Il bilancio degli Enti Locali. Articolazione ed equilibri nel bilancio di previsione
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- Livio Ceccarelli
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1 Il bilancio degli Enti Locali Articolazione ed equilibri nel bilancio di previsione 1
2 2 L armonizzazione contabile! La legge 196/2009 ha avviato un processo di riforma degli ordinamenti contabili pubblici, denominato armonizzazione contabile, diretto a rendere i bilanci di tutte le pubbliche amministrazioni omogenei, confrontabili e aggregabili! L armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle AA.PP. costituisce il cardine irrinunciabile anche nella legge per l attuazione del federalismo fiscale n. 42 del 2009
3 3 Il nesso tra la l.196/ 09 e il D.Lgs 118/ 11: l art. 2, lett. h, l. 42/ 09! Individuazione dei princìpi fondamentali dell'armonizzazione dei bilanci pubblici, in modo da assicurare la redazione dei bilanci di comuni, province, città metropolitane e regioni in base a criteri predefiniti e uniformi, concordati in sede di Conferenza unificata di cui all'articolo 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, di seguito denominata «Conferenza unificata», coerenti con quelli che disciplinano la redazione del bilancio dello Stato.
4 Quadro normativo dell armonizzazione contabile delle pubbliche amministrazioni 4 STATO LEGGE N. 196 DEL 2009 TITOLO VI; ENTI LOCALI SANITÀ UNIVERSITÀ ALTRE AA.PP. LEGGE N. 42 del 2009, art. 2 TITOLO I D. Lgs. n. 118 del 2011; DPCM 28 dicembre sperimentazione; D.Lgs n. 126 del 2014 correttivo e integrativo del DLgs n. 118/ 11 LEGGE N. 42 DEL 2009, art. 2 TITOLO II D. Lgs. N. 118 DEL 2011; DM 17 settembre 2012: Linee guida per la certificabilità DM 1 marzo 2013: Percorso attuativo di certificabilità DM 20 marzo 2013: Nuovi schemi di bilancio degli enti del SSN L 240 DEL 2010, D.Lgs 27 gennaio 2012, n. 18 LEGGE N. 196 DEL 2009, art. 2, D. Lgs. N. 91 DEL 2011, DPCM 18 settembre 2012 Linee guida per sistema indicatori DPCM 12/12/2012 Linee guida per missioni e programmi DM 27 /3/2013 -PA in contabilità civilistica, DM 1 /10/013 sperimentazione, DPR 4/10/2013 piano dei conti integrato.
5 5 Quadro normativo Il d.lgs 126 del 2014:! integra e modifica il d.lgs 118/2011, ATTRAVERSO L INSERIMENTO DI NORME DI DETTAGLIO E DEGLI ALLEGATI NECESSARI PER L APPLICAZIONE DELLA RIFORMA (schemi di bilancio, piano dei conti e principi contabili),! DEFINISCE L ORDINAMENTO CONTABILE DELLE REGIONI (titolo terzo del dlgs 118/2011)! AGGIORNA IL TUEL (titolo quarto del dlgs 118/2011) AI PRINCIPI DELLA RIFORMA,! ADEGUA LA DEFINIZIONE DEI INDEBITAMENTO DEGLI ENTI TERRITORIALI DI CUI ALL ART. 3, comma 17, l. 350/2003 (aggiungendo il leasing finanziario, il residuo debito garantito a seguito dell escussione delle garanzie).
6 6 Principi della riforma (art. 2, l.42/2009) Adozione di regole contabili uniformi e di un comune piano dei conti integrato; Adozione di comuni schemi di bilancio articolati in missioni e programmi ; Adozione di un bilancio consolidato con le proprie aziende, società o altri organismi controllati secondo uno schema comune; Introduzione di un sistema e di schemi di contabilità economico-patrimoniale solo a fini conoscitivi e come affiancamento al sistema di contabilità finanziaria; Raccordabilità dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio degli enti territoriali con quelli adottati in ambito europeo ai fini della procedura per i disavanzi eccessivi; Definizione di una tassonomia per la riclassificazione di dati contabili e di bilancio per le amministrazioni tenute al regime di contabilità civilistica, ai fini del raccordo con le regole contabili uniformi; Definizione di un sistema di indicatori di risultato semplici, misurabili e riferiti ai programmi di bilancio, costituiti secondo criteri e metodologie comuni ai diversi enti territoriali.
