Crinò Paola, Ciccotti Giovanna ENEA - Dipartimento Biotecnologie, Agroindustria e Protezione della Salute
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- Fulvio Cuomo
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1 Programma triennale di ricerca agricola, agroambientale, agroalimentare, agroindustriale della Regione Lazio (PRAL 2003/31) Caratterizzazione bio-agronomica e qualitativa di ecotipi e linee alto-laziali e di varia provenienza di cece, cicerchia, lenticchia, lupino e loro conservazione in purezza Crinò Paola, Ciccotti Giovanna ENEA - Dipartimento Biotecnologie, Agroindustria e Protezione della Salute Durante il periodo settembre-novembre, sono state sottoposte ad analisi biometrica in laboratorio piante mature di cece e lenticchia raccolte da un area di 1 m 2 per ogni parcella nella prova agronomica condotta presso l Azienda Agraria sperimentale dimostrativa dell Università degli Studi della Tuscia, rappresentativa delle condizioni dell Alta Tuscia. I caratteri rilevati sono stati riportati nelle Tab. 1 e 2. La maggiore produzione per ottenuta dagli ecotipi locali di cece Solco dritto di Valentano, Alto Lazio. Amerigo e dalle linee C6150R, e C133L è da attribuire al numero maggiore di baccelli per mentre rimane costante il numero di semi per baccello. L altezza delle piante è variabile tra 45 e 59 cm con l altezza del I baccello compresa tra 13 e 24 cm. La linea L13 di lenticchia è risultata la più interessante da un punto di vista produttivo in quanto caratterizzata da un più elevato numero di baccelli/ (45,38), semi/baccello (1,75) e semi totali (53,38); anche il tipo di non molto alta (33,38 cm) con 2,63 branche è di un certo interesse (Tab. 2). In confronto, la cv. canadese Lairty, con solo 7,39 semi/ è risultata poco produttiva assieme alla linea L14 ed L4. Gli ecotipi locali Rascino ed Alto Lazio hanno invece mostrato una produzione/ media di 24,54 e 21,42 semi/, inferiore a quella della linea L13 che è risultata competitiva con le erbe infestanti e quindi presumibilmente idonea al regime di coltivazione in biologico dalle prove effettuate negli anni precedenti in aree dell Alta Tuscia. 1
2 Tabella 1 Componenti della produzione rilevati su singole piante campionate dalle parcelle di cece N piante Branche/ Altezza Altezza I baccello Semi/ baccello Baccelli/ Semi totali (cm) (cm) ,75 ± 0,13 ab 49,75 ± 2,07 de 24,00 ± 3,55 ab 1,00 ± 0,00 29,08 ± 2,63 c 28,75 ± 2,80 bc ,77 ± 0,17 ab 59,31 ± 1,25 a 18,31 ± 1,15 ad 1,00 ± 0,00 27,85 ± 2,83 c 28,69 ± 2,94 bc ,83 ± 0,17 a 53,92 ± 3,01 bd 24,00 ± 2,47 ab 1,00 ± 0,00 43,17 ± 3,65 a 43,50 ± 3,58 a ,00 ± 0,18 a 57,69 ± 0,97 ab 24,63 ± 3,38 a 1,00 ± 0,00 16,25 ± 1,79 d 17,50 ± 1,89 d ,07 ± 0,18 c 51,13 ± 1,42 ce 20,20 ± 1,62 ac 1,00 ± 0,00 34,87 ± 5,29 ac 36,93 ± 5,46 ab ± 0,18 ac 48,85 ± 0.69 ef ± 1.66 ab 1,00 ± 0, ± 2,95 ab 43,77 ± 2,78 a ,42 ± 0,23 ac 45,25 ± 1.18 f 17,42 ± 3.25 bd 1,00 ± 0,00 32,42 ± 3,83 bd 35,58 ± 4,47 ab ,13 ± 0,19 c 54,33 ± 1,24 bc 16,00 ± 1,43 cd 1,00 ± 0,00 16,07 ± 1,63 d 19,60 ± 2,41 cd ,58 ± 0,15 ac 49,75 ± 0,46 de 13,08 ± 1,04 d 1,00 ± 0,00 14,75 ± 2,37 d 16,92 ± 2,99 d ,55 ± 0,21 ac 47,27 ± 1,38 ef 19,45 ± 1,61 ad 1,00 ± 0,00 39,82 ± 5,30 ab 43,64 ± 5,61 a ,18 ± 0,21 bc 50,88 ± 1,00 ce ± 0.82 cd 1,00 ± 0, ± 1,36 d 15,76 ± 1,61 d ,53 ± 0,13 ac 50,93 ± 0,84 ce 15,20 ± 1,22 cd 1,00 ± 0,00 18,40 ± 2,07 d 21,13 ± 2,17 cd 2
