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1 Comando Carabinieri Tutela Ambiente Reparto Operativo Sezione Operativa Centrale Il contrasto alla criminalità ambientale 4 dicembre 2006

2 Le rotte Nord - Sud

3 Le rotte dei traffici Milano Venezia Udine Alessandria Trevi (PG) Rieti Campomarino (CB) Napoli Bari Indagine Blu Land Indagine Banda Bassotti Indagine Clean Sweep Indagine Casper Indagine Houdini Indagine Mosca Indagine Econox Indagine Eldorado Indagine Agricoltura Bio. Indagine Murgia Violata Indagine Rudolph Indagine Pinocchio Indagine Re Mida Indagine Green Land Indagine Alto Rendimento

4 MODUS OPERANDI Allestimento di uomini e mezzi ad hoc per esercitare le attività illecite; falsificazione di documenti di trasporto e certificati di analisi; simulazione di operazioni di recupero/smaltimento ( giro bolla ); ottenimento di ingiusti profitti mediante vere e proprie truffe e una notevole evasione fiscale.

5 ASPETTI NORMATIVI D.L.vo.. 22/97: Attuazione delle direttive 91/156/CEE, 91/689/CEE, 94/62/CE Il più grande strumento utilizzato per contrastare il traffico illecito di rifiuti TARGET CONTRASTARE GLI ASPETTI PIU GRAVI DEI REATI AMBIENTALI (Con riferimento alla criminalità organizzata) Art. 260 d.l.vo 152/06 - ex Art. 53 bis d.l.vo 22/97 - (Attività organizzate per il traffico illecito di rifiuti) 1. Chiunque, al fine di conseguire un ingiusto profitto, con più operazioni e attraverso l'allestimento di mezzi e attività continuative organizzate, cede, riceve, trasporta, esporta, importa, o comunque gestisce abusivamente ingenti quantitativi di rifiuti è punito con la reclusione da uno a sei anni. 2. Se si tratta di rifiuti ad alta radioattività si applica la pena della reclusione da tre a otto anni.

6 ESEMPIO DI GIRO BOLLA Produttore Intermediario Trasportatore Falsificazione analisi Centro stoccaggio/trattamento giro bolla : declassificazione fittizia dei rifiuti. Il formulario viene sostituito o con altro indicante un rifiuto diverso o con d.t.t. Sversamento su terreni agricoli Tombamento Ripristino Ambientale

7 ASPETTI OPERATIVI SETTORI INVESTIGATIVI: -Impianti -Attività -Procedure autorizzative -Documentazione LEGAMI E CONNIVENZE: -Produttori -Ditte trasporto rifiuti -Intermediari -Centri di stoccaggio trattamento e recupero rifiuti -Laboratori di analisi -Impianti di smaltimento

8 Produttore - deve disfarsi costantemente dei rifiuti prodotti; - deve qualificare il rifiuto attribuendo il codice CER corretto; - deve stabilire se avviare il rifiuto a smaltimento o recupero; - ha l onere di verificare che il destinatario del rifiuto sia autorizzato. La responsabilità del produttore nei traffici varia se: 1- è inconsapevole del traffico: le attività illegali sono compiute a sua insaputa durante le operazioni di trasporto/trattamento/smaltimento. 2- è consapevole del traffico (in casi più rari): si affida a ditte rinomate per lavorare nell illegalità ed addirittura concorre nello smaltimento illecito o dichiara il falso nella classificazione dei rifiuti.

9 Intermediario - Rappresenta il tramite tra il produttore e le ditte di stoccaggio/recupero/smaltimento dei rifiuti; - Individua le soluzioni più convenienti per smaltire i rifiuti; - Offre un servizio alternativo che garantisce l abbattimento dei costi; - E alla ricerca costante di nuovi siti dove poter indirizzare i rifiuti.

10 Trasportatore - E presente in ogni fase della gestione dei rifiuti; - Spesso utilizza documentazione di trasporto falsa per dar atto alla prassi del giro bolla ; - La sua collaborazione è indispensabile in quanto più di tutti conosce l iter del rifiuto.

11 Impianto di stoccaggio - E funzionale all attuazione del giro bolla che consiste nella variazione esclusivamente documentale del rifiuto; - I rifiuti proseguono l itinerario o con un formulario indicante una diversa tipologia di rifiuto o con semplice documento di trasporto.

