TABELLE D EQUIPARAZIONE ENEA: i risultati raggiunti e le ragioni della firma della FLC CGIL

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1 TABELLE D EQUIPARAZIONE ENEA: i risultati raggiunti e le ragioni della firma della FLC CGIL Dopo una complessa e lunga trattativa, sabato 18/12/2010 è stata siglata l intesa sul Contratto Integrativo dell ENEA sulle Tabelle d Equiparazione. La sigla sull ipotesi d accordo è stata raggiunta fra la delegazione ENEA e le OO.SS. FLC CGIL, FIR CISL e ANPRI CIDA. Nei giorni scorsi si è avviata la fase delicata della verifica dell ipotesi d accordo da parte del Collegio dei revisori, alla quale seguirà l asseverazione da parte dei Ministeri della Pubblica Amministrazione e dell Economia e Finanze, come previsto dalla normativa vigente, per arrivare successivamente alla stipula definitiva. Come già annunciato, in queste settimane di gennaio la FLC CGIL procederà alla consultazione dei lavoratori attraverso le assemblee che si terranno nei vari centri e la votazione certificata dei propri iscritti, attraverso lo strumento del referendum. A valle di tale consultazione sarà sciolta la riserva con cui la FLC CGIL ha sottoscritto l ipotesi d accordo. Il presente documento ha lo scopo di illustrare le ragioni della firma e i risultati raggiunti, nonché dare conto di quanto fatto da parte della FLC CGIL in questa complessa trattativa. Il Comitato di Ente, supportato in questo da prese di posizione dei Comitati degli iscritti dei principali centri, riunito in data 21 dicembre, ha già dato una valutazione in merito all intesa raggiunta. La valutazione è positiva per gli obiettivi di fondo raggiunti, senza tuttavia nascondere quei punti critici dell accordo ascrivibili per lo più all atteggiamento dell Ente, ai tempi contingentati, alla complessità del tavolo e al tentativo latente (e persistente) di far saltare la trattativa messo in atto da chi, sostanzialmente, non avrebbe voluto il passaggio agli Epr. Questo nonostante la sottoscrizione gli impegni previsto al riguardo nel Contratto Nazionale, che la Flc ha sottoposto a referendum lo scorso anno con la consultazione del CCNL Il contesto e la firma. In premessa va detto che con tutti i suoi limiti, la firma dell ipotesi d accordo in questione rappresenta un risultato importante, fortemente voluto dalla FLC CGIL, che corona l obiettivo fissato già nel CCNL Ricerca e che inserisce pienamente i lavoratori ENEA nel comparto degli EPR. Con l operazione delle Tabelle d Equiparazione ci si era prefissati alcuni obiettivi volti a risolvere problematiche connesse alla storia contrattuale ENEA e agli effetti distorcenti di questa sugli inquadramenti, causati dalle dinamiche retributive. Va detto con estrema franchezza che alcuni di questi obiettivi sono stati mancati e che di ciò va tenuto conto. 1

2 Tali obiettivi non sono stati raggiunti a causa di odiosi irrigidimenti portati dalla controparte pubblica al tavolo e più in generale per l atteggiamento irresponsabile e sconsiderato con cui l ENEA ha condotto la trattativa. Partiti con discorsi faraonici, improntati alla disponibilità di risorse illimitate e all idea approssimativa di avere in tasca un presunto semaforo verde per la trattativa da parte degli organi preposti al controllo, alla prima vera verifica si è dovuto fare i conti con ben altra realtà e ciò nonostante tutte le OO.SS. avessero messo in guardia l Ente sulla necessità di avere un quadro certo sulle risorse, entro il quale far svolgere una trattativa credibile. Infatti, alla prima vera prova, i revisori dei conti e i Ministeri vigilanti hanno smontato l ipotesi su cui aveva lavorato l ENEA e si era incamminata la trattativa, rendendo in parte vano il lavoro fatto e costringendo la trattativa a ripartire su basi profondamente mutate e con pochissimo tempo a disposizione. Ciò ha anche determinato l impossibilità di attivare in