Il programma CAFE: Clean Air for Europe e la nuova normativa Europea
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- Casimiro Palla
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1 Il programma CAFE: Clean Air for Europe e la nuova normativa Europea Luisa Marelli IES Transport and Air Quality Unit European Reference Laboratory for Air Pollution (ERLAP) I Ispra (VA) 1
2 Contenuto 1. CAFE: contenuti e obiettivi 2. Strategia Tematica sull inquinamento dell aria: obiettivi e politiche 3. Implicazioni per il monitoraggio della qualita dell aria 4. Nuova direttiva sulla qualita dell aria 2
3 Che cos e la Strategia Tematica? Institute for Environment and Sustainability Convegno FAST- Verona, 24 ottobre o EAP Decisione del Consiglio e del P.E. (luglio 2002): Ambiente 2010, il nostro futuro, la nostra scelta Stabilisce le basi per l implementazione di nuove politiche ambientali in EU nel periodo e definisce le azioni da intraprendere Raggiungere livelli di qualita dell aria che non comportino rischi o impatti negativi significativi per la salute umana e per l ambiente (Art th EAP) > morti premature ogni anno per inquinamento dell aria, aspettativa media di vita ridotta di circa 8 mesi per il PM 2.5 (1-2 anni in alcuni Paesi) 3
4 4 aree tematiche prioritarie: Cambiamenti climatici Natura e biodiversita Ambiente e salute Risorse naturali e rifiuti Sviluppo di 7 Strategie tematiche, inclusa una strategia coerente e integrata sull inquinamento dell aria: Aria Prevenzione rifiuti e riciclaggio Ambiente marino Suolo Pesticidi Risorse naturali Ambiente urbano Nuova Strategia entro il 2005! 4
5 OBIETTIVI: 1. definizione di una politica coerente e integrata sulla qualita dell aria 2. Riesame delle direttive sulla qualita dell aria e NEC 3. Sviluppo di nuovi sistemi di informazione, modelli e previsione di inquinamento Approccio integrato con le altre politiche ambientali Coinvolgimento degli stakeholder (industrie e ONG per l ambiente) Analisi dei costi/benefici 5
6 Il programma CAFE Institute for Environment and Sustainability Convegno FAST- Verona, 24 ottobre 2007 Aria pulita per l Europa: verso una strategia tematica per la qualita dell aria (COM(2001)245) Supporto tecnico per lo sviluppo della Strategia Tematica Valutazione dell efficacia della normativa in corso revisione delle politiche sulla qualita dell aria definizione di obiettivi intermedi fino al
7 Salute: PM 2.5 & Ozono Problemi respiratori, effetti cardiovascolari fino a morte prematura Soglia di rischio non identificata Piogge acide (SO 2, NO x, NH 3 ) effetti sulle acque e sugli ecosistemi terrestri perdita di flora e fauna Eutrofizzazione (NO x, NH 3 ) perdita di biodiversita Ozono crescita ridotta di foreste, colture e vegetali danni a edifici e monumenti 7
8 Baseline scenario Scenario A Andamento delle emissioni fino al 2020 Scenario B Scenario C MTFR 8
9 Perdita nell aspettativa media di vita a causa del PM 2.5 (mesi) milioni di anni-vita (5.5 mesi) ) o 272,000 morti premature nel 2020 con l attuale normativa! Calcoli basati sulle medie meteorolgiche per gli anni 9
10 Percentuale di ecosistemi con deposizione di azoto superiore al livello critico nel Km 2 con eccesso di eutrofizzazione Al momento nessuna politica! 10
11 Costi di abbattimento fino al 2020(M /anno) Institute for Environment and Sustainability Convegno FAST- Verona, 24 ottobre
12 Obiettivi intermedi tra scenario A (low) e scenario B (mid) (da rivedere entro 5 anni) 12
13 Miglioramento negli indicatori per la salute e l ambiente secondo la Strategia (rispetto all anno 2000) 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100% Health (PM2.5) Current legislation Further improvement Health (ozone) Forest acidification Ecosystem acidification Freshwater acidification Eutrophication Forest damage (ozone) 13
14 Effetti nel 2000 e 2020 secondo gli obiettivi della strategia (CAFE mid-range) PM Eutrofizzazione Ozono Acid., foreste Acid., laghi Acid, semi-nat. 14
15 Euro 5 (mezzi leggeri) e Euro 6 (mezzi pesanti) Revisione della direttiva sui limiti nazionali di emissioni (NEC) secondo gli obiettivi identificati dalla Strategia Impianti di combustione: Revisione della direttiva per grossi impanti Estensione della direttiva IPCC ai piccoli impanti? Emissioni di NO x dalle navi (Convenzione sull Inquinamento Marino) Agricoltura (NH 3 ) Contenuto di N nei mangimi animali Revisione della direttiva IPPC per l agricoltura intensiva (utilizzo eccessivo di fertilizzanti azotati) Revisione della normativa sulla Qualita dell Aria 15
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17 Proposta di riunire in un testo unico le attuali direttive: Institute for Environment and Sustainability Convegno FAST- Verona, 24 ottobre 2007 Direttiva Quadro (1996/62/EC) 1 a direttiva derivata (1999/30/EC): SO 2, NO 2, NO x, PM 10, Pb 2 a direttiva derivata (2000/69/EC): CO e benzene 3 a direttiva derivata (2002/3/EC): O 3 4 a direttiva derivata (2004/107/EC): metalli pesanti e IPA Decisione del Consiglio per scambio di informazioni e dati dalle reti di monitoraggio (1997/101/EC) Consultazione delle parti interessate (industrie, stati membri, EEA, OMS etc.) Consultazione via internet (11578 risposte!) ( 17
