Il terminal container di Vado Ligure. - Il progetto -

Transcript

1 V A S P Il terminal container di Vado Ligure - Il progetto -

2 La realtà del porto di Savona-Vado: porta privilegiata per il Centro Europa La crescita costante dei traffici dal Far East attraverso il Canale di Suez sta richiamando l attenzione del mondo dello shipping sui porti del Mediterraneo Nord Occidentale che rappresentano un accesso privilegiato al mercato europeo. In particolare, i porti liguri (Genova, La Spezia e Savona-Vado) si trovano in una posizione strategica per servire le regioni dell Europa centro meridionale (Val Padana, Baviera, Baden Württemberg, Svizzera, Austria), dove vivono oltre 50 milioni di persone e dove si concentra il 70% della produzione europea. I tre porti liguri movimentano circa il 30% dei traffici via mare dell Italia e il 65% del traffico containerizzato (escluso il transhipment); in complesso, nel 2004 essi hanno movimentato 90 milioni di tonnellate di merce (tra cui 40 milioni di general cargo), 2,7 milioni di TEU e 4 milioni di passeggeri, attraverso 50 terminal specializzati in grado di servire qualunque tipo di nave e di merce. Liguria - Italia - Europa Se il posizionamento geografico del sistema portuale ligure è per sua natura ottimale, non vanno però dimenticate sia la situazione di estrema debolezza dei suoi collegamenti con le grandi infrastrutture di trasporto, sia la mancanza di terminal portuali atti ad ospitare le nuove navi di grandi dimensioni. Partendo da queste considerazioni, la politica dell Autorità Portuale di Savona, in stretta intesa con le Amministrazioni Locali interessate, è stata quella di dotare l area portuale di Vado Ligure di un sistema di collegamenti dedicati alla connessione diretta (strade di proprietà e viabilità industriale dedicata) al nodo autostradale di Savona e quindi alla direttrice Est-Ovest della Genova-Ventimiglia e alla direttrice Nord costituita dalla Torino-Savona. Per quest ultima direttrice è poi di grande rilevanza l avvio dei lavori dell autostrada Asti-Cuneo, che ne permette un collegamento diretto con la Torino-Piacenza e quindi con tutta la dorsale autostradale dell area del Nord-Ovest. Questo scenario consente, per ogni direzione, di by-passare i nodi autostradali genovesi di Voltri e di Genova Ovest, il cui livello di saturazione risulta già oggi al limite di una economicità operativa. 1

3 AUSTRIA SVIZZERA BRENNERO TARVISIO BOLZANO A23 DOMODOSSOLA LOMBARDIA A22 A28 TRIESTE A4 A26 CHIASSO A9 VENICE A27 VALLE D'AOSTA A4 A8 Milano A4 VERONA A4 A31 A4 A5 A1 A21 FRANCIA A32 Torino A21 A4 ASTI ALESSANDRIA A21 PIACENZA A22 A13 MODANE PIEMONTE A7 A18 A1 CUNEO A6 CAIRO M.tte A26 SAVONA Genova A12 EMILIA ROMAGNA BOLOGNA A14 A10 LIGURIA La Spezia TOSCANA A11 A1 MARCHE ANCONA XXMIGLIA FLORENCE A14 LEGHORN A12 A1 UMBRIA ABRUZZO FERROVIE AUTOSTRADE LAZIO AUTOSTRADE IN COSTRUZIONE Il sistema di trasporto italiano L altro elemento sul quale si è investito nel corso degli ultimi anni è stato quello del rafforzamento del sistema ferroviario. Ci si è mossi da subito per la razionalizzazione del sistema infrastrutturale locale con la costruzione (ultimazione prevista per il mese di settembre 2005) di un nuovo passante ferroviario che evita l attraversamento dell abitato e collega i fasci di interscambio portuali con i parchi di accumulo e di spedizione di Vado Zona Industriale e Savona Parco Doria e si è poi affrontato il problema della gestione del servizio con una formula innovativa. Partendo dalla considerazione che il nodo ferroviario di Savona ha collegamenti di valico con due linee su San Giuseppe di Cairo, e da qui si prosegue con un collegamento su Alessandria ed uno su Torino e che tali infrastrutture hanno un disponibilità di tracce veramente significativa (19 e 24), ci si è posti il problema di come far funzionare questa infrastruttura in maniera innovativa. L Autorità Portuale, insieme a Trenitalia Cargo e ad altri operatori, ha quindi sviluppato un progetto per gestire direttamente la trazione su tali linee, mediante un soggetto certificato a cui ha trasferito materiale di trazione di sua proprietà. 2