modo compiuto quelle iniziative di contrasto che sarebbero state necessarie, rispetto alle rigidità della controparte. Ciò ha comportato che del Fondo certificato ENEA, pari a circa 22,3 mln di per il 2010 (ma analogo ragionamento vale anche per il fondo del 2009), le risorse effettivamente disponibili per il Contratto Integrativo e le Tabelle d Equiparazione sono solo quelle che di questa cifra non risultano già impegnate per pagare l EAR Dinamico, le Progressioni Verticali e le Progressioni Economiche in godimento, pari a circa 13,3 mln di (di cui, come vedremo più avanti, la quota di 9,8 mln impegnata per la parte I-III e la restante di 3,5 per i livelli IV-VIII). La cifra residua (22,3 13,3 = 9,0) è quella disponibile per il nuovo Contratto Integrativo, alla quale potranno essere aggiunte (ed è questa una delle novità positive che, rispetto alle riunioni precedenti, ha permesso di recuperare risorse per il contratto integrativo) le risorse residue per anno, perché non utilizzate, che non potranno avere costi a trascinamento, ma dovranno essere utilizzate in corso d anno essendo la loro disponibilità limitata all anno di riferimento. In prospettiva i 13,3 mln di del Fondo oggi impiegati per pagare le dinamiche retributive ENEA in essere, diventeranno disponibili per la contrattazione di comparto via via che si renderanno disponibili con le cessazioni e sono destinate a migliorare le condizioni future. Tutto ciò ha modificato profondamente le prospettive per le tabelle d equiparazione che, a questo punto, sono sostanzialmente a maturato economico, senza alcuna possibilità di introdurre correttivi nella carriera, ma soprattutto di riconoscere l anzianità maturata, compresa quella di precariato per i giovani ricercatori (su questo punto è noto che la FLC ha già intrapreso da tempo le iniziative legali a carattere collettivo) e di recuperare l anomalia di coloro che si trovano in un livello acquisito a costo zero. Nelle ultime ore della trattativa si erano aperti degli spiragli per individuare risorse che avrebbero consentito misure di riequilibrio, sia pure parziali, spostando risorse dall indennità di responsabilità professionale (anche se l Enea si sarebbe riservata una quota consistente di discrezionalità), riducendo lo stanziamento di tale voce a trascinamento e destinando a tal fine le risorse residue. In pratica si trattava di una partita di giro che avrebbe consentito di destinare risorse (0,4 mln di ) alle norme di primo inquadramento che, com è ovvio, hanno costi a trascinamento, attingendo dalle risorse residue, ma alla fine la delegazione Enea ha reso impossibile tale opportunità, negando l utilizzo di dette quote residue, per l indisponibilità a ridurre lo stanziamento storico di circa per tale voce. 2

3 E previsto invece l inquadramento immediato dei Funzionari ENEA al III livello di ricercatore e tecnologo, se in possesso dei requisiti. L integrativo ENEA e le tabelle d equiparazione Gli accordi siglati sono due, uno relativo alle Norme di Omogeneizzazione (in cui è ricompresa la tabelle d equiparazione, con le norme di primo inquadramento) e l altro il contratto integrativo contenete la parte economica. Vediamo nel dettaglio i punti più significativi dell accordo firmato: 1. armonizzazione della normativa ENEA con quella di Comparto, salvaguardando quella di miglior favore in godimento, come la normativa relativa al Comitato Pari Opportunità (CPO), alle assenze non retribuite, ai congedi per motivi di studio e di collaborazione ad attività industriali e di ricerca, all erogazione dei mutui edilizi, al trattamento assicurativo, all assicurazione integrativa, al trattamento di trasferta e di sede estera, al trattamento di trasferimento; 2. l orario di lavoro a 36 ore; 3. per l inquadramento nei profili e livelli del Comparto della Ricerca, il maturato economico è così determinato: a. per i ricercatori e