INNOVAZIONE SOCIO-ECONOMICA E

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1 Francesca Odella INNOVAZIONE SOCIO-ECONOMICA E DINAMICA SOCIALE. RIVISITAZIONE DI UN CONCETTO CLASSICO ATTRAVERSO I CONTRIBUTI DELLA NETWORK ANALYSIS. DSS PAPERS SOC 03-06

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3 INDICE Introduzione... Pag Innovazione e cambiamento sociale Nuovi strumenti finanziari e creazioni di valore La prospettiva relazionale nello studio delle innovazioni L analisi di rete ed i contributi della network analysis La dinamica delle reti ed il problema del livello di analisi Innovazione e cambiamento socio-economico. Una riflessione a partire da due studi di network analysis Bibliografia... 29

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5 Introduzione Con il termine innovazione nella classica interpretazione di Schumpeter, si intende l introduzione di nuovi modi di combinare le risorse a scopi produttivi. A tal scopo non è necessario che una innovazione sia collegata a delle invenzioni o scoperte; solo il fatto di utilizzare le conoscenze disponibili - siano esse pregresse o nuove per fare le cose in modo diverso costituisce una innovazione. Le innovazioni possono essere, quindi, sia elementi intangibili come nuove procedure amministrative, sia elementi materiali come nuovi dispositivi e mezzi tecnici. Le decisioni di adozione di una innovazione, in particolare, sono spesso collegate ad elementi cognitivi come la percezione della rilevanza della innovazione per l individuo o per uno specifico gruppo sociale. Gli studi sociologici sulla diffusione delle innovazioni hanno, quindi, cercato di spiegare il modo e la tempistica attraverso cui le diverse unità sociali (gruppi, organizzazioni, imprese) decidono di adottare nuove pratiche e strumenti. Gli aspetti relazionali quali i flussi informativi, il prestigio e la posizione sociale dei soggetti innovatori, nonché dei fattori contingenti quali i vincoli istituzionali, le preferenze culturali e le opportunità e le pressioni situazionali, esercitano una forte influenza sui processi di diffusione delle innovazioni. Le diverse prospettive di analisi delle innovazioni hanno evidenziato il ruolo di questi elementi, ma è soprattutto nell ambito degli studi della network analysis che riguardano la diffusione di informazioni che le innovazioni - in quanto elementi del cambiamento sociale - sono state empiricamente studiate. Questi studi sono riconducibili sotto molti aspetti ad una lettura relazionale dei fenomeni sociali (Emirbayer, 1997) che deriva molte idee Innovazione socio-economica e dinamica sociale 5

6 dalle visioni dei classici (Weber, Simmel e Shumpeter); cercando di superare i limiti del funzionalismo, la network analysis ha mirato a dare una spiegazione al problema di come avviene il cambiamento all interno dei contesti sociali. Già a partire dal classico studio di Coleman (Coleman, Katz e Menzel, 1957) sulla diffusione di nuovi farmaci in ambito medico, si è venuto così a costituire nel corso degli anni un corpus di indicazioni metodologiche e di modelli di spiegazione che riveste ormai una certa rilevanza teorica. Durante gli anni anni 80 e 90, la network analysis ha fornito importanti indicazioni di carattere generale per lo studio delle innovazioni (per una panoramica Chiesi, 1996 e 2001; Piselli, 1995), ma i maggiori contributi sono venuti finora dall analisi dei processi informativi e di innovazione connessi allo svolgimento delle attività imprenditoriali. In particolare, una grande influenza è stata esercitata dallo studio di Burt (Burt, 1992) che vede la figura dell imprenditore in relazione allo scambio ed alla diffusione di informazioni, ed allo svolgimento di funzioni di mediatore (broker) fra gruppi con competenze diverse. Seguendo queste indicazioni nei paragrafi seguenti si cercherà, pertanto, di dare una panoramica di questo approccio e di individuare le caratteristiche della sua analisi; nel paragrafo successivo verranno invece sintetizzati alcuni aspetti centrali in due studi di network analysis dedicati ai modelli di diffusione delle innovazioni. 6 Innovazione socio-economica e dinamica sociale

7 1. Innovazione e cambiamento sociale La diffusione di innovazioni nella letteratura socio economica è vista soprattutto in relazione allo sviluppo delle attività economiche, in quanto opportunità di nascita di nuove forme di scambio sociale e di comunicazione, e l esercizio stesso delle funzioni imprenditoriali è assimilato al processo di creazione di innovazioni, in quanto foriero di nuove modalità di agire. Fra gli altri elementi considerati rilevanti per la diffusione delle innovazioni vi sono poi quelli relativi alla loro sfera di applicazione tracciando la distinzione fra innovazioni di processo e innovazioni di prodotto ed all intervallo temporale della loro attuazione, sia esso continuo - come il caso delle innovazioni incrementali - piuttosto che repentino ed improvviso - come è il caso delle innovazioni radicali. L analisi di questi aspetti si è spesso concentrata sulle relazioni che collegano fra loro le innovazioni ed una vasta serie di fattori facilitanti la loro adozione, fra cui la presenza di incentivi economici e di una cultura organizzativa favorevole al cambiamento. Per quanto riguarda l aspetto cognitivo, ad esempio, un riferimento importante furono i lavori del gruppo del Tavistock nel corso degli anni 60 che già alcuni decenni fa evidenziò alcuni elementi della creazione e della diffusione sociale delle innovazioni (Burns e Stalker, 1961). I contributi di questi studi si mostrarono rilevanti sia per comprendere l impatto che le innovazioni ed in particolare quelle di tipo tecnico hanno sulle relazioni di gruppo, sia per individuare i modelli di interazione fra individui che impediscono o favoriscono l adozione di nuove pratiche e nuovi modelli interpretativi. Stante la molteplicità degli studi e dei contributi teorici provenienti da diversi orientamenti disciplinari è difficile, quindi, operare una sintesi delle Innovazione socio-economica e dinamica sociale 7

