Documento delle attività promosse dalla Regione Toscana per lo sviluppo della cultura della legalità democratica Anno 2014 Premessa
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1 Documento delle attività promosse dalla Regione Toscana per lo sviluppo della cultura della legalità democratica Anno 2014 in attuazione delle Direttive per la promozione della cultura della legalità democratica - Periodo 2013/2015 (Delibera del Consiglio Regionale n. 77 dell 11/9/2013) Premessa Il presente Documento realizza, per l anno 2014, le indicazioni espresse in attuazione della L.R. 10 marzo 1999, n. 11 e successive modifiche, Provvedimenti a favore delle scuole, delle Università toscane e della società civile per contribuire, mediante l educazione alla legalità e lo sviluppo della coscienza civile democratica, alla lotta contro la criminalità organizzata e diffusa e contro i diversi poteri occulti e degli atti conseguenti: Programma Regionale di Sviluppo (PRS) della Regione Toscana, approvato con risoluzione del Consiglio regionale n. 49 del 29 giugno Al punto n. 10 del capitolo Linee di indirizzo per la programmazione regionale - Area Diritti di cittadinanza e coesione sociale - Politiche per la sicurezza dei cittadini e cultura della legalità indica, fra gli indirizzi di legislatura, quello di promuovere la cultura della legalità e la sensibilizzazione contro la criminalità organizzata ; Documento di programmazione economica e finanziaria per l'anno 2014 approvato dal Consiglio regionale con la Risoluzione n. 219 del 18 Dicembre 2013; Direttive per la promozione della cultura della legalità democratica - Periodo 2013/2015 approvate con Delibera del Consiglio Regionale n. 77 dell 11 settembre 2013; Delibera della Giunta regionale n. 865 del 12 ottobre Indica gli indirizzi e principi generali per l organizzazione e il funzionamento del Centro di documentazione Cultura della Legalità Democratica in attuazione dell articolo 5, comma 3 della L.R. 11/1999. Il Documento tiene in particolare a riferimento le Direttive per la promozione della cultura della legalità democratica - Periodo 2013/2015 che hanno lo scopo di definire il programma di legislatura delle iniziative di cui alla L.R. 11/1999. Il Documento accoglie pienamente i contenuti delle Direttive individuando, tenuto conto delle disponibilità del bilancio regionale, le azioni principali che dovranno essere attuate dalla Giunta Regionale, stabilendo le risorse necessarie per la loro realizzazione. Il Documento prevede un integrazione con le altre iniziative regionali che riguardano i giovani. In primo luogo con le iniziative di cui al progetto integrato di sviluppo Giovani sì Progetto per l autonomia dei giovani, inserito nel PRS Le iniziative di educazione alla legalità della L.R. 11/1999 fanno parte della nuova strategia integrata rivolta alla fascia di età 6/18 anni e agli studenti di ogni ordine e grado, denominata Toscana da Ragazzi, finalizzata a creare opportunità di crescita ed a favorire l'autonomia ed il benessere attraverso la promozione di stili di vita salutari, già presente nel Documento di programmazione economica e finanziaria per l'anno 2014 approvato dal Consiglio regionale con la Risoluzione n. 219 del 18 Dicembre 2013; Secondo le indicazioni di Legge le attività da realizzarsi sono suddivise nel presente documento in: a) interventi attuati dai soggetti destinatari dei contributi regionali e b) progetti di interesse regionale promossi dalla Regione Toscana. Come prescritto dalle Direttive, le risorse disponibili nel corrente anno finanziario nei capitoli di spesa relativi alla L.R. 11/1999, pari a ,50, sono così suddivise: il 50%, pari a Euro ,25, viene dedicato agli interventi di cui alla Parte prima e il restante 50 % agli interventi
2 di cui alla Parte seconda. Di questo 50%, una quota non inferiore al 20%, pari a Euro ,25, viene destinata alle iniziative di cui al punto b) iniziative gestite direttamente dalla Regione Toscana a cura del Centro di documentazione Cultura della legalità democratica. Risorse pari a Euro ,00 vengono destinati ai progetti di interesse regionale promossi dalla Regione Toscana in collaborazioni altri soggetti. Tutti gli importi potranno essere incrementati nel corso dell anno qualora si rendessero disponibili risorse aggiuntive. Inoltre, le iniziative comprese nel presente documento possono essere integrate con le altre attività affini per materia o target di destinatari realizzate nell anno da altri settori della Regione Toscana.
