Le dinamiche di mercato dei prodotti ittici Indagine congiunturale presso il Panel della distribuzione al dettaglio

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1 Le dinamiche di mercato dei prodotti ittici Indagine congiunturale presso il Panel della distribuzione al dettaglio Secondo semestre 27 Premessa Dopo la rilevazione del primo semestre 27, anche al termine del secondo semestre 27 è stata condotta un indagine presso un panel di operatori della distribuzione al dettaglio, tradizionale e moderna, con l obiettivo di rilevare l andamento semestrale congiunturale delle principali variabili economiche relative al mercato dei prodotti ittici (costi di approvvigionamento, prezzi di vendita e quantitativi venduti), delle aspettative e del grado di fiducia nei confronti dell andamento economico in generale e del settore di appartenenza in particolare. In questa nota sono esaminati i principali risultati emersi nel corso dell indagine, sia nel dettaglio che in forma sintetica, attraverso una serie di indicatori congiunturali costruiti mediante opportuni abbinamenti delle risposte fornite dagli operatori. In particolare, sono stati elaborati i seguenti indicatori: - l indice del clima di fiducia; - l indice della ragione di scambio; - l indice della dinamicità del mercato. Tali indici sono costituiti come medie semplici e talvolta ponderate dei saldi calcolati sulle risposte alle domande ritenute rilevanti per l indice stesso: i saldi sono ottenuti dalla differenza algebrica tra le frequenze percentuali delle risposte positive e negative (o di aumento e di diminuzione) al netto delle risposte non so o non vendo questo prodotto o non sostengo questo costo. Per maggiori informazioni sulla composizione del Panel, sul questionario e sugli indicatori Ismea si rimanda alla nota metodologica. Gli indicatori congiunturali del Panel della distribuzione al dettaglio Nel secondo semestre 27 l indice del clima di fiducia ha presentato nuovamente un segno negativo ed è crollato rispetto al primo semestre 27, toccando il livello più basso da quando viene elaborato (primo semestre 23). Dopo un 26 molto positivo, la flessione della fiducia degli operatori della distribuzione al dettaglio, iniziata nel primo semestre 27, è proseguita nel semestre successivo, evidenziando, appunto, un brusco calo congiunturale (grafico 1). Come emergerà successivamente, fatta eccezione per ipermercati, tutti gli operatori della distribuzione al dettaglio, sia tradizionale che moderna, hanno registrato una flessione dell indice del clima di fiducia, mostrandosi con il segno negativo per tutti gli intervistati. In discesa rispetto al primo semestre 27 anche l indice della ragione di scambio, che ha mostrato un inversione di tendenza rispetto al primo semestre 27 ed un netto peggioramento rispetto al 26, raggiungendo i bassi livelli registrati nel corso del 23 (grafico 1). La riduzione della ragione di scambio è riconducibile all aumento del saldo relativo alla dinamica congiunturale deii costi non bilanciato dalla dinamica del saldo sui prezzi di vendita, che, invece, ha mostrato un calo rispetto al primo semestre 27. Le strutture commerciali contattate hanno segnato una discesa congiunturale della ragione di scambio ad eccezione delle centrali di acquisto della GDO, che, però, in comune con il resto degli operatori, hanno presentato un indice negativo. In riferimento alle categorie di prodotto commercilizzate nell ambito distribuzione al

2 dettaglio, i prodotti congelati/surgelati trasformati 1 sono stati gli unici a segnare un valore positivo ed un rialzo della ragione di scambio. Al contrario, tutte le altre categorie di prodotto hanno mostrato una ragione di scambio in discesa congiunturale. La dinamicità del mercato, che ha presentato un segno positivo, ha registrato segnali, seppur lievi, di crescita rispetto al primo semestre 27, senza però raggiungere i livelli soddisfacenti del 26. Tale dinamica è derivata in prevalenza dall incremento congiunturale del saldo sulle vendite che ha attenuato l andamento in ribasso del saldo sui prezzi. In particolare, la percentuale di operatori che ha dichiarato un aumento congiunturale delle vendite di prodotti ittici è passata dal 28% del primo semestre 27 al 33% del semestre successivo. Anche nel secondo semestre 27 il calo congiunturale delle vendite si è attestato al 33% degli intervistati, mentre nel semestre precedente tale quota era al 36%. Fatta eccezione per i supermercati, tutti gli altri operatori della distribuzione al dettaglio si sono allineati nei risultati ed hanno registrato un rialzo della dinamicità del mercato rispetto al primo semestre 27. L indice di dinamicità di mercato per categorie ha mostrato un valore positivo per tutti i prodotti. Soltanto le conserve ed i prodotti congelati/surgelati non trasformati hanno evidenziato nel secondo semestre 27 una variazione congiunturale negativa dell indicatore Grafico 1 - Andamento degli indicatori congiunturali del Panel della distribuzione al dettaglio I sem.'3 II sem.'3 I sem.'4 II sem.'4 I sem.'5 II sem.'5 I sem.'6 1 Bastoncini di merluzzo, hamburger di pesce, pesce impanato. II sem.'6 I sem.'7 II sem.'7 L indice del clima di fiducia Nella seconda metà del 27, l indice del clima di fiducia degli operatori della distribuzione al dettaglio è crollato a quota -19, perdendo 13 punti rispetto al primo semestre 27 e ben 29 punti rispetto al secondo semestre 26 (grafici 1 e 15). Nel dettaglio, il calo congiunturale dell indice del clima di fiducia è derivato dall arretramento di quasi tutti i saldi che concorrono a determinarlo. Infatti, il saldo dei giudizi sull andamento congiunturale del settore ittico (-7% nel secondo semestre 27), quello sulla dinamica congiunturale dell economia nazionale (-51%), il saldo sulle previsioni di vendita (-16%) e anche quello sulle prospettive economiche generali (-55%) sono peggiorati sensibilmente rispetto a quanto rilevato nel primo semestre 27. In miglioramento è risultato soltanto il saldo relativo all andamento congiunturale delle vendite (grafico 14). Il clima di fiducia ha evidenziato una performance deludente, non solo in termini congiunturali, ma anche in termini tendenziali, cioè rispetto al primo semestre 26 (da +1 a -19, grafico 1), per effetto del peggioramento di tutte le componenti (in particolare le previsioni sull andamento dell economia nazionale). L indice della ragione di scambio dei prodotti ittici Nel secondo semestre 27, l indice della ragione di scambio del Panel della distribuzione al dettaglio è calato, passando da +4 nel primo semestre 27 a -3 nel semestre successivo (grafici 1 e 15). L indice ha così registrato un inversione di tendenza, dopo che si era mantenuto positivo dal secondo semestre 25. La flessione è derivata dall aumento del saldo delle risposte relative all andamento congiunturale dei costi (da +44% a +56%) e dalla contestuale riduzione di quello relativo all andamento dei prezzi di vendita (da +52% a +49%, grafico 14). In riferimento alle categorie di prodotto commercilizzate nell ambito distribuzione al dettaglio, la ragione di scambio ha registrato valori compresi tra -8 e +5 (grafico 2). In particolare, i prodotti congelati/surgelati trasformati sono stati gli unici a segnare un valore positivo ed un rialzo della ragione di scambio, passando da +2 nel primo semestre 27 a +5 nel semestre successivo. Tutte le altre categorie di prodotto hanno mostrato una 2

