Le imprese del sistema termale toscano. Andamenti economico-finanziari nel triennio secondo i dati di bilancio

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1 Le imprese del sistema termale toscano. Andamenti economico-finanziari nel triennio secondo i dati di bilancio Firenze, Aprile 2015

2 1. Inquadramento generale Il presente rapporto si propone di evidenziare i principali risultati economico-finanziari realizzati dalle imprese termali toscane nel corso del triennio Le elaborazioni proposte sono state realizzate su dati estratti dalla banca dati In-Balance di Infocamere. Nel presente studio sono state incluse venti imprese termali con sede in Toscana, per le quali è disponibile un bilancio statisticamente significativo per ognuna delle tre annualità di riferimento (2011, 2012, 2013). In termini di valore della produzione il dato del 2013 è, nell insieme, pari a circa 64 milioni di euro (di seguito abbreviato in mln), con una forte concentrazione nelle prime due strutture che con 33 mln incidono per quasi il 52% sul totale, seguite in terza posizione da S. Giovanni srl (Rapolano, SI) con il 9% (6 mln). Fra le altre, Chianciano Terme spa e Montecatini Terme spa attivano complessivamente un giro d affari pari a 11 mln (17% del totale), Terme di Montepulciano spa e Terme Antica Querciolaia spa rappresentano un ulteriore 9% (poco meno di 6 mln il valore della produzione) e le restanti undici strutture, nel loro insieme, contribuiscono per quasi l 8% al totale. L analisi che proponiamo è segmentata in tre gruppi di imprese (cfr. tabella a fianco): le «piccole» (valore della produzione fino a 1 mln), le «medie» (fra 1 e 5 mln) e le «grandi» (superiore ai 5 mln). Graduatoria delle imprese del sistema termale toscano secondo il valore della produzione 2013 Valori assoluti (in euro) e composizione % Denominazione Valore della % produzione S.T.B. Società delle terme e del benessere spa ,7 Terme di Saturnia spa ,1 Terme di S. Giovanni Rapolano (Si) srl ,4 Terme di Montecatini spa ,8 Terme di Chianciano spa ,6 IMPRESE TERMALI "GRANDI" ,7 Terme di Montepulciano spa ,6 Terme Antica Querciolaia spa ,5 Terme di Venturina srl ,6 Bagno Santo spa ,0 IMPRESE TERMALI "MEDIE" ,7 Antiche Terme di Sorano srl ,6 Undulna srl ,1 Terme di S. Giovanni Isola d'elba srl ,9 Bagni di Lucca Terme srl ,9 Terme di Petriolo spa ,6 Nuove Terme S. Filippo srl ,6 Terme di Casciana spa ,6 Sorgente S. Elena spa ,5 Antico Albergo terme srl ,4 Consorzio Gest. e Svil. Parco Termale Uliveto T ,3 Terme S. Caterina srl ,1 IMPRESE TERMALI "PICCOLE" ,6 Totale ,0

3 2. Indicatori di sviluppo e margini Ricavi e valore aggiunto La dinamica dei ricavi è in flessione generalizzata in tutte le strutture termali toscane. L aggregato delle piccole ha perso 1,5 mln nel biennio , pari al -27% spalmato quasi equamente fra le due annualità. Anche le grandi hanno accusato una forte contrazione nel passaggio fra il 2011 ed il 2012 (indice da 100 a 88,2) ed un ulteriore piccolo calo nel 2013 (87,4), che ha comportato una limatura dei ricavi di circa mezzo mln. E invece andata decisamente meglio per le medie strutture che, dopo la contrazione del 2013 (indice passato da 100 a 95,5), hanno di seguito mantenuto stabili i circa 8,5 mln complessivi di ricavi annui. Per quanto concerne il valore aggiunto, nel 2013 c è stato un forte recupero delle medie e delle grandi strutture: dopo le perdite del 2012, in cui gli indici sono scesi più di quanto accaduto per i ricavi, queste aziende sono intervenute sui costi esterni riportando il valore aggiunto, rispettivamente, a 95,0 (medie) ed a 97,4 (grandi). Le piccole, invece, evidenziano criticità costanti che hanno portato l indice a 78,5 nel 2012 ed a 65,3 nel 2013, all incirca un terzo in meno rispetto ai 2,8 mln di valore aggiunto iniziali. Alla fine del 2013 i costi esterni incidono sul valore della produzione per il 55,5% nelle grandi strutture (60,1% nel 2011), il 41,6% nelle medie (42,5% nel 2011) ed il 56,9% nelle piccole (52,1% nel 2011). Imprese termali toscane: andamento di ricavi e valore aggiunto Numeri indici in base fissa (2011 = 100) Piccole (fino a 1 mln euro) Medie (da 1 a 5 mln euro) Grandi (più di 5 mln euro) Piccole (fino a 1 mln euro) Medie (da 1 a 5 mln euro) Grandi (più di 5 mln euro) RICAVI VALORE AGGIUNTO