3 PARTE PRIMA: Gli interventi attuati dai soggetti destinatari dei contributi regionali L.R. 11/1999 Gli interventi attuati dai soggetti destinatari dei contributi regionali saranno promossi tramite bandi pubblici rivolti al territorio toscano. La Giunta regionale si atterrà alle indicazioni già presenti in modo specifico delle Direttive per la definizione degli obiettivi, della tipologia delle iniziative e dei criteri di valutazione delle proposte. Con il presente piano vengono definiti in modo puntuale le tematiche da proporsi con i bandi, la tipologia dei soggetti destinatari e il complesso delle risorse da utilizzarsi. Risorse previste: Euro ,25 Tematiche dei bandi 2014 Memoria e storia delle stragi che hanno interessato la Toscana nel dopoguerra. Nel XXI anniversario della strage di via dei georgofili (27 maggio 1993), XL Strage dell Italicus (4 agosto 1974) e XXX anniversario della strage del treno Rapido 904 (23 dicembre 1984); L uso responsabile del denaro (Consumi indotti e consumi consapevoli. Le conseguenze socio-economiche del sovra-indebitamento delle persone. Il fenomeno dell usura. La dipendenza da gioco); Antimafia attiva. Esperienze di scambio e gemellaggio fra le scuole toscane e quelle delle regioni maggiormente colpite dal fenomeno mafioso. Soggetti destinatari 1) La Giunta regionale ritiene di accogliere l indicazione contenuta nelle Direttive, orientata alla valorizzazione in via prioritaria delle attività di educazione alla legalità e delle azioni che vedono coinvolte le scuole, utilizzando al contempo le risorse provenienti dal complesso di esperienze che l associazionismo ha maturato in questi anni sul tema della promozione della cultura della legalità. I progetti saranno promossi e realizzati dalle associazioni del terzo settore, come indicate nell articolo 17 della L.R. 41/2005 Sistema integrato di interventi e servizi per la tutela dei diritti di cittadinanza sociale, con il coinvolgimento delle scuole presenti nei singoli territori. Questo coinvolgimento dovrà realizzarsi in modo da garantire un accesso imparziale delle scuole alla progettazione che sarà effettuata in modo coordinato e collaborativo, così che possano essere soddisfatti pienamente i bisogni formativi dei ragazzi. Oltre alle associazioni e alle scuole, le reti di partenariato costituite per la realizzazione del progetto potranno interessare tutti i soggetti già indicati nella L.R. 11/1999 e nelle Direttive di applicazione: le università e istituti di ricerca, gli enti pubblici locali e loro associazioni. Il finanziamento di questo bando viene indicato in Euro ,25. 2) Con riferimento al tema Memoria e storia delle stragi che hanno interessato la Toscana nel dopoguerra, saranno promossi anche progetti di studio e documentazione mediante con apposito bando rivolto direttamente ai dipartimenti delle università della Toscana che sono specializzati su questi temi. Le attività promosse dovranno fare riferimento alla documentazione presente presso il Centro di documentazione Cultura della Legalità Democratica e saranno finalizzare alla sua valorizzazione. Fra i risultati delle attività di ricerca e documentazione dovranno essere presenti prodotti di divulgazione delle materie trattate, rivolti agli studenti delle scuole medie superiori di secondo grado. Il finanziamento di questo bando viene indicato in Euro ,00.