12 Laboratorio di analisi -L analista chimico fornisce un fondamentale apporto consistente nella emissioni di certificati di analisi falsi in base alle esigenze del committente; -Tuttavia la contestazione in concorso dell art. 53bis ha reso più difficile trovare chimici disposti a fornire analisi ad hoc.

13 Giro bolla : il camion attende fuori dall impianto senza aver neanche scaricato i rifiuti

14 Sversamento di rifiuti su terreni coltivati

15 Centro di stoccaggio

16 Cava in ripristino ambientale

17 Cumuli di rifiuti non ancora smaltiti sul terreno

18 Movimentazione di terra utilizzata per occultare i rifiuti

19 Rifiuti

20 Comando CC Tutela Ambiente Reparto Operativo - S.O.C. INDAGINE Re Mida - Ultimo atto & Carosello Territorio Nazionale, marzo 2003 gennaio 2005 All rights reserved S.O.C.

21 Sintesi attività investigativa L indagine, denominata Re Mida, in virtù del fatto che uno degli indagati aveva esaltato la sua capacità di trasformare l immondizia in oro, ha consentito di sollevare il velo su un campione significativo dello sconcertante quadro del traffico illecito di rifiuti in Campania, in particolare nelle provincia di Napoli, ambita destinazione per i rifiuti speciali, pericolosi e non, di aziende venete, toscane e laziali.

22 Sintesi attività investigativa Le rilevanti quantità di rifiuti provenienti da diverse società di stoccaggio e/o di intermediazione del Nord e Centro Italia venivano fittiziamente lavorati presso impianti situati in diverse parti d Italia nella disponibilità del gruppo criminale. I rifiuti invece di essere smaltiti in idonei siti autorizzati, venivano fatti transitare per impianti compiacenti, ove si procedeva a fraudolente operazioni di miscelazione. In altri casi invece veniva effettuata una declassificazione fittizia dei rifiuti, facendoli transitare solo cartolarmente impianto di recupero all altro per alterarne la tipologia. da un

23 Sintesi attività investigativa In entrambi i casi i rifiuti venivano trasformati solo documentalmente mentre, di fatto, conservavano integre le caratteristiche nocive rilevabili al momento di produzione. Al termine dei molteplici passaggi per la filiera illecita, i rifiuti venivano destinati alla produzione di fertilizzante per l agricoltura e, quindi, allo spandimento su terreni agricoli.

24 MODUS OPERANDI PRODUTTORI CENTRO DI STOCCAGGIO CENTRO DI COMPOSTAGGIO Falsa attività di recupero miscelazione fraudolenta PRODUZIONE COMPOST POZZOLANA FLEGREA (Cava in ripristino ambientale)

25 MODUS OPERANDI PRODUTTORI CENTRO DI STOCCAGGIO Cambio formulario cd. giro bolla Declassificazione dei rifiuti da pericolosi a non pericolosi Modifica causale da smaltimento a recupero CENTRO DI PRODUZIONE BITUME

26 Particolare dell impianto ove avveniva il cd. giro bolla

27 Particolare di un autocarro della ditta di autotrasporti in sosta nei pressi dell impianto ove effettuare il cambio dei F.I.R.

28 Autocarri adibiti al trasporto e sversamento di rifiuti provenienti dall impianto BIOFERT rimasti impantanati nei terreni nelle vicinanze dell impianto.

29 Particolare dello sversamento dei rifiuti sul terreno.

30 Veduta aerea della cava in ripristino ambientale MA.GEST.

31 Veduta aerea della cava in ripristino ambientale MA.GEST.

32 Autocarro della ditta EUROPA TRANS in ingresso alla cava MA.GEST.

33 Autocarro della ditta CATURANO in uscita dalla cava MA.GEST.

34 Particolare del cassone di un autocarro in ingresso alla cava MA.GEST.

35 ESITI INVESTIGATIVI Nr. 15 Provvedimenti Cautelari Personali di cui: nr. 6 per custodia cautelare in carcere nr. 8 per arresti domiciliari nr. 1 obbligo di firma Reati di: traffico illecito di rifiuti (Art.( 53-bis D. Lgs.. 22/97), associazione a delinquere (416 C.P.).) falso ideologico (479 C.P.)..). False Fatturazioni Sintesi attività investigativa

