DISPENSA LA POLITICA REGIONALE EUROPEA 1

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "DISPENSA LA POLITICA REGIONALE EUROPEA 1"

Transcript

1 DISPENSA LA POLITICA REGIONALE EUROPEA 1 Sommario I. Introduzione II. Alcune date fondamentali III. Perché? IV. Come? V. Quali tappe? VI. Per fare cosa? VII. Quali risultati? VIII. E domani? 1 Dispensa elaborata sulla base delle informazioni e dei dati ufficiali forniti dall Unione Europea con riferimento alla tematica della politica regionale europea (

2 I. Introduzione La politica regionale si ispira ad un principio di solidarietà. In quest ottica, oltre un terzo del bilancio dell Unione europea è destinato a ridurre le disparità di sviluppo fra le regioni e i divari economici fra i cittadini. Attraverso questa politica l Unione intende contribuire a riassorbire il ritardo delle regioni più svantaggiate, nonché a favorire la riconversione delle zone industriali in crisi, la diversificazione economica delle campagne penalizzate dal declino delle attività agricole e la riqualificazione dei quartieri cittadini in stato di abbandono e degrado. Tali interventi mirano principalmente a creare occupazione. In sintesi, si tratta di rafforzare la «coesione» economica, sociale e territoriale dell Unione.

3 II. Alcune date fondamentali 1957 Gli Stati firmatari del trattato di Roma fanno riferimento, nel preambolo, all esigenza «di rafforzare l unità delle loro economie e di garantirne lo sviluppo armonioso riducendo il divario fra le diverse regioni e il ritardo di quelle più svantaggiate» Vengono istituiti due fondi settoriali: il Fondo sociale europeo (FSE) e il Fondo europeo agricolo di orientamento e di garanzia (FEAOG) Nasce il Fondo europeo per lo sviluppo regionale (FESR), con lo scopo di ridistribuire alle regioni povere una parte dei contributi degli Stati membri L Atto Unico europeo getta le basi di un effettiva politica di coesione destinata a controbilanciare i vincoli del mercato unico nei paesi del sud dell Europa e nelle altre regioni meno prospere Il Consiglio europeo di Bruxelles (febbraio 1988) modifica il meccanismo dei fondi di solidarietà, denominati «fondi strutturali», dotandoli di un bilancio di 68 miliardi di ECU (prezzi del 1997) Nel trattato che istituisce l Unione europea, entrato in vigore nel 1993, la coesione figura tra gli obiettivi fondamentali dell UE, accanto all Unione economica e monetaria e al mercato unico. Viene creato il Fondo di coesione a sostegno dei progetti per l ambiente e i trasporti negli Stati membri più poveri.

4 Il Consiglio europeo di Edimburgo (dicembre 1992) decide di destinare alla politica di coesione circa 200 miliardi di ECU (prezzi del 1997), ossia un terzo del bilancio comunitario. I fondi strutturali sono integrati da un nuovo Strumento finanziario di orientamento della pesca (SFOP). Il Consiglio europeo di Berlino (marzo 1999) riforma i fondi strutturali e modifica in parte il meccanismo di funzionamento del Fondo di coesione. Questi fondi fruiranno di oltre 30 miliardi di euro l anno, per un totale di 213 miliardi di euro, nell arco di sette anni ( ). Lo Strumento per le politiche strutturali di pre-adesione (ISPA) e il Programma speciale di adesione per l agricoltura e lo sviluppo rurale (Sapard) completano il programma Phare, operativo dal 1989, per lo sviluppo economico e sociale e la tutela dell ambiente nei paesi candidati dell Europa centrale e orientale Il Consiglio europeo di Lisbona (marzo 2000) adotta una strategia focalizzata sull occupazione che mira a fare dell Unione «l economia basata sulla conoscenza più competitiva e dinamica al mondo entro il 2010». Il Consiglio di Göteborg (giugno 2001) integra questa strategia articolandola con lo sviluppo sostenibile In occasione del Consiglio europeo di Copenaghen (dicembre 2002) viene raggiunto un accordo sulle condizioni di adesione di dieci nuovi Stati membri dell Unione Il 18 febbraio, la Commissione europea presenta le sue proposte di riforma della politica di coesione per il periodo : «Un nuovo partenariato per la coesione: convergenza, competitività, cooperazione». Il 1o maggio entrano a far parte dell Unione europea la Repubblica ceca, Cipro, l Estonia, la Lettonia, la Lituania, Malta, la Polonia, la Repubblica Slovacca, la Slovenia e l Ungheria.

5 III. Perché? L Unione europea è una delle aree economiche più ricche del mondo. Dal 1 maggio 2004, data di ingresso di dieci nuovi paesi, essa può vantare un mercato interno e un potenziale umano di oltre 450 milioni di cittadini. Tuttavia, il suo dinamismo è frenato complessivamente dall esistenza di disparità economiche e sociali sia fra gli Stati membri, sia fra le regioni. L Europa a Venticinque, con le sue 254 regioni, registra disparità due volte maggiori rispetto all Europa dei Quindici. Disparità L obiettivo n. 1 dei fondi strutturali (recupero economico delle regioni più svantaggiate) riguarda la quasi totalità dei territori dei nuovi Stati, nonché il 98 % circa della popolazione, due terzi della quale vivono in regioni con un PIL pro capite inferiore al 50 % della media dei Venticinque. Dal punto di vista occupazionale, i tassi di disoccupazione (dati del 2002) variano notevolmente all interno dei Venticinque: 2 % nel Tirolo (Austria), 3,3 % a Cipro, 29 % nell isola francese della Riunione, 26,3 % nella regione di Lubsko (Polonia). Escludendo le zone più svantaggiate, molte regioni e città si trovano in una situazione intermedia, con zone caratterizzate da gravi difficoltà a livello economico e sociale. In sintesi, di fronte alle sfi de della globalizzazione, gli europei non possiedono le stesse opportunità, poiché queste dipendono dal luogo in cui essi vivono: regioni

6 ricche o in ritardo di sviluppo, zone dinamiche o in crisi, centri urbani o campagne, zone periferiche e isolate o poli economici centrali dell Unione. Solidarietà L occupazione, la formazione, la competitività delle imprese o gli investimenti in infrastrutture, società dell informazione, ricerca e qualità ambientale sono di competenza delle autorità e degli attori economici dei singoli Stati membri e regioni. Ma non solo. Il principio di solidarietà europea fi gura già nel preambolo del trattato sull Unione europea. Quest ultimo precisa che l azione della Comunità è mirata a rafforzare la coesione economica e sociale e, in particolare, a ridurre i divari esistenti fra i livelli di sviluppo delle diverse regioni. Per tale motivo, gli Stati membri sono attori di una politica regionale europea cofinanziata da fondi europei, ossia i fondi strutturali e il Fondo di coesione, che danno concretezza alla solidarietà comunitaria.

