PROPOSTA PRELIMINARE DI VALORIZZAZIONE

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1 COMUNE DI FORLI Terzo Forum Forlì - 9 ottobre PROGETTO CENTRO STORICO PROPOSTA PRELIMINARE DI VALORIZZAZIONE Gruppo di lavoro Comune di Forlì Stefania Pondi Roberto Cavallucci Piero Ghetti Rossana Giacomoni Claudio Maltoni Marino Mambelli Sergio Spada IMMAGINE DEL POSTER Consulenti esterni Stefano Stanghellini Iginio Rossi Anna Delera Sandra Vecchietti Cristiano Biserni Carlo Lazzari Alessandro Lucchi Barbara Marangoni Physis sas Roberto Pistolesi Laura Verza 1

2 Il programma di lavoro Forum 1 - Programma e coinvolgimento degli attori Svolgimento delle analisi, condivisione dei risultati e degli indirizzi Programmazione dei Focus group Forum 2 Risultati, prime ipotesi e raccolta delle osservazioni OTTOBRE 2006 INDAGINE PERCETTIVA ATTIVITÀ SONDAGGIO LOCAZIONI INDAGINE OPERATORI INTERVISTE CITTÀ E FUORI STRUMENTI (PRG,.) OFFERTE (CULTURA, SERVIZI, ) Elaborazione della proposta preliminare Forum 3 - Presentazione della proposta preliminare Raccolta delle osservazioni e redazione del progetto Forum 4 - Presentazione del Progetto Centro Storico GIUGNO OTTOBRE DICEMBRE

3 LO SCENARIO PROGETTUALE 3

4 La via Emilia 4

5 PROGETTO CENTRO STORICO Il nucleo d impianto e la sua espansione 5

6 Il fossato vecchio 6

7 I primi conventi 7

8 Il fossato nuovo 8

9 Un nuovo giro di mura 9

10 La città del ventennio 10

11 I PROGETTI CARDINE E LE AZIONI COLLEGATE 11

12 La formazione di nuove polarità All interno di questo schema interpretativo il progetto Centro storico agisce in particolare su questa fascia antipolare con l obiettivo: della ricomposizione delle diverse parti del Centro storico; dell instaurarsi di nuove e maggiori relazioni tra il Centro storico e il resto del sistema urbano, a partire dalla creazione di nuove centralità urbane in settori del Centro storico attualmente privi di funzioni di rango urbano, caratterizzati da complessi edilizi e ampi spazi scarsamente utilizzati e da tessuti edilizi meno qualificati e strutturati. 12

13 La progettualità Ciò avviene attraverso tre tipologie di intervento definite in base al ruolo che tali progetti rivestono per la città, al numero di azioni e soggetti coinvolti e alla complessità attuativa. Tali tipologie di intervento sono coerenti alle prospettive future del centro storico individuate nei tre scenari e declinate in obiettivi, linee strategiche, azioni: progetti cardine progetti complementari altri progetti Ci sono poi azioni trasversali, contenute o comunque connesse a tutti i progetti cardine e complementari. 13

14 I progetti cardine Convento di Santa Maria della Ripa, orti di via Curte e cortina edilizia di viale Italia Conventi di San Domenico e Sant Agostino, piazza Guido da Montefeltro Ex-Ospedale Morgagni, Palazzo del Merenda. Rocca di Ravaldino e cittadella 14

15 Progetto cardine 1 Conventi di San Domenico e Sant Agostino, piazza Guido da Montefeltro Azioni: completamento dei lavori nel San Domenico; decentramento della Caserma della Guardia di Finanza e la rifunzionalizzazione degli spazi dell ex Convento di Sant Agostino; riqualificazione della piazza Guido Da Montefeltro. obiettivo: creare, nei due conventi e nelle tre piazze, una nuova centralità urbana caratterizzata da una forte matrice culturale 15

16 Progetto cardine 2 Ex-Ospedale Morgagni, Palazzo del Merenda Azioni: realizzazione di una struttura per le attività dell università del Polo forlivese che concentri in un unico luogo ed in un unica sede l insieme delle funzioni comuni per le varie Facoltà; ampliamento della Biblioteca Saffi Palazzo del Merenda; realizzazione di un parco aperto alla città nel obiettivo: la realizzazione del campus universitario è anche l occasione per la creazione di una nuova polarità che costituisce la cerniera sud orientale tra nucleo storico e città periferica. 16