3 ragione di scambio in discesa congiunturale. Nel dettaglio, i prodotti ittici freschi hanno fatto registrare il valore più basso dell indice della ragione di scambio, oltre che in flessione (da -1 nel primo semestre 27 a -8 nel secondo semestre 27). 1 Grafico 2 - Indice della ragione di scambio dei prodotti ittici per categorie di prodotto vendite. Al contrario, per le semiconserve, i prodotti freschi e congelati/surgelati trasformati l aumento del saldo delle risposte sull andamento congiunturale delle vendite è stato predominante. 5 4 Grafico 3 - Indice di dinamicità di mercato dei prodotti ittici per categorie di prodotto I sem.'3 II sem.'3 I sem.'4 II sem.'4 I sem.'5 II sem.'5 I sem.'6 II sem.'6 fresco congelato/surgelato non trasformato congelato/surgelato trasformato conservato semiconservato I sem.'7 II sem.'7 I sem.'3 II sem.'3 I sem.'4 II sem.'4 I sem.'5 II sem.'5 I sem.'6 II sem.'6 fresco congelato/surgelato non trasformato congelato/surgelato trasformato conservato semiconservato I sem.'7 II sem.'7 L indice di dinamicità del mercato dei prodotti ittici Positivi i risultati conseguiti per l indice della dinamicità del mercato, che ha raggiunto quota +24, con un incremento di 3 punti rispetto al primo semestre 27 (grafici 1 e 15). Nonostante l aumento, la crescita non è stata molto incisiva e non sono stati raggiunti gli ottimi livelli del 26. In effetti, l aumento del saldo delle risposte relative all andamento congiunturale delle vendite non è stato particolarmente rilevante (da -9% a %, grafico 15) se confrontato con quanto emerso negli anni precedenti (nel 26 era stata registrata la migliore performance in termini di dinamicità); contestualmente è diminuito, se pur di poco, il saldo relativo alla dinamica congiunturale dei prezzi ( da +52% a +49%). L analisi dell indice di dinamicità di mercato per categorie ha mostrato risultati positivi per tutti i prodotti, con valori compresi tra +18 per i congelati/surgelati non trasformati 2 e +25 per i congelati/surgelati trasformati (grafico 3). Le conserve ed i prodotti congelati/surgelati non trasformati hanno evidenziato nel secondo semestre 27 una variazione congiunturale negativa dell indicatore. Determinante la riduzione del saldo delle risposte sull andamento dei prezzi di vendita, nonostante la crescita del saldo delle risposte sull andamento delle 2 Pesci congelati/surgelati sia sfusi sia in confezione (interi, eviscerati, filetti, tranci). Gli indicatori congiunturali per segmento L analisi degli indici del clima di fiducia, della ragione di scambio e della dinamicità del mercato è stata effettuata per i seguenti operatori della distribuzione al dettaglio: - pescherie; - centrali d acquisto della GDO/buyer; - ipermercati; - supermercati; - discount. Pescherie Il segmento delle pescherie ha ricalcato la tendenza congiunturale seguita dagli operatori del panel nel complesso. In effetti, il secondo semestre 27 si è chiuso con una flessione sia dell indice del clima di fiducia che della ragione di scambio ed ha presentato una ripresa della dinamicità del mercato. In calo la fiducia degli operatori del segmento della distribuzione tradizionale. Nel secondo semestre 27 è emersa, infatti, una riduzione dell indice del clima di fiducia pari a due punti rispetto al primo semestre 27 (da -33 a -35, grafici 4 e 15). Sono peggiorati, in particolare, i saldi sull andamento congiunturale dell economia nazionale (-68% nel secondo semestre 27), le relative previsioni per il semestre successivo (-62%) ed il saldo sull andamento del settore ittico (-36%). In rialzo, invece, il saldo sull andamento delle 3