7 IV. Come? Oltre un terzo del bilancio dell Unione è destinato allo sviluppo regionale e alla coesione economica e sociale e viene erogato nell ambito di vari fondi europei. Le risorse disponibili Nel periodo l Unione dei Quindici fruirà di una dotazione complessiva di 213 miliardi di euro a titolo degli strumenti strutturali. Inoltre, nel quadro dell adeguamento delle prospettive finanziarie dell Unione europea, a questo importo si aggiungeranno un contributo di 22 miliardi di euro previsto nell ambito degli aiuti di pre-adesione, nonché 22 miliardi di euro a carico degli interventi strutturali a favore dei nuovi Stati membri per il periodo Questa dotazione complessiva di circa 257 miliardi di euro rappresenta approssimativamente il 37 % del bilancio comunitario previsto sino al La maggior parte di queste risorse viene concessa nel quadro dei programmi pluriennali di sviluppo, gestiti congiuntamente dai servizi della Commissione, dagli Stati membri e dalle regioni. Gli aiuti europei non sostituiscono quelli nazionali ma li integrano. I fondi strutturali Esistono quattro fondi strutturali, ciascuno dei quali incentrato su uno specifico settore di intervento. Il Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) finanzia le infrastrutture, gli investimenti produttivi che creano occupazione, i progetti di sviluppo locale e gli interventi a favore delle piccole e medie imprese. Il Fondo sociale europeo (FSE) favorisce l inserimento professionale dei disoccupati e delle categorie svantaggiate, in particolare sostenendo azioni di formazione e sistemi di sostegno all assunzione. Lo Strumento fi nanziario di orientamento della pesca (SFOP) ha come obiettivo l ammodernamento degli impianti del settore. La sezione orientamento del Fondo europeo agricolo di orientamento e di garanzia (FEAOGorientamento) finanzia misure di sviluppo in ambito rurale e fornisce aiuti agli agricoltori, soprattutto nelle regioni arretrate. Accanto ai fondi strutturali esistono altri Strumenti finanziari, tra cui il Fondo di coesione.

8 Gli obiettivi prioritari Per potenziare l impatto e ottimizzare i risultati, nel periodo il 94 % dei fondi strutturali sarà concentrato su tre obiettivi: obiettivo n. 1: promuovere il recupero delle regioni arretrate; obiettivo n. 2: sostenere la riconversione economica e sociale delle zone che presentano difficoltà strutturali, siano esse industriali, rurali, urbane o dipendenti dal settore della pesca; obiettivo n. 3: ammodernare i sistemi di formazione e promuovere l occupazione. Questo obiettivo interessa l intero territorio dell Unione europea, ad eccezione delle regioni che rientrano nell obiettivo n. 1, nelle quali questo tipo di misure è già contemplato nei programmi di recupero territoriale.

9 Le iniziative comunitarie e le azioni innovative L Unione europea ha predisposto quattro iniziative comunitarie al fine di individuare soluzioni a problemi comuni riscontrabili in molti o in tutti gli Stati membri e le regioni dell Unione. Interreg III sostiene la cooperazione transfrontaliera, interregionale e transnazionale; URBAN II promuove strategie innovative nelle città e nei quartieri urbani; Leader + finanzia azioni di sviluppo rurale; EQUAL mira a combattere la discriminazione sul mercato del lavoro. Le iniziative comunitarie assorbono il 5,35 % della dotazione complessiva dei fondi strutturali. È inoltre previsto un finanziamento destinato ai programmi di azioni innovative, veri e propri laboratori di idee per le regioni svantaggiate.

10 Il Fondo di coesione Il Fondo di coesione è un fondo speciale destinato ad aiutare gli Stati membri meno ricchi: i dieci nuovi Stati membri, nonché la Grecia, il Portogallo, la Spagna e, fi no alla fi ne del 2003, l Irlanda. Sono ammissibili al Fondo i paesi con un prodotto nazionale lordo (PNL) inferiore al 90 % della media dell Unione. Il Fondo di coesione interviene sull intero territorio nazionale non già per cofinanziare programmi, ma grandi progetti nei settori dell ambiente e delle reti transeuropee di trasporto, onde evitare che il costo di tali opere sia di intralcio agli sforzi finanziari compiuti da questi paesi per soddisfare i requisiti dell unione economica e monetaria. Il Fondo di coesione aiuta inoltre i paesi beneficiari ad adeguarsi alla normativa europea in questi settori. Per il periodo , un terzo della dotazione del Fondo di coesione è riservato ai nuovi Stati membri.

11 Gli aiuti di pre-adesione Per la prima volta nella storia del suo progressivo processo di allargamento, l Unione europea ha previsto aiuti di pre-adesione per i dieci paesi dell Europa centrale e orientale (PECO), otto dei quali sono diventati membri nel 2004 (Repubblica ceca, Estonia, Lettonia, Lituania, Polonia, Repubblica Slovacca, Slovenia e Ungheria). Oggi, questi aiuti continuano ad essere attuati in Bulgaria e Romania.

12 Il bilancio dei fondi strutturali e le regole fondamentali 1. Il bilancio dei fondi strutturali e le regole fondamentali per il loro impiego vengono decisi dal Consiglio europeo, ossia da tutti gli Stati membri dell Unione, in base a una proposta della Commissione concertata con il Parlamento europeo. I fondi strutturali sono ripartiti per paese e per obiettivo prioritario. Le zone che possono beneficiarne vengono stabilite, d intesa con i vari paesi, dalla Commissione che propone orientamenti tematici comuni. 2. A seguito di tali decisioni, ogni Stato o regione elabora e sintetizza in un piano le proprie proposte a favore di zone in difficoltà o di ceti deboli, tenendo conto degli orientamenti tematici della Commissione. All elaborazione di questo piano partecipano le parti economiche e sociali, nonché altri enti riconosciuti. 3. Una volta definiti, i piani vengono presentati alla Commissione europea. 4. Ogni Stato ne discute quindi i contenuti con quest ultima, definendo l entità delle risorse nazionali e comunitarie da destinare alla loro realizzazione. 5. Quando le parti hanno raggiunto un accordo complessivo, la Commissione adotta i piani e i conseguenti programmi, versando agli Stati un anticipo per consentire l avvio dei programmi. 6. I dettagli dei programmi (denominati «complementi di programmazione») sono decisi in modo autonomo dalle autorità nazionali o regionali. Questi documenti non vengono negoziati con la Commissione, che ne viene comunque informata. Essi consentono alle rispettive autorità di dare avvio ai progetti in base a modalità proprie (bandi di gara per la presentazione di progetti, la costruzione di infrastrutture ecc.). A questo punto inizia la fase operativa. 7. L autorità preposta alla gestione di un programma seleziona i progetti più consoni in funzione delle finalità di quest ultimo e informa i candidati della propria scelta.

13 8. Le organizzazioni prescelte possono allora avviare il progetto, che deve essere obbligatoriamente ultimato entro il termine definito nel programma, poiché la cadenza degli aiuti europei è fissata sin dall inizio. 9. Le autorità di gestione, assistite dal comitato di sorveglianza, nell ambito del quale sono rappresentati i vari partner (operatori economici, sociali e ambientali), seguono regolarmente lo stato di avanzamento dei programmi. Le stesse autorità ne informano la Commissione europea, fornendo la prova (attraverso la certificazione delle spese) che il denaro è stato utilizzato nel migliore dei modi. La Commissione verifica i sistemi di controllo messi in atto e versa man mano i contributi previsti. Essa analizza l andamento degli indicatori di sorveglianza e gli studi di valutazione e promuove scambi tematici, comunicando inoltre alle autorità responsabili dei programmi le nuove priorità comunitarie che possono avere un incidenza sullo sviluppo regionale. I progetti del Fondo di coesione e dell ISPA Diversamente dai fondi strutturali, il Fondo di coesione e l ISPA non partecipano al fi nanziamento di programmi, bensì al fi nanziamento di progetti, o fasi di progetti, ben definiti sin dall inizio, che gli Stati presentano alla Commissione affidandone poi la gestione alle autorità nazionali competenti, sotto la supervisione di un comitato di sorveglianza.