7 7 Contabilità finanziaria e Contabilità econ.-patrimon. CONTABILITÀ FINANZIARIA Rappresenta il sistema contabile principale, anche ai fini autorizzatori e di rendicontazione Bilancio finanziario autorizzatorio, almeno triennale, di competenza (anche per cassa nel primo anno) La classificazione del bilancio consente di produrre un bilancio consolidato della P.A. CONTABILITÀ ECON.-PATRIM. Adottata per meri fini conoscitivi, integrata (non derivata) rispetto alla CO.FI. Ha lo scopo di: Rappresentare l equilibrio economico Garantire l aggiornamento del conto del patrimonio Consentire l elaborazione del bilancio consolidato con enti e società controllate Agevolare l adozione della contabilità dei costi
8 8 Strumenti dell armonizzazione previsti nel D.Lgs.118/ 11 Piano dei conti integrato Schemi di bilancio comuni Regole contabili uniformi Bilancio consolidato
9 9 Il piano dei conti integrato! Previsto solo per le amministrazioni in Co.Fi.! Costituito dall elenco delle voci del bilancio gestionale finanziario e da quello dei conti economici e patrimoniali;! Definito in modo tale da consentire la rilevazione unitaria dei fatti gestionali! Unico e obbligatorio per tutte le AA.PP., con i necessari adattamenti alle peculiarità dei singoli comparti! Elaborato anche in funzione delle esigenze del monitoraggio della finanza pubblica
10 10 Schemi di bilancio comuni: classificazione delle ENTRATE L art. 15 del D.Lgs.118 prevede che le entrate siano articolate in: TITOLI: indicano la fonte di provenienza delle entrate TIPOLOGIE: in base alla natura dell entrata, ai fini dell approvazione (unità di voto) CATEGORIE: secondo l oggetto delle entrate. Ai soli fini della gestione, le CATEGORIE sono ripartite in CAPITOLI, che possono essere articolati in ARTICOLI.
11 11 Comuni schemi di bilancio: la classificazione delle SPESE L art. 14 del decreto prevede che le spese siano articolate in: MISSIONI: individuano le funzioni e gli obiettivi strategici. Sono definite in base al riparto delle competenze di cui agli artt. 117 e 118 Cost., nonché tenendo conto delle missioni del Bilancio dello Stato PROGRAMMI: aggregati omogenei di attività volte al raggiungimento di obiettivi strategici. Rappresentano l UNITÀ DI VOTO MINIMA. Il programma è raccordato con la codifica COFOG di 2 livello. MACROAGGREGATI: secondo la natura economica della spesa. Ai fini della gestione, i Macroaggregati sono ripartiti in CAPITOLI, che possono essere articolati in ARTICOLI.
