dr. Pierluigi Conte

Obblighi ed Adempimenti dei Produttori Primari. Relatore: Dr. Pierluigi Conte Obblighi ed Adempimenti dei Produttori Primari Relatore: Dr. Pierluigi Conte Concetto di produzione a Tutte le operazioni effettuate sui prodotti a condizione che questi non subiscano alterazioni sostanziali

Dettagli

CENTRI RECUPERO ANIMALI SELVATICI (C.R.A.S.) IN PIEMONTE : SITUAZIONE ATTUALE E PROSPETTIVE

CENTRI RECUPERO ANIMALI SELVATICI (C.R.A.S.) IN PIEMONTE : SITUAZIONE ATTUALE E PROSPETTIVE IV WORKSHOP REGIONALE CENTRI RECUPERO ANIMALI SELVATICI (C.R.A.S.) IN PIEMONTE : SITUAZIONE ATTUALE E PROSPETTIVE CRAS E BENESSERE Alessandro Bianchi Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia

Dettagli

Trattamento della selvaggina cacciata e commercializzazione delle carni

Trattamento della selvaggina cacciata e commercializzazione delle carni Trattamento della selvaggina cacciata e commercializzazione delle carni Disposizioni legislative ed amministrative nel campo dell igiene e della sanità della selvaggina abbattuta Regione Piemonte - Gianfranco

Dettagli

Gestione della Fauna. ATC Unico di Brescia LA GESTIONE FAUNISTO VENATORIA DELL. Suddivisione cacciatori

Gestione della Fauna. ATC Unico di Brescia LA GESTIONE FAUNISTO VENATORIA DELL. Suddivisione cacciatori ATC Unico di Brescia LA GESTIONE FAUNISTO VENATORIA DELL DELL ATC UNICO DI BRESCIA Suddivisione cacciatori Comprende 132 comuni in 11 Zone Omogenee: Totale territorio Agro Silvo Pastorale 205.419 ha Superficie

Dettagli

FONTI DEI DATI IN EPIDEMIOLOGIA

FONTI DEI DATI IN EPIDEMIOLOGIA FONTI DEI DATI IN EPIDEMIOLOGIA Nazionali (ISTAT: sociodemografici, mortalità) Locali (Regioni, Asl, altro: ricoveri, farmaci, esenzione ticket, anagrafe, registri di patologia) Informatizzazione e possibilità

Dettagli

Istruzioni operative per la gestione della leishmaiosi nei canili. Ozzano, 19 giugno 2008

Istruzioni operative per la gestione della leishmaiosi nei canili. Ozzano, 19 giugno 2008 Istruzioni operative per la gestione della leishmaiosi nei canili Ozzano, 19 giugno 2008 Controllo dello stato di salute degli animali ospitati tutela e benessere degli animali ospitati Tutela della salute

Dettagli

ONCOLOGIA OGGI Animali e Uomo Alleati Contro i Tumori

ONCOLOGIA OGGI Animali e Uomo Alleati Contro i Tumori ONCOLOGIA OGGI Animali e Uomo Alleati Contro i Tumori Venerdì 12 giugno 2009 ore 08.30 14.00 COMUNE DI ROMA Palazzo Senatorio- Aula Giulio Cesare P.zza del Campidoglio - Roma IL REGISTRO TUMORI ANIMALI:

Dettagli

PNAA biennio 2006-2007- Esami condotti nella Regione Lazio sui mangimi per animali destinati alla produzione di derrate alimentari Bovini da latte

PNAA biennio 2006-2007- Esami condotti nella Regione Lazio sui mangimi per animali destinati alla produzione di derrate alimentari Bovini da latte CONTROLLI NELLA FILIERA ALIMENTARE PER LA RICERCA DI RESIDUI DI SOSTANZE INDESIDERATE DA PARTE DEI SERVIZI DI SANITA PUBBLICA VETERINARIA DELLA REGIONE LAZIO Le diossine sono un gruppo di 210 sostanze