14 V. Per fare cosa? Ma in concreto, come vengono utilizzate le risorse che l Unione europea e gli Stati membri destinano allo sviluppo delle regioni? È possibile delineare un quadro generale facendo riferimento al documento con cui la Commissione ha presentato i propri orientamenti tematici comuni per il periodo Alla luce di tali linee guida, e di concerto con la Commissione, le autorità nazionali e regionali definiscono le proprie priorità, selezionando una serie di progetti concreti. Questi ultimi sono estremamente eterogenei e variano in funzione delle condizioni economiche, sociali e territoriali di ogni regione, le quali determinano le forme di intervento dei fondi strutturali. Gli orientamenti della Commissione sono strutturati in base ai tre assi di intervento illustrati qui di seguito. Accrescere la competitività regionale L intervento dei fondi strutturali tende ad accrescere la competitività delle regioni fornendo un sostegno alle imprese affinché sviluppino le loro attività, creino occupazione e incrementino la produttività. Aumentare e migliorare l occupazione La creazione di posti di lavoro è diventata la principale preoccupazione dal punto di vista sociale. Per tale motivo l Unione europea ha predisposto una strategia europea per l occupazione, al fine di condurre in questo ambito un azione concertata su tutto il territorio europeo. Sviluppare in modo equilibrato le zone urbane e rurali Garantire la complementarità e l equilibrio fra zone urbane e rurali, tenendo conto delle problematiche specifiche di queste diverse realtà, è uno dei requisiti principali per la coesione del territorio europeo.

15 VI. Quali risultati? Le recenti relazioni sulla coesione economica e sociale dell Europa dei Quindici e vari studi condotti sull argomento hanno confermato una notevole riduzione dei divari fra le regioni e, in misura maggiore, fra gli Stati membri. Le analisi hanno inoltre dimostrato come questa evoluzione sia stata ampiamente favorita da due principali fattori: il processo di integrazione economica europea e l azione dei fondi strutturali e del Fondo di coesione VII. E domani? Nel periodo di programmazione , la politica regionale e di coesione dell Unione europea dovrà affrontare quattro sfide. 1. Necessità di una maggiore coesione nell Unione allargata L allargamento dell Unione a 25 Stati membri, e successivamente a 27 o più paesi, rappresenta una sfi da senza precedenti per la competitività e la coesione interna dell Unione. L allargamento comporterà un ampliamento del divario nello sviluppo economico, uno spostamento geografico del problema delle disparità verso est e una situazione occupazionale più difficile: le disparità socioeconomiche raddoppieranno e il PIL medio dell Unione diminuirà del 12,5 %. 2. Rafforzamento delle priorità dell Unione Nel tentativo di migliorare i risultati economici dell Unione, i Capi di Stato e di governo dell UE, riunitisi a Lisbona nel marzo 2000, hanno delineato una strategia destinata a fare dell Europa l economia basata sulla conoscenza più competitiva e dinamica del mondo entro il Il Consiglio di Nizza del dicembre 2000 ha tradotto gli obiettivi di Lisbona sulla riduzione della povertà in una strategia di inclusione sociale coordinata a livello comunitario. Al Consiglio di Göteborg del giugno 2001, la strategia di Lisbona è stata ampliata, dando nuovo impulso alla protezione dell ambiente e alla realizzazione di un modello di sviluppo più sostenibile.

16 3. Migliore qualità per promuovere uno sviluppo più equilibrato e sostenibile Il rafforzamento della competitività regionale attraverso un investimento mirato in tutta l Unione e l offerta di opportunità economiche per aiutare le persone a realizzare le loro capacità saranno quindi il puntello della crescita potenziale dell economia dell Unione nel suo complesso a beneficio di tutti. 4. Un nuovo partenariato per la coesione La riforma della politica di coesione dovrebbe anche rappresentare un opportunità per migliorare l efficienza, la trasparenza e la responsabilità politica. Ciò richiede, innanzi tutto e più che mai, la definizione di un approccio strategico che individui le priorità della politica di coesione, assicuri il coordinamento con il sistema di governo economico e sociale e preveda una revisione periodica e trasparente dei progressi compiuti. Il corollario è rappresentato dalla necessità di rafforzare le capacità istituzionali a tutti i livelli di governo nell intera Unione, sulla base dei principali punti di forza della politica di coesione. Le priorità per il futuro: convergenza, competitività, cooperazione Il 18 febbraio 2004, la Commissione europea ha adottato la terza relazione sulla coesione economica e sociale intitolata «Un nuovo partenariato per la coesione nell Unione allargata: convergenza, competitività, cooperazione», nella quale descrive la propria visione della politica di coesione per il periodo In base alla proposta di bilancio presentata dalla Commissione il 10 febbraio 2004, oltre 336 miliardi di euro saranno destinati alla politica di coesione per il nuovo periodo di programmazione, con le seguenti priorità: Convergenza: sostenere la crescita e la creazione di posti di lavoro negli Stati membri e nelle regioni meno sviluppate Competitività regionale e occupazione: anticipare e stimolare il cambiamento Cooperazione territoriale europea: promuovere uno sviluppo armonico ed equilibrato del territorio dell Unione

Fondi strutturali europei I FONDI STRUTTURALI EUROPEI E LA DISPERSIONE SCOLASTICA

Fondi strutturali europei I FONDI STRUTTURALI EUROPEI E LA DISPERSIONE SCOLASTICA 1 Fondi strutturali europei I FONDI STRUTTURALI EUROPEI E LA DISPERSIONE SCOLASTICA L UNIONE EUROPEA: STATI MEMBRI 2 L UNIONE EUROPEA: STATI MEMBRI Austria Romania Belgio Bulgaria Cipro Danimarca Estonia

Dettagli

Politica di coesione

Politica di coesione Politica di coesione La costruzione europea ha permesso l integrazione di un numero sempre più ampio di Stati, i quali hanno stretto fra di loro forti legami economici e hanno avviato e gradualmente ampliato

Dettagli

La programmazione dei fondi strutturali

La programmazione dei fondi strutturali La programmazione dei fondi strutturali 2007-2013 I fondi Strutturali I Fondi strutturali sono i principali strumenti finanziari creati e gestiti dall Unione europea per favorire la politica di coesione

Dettagli

LA POLITICA DI COESIONE E LA COOPERAZIONE TERRITORIALE EUROPEA

LA POLITICA DI COESIONE E LA COOPERAZIONE TERRITORIALE EUROPEA LA POLITICA DI COESIONE E LA COOPERAZIONE TERRITORIALE EUROPEA Prof.ssa Maria Caterina Baruffi Reti europee tra territori e condivisione di strategie,, Verona 2 dicembre 2009 convegno organizzato da Eurodesk

Dettagli

PILASTRI DELLA POLITICA

PILASTRI DELLA POLITICA PILASTRI DELLA POLITICA DI SOSTEGNO EUROPEA STRATEGIA DI LISBONA 13.12.2007 firma del Trattato di Lisbona 1.12.2009 entrata in vigore del Trattato che modifica il Trattato sull UE e del Trattato che istituisce

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI SALERNO

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI SALERNO UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI SALERNO Dipartimento di Studi Umanistici Corso di Laurea Magistrale in Lingue e Letterature Moderne Insegnamento di Marketing del Territorio Corso di Laurea Magistrale in Filologia

Dettagli

Obiettivo Cooperazione Territoriale Europea

Obiettivo Cooperazione Territoriale Europea Obiettivo Cooperazione Territoriale Europea I programmi di cooperazione della Programmazione 2007-2013 (Fondi Strutturali) FONDI STRUTTURALI 2000-2006 Obiettivo 1 Regioni in ritardo di sviluppo (FESR,

Dettagli

Fondi e finanziamenti

Fondi e finanziamenti e delle imprese di servizi 2013/2014 Laurea magistrale in Servizio sociale e politiche sociali Fondi e finanziamenti Tipologie di Fondi Fondi pubblici: derivano dall attuazione di obiettivi politici locali