36 ESITI INVESTIGATIVI SEQUESTRI OPERATI: Nr. 8 tra impianti di trattamento rifiuti, uffici commerciali; Nr. 15 automezzi utilizzati per la movimentazione dei rifiuti. per un giro d affari complessivo di 27 milioni di Euro ed evasione della Ecotassa di Euro

37 Comando Carabinieri per la Tutela dell Ambiente Reparto Operativo Sezione Operativa Centrale INDAGINE Marco Polo Napoli, aprile ottobre 2004 All rights reserved S.O.C.

38 Sintesi attività investigativa L indagine MARCO POLO è stata così denominata in quanto i rifiuti plastici (speciali, pericolosi e non) venivano destinati in Cina ed Hong Kong dopo aver subito un illecita declassificazione a materia prima secondaria in seguito all attività di un organizzazione criminale operante nelle Regioni Campania, Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna e Marche.

39 Sintesi attività investigativa Sezione Operativa Centrale N.O.E. di Caserta tonnellate di rifiuti speciali, pericolosi e non (per un giro di affari stimato in circa un milione di euro) rifiuti di imballaggio in plastica

40 Sintesi attività investigativa Rifiuti plastici contaminati da: rifiuti in resina e pezzi di eternit triturato occultati al loro interno cartoni imbrattati di vernice blu sostanza terrosa non identificabile

41 Saccone riempito con provette in PET (poliestere) contaminate da agenti esterni e destinate in Estremo Oriente

42 Particolare del container ripieno di plastica (polietilene e polistirene) contaminata da sostanze estranee destinata in Estremo Oriente

43 Rifiuti accumulati nel porto di Napoli in attesa di essere spediti in Estremo Oriente

44 ESITI INVESTIGATIVI nr. 27 persone deferite in stato di libertà: nr. 18 gestori di impianti per il recupero di rifiuti in plastica; nr. 4 titolari di società di trasporto nazionale ed internazionale; nr. 3 persone coinvolte a vario titolo nella gestione dei rifiuti; nr. 2 persone straniere, aventi funzione di intermediari per conto di società cinesi; Sequestri per un valore di circa 1 milione di euro Reati di: attività organizzate per il traffico illecito di rifiuti (Art. 53-bis D. Lgs.. 22/97), gestione illecita di rifiuti (art. 51 comma 1 D. Lgs.. 22/97) falso ideologico (479 C.P.)..). Sintesi attività investigativa

45 Comando Carabinieri per la Tutela dell Ambiente Reparto Operativo Sezione Operativa Centrale Gruppo Tutela Ambiente Treviso Nucleo Operativo Ecologico di Udine INDAGINE Sacher Compost Gorizia, luglio 2005 aprile 2006 All rights reserved S.O.C.

46 Sintesi attività investigativa L indagine SACHER COMPOST è così denominata in quanto i rifiuti venivano inviati in Austria come fertilizzante per l agricoltura dopo essere stati preparati secondo la ricetta tipica (ed illecita) di una organizzazione criminale avente base strategica nelle province di Gorizia, Udine e Venezia.

47 Sintesi attività investigativa Sezione Operativa Centrale N.O.E. di Udine tonnellate di rifiuti speciali, pericolosi e non (pari all estensione di un campo di calcio) alghe terre di spazzamento rifiuti solidi urbani fanghi di depurazione

48 Sintesi attività investigativa Fertilizzante contaminato da: salmonelle enterobacteriacee streptococchi

49 MODUS OPERANDI PRODUTTORI Falsa attività di recupero miscelazione fraudolenta CENTRO DI COMPOSTAGGIO IMPIANTI TRATTAMENTO RIFIUTI AUSTRIA (Az. Florivivaistica) AZIENDE AGRICOLE