tecnologi sarà pari allo stipendio tabellare + l EAR Fisso e dinamico, + la RIA in godimento al b. per i tecnici e amministrativi sarà preso a riferimento il solo stipendio tabellare in godimento al , mentre l EAR Fisso e Dinamico saranno inglobati nella RIA; c. in tutti e due i casi, l eventuale eccedenza rispetto alla fascia stipendiale EPR o al tabellare EPR determinata/o, sarà conservata come assegno ad personam riassorbibile e temporizzata in tempo di permanenza nella fascia o livello retributivo, utile per i futuri passaggi; 4. l inquadramento del personale ENEA nei profili del comparto EPR avverrà secondo i livelli di corrispondenza sotto riportati, fatto salvo il raggiungimento del minimo tabellare del livello di riferimento degli EPR: Livelli ENEA Livelli EPR Livelli ENEA Livelli EPR 9.2 I 8 IV 9.1 II 7 V 9 III 6 VI 8.2 IV super 2 5 VII 8.1 IV super 1 4 VIII Il profilo sarà assegnato da una commissione di valutazione sulla base della verifica del possesso dei requisiti per l accesso nel profilo degli EPR. In carenza di tale requisito il personale manterrà il proprio profilo ENEA a cui sarà attribuito un trattamento giuridico, economico e la dinamica retributiva del livello EPR corrispondente; 5. per la progressiva omogeneizzazione fra la normativa contrattuale ENEA e quella degli EPR sono previste norme transitorie di primo inquadramento, la cui applicazione è affidata alla commissione suddetta, per consentire: 3

4 a. ai Funzionari ENEA di essere inquadrati nel profilo di ricercatore e tecnologo di III livello; b. più in generale sarà consentita la mobilità fra i profili a parità di livello, attraverso il riconoscimento del titolo di studio, per ridurre al massimo la conservazione dei profili ENEA ad esaurimento, per cui i. i collaboratori d amministrazione e gestione ENEA appartenenti ai livelli 8.0, 8.1 e 8.2, potranno essere inquadrati nel profilo di Funzionario d Amministrazione EPR di IV liv., IV liv. Super 1 e IV liv. Super 2; ii. gli operatori tecnici ENEA di livello 7, potranno essere inquadrati nel iii. profilo CTER EPR di V liv.; gli operatori d amministrazione e gestione ENEA di livello 6, potranno essere inquadrati nel profilo operatore tecnico EPR di VI liv.; iv. gli operatori d amministrazione e gestione ENEA di livello 6 e 7, potranno essere inquadrati nel profilo di Collaboratore d amministrazione EPR di VI e V liv.; c. apposita commissione sarà istituita entro 6 mesi dalla stipula dell accordo per consentire, su richiesta e sulla base delle risultanze di titoli e attività svolta, ai ricercatori di transitare nel profilo di tecnologo; 6. una disposizione finale prevede che la definitiva omogeneizzazione della normativa ENEA con quella di comparto, potrà essere completata con i prossimi rinnovi di contratto integrativo ENEA, oltre ché nazionale di comparto. Il trattamento economico. Per quanto riguarda la parte economica va detto che la ripartizione finale delle risorse storiche determinate dal fondo certificato ENEA sono destinate, dall accordo siglato, per il 52% al personale appartenente ai livelli I-III e per il 48% al resto del personale. La stessa distribuzione riguarderà anche le risorse residue del 2009 e 2010, visto che l accordo siglato riguarda anche i residui delle due annualità. Occorre infine ricordare che sulle risorse così distribuite continuano a gravare i costi per le spese relative all applicazione degli istituti contrattuali ENEA per lo sviluppo professionale per un importo pari a 13,3 mln di. Al riguardo va detto che le risorse del recente protocollo, alla fine, sono state sottratte dalla disponibilità per l accordo in questione che, è bene ricordare, è l integrativo ENEA ; ma anche quelle di altre operazioni precedenti, che sono state ancorate a procedure del , hanno alla fine prosciugato risorse che sarebbero state disponibili per le tabelle d equiparazione. Come è