4 vendite dei prodotti ittici, seppur negativo (-25%), nonché le aspettative di vendita per i sei mesi successivi (-13%, grafico 14). Tra tutte le strutture commerciali analizzate, il clima di fiducia delle pescherie si è attestato al livello più basso. Il crollo della fiducia per questo segmento è stata evidente anche sotto il profilo tendenziale (da -11 del secondo semestre 26 a -35 del secondo semestre 27), per effetto del peggioramento, in questo caso, di tutte le componenti dell indicatore. La ragione di scambio nelle pescherie ha evidenziato una lieve riduzione. Dal -5 nel primo semestre 27, l indicatore ha toccato quota -6 nel semestre successivo (grafici 4 e 15). Dopo un 26 all insegna della positività, la ragione di scambio è tornata a presentare un segno negativo in analogia con quanto emerso nel triennio Determinante il calo del saldo delle risposte relative alla dinamica congiunturale dei prezzi di vendita (da +4% nel primo semestre 27 a +38% nel secondo semestre 27), più elevato di quello fatto registrare dall andamento dei costi (da +5% a +49%). La ragione di scambio si è presentata negativa per il pesce fresco, che rappresenta la quasi totalità dei prodotti ittici commercializzati dalle pescherie. In particolare, per il prodotto fresco venduto presso le pescherie l indice ha registrato una flessione congiunturale, motivata dall incremento del saldo sui costi di approvvigionamento. Ma anche per i prodotti trattati in misura marginale dagli operatori della distribuzione tradizionale, come il congelato/surgelato, la ragione di scambio non ha mostrato valore positivo Grafico 4 - Andamento degli indicatori congiunturali delle pescherie I sem.'3 II sem.'3 I sem.'4 II sem.'4 I sem.'5 II sem.'5 I sem.'6 Nelle seconda metà del 27, l indice della dinamicità di mercato delle pescherie si è II sem.'6 I sem.'7 II sem.'7 presentato positivo ed in crescita rispetto al semestre precedente (da +1 a +7, grafico 4 e 15), per via del saldo delle risposte riguardo all andamento congiunturale delle vendite, che, seppur negativo, ha mostrato un miglioramento. Tuttavia, l indice della dinamicità del mercato è sensibilmente diminuito rispetto al secondo semestre 26 (da +19 a +7) per effetto di un andamento particolarmente deludente delle vendite dei prodotti. L indice della dinamicità del mercato nella distribuzione tradizionale ha mantenuto nel secondo semestre 27 il più basso valore tra i segmenti della distribuzione monitorati. Centrali di acquisto della GDO/buyer Le centrali di acquisto della GDO hanno mostrato una perfomance congiunturale in calo in temini di clima di fiducia ed un miglioramento della ragione di scambio. Positivi anche i risultati conseguiti per la dinamicità di mercato. In dettaglio, l indice del clima di fiducia ha presentato un segno negativo (pari a -17, grafico 15) ed è crollato rispetto al primo semestre 27 (+19, grafico 5) di ben 36 punti. Dall analisi della serie storica a partire dalla prima rilevazione del 23, si nota che nel secondo semestre 27 il clima di fiducia ha toccato il minimo storico. La riduzione congiunturale dell indice è derivata dall arretramento di tutte le componenti, fatta eccezione per il saldo sull andamento delle vendite dei prodotti ittici. Sotto il profilo tendenziale, il calo del clima di fiducia è stato ancora più sensibile (da +33 a -17), soprattutto per la dinamica deludente attribuita dai buyer al settore ittico ed alle previsioni sia sulle vendite che, in generale, sull economia nazionale. Le centrali di acquisto della GDO hanno invece mostrato un miglioramento dell indice della ragione di scambio, che è rimasto comunque negativo (da -13 del primo semestre 27 è passato a quota -9 nel semestre successivo, grafico 5 e 15). Il miglioramento è derivato da un sensibile incremento del saldo relativo alla dinamica dei prezzi di vendita (da +13% a +38%) più elevato di quello fatto registrare dal saldo dei costi di approvvigionamento (da +4% a +56%, grafico 14). La ragione di scambio per i prodotti freschi ha registrato un miglioramento pari a soli due punti rispetto al primo semestre 27 (da -2 a - 18). Per i prodotti congelati/surgelati non trasformati, la ragione di scambio ha 4

