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1 Agesci Zona Udine Progetto di Zona tempo (kronos o il tempo che scorre) Entusiasmo e leggerezza Responsabilità limite (kairos o il tempo giusto per) L insostenibile leggerezza dell essere Capi competenti 1

2 "Un passo verso la felicità lo farete conquistandovi salute e robustezza finché siete ragazzi, per poter essere utili e godere la vita pienamente una volta fatti uomini. Lo studio della natura vi mostrerà di quante cose belle e meravigliose Dio ha riempito il mondo per la vostra felicità. Contentatevi di quello che avete e cercate di trarne tutto il profitto che potete. Guardate al lato bello delle cose e non al lato brutto. Ma il vero modo di essere felici è quello di procurare la felicità agli altri. Procurate di lasciare questo mondo un po' migliore di quanto non l avete trovato e, quando suonerà la vostra ora di morire, potrete morire felici nella coscienza di non aver sprecato il vostro tempo, ma di avere «fatto del vostro meglio». «Siate preparati» così, a vivere felici e a morire felici: mantenete la vostra promessa di Esploratori, anche quando non sarete più ragazzi, e Dio vi aiuti in questo. Il vostro amico 2

3 Un po di numeri, che descrivono la nostra realtà attuale Nella Zona di Udine sono presenti 16 gruppi che operano in 19 realtà parrocchiali/ecclesiali: Udine 1 (San Giorgio e S. Nicolò al Tempio), Udine 2 (Bertoni), Udine 4 (Sacro Cuore e San Giovanni Bosco-Bearzi), Udine 7 (San Giuseppe), Udine 8 (S. Cromazio), Artegna, Buia, Codroipo, Cormor, Feletto, Gemona, Pagnacco, Pradamano, Remanzacco, San Daniele, Moggio (che include le unità di Venzone). Attualmente (al 30 settembre 2012) i Capi censiti nei gruppi sono 210 (118 maschi e 92 femmine), gli AE sono 11, mentre altri 9 Capi sono censiti in Comitato di Zona e svolgono vari incarichi di supporto alla Zona. I soci censiti sono distribuiti in 16 Branchi/Cerchi (430 L/C), 17 Reparti (401 E/G) e 17 Clan (183 R/S). Missione della zona Udine(tratta dallo Statuto AGESCI) promuovere e curare la formazione e la crescita delle Comunità Capi; contribuire alla formazione ricorrente dei Capi; coordinare i Gruppi esistenti e promuovere la costituzione di nuovi Gruppi; predisponendo un apposito progetto di sviluppo; curare, per il proprio livello, i rapporti con gli organismi civili ed ecclesiali, con le altra associazioni educative, con la stampa e altri mezzi di comunicazione. PREMESSA sui valori di fondo e sul progetto Abbiamo scelto il titolo L'insostenibile leggerezza dell'essere...capi Competenti perché dietro ad ogni discussione del convegno abbiamo riconosciuto nella leggerezza, nella competenza, nella testimonianza (essere) le modalità con cui i capi vogliono vivere il loro ruolo e la nostra struttura associativa. Da tutti è emerso il bisogno di una Zona che sappia essere vicina ai gruppi e alle reali esigenze delle Comunità Capi, supportandole nella loro azione educativa, attraverso una formazione metodologica efficace nelle riunioni di Branca, nelle loro relazioni con tutti gli attori della struttura stessa e con il territorio, da cui attingere a momenti di formazione personale e in cui porsi come soggetto attivo nell ambito educativo, nell inserirsi nella Chiesa locale, sottolineando il nostro essere associazione cattolica con un carisma particolare. Essere capi, non fare i capi Siamo persone prima che Capi e siamo coscienti che la nostra missione educativa si realizza con ciò che trasmettiamo in parole e azioni, ma soprattutto con la testimonianza di ciò che siamo nel profondo. Se noi oggi siamo chiamati ad essere Capi è perché un Altro per primo ci ha affascinati, accolti ed amati per quello che siamo: sentiamo così di potere, a nostra volta, accogliere ed amare i nostri ragazzi, con entusiasmo e voglia di spenderci gratuitamente. Sono molte le sfide educative che ci mettono alla prova, ma siamo consapevoli di stare giocando un buon gioco in cui possiamo progredire tutti insieme, condividendo le nostre competenze 3

