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1 INDAGINE MULTICENTRICA Incidenza delle infezioni associate a catetere perinervoso per il controllo del dolore postoperatorio in chirurgia ortopedica Responsabile Scientifico Dr. Ugo CUGINI Anestesia Rianimazione Presidio Ospedaliero Sant Antonio San Daniele del Friuli Tel ugo.cugini@mediofriuli.it Dr. David TURELLO Direzione Medica Presidio Ospedaliero Sant Antonio San Daniele del Friuli Tel david.turello@mediofriuli.it rev. data 0 11/02/2011 1

2 INDICE 1 ASPETTI GENERALI pag. 3 2 OBIETTIVI DELL INDAGINE pag. 3 3 DISEGNO DELL INDAGINE pag. 3 4 POPOLAZIONE IN STUDIO pag. 3 5 SCHEDA DI SORVEGLIANZA pag. 4 6 CRITERI DI DEFINIZIONE DELLE INFEZIONI IN STUDIO pag. 4 7 ATTIVITÀ DELL INDAGINE pag. 4 8 STRUTTURE E PROFESSIONALITÀ COINVOLTE pag. 5 9 VARIABILI DELL INDAGINE pag MODALITÀ ORGANIZZATIVE pag TEMPI DELL INDAGINE pag LIMITI DELL INDAGINE pag ALLEGATI pag. 6 2

3 1. ASPETTI GENERALI Il controllo del dolore post-operatorio con blocchi nervosi periferici continui o single shot è oramai una metodica ampiamente diffusa nella pratica clinica. Tale metodica è applicabile per l esecuzione di tutti i blocchi nervosi periferici per la chirurgia di spallo, anca, ginocchio, gamba e piede, nonché per la riabilitazione motoria di pazienti post-operati o traumatizzati. Lo sviluppo tecnologico ha permesso di ottenere presidi sempre più sofisticati per il posizionamento dei cateteri perinervosi e l utilizzo delle tecniche con elettroneurostimolatore (ENS) ed ecografo ha migliorato e reso sempre più agevole e sicuro sia il posizionamento del catetere stesso, che la funzionalità di tali presidi. Il posizionamento del catetere nei tessuti vicini al sito chirurgico potrebbe tuttavia costituire un fattore di rischio di infezione del sito stesso. 2. OBIETTIVI DELL INDAGINE Obiettivi della presente indagine sono: a) stimare l incidenza di infezioni associate all uso di cateteri perinervosi per il controllo del dolore post operatorio in chirurgia ortopedica di elezione; b) individuare i fattori, associati alla metodica, che possono aumentare il rischio infezione; c) validare la definizione di infezione associata al catetere perinervoso proposta per la presente indagine. 3. DISEGNO DELL INDAGINE La sorveglianza proposta è un indagine trasversale di incidenza che coinvolge più strutture ospedaliere. 4. POPOLAZIONE IN STUDIO Quali strutture Possono partecipare all indagine tutte le strutture che effettuano interventi di chirurgia ortopedica e che posizionano cateteri perinervosi per il controllo del dolore postoperatorio. 3