18 Proposta della Commissione: Institute for Environment and Sustainability Convegno FAST- Verona, 24 ottobre 2007 Mantenere i valori limiti attuali (PM 10 ) PM 2.5 comporta rischi maggiori per la salute PM 10 non puo essere abbandonato PM 2.5 e piu rappresentativo per emissioni antropogeniche monitoraggio piu globale Esposizione a lungo termine va valutata Flessibilita nella data di conseguimento degli obiettivi solo emissioni antropogeniche possono essere regolate possibilta di sottrarre il contributo delle sorgenti naturali Passare ad un sistema di scambio informazioni piu semplice (INSPIRE) 18
19 Proposta della Commissione: Institute for Environment and Sustainability Convegno FAST- Verona, 24 ottobre Obiettivi ambientali per il PM 2.5 A. Livello massimo di concentrazione: media annuale 25 µg/m³ da rispettare ovunque B. Obiettivo di riduzione dell esposizione (tra 2010 e 2020): -Ridurre del 20% l esposizione in ambiente urbano - Indicatori di esposizione: media dei 3 anni precedenti (valutazione 2010 e 2020) - possibilita di revisione dopo 5 anni 19
20 Implicazioni per il monitoraggio della Qualita dell aria: PM Institute for Environment and Sustainability Convegno FAST- Verona, 24 ottobre 2007 Conformita dei sistemi di monitoraggio in continuo Fattori di correzione Test di equivalenza Definizione di uno standard per gli strumenti continui Valutazione efficente dei livelli nazionali di emissione: Inventari di emissione per il PM mostrano grandi incertezze Stabilire LV corretti applicare misure appropriate: Frazioni e specie differenti hanno tossicita diverse? Quali sono le sorgenti piu rilevanti? Quanto contribuiscono le sorgenti naturali? 20
21 Composizione media di PM 10 in due siti urbani Unacc. 29% PM10 Lisbon NO3 7% nssso4 6% NH4 1% nssca 2% PM10 Madrid NO3 4% nssso4 5% NH4 1% EC 11% nssca 5% Sea salt 0% Other ions 0% OM 7% EC 5% Other ions 0% Sea salt 43% Unacc. 56% OM 18% A Madrid la frazione inorganica insolubile (Unacc.) e in perfetta correlazione con nssca, tracciante per materiale crostale Unaccounted (µgm-³) y = 9.3x R 2 = nssca (µgm-³) 21
22 Implicazioni per il monitoraggio della Qualita dell aria: Azoto Institute for Environment and Sustainability Convegno FAST- Verona, 24 ottobre 2007 Azoto in ambiente ha grande mobilita e si trasforma facilmente per reazione Aumento sostanziale per emissioni antropogeniche quali: Azoto da feritilizzanti NO x da combustibili fossili Ciclo dell azoto molte delle reazioni nel ciclo dell azoto non sono ancora quantificabili per mancanza di dati 22
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24 Implicazioni per il monitoraggio della Qualita dell aria: deposizione Institute for Environment and Sustainability Convegno FAST- Verona, 24 ottobre 2007 Valutazione corretta degli impatti: Approccio relativo agli effetti deve basarsi sui flussi, non su concentrazioni Implicazioni per: ozono: misure di flussi anziche velocita di deposizione basata sulle concentrazioni Composti acidificanti e eutrofizzanti: deposizione totale anziche solo deposizione umida 24
25 Co-decisione: stato di fatto Institute for Environment and Sustainability Convegno FAST- Verona, 24 ottobre 2007 Proposta della Commissione a Settembre 2005 P.E.: 1a lettura settembre 2006 emendamenti Accordo politico del Consiglio 23 ottobre 2006 posizione comune 25 giugno 2007 Commissione appoggia la posizione comune 2a lettura: ORA (plenaria del P.E. 12/12/07 - in vigore dal 2008?) 25
26 Differenze tra Consiglio e PE (1a lettura) Institute for Environment and Sustainability Convegno FAST- Verona, 24 ottobre 2007 PM 10 EP: ridurre il valore limite giornaliero, rafforazare la media annuale e prolungare la data di raggiungimento del target (2014) PM 2.5 EP: - ridurre il limite annuo (20 µg/m³) - Riduzione differenziata dell esposizione <10µg/m3 0% riduzione nazionale 10-15µg/m3 riduzione variabile al 10% 15-20µg/m3 riduzione 15% 20-25µg/m3 riduzione 20% >25µg/m3 tutte le misure per raggiungere 20 µg/m3 26
27 QA/QC Institute for Environment and Sustainability Convegno FAST- Verona, 24 ottobre 2007 Cosa e rimasto. concetto del metodo di riferimento e di equivalenza Obiettivi di Qualita dei Dati definizione delle autorita competenti (certificazione strumenti e reti, garanzia di accuratezza ecc.) piani di controllo qualita E cosa e cambiato. Tracciabilita per tutte le misure Laboratori Nazionali di riferimento: Accreditamento entro il 2010 Mutuo riconoscimento dei dati (es. test report emessi da altri Stati Membri) dimostrazione di equivalenza 27
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