A.S.P IL GIRASOLE Progetto EDUCATIVO dell anziano annuale Anno 2013

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1 A.S.P IL GIRASOLE Progetto EDUCATIVO dell anziano annuale Anno 2013 ORGANIZZAZIONE DEL SERVIZIO Il servizio di animazione dell Asp Il Girasole è composto da due operatori part-time alle dipendenze della struttura. L educatore professionale, Dott.ssa Melania Tedeschi, part-time al 70%, referente del servizio stesso e l animatore con deroga Sig.ra Cirino Carmela part time al 75%. Il Servizio è operativo dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle ore e garantisce due domeniche lavorative al mese. Il servizio si avvale della collaborazione di volontari tesserati, e coordinati dallo stesso. E in fase di attivazione l attesa Associazione Amici del Girasole, che ci permetterà di coinvolgere il maggior numero di persone attente e propositive che vorranno far parte della nostra realtà fornendo il loro aiuto di volontariato. Il Servizio di animazione grazie ai proventi delle fiere e dei mercatini, riesce ad effettuare uscite settimanali sul territorio, offrendo sempre aperitivo o caffè agli ospiti, acquista il materiale necessario ai laboratori, acquista dolci e dolcetti per le merende insieme, i regali di compleanno degli ospiti, i regalini di natale e pasqua per gli ospiti, piccoli strumenti elettronici ad uso di ospiti ( dvd) ora è in progetto l acquisto di una cornice digitale dove inserire le foto degli ospiti e gli avvisi più importanti. Le torte di compleanno mensili e tutti gli eventi ad ampio raggio con partecipazione esterna di persone sono invece di competenza per quanto riguarda i costi dell amministrazione. Pag 1

2 GLI AMBITI D INTERVENTO E IL METODO DELL ANIMAZIONE Il tema della progettazione rappresenta il fulcro centrale per tutte le professioni socio-sanitarie. Questo dato rassicurante dovrebbe prefigurarci un sistema di servizi socio-sanitari ben organizzato, dove ogni operatore può confrontarsi con obiettivi condivisi, sistemi di verifiche e di valutazione di risultati. Il termine progetto attraversa e caratterizza molto il dire e l agire sociale contemporanei; viene utilizzato in svariati contesti e in vari settori operativi. In ambito educativo il progetto è lo strumento più importante che caratterizza il lavoro dell educatore professionale all interno di un servizio, in questo caso calato nella dimensione animativo-educativa all interno della RSA. Pertanto si pone la necessità di una riflessione per condividere il significato attribuito all interno di un preciso campo d azione, quale può essere considerato l intervento professionale educativo, nel tentativo, attraverso un processo di negoziazione, di rendere univoci il senso e il valore che esso assume all interno di questo contesto operativo. Pare opportuno chiarire e condividere il significato che questo termine può assumere nell agire professionale dell educatore, per comprenderne la ricaduta sul suo operare concreto e quotidiano. All interno dei servizi, in cui questo attore sociale opera, si parla spesso di progetti che indicano sia le strategie macro, cioè di funzionamento dei servizi medesimi, mission, finalità e obiettivi principali, sia gli indicatori micro, ovvero di svolgimento dell azione professionale concreta ( progetti specifici per ciascuna attività proposta e progetto individualizzato d intervento con la persona). Citazioni e spunti da La progettazione educativa di Brandani e Tomisich Questo progetto 2013 prenderà in esame tutto l intervento animativo-educativo analizzando in primis i bisogni degli ospiti della nostra struttura e dopo un attenta osservazione si trasformerà in concreto attuando e trasformando il pensiero in azione. Pag 2

