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1 Influenza pandemica (A/H1N1p) Aggiornamento del

2 INFLUENZA UMANA PANDEMICA - A/H1N1p Aggiornamento al 12 Settembre 2011 A seguito degli ultimi comunicati emessi dall Organizzazione Mondiale della Sanità e del Centro Europeo di Prevenzione e Controllo delle Malattie (ECDC), gli aggiornamenti in merito alla situazione epidemiologica dell influenza pandemica verranno pubblicati a cadenza bisettimanale. Sommario: La circolazione virale nelle regioni dell emisfero settentrionale rimane a livelli minimi; Gli Stati Uniti d America (USA) hanno recentemente confermato 4 casi umani di influenza suina A/H3N2, contenente il gene che codifica per la proteina M dello stipite di influenza pandemica (A/H1N1p); I Paesi della zona tropicale riferiscono una bassa attività influenzale, ma con dei casi sporadici segnalati nelle Americhe (Cuba, Honduras), Africa Occidentale (Camerun, Senegal), Asia meridionale (Bangladesh, Tailandia); La stagione influenzale è iniziata in sud Africa e in Australia. In quest ultima sono stati accertati 25 casi di influenza resistenti alla sostanza antivirale Oseltamivir. I casi accertati, non avevano mai assunto la molecola antivirale nei mesi precedenti. Paesi appartenenti alle zona tropicali dell emisfero settentrionale: La circolazione virale nelle zone temperate dell'emisfero nord è attualmente bassa o nulla. L unica positività accertata, è stata comunicata dal Centro di prevenzione e controllo delle malattie di Atlanta (CDC) che ha evidenziato lo stipite A/H3N2 in un bambino nello stato dell Indiana e in tre casi in Pennsylvania. Il virus accertato, è simile a quello che circola nei suini dal 1988 e che è stato precedentemente isolato in 8 casi umani. Il genoma virale contiene sette degli otto segmenti dei geni del virus A/H3N2 ed un segmento codificante per la proteina M dello stipite pandemico A/H1N1p. Il caso Indiana non ha avuto ne esposizioni ne contatti direttamente con i suini ma solo con mezzi indiretti. Diversamente, per quanto attiene ai tre casi accertati in Pennsylvania, tutti avevano visitato una fiera dove erano presenti suini. Il virus non sembra che si sia diffuso tra gli esseri umani, tuttavia sono in corso indagini per accertare la eventuale diffusione virale. Per eventuali approfondimenti visitare i seguenti siti internet: Paesi della zona tropicale: Nel centro e Sud America tropicale, diversi paesi hanno evidenziato bassi livelli di circolazione virale. Nella Repubblica Dominicana, la trasmissione dell'influenza di tipo B continua a diminuire dal mese di luglio. Casi di influenza continuano ad aumentare a Cuba con la predominanza del virus tipo A/H3N2. Nelle Honduras sono stati registrati casi di influenza di tipo A/H3N2 associati a ricoveri in ospedale con gravi infezioni respiratorie. In altri Paesi dell America centrale non sono stati accertati casi di influenza. Nelle zone tropicali del sud America (Brasile, Bolivia e Colombia) la circolazione virale è terminata alla fine di luglio 2011, ed i virus circolati sono stati rappresentati da: A/H1N1p; A/H3N2; tipo B. Attualmente in Asia tropicale, il virus dell influenza circola a bassi livelli. In Asia meridionale, India, Bangladesh, Thailandia e Singapore sono stati recentemente riportati casi di Influenza tipo A/H3N2, con sporadici isolamenti del virus di tipo B. Nel sud est asiatico, in Vietnam e Cambogia sono stati segnalati casi che hanno evidenziato una ricombinazione tra il virus dell influenza pandemico e quello di tipo B. In entrambi i Paesi, la circolazione virale è in diminuzione. In particolare sono stati rilevati 27 casi di polmoniti virali sostenute dal virus dell influenza, di cui 26 (96%) sono stati identificati come A/H1N1p ed 1 (4%) accertato come virus di tipo B. 2