Dettagli

CINGHIALE ED AREE PROTETTE IN ITALIA - IL CASO DEL PARCO NAZIONALE DEI MONTI SIBILLINI

CINGHIALE ED AREE PROTETTE IN ITALIA - IL CASO DEL PARCO NAZIONALE DEI MONTI SIBILLINI UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CAMERINO FACOLTA DI MEDICINA VETERINARIA Corso di Laurea in Scienze e Tecnologie delle Produzioni Animali Dipartimento di Scienze Veterinarie TESI DI LAUREA IN AGR/19 ZOOTECNIA

Dettagli

IL MEDICO DI MEDICINA GENERALE E MEDICINA GENERALE L ALLARME EBOLA: CLINICA E MANAGEMENT DELLE EPIDEMIE DEL TERZO MILLENNIO NEL SETTING DELLA

IL MEDICO DI MEDICINA GENERALE E MEDICINA GENERALE L ALLARME EBOLA: CLINICA E MANAGEMENT DELLE EPIDEMIE DEL TERZO MILLENNIO NEL SETTING DELLA IL MEDICO DI MEDICINA GENERALE E L ALLARME EBOLA: CLINICA E MANAGEMENT DELLE EPIDEMIE DEL TERZO MILLENNIO NEL SETTING DELLA MEDICINA GENERALE CORSO DI FORMAZIONE A DISTANZA I CRITERI PER LA CLASSIFICAZIONE

Dettagli

Alla refezione scolastica spetta un compito elevato: offrire agli utenti (bambini, ragazzi) cibi di elevata composizione organolettica e nutrizionale

Alla refezione scolastica spetta un compito elevato: offrire agli utenti (bambini, ragazzi) cibi di elevata composizione organolettica e nutrizionale Alla refezione scolastica spetta un compito elevato: offrire agli utenti (bambini, ragazzi) cibi di elevata composizione organolettica e nutrizionale Una sana alimentazione rappresenta il primo intervento

Dettagli

Regione del Veneto Giunta Regionale Ufficio Stampa COMUNICATO STAMPA

Regione del Veneto Giunta Regionale Ufficio Stampa COMUNICATO STAMPA COMUNICATO STAMPA SANITA : OGGI GIORNATA MONDIALE DELLA SALUTE DEDICATA ALLA SICUREZZA ALIMENTARE. LE INIZIATIVE DELLA REGIONE. OBESO IL 10% DEI VENETI TRA 18 E 69 ANNI. NELLA MEDIA NAZIONALE. MOLTO MEGLIO

Dettagli

L epatite E nei suini domestici e selvatici in Italia

L epatite E nei suini domestici e selvatici in Italia ZOONOSI EMERGENTI E RIEMERGENTI: tra vecchie conoscenze e nuove realtà Torino, 26 febbraio 2013 L epatite E nei suini domestici e selvatici in Italia Fabio Ostanello Dipartimento di Scienze Mediche Veterinarie

Dettagli

West Nile Disease in Italia nel 2012

West Nile Disease in Italia nel 2012 19 luglio n. 3, 2012 West Nile Disease in Italia nel 2012 Introduzione Sorveglianza nelle specie avicole Situazione epidemiologica Sorveglianza entomologica Sorveglianza negli equidi Sorveglianza sulla

Dettagli

COME PREVENIRE IL CANCRO. Dott.ssa Giulia Marini

COME PREVENIRE IL CANCRO. Dott.ssa Giulia Marini COME PREVENIRE IL CANCRO Dott.ssa Giulia Marini LA PREVENZIONE DEL CANCRO Prevenire il cancro è possibile: 1. Prima che si manifesti la malattia: con stili di vita adeguati e vaccini contro il cancro 2.

