LE NOVITÀ PER LE ASSENZE DEI LAVORATORI NELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI

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1 LE NOVITÀ PER LE ASSENZE DEI LAVORATORI NELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI a cura Federico Gavioli Il Dipartimento della Funzione Pubblica ha emanato il 17 luglio 2008 la circolare n. 7/2008 avente ad oggetto il Decreto legge n. 112 del 2008 Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria art. 71 assenze dal servizio dei pubblici dipendenti. La circolare chiarisce le modalità applicative delle nuove disposizioni introdotte dal citato art. 71 del DL n. 112/2008 in merito al regime delle assenze per malattia nelle pubbliche amministrazioni; i chiarimenti riguardano, in particolare; le novità relative alla certificazione giustificativa da produrre; al trattamento economico da corrispondere nei primi dieci giorni; il relativo regime di reperibilità e di visita fiscale nel caso di assenze per malattia. Come ampiamente risaputo la cd. Manovra d Estate veicolata nel decreto legge n. 112 del 2008, pubblicata sulla G.U. del 25 giugno 2008, n. 147 e entrata in vigore il 26 giugno scorso, dispone importanti novità finalizzate ad incrementare l efficienza delle pubbliche amministrazioni anche medianti interventi in materia di trattamento del personale. La prima novità è l introduzione dell obbligatorietà della visita fiscale per i dipendenti pubblici fin dal primo giorno di malattia. 1

2 A ben vedere, verificando però le diverse normative previste dai contratti collettivi questa annunciata novità non è poi una nuova disposizione, in quanto la previsione risaltata dalla circolare della visita fiscale anche per un solo giorno è già contemplata nei vari contratti collettivi del pubblico impiego. Il decreto legge n.112/2008 prevede, che nell ipotesi di assenza per malattia protratta per un periodo superiore a dieci giorni, e, in ogni caso, dopo il secondo evento di malattia nell anno solare, l assenza viene giustificata esclusivamente mediante presentazione di certificazione medica rilasciata da struttura sanitaria pubblica. A tal proposito il Dipartimento della Funzione Pubblica, con parere UPPA n. 45/08, rispondendo ad un quesito posto dal Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali ha chiarito la portata applicativa dell art. 71 del decreto legge 25 giugno 2008, n. 112, concernente la certificazione medica giustificativa dell assenza per malattia dei dipendenti della pubblica amministrazione. Il Dipartimento, innanzitutto, precisa che il concetto di struttura sanitaria pubblica acclude sia i presidi ospedalieri che quelli ambulatoriali del Servizio Sanitario Nazionale e, pertanto, ai fini della corretta produzione della certificazione di malattia sono naturalmente valide le certificazioni rilasciabili da tali strutture. In secondo luogo poi il Dipartimento ritiene che, poiché secondo quanto prescritto dalle convenzioni adottate in conformità dagli accordi collettivi nazionali stipulati secondo la disciplina dell art. 8 del D. Lgs. n. 502 del 1992, in materia di regolazione dei rapporti fra il Servizio Sanitario Nazionale ed i medici di medicina generale, questi ultimi sono tenuti al rilascio della certificazione per incapacità temporanea al lavoro (Accordo collettivo nazionale del ): detti medici possono utilmente produrre la certificazione idonea a giustificare lo stato di malattia del 2

3 dipendente nelle circostanze indicate all art. 71 del decreto legge n. 112/2008. Secondo il Dipartimento, quindi, la certificazione medica giustificativa può essere rilasciata sia dai presidi ospedalieri che da quelli ambulatoriali del Servizio sanitario nazionale, nonché dai medici di base Quanto all individuazione del periodo superiore a dieci giorni, la circolare in commento, afferma che la fattispecie si realizza sia nel caso di attestazione mediante un unico certificato dell intera assenza, sia nell ipotesi in cui in occasione dell evento originario sia stata indicata una prognosi successivamente protratta mediante altro o altri certificati, sempre che l assenza sia continuativa (cioè malattia protratta ). In base alle disposizioni previste nel decreto legge n. 112/08 con il termine di secondo evento rientra anche l ipotesi di un solo giorno di malattia successivo ad un precedente e distinto evento di un solo giorno. La circolare ribadisce, inoltre, che la norma esclude che nelle ipotesi descritte la certificazione a giustificazione dell assenza possa essere rilasciata da un medico libero professionista non convenzionato con il Servizio Sanitario Nazionale. Le amministrazioni, pertanto, non potranno considerare come assenze giustificate quelle avvenute per malattia per le quali il dipendente produca un certificato di un medico libero professionista non convenzionato. Una ulteriore precisazione, contenuta nella circolare della Funzione Pubblica riguarda il fatto che, in materia di trattamento dei dati personali, in linea generale le pubbliche amministrazioni non possono chiedere che sui certificati prodotti a giustificazione dell assenza per malattia sia indicata la diagnosi, essendo sufficiente l enunciazione della prognosi. 3

