GLI INDICATORI DI QUALITA' NELLE PRASSI DEL PLESSO DI SEREGNANO TRA IDEALITA' E REALTA'

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1 I.C. di Civezzano novembre 2011 GLI INDICATORI DI QUALITA' NELLE PRASSI DEL PLESSO DI SEREGNANO TRA IDEALITA' E REALTA' Prima fase di un progetto per la costruzione partecipata del Progetto di Plesso/Istituto Stefano Sarzi Sartori

2 OBIETTIVI OBIETTIVI DI PROGETTO ESPLICITI IMPLICITI Definire un modello di lavoro attraverso il quale altri plessi e altre scuole possano costruire il loro Progetto di Plesso/Istituto Costruire dal basso un Progetto di Plesso come parte del Progetto di Istituto Recuperare gli elementi positivi della storia di Seregnano per poterli tramandare

3 OBIETTIVI DI PROCESSO Comprendere gli elementi che incentivano o vincolano il dialogo e il confronto tra i soggetti Comprendere come gli elementi positivi o negativi interagiscono a incentivare o frenare i processi partecipativi Esplicitare e condividere le esigenze nascoste dei diversi soggetti Costruire legami propositivi a partire dagli elementi che emergono dal lavoro

4 COSA E' IL PROGETTO DI ISTITUTO CARTA DI IDENTITA' DELLA SCUOLA AUTONOMA Indica i principi e i valori condivisi sui quali costruire tutte le progettualità della scuola Indica gli obiettivi che la scuola si dà in coerenza con i principi e i valori indicati Indica le procedure condivise che regolano il funzionamento della scuola Indica le regole condivise alle quali tutti i soggetti si attengono nello svolgimento della vita e delle attività scolastiche Raccoglie le progettualità annualmente programmate dai docenti, coerenti con i principi e i valori indicati

5 1a fase: gli indicatori di idealità Docenti Domanda: Cosa chiede una buona scuola? Genitori

6 Esiti docenti Caratteristiche Rischi Prospettive forte idealizzazione della professione docente forte auto-centratura sul docente solipsismo nell'interpretazione del ruolo docente e degli obiettivi posti dalla scuola demotivazione, e frustrazione conflittualità crescente L'idealità è un'utopia, un già e non ancora da costruire continuamente L'obiettivo della scuola non è la perfezione del docente, ma l'esito del lavoro svolto insieme sui bambini Ottimizzare i talenti di ognuno nel lavoro di squadra

7 Esiti Genitori indeterminatezza delle aree e impersonalità degli indicatori forte propensione alla concretezza con riferimenti impliciti ai vissuti personali Individualizzazione del rapporto con la scuola Piano di idealità schiacciato sulla realtà Caratteristiche Rischi Prospettive Incomprensione di fondo che genera risentimenti Impossibilità di trasformare disagi in opportunità Impossibilità a collaborare (no progetto condiviso) Accettare il rischio del dialogo strutturale (insieme) Recuperare una visione condivisa di scuola Ritrovare il gusto di condividere i disagi per costruire o aiutare a costruire risposte con la scuola

8 2a fase: prassi ed obiettivi espliciti Esiti comuni Esiti docenti Esiti genitori Ricchezza di attività Ricchezza di progettualità comuni (con tendenza alla diminuzione e crescente difficoltà a realizzarle) Consapevolezza dei cambiamenti: i genitori e gli insegnanti non sono più quelli di una volta Consapevolezza della divaricazione tra insegnanti e genitori Bisogno di condividere di più le prassi Bisogno di comprendere le diversità senza espellerle Bisogno di maggiore sintonia di intenti Bisogno di collaborazione con i genitori Bisogno di parlarsi di più tra genitori Bisogno di rispondere insieme a problemi concreti Bisogno di ripensare il senso e gli obiettivi di progetti comuni Bisogno di recuperare altre iniziative Recuperare rapporto con amministrazioni

9 3a fase: le prassi alla prova della idealità Esiti docenti Esiti genitori Indicatori più utilizzati: confronto, ascolto, disponibilità, intenti comuni, comunicazione, fiducia... Ribaditi bisogni precedenti: + disponibilità, mettersi in gioco, ascolto, condivisione... Frantumazione anche fra docenti rende proposta del singolo più debole (*) Troppa burocrazia impedisce utilizzo del tempo per confronto e condivisione prassi e approcci Indicatori più utilizzati: accettare critiche e suggerimenti, fiducia... Grande attenzione alle relazioni e al benessere dei bambini Frantumazione anche fra genitori rende singolo genitore più debole (*) e bambini più spaesati Recuperare una visione comune dei problemi * Appare comune la consapevolezza che occorre una azione di sistema che agevoli e promuova partecipazione e condivisione a guadagnare obiettivi comuni

10 4a fase: il difficile confronto docenti-genitori Un errore di progetto Il primo incontro è sempre teso e difficile: troppe attese, troppe ansie contenute, troppo timore da smaltire e fiducia da recuperare. Ci vuole tempo e ci vuole un elemento importante: La convivialità Diversità di approccio Docenti: sguardo sulla classe; tendenza naturale a generalizzare i problemi condividendo lo sguardo sui singoli Genitori: tendenza a personalizzare i problemi per mancanza di uno sguardo condiviso e più largo. Questa diversità causa diffidenza e distanza. Occorre perciò recuperare tutte le dimensioni della partecipazione (dimensione di senso, di ruolo, di cuore, di azione e dimensione politica)

11 Seregnano: gli elementi forti della sua storia Non il cosa si fa ma il come. La qualità è nascosta nelle azioni (anche dalle azioni) e parzialmente laterale ai contesti istituzionali della vita scolastica. Relazioni calde tra insegnanti e genitori anche informali e conviviali La scuola vissuta come qualcosa di tutti, in cui ognuno era chiamato a metterci del proprio Implicita condivisione della scuola come comunità Relazioni di confronto (altamente qualificanti) sulle prassi e sugli approcci tra gli insegnanti in spazi e orari fuori da quelli istituzionali (ciò ha contribuito a una crescita globale della qualità della scuola al di là delle cose fatte) E' possibile recuperare questi elementi all'interno di una cornice progettuale e di prassi condivisa da tutta la scuola?

12 Le prospettive di processo Progetto di Istituto Cosa chiede? Condivisione di valori Condivisione di analisi Condivisione di scopi/obiettivi Condivisone di progetti Cosa chiede? Dispositivi organizzativi permanenti Mantengono vivo il progetto inserendo attivamente nuovi genitori e nuovi insegnanti nelle logiche di lavoro che permettono l'attualizzazione continua di valori, analisi, obiettivi e progetti

13 Le prospettive di progetto

14 Gli elementi di percorso futuro Strutture Cabina di regia Commissioni di lavoro miste (nel numero e sui temi che si riterranno opportuni e sostenibili) Strumenti Griglie finali Tutor di commissione Tutor di progetto Quelli elaborati e condivisi nelle griglie Contenuti Consulta di plesso Collegio di plesso Interclasse

15 Esempio di griglia di lavoro

16 MA RICORDIAMOCI... SIAMO (TUTTI) NAVIGANTI... SENZA NAVIGARE MAI (da Ivano Fossati: Naviganti)

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