4 Il sistema di trasporto e logistico savonese Attraverso un bando europeo è stata selezionata l azienda Serfer quale gestore in esclusiva delle manovre ferroviarie portuali, con consegna dei convogli allo scalo ferroviario di Savona (Parco Doria). Serfer, che è in possesso di licenza per la trazione in linea, offrirà poi servizi di trazione verso l hinterland con tratte limitate nella prima fase a San Giuseppe di Cairo, Alessandria e Fossano. Per rendere operativo tale sistema, l Autorità Portuale ha proceduto all acquisizione di 4 locomotive elettriche per la trazione in linea (E645 da 3,8 MW), che permettono, in doppia, la trazione di un treno da 1200 tonnellate lorde nella prima tratta (Savona-San Giuseppe di Cairo). In aggiunta a questa prima dotazione, oggi già completata da n 6 macchine di manovra HENSCHEL (da700 e 450 Hp), è prevista in futuro l ulteriore fornitura di due nuove macchine, di cui una diesel. Per l avvio del servizio ferroviario sono già stati ultimati i corsi di formazione dei giovani macchinisti e sono state avviate le prime relazioni ferroviarie su tipologie merceologiche del comparto rinfusiero. 3

5 La nuova Piastra Multifunzionale del porto di Vado Ligure Il Piano Regolatore Portuale è stato ritenuto meritevole di approvazione dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici e recentemente ha superato positivamente la Valutazione di Impatto Ambientale condotta d intesa tra il Ministero dell Ambiente ed il Ministero per i Beni Culturali; le opere in esso previste si apprestano quindi a diventare concrete. Su Vado il Piano Regolatore Portuale prevede la realizzazione di una nuova infrastruttura multifunzionale da destinare alla razionalizzazione dell attuale Terminal Rinfuse e dei due pontili per lo sbarco di prodotti petroliferi, ma soprattutto alla realizzazione di un nuovo terminal da dedicare al traffico contenitori. Il progetto, nato dopo un lungo confronto con l Amministrazione Locale, prevede un espansione a mare di circa m2 (di cui circa dedicati al terminal Contenitori) con una banchina di 700 m. di lunghezza, con profondità di accosto da 15 m. a oltre 20 m. e due espansioni dedicate per il terminal Rinfuse (collegato a terra esclusivamente via nastri) e per il terminal dei prodotti petroliferi. Il Piano prevede altresì la realizzazione di un nuovo Molo di Sopraflutti che permette la realizzazione di un area di manovra con un cerchio di evoluzione di 600 metri. Le caratteristiche uniche della Rada di Vado Ligure, sia in termini di protezione rispetto alle traversie principali, sia in termini di fondale, hanno permesso l ideazione di una struttura che ha requisiti interessanti relativamente ai pescaggi e alle modalità esecutive. Il progetto del terminal container di Vado 4

6 La notevole altezza dei fondali ha infatti suggerito di proporre una struttura realizzata su pali di grande diametro, su cui poggia un impalcato in grado di sostenere una carico uniforme di 7/10 tonnellate per m 2. Tale scelta, che a prima vista può apparire onerosa, possiede rispetto alle strutture tradizionali (muro di banchina in cassoni cellulari in cemento armato e riempimento) evidenti e sostanziali vantaggi: la costruzione può essere fatta in maniera modulare e per lotti atti garantire il mantenimento delle attività in corso prima del loro spostamento definitivo (vedi ALL. 3), ma soprattutto minimizza, sia in termini quantitativi (dai metri ai centimetri) che in termini temporali (da anni a settimane), la grande problematica dei cedimenti e degli assestamenti strutturali che un rilevato tradizionale di altezza compresa tra i 20 ed i 26 m. comporta. Una soluzione di tale genere consente altresì una lavorazione industriale e la possibilità di mettere immediatamente in esercizio o di montare le grandi gru prima del completamento delle opere; non implica poi la movimentazione di grandi quantitativi di terreno e non costituisce un ostacolo alla circolazione delle correnti marine, con evidenti vantaggi ambientali. La progettazione della struttura sarà sviluppata nel corso del 2005, mentre la costruzione potrà essere avviata nel 2006, con durata dei cantieri di 48 mesi. Si prevede che il terminal possa essere pienamente operativo a partire dal Il bacino di Vado Ligure 5