12 12 Regole contabili uniformi (art. 3, D.Lgs. 118/ 11) Tutte le AA.PP. Territoriali e i loro enti strumentali debbano adeguarsi a regole contabili uniformi: PRINCIPI CONTABILI GENERALI: i postulati di bilancio (competenza, annualità, universalità, integrità ) PRINCIPI CONTABILI APPLICATI: norme tecniche che consentono di specificare i principi generali, allo scopo di favorire comportamenti uniformi. Sono stati adottati nel 2012 I. PROGRAMMAZIONE II. III. IV. CONTABILITA FINANZIARIA CONTABILITA ECONOMICO-PATRIMONIALE BILANCIO CONSOLIDATO
13 13 Regole contabili uniformi! Si applica il principio di competenza finanziaria potenziata: 1. I residui sono costituiti solo da obbligazioni giuridicamente perfezionate esigibili 2. Le obbligazioni sono registrate solo se formalmente costituite (le delibere di spesa o il bando di gara non hanno questi requisiti: si prenotano ma non si impegnano) 3. Le obbligazioni giuridicamente perfezionate non esigibili sono accertate e impegnate, con imputazione agli esercizi in cui diventano esigibili 4. Le entrate vincolate e gli accantonamenti costituiscono una componente del RISULTATO DI AMMINISTRAZIONE (non devono essere impegnati!) 5. Gli impegni pluriennali sono imputati agli esercizi in base al cronoprogramma e confermati, in sede di riaccertamento, sulla base dello Stato Avanzamento Lavori
14 14 Il bilancio consolidato! Alcune funzioni possono essere svolte per mezzo di aziende speciali, società di capitali, altri enti strumentali Il bilancio fornirebbe in tal caso informazioni incomplete. Di qui l opportunità di redigere anche un bilancio consolidato! L obiettivo è di rappresentare in modo veritiero e corretto la situazione finanziaria, patrimoniale e il risultato economico del gruppo! Per definire il perimetro di consolidamento si fa riferimento al concetto di influenza dominante
15 15 Il bilancio finanziario per missioni e programmi
16 Art. 11 c.1, D.Lgs Le amministrazioni pubbliche di cui all'articolo 2 adottano i seguenti comuni schemi di bilancio finanziari, economici e patrimoniali e comuni schemi di bilancio consolidato con i propri enti ed organismi strumentali, aziende, società controllate e partecipate e altri organismi controllati:! allegato n. 9, concernente lo schema del bilancio di previsione finanziario, costituito dalle previsioni delle entrate e delle spese, di competenza e di cassa del primo esercizio, dalle previsioni delle entrate e delle spese di competenza degli esercizi successivi, dai relativi riepiloghi, e dai prospetti riguardanti il quadro generale riassuntivo e gli equilibri;! allegato n. 10, concernente lo schema del rendiconto della gestione, che comprende il conto del bilancio, i relativi riepiloghi, i prospetti riguardanti il quadro generale riassuntivo e la verifica degli equilibri, lo stato patrimoniale e il conto economico;! allegato n.11, concernente lo schema del bilancio consolidato disciplinato dall articolo11-ter.
17 Le scadenze nell anno 17 o 30 GENNAIO: resa del conto da parte del tesoriere, nonché degli agenti contabili interni o 30 APRILE: approvazione del rendiconto e del bilancio consolidato o 30 GIUGNO: la Giunta presenta al Consiglio il DUP (documento unico di programmazione) o 31 LUGLIO: il Consiglio delibera il DUP e l eventuale salvaguardia degli equilibri generali di bilancio o 15 NOVEMBRE: la Giunta approva lo schema di delibera del bilancio di previsione e la nota di aggiornamento del DUP o 30 NOVEMBRE: termine ultimo per deliberare variazioni di bilancio o 15 DICEMBRE: termine per deliberare le variazioni al PEG o 31 DICEMBRE: deliberazione del bilancio di previsione da parte dell organo consiliare
18 18 Uno sguardo d insieme Fino al 2014 Dal 2015 Classificazione Entrate TITOLO, CATEGORIA, RISORSE TITOLO, TIPOLOGIA, CATEGORIA Classificazione Spese TITOLO, FUNZIONI, SERVIZI, INTERVENTI MISSIONI, PROGRAMMI Unità di Voto Entrate : RISORSE Spese: INTERVENTI Entrate: TIPOLOGIA Spesa: PROGRAMMA
19 19 Articolazione delle entrate TITOLI FONTE DI PROVENIENZA TIPOLOGIE NATURA CATEGORIE OGGETTO RICORRENTI NON RICORRENTI CAPITOLI UNITA ELEMENTARE DA SUDDIVIDERE IN ARTICOLI
20 20 Entrate correnti e non ricorrenti L articolo 25, comma 1, lettera b) della legge 31 dicembre 2009, n. 196, distingue:! entrate ricorrenti (si riferiscono a proventi la cui acquisizione è prevista a regime)! entrate non ricorrenti (si riferiscono a proventi la cui acquisizione è limitata ad uno o più esercizi). Si ritiene che possa essere definita a regime un entrata che si presenta con continuità in almeno 5 esercizi, per importi costanti nel tempo.