4 Nel caso di mancata adesione da parte dei destinatari, le risorse destinate saranno utilizzate per le azioni previste al paragrafo precedente. Programma di attività Data di svolgimento Giugno 2014 Giugno 2014 Luglio 2014 Luglio 2014 Agosto/settembre 2014 Settembre 2014 Ottobre 2014 Novembre 2014 Novembre aprile 2015 Maggio 2015 Attività Diffusione del bando. Presentazione del Bando al Tavolo Legalità e sicurezza in Toscana. Selezione delle proposte progettuali ritenute più valide. Incontro con le associazioni responsabili delle proposte per la definizione del programma di attività. Pubblicazione sul sito della Regione Toscana delle proposte rivolte alle scuole. Invio da parte delle scuole interessate delle richieste di partecipazione. Definizione e approvazione dei progetti definitivi. Inaugurazione delle attività con una giornata formativa seminariale sui temi del bando rivolta alle Associazioni responsabili e a tutti gli insegnanti coinvolti. Realizzazione dei progetti. Evento conclusivo: restituzione dei risultati delle attività da parte dei ragazzi e degli insegnanti. PARTE SECONDA: I progetti di interesse regionale promossi dalla Regione Toscana nel triennio Come indicato nelle Direttive, le iniziative di interesse regionale promosse dalla Regione si riferiscono ad attività che riguardano in modo diffuso i vari settori della popolazione in quanto alla dimensione dell utenza o la ricaduta degli effetti delle azioni. Si tratta di iniziative gestite direttamente dalla Regione Toscana o in collaborazione con altri soggetti istituzionali e dell associazionismo. Il Centro di documentazione Cultura della Legalità Democratica della Regione Toscana offre il supporto informativo e organizzativo alle iniziative. A) Progetti finalizzati alle attività di coordinamento e raccordo (art. 4 L.R. 11/1999) Iniziative generali A.1. Si conferma il Tavolo Legalità e sicurezza in Toscana, istituito con delibera della Giunta regionale n. 694 dell 8 ottobre 2007 e programmato nella Direttiva, al fine di costituire un momento di incontro e coordinamento della rete dei soggetti che partecipano alle azioni per la legalità e la sicurezza urbana in Toscana e formato dalle istituzioni locali e dalle associazioni che nell ambito di queste tematiche operano sul territorio o in collaborazione con la Regione Toscana.
5 Il Tavolo, presieduto dall Assessore regionale competente e coordinato dal dirigente responsabile dei settori che si occupano di sicurezza urbana e cultura della legalità, prevede la partecipazione dei rappresentanti di: ANCI UPI UNCEM Ufficio scolastico regionale Università toscane Associazioni firmatarie di convenzioni, accordi o protocolli con la Regione Toscana sul tema. Alle sue riunioni viene invitato il Prefetto di Firenze, al fine della promozione di una maggiore collaborazione tra le istituzioni. Al tavolo possono prendere parte altri soggetti di volta in volta individuati, anche in base agli argomenti trattati. A.2. Nel quadro della valorizzazione delle esperienze condotte nel territorio regionale e con lo scopo di favorire la costruzione di rapporti e di reti di tutti i soggetti che hanno in comune l obiettivo della promozione della cultura della legalità, la Regione Toscana promuove attività di collaborazione a tutti i livelli con le realtà dell associazionismo per la realizzazione di iniziative comuni. Le varie proposte possono essere rivolte al Presidente della Regione nel corso dell anno. Iniziative specifiche Raccordo con la scuola A.3. Le attività di coordinamento che riguardano le iniziative rivolte alla scuola vengono fatte in accordo con le altre strutture regionali che si occupano di istruzione e di giovani. Fra tutte si ricordano: Le attività di coordinamento del Settore Istruzione e in particolare la raccolta del complesso dell offerta formativa della Regione Toscana rivolta alle scuole; Raccordo per la realizzazione delle attività e per il monitoraggio dei progetti finanziati con i fondi relativi agli Interventi sociali nell ambito del progetto speciale, in applicazione della L.R. 41/2005. Tutte le iniziative si coordinano inoltre con quelle del Progetto integrato di sviluppo per l'autonomia dei giovani Giovani sì, previsto dal PRS , e con la nuova strategia integrata rivolta alla fascia di età 6/18 anni e agli studenti di ogni ordine e grado, denominata Toscana da Ragazzi, già prevista nel DPEF A.4. Collaborazione con l Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana, sviluppando le passate iniziative relative ai protocolli d intesa di cui alla Delibera n. 347 del 21 maggio 2007: Introduzione di un modulo didattico di educazione alla legalità nelle scuole della Toscana. Protocollo d'intesa tra Regione Toscana e Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana e alla Delibera n del 21 dicembre 2009 Sviluppo di azioni didattiche di educazione alla legalità e alla cittadinanza nelle scuole della Toscana. Le attività riguarderanno la realizzazione di iniziative comuni sul tema dell educazione alla legalità.