4 metodologiche-educative, il nostro spirito di servizio e sforzandoci di essere sentinelle di positività per i nostri ragazzi e per chi vive ed opera accanto a noi. Desideriamo quindi vivere il nostro servizio educativo in armonia con tutti gli aspetti della nostra vita (famiglia, lavoro, studio ) e anche senza fazzolettone ci sentiamo chiamati a testimoniare nella Chiesa e nella società il nostro essere cristiani e scout. Gli ambiti del nostro progetto Come AGESCI ci diamo un progetto per migliorare l intenzionalità e la concretezza della nostra azione educativa. Abbiamo scelto di mantenere quattro ambiti di intervento per distinguere meglio i diversi elementi su cui impegnarci come Zona, ma siamo consapevoli che vari obiettivi sono tra loro intrecciati e interdipendenti così come altri sono qui sottointesi e trasversali: per esempio non si può parlare di entusiasmo se il servizio viene vissuto con fatica o di responsabilità se non si ha la consapevolezza del proprio limite e la voglia di superarlo, così come non c è solidità nei capi senza radicamento nella fede. Siamo inoltre convinti che la scelta di poche priorità concentrate e concretizzate nei luoghi istituzionali dell Associazione possa rendere il lavoro della Zona più ordinato ed efficace nei prossimi 2 anni e anche meglio verificabile al termine del biennio e Al termine del biennio la Zona verrà convocata al nuovo Convegno di Zona Per meglio realizzarlo i membri del Comitato seguiranno incarichi precisi: 1. la formazione dei Capi, 2. essere cristiani nella Chiesa, 3. la rete sociale, 4. a comunicazione, 5. lo sviluppo, 6. le Branche. Abbiamo quindi scelto di orientare il nostro cammino in queste direzioni: TEMPO: declinato secondo i suoi due significati, Kronos, il tempo logico e sequenziale che scorre sempre troppo velocemente, il tempo delle riunioni, e Kairos, il tempo del servizio e della formazione, il tempo in cui "qualcosa di speciale accade", ovvero quello trascorso con i ragazzi, in cui agiamo la nostra funzione educativa, e quello trascorso tra Capi, in cui progettiamo la nostra azione educativa LIMITE: nostro e degli altri, inteso non come punto di debolezza ma come trampolino di lancio da cui partire consci di esserne consapevoli RESPONSABILITÀ: (e corresponsabilità) che ci vede protagonisti attivi del servizio nostro e degli altri, della crescita individuale e comunitaria Tutto questo vogliamo viverlo con ENTUSIASMO, come la fierezza e la capacità di vivere e testimoniare la nostra scelta scout con leggerezza (non superficialità, ma profonda motivazione e adesione ad una chiamata che ci rende felici nel rendere felici gli altri). 4