3 Per fare un progetto è dunque necessario allacciarsi al bagaglio conoscitivo ed esperienziale acquisito nel passato dal singolo attore coinvolto nel progettare, e al significato che tali esperienze hanno per ciascuno, ovvero educatori ed ospiti insieme per una progettazione condivisa e virtuosa. Entrando nello specifico mi sembra doveroso contestualizzare il Servizio d animazione partendo dall analisi etimologica del termine Animazione. L'etimologia del termine "animazione" ci anticipa il significato che si nasconde nell'agire animativo: "dare anima", "infondere vita", "mettere in movimento", "agire con anima"; "animare l'azione" vuol dire "fare" ma impregnando le azioni di SENSO al fine di facilitare processi attraverso i quali le persone riscoprono la capacità di abitare il tempo che vivono. "Animazione" è un termine che nel gergo comune viene utilizzato nelle maniere più disparate ed in senso molto riduttivo: basti pensare che spesso, quando si sente parlare di "animazione" la prima immagine che viene in mente è quella dei villaggi turistici, dove le persone si divertono con "l'animatore". Purtroppo quella della "animazione in casa di riposo", viene considerata come l'insieme delle attività ludicoricreative pensate "per far trascorrere il tempo agli anziani". Per chi non conosce il lavoro di un educatore/animatore in RSA, è facile ridurre il suo lavoro solamente a quello che è visibile, al fine di facilitare processi attraverso i quali le persone riscoprono la capacità di abitare il tempo che vivono. Ecco la vera sfida di chi lavora ogni giorno in RSA: dare senso...e non è una cosa così visibile, tangibile misurabile, ne tanto meno semplice e veloce. Aiutare le persone a dare senso alla loro vita qualunque sia la loro situazione psicofisica, richiede innanzitutto un presupposto che si trova nella condivisione dei seguenti concetti: considerare la persona come ESSERE PROGETTUALE, l'essere umano non è mai determinato, è in continuo divenire. In ogni età o periodo della vita esiste un "compito evolutivo": per esempio nell'anzianità la persona è chiamata a fare il resoconto della propria vita, attraverso la rielaborazione della propria esperienza passata, e trovare da questa rielaborazione le energie necessarie per prepararsi al congedo della vita serenamente. ( teoria di riferimento Ciclo vitale i compiti evolutivi di Erikson).. Ogni persona durante tutta la sua esistenza deve continuamente mettere in atto le proprie risorse per adattarsi alle nuove condizioni di vita che cambiano nel tempo. Considerare la persona nella sua GLOBALITA' DI ASPETTI interdipendenti fra loro che favoriscano il mantenimento della sua integrità psico-corporea. Pag 3

4 . considerare la persona come ESSERE SOCIALE che si realizza nel rapporto con gli altri, con l'ambiente in cui è inserito inteso sia in termini strutturali/fisici, ma soprattutto in termini di relazioni e interazioni. Il lavoro di Animazione diventa la risultante principale di TRE DIMENSIONI: la dimensione della relazione e della quotidianità, dove il contenuto risiede nella relazione affettiva con l ospite, nell ascolto dei suoi bisogni, nella valorizzazione delle sue esperienze, nell accompagnamento e nel sostegno nelle relazioni con gli altri; la dimensione socializzante, ricreativa e creativa, dove, attraverso attività specifiche (laboratori creativi, feste ) si stimolano le funzioni necessarie per la conservazione dell autonomia, le capacità residue, le potenzialità espressive, intellettive e relazionali degli ospiti. Questi interventi devono cercare di coinvolgere e attivare i partecipanti, ciascuno secondo le proprie capacità, di farli sentire protagonisti, di dare la possibilità di esprimere la propria individualità, di riconoscersi parte significativa di un tutto; la dimensione progettuale interna ed esterna (il territorio), dove l animazione diventa costituzione di sempre nuove ipotesi di lavoro, articolazione di interventi mirati e diversificati in collaborazione con altre figure professionali, capacità di promuovere interscambi con il territorio per non rimanere una realtà isolata e astratta del vivo contesto locale. La metodologia, il METODO nostro di riferimento è l agire concreto che si realizza attraverso le seguenti attività:. programmare e organizzare le attività ordinarie e straordinarie durante l anno;. facilitare e promuovere la socializzazione con e tra i residenti;. contribuire all analisi dei bisogni e delle aspettative dei residenti;. valorizzare il protagonismo, rafforzare l autostima e l identità personale dei residenti;. operare e collaborare, insieme al terapista della riabilitazione,personale asa, infermieristico, medico per il mantenimento e il recupero delle capacità motorie dell anziano, rispettando i suoi ritmi naturali e attraverso la dinamica di gruppo e la riattivazione;. stimolare la memoria, l attenzione e la comprensione;. sollecitare negli anziani l espressione di capacità creative, sostenendoli nell esecuzione di lavori manuali, stimolando in loro l immaginazione;. offrire risposte sollecite ai loro piccoli bisogni, come telefonare ad un parente, scrivere una lettera, visitare parenti e amici.;. organizzare giochi, spettacoli insieme agli anziani e agli altri operatori; Pag 4