Dettagli

L'EUROPA E LE REGIONI: PARTENARIATI E POLITICA REGIONALE DELL'UE

L'EUROPA E LE REGIONI: PARTENARIATI E POLITICA REGIONALE DELL'UE MODULO VI Venerdì 16 marzo 2012 ore 10-13 L'EUROPA E LE REGIONI: PARTENARIATI E POLITICA REGIONALE DELL'UE Introduzione di Laura Grazi CRIE Università degli Studi di Siena Modulo europea Jean Monnet «Le

Dettagli

A R G O M E N T I T R A T T I D A : G H I S L A G., B O N O L I L., L O I M., , E C O N O M I A D E L L A F O R M A Z I O N E P R O F E S S I

A R G O M E N T I T R A T T I D A : G H I S L A G., B O N O L I L., L O I M., , E C O N O M I A D E L L A F O R M A Z I O N E P R O F E S S I A R G O M E N T I T R A T T I D A : G H I S L A G., B O N O L I L., L O I M., 2 0 0 8, E C O N O M I A D E L L A F O R M A Z I O N E P R O F E S S I O N A L E, U T E T, T O R I N O OGGETTO DELL ECONOMIA

Dettagli

L'EUROPA E LE REGIONI: PARTENARIATI E POLITICA REGIONALE DELL'UE

L'EUROPA E LE REGIONI: PARTENARIATI E POLITICA REGIONALE DELL'UE MODULO VI Venerdì 16 marzo 2012 ore 10 13 L'EUROPA E LE REGIONI: PARTENARIATI E POLITICA REGIONALE DELL'UE Introduzione di Laura Grazi CRIE Università degli Studi di Siena Modulo europea Jean Monnet «Le

Dettagli

Programma INTERREG IV C Innovation & Environment Regions of Europe sharing solutions Programma di cooperazione interregionale

Programma INTERREG IV C Innovation & Environment Regions of Europe sharing solutions Programma di cooperazione interregionale Programma INTERREG IV C 2007 2013 Innovation & Environment Regions of Europe sharing solutions Programma di cooperazione interregionale Base giuridica Oggetto (obiettivo generale) Obiettivi specifici Con

Dettagli

L UNIONE EUROPEA (dall articolo 3 del progetto di Costituzione Europea) promuove la pace, i suoi valori e il benessere dei suoi popoli.

L UNIONE EUROPEA (dall articolo 3 del progetto di Costituzione Europea) promuove la pace, i suoi valori e il benessere dei suoi popoli. L UNIONE EUROPEA (dall articolo 3 del progetto di Costituzione Europea) promuove la pace, i suoi valori e il benessere dei suoi popoli. si adopera per lo sviluppo sostenibile dell'europa, basato su una

Dettagli

L IMPORTANZA DI ESSERE EUROPA 28 STATI, UNA REALTÀ

L IMPORTANZA DI ESSERE EUROPA 28 STATI, UNA REALTÀ L IMPORTANZA DI ESSERE EUROPA 28 STATI, UNA REALTÀ POLITICA DI COESIONE STORIA L Unione europea (UE) comprende 28 Stati membri che costituiscono una comunità e un mercato unico di 503 milioni di cittadini.

Dettagli

I finanziamenti dell'unione Europea

I finanziamenti dell'unione Europea UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BOLOGNA Scuola di Psicologia e Scienze della Formazione Laboratorio di specializzazione professionale in Scienze dell'educazione permanente e della formazione continua I progetti

Dettagli

Sviluppo rurale e politica di coesione: quale integrazione tra programmi?

Sviluppo rurale e politica di coesione: quale integrazione tra programmi? Sviluppo rurale e politica di coesione: quale integrazione tra programmi? Alessandro Monteleone, INEA Scenari dell agricoltura e delle aree rurali piemontesi e le prospettive del PSR 2007-2013 Torino,

Dettagli

Una panoramica per l'accesso ai finanziamenti dell'unione Europea

Una panoramica per l'accesso ai finanziamenti dell'unione Europea Una panoramica per l'accesso ai finanziamenti dell'unione Europea di Vittorio Calaprice della Commissione europea 1 I finanziamenti UE in 4 passaggi ١. Da dove vengono i fondi UE?:il Bilancio ٢. Chi li

Dettagli

L Unione europea: 497 milioni di abitanti, 27 paesi

L Unione europea: 497 milioni di abitanti, 27 paesi L Unione europea: 497 milioni di abitanti, 27 paesi Stati membri dell Unione europea Paesi candidati I padri fondatori Idee nuove per un lungo periodo di pace e prosperità Konrad Adenauer Alcide De Gasperi

Dettagli

CATALOGO DELL OFFERTA FORMATIVA REGIONALE ALLEGATO D

CATALOGO DELL OFFERTA FORMATIVA REGIONALE ALLEGATO D UNIONE EUROPEA REGIONE SICILIANA REPUBBLICA ITALIANA Regione Siciliana Assessorato regionale del Lavoro, della Previdenza Sociale, della Formazione Professionale e dell Emigrazione Dipartimento Regionale

Dettagli

Le politiche pubbliche per lo sviluppo

Le politiche pubbliche per lo sviluppo Valutazione Ambientale e Fattibilità dei Piani e dei Progetti (CdL VALGESTA) Lezione 1 Le politiche pubbliche per lo sviluppo Le politiche regionali di sviluppo La geografia delle aree di intervento delle

Dettagli

LA POLITICA DI SVILUPPO E COESIONE DELL UNIONE EUROPEA

LA POLITICA DI SVILUPPO E COESIONE DELL UNIONE EUROPEA LA POLITICA DI SVILUPPO E COESIONE DELL UNIONE EUROPEA ENEA CASACCIA 21 MARZO 2006 Dott. Piero Fazio 1 I FONDI STRUTTURALI DELL UNIONE EUROPEA Essi sono il principale strumento per la realizzazione del

Dettagli

Firenze Lunedì 25 febbraio 2018, ore 9,00 13,00

Firenze Lunedì 25 febbraio 2018, ore 9,00 13,00 La Programmazione Comunitaria 2014 2020, l intervento dei Fondi Strutturali e di Investimento Europei ed in particolare del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR). I Programmi Operativi Regionali (POR)

Dettagli

Introduzione ai Fondi strutturali

Introduzione ai Fondi strutturali Introduzione ai Fondi strutturali (1 modulo) Fonti comunitari e nazionali Le programmazioni (storia) Iniziativa seminariale del 19 novembre 2013 curata dal segretario confederale Maria Rosaria Pugliese

Dettagli

Investire nel futuro dell Europa. La coesione economica, sociale e territoriale dei 28 Paesi Membri dell UE

Investire nel futuro dell Europa. La coesione economica, sociale e territoriale dei 28 Paesi Membri dell UE Investire nel futuro dell Europa La coesione economica, sociale e territoriale dei 28 Paesi Membri dell UE Agenda - Indice La V Relazione sulla coesione economica, sociale e territoriale (2010): le disparità

Dettagli

MODULO. Valutazione e fattibilità

MODULO. Valutazione e fattibilità Valutazione Ambientale e Fattibilità dei Piani e dei Progetti (CdL VALGESTA) MODULO Valutazione e fattibilità dei piani i e dei progetti 1 Valutazione Ambientale e Fattibilità dei Piani e dei Progetti

Dettagli

Fondo Europeo di Sviluppo Regionale FESR -

Fondo Europeo di Sviluppo Regionale FESR - FONDI STRUTTURALI EUROPEI I Fondi strutturali e il Fondo di Coesione costituiscono gli strumenti finanziari della politica regionale dell Unione europea (UE) il cui scopo consiste nell equiparare i diversi

Dettagli

MODULO. Valutazione e fattibilità

MODULO. Valutazione e fattibilità Valutazione Ambientale e Fattibilità dei Piani e dei Progetti (CdL VALGESTA) MODULO Valutazione e fattibilità dei piani i e dei progetti 1 Valutazione e Fattibilità dei Piani e dei Progetti LINK Centro

Dettagli

Fondi strutturali dopo l'allargamento: riforme e risorse

Fondi strutturali dopo l'allargamento: riforme e risorse I incontro Fondi strutturali dopo l'allargamento: riforme e risorse Milano, 23 giugno 2005 Palazzo Clerici Background Paper COMMISSIONE EUROPEA Rappresentanza a Milano 1. IL PROCESSO DI DEFINIZIONE DELLE

Dettagli

L Unione europea: dalle politiche ai finanziamenti.