6 A.5. Coordinamento delle iniziative di alternanza scuola/lavoro, anche in attuazione e secondo le modalità della convenzione stipulata fra la Regione Toscana e l Ufficio Scolastico Regionale, approvata con delibera n. 520 del 1 luglio Raccordo con la magistratura e le forze dell ordine A.6. Saranno promossi accordi finalizzati allo scambio di informazioni e all acquisizione di notizie utili per migliorare la conoscenza dei fenomeni di criticità per ciò che riguarda il verificarsi di attività criminose di tipo mafioso nella regione, allo scopo di favorire la corretta informazione ai cittadini e lo sviluppo degli studi e delle ricerche su questi temi. Raccordo con le amministrazioni locali A.7. Oltre alle iniziative già previste al punto A.1. si provvederà alla partecipazione alle iniziative associative di Avviso Pubblico. Enti locali e Regioni per la formazione civile contro le mafie. B) Iniziative gestite direttamente dalla Regione Toscana a cura del Centro di documentazione Cultura della Legalità Democratica Progetti relativi ad attività di documentazione e di informazione B.1. Gestione ordinaria del Centro di documentazione Cultura della Legalità Democratica. Incremento delle collezioni con l acquisto di materiale bibliografico; Incremento del materiale giudiziario con l acquisizione delle sentenze dalle cancellerie dei tribunali. Importo previsto: 4.967,25. B.2. Gestione dei contenuti riguardanti il tema Legalità del sito della Regione Toscana. Gestione del sito del Centro di documentazione Cultura della Legalità Democratica. B.3. Pubblicizzazione alle scuole dell offerta formativa del Centro di documentazione Cultura della Legalità Democratica. B.4. Promozione e disponibilità ad ospitare stage formativi rivolti alle scuole superiori di secondo grado organizzati nell ambito dell alternanza scuola/lavoro (vedi sopra raccordo con l Ufficio Scolastico Regionale, punto A.4.). B.5. Sviluppo della Rete /Banca dati di educazione alla legalità, R.Ed.Le. B.6. Cura e accrescimento della sezione documentaria del Centro di documentazione Cultura della Legalità Democratica e dei fondi archivistici. B.7. Approvazione della Carta dei Servizi e del regolamento del Centro di documentazione Cultura della Legalità Democratica, in esecuzione della D.G.R. 865/2009. B.8. Organizzazione di iniziative di studio pubbliche sulle stragi del Treno Italicus (4 agosto 1974) e del Treno Rapido 904 (23 dicembre 1984) di cui ricorrono rispettivamente il quarantesimo e il trentesimo anniversario. Importo previsto: 2.000,00 Euro.
7 B.9. Organizzazione di iniziative pubbliche finalizzate alla valorizzazione delle attività realizzate nell ambito della L.R. 11/1999. Importo previsto: 5.900,00 Euro. B.10. Adesione e partecipazione al Coordinamento delle biblioteche e strutture documentarie della Regione Toscana (COBIRE) (DGR 768/2013). Importo previsto: 2.500,00 Euro. Progetti finalizzati alla promozione dello studio e della ricerca sui temi del contrasto all illegalità in Toscana. B.11. Realizzazione di convenzioni con gli Atenei della Toscana finalizzate all attivazione di forme di collaborazione con studenti, laureati, tirocinanti, dottorandi, ricercatori atte a favorire una migliore conoscenza della cultura della legalità e delle regole democratiche e sugli argomenti oggetto della L.R. 11/1999. Le convenzioni potranno essere finalizzate a uno o più attività riportate nel seguente elenco: 1. lo svolgimento di tirocini curricolari e di formazione e orientamento degli studenti presso la Regione secondo il disciplinare in uso presso l amministrazione regionale; 2. la collaborazione nell organizzazione di corsi e master sul piano della didattica su contenuti specifici (tesi di laurea, tesi di Master); 3. l attività didattica e formativa sui temi di comune interesse, anche mediante specifici moduli da sviluppare in forma intensiva; 4. la raccolta e l invio al Centro di documentazione "Cultura della Legalità Democratica" del materiale di documentazione prodotto nel corso dell attività didattica e di ricerca. 