50 Carico di pseudo compost attraversa il confine italiano

51 Carico di pseudo compost depositato su terreni agricoli

52 Operazione di scarico del finto compost sui terreni agricoli

53 Alghe prelevate sulla spiaggia del campeggio PUNTA SPIN in Grado

54 Operazioni di miscelazioni di rifiuti all interno della ECO STUDIO

55 ESITI INVESTIGATIVI nr. 26 persone deferite in stato di libertà; nr. 4 custodie cautelari domiciliari; sequestro di: nr. 5 aziende agricole; nr. 2 ditte di intermediazione e trasporto rifiuti; nr. 14 autoarticolati; per un valore di circa 10 milioni di Euro Reati di: attività organizzate per il traffico illecito di rifiuti (Art. 53-bis D. Lgs.. 22/97), gestione illecita di rifiuti (art. 51 comma 1 D. Lgs.. 22/97) falso ideologico (479 C.P.)..). Sintesi attività investigativa

56 Considerazioni Il traffico illecito dei rifiuti si è evoluto passando da fenomeno nazionale fenomeno globale, per cui è fondamentale: la collaborazione internazionale tra le Forze di Polizia che si occupano della materia utilizzando i canali Europol ed Interpol (molto importanti sono anche i contatti diretti tra gli investigatori); avere, come referenti, organismi specializzati sull attività di contrasto all illegalità ambientale, nonché creare forme di coordinamento anche tra gli uffici giudiziari; incrementare la sensibilità ambientale anche attraverso la creazione di nuove forme di contrasto a questo tipo di criminalità quali misure di prevenzione patrimoniali e attività di intelligence; un adeguamento e rafforzamento del sistema amministrativo dei controlli e delle altre forme di intervento preventive.

57 STRATEGIE OPERATIVE COOPERAZIONE INTERNAZIONALE IL COMANDO CARABINIERI PER LA TUTELA DELL AMBIENTE E INTERLOCUTORE PRIVILEGIATO PER INTERPOL & EUROPOL

58 STRATEGIE OPERATIVE LA COOPERAZIONE IL CC.T.A. HA CONCLUSO NUMEROSI PROTOCOLLI DI INTESA E CONVENZIONI CON REGIONI, PROVINCE ED ENTI ISTITUZIONALI PER UNA MIGLIORE QUALIFICAZIONE DELL AZIONE DI CONTRASTO AL FENOMENO DEL TRAFFICO ILLECITO DI RIFIUTI, SIA NAZIONALE CHE TRANSNAZIONALE, E PER UNA PIU EFFICACE SINERGIA NELLE ATTIVITA DI PREVENZIONE.

59 PROTOCOLLO DI INTESA AGENZIA DELLE DOGANE 21 OTTOBRE 2005 sul monitoraggio e sulla verifica del fenomeno del traffico transfrontaliero di rifiuti e sulla sorveglianza e controllo delle spedizioni di sostanze chimiche e materie nucleari e radioattive

60 IMPEGNI DELLE PARTI effettuare controlli relativi alla movimentazione transfrontaliera di materiali o merci a rischio che possano arrecare danno all ambiente ed alla salute pubblica; sviluppare procedure di coordinamento anche mediante controlli congiunti; rendere disponibili informazioni, tecnologie e mezzi per potenziare l efficacia dei controlli svolti alle Dogane nel settore.

61 Operazione MARCO POLO L attività investigativa è orientata al contrasto delle organizzazioni dedite al traffico illecito di rifiuti plastici, anche contaminati da sostanze pericolose, inviati, per l illecito smaltimento, in Paesi dell estremo oriente (prevalentemente Cina), dopo essere stati declassificati a seguito di passaggio presso centri intermedi di recupero.

62 Operazione PROTECT

63 ISTITUTO NAZIONALE DI GEOFISICA E VULCANOLOGIA CON IL PROTOCOLLO D INTESA DEL 2003 L ISTUTUTO NAZIONALE DI GEOFISICA E VULANOLOGIA GARANTISCE AL CCTA: INDAGINI GEOFISICHE PER RICERCHE AMBIENTALI STRUMENTAZIONE E PERSONALE TECNICO SPECIALIZZATO ASSISTENZA TECNICA PER L UBICAZIONE E L ESECUZIONE DEGLI SCAVI

64 Comando Carabinieri Tutela Ambiente Reparto Operativo Sezione Operativa Centrale Comando Carabinieri per la Tutela dell Ambiente Capitano Pasquale Starace Comandante Sezione Operativa Centrale

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