21 21 Le Entrate: post e ante riforma Bilancio armonizzato TITOLO 1 Entrate correnti di natura tributaria, contributiva e perequativa TITOLO 2 Trasferimenti correnti TITOLO 3 Entrate extratributarie TITOLO 4 Entrate in c/ capitale TITOLO 5 Entrate da riduzione di attività finanziarie TITOLO 6 Accensioni di prestiti TITOLO 7 Anticipazioni da Istit. Tesoriere TITOLO 9 Entrate per c/ terzi e partite di giro Bilancio Ante-riforma TITOLO 1Entrate tributarie TITOLO 2 Entrate derivanti da contributi e trasferimenti correnti dello Stato, Regione, altri Enti pubblici TITOLO 3 Entrate extratributarie TITOLO 4 Entrate da alienazioni, da trasferimenti di capitale e da riscossione di crediti TITOLO 5 Entrate da accensioni di prestiti TITOLO 6 Entrate per c/ terzi
22 22
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24 Come si presentano le entrate? Un estratto 24
25 25 La classificazione della spesa: le MISSIONI! Il DLgs118/2011 ha adottato il medesimo criterio di omogeneità delle spese per finalità definito nella legge 196/2009 per il bilancio dello Stato al fine di garantire il processo di armonizzazione e di coordinamento della finanza pubblica.! Il perimetro per la delimitazione delle Missioni degli enti è rappresentato dal riparto delle competenze stabilito agli articoli 117 e 118 della Costituzione, assumendo comunque come riferimento le 34 missioni individuate per il bilancio dello Stato.! La classificazione prevede quattro missioni trasversali, non attribuibili alle finalità dell ente: SERVIZI ISTITUZIONALI, GENERALI E DI GESTIONE/ANTICIPAZIONI FINANZIARIE/SERVIZI PER CONTO TERZI/ FONDI E ACCANTONAMENTI
26 Classificazione Ante e Post Riforma 26
27 27 I programmi! Le 23 missioni del bilancio si realizzano concretamente attraverso più PROGRAMMI! Nel nuovo schema esistono 99 programmi, intesi come aggregati omogenei di attività svolte dall ente per perseguire gli obiettivi definiti nell ambito delle missioni! La denominazione del programma riflette le principali aree di intervento della Missione: individua COSA VIENE REALIZZATO
28 28 I Macroaggregati! Costituiscono un articolazione dei Programmi, secondo la natura economica della spesa, rappresentati nel PEG.! I Macroaggregati si raggruppano in 6 TITOLI. Ai fini della gestione, sono ripartiti in CAPITOLI e ARTICOLI
29 Titoli e Macroaggregati 29
30 30 Titoli Ante e Post riforma Ante Riforma TITOLO 1 Spese correnti TITOLO 2 Spese in conto capitale TITOLO 3 Spese per rimborso prestiti Post Riforma TITOLO 1 Spese Correnti TITOLO 2 Spese in conto capitale TITOLO 3 Spese per incremento attività finanziarie TITOLO 4 Rimborso prestiti TITOLO 4 Spese per servizi per c/terzi TITOLO 7 Spese per c/ terzi e partite di giro
31 Confronto tra Interventi (ante riforma) e Macroaggregati 31
32 Le spese per Missioni, Programmi e Macroaggregati: la spesa corrente 32
33 33 Raccordo con le classificazioni europee! Ogni Programma si raccorda con la classificazione europea COFOG di secondo livello (GRUPPI).! I livelli della classificazione COFOG sono 3: DIVISIONI, che individuano i fini primari perseguiti (difesa, affari economici, protezione ambiente, sanità, istruzione ) GRUPPI: riguardano specifiche aree di intervento delle politiche pubbliche CLASSI: individuano i singoli obiettivi in cui si articolano le aree di intervento
34 34 Il Piano dei Conti Integrato Il piano dei conti integrato è costituito dall'elenco delle:! articolazioni delle unità elementari del bilancio finanziario gestionale e! dei conti economico-patrimoniali, definito in modo da evidenziare, attraverso i principi contabili applicati, le modalità di raccordo, anche in una sequenza temporale, dei dati finanziari ed economico-patrimoniali, nonché consentire la rilevazione unitaria dei fatti gestionali.