3 Nell'Africa sub-sahariana, la trasmissione del virus dell influenza è continuata ad ovest del Paese e i rilievi sono diminuiti in Ghana e Togo. In Camerun, tuttavia nelle ultime settimane la circolazione virale è aumentata. In tutti e tre i Paesi, sono stati eseguiti rilievi del virus dell influenza pandemica, quello di tipo B in uguali proporzioni. In Kenya, la circolazione virale è continuata dal mese di marzo 2011, e sono stati accertati i seguenti virus dell influenza: A/H1N1p e quello di tipo B. Paesi della zona temperata dell emisfero meridionale: Sud America In Sud America, la stagione influenzale sembra aver raggiunto il picco nelle ultime settimane. In Cile, le malattie simil influenzali (ILI) sono rimaste invariate rispetto alla situazione accertata negli anni precedenti con un picco di 7 consultazioni per ogni abitanti. Rimangono minimi, i casi accertati nei bambini per infezioni respiratorie sostenute dal virus dell influenza, anche se, sono stati accertati due decessi in corso di virus dell influenza pandemica evidenziati nelle ultime due settimane. Il principale stipite di virus dell influenza accertato in Cile in queste ultime settimane è stato il virus A/H1N1p. In Argentina sono stati identificati i virus dell influenza pandemica, A/H3N2 e l H1N1. In Uruguay sono stati accertati casi di influenza (A/H1N1p, A/H3N2) con una percentuale di mortalità del 2%. Sud Africa La trasmissione del virus dell influenza in Sud Africa è rimasta a bassi livelli dal mese di giugno. Australia, Nuova Zelanda In Australia e nel nuovo Galles del sud sono stati riportati negli ultimi tre mesi, 25 casi di influenza pandemica resistenti alla sostanza antivirale Oseltamivir. Tutti i casi hanno evidenziato la sostituzione H257Y che è nota rappresentare la resistenza sopramenzionata. Il primo virus resistente è stato individuato nella regione di Newcastle nel mese di maggio e l ultimo accertato nel mese di agosto. Tutti i casi evidenziati non avevano assunto la molecola sopramenzionata e gli stessi risiedono in un area di 50 km (area geografica limitata). Tutti i virus isolati sono antigenicamente simili allo stipite A/H1N1 contenuto nell attuale vaccino trivalente indicato per la profilassi immunizzante stagionale. Per ulteriori approfondimenti si consiglia di visionare il seguente sito internet: Complessivamente, la circolazione virale sembra aver raggiunto il suo picco in gran parte del paese, anche se vengono accertati ancora incrementi regionali. Nella parte sud dell Australia, sono stati ricoverati dal 1 di maggio, 88 soggetti di cui 7 trasferiti nel reparto di terapia intensiva in corso di influenza. Il principale virus accertato è stato quello pandemico. L età media dei pazienti è stata di 47,3 anni. Inoltre, l unità pediatrica di sorveglianza australiana ha riferito di 24 casi gravi in corso di influenza in bambini, nel periodo compreso tra il 1 e il 22 agosto Nove di questi sono stat i trasferiti nei reparti di terapia intensiva e sono stati associati al virus A/H1N1p. Nel corso del 2011, sono stati accertati 11 morti per influenza con una media di 53 anni. 8 casi sono stati accertati in corso di influenza pandemica, 2 con l influenza tipo B ed un caso con influenza non sottotipizzata. In Nuova Zelanda, il tasso nazionale di consultazioni ILI è stato del 55,5% per consultazioni e attualmente rimane stabile a livello di soglia stagionale. Il principale virus rilevato in Nuova Zelanda è stato quello di tipo B. Nelle isole del Pacifico, è stata accertata una scarsa circolazione virale, ad eccezione della Samoa, Tonga, Isole Salomone e Kiribati. Samoa ha registrato inoltre un aumento di ILI. Tonga, Isole Salomone e Kiribati hanno riferito un notevole attività influenzale. Europa Durante le settimane del 2011, è stata ripo rtata una bassa intensità e attività del virus dell influenza (Figura 2-3). In termini di diffusione geografica, è stata evidenziata attività solo in Polonia e Regno Unito. In Italia durante la 17 settimana del 2011 sono st ati accertati 412 casi (Inc. 0,52), di cui nella regione Umbria 1 caso (Inc. 0,07) e nelle Marche 2 casi (Inc. 0,54) 3

4 Di seguito si riportano tre mappe pubblicate dall Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO) e dal Centro Europeo di Controllo e Prevenzione delle Malattie (ECDC) riguardanti rispettivamente il numero dei test positivi (Figura 1) per influenza nel Mondo (4 10 settembre 2011), la presenza dei diversi virus influenzali nel territorio europeo (Figura 2) e la sua diffusione durante la settimana del 2011 (Figura 3). Figura 1 4

5 Figura 2 5

6 Figura 3 6

7 Per approfondimenti è possibile consultare i seguenti siti internet: 1) Ministero della Salute 2) Istituto Superiore di Sanità 3) Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO) 4) Il Centro di Controllo delle Malattie (CDC) di Atlanta (USA) 5) Il Centro Europeo di Controllo e Prevenzione delle Malattie (ECDC) 6) L Ufficio Internazionale delle Epizoozie (OIE) 7) Sito internet dell WHO dedicata all influenza 8) Sito internet Influnet A cura della Direzione dell Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell Umbria e delle Marche e in collaborazione con il Dr. Stefano Petrini (s.petrini@izsum.it) Tel Fax