L Unione europea: dalle politiche ai finanziamenti. L Unione europea: dalle politiche ai finanziamenti. I fondi a gestione diretta Forlì, 5 dicembre 2014 L EUROPA ALLARGATA 1973: Regno Unito, Irlanda e Danimarca 1981: Grecia. 1986: Spagna e Portogallo.

Dettagli

Il PSR Marche e il periodo di programmazione post 2020

Il PSR Marche e il periodo di programmazione post 2020 Il PSR Marche e il periodo di programmazione post 2020 Bruxelles 7 febbraio 2019 Carlos Gonzalez-Finat DG Agricoltura e Sviluppo Rurale Unità F4 Sviluppo Rurale, Italia e Malta INDICE 1. Contesto generale

Dettagli

Introduzione all Europrogettazione Siena, 31 maggio Fabio Casini

Introduzione all Europrogettazione Siena, 31 maggio Fabio Casini Introduzione all Europrogettazione Siena, 31 maggio 2019 Lo sapevate che La maggior parte di ciò che impariamo non proviene dall insegnamento classico, ma deriva da processi di autosviluppo ed esperienza

Dettagli

PROGRESS programma comunitario per l occupazione e la solidarietà sociale ( )

PROGRESS programma comunitario per l occupazione e la solidarietà sociale ( ) PROGRESS programma comunitario per l occupazione e la solidarietà sociale (2007 2013) Regione Friuli Venezia Giulia - Bruxelles 15 maggio 2007 Luca PIROZZI Inclusione, aspetti sociali delle migrazioni,

Dettagli

Domande sull Unione Europea?.....Può aiutarti!

Domande sull Unione Europea?.....Può aiutarti! Domande sull Unione Europea?.....Può aiutarti! Finanziamenti dell Unione europea: funzionamento e fonti di informazione on-line Perché una strategia per l Europa 2020? La crisi degli ultimi anni ha determinato

Dettagli

FONDI STRUTTURALI. la disciplina finanziaria necessaria per realizzare con successo l unione economica e monetaria;

FONDI STRUTTURALI. la disciplina finanziaria necessaria per realizzare con successo l unione economica e monetaria; FONDI STRUTTURALI P R E M E S S A Il 24 e 25 marzo 1999 il Consiglio europeo, riunitosi a Berlino, ha approvato l accordo politico sul pacchetto «Agenda 2000», che illustra le prospettive finanziarie per

Dettagli

In sintesi:

In sintesi: In sintesi: 1989-2013 1. Nel tempo cambia molto la geografia delle politiche: Sviluppo regionale in Spagna, Irlanda, Sviluppo nelle capitali di Grecia e Portogallo Persistenza delle 4 grandi regioni del

Dettagli

Fondi diretti e fondi indiretti. Manuela Marsano

Fondi diretti e fondi indiretti. Manuela Marsano Fondi diretti e fondi indiretti Manuela Marsano Fondi diretti # Fondi indiretti I programmi a gestione diretta e quelli a gestione indiretta sono molto differenti tra loro, sia per tipologia di progetti,

Dettagli

CdLS P.T.A. Lab. I TERRITORI. Problemi Territoriali dello Sviluppo Docente Roberto Gallia

CdLS P.T.A. Lab. I TERRITORI. Problemi Territoriali dello Sviluppo Docente Roberto Gallia I programmi di sviluppo locale 1 Le politiche di sviluppo regionale Intervento pubblico finalizzato a il riequilibrio territoriale dei divari regionali 2 POLITICHE PUBBLICHE DI SOSTEGNO ALL ECONOMIA AIUTI

Dettagli

EUROPA 2020 POAT. Lamezia Terme Giovedì 2 aprile 2015 PROGETTO OPERATIVO DI ASSISTENZA TECNICA ALLE REGIONI DELL OBIETTIVO CONVERGENZA

EUROPA 2020 POAT. Lamezia Terme Giovedì 2 aprile 2015 PROGETTO OPERATIVO DI ASSISTENZA TECNICA ALLE REGIONI DELL OBIETTIVO CONVERGENZA POAT PROGETTO OPERATIVO DI ASSISTENZA TECNICA ALLE REGIONI DELL OBIETTIVO CONVERGENZA Linea 3 - Ambito 1 Azioni a supporto della partecipazione ai programmi comunitari a gestione diretta e al lavoro in

Dettagli

Capitolo VI. IL FEDERALISMO VERSO L ALTO: L UNIONE EUROPEA

Capitolo VI. IL FEDERALISMO VERSO L ALTO: L UNIONE EUROPEA Capitolo VI. IL FEDERALISMO VERSO L ALTO: L UNIONE EUROPEA Il federalismo verso l alto Perché esiste l Unione Europea? Aspetti politici: la pace, la politica estera Aspetti economici:la politica economica

Dettagli

Banca e Finanza in Europa

Banca e Finanza in Europa Università degli Studi di Parma Banca e Finanza in Europa Prof. 1 2. EUROPA: PROFILI ISTITUZIONALI Le tappe Le istituzioni La Banca centrale europea 2 2. Europa: profili istituzionali 3 2. Europa: profili

Dettagli

Finanziamenti dell Unione europea: funzionamento e fonti di informazione on-line

Finanziamenti dell Unione europea: funzionamento e fonti di informazione on-line Finanziamenti dell Unione europea: funzionamento e fonti di informazione on-line Cascina (PI), 29 aprile 2016 Grosseto, 30 aprile 2016 La Strategia Europa 2020 3 Priorità Crescita intelligente Crescita

Dettagli

Investimenti a favore della crescita e dell occupazione FESR Contesto programmatico

Investimenti a favore della crescita e dell occupazione FESR Contesto programmatico Abteilung Europa Amt für europäische Integration Ripartizione Europa Ufficio per l integrazione europea Investimenti a favore della crescita e dell occupazione FESR 2014-2020 Contesto programmatico La

Dettagli

Approccio place-based e reti locali nelle politiche integrate di sviluppo

Approccio place-based e reti locali nelle politiche integrate di sviluppo Approccio place-based e reti locali nelle politiche integrate di sviluppo Dott.ssa Ekaterina Domorenok Dipartimento di Scienze Politiche, Giuridiche e Studi Internazionali Università degli Studi di Padova

Dettagli

PROSPETTO RIEPILOGATIVO PROGRAMMAZIONE FINAZIARIA 2007 / 2013 FINANZIAMENTI DIRETTI E INDIRETTI COMUNITA EUROPEA

PROSPETTO RIEPILOGATIVO PROGRAMMAZIONE FINAZIARIA 2007 / 2013 FINANZIAMENTI DIRETTI E INDIRETTI COMUNITA EUROPEA PROSPETTO RIEPILOGATIVO PROGRAMMAZIONE FINAZIARIA 2007 / 2013 FINANZIAMENTI DIRETTI E INDIRETTI COMUNITA EUROPEA A cura del Dott. Nicola Mura Studio Commerciale Deias Sebastiano 1 Cagliari 08.11.2013 Programmazione

