Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale SANTOBONO PAUSILIPON. Dipartimento di Scienze Chirurgiche
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1 Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale SANTOBONO PAUSILIPON Dipartimento di Scienze Chirurgiche STRUTTURA COMPLESSA ORTOPEDIA E TRAUMATOLOGIA direttore f. f. dott. Pasquale GUIDA
2 La displasia e la lussazione congenita dell anca nei primi mesi di vita DIAGNOSI PRECOCE: COSA FARE, QUANDO? Nicola Buompane
3 La lussazione congenita dell anca è,insieme al piede torto congenito, la patologia ortopedica più frequente nel primo anno di vita
4 Prevalenza nel sesso femminile da 4:1 sino a 6:1 in aree endemiche
5 L incidenza varia dal 4-5% 4 5%0 dell Emilia Romagna allo della Sicilia 0,1%0
6 La maggiore prevalenza nelle femmine 6:1 rispetto ai maschi viene messa in relazione alla maggiore sensibilità agli estrogeni materni e alla relaxina. Entrambi gli ormoni determinano un maggiore rilasciamento della capsula articolare e dei legamenti che sostengono l anca l della neonata
7 la patologia è più frequente: Viene più colpita la sinistra perché nella podalica vi sarebbe una maggiore pressione dell anca contro il sacro in questa posizione sempre per la sproporzione tra il prodotto del concepimento e l utero l pertanto il feto rimane intrappolato nell utero Ha una alta incidenza in alcune popolazioni che hanno l abitudine l di fasciare i bambini con i due arti inferiori serrati
8 Cause predisponenti SU UN TERRENO PREDISPONENTE (MARCATA LASSITA LEGAMENTOSA CAPSULARE) SI ASSOCICIANO PARTICOLARI POSIZIONI DEL FETO (PODALICO), O UN LUNGO IMPEGNO NEL CANALE DEL PARTO CON ANCHE ADDOTTE E MERCATAMENTE FLESSE
9 la displasia è più frequente: Nel parto podalico (dal 30 al 50% delle d c a hanno questa presentazione Può associarsi al torcicollo o ad altre patologie congenite (p.t.c( p.t.c.:.: mielomenincocele; ; sindromi plurimlaformative)
10 La lussazione congenita dell anca è una condizione morbosa caratterizzata da una dislocazione permanente PARZIALE ( (sublussazione) TOTALE ( (lussazione) della testa femorale rispetto al cotile
11 Si tratta di una articolazione NELL ADULTO estremamente stabile oltretutto rinforzata da una robusta capsula e da solidi legamenti
12 Nel neonato situazione radicalmente differente Ciò soprattutto per la componente ACETABOLARE O COTILOIDEA Questa possiede infatti due elementi che rendono la articolazione instabile: 1. La profondità della cavità è molto minore 2. La cavità è solo in parte ossea poiché possiede una componente cartilaginea e fibrocartilaginea
13 bambino adulto
14 La DISPLASIA è una condizione di imperfetta formazione del cotile o acetabolo Si noti come la testa divenga progressivamente più scoperta dal cotile
15 SUBLUSSAZIONE LUSSAZIONE Fino a perdere in maniera permanente quasi completamente o completamente il DOMICILIO ACETABOLARE
16 sublussazione lussazione
17 Affinché il cotile raggiunga la giusta profondità sono necessari movimenti della coscia che in effetti consentono alla testa femorale di scavare progressivamente l alloggiol Questa continua influenza della testa nel cotile può essere paragonata all azione azione della punta di un trapano Difatti la displasia è più frequente: Nell oligoidramnios dove la scarsezza del liquido amniotico riduce al massimo i movimenti del piccolo
18 Obiettivo della diagnosi precoce Displasia Non lussazione
19 diagnosi di DISPLASIA di LUSSAZIONE
20 DIAGNOSI RELATIVAMENT SEMPLICE PER LA LUSSAZIONE RELATIVAMENTE DIFFICILE PER LA DISPLASIA
21 COSA FARE QUANDO?
22 ESAME OBIETTIVO FONDAMENTALE NELLA L.C.A.
23 ASIMMETRIA DELLE PLICHE
24 Accorciamento dell arto inferiore a ginocchia flesse con conseguente sovrabbondanza delle pliche cutanee e asimmetria
25 ESAME CLINICO NELLA L. C. A. Limitazione della abduzione dell anca
26 Diagnosi precoce Test dello scatto di ORTOLANI Con bambino rilasciato e tranquillo adagiato su di una superficie dura le anche e le ginocchia sono flesse a 90.. La coscia viene impugnata col dito medio sul gran trocantere. La coscia viene trazionata in alto e progressivamente divaricata
27 Diagnosi precoce Test dello scatto di ORTOLANI La coscia viene trazionata in alto e progressivamente divaricata : un CLICK o SCATTO segnala che la testa è rientrata nel domicilio acetabolare
28 RIDUZIONE DELLA LUSSAZIONE
29 ESAME ECOGRAFICO E/O ESAME RADIOGRAFICO
30 ALGORITMO DIAGNOSISTICO Alla nascita ORTOLANI POSITIVO ECOGRAFIA RADIOGRAFIA ( TEST DI ABDUZIONE)
31 ALGORITMO DIAGNOSISTICO ORTOLANI NEGATIVO ECOGRAFIA ES. RADIOGRAFICO?? QUANDO
32 ECOGRAFIA Alla nascita in presenza di fattori di rischio Oligoidramnios Sesso femminile Piede torto Torcicollo Presentazione di podice
