9a. Scritture di assestamento. Prof. Fabio Corno Dott. Stefano Colombo

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1 9a. Scritture di assestamento Prof. Fabio Corno Dott. Stefano Colombo Milano, Febbraio 2013

2 SITUAZIONE CONTABILE Al termine del giorno 31 dicembre dell anno di riferimento, si chiudono i conti e se ne evidenzia la situazione contabile (elenco ordinato dei saldi dei conti ad una certa data). Codice Denominazione conto Impianti e macchinari Crediti v/clienti Banche c/c attivi Debiti v/fornitori Capitale sociale Merci c/vendite Merci c/acquisti Stipendi e salari Totali Saldi DARE AVERE DARE AVERE (Il saldo eccedenza deve essere indicato nella sezione dove il totale è maggiore) Naturalmente, come già evidenziato in precedenza, il totale degli importi scritti in dare deve essere uguale al totale degli importi scritti in avere. 2

3 SITUAZIONE CONTABILE /2 La situazione contabile riporta tutti i saldi a fine periodo e pone le basi per la redazione del bilancio di esercizio. Relativamente al metodo di compilazione, è possibile identificare i saldi: Per totali - inserendo per ogni conto il totale degli addebiti e degli accrediti Per totali ed eccedenze - per ogni conto sono riportati sia i totali progressivi dare e avere, sia la loro eccedenza (saldo) nella sezione in cui il totale è maggiore Per eccedenze - se per ogni conto è indicata solo l eccedenza (saldo) nella sezione il cui totale è maggiore Risulta a questo punto necessario integrare/modificare i risultati emersi dalla situazione contabile, attraverso delle scritture di assestamento dei conti: a) Scritture di completamento b) Scritture di integrazione c) Scritture di rettifica d) Scritture di ammortamento 3

4 SCRITTURE DI ASSESTAMENTO a) LE SCRITTURE DI COMPLETAMENTO Sono misurate da variazioni finanziarie liquidabili nel loro esatto ammontare solo a fine anno e sono: Interessi c/c bancari Canoni che scadono il giorno successivo alla chiusura dell esercizio Crediti e debito IVA Saldo a debito o a credito v/inps Raggruppamento dei c/c Bancari b) LE SCRITTURE DI INTEGRAZIONE Riguardano costi e ricavi o quote misurate da variazioni finanziarie future ma di competenza dell esercizio in corso, per esempio: Ratei - quote di entrate o di uscite già maturate ma non ancora liquidate Fatture da emettere/ Fatture ricevere TFR (Trattamento di fine rapporto) Fondi rischi e oneri (incerto tempo e ammontare) (fondi rischi crediti, fondi rischi cambi, fondo imposte) 4

5 SCRITTURE DI ASSESTAMENTO /2 c) LE SCRITTURE DI RETTIFICA Hanno il compito di eliminare i costi e i ricavi già registrati in Co.Ge. in quanto hanno avuto la loro manifestazione finanziaria ma non sono ancora economicamente maturati (principio di competenza economica). Le scritture di rettifica stornano componenti di reddito già rilevati ma non di competenza dell esercizio. Tali scritture riguardano: Rimanenze di magazzino (per le quali è già stato sostenuto il costo, ma che nel corso dell esercizio non sono state utilizzate o vendute) Risconti attivi e passivi (quote di costi e ricavi già rilevati, ma non ancora maturati) Esempi di registrazione: Merci in magazzino a Merci c/rimanenze Finali Risconti Attivi a Costo sospeso Ricavo sospeso a Risconto passivo 5