Dettagli

La Politica di Coesione europea

La Politica di Coesione europea La Politica di Coesione europea 2007 2013 Cagliari, T Hotel 10 giugno 2009 Patrick Amblard Commissione Europea DG Politica Regionale I. i princìpi II. lo scenario italiano III. la crisi IV. la programmazione

Dettagli

Erasmus+ Bando Invito a presentare proposte EAC/A04/ Programma Erasmus+

Erasmus+ Bando Invito a presentare proposte EAC/A04/ Programma Erasmus+ Titolo Programmi e bandi di gara Erasmus+ Bando 2015 Invito a presentare proposte 2015 - EAC/A04/2014 - Programma Erasmus+ Oggetto Bando 2015 nell ambito del programma Erasmus+ a sostegno dei settori dell

Dettagli

STAGIONI E TRAGUARDI DEL PSR VENETO Risultati, attuazione e prospettive

STAGIONI E TRAGUARDI DEL PSR VENETO Risultati, attuazione e prospettive STAGIONI E TRAGUARDI DEL PSR VENETO Risultati, attuazione e prospettive Gli insegnamenti del 2007-2013, le novità del PSR 2014-2020 e le previsioni sulla futura PAC per il post 2020 INCONTRO DI PARTENARIATO

Dettagli

IL FINANZIAMENTO DEI FONDI STRUTTURALI DELL UNIONE EUROPEA ( )

IL FINANZIAMENTO DEI FONDI STRUTTURALI DELL UNIONE EUROPEA ( ) IL FINANZIAMENTO DEI FONDI STRUTTURALI DELL UNIONE EUROPEA (2014-2020) POLITICHE PER LA COESIONE PREVISTE DAL TRATTATO DELL UNIONE COME OBIETTIVO FONDAMENTALE DEL PROCESSO D INTEGRAZIONE ECONOMICA DEI

Dettagli

Le politiche comunitarie per lo sviluppo rurale

Le politiche comunitarie per lo sviluppo rurale Le politiche comunitarie per lo sviluppo rurale Definizioni: cosa si intende per politica di sviluppo rurale? Lo sviluppo rurale coincide con lo sviluppo agricolo? L evoluzione della politica strutturale

Dettagli

Il Quadro strategico della programmazione regionale 2007-2013

Il Quadro strategico della programmazione regionale 2007-2013 Il Quadro strategico della programmazione regionale 2007-2013 Relatore: Gianluca Cadeddu Centro Regionale di Programmazione La strategia della Regione si inserisce in un quadro nazionale che si basa Maggiore

Dettagli

La Politica Agricola Comune per una agricoltura a servizio del cittadino e del territorio

La Politica Agricola Comune per una agricoltura a servizio del cittadino e del territorio La Politica Agricola Comune per una agricoltura a servizio del cittadino e del territorio Presentazione realizzata con il contributo finanziario della Commissione Europea nell ambito del progetto Agri

Dettagli

L UNIONE EUROPEA IN SINTESI fonte Sito ufficiale dell'unione europea

L UNIONE EUROPEA IN SINTESI fonte   Sito ufficiale dell'unione europea L UNIONE EUROPEA IN SINTESI fonte https://europa.eu Sito ufficiale dell'unione europea I PAESI DELL UNIONE EUROPEA L'UE non ha sempre avuto le dimensioni attuali. La collaborazione economica avviata in

Dettagli

Le competenze dell'ue

Le competenze dell'ue Le competenze dell'ue 1951 CECA sei paesi fondatori pace, integrazione europea, incremento occupazione 1957 CEE EURATOM creazione di un mercato comune, un'unione doganale ed estensione dell'integrazione

Dettagli

Sintesi dell accordo di partenariato per l Italia,

Sintesi dell accordo di partenariato per l Italia, COMMISSIONE EUROPEA Bruxelles, ottobre 2014 Sintesi dell accordo di partenariato per l Italia, 2014-2020 Informazioni generali L accordo di partenariato riguarda quattro fondi: il Fondo europeo di sviluppo

Dettagli

Il Quadro Strategico Comunitario

Il Quadro Strategico Comunitario Programmazione Fondi Quadro Strategico Comunitario 2014-2020 INCONTRO DI PARTENARIATO Il Quadro Strategico Comunitario 2014-2020 21 maggio 2013 Castello del Buonconsiglio, Trento 1 I fondi QSC nuove opportunità

Dettagli

Sviluppo sostenibile delle zone di pesca

Sviluppo sostenibile delle zone di pesca ASSESSORATO DELL AGRICOLTURA E RIFORMA AGRO-PASTORALE Servizio pesca Misura 4.1 del Fondo europeo per la pesca 2007-2013 Premessa FINALITA DELL ASSE IV Favorire lo sviluppo sostenibile delle zone di pesca

Dettagli

Introduzione all Unione Europea

Introduzione all Unione Europea ISTITUTO ALTI STUDI PER LA DIFESA 65^ Sessione Ordinaria 13^ Sessione Speciale Introduzione all Unione Europea Prof. Piercarlo Valtorta Roma, 25 Gennaio 2014 CENTRO EUROPEO RISORSE UMANE L UE: 503 mil.

Dettagli

Politica di coesione Proposte di nuovi regolamenti

Politica di coesione Proposte di nuovi regolamenti Politica di coesione 2014-2020 Proposte di nuovi regolamenti Commissione europea DG Occupazione, affari sociali e inclusione Bologna 21 giugno 2012 Pacchetto legislativo PROPOSTE DELLA COMMISSIONE: Regolamento

Dettagli

Contrastare la crisi: esperienze e prospettive per l inclusione attiva in Europa

Contrastare la crisi: esperienze e prospettive per l inclusione attiva in Europa Seminario transnazionale della Rete Net@work Roma, 29 Novembre 2012 Contrastare la crisi: esperienze e prospettive per l inclusione attiva in Europa Inclusione sociale e contrasto alla povertà: linee strategiche

Dettagli

L agricoltura sociale nella politica comunitaria e nazionale

L agricoltura sociale nella politica comunitaria e nazionale L agricoltura sociale nella politica comunitaria e nazionale Carmela De Vivo Michela Ascani CREA Centro Ricerca Politiche e Bioeconomia Basilicata Matera, 6 Luglio2018 Evoluzione delle politiche UE sul

Dettagli

L iniziativa Jermie e il Caso dell Emilia Romagna

L iniziativa Jermie e il Caso dell Emilia Romagna L iniziativa Jermie e il Caso dell Emilia Romagna 1 Indice Introduzione Attuale situazione Obiettivi Progetto Jeremie Il caso dell Emilia Romagna L impatto socio economico in Europa L impatto socio economico

Dettagli

MONITORAGGIO INTERVENTI COMUNITARI PROGRAMMAZIONE 2007/2013 OBIETTIVO COMPETITIVITA

MONITORAGGIO INTERVENTI COMUNITARI PROGRAMMAZIONE 2007/2013 OBIETTIVO COMPETITIVITA MONITORAGGIO INTERVENTI COMUNITARI PROGRAMMAZIONE 2007/2013 OBIETTIVO COMPETITIVITA Attuazione finanziaria, situazione al 30 giugno 2016 Sistema Nazionale di Monitoraggio del Quadro Strategico Nazionale

Dettagli

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIO- NALE 26 febbraio 2007, n. 173

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIO- NALE 26 febbraio 2007, n. 173 4990 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIO- NALE 26 febbraio 2007, n. 173 Approvazione Programma Operativo FSE 2007-2013. L Assessore al Lavoro, Cooperazione e Formazione Professionale, Prof Marco Barbieri,