4 2. Indicatori di sviluppo e margini MOL/Ricavi Andamento del rapporto MOL/ricavi nelle imprese termali toscane Valori % 7,4% Piccole (< 1 mln euro) 24,1% -4,4% 5,5% 18,8% Medie (da 1 a 5 mln euro) -9,1% 1,1% 23,6% -1,4% Un altro importante indicatore, in tale ambito, è quello dei margini operativi lordi (MOL = valore aggiunto al netto dei costi del personale), che viene in questo caso rapportato all entità dei ricavi. Le imprese di medie dimensioni sono quelle che esprimono indicazioni migliori sotto il profilo in esame, con un rapporto MOL/ricavi pari al 24% alla fine del 2013, sui livelli del 2012 ed in recupero di circa cinque p.p. (19%) rispetto a quelli del La flessione dei valore aggiunto avvenuta fra il 2011 e il 2013 nelle piccole strutture, vista in precedenza, ha invece comportato per queste imprese anche una flessione dell indicatore in questione, con un MOL che rispetto ai ricavi è passato dall 7% del 2011 all 1% del 2013 (6% nel 2012). Nel biennio i costi del personale si sono infatti ridotti prima del 18,4% (2012) e poi del 7,7% (2013), e dunque meno di quanto non sia accaduto per il valore aggiunto. Il vero elemento debole del sistema sono tuttavia soprattutto le grandi strutture, il cui MOL è stabilmente di segno negativo: ciò significa, in estrema sintesi, che il valore aggiunto non copre neanche i costi del personale. Tradotto in cifre, il gap fra costi di personale e valore aggiunto è stato pari a 2,4 mln nel 2011, a 4,4 mln nel 2012 ed a 650 mila euro nel 2013: rapportato ai ricavi, il MOL è così passato dal -4% del 2011 al -1% del 2013, con un picco negativo del (-9%) nel 2012.

5 3. Redditività operativa Le «piccole» imprese Le imprese del sistema termale toscano: redditività operativa PICCOLE IMPRESE (valore della produzione fino a 1 MLN di ) Rendimento degli investimenti (ROIop) -1,5% -2,0% -2,6% Capital Turnover (CT) Redditività delle vendite (ROS) 0,18 0,14 0,13-8,5% -14,6% -20,2% Costo del lavoro per unità di prodotto (CLUP) 84,5% 87,8% 97,4% Il rendimento degli investimenti misurato dal ROI operativo (ROIop), cioè dal rapporto fra margine operativo netto (MON) e capitale operativo investito netto (COIN), è negativo per le piccole imprese del termale ed in peggioramento nel passaggio dal 2011 (-1,5%) al 2013 (-2,6%). In sostanza, la somma di svalutazioni, accantonamenti ed ammortamenti è superiore al MOL, e da ciò si determina un MON negativo per poco più di 850 mila euro alla fine del Il COIN, invece, ha avuto un rialzo nel 2012, per cui fatto 100 il valore del 2011 è salito a 104,8 nel 2012 per poi tornare nel 2013 ai livelli iniziali (100,1). In particolare, se si scompone il ROIop nelle singole determinanti, l elemento più critico è quelle della redditività delle vendite: il ROS, che misura il rapporto fra MON e fatturato, è sceso dal -8,2% del 2011 al -20,2% del Si riduce inoltre leggermente (da 0,18 a 0,13) anche l indicatore del capital Turnover (CT = rapporto fra ricavi e COIN), che esprime la velocità di rotazione del capitale investito. Nello stesso tempo, il costo del lavoro per unità di prodotto (CLUP), dato dal rapporto fra costo del personale e valore aggiunto, ha infine avuto una forte accelerazione, pari a tredici p. p. (passando dall 84,5% al 97,4%).