Dettagli

Bandi 2015 ARTE E CULTURA. Protagonismo culturale dei cittadini. www.fondazionecariplo.it

Bandi 2015 ARTE E CULTURA. Protagonismo culturale dei cittadini. www.fondazionecariplo.it Bandi 2015 ARTE E CULTURA Protagonismo culturale dei cittadini BENESSERE COMUNITÀ www.fondazionecariplo.it BANDI 2015 1 Bando senza scadenza Protagonismo culturale dei cittadini Il problema La partecipazione

Dettagli

www.zampadicane.it Guida alle Vaccinazioni

www.zampadicane.it Guida alle Vaccinazioni VACCINAZIONI Le vaccinazioni da fare al proprio cane sono parecchie, alcune sono obbligatorie ed alcune facoltative e possono essere consigliate dal veterinario in casi specifici. Vediamo nel dettaglio

Dettagli

5. La sicurezza alimentare e la sanità veterinaria

5. La sicurezza alimentare e la sanità veterinaria 5. La sicurezza alimentare e la sanità veterinaria L impatto della globalizzazione dei mercati sia sulla sicurezza degli alimenti sia sulla salute delle popolazioni animali è stato considerevole. Il sistema

Dettagli

Andrea Petromilli Ordine degli Psicologi del Veneto. andrea.petromilli@psyveneto.it

Andrea Petromilli Ordine degli Psicologi del Veneto. andrea.petromilli@psyveneto.it L Ordine degli Psicologi del Veneto ed il processo di valutazione del rischio stress nella prospettiva delle azioni di miglioramento e lo sviluppo del benessere organizzativo. Andrea Petromilli Ordine

Dettagli

OSSERVATORIO EPIDEMIOLOGICO VETERINARIO REGIONALE REGIONE LAZIO

OSSERVATORIO EPIDEMIOLOGICO VETERINARIO REGIONALE REGIONE LAZIO OSSERVATORIO EPIDEMIOLOGICO VETERINARIO REGIONALE REGIONE LAZIO BRUCELLOSI BOVINA/BUFALINA SCHEDA DI RILEVAMENTO DATI IN UN FOCOLAIO La scheda debitamente compilata deve essere consegnata all'osservatorio

Dettagli

HPV. proteggiti davvero. Campagna di informazione sulle patologie da Papillomavirus umano (hpv)

HPV. proteggiti davvero. Campagna di informazione sulle patologie da Papillomavirus umano (hpv) HPV proteggiti davvero Campagna di informazione sulle patologie da Papillomavirus umano (hpv) Che cos è il Papillomavirus (hpv)? L hpv è un virus molto diffuso, che si trasmette in particolare attraverso

Dettagli

Impara a riconoscere i segni e i fattori di rischio del diabete

Impara a riconoscere i segni e i fattori di rischio del diabete Diabete anche loro possono ammalarsi Impara a riconoscere i segni e i fattori di rischio del diabete Il diabete Il diabete mellito è una malattia caratterizzata da un aumento dei livelli di zucchero (glucosio)

Dettagli

La gestione del Rischio Clinico in Valle d Aosta: consolidamento del metodo FMEA

La gestione del Rischio Clinico in Valle d Aosta: consolidamento del metodo FMEA La gestione del Rischio Clinico in Valle d Aosta: consolidamento del metodo FMEA Vuillermin Giuliana Berti Pierluigi Ippolito Rita Azienda USL Regione Valle d Aosta Analisi del contesto L Azienda USL della

Dettagli

PROGETTAZIONE E ORGANIZZAZIONE DI UN PROGRAMMA DI SCREENING. Relatore: Brunella Spadafora

PROGETTAZIONE E ORGANIZZAZIONE DI UN PROGRAMMA DI SCREENING. Relatore: Brunella Spadafora PROGETTAZIONE E ORGANIZZAZIONE DI UN PROGRAMMA DI SCREENING Relatore: Brunella Spadafora Epidemiologia e prevenzione dei tumori maligni I tumori nel loro insieme, costituiscono la seconda causa di morte,

Dettagli

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE CAMPANIA - N. 65 BIS DEL 12 DICEMBRE 2005

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE CAMPANIA - N. 65 BIS DEL 12 DICEMBRE 2005 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE CAMPANIA - N. 65 BIS DEL 12 DICEMBRE 2005 REGIONE CAMPANIA - Giunta Regionale - Seduta del 18 novembre 2005 - Deliberazione N. 1584 - Area Generale di Coordinamento N.