33 A TUTTI I NEONATI???
34 Obiettivo della diagnosi precoce Displasia Non lussazione
35 screening Obiettivo è la riduzione se non l azzeramento l del numero di pazienti affetti da l.c.a. inveterata o displasia residua
36 screening abbattimento del numero di ricoveri e trattamenti chirurgici con costi elevati
37 screening il costo è di gran lunga inferiore,con un rapporto certamente favorevole per i benefici
38
39 screening Contribuisce a diminuire il contenzioso medico-legale oggi in notevole aumento
40 Metodica affidabile Ripetibile sino a completa maturazione dell anca Test dinamico sempre Come esame complementare al clinico Da sottoporre allo specialista (falsi( positivi o negativi operatore dipendente) Correttamente eseguita
41
42 Trattamento sec.petit.petit-morel
43 QUANDO
44 Soggetti a rischio Alla nascita A A 3 mesi
45 Soggetti non a rischio Non prima dei 3 mesi
46 Anche Anche fisiologicamente immature Anche Anche lussabili con quadri apparentemente normali (test dinamico positivo) Overtreatment
47 Epoca standard 3 3 mese Parte ossea del tetto : Ciglio osseo Capsula articolare Fondo del cotile (osso iliaco) 1 2 3
48 Parte ossea del tetto : Ciglio osseo 2. Capsula articolare 3. Fondo del cotile (osso iliaco)
49 Differenti fasi di sviluppo alla stessa età
50 CORRISPONDENZA TRA ANATOMIA E REPERTO ECOGRAFICO
51 Quadri ecografici di anche normali e decentrate
52 ANCA MATURA TIPO Ia
53 ANCA TIPO IIa ( di transizione)
54 ANCA TIPO IIc
55 ANCA TIPO III
56 ANCA TIPO IV
57 IN CASO DI LUSSAZIONE SI NOTA LA DECENTRA ZIONE DELLA TESTA RISPETTO ALL ALA ALA ILIACA
58 ESAME RADIOGRAFICO STANDARD
59 SCHEMA DI UN BACINO NORMALE IN PERFETTA PROIEZIONE A-PA
60 LO SPOSTAMENTO DEL BACINO INTORNO AGLI ASSI TRASVERSALI ( A e B) E VERTICALE (C) COMPORTA UNA VARIAZIONE DELL IMMAGINE COTILOIDEA
61 ESAME RADIOGRAFICO
62 Con la radiografia è possibile evidenziare la classica triade di Putti 1. Allontanamento 2. Risalita 3. Ridotte dimensioni del nucleo cefalico
63 LINEE DI TRATTAMENTO Verificare se l anca l è riducibile e cioè se la testa rientra nell alloggio
64 Linee di trattamento Verificare se l anca l è riducibile e cioè se la testa rientra nell alloggio attraverso il TEST DI ABDUZIONE
65 IN CASO AFFERMATIVO Si tutela la riduzione o in gesso o con apparecchi correttivi CUSCINO DIVARICATORE
66 IN CASO AFFERMATIVO Tutela della riduzione con cuscino di Freika
67 IN CASO AFFERMATIVO DIVARICATORI MILGRAM O SIMILARI
68 QUADRO ECOGRAFICO L.C.A. BILATERALE
69 LUSSAZIONE BILATERALE RIDUCIBILE AL TEST IN ABDUZIONE
70 CONTENIMENTO IN DIVARICATORE
71 esiste anche un divaricatore che può essere usato per riportare la testa nel cotile,comportandosi quindi come riduttore della lussazione DIVARICATORE DI PAVLIK
72 Esso compie lentamente la manovra di Ortolani
73 Progressivamente abduce l anca l flessa DIVARICATORE DI PAVLIK
74 In caso di insuccesso per irriducibilità documentata dalla artrografia Il mancato rientro della testa è legato a diversi ostacoli : il labbro invertito, la capsula, il l. rotondo
75 ESAME ARTOGRAFICO
76 Tra gli altri ostacoli vi è il tendine dello psoas che strozza la capsula articolare deformandola a clessidra
77 STUDIO CON T.C 3D PER LA COPERTURA DELLA TESTA FEMORALE
78 In caso di insuccesso con le metodiche descritte
79 LETTINO SPECIALE PER LA RIDUZIONE GRADUALE DELLA LUSSAZIONE
80 Si noti come i due femori scendano progressivamente al di sotto della congiungente la linea bi ipsilonica Essa viene detta asse di riduzione
81 RIDUZIONE GRADUALE SU LETTINO DI TRAZIONE DI MOREL
82 CONTENIMENTO IN APPARECCHIO GESSATO
83 L.C.A BILATERALE
84 APPARECCHIO GESSATO
85 ANCA INSTABILE:TRATTAMENTO CON APPARECCHIO GESSATO E SUCCESSIVO MANTENIMENTO IN MILGRAM
86 QUADRO ECOGRAFICO
87 Nella l.c.a. inveterata Riduzione cruenta Osteotomia di bacino Osteotomia di femore Osteotomie di femore e bacino
88 conclusioni Nella displasia contenere la articolazione per favorirne la guarigione Nella sublussazione e nella lussazione tentativo di riduzione incruenta In caso di fallimento riduzione cruenta
89 Alla nascita l anca l non è così stabile come nell adulto Ciò soprattutto per la componente ACETABOLARE O COTILOIDEA Questa possiede infatti due elementi che rendono la articolazione instabile: 1. La profondità della cavità è molto minore 2. La cavità è solo in parte ossea poiché possiede una componente cartilaginea e fibrocartilaginea
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