5 Tempo I greci usavano distinguere il tempo in Kairos, il tempo opportuno legato all esperienza del sacro,e il Kronos, il tempo cronologico. Tutti noi facciamo l esperienza di preferire il Kronos, ci rassicura perchè si fonda sulle esperienze passate che tendiamo a ripetere. Nell iconografia classica il Kronos viene rappresentato da un serpente che si morde la coda, circolo vizioso dal quale non si esce. Gesù Cristo è intervenuto nella storia di questa ciclicità. Dio si è incarnato, è sceso nella nostra esperienza umana, anche la più dolorosa, e l'ha trasformata in virtù della sua grazia. Il tempo di Dio è il Kairos, il tempo opportuno, il tempo di grazia che sta preferibilmente nel presente, nel Hic et Nunc, nel QUI ed ORA, dove cioè Dio si manifesta. E si manifesta, come dice Pascal, attraverso gli avvenimenti o gli incontri. Purtroppo, spesso e volentieri, ci sentiamo intrappolati da Kronos, da un tempo che: ci manca ci fa correre ci stressa ci fa dire dei si e dei no non sempre opportuni non ci consente di incontrare gli altri e Dio Come Capi siamo chiamati a vivere il tempo di Dio, quel "tempo nel mezzo", un tempo indeterminato, che non si ripete mai uguale a sè stesso, un tempo in cui "qualcosa" di speciale accade. Chi definisce la cosa speciale definisce l'essere speciale della cosa. È proprio la parola stessa, quella che definisce l'essere speciale. Come figli di Dio siamo Esseri speciali e dobbiamo sforzarci di vivere il Kairos, il tempo di Grazia che ci unisce a Dio Padre, con il desiderio di guardare in avanti, sperare in noi stessi e nelle persone che ci circondano. Obiettivi:!Rompere la gabbia del "tempo", riportare il tempo del Servizio al tempo di Dio, ad un tempo in cui qualcosa di speciale accade!strategia di lavoro basata sulla leggerezza elaborata in risposta alle esigenze palesate al Convegno!Favorire la formazione di una rete sinergica tra i Gruppi per valorizzarne le risorse e i punti di forza!fornire ai Capi strumenti utili alla gestione e all'organizzazione del proprio tempo!cura dei rapporti con le istituzioni civili e religiose!comitato Allargato quale momento privilegiato di condivisione del Progetto di Zona Che pensiamo di concretizzare così: Comitato Consiglio Branche Capi n. 4 riunioni del Coordinamento Consiglio di Zona degli incontri di n.1 Bottega sulla Branca gestione ed (calendario di organizzazione del date, luoghi e tempo orari) Condivisione delle Condivisione delle esperienze e delle esperienze e delle buone pratiche buone pratiche nelle attraverso il sito attività di Branca web (posti campo, attività di successo) ricerca di un incaricato per Consulta dei laici e/ o Pastorale Giovanile e/ o Ufficio di catechesi Incontri con tutte le CoCa n.3 riunioni di Comitato Allargato Nomina del Comitato di redazione del sito web Gestione del sito web (raccolta buone pratiche, condivisione esperienze, risorse disponibili) Calendario delle riunioni di Branca disponibile entro dicembre n.1 incontro sulla cura dei rapporti con le istituzioni religiose n.3 Botteghe sulla gestione ed organizzazione del tempo Condivisione delle esperienze e delle buone pratiche nelle attività di Branca (posti campo, attività di successo) Elencare le buone pratiche e le attività (es. posti campo, attività di successo, posti uscita, ) Condivisione di informazioni utili se si sono vissute esperienze particolari che possono ripresentarsi Esprimere l intenzionalità delle attività Condivisione delle esperienze e delle buone pratiche nelle attività di Branca (posti campo, attività di successo) 5

6 Limite È il termine spaziale o temporale o comunque quantitativo che non può o non deve essere superato o anche l incapacità di affrontare qualcosa o qualcuno, il superamento del quale ha per effetto un mutamento di condizioni. Crediamo che sia necessario per la Zona superare alcune consuetudini, un pensiero minimalista (il è meglio non rischiare ) che sono fattori che rassicurano, ma che potrebbero portare all azzeramento del sogno che ognuno di noi coltiva dentro di sé. Dobbiamo iniziare a pensare in termini di rete e non di singole entità, sia come Capi sia come gruppi, alla ricerca di soluzioni nuove. Il limite ed il rischio è pensare di essere autosufficienti, di bastare a noi stessi, di non innovare. L innovazione, il cercare strade nuove, devono essere parte integrante del nostro essere educatori, di essere persone alla continua ricerca della frontiera. Obiettivi:!Vivere un tempo del servizio a misura di persona!fornire ai Capi ed alle Capo strumenti utili a capire che i propri limiti possono essere punti di forza nel riconoscimento delle proprie (e altrui) potenzialità e competenze!proporre il metodo scout anche a coloro che non sono facilmente coinvolgibili!attenzione all esistente e al nuovo possibile Che pensiamo di concretizzare così: Comitato Consiglio Branche Capi Favorire la formazione Individuazione delle di una rete tra i gruppi competenze utili al per valorizzare le servizio in Branca: risorse e i punti di organizzazione di forza momenti formativi e di confronto Monitoraggio dell andamento dei gruppi (Consigli di Zona territoriali / Incontro con le Comunità Capi Sintesi delle visite alle Coca Presenza dell AE di Zona per ovviare all assenza degli AE nei gruppi Creazione di una lista di esperti a servizio delle Co.Ca. Sostegno ed accompagnamento ai gruppi in difficoltà Creazione di un portfolio condiviso delle esperienze e delle buone pratiche Mappatura delle competenze dei soci adulti con particolare riguardo a quei soci adulti che non prestano servizio continuativo nelle unità per la messa in condivisione ed il trapasso nozioni incontri di approfondimento e confronto per Capi: extraassociativi, tirocinanti, tutor 6