3 Tab. 2 Componenti della produzione rilevati su singole piante campionati dalle parcelle di lenticchia Branche/ Altezza Altezza Semi/ Baccelli/ Semi totali/ Genotipo Piante I baccello baccello (cm) (cm) L1 13 3,08 ± 0,24 a 38,23 ± 1,17bc 12,46 ± 0,69 c 1,00 ± 0,00 b 20,54 ± 3,43 b 18,85 ± 3,32 bc L4 17 2,41 ± 0,15ab 46,88 ± 1,65 a 32,94 ± 1,38 a 1,00 ± 0,00 b 6,12 ± 1,44 c 5,35 ± 1,21 d L13 8 2,63 ± 0,32ab 33,38 ± 1,51 d 16,88 ± 1,95 c 1,75 ± 0,16 a 45,38 ± 6,09 a 53,38 ± 8,54 a L ,95 ± 0,15 b 41,32 ± 1,24ab 31,68 ± 1,69 ab 0,91 ± 0,06 b 6,45 ± 1,09 c 8,73 ± 3,15 cd L ,25 ± 0,25 b 42,08 ± 0,56ab 27,25 ± 2,94 ab 0,92 ± 0,08 b 16,08 ± 4,46bc 13,75 ± 4,51 bd Rascino 13 2,00 ± 0,25 b 36,92 ± 1,37cd 30,69 ± 2,05 ab 1,08 ± 0,08 b 27,23 ± 8,48 b 24,54 ± 7,16 b Lairty 18 2,22 ± 0,21 b 40,39 ± 0,90bc 25,67 ± 2,22 b 1,00 ± 0,00 b 7,61 ± 1,11 c 7,39 ± 1,09 cd Ec. Alto Lazio 19 2,63 ± 0,22ab 38,53 ± 1,11bc 17,05 ± 1,64 c 0,95 ± 0,05 b 22,16 ± 2,61 b 21,42 ± 2,64 b 3
4 Per la cicerchia, sono state valutate da un punto di vista produttivo, in campo, undici delle 23 linee analizzate per contenuto in ODAP della granella e risultate migliori. Tra le linee, che mediamente hanno prodotto 22,3 q/ha, ne sono state evidenziate in particolare 4 più produttive (3 linee + l ecotipo italiano denominato Trani) con valori di resa in granella compresi tra 26 e 30 q/ha (Fig. 1). Queste linee sembrano promettenti e saranno selezionate per successive valutazioni in zone dell Alta Tuscia. La dimensione della granella è risultata variabile, con un peso 100 semi compreso tra 7,44 e 48,17 g; l ecotipo italiano Sud 1 ha evidenziato la maggiore dimensione del seme. Le piante hanno inoltre mostrato un altezza compresa tra 18 e 41 cm, quest ultima registrata ancora una volta per l ecotipo Sud 1. q/ha resa in granella peso 100 semi genotipi g Figura 1 Linee di cicerchia valutate durante il progetto Da due popolazioni locali di lupino bianco, ritenute bene adattate all ambiente pedoclimatico dell Alta Tuscia durante le annate agrarie precedenti, è stato isolato un totale di n. 28 piante, ognuna delle quali è stata caratterizzata in laboratorio da un punto di vista morfologico. I risultati sono stati riportati nella seguente Tab. 3 da cui si rileva che è possibile selezionare piante più basse, con un altezza media della I e delle altre infruttescenze compresa tra i 40 e gli 80 cm, con un numero elevato di baccelli alla I infruttescenza e una maggiore dimensione del seme. Anche dalla II infruttescenza sono stati raccolti un numero elevato di semi di dimensione non diversa da quelli ottenuti dalla I infruttescenza. 4
5 Tabella 3 - Caratteristiche delle piante selezionate Piant a Altezza infrutt. (cm) I infruttescenza II infruttescenza III infruttescenza Alt. pt. (cm) I II III Baccell i Semi semi seme n. Baccell i Semi semi seme n. Baccell i Semi semi 1 143,0 47,8 103, ,44 0,84 3 9,60 27,11 25,89 0, ,4 41,8 100, ,73 1,10 9,73 25,09 31,10 1, ,0 26,7 81, ,00 1,05 9,25 21,38 18,50 0, ,7 40,9 81, ,50 0,96 6,82 12,91 12,09 1, ,5 30,0 87, ,82 1,10 6,00 15,75 16,67 1, ,5 29,6 84, ,82 1,12 10,82 33,36 36,55 1, ,9 33,9 93, ,08 1,12 11,77 23,23 26,31 1, ,6 32,7 102, ,18 0, ,27 32,73 32,64 1, ,9 48,8 101, ,90 1,02 3 5,85 11,62 11,65 0, ,0 52,1 111, ,93 1,04 4 8,74 22,01 21,10 0, ,0 29,4 90, ,00 0,98 3 6,20 15,10 14,30 1, ,0 52,7 105, ,86 0, ,07 28,80 25,13 0,87 7,0 19, ,8 36,9 103, ,77 0, ,54 35,92 27,45 0, ,4 54,4 101,5 136, ,64 1,16 4 7,82 24,20 26,38 1,07 7,0 13, ,2 47,6 106, ,37 1,07 4 6,57 11,86 12,90 1, ,0 38,9 102, ,10 1,11 3 9,20 25,60 27,20 1, ,9 49,0 104, ,45 1,15 4 4,29 8,67 9,18 1, ,4 36,4 78, ,44 0,94 4 9,09 17,73 18,65 1, ,4 34,3 104, ,71 1, ,14 38,71 45,33 1, ,0 41,4 103, ,86 1,00 2 5,00 13,00 11,20 0, ,9 53,1 104, ,78 1,13 3 5,00 11,00 10,99 0, ,8 56,9 112, ,14 1, ,00 25,11 25,41 0, ,0 25,1 25, ,8 48,0 88,8 106, ,48 1,01 4 8,93 21,21 19,99 0, ,3 14, ,6 44,3 84,9 9, ,60 0,95 3 7,29 17,79 16,03 0, ,3 46,7 110, ,62 1,22 3 8,92 22,38 