17 Progetto cardine 3 Convento di Santa Maria della Ripa, orti di via Curte e cortina edilizia di viale Italia Azioni: realizzazione di un incubatore di nuove imprese; insediamento di attività imprenditoriali, piccole ma innovative; realizzazione di spazi per la produzione di eventi culturali (Associazioni, Università, ecc.) incremento della residenzialità; gli interventi di riqualificazione dei tessuti su viale Italia. Obiettivo: fare leva sul principale fattore di discontinuità e di degrado (il complesso conventuale) per favorire l insediamento di attività in grado di integrare e rivitalizzare la struttura economica del centro storico. 17

18 Progetto cardine 4 Rocca di Ravaldino e cittadella Azioni: recupero di parte delle strutture carcerarie per la realizzazione di residenze studentesche e di foresteria collegata al vicino campus universitario; demolizione di una parte della struttura carceraria (tutti i corpi di recente costruzione); Obiettivo: riaprire la cittadella ai cittadini, con realizzazione di un verde pubblico di qualità per favorire l incontro, la cultura, la ristorazione all aperto, lo svago, ecc., mediante un concorso internazionale di progettazione. Riuso della struttura carceraria posta dentro il perimetro delle mura della cittadella rinascimentale. Le nuove funzioni da accogliere sono finalizzate alla riappropriazione di un luogo per un secolo precluso alla città e devono rappresentare un potenziamento del ruolo territoriale del Centro storico. 18

19 I progetti complementari Tra i progetti complementari sono stati individuati i seguenti interventi: Percorsi portanti Percorsi di relazione Porte interne Corti e cortili ex-atr, Arena e Universal area ex Convento di Santa Chiara, Mercato ortofrutticolo e via Dandolo Mercato coperto Città del ventennio 19

20 Il masterplan 20

21 Progetto complementare Porte Interne Azioni: sono individuate 6 porte interne di accesso al nucleo antico sulle direttrici viarie derivate dai principali terminali d accesso al Centro storico (parcheggi di corona) ed in corrispondenza dei progetti cardine e di altri progetti significativi di ripolarizzazione; recupero/riqualificazione delle quinte edilizie che vi prospettano; Porta Interna di piazzetta Melozzo degli Ambrogi, percorso di relazione di via Giovine Italia verso Santa Maria Ripa. progettazione differenziata degli spazi pubblici, coerente alla identità dello specifico luogo urbano. Obiettivo: segnalare e promuovere l accesso al nucleo antico attraverso un percorso di relazione proveniente dal terminale esterno. Porta Interna di piazza Guido da Montefeltro, percorso di relazione di via Cobelli Italia verso il nucleo antico del centro storico. 21

22 PROGETTO CENTRO STORICO Progetto complementare percorsi di relazioni 22

23 Le azioni trasversali Le azioni trasversali, contenute o comunque connesse a tutti i progetti cardine e complementari. Sono: il consolidamento della residenzialità; la rivitalizzazione del sistema delle attività miste; il miglioramento dell accessibilità pedonale e ciclabile. Alcuni progetti saranno oggetto dei tavoli che si apriranno successivamente al forum; ulteriori incontri con gli stakeholders saranno un momento di verifica della possibilità di avviare forme di parternariato pubblico-privato. 23

24 Azione trasversale residenzialità Il mantenimento ed il potenziamento della residenzialità nel centro storico sono obiettivi primari del PCS. Si ritiene necessario: favorire il recupero abitativo; favorire la realizzazione di quote di residenza in contenitori o aree non utilizzate del centro storico, nel rispetto della tipologia degli edifici e della struttura insediativa storica della città; favorire la realizzazione di posti auto coperti per residenti; migliorare la qualità degli spazi pubblici nelle aree più densamente abitate del centro storico (primo anello espansioni duecentesche della città); migliorare l immagine urbana mediante interventi edilizi ed architettonici che per caratteri compositivi e materiali utilizzati siano consoni al contesto urbano storico; migliorare la mobilità pedonale e ciclabile nel centro storico. 24

25 PROGETTO CENTRO STORICO Apporto dei progetti alla realizzazione delle idee di città 25

26 Le prossime fasi di redazione del progetto Dalla proposta preliminare al progetto, le fasi: verifica dei progetti cardine; sviluppo dei progetti complementari; analisi dei progetti presentati e loro inserimento nel quadro strategico del progetto; approfondimento delle azioni dei progetti trasversali; tempi e modalità di attuazione. 26

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