5 mostrato, invece, una incisiva crescita congiunturale (da -18 a +4) Grafico 5- Andamento degli indicatori congiunturali delle centrali di acquisto della GDO/buyer I sem.'3 II sem.'3 I sem.'4 II sem.'4 I sem.'5 II sem.'5 I sem.'6 Positiva la performance registrata dalla dinamicità del mercato, che è risultata in miglioramento (l indice è passato da +14 del primo semestre 27 a +31 del secondo semestre 27, grafico 6 e 15). La crescita del saldo relativo all andamento congiunturale dei prezzi di vendita (da +13% a +38%) ha contribuito sensibilmente all incremento del valore dell indicatore. Sotto il profilo tendenziale, la dinamicità del mercato è calata di sei punti, passando da +37 nel secondo semestre 26 a +31 nel secondo semestre 27. L indice della dinamicità di mercato per prodotto è oscillato da un minimo di +17, per i prodotti conservati, ad un valore massimo di +34 per i prodotti congelati/surgelati trasformati. Le conserve hanno mostrato un brusco calo congiunturale per via della riduzione del saldo sull andamento dei prezzi di vendita (da +27% nel primo semestre 27 a -11% nel semestre successivo). Per i prodotti congelati/surgelati trasformati, la dinamicità di mercato ha registrato invece una crescita di sei punti rispetto alla prima metà del 27 (da +28 a +34). Ipermercati A giudizio degli ipermercati intervistati, il secondo semestre 27 è stato caratterizzato da un lieve miglioramento congiunturale dell indice del clima di fiducia ed un calo della ragione di scambio. L indice della dinamicità del mercato ha evidenziato una netta ripresa rispetto al primo semestre 27. Nella seconda metà del 27, infatti, il valore dell indice del clima di fiducia si è mantenuto negativo e pressochè stabile II sem.'6 I sem.'7 II sem.'7 rispetto al semestre precedente (passando da -11 a -1, grafici 6 e 15). Il lieve miglioramento ha interessato in particolare il saldo sull andamento del settore ittico e sull andamento delle vendite. Nel confronto tendenziale, invece, il valore dell indice del clima di fiducia degli ipermercati è peggiorato sensibilmente (da +42 a -1). Dopo il miglioramento congiunturale rilevato nel primo semestre 27, l indice della ragione di scambio per gli ipermercati ha ripreso a calare nel semestre successivo (da +24 nel primo semestre a -5 nel secondo semestre 27, grafici 6 e 15). Determinante l aumento del saldo delle risposte relative alla dinamica congiunturale dei costi (da +18% a +65%) e la flessione del saldo relativo ai prezzi di vendita (da +65% nel primo semestre a +56% nella seconda parte del 27, grafico 14). L analisi per categorie mostra che i prodotti congelati/surgelati trasformati sono stati quelli che, secondo gli ipermercati, hanno presentato la ragione di scambio positiva e la più elevata (pari a +23), con un incremento di ben 21 punti rispetto ai risultati conseguiti nel primo semestre 27. Al contrario, i prodotti semiconservati hanno mostrato nel secondo semestre 27 l indice della ragione di scambio più basso ed hanno evidenziato una discesa dell indice pari a 21 punti (da +2 a -1). Anche la ragione di scambio per i prodotti freschi si è mantenuta positiva nel secondo semestre 27 ma in calo rispetto al semestre precedente (da +22 a +6). Dopo la contrazione congiunturale del primo semestre 27, l indice di dinamicità del mercato nei supermercati ha ripreso a crescere passando da +18 nel primo semestre a +33 nel secondo semestre 27 (grafici 6 e 15). La dinamica congiunturale del saldo sulle vendite, passato da -3% a +11%, ha inciso positivamente sull andamento della dinamicità del mercato per gli ipermercati. Tra tutte le categorie di prodotto commercializzate presso gli operatori contattati, i congelati/surgelati trasformati hanno presentato la maggiore dinamicità di mercato (pari a +33 nel secondo semestre 27), con una crescita pari a 19 punti rispetto al primo semestre 27. I prodotti semiconservati si sono attestati come la categoria merceologica meno vivace, dal momento che hanno presentato un calo congiuntuale di tre punti (da +7 a +4). La dinamicità del mercato dei prodotti freschi, trattati dall 89% degli 5

6 ipermercati, ha raggiunto quota +27, con una crescita di 6 punti rispetto alla prima metà del Grafico 6 - Andamento degli indicatori congiunturali degli ipermercati I sem.'3 II sem.'3 I sem.'4 II sem.'4 I sem.'5 II sem.'5 I sem.'6 Supermercati Nel secondo semestre 27, tutti gli indicatori congiunturali dei supermercati hanno presentato una flessione congiunturale. Nel dettaglio, l indice del clima di fiducia è crollato da +16 nel primo semestre 27 a -9 nel semestre seguente (grafici 7 e 15). Tale riduzione è derivata dalla flessione di tutti i saldi che concorrono a costituire l indicatore. Anche a livello tendenziale il clima di fiducia ha mostrato un calo, con una riduzione di ben venti punti (da +11 a - 9). I supermercati hanno presentato, inoltre, una contrazione dell indice della ragione di scambio sia congiunturale (da +11 a -1) che tendenziale (da +3 a -1, grafici 7 e 15). Dall analisi della serie storica dal primo semestre 23, si evidenzia che la ragione di scambio non era mai stata negativa. Le ragioni del calo risiedono in una crescita congiunturale dei costi non accompagnata da un incremento altrettanto sostenuto dei prezzi di vendita. Per i supermercati, sono stati i prodotti congelati/surgalati trasformati, commercializzati dall 84% degli intervistati, a registrare il più elevato valore dell indice della ragione di scambio (pari a +7 nel secondo semestre 27), ma con una calo di un punto rispetto al valore assunto dall indicatore nella prima metà del 27. I prodotti freschi, commercializzati dal 39% dei supermercati, hanno registrato la ragione di scambio più bassa (pari a -1 nel secondo semestre 27) rispetto alle altre categorie di prodotto. A differenza di tutti gli altri operatori del panel della distribuzione al dettaglio, per i supermercati l indice della dinamicità del II sem.'6 I sem.'7 II sem.'7 mercato si è ridotto, anche se continua ad essere tra i più elevati, passando da +43 a +35 (grafici 7 e 15). Scendendo nel dettaglio delle singole componenti dell indice, si nota che sia il saldo sull andamento delle vendite (+12%) che quello sui prezzi di vendita (+59%, grafico 14) hanno presentato una riduzione congiunturale. Il dettaglio per prodotto mostra che la dinamicità di mercato per i supermercati ha assunto valori compresi tra +25 per il congelati/surgelato non trasformato e +38 per il fresco. In particolare, l elevata dinamicità riscontrata dai supermercati per i prodotti freschi ha mostrato un andamento congiunturale stabile. Al contrario, il valore della dinamicità per i prodotti congelati/surgelati non trasformati ha registrato un calo pari a 1 punti rispetto al primo semestre Grafico 7 - Andamento degli indicatori congiunturali degli supermercati I sem.'3 II sem.'3 I sem.'4 II sem.'4 I sem.'5 II sem.'5 I sem.'6 Discount Come per le pescherie, le risposte fornite dagli operatori dei discount hanno determinato un andamento congiunturale che si è tradotto in un calo sia dell indice del clima di fiducia che della ragione di scambio. In ripresa solo l indice della dinamicità del mercato. Nel secondo semestre 27, infatti, è proseguita la discesa del clima di fiducia per i discount che hanno registrato un incisivo calo dell indicatore rispetto al semestre precedente (da +6 a -11, grafici 8 e 15). Tale andamento è motivato dal fatto che tutte le componenti (a meno dell andamento delle vendite) che hanno contribuito a costituirlo sono risultate in calo rispetto al primo semestre 27. Il saldo relativo all andamento congiunturale delle vendite è migliorato (da -13% a +14%) per via della riduzione della quota degli operatori che hanno dichiarato un calo II sem.'6 I sem.'7 II sem.'7 6