5 . scambiare e raccogliere informazioni sulla vita dell ospite, gli interessi, le curiosità al fine di costruire un quadro il più possibile completo della personalità dell anziano;. mantenere relazioni con le organizzazioni esterne: volontariato, scuole, strutture territoriali.;. mantenere relazioni regolari con i parenti degli ospiti aiutandoli a conservare i legami familiari per rendere loro meno gravosa la permanenza in RSA.. sollecitare i residenti e personalizzare il loro spazio individuale e quello collettivo con propri lavori, immagini o fotografie che li vedono protagonisti.. coordinare e collaborare con il gruppo dei vol. predisporre documenti di lavoro;. controllare e valutare i risultati dell intervento operato. Gli STRUMENTI PRINCIPI DEL LAVORO EDUCATIVO: - Osservazione - Progetto - Colloqui Per realizzare un progetto di animazione in RSA ci avvaliamo della modalità di progettazione ad hoc, cioè l ideazione di un progetto necessariamente costruito a partire dal luogo, dal tempo e dalle persone realmente appartenenti alla nostra struttura. Ipotizziamo alcune linee guida, alcuni criteri, alcuni confini, che rappresentino il contenitore dove collocare il progetto specifico costruito su misura facendo in modo che l attività di animazione all interno dell Asp contribuisca: _ a migliorare la qualità della vita degli anziani ospitati; _ a creare un rapporto animazione/struttura in maniera tale da riuscire a convivere con le esigenze organizzative e a sviluppare un attività di animazione che non risulti semplicemente il riempimento dei vuoti dell organizzazione stessa. La valutazione ci permette di capire quali campi di funzionamento sono accessibili e trattabili dall intervento di animazione e ci permetta di modificare il programma o gli scopi che ci siamo prefissati. Le attività di animazione sono proposte per permettere una vita più significativa, per stimolare il desiderio di usare le capacità fisiche e mentali, per potenziare l abilità di ciascun individuo a mantenere la sua più alta funzione sociale, fisica ed emozionale, per ottenere un senso di successo e per migliorare la stima in sé stesso. Pag 5

6 Le attività mirano a stimolare e interessare l anziano e hanno i seguenti OBIETTIVI: aumentare la socializzazione e sviluppare i rapporti interpersonali; sviluppare nuove abilità e nuovi interessi; valorizzare il protagonismo e l autostima; stimolare la memoria, l attenzione e la comprensione; stimolare le capacità cognitive e logico-matematiche; stimolare al dibattito e allo scambio di idee; stimolare a superare la passività, educare ad accettare le regole; esprimere emozioni, sentimenti e ricordi. La valutazione in itinere parte fondamentale per la progettazione è un importante strumento che di volta in volta mi permetterà di aggiustare il tiro, essere flessibile e pronta al cambiamento e all imprevisto che qualunque relazione comporta, ancor più quella educativa. Ogni azione educativa si differenzierà dall agito umanamente possibile perchè non nascerà casualmente, e non sarà mai un fatto estemporaneo ma sarà supportato da una teoria di riferimento e da un progetto condiviso. Somma Lombardo, 8 febbraio 2013 L educatore professionale Melania Tedeschi Ora entrando nell operativo vorrei presentare i nuovi progetti più specifici proposti per l anno 2013 che hanno avuto delle modifiche. Gli operatori che hanno condiviso, creato e condurranno i progetti saranno l educatore professionale della struttura e l animatore, con la collaborazione di volontari. Pag 6