6 Saldo RATEI (EVENTO POSTICIPATO - AGGIUNGO) Se un costo o un ricavo è, in parte di competenza di un esercizio e, in parte, di competenza di uno o più esercizi successivi e la manifestazione finanziaria è posticipata rispetto alla manifestazione economica ci troviamo di fronte ad un rateo. I ratei possono essere: Attivi - Se al termine dell esercizio occorre rilevare un ricavo non ancora registrato, ma di competenza dell esercizio Passivo - Se al termine dell esercizio occorre rilevare un costo non ancora registrato, ma di competenza dell esercizio ESEMPIO - Rateo Passivo: Affitto (1.200 euro), saldo al 01/03/ /01 01/03 31/12/ /03/ (Importo di competenza 2010) 300 Competenza del

7 Saldo RISCONTO (EVENTO ANTICIPATO - TOLGO) Se un costo o un ricavo è, in parte di competenza di un esercizio e, in parte, di competenza di uno o più esercizi successivi e la manifestazione finanziaria è anticipata rispetto alla manifestazione economica ci troviamo di fronte ad un risconto. I risconti possono essere: Attivi - Se al termine dell esercizio occorre rilevare un costo già registrato, ma di competenza dell esercizio successivo Passivo - Se al termine dell esercizio occorre rilevare un ricavo già registrato, ma di competenza dell esercizio successivo ESEMPIO - Risconto Attivo: Affitto (1.200 euro), saldo al 01/03/ /01 01/03 31/12/ /03/ (Importo di competenza 2010) 300 Competenza del

8 SCRITTURE DI ASSESTAMENTO /3 d) LE SCRITTURE DI AMMORTAMENTO Sono scritture di assestamento che comportano delle rettifiche alle attività aventi vita pluriennale, al fine di poter attribuire ai singoli esercizi la quota di costo di competenza. È un procedimento tecnico-contabile attraverso il quale il costo d acquisto di un immobilizzazione viene ripartito fra gli esercizi della sua «vita utile» (ovvero, «spalmato» su più esercizi) e inizia dal momento in cui l immobile è pronto all uso. Tali scritture riguardano: Beni materiali Beni immateriali. Tutte le immobilizzazioni tecniche vanno assoggettate ad ammortamento, a eccezione di quelle la cui utilità economica non si esaurisce (per esempio i terreni). 8

9 SCRITTURE DI ASSESTAMENTO /4 Il calcolo dell ammortamento presuppone la determinazione dei seguenti elementi: il valore da ammortizzare Dato dalla differenza tra il costo di acquisto dell immobilizzazione e il suo presumibile valore residuo al termine del periodo di vita utile (così esiguo che, in genere, non se ne tiene conto) la vita utile dell immobilizzazione Corrisponde al periodo di tempo (espresso in numero di esercizi) durante il quale si prevede di utilizzare l immobilizzazione nell attività produttiva. Questa, dipende da: - Durata fisica, periodo oltre il quale non è più conveniente mantenere in funzione il bene - Obsolescenza, il superamento tecnologico determinato dall introduzione sul mercato di modelli innovativi in grado di fornire prestazione più efficienti o di qualità più elevata il criterio di ammortamento Modo con il quale ripartire il valore da ammortizzare nell arco della vita utile del bene 9

10 LA CHIUSURA DEI CONTI A seguito delle scritture di assestamento occorre predisporre: le scritture di epilogo Con tali registrazioni si fanno confluire a Conto Economico tutti i costi e i ricavi di competenza dell esercizio; l obiettivo è di ottenere come saldo l utile o la perdita dell esercizio (Si tenga presente che Conto Economico, quale conto di epilogo, funziona solo a fine anno) le scritture di chiusura Con tali registrazioni si fanno confluire a Stato Patrimoniale i saldi dei conti ancora aperti: - conti alle attività - conti alle passività - conti di patrimonio netto (Questi conti si chiudono nello Stato Patrimoniale Finale e rappresentano gli elementi che formano il patrimonio. Sono chiamati conti patrimoniali) il bilancio d esercizio 10