Dettagli

Rischi da esposizione ad agenti biologici

Rischi da esposizione ad agenti biologici Rischi da esposizione ad agenti biologici Dott. Sergio Biagini Tecnico della Prevenzione D.Lgs. 81/08 Titolo X Esposizione ad agenti biologici Campo di applicazione Tutte le attività lavorative nelle quali

Dettagli

Situazione epidemiologica

Situazione epidemiologica IN ITALIA NEL 009 N. 4 0 febbraio 00 Situazione epidemiologica I focolai confermati ad oggi sono 6 di cui con sintomi clinici (Tabella e Figura ). I casi clinicamente manifesti negli equidi sono 7 con

Dettagli

L uso di bevande alcoliche e la sicurezza stradale

L uso di bevande alcoliche e la sicurezza stradale L uso di bevande alcoliche e la sicurezza stradale I risultati dello Studio PASSI 2005 in Provincia di Savona Maria Paola Briata Savona 7 Maggio 2007 Consumo ed abuso di bevande alcoliche l alcol insieme

Dettagli

LA SICUREZZA STRADALE IN ITALIA NEL CONTESTO DELL OBIETTIVO EUROPEO 2020

LA SICUREZZA STRADALE IN ITALIA NEL CONTESTO DELL OBIETTIVO EUROPEO 2020 LA SICUREZZA STRADALE IN ITALIA NEL CONTESTO DELL OBIETTIVO EUROPEO 2020 Roma, 18 settembre 2013 Dott. Dario Focarelli DG ANIA L ASSICURAZIONE IN CIFRE (ANNO 2011) Oltre 230 le imprese che operano in Italia

Dettagli

Sorveglianza della West Nile Disease in Emilia-Romagna Bollettino n. 1 del 17/07/2014

Sorveglianza della West Nile Disease in Emilia-Romagna Bollettino n. 1 del 17/07/2014 ISTITUTO ZOOPROFILATTICO SPERIMENTALE DELLA LOMBARDIA E DELL'EMILIA ROMAGNA BRUNO UBERTINI (ENTE SANITARIO DI DIRITTO PUBBLICO) ------------------------------------- BRESCIA Via Bianchi, 9 25124 BRESCIA

Dettagli

Valutazione di Impatto Sanitario dell impianto di incenerimentotermovalorizzazione. Castenaso e Granarolo dell Emilia

Valutazione di Impatto Sanitario dell impianto di incenerimentotermovalorizzazione. Castenaso e Granarolo dell Emilia Valutazione di Impatto Sanitario dell impianto di incenerimentotermovalorizzazione ubicato nei comuni di Castenaso e Granarolo dell Emilia Il contributo dell Azienda USL di Bologna Dr. Paolo Pandolfi Dipartimento

Dettagli

CONVENZIONE SUL QUADRO PROMOZIONALE PER LA SALUTE E LA SICUREZZA SUL LAVORO, 2006 1

CONVENZIONE SUL QUADRO PROMOZIONALE PER LA SALUTE E LA SICUREZZA SUL LAVORO, 2006 1 Convenzione 187 CONVENZIONE SUL QUADRO PROMOZIONALE PER LA SALUTE E LA SICUREZZA SUL LAVORO, 2006 1 La Conferenza generale dell Organizzazione Internazionale del Lavoro, Convocata a Ginevra dal Consiglio

Dettagli

PIANO FAUNISTICO VENATORIO PROVINCIALE 2009 2013

PIANO FAUNISTICO VENATORIO PROVINCIALE 2009 2013 PROVINCIA DI COSENZA SERVIZIO CACCIA E PESCA... PIANO FAUNISTICO VENATORIO PROVINCIALE 2009 2013 PARTE QUARTA : FAUNISTICA (Art. 25, comma 2, R.R. del 04/08/2008 n. 3 e ss.mm.ii.) Arch. Anna Aiello, Dott.

