Indagine sui fabbisogni professionali e formativi nel settore edile a Novara Anno

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1 Indagine sui fabbisogni professionali e formativi nel settore edile a Novara Anno a cura di SCUOLA EDILE NOVARESE Scuola Edile Novarese Pagina 1 di 21

2 1. Introduzione p Contesto di riferimento p Dati statistici sulla imprese della Provincia di Novara p Metodologia d indagine p I fabbisogni professionali e formativi nel settore edile p Dati di adesione p L indagine p Conclusione p. 21 Scuola Edile Novarese Pagina 2 di 21

3 1. Introduzione 1.1 Contesto di riferimento Nell odierno mercato del lavoro la formazione ha assunto un ruolo essenziale, soprattutto alla luce delle notevoli trasformazioni tecnologiche e organizzative che ha coinvolto tutti i settori produttivi. L attuale indagine nasce dall esigenza di fornire un quadro esauriente e preciso sulle esigenze formative del settore edile nella Provincia di Novara. Scuola Edile Novarese, quale ente paritetico bilaterale del settore edile, ha il ruolo contrattuale di proporre un offerta formativa in linea con le reali necessità che emergono dalle imprese. In questi anni di attività la Scuola ha lavorato sull offerta formativa individuando due ambiti su cui concentrare l attenzione: 1. FORMAZIONE PER L IMPIEGABILITA a. Formazione per l inserimento di disoccupati adulti da riqualificare e da reinserire b. Corsi post diploma destinati a giovani tecnici da aggiornare e qualificare c. Formazione per l inserimento di extracomunitari 2. FORMAZIONE PER LA PROGRESSIONE PROFESSIONALE a. Formazione per l apprendistato b. Lavoratori occupati da aggiornare e qualificare anche attraverso percorsi di crescita culturale c. Tecnici occupati e imprenditori da aggiornare Sulla base di queste considerazioni e del ruolo svolto da Scuola Edile Novarese per il miglioramento delle professionalità che intervengono nella filiera edile, le Parti Sociali hanno commissionato alla Scuola la presente ricerca con l obiettivo di meglio definire i fabbisogni professionali per l edilizia al fine di inquadrare l offerta formativa in una logica di risposta a tali fabbisogni. Del resto, nell odierno mercato del lavoro, la formazione ha assunto un ruolo essenziale per la competitività delle imprese, soprattutto alla luce delle notevoli Scuola Edile Novarese Pagina 3 di 21

4 trasformazioni tecnologiche, organizzative e legislative che hanno coinvolto tutti i settori produttivi, e in particolare quello edile. Non sempre tale ruolo è supportato da un attenta analisi dei mutamenti produttivi e conseguentemente delle richieste del mercato delle professioni, così come non sempre la formazione è sufficientemente calata nella realtà aziendale, anzi, troppo spesso rischia di rimanere lontana dalle reali esigenze lavorative. Il settore edile rappresenta oggi uno dei settori più in sviluppo. Infatti tra il 1999 ed il 2005 la crescita del settore delle costruzioni è stata nettamente superiore a quella del PIL. Gli investimenti in costruzioni sono aumentati in sette anni complessivamente del 22,9% a fronte di uno sviluppo del PIL dell`8,6%. Nello stesso periodo il tasso di crescita dell occupazione nel settore è stato del 30,4% contro un aumento dell occupazione complessiva del 10,3%. Gli indicatori economici disponibili e le indicazioni che emergono dall indagine rapida presso le imprese associate, delineano un quadro congiunturale complessivamente positivo per il settore delle costruzioni ma con andamenti diversi nei singoli comparti di attività. Prosegue la crescita nell edilizia residenziale (+2,2%) e nelle opere pubbliche (+1,7%) mentre continua la fase di debolezza dell edilizia destinata alle attività economiche (-0,1%). 1 I dati relativi alle imprese e ai lavoratori del settore edile della Provincia di Novara sono forniti dalla Cassa Edile 2 e sintetizzati nel seguente grafico: Imprese e lavoratori iscritti alla Cassa Edile Imprese lavoratori 1 Dati tratti dal sito ufficiale ANCE: Osservatorio Congiunturale sull`industria delle Costruzioni - Ottobre 2005 pubblicato il 13/10/05. 2 Dati aggiornati al 31/12/2006 Scuola Edile Novarese Pagina 4 di 21