Dettagli

POLITICA DI COESIONE

POLITICA DI COESIONE SVILUPPO URBANO SOSTENIBILE INTEGRATO POLITICA DI COESIONE 2014-2020 A ottobre 2011, la Commissione europea ha adottato alcune proposte legislative per la politica di coesione 2014-2020 La presente scheda

Dettagli

Andrea Pignatti - InEuropa Srl 06/10/17

Andrea Pignatti - InEuropa Srl 06/10/17 I FINANZIAMENTI DELL UNIONE EUROPEA I PROGRAMMI E LE MODALITÀ DI PARTECIPAZIONE Fondi Strutturali e Cooperazione Territoriale Europea 2014-2020 info@ineuropa.info Il Quadro Finanziario Pluriennale dell

Dettagli

I FONDI STRUTTURALI IN ROMANIA. Letizia Penza Milano, 30 Gennaio

I FONDI STRUTTURALI IN ROMANIA. Letizia Penza Milano, 30 Gennaio I FONDI STRUTTURALI IN ROMANIA 2014-2020 Letizia Penza Milano, 30 Gennaio PROSPETTIVE PER IL NUOVO PERIODO DI PROGRAMMAZIONE 2014-2020 Nell ambito del Summit Europeo sul Quadro Finanziario Multiannuale

Dettagli

Politiche regionali innovative per rinforzare il settore del commercio al dettaglio

Politiche regionali innovative per rinforzare il settore del commercio al dettaglio Politiche regionali innovative per rinforzare il settore del commercio al dettaglio Cooperazione Territoriale Europea Per il periodo di programmazione 2007-2013, sul territorio dell Unione europea i fondi

Dettagli

Programmazione : un opportunità per lo sviluppo dell economia locale Camera di Commercio di Napoli 3 aprile 2017

Programmazione : un opportunità per lo sviluppo dell economia locale Camera di Commercio di Napoli 3 aprile 2017 Programmazione 2014-2020: un opportunità per lo sviluppo dell economia locale Camera di Commercio di Napoli 3 aprile 2017 Dott. Ferdinando Flagiello Amministratore Delegato Consorzio Promos Ricerche 1

Dettagli

IL FEDERALISMO VERSO L ALTO L UNIONE EUROPEA

IL FEDERALISMO VERSO L ALTO L UNIONE EUROPEA Bosi (a cura di), Corso di scienza delle finanze, Il Mulino, 2012 1 Capitolo V. Il federalismo all insu IL FEDERALISMO VERSO L ALTO L UNIONE EUROPEA Perché esiste l Unione Europea? Aspetti politici: la

Dettagli

Le politiche agricole dell UE con particolare riferimento alla politica di sviluppo rurale

Le politiche agricole dell UE con particolare riferimento alla politica di sviluppo rurale Le politiche agricole dell UE con particolare riferimento alla politica di sviluppo rurale Giuseppe Gaudio INEA sede regionale per la Calabria Le prospettive finanziarie 2000-2006 2000 2001 2002 2003 2004

Dettagli

FSE. Fondo Sociale Europeo. Il PO FSE BASILICATA

FSE. Fondo Sociale Europeo. Il PO FSE BASILICATA FSE 2014-2020 POR BasilicataEuropa Unione Europea Fondo Sociale Europeo Il PO FSE BASILICATA 2014-2020 IL FONDO SOCIALE EUROPEO AGEVOLA L INSERIMENTO NEL MERCATO DEL LAVORO E L AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE,

Dettagli

INTEGRAZIONE EUROPEA E POLITICHE. Le tappe principali

INTEGRAZIONE EUROPEA E POLITICHE. Le tappe principali INTEGRAZIONE EUROPEA E POLITICHE. Le tappe principali Laurea magistrale in Turismo, territorio e sviluppo locale Corso: Politiche per lo sviluppo rurale Lezione n. 1 del 2016 LE PRECONDIZIONI DELLA UE

Dettagli

La politica di coesione e il quadro normativo dei Fondi SIE

La politica di coesione e il quadro normativo dei Fondi SIE La politica di coesione e il quadro normativo dei Fondi SIE Questo materiale didattico rientra nell ambito dei Pecorsi e-learning di alta formazione specialistica del Progetto Esperi@ - Rafforzamento della

Dettagli

IL FEDERALISMO VERSO L ALTO L UNIONE EUROPEA

IL FEDERALISMO VERSO L ALTO L UNIONE EUROPEA Capitolo V. IL FEDERALISMO VERSO L ALTO L UNIONE EUROPEA Bosi (a cura di), Corso di scienza delle finanze, Il Mulino, 2010 1 Il federalismo all insu Perché esiste l Unione Europea? Aspetti politici: la

Dettagli

PSR: POLITICHE EUROPEE, NAZIONALI E REGIONALI ALLA BASE DEL PROGRAMMA

PSR: POLITICHE EUROPEE, NAZIONALI E REGIONALI ALLA BASE DEL PROGRAMMA PSR: POLITICHE EUROPEE, NAZIONALI E REGIONALI ALLA BASE DEL PROGRAMMA Il Programma di sviluppo rurale (PSR) del Veneto 2014-2020 approvato dalla Commissione europea con decisione n. 3482 del 26 maggio

Dettagli

Le Priorità Regionali riflesse dalle Strategie UE: Quali Opportunità

Le Priorità Regionali riflesse dalle Strategie UE: Quali Opportunità DIPARTIMENTO PER LO SVILUPPO E LA COESIONE ECONOMICADIREZIONE GENERALE PER LA POLITICA REGIONALE UNITARIA COMUNITARIA Dipartimento della programmazione e dell ordinamento del Servizio sanitario nazionale

Dettagli

Politica di coesione dell'ue Politica di coesione dell'unione europea

Politica di coesione dell'ue Politica di coesione dell'unione europea dell'ue 2014 2020 Struttura della presentazione 1. Qual è l'impatto della politica di coesione dell'ue? 2. Qual è la ragione delle proposte della Commissione per il periodo 2014-2020? 3. Quali sono le

Dettagli

Il Programma Interreg IV C

Il Programma Interreg IV C Il Programma Interreg IV C Indice dei contenuti Le caratteristiche del Programma Obiettivi e Priorità Tematiche Ambito Geografico ed Attori Eleggibili Risorse Finanziarie La candidatura: indicazioni per

Dettagli

II Pilastro PAC Politiche di Sviluppo Rurale. Parte Generale. Simone Severini

II Pilastro PAC Politiche di Sviluppo Rurale. Parte Generale. Simone Severini II Pilastro PAC Politiche di Sviluppo Rurale Parte Generale Simone Severini Tre diversi modelli di Sviluppo Rurale: modello settoriale: sviluppo rurale imperniato sul settore agricolo modello redistributivo:

Dettagli

Il futuro delle politiche di sviluppo rurale

Il futuro delle politiche di sviluppo rurale Il futuro delle politiche di sviluppo rurale Regione Liguria Settore Politiche Agricole Genova, 30 Novembre 2005 Le novità per il 2007-2013 Semplificazione: 1 fondo, 1 base giuridica, 1 sistema di controllo

Dettagli

FORUM PA Convention Center La Nuvola Roma, 22 Maggio Evento Annuale

FORUM PA Convention Center La Nuvola Roma, 22 Maggio Evento Annuale FORUM PA Convention Center La Nuvola Roma, 22 Maggio 2018 Evento Annuale Programma Operativo Nazionale Imprese e Competitività 2014>20 Gli obiettivi della Commissione UE per la ricerca, lo sviluppo tecnologico