noto la CGIL ha cercato con ogni mezzo di utilizzare dette risorse, non indifferenti, nell operazione di equiparazione, cercando di introdurre per questa via criteri sicuramente più trasparenti ed equilibrati rispetto a quanto avvenuto nella pratica. Le risorse individuate o meglio quelle libere, ovvero non utilizzate per lo sviluppo professionale, sono state utilizzate per erogare le nuove indennità previste dal CCNL degli EPR e per mantenere le specifiche indennità ENEA storicamente determinate, che sono state confermate nell accordo. Ai fini della stipula dell accordo occorre considerare che, rispetto alla storia dell Enea che aveva l inquadramento unico, nel comparto Ricerca solo la parte relativa al 4

5 personale tecnico e amministrativo (livelli IV-VIII) prevede la costituzione di un Fondo vero e proprio, certificato e impiegato annualmente, con eventuali risorse residue a consuntivo che sono rassegnabili alle stesse voci contrattuali. Per i ricercatori e tecnologi le risorse non confluiscono in un Fondo specifico, ma sono disponibili per l erogazione delle varie indennità con vincolo di destinazione al personale dei livelli I- III destinatario degli istituti contrattuali, comprensive degli eventuali residui che risultassero a consuntivo. Questo perché negli EPR per i ricercatori e tecnologi le evoluzioni retributive e di carriera sono direttamente a carico degli enti e non delle risorse del salario accessorio destinate al personale. Pertanto a partire dal 2011: 1. al personale dei livelli I-III è destinata la somma di 14,5 mln di, a cui vanno aggiunte le somme residue del 2009 e 2010 (ma che non possono generare costi a trascinamento che al momento sono stimate in 3,6 mln di ); di questa somma, 9,8 mln di sono la cifra vincolata al pagamento dello sviluppo professionale ENEA. Con le restanti risorse sono finanziate : a. l Indennità di valorizzazione professionale (IVP) e l Indennità per oneri specifici (IOS), per un importo di 2,51 e 0,53 mln di ; b. le specifiche indennità ENEA confermate (0,5 mln di ); c. indennità di direzione (0,1 mln di ) e di responsabilità professionale (1,0 mln di ). La cifra stanziata per la responsabilità professionale è sproporzionata rispetto alle spese storicamente determinate (che erano pari a 0,4 mln di ) e questo è stato altro tema di conflitto nella trattativa, perché dalla modalità con cui finanziare questa indennità si potevano recuperare risorse per il primo inquadramento (vedi pag. 2), prevedendone il finanziamento tutto a carico delle risorse residue del fondo (cosa fatta, almeno parzialmente, per portare dallo storico di 0,4, al 1,0 mln di finale); d. le somme residue saranno erogate a consuntivo e destinate ad incrementare l Indennità per oneri specifici (IOS); e. come previsto dall accordo, il residuo degli anni precedenti, eccedente il valore di 14,5 mln di destinati al personale I-III per il 2011, dovrà essere utilizzato ed è pari a 3,6 mln di ; 2. al personale dei livelli IV-VIII è destinata la somma di 12,0 mln di, a cui vanno aggiunte le somme residue del 2009 e 2010 (ma che non possono generare costi a trascinamento); di questa somma, 3,5 mln di sono la cifra vincolata al pagamento dello sviluppo professionale ENEA; con le restanti risorse sono finanziate: a. l Indennità di Ente annuale (IEA) e l Indennità di Ente mensile (IEM) per un valore di 2,17 e 3,67 mln di ; b. le indennità specifiche ENEA per un valore di 0,68; c. il lavoro straordinario per un importo di 0,20 mln di. Questa voce è stata sensibilmente ridotta rispetto al valore storico (di 1,7 mln di ), perché si potranno usare a questo scopo parte dei residui degli anni precedenti, già ricompressi nei 12,0 mln di del fondo 2011, pari a 1,6 mln di ; d. le norme di primo inquadramento per un valore di 0,18 mln di ; 5