5. l istituzione di forme sinergiche di collaborazione tra il Centro di documentazione "Cultura della Legalità Democratica" e l Università; 6. la promozione di attività di ricerca e di diffusione delle conoscenze scientifiche e dell efficacia degli strumenti di contrasto su temi di comune interesse; 7. la raccolta e invio al Centro di documentazione "Cultura della Legalità Democratica" delle tesi discusse presso gli Atenei toscani, aventi per oggetto la trattazione dei temi di cui alla L.R. 11/ la realizzazione di forme di aggiornamento specifico del personale regionale sui temi di interesse. B.12. Premio attribuito a tesi di laurea sull educazione alla legalità e accrescimento dell archivio regionale delle tesi. Importo previsto: 2.500,00 Euro. B.13. Sviluppo dell Osservatorio sui beni confiscati alla criminalità organizzata in Toscana. B.14. Raccolta e coordinamento delle informazioni di fonte pubblica relative alla criminalità organizzata in Toscana. B.15. Realizzazione del sistema informativo Sportelli antiusura di cui all accordo con la Fondazione Toscana per la prevenzione dell usura, approvato con delibera della Giunta Regionale n. 77 del 9 settembre C) Attività di interesse regionale realizzate dalla Regione Toscana in collaborazione con altri soggetti
8 C.1. Campi di lavoro, studio e animazione nelle terre confiscate alle mafie (Progetti Liberarci dalle Spine, Estate Liberi, Mandorlo fiorito ). In collaborazione con ARCI Toscana, l associazione Libera e l Associazione Cieli Aperti di Prato Per l anno 2014 la Giunta Regionale dà continuità al progetto che promuove i campi di lavoro, studio e animazione sulle terre confiscate alle mafie, sostenendo la partecipazione alle iniziative dei giovani toscani con finanziamenti che riguardano il rimborso delle spese di viaggio, il contributo alle attività e la realizzazione di iniziative formative precedenti e successive alla partecipazione nei campi. L iniziativa, nata nel 2005 in Toscana, ha creato negli anni un vero e proprio movimento a livello nazionale che ha condotto migliaia di giovani a praticare concretamente la cultura della legalità nei luoghi simbolo della criminalità mafiosa in Sicilia, Calabria, Puglia e Campania. I Campi sono proposti e realizzati dall ARCI Toscana, dall associazione Libera e dall Associazione Cieli Aperti di Prato in modo coordinato con la Regione Toscana. Il progetto è stato costantemente migliorato nel tempo con il sostegno e la collaborazione annuale dalla Regione. Il progetto è suddivido in tre parti: a) progetto regionale di educazione alla legalità e di sensibilizzazione contro la criminalità organizzata, denominato Liberarci dalle spine - Campi di lavoro e studio sulle terre confiscate alla mafia organizzato dall Arci Toscana, consistente nella messa in atto di attività lavorative e di scambio culturale nei terreni siciliani e calabresi confiscati alla mafia con il coinvolgimento dei giovani toscani; b) progetto E!State Liberi! - I ragazzi toscani ai campi di lavoro sulle terre confiscate alle mafie promosso dall Associazione Libera - Associazioni, nomi e numeri contro le mafie, che ha portato i ragazzi toscani nei campi di lavoro in Calabria, Sicilia e Campania; c) progetto di intervento nelle terre calabresi intitolato "Mandorlo fiorito - Animazione di strada e turismo responsabile in Calabria", organizzato dall associazione Cieli Aperti di Prato, che ha dato luogo a numerose iniziative di promozione culturale e di socialità nei paesi della Locride e della Campania a sostegno delle realtà che operano nel sociale, con iniziative di prevenzione rivolte anche ai ragazzi pratesi coinvolti nelle attività. Il finanziamento complessivo dell iniziativa è stabilito, per l anno 2014, in Euro ,00. C.2. Iniziative finalizzate alla memoria della strage di via dei Georgofili. In collaborazione con l Associazione tra i familiari delle vittime della strage di via dei Georgofili La Regione Toscana conferma anche per l anno scolastico 2013/2014 la collaborazione con l Associazione tra i familiari delle vittime della strage di Via dei Georgofili per la realizzazione delle iniziative finalizzate alla documentazione della strage, alla conservazione e alla divulgazione della sua memoria, mediante incontri fra i testimoni, i superstiti e i familiari delle vittime della strage e gli studenti delle scuole di ogni ordine e grado della Toscana. Questa collaborazione ha permesso negli anni la realizzazione di iniziative di alto livello qualitativo, fra cui le manifestazioni per l anniversario della strage. Importo previsto: Euro ,00 L iniziativa si inserisce nel più ampio progetto Casa della Memoria, promosso dalla Regione Toscana e realizzato dal Centro di documentazione regionale Cultura della Legalità Democratica, relativo allo sviluppo dell archivio documentario pubblico sulle stragi e i fenomeni di eversione che hanno interessato l Italia del dopoguerra.
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