11 GRADO DI OGGETTIVITÀ DEI VALORI DI BILANCIO Analizzando i valori dell esercizio dal punto di vista della loro relativa oggettività si ha la seguente classificazione: Valori oggettivi Si tratta di esiti di misurazioni che offrono una visione esatta e incontrovertibile dei fenomeni gestionali da essi rappresentati (per esempio, il valore della «cassa») Valori stimati Sono valori soggettivi esito di valutazioni in merito ad aspetti gestionali che in data di chiusura dell esercizio è impossibile (o è imprudente) pretendere di misurare con esattezza; ma lo saranno in futuro (per esempio, i crediti commerciali non aventi solide garanzie) Valori congetturati Sono valutazioni soggettive esiti di valutazioni congrue che mai, nemmeno in futuro, sarà possibile misurare esattamente (per esempio, il valore dell ammortamento di un bene durevole) Vi sono infine ulteriori aspetti di soggettività correlati a decisioni che si rendono necessarie al fine di riclassificare e rappresentare correttamente i valori nelle sintesi di bilancio. 11

12 SINTESI DEI PRINCIPALI PROCESSI NELLA REDAZIONE DI BILANCIO 3. Valutazioni di bilancio 4. Rettifiche di fine esercizio 5. Chiusura dell esercizio 1. Apertura dell esercizio 2. Rilevazioni dell esercizio 6. Sintesi dell esercizio 7. Redazione del bilancio legale Tempo Start-up dei valori Periodo amministrativo Storno e integrazione dei valori Raccolta, classificazione e registrazione sistematica dei valori sorti nel periodo amministrativo Riassunzione e sintesi dei valori Nuovo start-up dei valori 12

13 «CLAUSOLE GENERALI» DI REDAZIONE (Art c.c.) «Il bilancio deve essere redatto con chiarezza e deve rappresentare in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria della società e il risultato economico d esercizio» I postulati di fondo sono: CHIAREZZA nella redazione Fa riferimento alla realtà storica che il bilancio deve rappresentare. Si rispetta la verità se si iscrive nell attivo dello stato patrimoniale un immobilizzazione esistente alla data di bilancio, ovvero nel conto economico un costo effettivamente sostenuto dall impresa. RAPPRESENTAZIONE VERITIERA E CORRETTA della situazione patrimoniale finanziaria e del risultato economico Fa riferimento al rispetto degli idonei e appropriati criteri contabili / giuridici nella determinazione dei valori di bilancio. Rispetto della competenza economica, iscrizione di beni strumentali al costo di acquisizione rettificato da ammortamenti sistematicamente e congruamente determinati. Oggettività e obiettività dell informazione fornita dal bilancio. L informazione che deve essere neutrale. 13

14 «PRINCIPI GENERALI» DI REDAZIONE DEL BILANCIO Art bis del Codice Civile: «nella redazione del bilancio devono essere osservati i seguenti postulati»: Prudenza - Si possono indicare esclusivamente gli utili «realizzati» alla data di chiusura dell esercizio e si deve tener conto dei rischi e delle perdite di competenza dell esercizio anche se conosciuti dopo la chiusura dello stesso. Tutte le perdite, anche presunte o probabili, devono essere iscritte in bilancio anche se non definitivamente realizzate e anche se conosciute dopo la data di chiusura dell esercizio. Continuità - Assunto di base è che l impresa continui la propria attività nel tempo, dunque la valutazione delle voci deve essere eseguita nella prospettiva di continuazione dell attività. I beni di un impresa hanno un valore che deriva dall essere strumentali alla produzione del reddito aziendale e quindi non devono essere valorizzati per se stessi (Costo come criterio base delle valutazioni e obbligo di svalutazione dei beni patrimoniali quando il loro valore d uso si riduce). Competenza (analizzata in seguito) 14