5 Il numero di imprese edili iscritte alla Cassa sono passate dalle 876 del 2000 alle del I Lavoratori hanno avuto un forte incremento dal 2000 al 2005 passando da a 6.570, solo nell ultimo anno (2006) hanno avuto una flessione che li ha portati al numero di Di fronte a questi sviluppi dell attività e del tasso di occupazione, risulta evidente che l inserimento di nuovo personale, la formazione e l addestramento divengono elementi strategici. Le scuole edili sono da sempre gli interlocutori privilegiati, in quanto previsti dal CCNL di categoria, nella formazione degli operatori del settore e pertanto hanno il compito di offrire non solo la formazione obbligatoria prevista dalla normativa vigente, ma anche attività formative coerenti con le esigenze delle aziende e finalizzate sia al primo inserimento sia all aggiornamento del personale già alle dipendenze delle imprese. Naturalmente la formazione professionale è un servizio come tutti gli altri che prevede costi e fornisce risultati, quindi è necessario che le attività della Scuola vengano progettate, analizzate, verificate e gestite anche in relazione ad un analisi dei costi e dei benefici. Quindi un analisi della domanda di formazione delle imprese del settore nel territorio costituisce il primo passo per avviare attività che rispondano al compito istituzionale dell Ente in una logica di servizio qualitativamente coerente con le esigenze che vengono dal contesto territoriale. Per concludere l obiettivo della presente indagine è offrire un sostegno più puntuale a tutto il sistema formativo edile, ponendosi come punto di riferimento sia per le Parti Sociali che per i soggetti che attuano politiche attive del lavoro. 1.2 Dati statistici sulle imprese della Provincia di Novara 3 Un analisi dei bisogni formativi non può trascurare di partire da un osservazione dei dati del settore. Il primo dato significativo da analizzare è relativo alle dimensioni delle aziende, dato che già suggerisce alcune riflessioni sulla struttura delle imprese del settore edile. Dal grafico che segue risulta evidente che la stragrande maggioranza delle imprese edili sono microimprese. Possiamo infatti individuare una distinzione di questo tipo: 3 I dati provengono dalla Cassa Edile della Provincia di Novara e riguardano le iscrizioni delle aziende aggiornate al 31/12/06. Scuola Edile Novarese Pagina 5 di 21

6 0,30 % sono grandi imprese, ossia con più di 50 addetti; 0,60% è rappresentato da aziende medio grandi, che vanno dai 50 ai 35 dipendenti; 3,18% sono medio piccole, dai 34 a 15 dipendenti; 15,60% sono piccole imprese, con un numero di dipendenti che varia tra i 15 e i 6; 80,32% sono microimprese, che comprendono le aziende che hanno dai 5 a 0 dipendenti. Dimensioni aziende 0,30% 0,60% 3,18% 80,32% 15,60% Grandi imprese Imprese medio grandi Imprese medio piccole Imprese piccole Micro imprese A loro volta le microimprese si possono dividere in due gruppi: un gruppo composto dalle imprese con 1 o 0 dipendenti, che rappresenta il 43% sul totale, e un gruppo che comprende le imprese dai 5 a i 2 (57%). Scuola Edile Novarese Pagina 6 di 21

7 Composizione microimprese 57% 43% Da 0 a 1 dipendente Da 2 a 5 dipendenti I dati già sono significativi per definire alcuni aspetti chiave dell edilizia a Novara. Il fatto che le aziende edili siano formate in maggioranza da un titolare e pochissimi dipendenti fornisce indicazioni sui possibili ruoli all interno dell azienda. In primo luogo il titolare o dirigente con sola funzione di coordinamento e gestione non trova posto in questo panorama, ma è sostituito da una figura di titolare che si occupa sia di degli aspetti gestionali che esecutivi dell attività, magari coadiuvato da dipendenti che sono dei familiari. Immediata conseguenza di ciò è la compresenza, o meglio concentrazione, di più ruoli in una sola figura: come il titolare si occuperà di eseguire i lavori (o una parte di essi), di trovare i clienti (funzione commerciale) e di gestire l attività (funzione organizzativa e direttiva), così la segreteria non si occuperà soltanto delle attività pratiche dell ufficio, ma anche di contabilità. Un contesto di questo genere si discosta molto dal modello dell azienda più strutturata, che prevede una maggiore divisione e distribuzione di compiti e mansioni, e diventa elemento discriminante nella valutazione dell offerta formativa e della relativa indagine. Scuola Edile Novarese Pagina 7 di 21