4 L attivazione della visita fiscale deve essere presentata tenuto conto delle esigenze funzionali ed organizzative, in sintesi la richieste da parte della PA è sempre obbligatoria anche nelle ipotesi di prognosi di un solo giorno, salvo impedimenti del servizio del personale derivanti da eccezionali carichi di lavoro o urgenza della giornata La circolare in esame chiarisce inoltre l aspetto economico su cui incide la malattia, in particolare, è specificato, che nei primi dieci giorni di assenza per malattia è corrisposto il trattamento economico fondamentale con esclusione di ogni indennità o emolumento, comunque denominati, aventi carattere fisso e continuativo, nonché di ogni altro trattamento economico accessorio. L articolo 21 del contratto collettivo dei Ministeri del (tutt oggi in vigore) dispone che Il trattamento economico spettante al dipendente che si assenti per malattia è il seguente: intera retribuzione fissa mensile, con esclusione di ogni compenso accessorio, comunque denominato, per i primi 9 mesi di assenza. Nell'ambito di tale periodo per le malattie (pari o) superiori a quindici giorni lavorativi o in caso di ricovero ospedaliero e per il successivo periodo di convalescenza post ricovero, al dipendente compete anche il trattamento economico accessorio come determinato ai sensi dell'art. 34, tale articolo comprende la retribuzione accessoria mensile, comprendente le quote di retribuzione accessoria aventi carattere di generalità e continuità in base alla specifica disciplina legislativa, contrattuale ed amministrativa in vigore, ed inoltre le residue quote di retribuzione accessoria non aventi carattere di generalità e continuità, che concorreranno ad alimentare il fondo per la produttività collettiva). 4

5 In pratica, secondo il contratto collettivo dei Ministeri al dipendente che si assenti per malattia fino a quattordici giorni non compete nessun compenso accessorio. Questa norma forse era originariamente stata pensata al fine di deprimere le eccessive malattie brevi che secondo taluni si sarebbero riscontrate in particolar modo nel giorno antecedente o successivo la domenica e festivi, poi è rimasta immutata nel corso degli anni. La norma introdotta dal Ministro Brunetta, che limita la decurtazione economica accessoria fino a dieci giorni, atteso che lo stesso art. 71 del D.L.112 sancisce come norma inderogabile dai contratti collettivi, diventa paradossalmente, almeno per le malattie fino a 14 giorni, addirittura più favorevole per i dipendenti Ministeriali. La circolare in argomento affronta infine anche la disciplina dei permessi retribuiti, secondo cui devono essere conteggiate a ore, la cui finalità, espressamente menzionata nel testo del provvedimento, è quella di impedire distorsioni nell applicazione delle clausole e delle disposizioni che prevedono permessi retribuiti, evitando che i permessi siano chiesti e fruiti sempre nelle giornate in cui il dipendente dovrebbe recuperare l orario. La norma era abbastanza chiara nel testo del decreto legge nella circolare in commento lascia qualche dubbio; non è chiaro come bisogna comportarsi nell ipotesi che il contratto prevede l alternatività della fruizione dei permessi a ore o a giorni ed il dipendente, alla data di entrata in vigore del D.L. 112, abbia già fruito parte di quelli spettanti a giornate. Il taglio previsto nei primi dieci giorni di assenza, durante il quale il dipendente pubblico percepirà solo il trattamento economico fondamentale non si applica alle assenze tassativamente indicate derivanti da: infortunio sul lavoro; malattia dovuta a causa di servizio; ricovero ospedaliero e day hospital; gravi patologie che richiedono cure salvavita. 5

6 Si segnala, infine, il protocollo d intesa firmata nei giorni scorsi tra la Corte dei Conti e il Ministro per la PA e l innovazione Renato Brunetta; in tale protocollo è previsto oltre al controllo della gestione delle assenze dai luoghi di lavoro e alla riduzione delle consulenze nelle amministrazioni centrali e locali, anche il controllo congiunto dei provvedimenti disciplinari che le amministrazioni pubbliche mettono in campo nei confronti dei dipendenti che hanno avuto procedimenti penali. Per evitare, probabilmente, che eventuali condanne nate sul posto di lavoro passino inosservate sotto gli occhi degli uffici disciplinari delle amministrazioni, quando le sezioni della Corte dei Conti si occuperanno del tema, le audizioni dovranno estendersi anche a un rappresentante della Funzione pubblica. In linea generale alla base dell accordo vi è una comune attività di monitoraggio e coordinamento delle pubbliche amministrazioni per far funzionare meglio gli uffici disciplinari. Federico Gavioli 8 Agosto