35 Il raccordo tra contabilità finanziaria e piano dei conti finanziario 35 Tale raccordo avviene al IV e V livello del piano dei conti finanziario. Il livello minimo di articolazione del piano dei conti, ai fini del raccordo con i capitoli e gli articoli, è costituito almeno dal IV livello. Ai fini della GESTIONE, si fa riferimento anche al V livello del piano dei conti ESEMPIO: Contabilità finanziaria: CAPITOLO 100 SERVIZI AMMINISTRATIVI Piano dei conti: CODICE IV LIVELLO SERVIZI AMMINISTR. U CODICE V LIVELLO U PUBBLICAZIONE BANDI GARA SPSES POSTALI RICONOSCIMENTI ISTITUZION. E RICONOSCIMENTI SPESE NOTARILI
36 36 Gli equilibri di bilancio Allegato 9, D.Lg.118/2011
37 BILANCIO(DI(PREVISIONE:(((EQUILIBRI(DI(BILANCIO((solo$per$gli$En,$locali)*( EQUILIBRIO(ECONOMICO6FINANZIARIO( ( COMPETENZA( COMPETENZA( COMPETENZA( ANNO(DI( ANNO( ANNO( RIFERIMENTO(DEL( N+1( N+2( BILANCIO(N( Fondo%di%cassa%all'inizio%dell'esercizio%% % 0,00% %% %% %% %% % %% %% %% %% A)%Fondo%pluriennale%vincolato%di%entrata%per%spese%corren7% (+)% 0,00% 0,00% 0,00% AA)%Recupero%disavanzo%di%amministrazione%esercizio%precedente% (<)% 0,00% 0,00% 0,00% B)%Entrate%Titoli%1.00%<%2.00%<%3.00% (+)% 0,00% 0,00% 0,00%!!!!di!cui!per!es*nzione!an*cipata!di!pres**! % 0,00! 0,00! 0,00! C)%Entrate%Titolo% %<%Contribu7%agli%inves7men7%direIamente%des7na7%al% rimborso%dei%pres77%da%amministrazioni%pubbliche% (+)% 0,00% 0,00% 0,00% D)Spese%Titolo%1.00%<%%Spese%corren7% (<)% 0,00% 0,00% 0,00%!!!!!di!cui:! % % % %!!!!!!!!!!!!!!!3!fondo!pluriennale!vincolato! % 0,00! 0,00! 0,00!!!!!!!!!!!!!!!!3!fondo!credi*!di!dubbia!esigibilità!! % 0,00! 0,00! 0,00! E)%Spese%Titolo%2.04%<%%Altri%trasferimen7%in%conto%capitale% (<)% 0,00% 0,00% 0,00% F)%Spese%Titolo%4.00%<%%Quote%di%capitale%amm.to%dei%mutui%e%pres77%obbligazionari% (<)% 0,00% 0,00% 0,00%!!!!di!cui!per!es*nzione!an*cipata!di!pres**!! 0,00! 0,00! 0,00! (G)(Somma(finale((G=A6AA+B+C6D6E6F) ( 0,00( 0,00( 0,00( ALTRE(POSTE(DIFFERENZIALI,(PER(ECCEZIONI(PREVISTE(DA(NORME(DI(LEGGE(E(DA(PRINCIPI(CONTABILI,(CHE((HANNO(EFFETTO(SULL EQUILIBRIO((EX( ARTICOLO(162,(COMMA(6,((DEL(TESTO(UNICO(DELLE(LEGGI(SULL ORDINAMENTO(DEGLI(ENTI(LOCALI( H)%U7lizzo%risultato%%di%amministrazione%presunto%per%spese%corren7%(**)% (+)% 0,00% %<% %<%!!!!di!cui!per!es*nzione!an*cipata!di!pres**!! 0,00! % % I)%Entrate%di%parte%capitale%des7nate%a%spese%corren7%in%base%a%specifiche%disposizioni% di%legge%o%%dei%principi%contabili% (+)% 0,00% 0,00% 0,00%!!!!di!cui!per!es*nzione!an*cipata!di!pres**!! 0,00! 0,00! 0,00! L)%Entrate%di%parte%corrente%des7nate%a%spese%di%inves7mento%in%base%a%specifiche% disposizioni%di%legge%o%dei%principi%contabili% (<)% 0,00% 0,00% 0,00% M)%Entrate%da%accensione%di%pres77%des7nate%a%es7nzione%an7cipata%dei%pres77% (+)% 0,00% 0,00% 0,00% %% % %% % % % EQUILIBRIO(DI(PARTE(CORRENTE((***)((((((((((((((((((((((O=G+H+I6L+M % %% 0,00( 0,00( 0,00( 37 Equilibrio di parte corrente (***) La somma algebrica finale non può essere inferiore a zero per il rispetto della disposizione di cui all articolo 162 del testo unico delle leggi sull ordinamento degli enti locali.