8 2. Metodologia d indagine L analisi dei bisogni formativi è un processo di raccolta e valutazione dei dati finalizzato alla realizzazione di percorsi coerenti con le esigenze delle aziende o del mercato. Di fatto si tratta di un attività diagnostica finalizzata a individuare carenze e lacune professionali presenti nelle imprese edili della Provincia di Novara. L obiettivo immediato e dichiarato di tale indagine era l individuazione delle esigenze formative delle aziende e di conseguenza la circoscrizione di alcune professionalità maggiormente richieste e necessarie al settore. Scopo finale era arrivare a proporre ai lavoratori occupati e soprattutto disoccupati dei percorsi formativi adeguati alle necessità delle imprese e favorire infine l incontro di domanda e offerta di lavoro nel settore edile. Per raggiungere questi obiettivi era necessario agire in collaborazione con vari attori che fossero punti di riferimento durante tutta l indagine: la Cassa Edile Novarese che con i suoi lavoratori iscritti e le imprese iscritte forniva, oltre ai dati del settore, anche alcune indicazioni di carattere generale, i sindacati di categoria che potevano farsi espressione delle principali necessità e carenze formative riscontrate durante la loro attività, alcuni professionisti del settore e/o studi tecnici e non ultime le aziende edili, fulcro dell attività, la cui collaborazione era necessaria alla corretta realizzazione dell indagine. Il processo è stato organizzato nelle seguenti fasi: 1) un fase generale che prevedeva la raccolta di dati presso la Cassa Edile Novarese e la richiesta dell elenco delle aziende; 2) contatto con le aziende tramite questionari ; 3) raccolta ed elaborazione dei dati. In questo modo ritenevamo di poter offrire un quadro esauriente delle aziende edili della Provincia di Novara e delle loro reali esigenze formative. L indagine vera e propria si sviluppava nel seguente modo: una volta raccolto l elenco della aziende fornito dalla Cassa Edile, si è proceduto alla spedizione via posta dei questionari alle imprese piccole e medio-piccole. Scuola Edile Novarese Pagina 8 di 21

9 I questionari sono stati strutturati in domande chiuse e perché fossero piuttosto brevi. Tale scelta era funzionale alla compilazione da parte delle aziende che si lasciano spesso scoraggiare da lunghi elenchi di quesiti. La scelta tra soluzioni fornite, inoltre, può rappresentare un limite da una parte, ma certamente un opportunità dall altra, velocizzando la compilazione e garantendo in tal modo una maggiore possibilità di risposta. I destinatari del questionario erano i titolari delle imprese o i responsabili del personale. La struttura del questionario è la seguente, si divide in due parti: 1) dati sull azienda 2) analisi fabbisogni I dati relativi all azienda sono utili a individuare gli ambiti di attività e collocare in modo generale l impresa nella realtà in cui lavora. La parte dei fabbisogni è quella incentrata effettivamente sulle figure professionali e le competenze carenti o richieste dalle aziende. Terminata la fase di raccolta dei questionari pervenuti, si è proceduto all analisi dei dati che sono stati elaborati nella presente relazione. Scuola Edile Novarese Pagina 9 di 21

10 3. I fabbisogni professionali e formativi nel settore edile 3.1 Dati di adesione Tra novembre e dicembre 2006 sono stati spediti 248 questionari via posta alle imprese di dimensione Piccole e Medio-piccole. Hanno risposto 46 aziende con una partecipazione del 19%, come risulta evidente dal grafico sotto riportato. Nell analisi dello scorso anno la partecipazione delle imprese all indagine è risultata del 24%. Per quanto il dato attuale non sia particolarmente elevato ed è minore allo rispetto a quello dell indagine precedente, non va sottovalutato, poiché la percentuale di risposta ai questionari postali non è mai molto significativa e si denota comunque un netto miglioramento rispetto all adesione del 9,6% verificatasi per l analisi del Percentuale di adesione delle aziende all'indagine 19% 81% Aziende che hanno risposto Aziende che non hanno risposto Scuola Edile Novarese Pagina 10 di 21

