Unità del fenomeno della cooperazione
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- Albana Basso
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1 Unità del fenomeno della cooperazione La funzione sociale (realizzata attraverso lo strumento della mutualità) è un requisito dell intero fenomeno, e ciò vale con riferimento alla distinzione tra cooperazione costituzionalmente riconosciuta e cooperazione diversa da quella costituzionalmente riconosciuta. La legge delega correttamente interpretata lascia trasparire con sufficiente attendibilità che anche le cooperative diverse appartengono al genus della cooperazione, e che quindi l alternativa non sia tra cooperative riconosciute e non cooperative, ma tra due sottocategorie di imprese mutualistiche ascrivibili allo stesso genus. Relazione accompagnamento D.Lgs. N. 6 del 2003
2 LA MUTUALITA caratteri comuni ad entrambe le specie di cooperative Lo scopo mutualistico Limiti massimi del conferimento ed obbligo di versamento 3% degli utili annuali ai Fondi Mutualistici I ristorni La democrazia (principio una testa un voto ) La parità di trattamento dei soci Il principio della porta aperta e le operazioni sui rapporti sociali Le regole della governance ed i soci cooperatori La vigilanza
3 LA PREVALENZA le differenze tra le due specie di cooperative le disposizioni fiscali di carattere agevolativo previste dalle leggi speciali si applicano soltanto alle cooperative a mutualità prevalente articolo 223- duodecies disp. trans. c.c. Il regime patrimoniale: disponibilità e divisibilità di utili e riserve
4 LA QUALIFICA DI COOPERATIVA A MUTUALITA PREVALENTE Clausole statutarie che escludano il lucro soggettivo dei soci (articolo 2514 c.c.) Attività svolta prevalentemente in favore dei soci cooperatori E
5 LA QUALIFICA DI COOPERATIVA A MUTUALITA NON PREVALENTE Libera disponibilità del patrimonio E/O Attività svolta prevalentemente in favore di terzi
6 IL DIVIETO DI LUCRO SOGGETTIVO DEI SOCI clausole statutarie articolo 2514 c.c. (articolo 26 D.Lcps. N del articolo 14 D.P.R. n. 601 del 1973 Divieto di distribuire (a soci cooperatori e soci finanziatori) i dividendi in misura superiore all interesse massimo dei buoni postali fruttiferi, aumentato di due punti e mezzo rispetto al capitale effettivamente versato Divieto di remunerare gli strumenti finanziari offerti in sottoscrizione ai soci cooperatori in misura superiore a due punti rispetto al limite massimo previsto per i dividendi Divieto di distribuire le riserve fra i soci cooperatori Obbligo di devoluzione, in caso di scioglimento della società, dell intero patrimonio sociale, dedotto soltanto il capitale sociale ed i dividendi eventualmente maturati, ai fondi mutualistici per la promozione e lo sviluppo della cooperazione
7 LA CONDIZIONE OGGETTIVA DI PREVALENZA articolo 2512 c.c. Attività svolta prevalentemente in favore dei soci, consumatori o utenti di beni o servizi Attività svolta avvalendosi prevalentemente delle prestazioni lavorative dei soci Attività svolta avvalendosi prevalentemente degli apporti di beni o servizi da parte dei soci
8 INDICI DI MUTUALITA articolo 2513 c.c.
9 REGIMI DEROGATORI ARTICOLO 111-DECIES DISP. TRANS. C.C. Riconoscimento della condizione oggettiva di prevalenza indipendentemente da ogni verifica contabile (cooperative a mutualita prevalente di diritto) Previsione di criteri alternativi per l accertamento della condizione oggettiva di prevalenza di cui all articolo 2513 c.c. Esclusione di taluni costi o ricavi dal calcolo complessivo ai fini della prevalenza
10 REGIMI DEROGATORI cooperative a mutualità prevalente di diritto Cooperative sociali che rispettino le norme di cui alla legge n. 381 del 1991 Banche di credito cooperativo che rispettino i requisiti di mutualità previsti dall articolo 2514 c.c. ed i requisiti di operatività prevalente con i soci previsti ai sensi dell articolo 35 del testo Unico Bancario Le cooperative per il commercio equo e solidale ( vendita, effettuata anche con l impiego di attività volontaria dei soci della cooperativa, di prodotti che le cooperative o loro consorzi acquistano direttamente da imprese di Stati in via di sviluppo o da cooperative sociali di tipo b) ai sensi della legge n. 381 del 1991, con garanzia di pagamento di un prezzo minimo indipendentemente dalla normali fluttuazioni delle condizioni di mercato D.M. 30 dicembre 2005) Le cooperative di consumo dei comuni montani con meno di abitanti Cooperative finanziarie di cui alla legge n. 49 del 1985
11 LE COOPERATIVE DI LAVORO non rileva il costo del lavoro di quanti, non soci, siano assunti in cooperativa in forza di legge, come nel caso delle assunzioni obbligatorie di cui alla legge n. 68 del 1999, Non rileva il costo del lavoro di quanti, non soci, siano assunti in cooperativa in forza di contratto collettivo o di convenzione con la pubblica amministrazione, come nel caso delle clausole dei contratti collettivi che per il cambio di gestione negli appalti pubblici prevedono l obbligo di assunzione da parte dell impresa subentrante dei lavoratori dipendenti dell impresa uscente Non deve computarsi nel complessivo costo del lavoro in cooperativa quello riferibile a quanti per espressa disposizione di legge non possono acquisire la qualità di socio deve escludersi il costo del lavoro delle unità lavorative non socie di nazionalità straniera impiegate in attività svolte dalla cooperativa fuori dai confini della Repubblica italiana
12 COOPERATIVE ELETTRICHE tra i ricavi non si computano i corrispettivi derivanti dalla prestazione del servizio di fornitura di energia in base a rapporti obbligatori imposti.