7 delle vendite (da 25% a 14%) ed uno speculare incremento di coloro che hanno dichiarato una dinamica in crescita (da +13% a +29%). Anche a livello tendenziale l indice si è ridotto di ben 38 punti rispetto al secondo semestre 26, passando da +26 a Grafico 8 - Andamento degli indicatori congiunturali dei discount I sem.'3 II sem.'3 I sem.'4 II sem.'4 I sem.'5 II sem.'5 I sem.'6 Come per il clima di fiducia, anche la ragione di scambio si è presentata negativa ed in riduzione congiunturale (l indice è passato da +8 a -1, grafici 8 e 15), per l effetto congiunto della contrazione del saldo dei prezzi e della stabilità di quello sui costi. In miglioramento la dinamica tendenziale dal momento che la ragione di scambio è passata da -16 a -1. Scendendo nel dettaglio per prodotto, si nota che le conserve e le semiconserve, commercializzate da quasi tutti i discount, hanno registrato il valore della ragione di scambio più elevato (rispettivamente pari a +5 e +11). Al contrario, i prodotti freschi, trattati soltanto dal 7% degli operatori intervistati, si sono attestati tra i prodotti con indice più basso e peraltro negativo (pari e -33). L andamento positivo del saldo sulle vendite è riuscito a più che compensare la riduzione del saldo sui prezzi, e pertanto l indice della dinamicità del mercato è cresciuto, passando da +3 a +36 (grafici 8 e 15). Al contrario, la dinamica tendenziale ha evidenziato un calo dell indicatore che si è ridotto di 2 punti, passando da +38 a +36. Come evidenziato nel primo semestre 27, anche nella seconda metà dell anno, tra tutti i canali di vendita considerati nell indagine, il segmento dei discount ha mostrato la performance migliore in termini di dinamicità di mercato. Le semiconserve hanno presentato una discreta dinamicità di mercato (pari a +47 nel secondo semestre II sem.'6 I sem.'7 II sem.'7 27). Per tale canale di vendita, sono stati i prodotti freschi, commercializzati però solo dal 14% dei discount, a registrare l indice della dinamicità di mercato più basso (+17). Gli indicatori congiunturali per area geografica Nord Ovest L area del Nord Ovest si è perfettamente allineata con l andamento generale mostrato dagli operatori del Panel della distribuzione al dettaglio intervistati a livello nazionale. La performance si è tradotta in una riduzione sia della fiducia che della ragione di scambio ed ha presentato una ripresa congiunturale della dinamicità del mercato. Nel dettaglio, infatti, l indice del clima di fiducia ha evidenziato un calo sia in termini congiunturali (da +8 nel primo semestre 27 a -8 nel secondo semestre 27, grafici 9 e 17) che tendenziali (da +13 a -8) ed ha denotato un inversione di tendenza. In linea con quanto evidenziato per l intero Panel della distribuzione al dettaglio, l andamento negativo dell indice è derivato dalla flessione di tutte le componenti che concorrono a determinarlo, a meno dell andamento delle vendite e del settore ittico I sem.'3 Grafico 9 - Andamento degli indicatori congiunturali dell'area del Nord Ovest II sem.'3 I sem.'4 II sem.'4 I sem.'5 II sem.'5 I sem.'6 Il lieve aumento del saldo delle risposte relative all andamento dei prezzi di vendita non è riuscito a compensare la rilevante crescita del saldo relativo alla dinamica dei costi. Pertanto la ragione di scambio ha mostrato un calo congiunturale ed ha raggiunto un valore negativo (pari a -1). L indicatore ha presentato una flessione a II sem.'6 I sem.'7 II sem.'7 7

8 livello congiunturale (da +3 a -1) ed, al contrario, una crescita tendenziale (da -4 a -1, grafici 9 e 17). L aumento del saldo sulle vendite complessive del Nord Ovest (da -4% a +35%, grafico 16) è risultato determinante per la crescita dell indice di dinamicità di mercato, che si è incrementato di ben 2 punti rispetto al primo semestre 27 (da +23 a +42, grafico 17). Rispetto alle altre aree geografiche, quella del Nord Ovest ha presentato la performance migliore in temini di dinamicità di mercato. Nord Est Come nell area del Nord Ovest e del Centro, anche il Nord Est è stato caratterizzato dalla flessione dell indice del clima di fiducia, passato da +8 nel primo semestre 27 a - 16 nella seconda metà dell anno (grafici 1 e 17). Dopo un 26 veramente positivo, l indicatore, che ha presentato una inversione nel segno, ha toccato nuovamente i bassi livelli del primo semestre 24, rilevazione in cui la fiducia degli operatori di quest area aveva raggiunto i risultati più deludenti. Tale andamento è derivato dalla riduzione di tutti i saldi che concorrono a determinare il valore dell indice. Il calo si è presentato ancora più incisivo nel confronto tendenziale, dal momento che il clima di fiducia si è ridotto di ben 38 punti, passando da +21 nel secondo semestre 26 a -16 nel secondo semestre I sem.'3 Grafico 1 - Andamento degli indicatori congiunturali dell'area del Nord Est II sem.'3 I sem.'4 II sem.'4 I sem.'5 II sem.'5 I sem.'6 Nella seconda metà del 27, l indice della ragione di scambio nell area del Nord Est è leggermente peggiorato (da -4 del primo semestre 27 a -6 del secondo semestre 27, grafici 1 e 17). Il peggioramento è derivato da una riduzione congiunturale del saldo dei prezzi di vendita più elevata di II sem.'6 I sem.'7 II sem.'7 quella fatta registrare dai costi di approvvigionamento. Rispetto alle altre aree geografiche, il Nord Est è stata l unica a presentare una dinamicità del mercato in riduzione rispetto ai risultati del primo semestre 27 (da +37 a +2, grafici 1 e 17). Le ragioni del calo risiedono in prevalenza nel crollo del saldo sull andamento congiunturale delle vendite registrato nell area (da +21% a - 2%, grafico 16). Centro In linea con quanto evidenziato nell area del Nord Est e del Nord Ovest, anche l indice del clima di fiducia nel Centro si è mantenuto negativo, ed ha presentato una discesa che si è tradotta in un calo pari a 12 punti rispetto al primo semestre 27 (da -8 a -2, grafici 11 e 17). La riduzione dell indice è derivata soprattutto dalla flessione congiunturale del saldo sulle previsioni di vendita (da +15% a -13%) e dell andamento dell economia nazionale (da -21% e -63%, grafico 16). La ragione di scambio, dopo la crescita congiunturale rilevata nel primo semestre 27, ha mostrato un inversione di segno nel semestre successivo, con un calo di 22 punti rispetto al primo semestre 27 (da +16 a -6, grafici 11 e 17). La dinamica della ragione di scambio è derivata dall effetto congiunto dell incisivo incremento congiunturale del saldo sui costi di approvvigionamento (da 15% a 55%) e dalla riduzione del saldo dei prezzi (da +48% a +43%, grafico 16) I sem.'3 Grafico 11 - Andamento degli indicatori congiunturali dell'area del Centro II sem.'3 I sem.'4 II sem.'4 I sem.'5 II sem.'5 I sem.'6 Stabile rispetto ai risultati del primo semestre 27, la dinamicità del mercato nell area del Centro si è confermata a quota +14 (grafici 11 e 17). Il miglioramento del saldo congiunturale sulle vendite II sem.'6 I sem.'7 II sem.'7 8