6 3. Redditività operativa Le «medie» imprese Le imprese del sistema termale toscano: redditività operativa MEDIE IMPRESE (valore della produzione da 1 a 5 MLN di ) Rendimento degli investimenti (ROIop) 1,3% 1,1% 2,3% Capital Turnover (CT) Redditività delle vendite (ROS) 0,27 0,26 0,26 4,9% 4,2% 8,9% Costo del lavoro per unità di prodotto (CLUP) 59,1% 65,2% 59,7% Le imprese termali comprese nella fascia 1-5 mln di euro esprimono al contrario indicatori di redditività decisamente più confortanti, visto che il ROIop è positivo ed in netto miglioramento nel 2013 (al 2,3% dal 1,1% del 2012). In questo caso migliora soprattutto il ROS, che sfiora nel 2013 addirittura i 9 p.p. dopo la lieve flessione del L ottima performance, ottenuta con un valore della produzione immutato nei due anni, è dovuta al balzo del MON, determinato come visto dalla crescita del MOL in un quadro di stabilità dell ammontare complessivo relativo alle spese per svalutazioni, accantonamenti ed ammortamenti. Stabile poi il CT, su livelli sostanzialmente invariati durante tutto il triennio considerato, attestandosi fra l altro su valori praticamente doppi rispetto a quelli delle «piccole» strutture (anche se inferiore a quelli delle «grandi»). IL CLUP, nel 2013 (59,7%), è infine rientrato sui livelli del 2011 (59,1%) dopo il balzo in avanti del 2012: tale indicatore è inoltre inferiore di 38 p.p. rispetto al corrispondente dato calcolato sulle «piccole» strutture, ed a 43 p.p rispetto a quello delle «grandi», segnalando più elevati livelli di produttività per il raggruppamento dimensionale in questione.

7 3. Redditività operativa Le «grandi» imprese Le imprese del sistema termale toscano: redditività operativa GRANDI IMPRESE (valore della produzione con oltre 5 MLN di ) Rendimento degli investimenti (ROIop) -6,1% -8,9% -5,6% Capital Turnover (CT) Redditività delle vendite (ROS) 0,41 0,40 0,40-14,9% -22,4% -14,2% Costo del lavoro per unità di prodotto (CLUP) 111,0% 123,9% 103,1% Il quadro delle redditività operativa delle strutture più grandi è sicuramente il più critico, alla luce di più indicatori negativi. In particolare, il MON è negativo: nello specifico, ciò significa che alla fine del 2013 togliendo dal valore aggiunto i costi del personale e l ammontare complessivo delle svalutazioni, accantonamenti ed ammortamenti si sono determinate perdite per 6,8 mln di euro (-10,8 mln nel 2012). Conseguentemente, il ROIop (MON/Coin) alla fine del 2013 è risultato negativo per 5,6 punti percentuali, un dato comunque meno accentuato rispetto sia al 2012 (-8,9%) che al 2011 (-6,1%). Il dato del MON incide evidentemente anche sul segno negativo del ROS, il cui valore alla fine del 2013 è pari al -14,2% sebbene risulti anche in questo caso in miglioramento rispetto al 2012 (-22,4%). Un evidenza preoccupante è infine data dal livello del CLUP, da cui risulta in pratica come il valore aggiunto, nei tre anni considerati, non arrivi neanche come detto in precedenza a coprire i costi di personale. Il rapporto fra i due aggregati, pari al 111,0% nel 2011, è passato addirittura al 123,9% nel 2012, per ridiscendere al 103,1% nel 2013.