6 e. come previsto dall accordo, le ulteriori somme residue degli anni 2009 e 2010, che sono fuori dai 12.0 mln di del fondo 2011 e sono pari a 2.8 mln di, saranno utilizzate per incentivare il personale, per le specifiche indennità ENEA e per incrementare a consuntivo l indennità di ente mensile (IEM) con uno specifico valore aggiuntivo I valori delle nuove Indennità istituite sono per i livelli I-III Livello Indennità Valorizzazione Professionale (IVP) Valore mensile Valore (x 13) annuo Indennità Oneri Specifici (IOS) Valore mensile (x 13) Valore annuo I 143, ,05 26,00 338,00 II 119, ,28 26,00 338,00 III 102, ,88 26,00 338,00 Tali indennità sostituiranno l Elemento Sostitutivo dello Straordinario in godimento all ENEA per i livelli 9.0, 9.1, 9.2, che aveva valori annui pari a 960,00, 1.200,00, 1.490,00. Mentre la IVP e la IOS sommate hanno importi annui pari a 1.673,88, 1.892,88, 2.208,05 per i livelli I-III, a cui andranno sommati valori aggiuntivi della IOS a conguaglio sulla base delle risorse residue. Mentre per i livelli IV-VIII sono: Livello Indennità Ente Annuale (IEA) Indennità Ente Mensile (IEM) Valore mensile (x 12) Valore annuo IV 2.301,24 285, ,00 V 2.070,28 270, ,00 VI 1.764,71 245, ,00 VII 1.533,76 230, ,00 VIII 1.312,80 215, ,00 La IEA e la IEM determineranno per i livelli IV-VIII importi annui pari a 3.890,00 e 5.721,00 del contratto EPR e sostituiranno la vecchia Indennità di ente annuale ENEA, che aveva valori annui variabili per i livelli fra 473,00 e 930,00. Problemi irrisolti. 6

7 Non c è dubbio, come detto anche in premessa, che non sono stati raggiunti tutti gli obiettivi che ci si era prefissati e restano ancora aperti problemi che attendono risposte. Occorre però tener presente che al punto a cui si era arrivati, non era più possibile rinviare la chiusura dell intesa, se non a rischio di far saltare tutto, e quindi la scelta per la FLC CGIL è stata, coerentemente, quella di chiudere l accordo per ottenere il pieno inserimento dell ENEA nel Contratto di Comparto. Certo i ricercatori e tecnologi dal punto di vista economico nell immediato, avranno minori vantaggi, ma occorre tener presente che ciò è conseguenza in parte del modello contrattuale degli EPR, dove il salario accessorio di partenza è decisamente più vantaggioso per i tecnici amministrativi, mentre i livelli I-III hanno un modello retributivo articolato su 7 fasce stipendiali, ben superiori agli attuali scatti di Ear, che si acquisiscono col passare degli anni. Il resto è dovuto al fatto che, come detto sopra, non si è riusciti a destinare risorse più cospicue alle norme di primo inquadramento che avrebbero potuto consentire una parziale ricostruzione di carriera. Le risorse sulle norme di primo inquadramento avrebbero dovuto dare risposte anche al problema dei famosi costi zero o alla possibilità di riconoscere ai giovani ricercatori e tecnologi l anzianità di precariato. Purtroppo le rigidità della controparte, palesata con la volontà di mettere a disposizione risorse solo sulla base di uno scambio (inaccettabile per noi) con la libertà d azione da parte dell Ente sulle modalità con cui procedere al primo inquadramento, riproponendo il solito modello delle dinamiche retributive ENEA discrezionali e con criteri caldi, si è scontrata con la legittima rivendicazione della FLC CGIL di individuare criteri trasparenti e certi con cui procedere alle norme di primo inquadramento. Il rischio di ritrovarsi con la solita dinamica ENEA che, come già avvenuto, non avrebbe risolto le distorsioni del modello contrattuale passato, ma le avrebbe per l ennesima volta accentuato con grave danno per i lavoratori ENEA, sarebbe stato improponibile. Tuttavia, ritenendolo irrinunciabile, l ingresso dell ENEA nel Comparto Ricerca avrà ricadute soprattutto per i ricercatori e tencologi ed è destinato a migliorare sensibilmente la loro condizione, nonché le prospettive future. Altro problema è quello della numerosità dei ruoli ad esaurimento