13 COOPERATIVE AGRICOLE DI ALLEVAMENTO E DI CONDUZIONE LA cooperativa è qualificata a mutualità prevalente qualora dai terreni dei soci e delle cooperative è ottenibile almeno un quarto dei mangimi necessari per l allevamento stesso. La cooperativa è qualificata a mutualità prevalente se l estensione dei terreni coltivati dai soci supera il 50% dell estensione totale dei terreni condotti dalla cooperativa
14 Enti di formazione i finanziamenti erogati da pubbliche amministrazioni per lo svolgimento di attività di formazione in favore di utenti terzi non si computano ai fini del calcolo del requisito della prevalenza mutualistica.
15 CONSORZI E COOPERATIVE DI SECONDO GRADO i ricavi provenienti dalle persone fisiche socie delle cooperative associate possono essere assimilati ai ricavi delle cooperative associate
16 COOPERATIVE GIORNALISTICHE non si computa il costo del lavoro dei soggetti non soci con i quali la cooperativa instaura, nei limiti ed alle condizioni previste da disposizioni di legge, rapporti di lavoro occasionale.
17 COOPERATIVE DI EDITORI che gestiscono agenzie giornalistiche Sono assimilati ai ricavi provenienti dai soci quelli derivanti da servizi di informazione resi alle pubbliche amministrazioni qualora il corrispettivo pattuito sia determinato in misura pari ai costi sostenuti Sono assimilati ai ricavi provenienti dai soci quelli derivanti dalla vendita alla Presidenza del Consiglio dei Ministri dei prodotti editoriali e servizi di informazione di cui all articolo 55, comma 24 legge n. 449 del 1997
18 CALAMITA NATURALI In conseguenza di calamità naturali o avversità atmosferiche di carattere eccezionale, dichiarate dalle autorità competenti, che abbiano provocato danni alle culture, alle infrastrutture ed agli impianti produttivi, il decreto ha previsto una sospensione del decorso del biennio di riferimento per l accertamento della condizione oggettiva di prevalenza di cui all articolo 2513 c.c. fino alla cessazione degli effetti degli eventi medesimi.
19 LE DEROGHE DELLA CIRCOLARE MAP 13 GENNAIO 2006 COOPERATIVE IN LIQUIDAZIONE: ogni considerazione in materia di sussistenza o meno di mutualità prevalente deve essere riferita allo status rilevabile al momento della delibera dell assemblea straordinaria di liquidazione o al momento della emanazione del decreto ministeriale che dispone lo scioglimento d ufficio o la liquidazione coatta amministrativa COOPERATIVE DI ABITAZIONE: per quanto riguarda le cooperative edilizie di abitazione che ancora non hanno dato origine ad alcuna attività connessa con la realizzazione dei fabbricati da assegnare ai soci, si rileva come l unica attività realizzata possa consistere nella ripartizione fra i soci dei costi generali della cooperativa (contributi annuali alla camera di commercio, spese amministrative per il deposito dei bilanci, ecc), con la conseguenza che tali importi registrati per competenza verranno a rappresentare ricavi maturati nei confronti dei soci e come tali rilevanti ai fini dei più volte citati parametri oggettivi di cui all articolo 2513 c.c..
20 LA PERDITA DELLA PREVALENZA articolo octies c.c. Determinazione del valore effettivo dell attivo patrimoniale da imputare alle riserve indivisibili
21 Elementi costitutivi della fattispecie Modificazione o soppressione delle clausole statutarie di cui all articolo 2514 c.c. E/O Mancata osservanza per due esercizi consecutivi della condizione oggettiva di prevalenza di cui all articolo 2513 c.c.
22 ADEMPIMENTI Accertamento della perdita della prevalenza da parte del Consiglio di amministrazione Approvazione bilancio d esercizio da parte dell assemblea e presa d atto della perdita della prevalenza Incarico di redazione perizia di stima Redazione da parte del Consiglio di amministrazione del bilancio straordinario (ENTRO 90 GIORNI da approvazione del bilancio d esercizio) Parere del revisore esterno Incarico a società di revisione esterna per la verifica senza rilievi del bilancio straordinario Convocazione dell assemblea ORDINARIA per l approvazione del bilancio straordinario Notifica del bilancio straordinario al Ministero delle Attività Produttive
23 IL BILANCIO STRAORDINARIO interpretazioni NATURA METODO DI VALUTAZIONE (semplice, complesso e misto) CRITERI DI VALUTAZIONE (valore corrente e principi IAS)
24 I TEMI CONTROVERSI circolare MAP 13 gennaio 2006 Data di riferimento del bilancio straordinario: 31 dicembre del secondo esercizio consecutivo in cui non è stata rispettata la condizione oggettiva di prevalenza Regime fiscale del secondo esercizio consecutivo in cui non è stata rispettata la condizione oggettiva di prevalenza: cooperative a mutualità NON prevalente
25 INDIVISIBILITA DELLE RISERVE accantonate sotto regime fiscale agevolato DEVOLUZIONE AI FONDI MUTUALISTICI Scioglimento della cooperativa a mutualità prevalente Trasformazione della cooperativa a mutualità non prevalente Soppressione delle clausole statutarie di cui all articolo 2514 c.c. di cooperativa a mutualità prevalente (Commissione Centrale cooperative 28 settembre 2005, Nota MAP 21 ottobre 2005, nota Agenzia Entrate 30 novembre 2005, Risoluzione Agenzia Entrate 13 febbraio 2006)
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