Dettagli

PROGRAMMA Formazione e aggiornamento degli utilizzatori professionali e dei consulenti fitosanitari

PROGRAMMA Formazione e aggiornamento degli utilizzatori professionali e dei consulenti fitosanitari PROGRAMMA Formazione e aggiornamento degli utilizzatori professionali e dei consulenti fitosanitari Tenuto conto dei contenuti formativi riportati nel PAN, nell Allegato I del decreto legislativo n. 150/2012,

Dettagli

Lettura critica dei Piani Pandemici di alcune ASL lombarde

Lettura critica dei Piani Pandemici di alcune ASL lombarde Lettura critica dei Piani Pandemici di alcune ASL lombarde Dott. Marco Gaietta Specializzando in Igiene e Medicina Preventiva Università degli Studi di Milano Obiettivo dello studio Valutare la corrispondenza

Dettagli

L attività fisica e l esercizio fisico nelle politiche per la salute dell Emilia-Romagna

L attività fisica e l esercizio fisico nelle politiche per la salute dell Emilia-Romagna L attività fisica e l esercizio fisico nelle politiche per la salute dell Emilia-Romagna Pierluigi Macini Bologna 18 maggio 2013 1. L attività fisica ha evidenti e dimostrati effetti benefici sulla salute

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

IL RISCHIO BIOLOGICO

IL RISCHIO BIOLOGICO LA SICUREZZA E LA SALUTE SUL LAVORO cominciamo a SCUOLA IL RISCHIO BIOLOGICO protocollo d intesa 5 febbraio 2015 ASL Brescia ASL Vallecamonica Sebino - Direzione Territoriale del Lavoro Ufficio Scolastico

Dettagli

linee verticali = inizio estate dal 2001 al 2007

linee verticali = inizio estate dal 2001 al 2007 Il mantenimento della catena del freddo - Requisiti di legge riguardanti la temperatura durante la produzione, la conservazione, il trasporto e la vendita di derrate alimentari D estate, con l aumento

Dettagli

Servizio di Mineralometria Ossea Computerizzata (MOC) e Composizione Corporea

Servizio di Mineralometria Ossea Computerizzata (MOC) e Composizione Corporea Servizio di Mineralometria Ossea Computerizzata (MOC) e Composizione Corporea Associazione Italiana per l Educazione Demografica Sezione di Roma L osteoporosi È una condizione dello scheletro caratterizzata

Dettagli

Lucia Decastelli. Area Igiene e Sicurezza Alimentare e Ambientale lucia.decastelli

Lucia Decastelli. Area Igiene e Sicurezza Alimentare e Ambientale lucia.decastelli Lucia Decastelli Area Igiene e Sicurezza Alimentare e Ambientale lucia.decastelli decastelli@izsto.itit ! " # $%%& '())) *"+$&,+())( -./ /0 1 2333...4 !"# $% $&$ " $' $() $*++" $+ (((,$ (- 5 6 ' 7 8

Dettagli

Staff - DIPARTIMENTO DI MEDICINA VETERINARIA

Staff - DIPARTIMENTO DI MEDICINA VETERINARIA INFORMAZIONI PERSONALI Nome BORELLA GUALTIERO Data di nascita 30/10/1957 Qualifica Amministrazione Incarico attuale Numero telefonico dell ufficio I Fascia ASL DELLA PROVINCIA DI BERGAMO Staff - DIPARTIMENTO

Dettagli

Dr. Francesco Rastrelli. 19 gennaio 2015. Reti per promuovere gli screening: il ruolo dei Farmacisti

Dr. Francesco Rastrelli. 19 gennaio 2015. Reti per promuovere gli screening: il ruolo dei Farmacisti Dr. Francesco Rastrelli 19 gennaio 2015 Reti per promuovere gli screening: il ruolo dei Farmacisti Riassetto organizzativo Farmacisti territoriali Medici specialisti MEDICINA GENERALE Infermieri Medici

Dettagli

MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO.

MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. ALLEGATO A MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. il sistema organizzativo che governa le modalità di erogazione delle cure non è ancora rivolto al controllo in modo sistemico

Dettagli

CHE FARE? - Ruolo dei medici e delle sue organizzazioni - Centralità della Formazione - Una rivoluzione culturale

CHE FARE? - Ruolo dei medici e delle sue organizzazioni - Centralità della Formazione - Una rivoluzione culturale CHE FARE? - Ruolo dei medici e delle sue organizzazioni - Centralità della Formazione - Una rivoluzione culturale 1 I Medici come si inseriscono sui temi ambientali oggi? I medici rappresentano per la

Dettagli

Il Risk assessment nei sistemi sanitari

Il Risk assessment nei sistemi sanitari Il Risk assessment nei sistemi sanitari Aula Magna Università degli Studi di Milano 20 Novembre 2007 Piano Sanitario Nazionale 2006-2008 www.ministerosalute.it Cap. 4.4 La promozione del Governo clinico

Dettagli

VIDEOSORVEGLIANZA E CERTIFICAZIONE

VIDEOSORVEGLIANZA E CERTIFICAZIONE Bancasicura Milano, 18 ottobre 2007 VIDEOSORVEGLIANZA E CERTIFICAZIONE Ing. Vincenzo LA FRAGOLA Direttore Funzione Elettronica & Misure Le premesse Come affrontare le nuove esigenze della sicurezza nel

Dettagli

Esami di qualificazione biologica su ogni donazione

Esami di qualificazione biologica su ogni donazione Esami di qualificazione biologica su ogni donazione HCV Ab, HCV-RNA (da giugno 2002) HIV 1-2 Ab, HIV1-RNA (da giugno 2008) HBsAg, HBV-DNA (da giugno 2008) Sierodiagnosi per la lue Decreto Ministro della

Dettagli

La sicurezza alimentare dai campi alla tavola: puntualizzazioni e riflessioni

La sicurezza alimentare dai campi alla tavola: puntualizzazioni e riflessioni La sicurezza alimentare dai campi alla tavola: puntualizzazioni e riflessioni Elisabetta Delibato elisabetta.delibato@iss.it Istituto Superiore di Sanità DSPVSA Microrganismi negli alimenti Ogni alimento

Dettagli

Associazione Industriali delle Carni - ASS.I.CA.

Associazione Industriali delle Carni - ASS.I.CA. Associazione Industriali delle Carni - ASS.I.CA. I REGOLAMENTI SULL IGIENE DEGLI ALIMENTI : NUOVI SCENARI PER L INDUSTRIA DELLE CARNI FIERE DI CREMONA 28 OTTOBRE GIORGIO RIMOLDI Responsabile Ufficio Legislazione

Dettagli

Piano per l organizzazione regionale della risposta alle emergenze infettive

Piano per l organizzazione regionale della risposta alle emergenze infettive ALLEGATO 1 Direzione Sanità Assessorato alla Tutela della Salute e Sanità Piano per l organizzazione regionale della risposta alle emergenze infettive INDICE INTRODUZIONE...3 REQUISITI E STRUTTURA DEL

Dettagli

Veterinario Ufficiale presso l ULSS 22 dal 05/10/2015 ad oggi

Veterinario Ufficiale presso l ULSS 22 dal 05/10/2015 ad oggi CURRICULUM VITAE INFORMAZIONI PERSONALI Nome Zago Luigi Data di nascita 11 ottobre 1960 Qualifica Dirigente Veterinario Amministrazione ULSS 22 Incarico attuale Servizi territoriali Comuni Mozzecane Nogarole

Dettagli

SERVIZIO VETERINARIO SERVIZIO VETERINARIO AREA "A"

SERVIZIO VETERINARIO SERVIZIO VETERINARIO AREA A SERVIZIO VETERINARIO Il Servizio Veterinario è costituito da una Area di Coordinamento e da tre Aree Funzionali: > AREA A: sanità animale; > AREA B: igiene della produzione, trasformazione e trasporto

Dettagli

Il quadrilatero di Teobald Smith

Il quadrilatero di Teobald Smith L EPIDEMIOLOGIA E LA SOCIOSOCIO-ECONOMIA VETERINARIA NEL PENSIERO E NELLE AZIONI DI ADRIANO MANTOVANI Giorgio Battelli GIORNATA DI STUDIO SULLA SANITÀ PUBBLICA VETERINARIA Adriano Mantovani e la Sanità