15 «PRINCIPI GENERALI» DI REDAZIONE DEL BILANCIO /2 Prevalenza degli aspetti sostanziali su quelli formali La valutazione delle voci deve avvenire tenendo conto della funzione economica dell elemento dell attivo e del passivo considerato, ovvero vince la sostanza economica dell operazione (reale causa che motiva/determina l operazione) sul suo aspetto formale (rappresentazione giuridico-contrattuale). Esempio: LEASING FINANZIARIO, la cui natura economica consiste in un finanziamento, mentre l aspetto formale-giuridico è assimilato a quello del contratto di locazione. Costanza dei criteri di valutazione - i criteri di valutazione non possono essere modificati da un esercizio all altro, se no attraverso deroghe - in casi eccezionali - e comunque motivati in nota integrativa, indicandone l influenza sulla rappresentazione della situazione patrimoniale, finanziaria e del risultato economico Neutralità - Il redattore del bilancio deve essere imparziale nelle valutazioni discrezionali tecniche, senza privilegiare o ingannare nessun particolare interlocutore dell azienda. Rilevanza Il bilancio d esercizio deve esporre solo quelle informazioni che hanno un effetto significativo e rilevante sui dati di bilancio e sul processo decisionale dei destinatari. Inoltre, I bilanci d esercizio devono essere confrontabili (comparabilità) e verificabili con quelli degli esercizi precedenti ed deve essere utilizzata una sola moneta di conto (omogeneità). 15

16 PRINCIPIO DI COMPETENZA ECONOMICA Mentre le rilevazioni effettuate durante l anno tengono conto dell aspetto finanziario (originario) delle operazioni, la valutazione del reddito d esercizio deve fare riferimento alla loro competenza economica. Di conseguenza: I costi di competenza riguardano i fattori che nel periodo considerato sono stati impiegati nella produzione/vendita nello stesso lasso di tempo I ricavi di competenza riguardano le vendite di beni e servizi del periodo considerato Il concetto di competenza ha differenti significati: competenza economica - l esercizio nel quale far ricadere un componente reddituale, affinché partecipi alla formazione del risultato d esercizio: ricavo di competenza esercizio se realizzato lo sforzo per la sua acquisizione (passaggio di proprietà); costo di competenza dell esercizio se si realizza il ricavo ad esso correlato competenza contabile - quando si deve registrare competenza monetaria - quando si deve pagare/incassare 16

17 PRINCIPIO DI COMPETENZA ECONOMICA /2 ESEMPI DI COSTI SOSPESI Taluni costi già rilevati in contabilità possono non riferirsi all esercizio, cioè non siano di competenza dell esercizio in corso: Rimanenze Per il principio di correlazione, i costi relativi ai beni/servizi incorporati nelle rimanenze devono essere sospesi. In tal modo, nell esercizio in corso gravano solo i costi dei prodotti effettivamente venduti, quindi associati a ricavi già conseguiti. Costi pluriennali Le risorse (fattori produttivi) a lento ciclo di utilizzo cedono la loro utilità nel corso di più esercizi. È allora necessario suddividere il costo di acquisto (che misura l utilità complessivamente ceduta) nei diversi esercizi cui tale fattore produttivo partecipa. La partecipazione al risultato d esercizio avviene mediante il calcolo della quota di ammortamento, che esprime la quota parte del costo del cespite, di competenza dell esercizio. 17

18 PRINCIPIO DI COMPETENZA ECONOMICA /3 In sintesi, i costi ed i ricavi rilevati nel corso della gestione: non sono tutti riferibili all esercizio in corso non sono tutti di competenza dell esercizio È dunque necessario: Attribuire all esercizio costi e ricavi che avranno manifestazione finanziaria futura ma competenza economica nell esercizio Rinviare costi e ricavi che hanno già avuto la loro manifestazione finanziaria ma la cui competenza economica appartiene all esercizio futuro 18

19 CONTATTI Milano-Bicocca University Via Bicocca degli Arcimboldi, 8 (MI) Tel /7576 Fax Prof. Fabio Corno fabio.corno@unimib.it Dott. Stefano Colombo stefano.colombo@unimib.it 19

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