9 complessive nell area (da -2% a -14%) è stato accompagnato dall andamento opposto del saldo relativo alla dinamica dei prezzi di vendita (da +48% a +43%, grafico 16). Sud e Isole La tendenza al ribasso dell indice del clima di fiducia nell area del Sud e delle Isole, iniziata nel primo semestre 26 si è arrestata nel secondo semestre 27. Seppur negativo, infatti, il valore assunto dall indice del clima di fiducia degli operatori di quest area è lievemente migliorato, passando da -38 nel primo semestre 27 a -36 nei sei mesi successivi (grafici 12 e 17). Nonostante questa nota positiva, il valore assunto dall indice ha confermato anche nel secondo semestre 27, come evidenziato nelle rilevazioni precedenti, la performance più deludente tra le quattro aree geografiche considerate I sem.'3 Grafico 12 - Andamento degli indicatori congiunturali dell'area del Sud e delle Isole II sem.'3 I sem.'4 II sem.'4 I sem.'5 II sem.'5 I sem.'6 Come rilevato nei primi sei mesi del 27, anche nel semestre successivo la crescita del saldo realtivo alla dinamica dei prezzi di vendita (da +59% nel primo semestre 27 a +63% nel semestre successivo) non è riuscita a compensare l incremento del saldo dei costi di approvvigionamento (da +55% a +65%, grafico 16). Ciò ha determinato una riduzione congiunturale ed un cambiamento di segno della ragione di scambio (da +2 a -1, grafici 12 e 17), indice che comunque è apparso in peggioramento anche nel resto del territorio nazionale. Segnali positivi per l area del Sud e delle isole sono pervenuti dall indice di dinamicità del mercato, che ha registrato una crescita congiunturale pari a 1 punti, passando, II sem.'6 I sem.'7 II sem.'7 infatti, da +7 a +17 (grafici 12 e 17). La crescita è stata determinata dal miglioramento sia del saldo relativo alle vendite complessive dell area (da -45% a - 29%) che del saldo sui prezzi di vendite (da +59% a +63%, grafico 16). Investimenti e occupazione Oltre a rilevare l andamento semestrale congiunturale delle principali dinamiche di mercato (costi di approvvigionamento, prezzi di vendita e quantitativi venduti), sono richieste agli operatori della distribuzione al dettaglio anche alcune informazioni relative alle politiche occupazionali e di investimento adottate nel corso del secondo semestre 27. Dall indagine è emerso che l 8% degli intervistati ha dichiarato di non aver registrato variazioni del personale. Nelle strutture interessate da cambiamenti nel numero di occupati si è riscontrata la prevalenza (pari al 51%) di coloro che hanno conosciuto una flessione del numero dei dipendenti. Il saldo relativo all andamento congiunturale dell occupazione, che si è mantenuto ancora negativo, ha registrato comunque un miglioramento dal punto di vista congiunturale (da -6 nel primo semestre 27 a -2 nel semestre successivo) ma un lieve peggioramento tendenziale (da nel secondo semestre 26 a -2 nel secondo semestre 27) I sem.'3 Grafico 13 - Andamento dei saldi congiunturali dell'occupazione e degli investimenti II sem.'3 I sem.'4 Occupazione* II sem.'4 I sem.'5 *Il saldo è calcolato sulla differenza fra le percentuali delle risposte "aumentato" e "diminuito" date dalle aziende che hanno dichiarato di avere avuto variazioni di personale. ** Il saldo calcolato sulla differenza fra le percentuali delle risposte "sì" e "no" rispetto al totale escluse le risposte "non so". II sem.'5 I sem.'6 II sem.'6 Investimenti** I sem.'7 II sem.'7 9