Dettagli

Linee guida regionali per l organizzazione dei percorsi formativi per i proprietari dei cani

Linee guida regionali per l organizzazione dei percorsi formativi per i proprietari dei cani Linee guida regionali per l organizzazione dei percorsi formativi per i proprietari dei cani Con la Delibera Regionale 647/2007 la Regione Emilia-Romagna ha approvato i criteri per la classificazione del

Dettagli

ANNATA VENATORIA 2014/2015 VISTO

ANNATA VENATORIA 2014/2015 VISTO ANNATA VENATORIA 2014/2015 Il Comitato di Gestione dell Ambito Territoriale di Caccia CS2, al fine di garantire una corretta ed efficace gestione della caccia nel territorio dei 29 Comuni, VISTO la Legge

Dettagli

Le nuove tecnologie nel soccorso dei grandi eventi

Le nuove tecnologie nel soccorso dei grandi eventi Le nuove tecnologie nel soccorso dei grandi eventi _NICOLA COMODO Dipartimento di Sanità Pubblica Università degli Studi di Firenze L IL RUOLO DELLA SANITA PUBBLICA NELLE GRAVI EMERGENZE LA SORVEGLIANZA

Dettagli

POLITICA INTEGRATA QUALITÀ, AMBIENTE E SICUREZZA

POLITICA INTEGRATA QUALITÀ, AMBIENTE E SICUREZZA COMPLETIAMO IL TUO PROCESSO POLITICA INTEGRATA QUALITÀ, AMBIENTE E SICUREZZA Rifra Masterbatches S.p.A. Via T. Tasso, 8 25080 Molinetto di Mazzano (BS) Tel. +39 030 212171 Fax +39 030 2629757 R.I. 01006560179

Dettagli

Il Sottoscritto. nato a il. residente a in via. Tel. Cell. Mail. Cod. Fiscale. Titolare della licenza di caccia n del. Rilasciata dalla questura di il

Il Sottoscritto. nato a il. residente a in via. Tel. Cell. Mail. Cod. Fiscale. Titolare della licenza di caccia n del. Rilasciata dalla questura di il Marca da bollo 14,62 Spettabile PROVINCIA DI BRESCIA Settore Caccia Via Milano, 13 25126 BRESCIA Prot. A.T.C. N del Il Sottoscritto nato a il residente a in via Tel. Cell. Mail. Cod. Fiscale Titolare della

Dettagli

La Simbiosi Industriale nel contesto del Piano Gestione Rifiuti della Regione Emilia Romagna

La Simbiosi Industriale nel contesto del Piano Gestione Rifiuti della Regione Emilia Romagna La Simbiosi Industriale nel contesto del Piano Gestione Rifiuti della Regione Emilia Romagna Andrea Zuppiroli Regione Emilia-Romagna Servizio Rifiuti e bonifica siti, servizi pubblici ambientali e sistemi

Dettagli

Il sale è un elemento fondamentale per l alimentazione umana ed è costituito da cloruro di sodio (NaCl). Una sua eccessiva introduzione però può

Il sale è un elemento fondamentale per l alimentazione umana ed è costituito da cloruro di sodio (NaCl). Una sua eccessiva introduzione però può Sale e salute Il sale è un elemento fondamentale per l alimentazione umana ed è costituito da cloruro di sodio (NaCl). Una sua eccessiva introduzione però può causare gravi problemi alla salute. La quantità

Dettagli

Dirigente - DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE VETERINARIA

Dirigente - DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE VETERINARIA INFORMAZIONI PERSONALI Nome CASARI ALBERTO Data di nascita 09/10/1955 Qualifica Amministrazione Incarico attuale Numero telefonico dell ufficio DIRIGENTE VETERINARIO ASL DELLA PROVINCIA DI MANTOVA Dirigente

Dettagli

Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell Emilia Romagna. Carta dei Servizi

Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell Emilia Romagna. Carta dei Servizi Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell Emilia Romagna Carta dei Servizi 2014 1 IZSLER Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell Emilia Romagna Bruno Ubertini Carta

Dettagli