23,69 1, ,9 59,0 117, ,30 1,14 4 7,53 18,65 19,74 0, ,1 36, 0 84, ,00 0,93 3 7,92 19,92 20,36 0, ,2 50,8 96, ,41 0,97 4 5,17 10,88 9,14 0,80 7,7 11,0 8,9 Valutazione della resistenza ad avversità biotiche in cece) Presso l ENEA C.R. Casaccia (Roma), sono stati inoculati artificialmente 31 genotipi di cece, valutati nell Alta Tuscia durante gli anni precedenti, rispettivamente con la razza 2 e 3 di Ascochyta rabiei. La semina è stata eseguita in contenitori alveolari contenenti terriccio e sabbia nel rapporto 3:1. Riguardo all inoculo, sono stati utilizzati isolati italiani di A. rabiei in collezione presso l ENEA. Questi isolati provenivano da coltura monoconidica del fungo e sono stati allevati e moltiplicati (Fig. 2a e b) per giorni su substrato PDA (22-25 C, 5
6 fotoperiodo con 8 ore di luce e 16 ore di buio). Gli inoculi sono stati preparati omogenando in acqua le colonie fungine. Le inoculazioni artificiali sono state effettuate nebulizzando su piantine di cece (stadio 6-7 foglie) sospensioni conidiche di A. rabiei alla concentrazione di 2,8-2,3 x 10 5 conidi/ml (Fig. 2c e d). L instaurarsi del processo infettivo e la manifestazione dei sintomi è stata ottenuta garantendo elevata l UR per i 5 giorni successivi alla nebulizzazione dell inoculo (Fig. 2e) e una temperatura di circa C, considerata ottimale per lo sviluppo fungino. Fig. 2 - Fasi dell inoculazione artificiale con A. rabiei in ambiente controllato (serra o camera climatizzata). (a) moltiplicazione del fungo; (b) aspetto della colonia fungina in moltiplicazione su substrato PDA; (c) stadio delle piantine da inoculare; (d) inoculazione artificiale mediante nebulizzazione della sospensione conidica del fungo; (e) mantenimento dell umidità relativa elevata immediatamente dopo l inoculazione artificiale con il fungo. I sintomi della malattia si sono evidenziati dopo circa una settimana dal giorno dell inoculazione e sono stati valutati secondo la scala di valutazione 0-5 sviluppata da Porta-Puglia et al. (1996). Ai fini della discriminazione tra risposta di suscettibilità e resistenza nelle linee, è stata considerata la media di 30 piante ed un incidenza dei sintomi compresa tra 0 e 2,5. I risultati ottenuti dalle valutazioni dei genotipi di cece inoculati con le razze 2 e 3 del fungo sono stati riportati in Fig. 3, dove è stata evidenziata una buona attività del fungo con un incidenza di infezione piuttosto elevata su tutti i genotipi analizzati con la razza 3. Nei confronti della razza 3 di A. rabiei, non è stata evidenziata alcuna reazione di resistenza al fungo e sono state evidenziate soltanto 4 classi di incidenza dei sintomi > 2,5, corrispondenti a reazioni di media e completa suscettibilità al fungo. Gli stessi genotipi, sottoposti ad ulteriore inoculazione artificiale con un isolato della razza 2, hanno dimostrato invece una migliore reazione con valori di incidenza dei sintomi compresi tra 1,65 e Le cvs Pascià e Sultano, con un valore di 2.30 e 2,48, sono 6
7 risultate entrambe resistenti a questa razza del fungo. Bisogna comunque considerare che anche le condizioni ambientali (temperatura e umidità relativa) possono avere svolto un ruolo determinante nell aggravare il grado di infezione. Genotipi razza 2 razza 3 0,0-2,0 2,1-2,5 2,6-3,0 3,1-3,5 3,6-4,0 4,0-5,0 classi di sintomi (0-5) Fig. 3 Reazione al fungo dei genotipi analizzati Non è stato possibile inoculare le popolazioni raccolte durante il 1 anno del progetto ( Solco dritto di Valentano, Amerigo, Pitigliano pop. 1, Pitigliano pop. 2, Alto Lazio ) perché non era disponibile un numero sufficiente di semi. Roma 25 settembre
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