11 3.2 L indagine Le aziende che hanno risposto al questionario sono per lo più attive nell edilizia residenziale (30 su 100), 20 su 100 svolgono attività di restauro e ristrutturazione, 19 su 100 si occupano di manutenzioni ordinarie e 10 su 100 lavorano nelle opere pubbliche; 8 su 100 si occupano di movimento terra e sono decisamente poco rappresentate quelle che operano nel comparto stradale (2 su 100). 4 1% Settori di attività Edilizia residenzale Edilizia opere pubbliche 0% 2% 8% 8% 30% Manutenzioni ordinarie Restauro/ristrutturazione 2% Costruzioni idrauliche Movimento terra 20% Costr. e manutenzione stradali/ferroviarie Costruzioni linee/condotte 19% 10% Produzione/distribuzione calcestruzzo Altro 4 Ovviamente non si tratta di percentuali poiché più aziende svolgono differenti attività. Scuola Edile Novarese Pagina 11 di 21

12 Tali imprese operano per lo più nella Provincia di Novara o tutt al più in province limitrofe, come risulta evidente dal grafico sotto riportato. Solo il 6% delle imprese considerate lavora su tutto il territorio nazionale. 6% 0% Zona di attività 49% 45% Esclusivamente in Novara e provincia Anche in province limitrofe Sul territorio nazionale Non risponde Scuola Edile Novarese Pagina 12 di 21

13 Per quanto riguarda le motivazioni principali che renderebbero necessaria la formazione, il 36% delle imprese concorda nell indicare il miglioramento delle prestazioni dei lavoratori, mentre il 13% ritiene che la formazione sia necessaria all assunzione di nuovi dipendenti. Il 32% pensa invece che i corsi siano utili per istruire all uso di nuove procedure o regolamenti. Una percentuale piuttosto significativa (15%) ritiene che i lavoratori non necessitino di formazione, poiché l apprendimento avviene in azienda. Questo dato testimonia la resistenza da parte di alcune aziende alla formazione esterna, della quale spesso sono ignorate le finalità e le caratteristiche, e conferma la persistenza dell equivoco che identifica formazione e addestramento, non cogliendone le differenze. Motivo principale per la formazione 15% 13% 0% 4% 36% 32% Assunzione nuovi dipendenti Uso di nuove attrezzature/tecnologie Miglioramento delle prestazioni dei lavoratori Trasferimenti o promozioni Uso di nuove procedure/regolamenti Nessuno, i lavoratori si formano in azienda Scuola Edile Novarese Pagina 13 di 21

14 Inoltre la formazione è ritenuta particolarmente utile per giovani disoccupati da avviare come operai (32%) e per giovani diplomati da avviare come tecnici di cantiere (30%). E ritenuta comunque importante per operai comuni da qualificare (21%) e per operai specializzati/qualificati da aggiornare (17%). La formazione è più utile per: 17% 0% 32% 21% 30% Giovani disoccupati da avviare come operai Operai comuni da qualificare Non risponde Giovani diplomati da avviare come tecnici di cantiere Operai specializzati/qualificati da aggiornare Scuola Edile Novarese Pagina 14 di 21

15 La maggior parte delle aziende dichiara che lo stage sia un buono strumento di inserimento (91%), ma solo il 43% si dimostra disponibile ad accogliere i ragazzi in stage. Lo stage è uno strumento utile per inserire i giovani in azienda? 0% si 36% no abbastanza 55% non risponde 9% E' disponibile ad accogliere ragazzi in stage? 0% si 43% no non risponde 57% Scuola Edile Novarese Pagina 15 di 21