10 Grafico 14 Saldi congiunturali delle variabili di mercato per canale di vendita (%, secondo semestre 27) Andamento dell'economia nazionale* -68 Previsioni sull'economia nazionale* -62 Investimenti**** -65 Pescherie Centrali di acquisto della GDO / Buyer Andamento dell'economia nazionale* -63 Previsioni sull'economia nazionale* Investimenti**** Ipermercati Supermercati Andamento dell'economia nazionale* -39 Previsioni sull'economia nazionale* Investimenti**** Andamento dell'economia nazionale* -41 Previsioni sull'economia nazionale* Investimenti**** Discount Totale operatori Andamento dell'economia nazionale* Previsioni sull'economia nazionale* Andamento dell'economia nazionale* Previsioni sull'economia nazionale* Investimenti**** -23 Investimenti**** * Il saldo è calcolato sulla differenza fra le percentuali delle risposte "bene" e "male" rispetto al totale escluse le risposte "non so". ** Il saldo è calcolato sulla differenza fra le percentuali delle risposte "aumentati" e "diminuiti" rispetto al totale escluse le risposte "non so". *** Il saldo è calcolato sulla differenza fra le percentuali delle risposte "aumentato" e "diminuito" date dalle aziende che hanno dichiarato di avere avuto variazioni di personale. **** Il saldo calcolato sulla differenza fra le percentuali delle risposte "sì" e "no" rispetto al totale escluse le risposte "non so". 1

11 Grafico 15 - Gli indicatori congiunturali del Panel della distribuzione al dettaglio per canale di vendita (secondo semestre 27) Pescherie Centrali di acquisto della GDO / Buyer Ipermercati Supermercati Discount Totale operatori Grafico 16 Saldi congiunturali delle variabili di mercato per area geografica (%, secondo semestre 27) Nord Ovest Nord Est Andamento dell'economia nazionale* -51 Andamento dell'economia nazionale* -48 Previsioni sull'economia nazionale* -4 Previsioni sull'economia nazionale* Investimenti**** -42 Investimenti**** Centro Sud e Isole Andamento dell'economia nazionale* -31 Andamento dell'economia nazionale* -76 Previsioni sull'economia nazionale* -63 Previsioni sull'economia nazionale* Investimenti**** -22 Investimenti**** * Il saldo è calcolato sulla differenza fra le percentuali delle risposte "bene" e "male" rispetto al totale escluse le risposte "non so". ** Il saldo è calcolato sulla differenza fra le percentuali delle risposte "aumentati" e "diminuiti" rispetto al totale escluse le risposte "non so". *** Il saldo è calcolato sulla differenza fra le percentuali delle risposte "aumentato" e "diminuito" date dalle aziende che hanno dichiarato di avere avuto variazioni di personale. **** Il saldo calcolato sulla differenza fra le percentuali delle risposte "sì" e "no" rispetto al totale escluse le risposte "non so". 11

12 Grafico 17 - Gli indicatori congiunturali del Panel della distribuzione al dettaglio per area geografica (secondo semestre 27) Nord Ovest Nord Est Centro Sud e Isole Tra le strutture commerciali contattate, nelle centrali di acquisto della GDO si è presentata la più elevata incidenza (pari al 44%) di intervistati che hanno dichiarato di aver apportato modifiche al personale. E nel 71% dei casi si è assistito ad un incremetno del numero dei dipendenti. Sul fronte degli investimenti, il quadro non migliora. Il saldo delle risposte tra gli operatori che hanno dichiarato di aver effettuato investimenti e coloro che invece hanno dichiarato di non aver effettuato investimenti è rimasto, in effetti, negativo anche nel secondo semestre 27 (-34) anche se in miglioramento rispetto al semestre precedente (da -52 a -34). Il dato confortante è riscontrabile nell incremento, pari a 1 punti, della quota di operatori che ha dichiarato di aver effettuato investimenti. Tra i segmenti intervistati, il saldo è risultato positivo e stabile (pari a +57) solo per le centrali di acquisto della GDO. Il segnale positivo per questo segmento è riconducibile all incremento congiunturale della quota di coloro che hanno dichiarato di aver realizzato investimenti nel secondo semestre rispetto al semestre precedente (da +63% a +69%). Fatta eccezione per i discount, i restanti operatori hanno registrato saldi negativi anche in miglioramento per tutti i segmenti: pescherie (da 69 a -65), ipermercati (da - 33 a -13) e supermercati (da -66 a -29). Nota metodologica L Ismea, a partire dal 1997, ha attivato un panel di operatori della distribuzione al dettaglio al fine di monitorare la dinamica congiunturale e tendenziale delle principali variabili economiche relative a l mercato dei prodotti ittici. A tale scopo, gli operatori sono chiamati ad esprimere un giudizio sull andamento dell economia nazionale e del settore ittico, fornendo indicazioni sull evoluzione dei costi di approvvigionamento, dei prezzi di vendita e dei quantitativi venduti dei prodotti ittici. Alla fine del periodo di rilevazione, gli operatori valutano l andamento dei parametri oggetto di indagine rispetto al periodo precedente e rispetto allo stesso periodo dell anno precedente; esprimono, inoltre, anche le loro aspettative sull evoluzione di breve periodo dell economia nazionale e delle vendite. I risultati emersi dall indagine vengono esaminati sia nel dettaglio sia in forma sintetica, attraverso una serie di indicatori costruiti mediante l aggregazione delle risposte fornite a diverse domande. Questi indici consentono di valutare in maniera più immediata l evoluzione del settore, effettuando analisi temporali e spaziali (confronti tra aree geografiche e segmenti). Gli indici che vengono calcolati per gli operatori della distribuzione al dettaglio sono i seguenti: 12