4 Quali pazienti Entrano in sorveglianza tutti i pazienti accolti nel periodo di studio sui quali è effettuato un intervento in elezione di chirurgia ortopedica con impianto di un catetere perinervoso per il controllo del dolore postoperatorio. 5. SCHEDA DI SORVEGLIANZA La scheda di sorveglianza è allegata al presente protocollo. I dati raccolti saranno trattati in forma anonima. 6. CRITERI DI DEFINIZIONE DELLE INFEZIONI IN STUDIO Vista l assenza in letteratura di studi riguardo a questo contesto, si è provveduto alla costruzione di una definizione di infezione associata a catetere perinervoso sulla base di un indagine pilota condotta presso il Presidio Ospedaliero di San Daniele del Friuli. La definizione di infezione proposta per la presente indagine è la seguente: 1. infezione superficiale o del sito di ingresso -> [presenza di almeno uno dei seguenti segni: eritema o indurimento entro due cm dal punto di fuoriuscita del catetere o secrezione di siero/pus, con o senza tampone superficiale positivo] + [prescrizione di AB terapia]; 2. infezione profonda -> [crescita significativa di un germe (>15 UFC) dalla coltura della punta del catetere in presenza o meno di febbre]. 7. ATTIVITÀ DELL INDAGINE A partire dal giorno indice (che sarà precisato nel protocollo definitivo dell indagine), la struttura partecipante compila una scheda di sorveglianza (All.1) per ciascun paziente che rientra nella popolazione in studio. La scheda di sorveglianza termina nel momento in cui il catetere perinervoso è rimosso o all insorgere di una infezione. La punta di ciascun catetere rimosso è inviata presso il laboratorio microbiologico per la ricerca di cariche significative di patogeni. Per la definizione nel dettaglio delle attività riguardanti la raccolta dati, la raccolta della punta del catetere e le tecniche microbiologiche da utilizzare, si rimanda al protocollo definitivo. 4

5 8. STRUTTURE E PROFESSIONALITÀ COINVOLTE L indagine prevede, all interno di ciascuna struttura partecipante, la collaborazione tra l Unità di Ortopedia e l Unità di Anestesia, che compileranno la scheda di sorveglianza ciascuno per quanto di competenza. Le prime sezioni della scheda saranno compilate dal medico o dall infermiere di anestesia, mentre le successive saranno compilate nel reparto ortopedico. Per la buona riuscita dell indagine, è opportuno che ciascuna struttura identifichi un referente (medico anestesista), il quale rappresenta anche il contatto con la sede di gestione dei dati. Il Referente ha le seguenti funzioni: è il responsabile locale dell indagine; individua le persone da coinvolgere; riceve e distribuisce il materiale per l indagine; fornisce consulenza qualora emergano problematiche; raccoglie e valida le schede di sorveglianza; mantiene i contatti con la sede di gestione dei dati. Il referente può avvalersi della collaborazione di alcuni infermieri di anestesia. Nel reparto ortopedico è individuato un pool di medici e di infermieri che garantiscono tutte le attività inerenti alla sorveglianza. Il referente gestisce i rapporti con il laboratorio microbiologico, affinchè tutte le attività di conferma avvengano secondo un protocollo condiviso (allegato al protocollo definitivo dell indagine). 9. VARIABILI DELL INDAGINE Vedi All.1 Scheda rilevazione dati. 10. MODALITÀ ORGANIZZATIVE Le strutture che partecipano all indagine saranno contattate per l adesione formale. Sarà predisposto un kit per ciascuna struttura contenente: a. il protocollo definitivo dell indagine; b. la scheda di sorveglianza; c. il protocollo per la raccolta e invio, in condizioni di asepsi, della punta del catetere al laboratorio di microbiologia; 5

6 d. il protocollo operativo per le indagini microbiologiche sulla punta del catetere; e. tutte le informazioni necessarie per la conduzione della sorveglianza. Qualora possibile, sarà organizzato un incontro di preparazione per gli operatori che dovranno realizzare la sorveglianza. Una volta raccolte le schede, ciascuna struttura provvederà ad inviarle presso la sede di gestione dei dati (Direzione Medica dell Ospedale di San Daniele del Friuli). 11. TEMPI DELL INDAGINE La sorveglianza prevede una durata di 6 mesi. Il tempo di preparazione che precede l inizio della sorveglianza è di circa 1 mese. 12. LIMITI DELL INDAGINE La definizione di caso di infezione è sperimentale, in quanto in letteratura non si trovano esperienze similari. Obiettivo specifico della presente indagine, infatti, è quello di validare tale definizione. 13. ALLEGATI All. 1 Scheda rilevazione dati All. 2 Scheda di adesione 6

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