che, secondo la FLC CGIL, sarebbe potuto esser inferiore se solo si fosse scelto di non introdurre eccessive rigidità legate alla corrispondenza nelle tabelle d equiparazione fra i livelli di provenienza ENEA e quelli di arrivo degli EPR, questione espressamente posta al tavolo da parte di una organizzazione sindacale. Senza questa rigidità gli strumenti di flessibilità previsti dal contratto ricerca, utilizzabili come norme di primo inquadramento, avrebbero potuto ridurre questo numero e, ad esempio, avrebbero consentito un diverso approdo per i livelli 9.0 senza il requisito del titolo di studio che, in questo modo, vedono nell immediato la loro condizione sfavorita rispetto ai diplomati dei livelli IV-VIII (che invece traggono vantaggio dalla maggiore quota di salario accessorio in godimento). Avevamo proposto per questi lavoratori, soprattutto se prossimi alla pensione, la possibilità di optare, come avvenuto al Inaf (anche se lì si sono scelte altre modalità di tabelle d equiparazione), per altro profilo e di rinunciare all inquadramento al III livello, ma anche su questo, la rigidità sulla corrispondenza dei livelli, come se diversamente si sarebbe proposto un declassamento ai lavoratori, 7

8 ha finito per impedire che si ragionasse con serenità su questa problematica. Su questo permane la nostra disponibilità ad individuare soluzioni possibili. Sui problemi aperti siamo tuttavia impegnati a trovare, anche in futuro, tutte le soluzioni che sarà possibile adottare; i punti non acquisiti restano comunque priorità da risolvere per la FLC CGIL. per quanto sarà possibile, nell agenda futura. Tuttavia va detto che la non firma non avrebbe messo in gioco possibili alternative alla soluzione dei problemi. A tal fine lo stesso accordo sulle tabelle d equiparazione prevede che la progressiva omogeneizzazione della normativa ENEA con quella di comparto, potrà avvenire con i prossimi rinnovi del CCNL di comparto e dell integrativo ENEA. Quindi sarà possibile intervenire anche in futuro per migliorare i risultati raggiunti. Conclusioni. In conclusione riteniamo che, nonostante i limiti per i mancati obiettivi raggiunti, questa intesa raggiunta il 18 dicembre costituisce un accordo soddisfacente e che è stato possibile grazie all impegno profuso in tutti questi anni dalla FLC CGIL. Grazie alla nostra azione una fase si è definitivamente chiusa in ENEA e si apre una nuova stagione, con regole nuove che sono quelle del contratto di comparto della Ricerca. In questo modo le vecchie dinamiche retributive, intorno alle quali sono cresciuti interessi corporativi e che hanno negli anni lasciati aperti gli annosi problemi e squilibri contrattuali dell ENEA, sono destinate a cambiare. Da questo punto di vista il mancato accordo sarebbe stato un ritorno al passato, senza alcuna possibilità di miglioramento futuro per i lavoratori. La FLC CGIL non nasconde i problemi rimasti aperti e la presente nota ne è la testimonianza. Anche nella consultazione che si terrà nei prossimi giorni, intende dare conto con piena trasparenza di quanto accaduto, dei risultati e degli obiettivi mancati. Siamo convinti che si apre una fase nuova, sia pure nella difficoltà, che occorre affrontare con impegno, ma che è destinata a migliorare da subito le condizioni materiali di tutti i lavoratori ENEA, non certo a peggiorarle. Cambiano le regole e il Contratto Ricerca è certamente una garanzia migliore per il futuro. La mancata firma dell accordo non avrebbe portato alcun giovamento all ENEA e ai suoi lavoratori. Non sarebbero stati possibili nuovi contratti ponte o nuove dinamiche retributive e l Enea sarebbe rimasta, in un momento così difficile, in una sorta di limbo contrattuale, esterno alla comunità scientifica italiana, senza regole trasparenti e con meno garanzie. Roma, 12 gennaio 2011 FLC CGIL 8

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