38 ( COMPETENZA( ANNO(DI( RIFERIMENTO( DEL(BILANCIO(N( COMPETENZA( ANNO( N+1( COMPETENZA( ANNO( N+2( P)%U7lizzo%risultato%di%amministrazione%presunto%%%per%spese%di%inves7mento%(**)% (+)% 0,00% %<% %<% Q)%Fondo%pluriennale%vincolato%di%entrata%per%spese%in%conto%capitale% (+)% 0,00% 0,00% 0,00% R)%Entrate%Titoli%4.00<5.00<6.00% (+)% 0,00% 0,00% 0,00% C)%Entrate%Titolo% %<%Contribu7%agli%inves7men7%direIamente%des7na7%al% rimborso%dei%pres77%da%aa.pp:% (<)% 0,00% 0,00% 0,00% I)%Entrate%di%parte%capitale%des7nate%a%spese%corren7%in%base%a%specifiche%disposizioni% di%legge%o%%dei%principi%contabili% (<)% 0,00% 0,00% 0,00% S1)%Entrate%Titolo%5.02%per%Riscossione%credi7%di%breve%termine% (<)% 0,00% 0,00% 0,00% S2)%Entrate%Titolo%5.03%per%Riscossione%credi7%di%medio<lungo%termine% (<)% 0,00% 0,00% 0,00% T)%Entrate%Titolo%5.04%rela7ve%a%Altre%entrate%per%riduzioni%di%aYvità%finanziaria% (<)% 0,00% 0,00% 0,00% L)%Entrate%di%parte%corrente%des7nate%a%spese%di%inves7mento%in%base%a%specifiche% disposizioni%di%legge%o%dei%principi%contabili% (+)% 0,00% 0,00% 0,00% M)%Entrate%da%accensione%di%pres77%des7nate%a%es7nzione%an7cipata%dei%pres77% (<)% 0,00% 0,00% 0,00% U)%Spese%Titolo%2.00%<%Spese%in%conto%capitale% (<)% 0,00% 0,00% 0,00%!!!!!di!cui!fondo!pluriennale!vincolato!di!spesa!! 0,00! 0,00! 0,00! V)%Spese%Titolo%3.01%per%Acquisizioni%di%aYvità%finanziarie% (<)% 0,00% 0,00% 0,00% E)%Spese%Titolo%2.04%<%%Altri%trasferimen7%in%conto%capitale% (+)% 0,00% 0,00% 0,00% %% % %% % % % EQUILIBRIO(DI(PARTE(CAPITALE( % % % % (**) E' consentito l'utilizzo della sola quota vincolata del risultato di amministrazione presunto. E' consentito l'utilizzo anche della quota accantonata se il bilancio è deliberato a seguito dell'approvazione del prospetto concernente il risultato di amministrazione presunto dell'anno precedente aggiornato sulla base di un pre-consuntivo dell'esercizio precedente. E' consentito l'utilizzo anche della quota destinata agli investimenti e della quota libera del risultato di amministrazione dell'anno precedente se il bilancio è deliberato a seguito dell'approvazione del rendiconto dell'anno precedente. 38 Equilibrio di parte capitale
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