13 Indice del clima di fiducia: questo indice aggrega le risposte sull andamento dell economia e le relative previsioni per il semestre successivo, l andamento generale del settore ittico e l andamento delle vendite dei propri prodotti nel semestre in esame, nonché le aspettative di vendita per i successivi sei mesi. Tutti questi aspetti permettono di evidenziare la percezione che gli operatori stessi hanno della dinamicità congiunturale della propria attività e delle prospettive future, condizionandone le decisioni di produzione. Indice della ragione di scambio del settore: questo indice confronta l evoluzione dei prezzi di vendita con l andamento dei costi di approvvigionamento, mettendo in evidenza la capacità delle aziende del settore di trasferire gli incrementi dei costi sui prezzi di vendita dei prodotti ittici. Indice di dinamicità del mercato: tale indice sintetizza la situazione del settore circa l evoluzione delle vendite e dei prezzi, segnalando una situazione di vivacità della domanda o, viceversa, di stagnazione. Il disegno campionario Il questionario viene periodicamente somministrato su base volontaria ad un campione di 192 operatori della distribuzione al dettaglio, mediante intervista diretta. La scelta di monitorare costantemente l andamento del settore della distribuzione al dettaglio mediante osservazione di un campione continuativo consente di valutare, con un numero limitato di partecipanti, le modificazioni di mercato, che altrimenti potrebbero essere accertate soltanto ricorrendo a campioni indipendenti di dimensioni assai maggiori e quindi con costi di rilevazione sostenuti. Un campione continuativo, sostanzialmente costituito dalle stesse unità, consente di valutare le caratteristiche analitiche del mercato in tempi successivi, alla ovvia condizione che il campione rimanga sostanzialmente inalterato e, soprattutto, abbia conservato intatta la propria rappresentatività. Il campione di 192 operatori appartenenti ai vari segmenti della distribuzione al dettaglio pescherie, ipermercati, supermercati, discount e centrali di acquisto della Gdo/buyer è stato selezionato rispettando la reale composizione dell universo di riferimento per tipologia di operatore e relativa distribuzione territoriale. In particolare, per definire il disegno campionario, la popolazione di operatori e distributori è stata stratificata rispetto alla tipologia di attività svolta; successivamente, all interno di ciascuna attività è stato determinato il peso di ogni regione. La tabella A.1 mostra la composizione del panel dei 192 operatori suddiviso per segmento e per area geografica. Tabella A1 - Composizione del Panel per segmento e area geografica Aree Segmenti Totale geografiche Pescherie Iper Super Discount Buyer Area Ovest Area Est Centro Sud e isole Totale Descrizione del campione Nel settore della distribuzione al dettaglio, risulta un maggior numero di pescherie e supermercati, entrambi con un incidenza percentuale dell 36%. Tabella A2 - Composizione percentuale del Panel per segmento e area geografica Aree Segmenti Totale geografiche Pescherie Iper Super Discount Buyer Area Ovest Area Est Centro Sud e isole Totale % del campione La distribuzione geografica delle diverse tipologie considerate appare abbastanza uniforme nel caso delle pescherie, pur prevalendo al Sud e Isole, mentre i supermercati e gli ipermercati risultano molto più concentrati nell area settentrionale (circa il 6%) ed i discount nel Centro-Nord (81%); le centrali di acquisto sono prevalentemente localizzate nel Nord dell Italia, con una quota pari all 81% del totale. La quasi totalità delle pescherie ha un fatturato proveniente esclusivamente dall attività di vendita di prodotto ittico, mentre per la distribuzione moderna si evince una prevalenza di situazioni, variabili tra il 6 ed il 1% del campione, in cui il fatturato ittico incide su quello complessivo per una quota compresa tra l 1 e il 1%. 13

14 Il controllo dei dati e analisi delle risposte La prima fase di elaborazione dei risultati consiste nei controlli di coerenza tra le risposte, effettuati sui dati di base e sui questionari restituiti dai rilevatori. Successivamente, tramite un programma di elaborazione dei dati, per ogni domanda e per ogni variabile di stratificazione (segmento o canale, area geografica, categoria di prodotto trattato), le modalità delle risposte vengono trasformate in frequenze e relative percentuali. Il commento sugli andamenti delle variabili di mercato è effettuato sulle percentuali delle risposte di ciascuna modalità e, soprattutto, sulla serie dei saldi, che rappresentano una delle più semplici ed efficaci tecniche di sintesi dei dati qualitativi. I saldi sono calcolati come differenza algebrica tra le frequenze delle risposte positive e negative (o di aumento e di diminuzione) al netto delle risposte non so o non vendo questo prodotto o non sostengo questo costo. Gli indicatori di sintesi commentati in questa nosta sono costituiti come medie semplici e talvolta ponderate dei saldi calcolati sulle risposte alle domande considerate rilevanti per l indice stesso. In particolare, gli indici relativi ai Panel della distribuzione al dettaglio, vengono calcolati come segue: Indice (Ss + Sv + Svp + Se *,5 + Sep *,5) = 4 dove: Ss = saldo giudizi sull andamento del settore (bene - male); Sv = saldo giudizi sull andamento delle vendite complessive (in aumento - in diminuzione); Svp = saldo previsioni sull andamento delle vendite complessive (in aumento - in diminuzione); Se = saldo giudizi sull andamento dell economia nazionale (bene - male); Sep = saldo previsioni sull andamento dell economia nazionale (bene - male). Le valutazioni circa la situazione economica del Paese nel semestre e le previsioni per il semestre successivo vengono aggregate in un unica variabile, attribuendo a ciascuna un peso pari a,5, al fine di ridurne l importanza nella costruzione dell indice, poiché in entrambe le domande vi è un elevata incidenza di mancate risposte. Indice del settore (Sp +(-Sc)) = 2 dove: Sp = saldo giudizi sull andamento dei prezzi nel complesso (aumentati - diminuiti); Sc = saldo giudizi sull andamento dei costi di approvvigionamento (aumentati - diminuiti). Indice (Sv + Sp) = 2 dove: Sv = saldo giudizi sull andamento delle vendite complessive (in aumento - in diminuzione); Sp = saldo giudizi sull andamento dei prezzi nel complesso (aumentati - diminuiti). Tutti gli indici hanno un campo di variazione compreso tra -1 e +1. Ismea Direzione Mercati e Risk Management m.giordano@ismea.it (+39)

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