16 A questo punto rimangono da analizzare le figure professionali maggiormente richieste dalle imprese del settore. Per ottenere questa informazione si è strutturata la ricerca su due livelli in modo che l incrocio dei dati potesse dare una visione realistica e precisa delle necessità formative. Il primo dato inserito nel questionario riguarda la reperibilità o meno di determinate figure professionali sul Mercato del Lavoro. La difficoltà a reperire tali figure sarebbe indicativa di una loro mancanza e indirizzerebbe alla formazione di personale che sopperisca tale carenza. Il secondo passo è stato definire le competenze principali relative alle varie figure professionali e chiedere alle aziende quanto tali competenze fossero utili alla loro attività, in questo modo sarebbero emerse le necessità delle imprese. L incrocio dei suddetti dati fornisce in maniera piuttosto precisa un idea delle esigenze del settore. Ad esempio, se più imprese dichiarano che la movimentazione di macchine movimento terra è molto utile ed emerge che gli operatori MMT si trovano difficilmente sul mercato, ne consegue che formare operatori MMT rappresenta una scelta formativa corretta. I dati desunti dai questionari individuano nel Tecnico di gestione del cantiere la figura professionale più difficilmente reperibile sul Mercato, subito seguita dal Tecnico di gestione del restauro. Sono considerati abbastanza difficili da reperire anche i carpentieri/ferraioli, gli addetti alla conduzione di apparecchi di sollevamento e i muratori/intonacatori, seguiti poco dopo dai operatori macchine movimento terra e impiegati tecnici addetti alla contabilità. Più diffusi sembrano essere i piastrellisti e i posatori di materiali lapidei in generale, e ancor più impiegati amministratiti. Ma la figura professionale in assoluto più facile da reperire sembra essere l imbianchino/decoratore. 5 5 Si faccia riferimento all allegato A Scuola Edile Novarese Pagina 16 di 21

17 (Allegato A) Figure professionali 100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% Tecnici di gestione del cantiere Tecnici di gestione del restauro Impiegati amministrativi e di gestione personale Impiegati tecnici addetti alla contabilità Carpentieri/ferraioli Muratori/intonacatori Addetti alla conduzione apparecchi di sollevamento Imbianchini/decoratori Operatori macchine movimento terra Piastrellisti e/o posatori materiali lapidei Scuola Edile Novarese Pagina 17 di 21 non risponde difficile trovarli abb. difficile trovarli si trovano facilmente

18 Utilità delle competenze 6 poco utile abb. utile molto utile Gestione del cantiere Contabilità amministrativa e trattamento del personale Esecuzione preventivi e contabilità tecnica Esecuzione carpenteria in legno/ferro Esecuzione di murature, riquadrature e intonaci Utilizzo e conduzione apparecchi di sollevamento Utilizzo di macchine movimento terra Decorazione/verniciatura Posa di pavimenti/rivestimenti Posa paramano Esecuzione ponteggi Realizzazione impermeabilizzazioni e isolamenti Funzionamento centrali di betonaggio Rimozione amianto Progettazione tramite autocad Utilizzo di altri programmi informatici Per quel che riguarda l utilità delle competenze, si denota interesse per un area strettamente tecnico-operativa, come l esecuzione di murature e intonaci, la realizzazione impermeabilizzazioni e isolamenti e l utilizzo di macchine movimento terra; alta la richiesta per l esecuzione dei ponteggi alla luce delle nuove indicazioni normative. Seguono subito dopo altre competenze operative, anche legate a varie specializzazioni, quali l operatore di apparecchi di sollevamento e l esecuzione di carpenteria in legno/ferro. Rispetto all indagine dell anno scorso è aumentata la richiesta di competenze relative alla contabilità tecnica e all amministrazione del personale. La richiesta più alta in assoluto riguarda comunque le competenze nella gestione del cantiere, che rimane l attività strategica per le imprese del settore, sempre alle prese con problematiche organizzative di vario genere, in particolare legate al coordinamento tra i vari ruoli e alla programmazione non sempre agevole delle attività. Infatti il ricorso al subappalto ha come conseguenza la convivenza nello stesso cantiere di molteplici piccole realtà che spesso non riescono ad interagire e comunicare nel modo migliore. Inoltre le imprese si trovano molto spesso a gestire più cantieri, anche distanti tra loro, fatto questo 6 Nella presenta tabella non abbiamo inserito le aziende che non hanno fornito una risposta, pertanto la somma delle singole righe può cambiare. Scuola Edile Novarese Pagina 18 di 21