7 ATTIVITA LUDICA DELLA TOMBOLA L attività viene svolta nel salone centrale con tutti i residenti; ad ognuno consegniamo una cartella su cui segna con un pennarello i numeri estratti. Per due ambi, due terni, due quaterne, due cinquine, una tombola e un tombolino vengono consegnati dei premi utili alla quotidianità del residente. _ socializzazione (es. se si aiutano a vicenda a trovare il numero estratto sulla tabella) _ attenzione e concentrazione (es. se il residente sta attento al numero che viene estratto e lo riconosce sulla propria tabella) _ competitività e rafforzamento autostima _ accettazione di regole (es. la pazienza di aspettare l estrazione del numero). _ riconoscimento dell altro e dei diversi ruoli. _ stimolazione capacità cognitive e logico-matematiche TEMPI, MODI E STRUMENTI - l attività la svolgiamo una volta alla settimana - durata dell attività circa un ora e mezza - gli strumenti che utilizziamo le cartellette della tombola ; le tabelle dei numeri; pennarelli; premi utili alla quotidianità del residente. VERIFICA attraverso schede di rilevazione Pag 7

8 ATTIVITA FESTA DEI COMPLEANNI l attività la svolgiamo nel salone centrale disponendo i residenti in cerchio in modo da lasciare dello spazio al centro per chi desidera ballare. Mentre ascoltiamo della buona musica dal vivo dei nostro bravissimi musicisti che si prestano gratuitamente a rendere questo momento importante molto più gioioso. Gli ospiti sono coinvolti a ballare e cantare. Dopo una gustosa torta agli ospiti molto gradita, viene consegnato ad ogni festeggiato del mese in corso un regalo mirato e da quest anno la bella novità di fare una foto ricordo vicino alla torta con operatori e parenti. -Socializzazione -Attenzione a momenti significativi della vita dei singoli o della comunità -Comico-terapia (coscienza del residente di comprendere che si consoni alla situazione trovandosi in una situazione di festa e quindi attuando degli atteggiamenti di spensieratezza (cantare e ballare) e divertimento. TEMPI, MODI E STRUMENTI - l attività viene svolta sempre un giorno dell ultima settimana del mese del mese - iniziamo la festa alle ore e la concludiamo alle ore VERIFICA Attraverso l osservazione Pag 8

9 ATTIVITA MANUALI L attività la svolgiamo nel salone centrale disponendo i residenti che desiderano partecipare, anche solo osservando, attorno a due tavoli; disponiamo tutto il materiale necessario per l attività sui tavoli e consegniamo il necessario per iniziare i lavoretti; quello che realizziamo sono: addobbi per l ambiente in base al periodo dell'anno, festoni, preparazione regali, realizzazione manifesti, manufatti a maglia molto apprezzati realizzati da ospiti ancora molto capaci per il Mercatino di Natale, Pasqua, carnevale ecc... socializzazione manualità creatività stimolazione visiva e tattile stimolazione a superare la passività, facendo TEMPI, MODI - le attività manuali le svolgiamo più volte al mese, sia al mattino che pomeriggio; STRUMENTI - ogni mese c'è la preparazione del cartellone dei compleanni del mese successivo da esporre in bacheca; inoltre, in occasione delle varie festività (Carnevale, Pasqua, Natale), feste stagionali o di altro genere, realizziamo degli addobbi o dei lavori specifici; comunque ogni settimana i residenti sono impegnati nel tagliare, colorare, sferruzzare e cucire. - gli strumenti che utilizziamo sono vari: pennarelli, colori a matita, pennelli, tempere, gessi, cartoncini colorati, carta crespa, nastri, colla, lana, cotone forbici, aghi, uncinetto, ferri. VERIFICA attraverso l osservazione Pag 9