7 Accessibilità nautica Il bacino di Vado è caratterizzato da acque profonde, con un pescaggio utile tra 15 e 25 metri. Nei secoli scorsi, la rada di Vado è sempre stata apprezzata per la sua perfetta posizione in grado di offrire un rifugio sicuro ed ancora oggi sono presenti diversi pontili per rinfuse solide e liquide (autorizzate navi fino a dwt) al di fuori delle opere di difesa, in grado di operare per 365 giorni all anno. Grazie alla favorevole disposizione del terminal e al layout del porto, le navi equipaggiate con eliche di manovra in normali condizioni di tempo e mare possono accostare senza l impiego di rimorchiatori le statistiche indicano che ai terminal oggi operativi l impiego del rimorchiatore per l accosto di navi miste, full container e ro-ro è necessario solo nel 10% dei casi la tecnica costruttiva della piattaforma, su piloni, consente grande facilità di manovra alle navi equipaggiate con bow thruster, in quanto evita la compressione dell acqua fra la parete di banchina e la fiancata della nave. Connessioni infrastrutturali Sistema stradale Il punto di forza del sistema è rappresentato dalla connessione fra il terminal e tutta l area portuale e la rete di trasporto: è stato disegnato un sistema viario dedicato per l accesso al terminal mediante un sottopasso al di sotto della viabilità ordinaria. La strada riemerge dopo poche centinaia di metri nell area logistica alle spalle del porto, dove è prevista l ubicazione del gate di accesso. Dal gate, un breve raccordo stradale extraurbano porta direttamente al casello autostradale di Savona, distante 5 km. Sul nodo autostradale di Savona si innestano l autostrada A6 (verso Torino e i valichi alpini) e l autostrada A10 (in direzione ovest verso Ventimiglia e la Francia, in direzione est verso Genova, Milano e l Italia centro meridionale). Connessioni ferroviarie e stradali 6

8 Sistema ferroviario Un fascio ferroviario dedicato alle operazioni del terminal sarà realizzato in prossimità del radicamento a terra della piattaforma. La connessione tra il fascio e la banchina sarà realizzata mediante un sistema multi-trailer, che circolerà su una percorso stradale dedicato di m. Si sta altresì mettendo a punto un sistema innovativo di scambio treno-trailer secondo lo schema proposto da MetroCargo che permette maggior velocità e flessibilità nella formazione dei treni (vedi ALL. 4). Fascio ferroviario Il sistema ferroviario dedicato del terminal container Inoltre, sono in corso i lavori per il potenziamento del sistema ferroviario portuale (oggi costituito da 12 binari, per una lunghezza totale di 4 km), mediante la realizzazione di un nuovo tracciato extraurbano del raccordo verso la rete nazionale, attraverso la stazione di Vado Zona Industriale e Parco Doria (53 binari complessivi, per 25,5 km). Le linee ferroviarie savonesi cui si collega Parco Doria sono caratterizzate da alcune proprietà significative: bassi tassi di utilizzazione, con alti margini di capacità residua canoni di transito molto convenienti, pari a circa il 10% rispetto ad altre tratte (tra cui le linee dal porto di Genova) accesso diretto all area dell Italia nord-occidentale attorno a Cuneo, Torino e in direzione del Frejus verso la Francia innesto sulle linee verso i valichi alpini attraverso lo scalo ferroviario di Alessandria (linea Novara-Domodossola), by-passando il congestionato nodo di Genova connessione diretta con diversi centri intermodali e logistici lungo il percorso (Torino, Fossano, Alessandria, Valbormida). Autorità Portuale di Savona 7

9 Logistica Il passato industriale del comprensorio savonese ha lasciato in eredità un insieme di vaste aree dismesse, caratterizzate da un ottima dotazione infrastrutturale. Il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, insieme all Autorità Portuale di Savona e a operatori privati, ha promosso un progetto per il recupero di queste aree a fini logistici, per attività di distripark e trasporto intermodale a servizio del porto di Savona-Vado. Nell ampia zona industriale che si estende alle spalle del porto di Vado, un area di circa m² è disponibile per nuove attività retroportuali. In questi spazi è già operativo l interporto V.I.O., uno fra i più importanti centri logistici italiani nel settore del caffè, delle soft commodities e di prodotti hi-tech, dove la merce è preparata alla distribuzione verso i mercati del Nord Italia e del Sud Europa. In Valbormida, a soli 20 km dal porto di Vado, si trovano circa 200 ettari di aree di riconversione industriale, interconnesse alle linee ferroviarie da Savona verso Torino e Alessandria, e all autostrada Savona-Torino. In prossimità delle aree portuali sono state recentemente avviate iniziative volte alla realizzazione di strutture direzionali e di servizio (uffici doganali, laboratori, uffici per case di spedizione e ricevitori. Vedi ALL. 1) Il V.I.O. - Centro intermodale di Vado Ligure 8

10 Allegati ALL. 1 - PLANIMETRIA PIASTRA MULTIFUNZIONALE ALL. 2 - SEZIONE TIPO PIASTRA MULTIFUNZIONALE CON IPOTESI ACCOSTO NAVI ULCS ALL. 3 - PLANIMETRIA FASI DI COSTRUZIONE PIASTRA MULTIFUNZIONALE ALL. 4 - PLANIMETRIA SISTEMA SCAMBIO CONTENITORI FERROVIA 9

11 ALL. 1

12 ALL. 2

13 Autorità Portuale di Savona ALL. 3

14

15 A cura della struttura Programmazione, Studi e Politiche comunitarie - Marzo 2005 V A S P Autorità Portuale di Savona Via Gramsci, Savona, ITALIA - tel fax: Internet: authority@porto.sv.it