Dettagli

Numero 77 del 15 aprile 2013 Numero XX del giorno mese anno

Numero 77 del 15 aprile 2013 Numero XX del giorno mese anno Numero 77 del 15 aprile 2013 Numero XX del giorno mese anno Sommario: 1. Xxxxx 1. Eurostat Xxxxxxx Rapporto sulla spesa pubblica nei 27 Paesi dell Unione Europea Xxxxxxx Rapporto Xxxxxxx sul costo della

Dettagli

ALLEGATO. della. proposta di decisione del Consiglio

ALLEGATO. della. proposta di decisione del Consiglio COMMISSIONE EUROPEA Bruxelles, 23.2.2016 COM(2016) 84 final ANNEX 2 ALLEGATO della proposta di decisione del Consiglio relativa alla firma, a nome dell Unione europea, e all applicazione provvisoria, dell

Dettagli

LA POLITICA ECONOMICA DELL UNIONE EUROPEA IN AMBITO REGIONALE

LA POLITICA ECONOMICA DELL UNIONE EUROPEA IN AMBITO REGIONALE LA POLITICA ECONOMICA DELL UNIONE EUROPEA IN AMBITO REGIONALE Perché una politica regionale? Colmare le disparità economiche e sociali L'Unione europea comprende 27 Stati membri che costituiscono una comunità

Dettagli

Ornella Cilona, CGIL nazionale (Roma, 11/7/2018)

Ornella Cilona, CGIL nazionale (Roma, 11/7/2018) Presente e futuro dei Fondi europei Ornella Cilona, CGIL nazionale (Roma, 11/7/2018) I. Stato di avanzamento della spesa dei programmi nazionali e regionali e riprogrammazione di PON e POR II. Il futuro

Dettagli

I Programmi di Sviluppo Rurale cofinanziati dal FEASR: le opportunità per i Comuni. Francesco Mantino 13 aprile 2017

I Programmi di Sviluppo Rurale cofinanziati dal FEASR: le opportunità per i Comuni. Francesco Mantino 13 aprile 2017 I Programmi di Sviluppo Rurale 2014-2020 cofinanziati dal FEASR: le opportunità per i Comuni Francesco Mantino 13 aprile 2017 LA PROGRAMMAZIONE COMUNITARIA DEL FONDO EUROPEO AGRICOLO DI SVILUPPO RURALE

Dettagli

Il rapporto tra Unione europea ed enti locali

Il rapporto tra Unione europea ed enti locali Il rapporto tra Unione europea ed enti locali L applicazione di politiche formulate dall Unione europea per il livello locale (comuni o reti di comuni) ha un grande impulso con la riforma dei fondi strutturali

Dettagli

APPROVATE CON PROCEDURA SCRITTA N. 9

APPROVATE CON PROCEDURA SCRITTA N. 9 TESTO POR FESR C(2017) 6147 8. COORDINAMENTO TRA I FONDI, IL FEASR, IL FEAMP E ALTRI STRUMENTI DI FINANZIAMENTO DELL'UNIONE E NAZIONALI E CON LA BEI TESTO CON MODIFICHE APPROVATE CON PROCEDURA SCRITTA

Dettagli

Crescita Intelligente, Crescita Sostenibile, Crescita Inclusiva STRATEGIA EUROPA 2020 LE PRIORITÀ

Crescita Intelligente, Crescita Sostenibile, Crescita Inclusiva STRATEGIA EUROPA 2020 LE PRIORITÀ Crescita Intelligente, Crescita Sostenibile, Crescita Inclusiva STRATEGIA EUROPA 2020 LE PRIORITÀ ISTRUZIONE OBIETTIVI Ridurre l abbandono scolastico dal 14% al 10% Raggiungere il 40% di laureati nella

Dettagli

PROGRAMMA INTERREGIONALE EUROPE

PROGRAMMA INTERREGIONALE EUROPE N O T A D I A P P R O F O N D I M E N T O PROGRAMMA INTERREGIONALE EUROPE 2014-2020 Il programma Interregionale Europe nel dettaglio Il programma Interreg Europe è stato costituito con l obiettivo di aiutare

Dettagli

MISURA PROGRAMMI DI RECUPERO E SVILUPPO URBANO

MISURA PROGRAMMI DI RECUPERO E SVILUPPO URBANO MISURA 5.1 - PROGRAMMI DI RECUPERO E SVILUPPO URBANO Asse prioritario di riferimento: Città Fondo strutturale interessato: FESR Settore di intervento: Città Codice di classificazione UE: 352, 317, 36 Obiettivi

Dettagli

LA QUESTIONE URBANA IN EUROPA. Negli anni novanta oltre l 80% della popolazione europea vive in contesti urbani

LA QUESTIONE URBANA IN EUROPA. Negli anni novanta oltre l 80% della popolazione europea vive in contesti urbani LA QUESTIONE URBANA IN EUROPA Negli anni novanta oltre l 80% della popolazione europea vive in contesti urbani Dinamiche Economiche Effetti del processo di ristrutturazione economica Dinamiche Sociali

Dettagli

POR FESR RELAZIONE ANNUALE 2015

POR FESR RELAZIONE ANNUALE 2015 POR FESR 2014-2020 RELAZIONE ANNUALE 2015 ALLEGATO I SINTESI PUBBLICA (ARTICOLO 50, PARAGRAFO 9, DEL REGOLAMENTO (UE) N. 1303/2013) Il Programma Operativo Regionale (POR) FESR Lombardia prevede investimenti

Dettagli

PRIMA PROVA SCRITTA PROVA A

PRIMA PROVA SCRITTA PROVA A PRIMA PROVA SCRITTA PROVA A Interventi di politica attiva del lavoro: orientamento, formazione, sostegno all imprenditorialità, sostegno fasce deboli, pari opportunità. 1. Secondo le linee di indirizzo

Dettagli

L UE: Prospettive e possibilità 2015/2020

L UE: Prospettive e possibilità 2015/2020 L UE: Prospettive e possibilità 2015/2020 Prof. Piercarlo Valtorta CENTRO EUROPEO RISORSE UMANE L Unione Europea 503 milioni di abitanti, 28 paesi OBIETTIVI DELL UNIONE EUROPEA La pace e il rispetto dei

Dettagli

Le diverse tipologie di finanziamento europeo e le loro caratteristiche

Le diverse tipologie di finanziamento europeo e le loro caratteristiche Le diverse tipologie di finanziamento europeo e le loro caratteristiche Provincia di Mantova, 23 marzo 2017 Giuseppe Caruso - Project Manager Ufficio Politiche europee e Relazioni internazionali Direzione

Dettagli

LE POLITICHE STRUTTURALI DELLA COMUNITÀ EUROPEA PER LA COESIONE ECONOMICA E SOCIALE

LE POLITICHE STRUTTURALI DELLA COMUNITÀ EUROPEA PER LA COESIONE ECONOMICA E SOCIALE CENTRO DI DOCUMENTAZIONE E STUDI SULLE COMUNITÀ EUROPEE DELLA UNIVERSITÀ DI FERRARA. r, A 344165 AURELIO BRUZZO LE POLITICHE STRUTTURALI DELLA COMUNITÀ EUROPEA PER LA COESIONE ECONOMICA E SOCIALE CEDAM

Dettagli

FONDI EUROPEI IN POLONIA,

FONDI EUROPEI IN POLONIA, FONDI EUROPEI IN POLONIA, 2007-2013 ICE: attività del Desk Fondi UE Milano, 1 luglio 2008 1 Polonia: indicatori macro PIL pro capite 2007 Zloty ( ) 30.602 (8.090) livello PIL 2007 mld Zloty (mld ) 1.167

Dettagli