8 4. Redditività netta Le imprese del sistema termale toscano: redditività netta Valori % Piccole (fino a 1 mln euro) Incidenza oneri finanziari 3,4% 5,2% 5,2% Incidenza imposte 1,5% 0,1% 1,1% Utile dell'esercizio -15,6% -21,7% -22,9% Medie (da 1 a 5 mln euro) Incidenza oneri finanziari 6,8% 7,7% 6,7% Incidenza imposte 1,6% 1,3% 0,1% Utile dell'esercizio -7,9% -9,1% -2,4% Grandi (più di 5 mln euro) Incidenza oneri finanziari 6,0% 7,1% 5,7% Incidenza imposte 0,2% 0,3% 1,8% Utile dell'esercizio -21,1% -40,7% -13,9% Il 2013, per le medie e le grandi strutture termali, ha segnato una discesa del peso degli oneri finanziari in rapporto al fatturato: il miglioramento è stato di un p.p. per le prime (dal 7,7% al 6,7%), e di quasi un p.p. e mezzo per le seconde (dal 7,1% al 5,7%). L indicatore è invece stabile per le piccole (5,2%) se il confronto avviene con il 2012, ma in netto peggioramento se la comparazione è con il L incidenza delle imposte sul fatturato, alla fine del 2013, è dell 1,8% per le grandi strutture, dell 1,1% per le piccole e soltanto dello 0,1% per le medie. In pratica, nell ultimo anno considerato, le medie e le grandi strutture hanno «scambiato» le performance rispettivamente acquisite su tale fronte negli anni precedenti, visto che nel 2011 e nel 2012 l incidenza delle imposte era stata più elevata nelle medie (1,6% nel 2011 ed 1,3% nel 2012) rispetto alle terme di livello dimensionale superiore (0,2% nel 2011 e 0,3% nel 2012). L utile di esercizio, misurato anche in questo caso in rapporto al fatturato, nei tre anni considerati è stato decisamente negativo per le piccole e le grandi strutture, con picchi pesanti nel 2012 (rispettivamente -21,7% e - 40,7%), seguito da un deciso alleggerimento nel 2013 per le «grandi» (-13,9%) e da un ulteriore leggero peggioramento per le piccole (-22,9%). Le medie strutture sono invece state in grado di contenere le perdite: nel 2013 tale indicatore si è collocato al -2,4%, in deciso recupero rispetto al -7,9% del 2011 ed al -9,1% del 2012.

9 5. Autonomia patrimoniale e finanziaria Le imprese del sistema termale toscano: autofinanziamento e coverage degli oneri finanziari Valori % Piccole (fino a 1 mln euro) Autonomia finanziaria 67,9% 68,4% 68,0% Coverage oneri finanziari 2,2 1,1 0,2 Medie (da 1 a 5 mln euro) Autonomia finanziaria 44,9% 44,2% 44,3% Coverage oneri finanziari 3,5 2,5 3,5 Grandi (più di 5 mln euro) Autonomia finanziaria 35,4% 30,5% 28,4% Coverage oneri finanziari -0,7-1,3-0,2 Il grado di autonomia finanziaria delle terme toscane, misurato come rapporto fra patrimonio netto e totale attivo, è ben differenziato a seconda delle dimensioni: le piccole strutture sono maggiormente autonome su tale fronte, con indici sostanzialmente stabili nel biennio (pari all incirca al 68%), mentre le medie strutture si collocano al di sotto di circa 14 p.p. (intorno al 44%), con livelli anche in questo caso pressoché identici fra il 2011 ed il Per le grandi strutture, l indicatore dell autonomia finanziaria si attesta infine al 28,4% nel 2013, in ulteriore ribasso rispetto ai corrispondenti valori del 2011 (35,4%) e del 2012 (30,5%). I dati sulla capacità di copertura degli oneri finanziari sono in effetti molto preoccupanti per le grandi strutture: il segno è negativo, e l entità di tale valore è andata peggiorando fra il 2011 ed il 2012 (da -0,7 a -1,3), per poi attenuarsi decisamente nel 2013 (-0,2), anno in cui a fronte dei 2,7 mln di oneri finanziari da sostenere le «grandi» imprese hanno conseguito un MOL negativo per 650 mila euro. Crescenti preoccupazioni si registrano poi anche per le piccole imprese: in questo caso il coverage degli oneri finanziari ha infatti evidenziato un progressivo peggioramento, passando prima dal 2,2 (2011) all 1,1 (2012), per poi scendere nel 2013 ben al di sotto della «soglia critica» dell unità (0,2 il dato dell ultimo anno), segnalando come i flussi di cassa generati dall attività svolta siano ben al di sotto degli oneri finanziari da corrispondere. Alla fine del 2013 è risultata invece decisamente più rosea la situazione per le medie strutture (3,5), con un grado di coverage in recupero rispetto al 2012.

10 Riconoscimenti Il presente materiale è disponibile anche sul sito nell area territoriale Toscana, area tematica «Turismo», al seguente link: Per informazioni: Unioncamere Toscana Ufficio Studi Via Lorenzo il Magnifico, Firenze Tel Mail Web Elaborazioni e testo a cura di: Andrea Cardosi Coordinamento: Riccardo Perugi Si ringrazia Marco Batazzi (CCIAA Firenze) per la collaborazione offerta nella produzione dei dati di base.

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