19 che comporta una maggiore difficoltà nel coordinamento e nella gestione delle risorse e delle attività. È per tali motivi che le competenze tecnico-gestionali divengono fondamentali, fulcro intorno al quale ruota l ottimizzazione dell organizzazione dell impresa edile. E non sono sufficienti le competenze e le abilità che i diplomati geometri posseggono in uscita dal percorso scolastico, poiché poco calate nella realtà pratica dell azienda e solitamente sbilanciate sul sapere teorico e tecnico. La formazione è necessaria quindi per colmare questo gap e per farsi strumento di crescita professionale. Molto minore è invece l interesse per le competenze relative alla progettazione tramite autocad, all utilizzo di altri programmi informatici e anche quelle più tecnico operative come rimozione amianto e funzionamento di centrali di betonaggio. Infine i dati desunti dai grafici precedenti vengono incrociati secondo la seguente matrice: Grado di difficoltà nel reperire le figure professionali B M A U T I L I T A B M A Le figure professionali, quindi, sono raccolte e ordinate in base al valore dell indice di reperibilità sul Mercato del Lavoro e in base al valore dell indice di utilità delle Scuola Edile Novarese Pagina 19 di 21

20 competenze, secondo tre ordini di valutazioni: bassa (B), media (M) e alta (A). Tale metodo dà origine all elenco si seguito riportato: Figure professionali Punteggio Tecnici di gestione del cantiere 40 Tecnici di gestione del restauro 50 Impiegati amministrativi e di gestione personale 20 Impiegati tecnici addetti alla contabilità 40 Carpentieri/ferraioli 40 Muratori/intonacatori 40 Addetti alla conduzione apparecchi di sollevamento 30 Imbianchini/decoratori 10 Operatori macchine movimento terra 30 Piastrellisti e/o posatori materiali lapidei 20 Le figure con il punteggio più alto risultano essere le più richieste dal Mercato edile. Come si nota dalla tabella precedente, tali figure risultano essere: il tecnico della gestione del cantiere e del restauro, carpentiere/ferraioli,muratori/intonacatori e impiegati tecnici addetti alla contabilità. Scuola Edile Novarese Pagina 20 di 21

21 3.3 Conclusione Al termine dall analisi dei dati possiamo pervenire ad alcune brevi riflessioni. Innanzitutto la partecipazione delle imprese coinvolte all indagine (19%), induce a pensare che è necessaria da parte delle imprese una maggiore sensibilità a cooperare a livello organizzativo con chi si occupa di formazione. Per quanto riguarda le motivazioni principali che renderebbero necessaria la formazione, i dati più significativi sono i seguenti: il 36% delle imprese concorda nell indicare il miglioramento delle prestazioni dei lavoratori e il 32% pensa che i corsi siano utili per istruire all uso di nuove procedure o regolamenti. Segnaliamo una percentuale piuttosto indicativa (15%) che ritiene che i lavoratori non necessitino di formazione, poiché l apprendimento avviene in azienda. Sempre in relazione alla formazione, và sottolineato come sia ritenuta particolarmente utile a favore dei giovani disoccupati da avviare come operai (32%) e per giovani diplomati da avviare come tecnici di cantiere (30%). Interessante il dato relativo all uso dello stage come strumento di inserimento lavorativo. La maggior parte delle aziende dichiara che lo stage sia un buono strumento (91%), ma solo il 43% si dimostra disponibile ad accogliere i ragazzi in stage. Questo dato è meno positivi rispetto lo scorso anno, quando l 89% dichiarava che lo stage era un valido strumento e il 60% era disponibile ad accoglierli. Infine l analisi ci permette di individuare le figure professionali più richieste dal mercato edile, e cioè i tecnici di gestione del restauro, i tecnici di gestione del cantiere, i muratori/intonacatori, i carpentieri/ferraioli e gli impiegati tecnici addetti alla contabilità. Paragonandoli all indagine dello scorso anno si può notare una parziale conferma delle figure richieste. Infatti è rafforzata la richiesta per le figure del tecnico di gestione del restauro, del tecnico di gestione del cantiere, muratore/intonacatore. Mentre le figure dei carpentieri/ferraioli e degli operatori macchine movimento terra risultano nei dati odierni lievemente meno richieste rispetto alla scorsa indagine. Si segnala invece un incremento di richiesta per la figura dell impiegato tecnico addetto alla contabilità. Scuola Edile Novarese Pagina 21 di 21

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