10 VISIONE FILMATI Cineforum L attività la svolgiamo nel salone centrale disponendo tutti i residenti verso la televisione (i residenti più interessati li disponiamo in prima fila). Prima di iniziare la visione spieghiamo ai residenti il genere di filmato proposto, a metà e a fine film/documentario/concerto/musical/operetta verifichiamo se i residenti hanno seguito, se sono in grado di ripeterci la trama, le loro impressioni e magari la nascita di un dibattito. Se il quanto visto risulta lungo verranno creati il primo e secondo tempo. attenzione e concentrazione stimolazione visiva rielaborazione di esperienze vissute comunitariamente stimolazione al dibattito e scambio di idee stimolo culturale stimolazione della memoria espressione di emozioni, sentimenti e ricordi TEMPI, MODI E STRUMENTI - l'attività viene svolta una volta alla settimana di mattina - iniziamo l attività alle ore e la concludiamo alle ore gli strumenti che utilizziamo sono i DVD il lettore DVD e microfono. VERIFICA attraverso l osservazione Pag 10

11 ATTIVITA LETTURA di GIORNALI QUOTIDIANI, RIVITE, LIBRI E RACCONTI LOCALI Da quest anno l attività la svolgeremo incrementando anche i pomeriggi Nel salone centrale; disponiamo i residenti che desiderano partecipare attorno ad un tavolo in modo che tutti sentano la voce dell educatore; chiediamo agli ospiti cosa preferiscono leggere e a volte capita che sono i residenti stessi a leggere dei brevi paragrafi. A fine lettura si discute con gli ospiti cosa si è appena letto e si raccolgono le loro impressioni cercando di far nascere un dibattito. - orientamento spazio-temporale - contatto con il mondo esterno - stimolazione all attenzione e alla comprensione - stimolazione al dibattito e scambio di idee - incentivo all autonomia personale nella lettura - stimolo culturale - espressione di emozioni, sentimenti e ricordi TEMPI, MODI E STRUMENTI - non decidiamo un tempo definito, è un attività che svolgiamo quando vi è occasione; - gli strumenti che utilizziamo sono i giornali quotidiani locali, riviste e libri VERIFICA attraverso l osservazione Pag 11

12 ATTIVITA CANTO E un attività svolta spesso durante la giornata nel salone centrale, mentre facciamo i lavori manuali o durante le uscite sul territorio, a volte invece creata come strumento nei giochi di gruppo. - stimolazione della memoria -abilità sensoriali -stimolazione di ricordi, sentimenti, emozioni -socializzazione TEMPI, MODI E STRUMENTI - non decidiamo un tempo definito, è un attività che svolgiamo quando vi è occasione; - testi delle canzoni VERIFICA attraverso l osservazione ATTIVITA LAVORO A MAGLIA L attività viene svolta durante la giornata da ospiti con più capacità residue manuali durante la giornata. - manualità - stimolazione visiva e tattile - stimolazione di ricordi, sentimenti, emozioni - sviluppo del senso estetico - socializzazione TEMPI, MODI E STRUMENTI - non decidiamo un tempo definito, è un attività che facciamo quando vi è occasione - gli strumenti che utilizziamo sono: aghi, lana, cotone, filo, uncinetto, forbice VERIFICA attraverso l osservazione Pag 12

13 Altre ATTIVITA' ORDINARIE sono: - Giro camere; Con GIRO CAMERE si intende l incontro con gli ospiti costretti temporaneamente o stabilmente nella propria camera. Questo è un momento molto importante per gli ospiti perché la nostra visita serve a non farli sentire soli, visto che non sono in grado di raggiungere il resto del gruppo. - Concorso scuole incontri inter-generazionali - Contatti con il territorio ed uscite settimanali - Mercatino di Natale; - Collaborazione con i volontari. - Mercatino di Pasqua. - Momenti per professare il proprio credo, rispettando le diverse religioni. - Redazione del programma settimanale, cercando di mantenere dei giorni fissi di attività, importante strumento di orientamento spazio-temporale per gli ospiti. - Eventi e feste nei week-end, due domeniche al mese. -Rot informale ogni giorno ( orientamento spazio-temporale) - Compilazione delle schede sociali, scheda ingresso, PEI, e diario animazione PAI. Somma Lombardo, 08/02/2013 Educatore Professionale Melania Tedeschi Animatore Cirino Carmela Pag 13

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