7 Responsabilità Come Rover dovrai ricordare che, varcando le soglie dell adolescenza verso la virilità, avrai superato lo stadio in cui si impara ad osservare la Legge Scout ma che ormai dovrai applicarla praticamente usandola come guida alla tua condotta nella vita. Per di più sei ora in situazione di responsabilità tale da dare l esempio agli altri, esempio che potrà condurre verso il bene e verso il male, a quanto a fondo tu mantieni la Promessa che hai fatto sul tuo onore, come rover, di offrire agli altri buona volontà ed aiuto. (B.P.) Il termine responsabilità deriva dal latino respònsus, participio passato del verbo respòndere, rispondere cioè, in un significato filosofico generale, impegnarsi a rispondere, a qualcuno o a se stessi, delle proprie azioni e delle conseguenze che ne derivano. Crediamo che sia giunto il momento di una assunzione di responsabilità da parte di tutti: siamo responsabili di quanto abbiamo perché non è soltanto nostro, ma dei nostri figli e dei nostri nipoti, e per noi Capi scout, di coloro che ci sono stati affidati. Anche l associazione stessa è un patrimonio da tutelare e preservare, che dobbiamo però aggiornare al tempo moderno, nel quale è necessario un atteggiamento nuovo, con il quale ricercare gli ultimi, coloro che hanno un vero bisogno della nostra azione educativa. Dobbiamo inoltre ricercare e valorizzare il rapporto con le famiglie ed i genitori che ci affidano i loro figli in un ottica di responsabilità e consapevolezza. Obiettivi:!Camminare con il passo degli ultimi in un mondo che corre col passo dei primi!favorire la crescita individuale e comunitaria!comunicazione mirata e attenta verso l esterno!iniziare un percorso di avvicinamento al percorso nazionale di catechesi!visione solidaristica dell economia associativa e nuova attenzione alla gestione economica della Zona e dei gruppi Che pensiamo di concretizzare così: Comitato Consiglio Branche Capi gestione economica dei n.1 incontro sul tema della gruppi (contributi pubblici Vocazione e privati mirati a progetti, Attenzione alla gestione quote campi, banca delle economica degli eventi divise, recupero materiale) (contributi pubblici e Riproposta di visioni privati mirati a progetti, economiche alternative: quote campi) commercio equo e solidale, riproposta nelle branche consumo critico, del commercio commercio monitoraggio dell impatto equo e solidale, consumo ecologico ed economico critico, monitoraggio dei campi estivi, cambuse dell impatto ecologico ed critiche etc economico dei campi Cura dei Capi Gruppo per estivi, cambuse critiche etc fornirgli strumenti utili per la loro programmazione, n.1 incontro di confronto con AE e parroci sulla presenza scout nelle parrocchie n. 1 incontro con il Vescovo preparazione alla partecipazione al convegno nazionale fede (15-17 novembre 2013) gestione economica della Zona (contributi pubblici e privati mirati a progetti) Sintesi delle esperienze dei gruppi e divulgazione sul cammino nazionale di catechesi: convegno nazionale fede (15-17 novembre 2013) n.1 incontro sulla vocazione e testimonianza del servizio di Capo Organizzazione di occasioni formative sul tema fede (catechesi per CoCa, momenti di spiritualità, incontro con figure significative nei momenti istituzionali ) Divulgazione di occasioni per vivere momenti di fede n.1 incontro di approfondimento sulla conoscenza reciproca tra religioni diverse confronto sui temi del progetto affrontati in Coca n.1 incontro sul tema Catechesi in unità Preparazione degli eventi di Branca come occasione formativa e di confronto tra i Capi Promozione del confronto fra stili e tradizioni dei gruppi in vista degli eventi di Zona, per vivere uniformemente la proposta dell evento sintesi dell esperienza dei gruppi con incontri di branca sul cammino nazionale di catechesi Attenzione alla gestione economica dei gruppi (contributi pubblici e privati mirati a progetti, quote campi, banca delle divise, recupero materiale) Sensibilizzar e i capi a portare il proprio servizio dove serve 7

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