8 caratteristiche dei processi di innovazione; per questo può essere utile concentrarsi su alcuni aspetti centrali che contraddistinguono i processi di innovazione rispetto al cambiamento sociale. Lo sviluppo di una innovazione si distingue, infatti, da altri processi di rinnovamento o cambiamento perché presenta alcune specifiche caratteristiche. Gli studi storici (Jewkes, Sawers e Stillerman, 1969), in particolare, contraddistinguono l introduzione di innovazioni dalla presenza di tre elementi: a) il cambiamento associato ad un innovazione non è mai completamente nuovo : ciò che realizza una innovazione non è altro che l applicazione di tecnologie e metodi già sperimentati e definiti in fasi e contesti diversi; b) l introduzione di una innovazione è sempre contestuale ad un riferimento esterno, a delle aspettative sui suoi esiti ed a un risultato, che più spesso è di carattere economico. Innovare, in questo senso significa mettersi in relazione con altri attori e, nel caso delle innovazioni economicamente rilevanti con il mercato, o con nuovi mercati; c) la possibilità di successo di una innovazione dipende dalla misura in cui è possibile avere un margine di chiarezza rispetto all obiettivo finale da raggiungere (un margine di profitto maggiore, una diversa organizzazione del lavoro, nuove pratiche di comunicazione) e quindi, dalle aspettative di cambiamento sociale associate all innovazione stessa. Stanti questi elementi la continuità fra introduzione di innovazioni e cambiamento sociale, quindi, non può essere data per scontata; nella maggioranze dei casi empirici studiati tale continuità è stata riscontrata perché prevista dal modello interpretativo della ricerca, ma secondo una diversa lettura della trasformazione sociale innovazione e cambiamento sociale possono essere anche disgiunti fra loro. 8 Innovazione socio-economica e dinamica sociale

9 Seguendo Granovetter (1979), possiamo così rintracciare due prospettive principali che si riferiscono allo sviluppo ed al cambiamento sociale ed a ognuna di queste è associata una specifica concezione delle innovazioni. Da un lato abbiamo la concezione dello sviluppo come avanzamento verso una maggiore efficienza; possiamo interpretare questa efficienza come incremento nella capacità di problem solving e quindi di un buon adattamento all ambiente sociale ed economico di riferimento. Introdurre un cambiamento o innovare in questa ottica significa trovare le risposte migliori ai problemi che si presentano all interno di un certo contesto e sfruttare al meglio le conoscenze e le risorse disponibili. L elevata capacità di problem solving si basa, tuttavia, sulla possibilità di conoscere un certo ambiente, le sue condizioni ed i suoi limiti di variabilità; di per se stessa questa capacità è quindi difficile da conciliare con un contesto sociale differenziato e mutevole. Dall altro lato vi è lo sviluppo associato ad una maggiore diversificazione sociale, ovvero la capacità dei gruppi sociali di rispondere alle variabili esigenze ambientali; il cambiamento sociale è qui inteso come un processo collegato alla varietà delle condizioni ed in risposta alle incertezze ambientali. La variazione dei parametri ambientali è condizione stessa di questo modello di sviluppo ed innovare in questo contesto non comporta una variazione delle risposte possibili ai cambiamenti, bensì la presenza di problemi nuovi, collegati alle condizioni interne, come ad esempio l esigenza di coordinamento fra le azioni dei gruppi e dei singoli. Una maggiore differenziazione (sociale ed economica), tuttavia, rende più difficile percepire i problemi da risolvere e intravedere le soluzioni embedded (e quindi già presenti) nel contesto sociale stesso. Innovazione socio-economica e dinamica sociale 9

10 Non è possibile comparare fra loro queste prospettive perché le due forme di sviluppo sociale e le correlate forme di innovazione si riferiscono a contesti ed a attività cognitive incommensurabili fra loro (Granovetter, 1979). Specificare le condizioni di raggiungimento e di cambiamento di un determinato tipo di sviluppo sociale ed analizzare i processi di interazione sociale che si vengono a modificare in seguito alla introduzione di una innovazione diventa così uno dei compiti principali della ricerca sociale. Come per tutte le situazioni di comportamento collettivo dove le preferenze non sono distribuite in modo lineare, predire i risultati di un processo sociale che riguarda l interazione di decisioni individuali, come la scelta e la diffusione di innovazioni, può essere estremamente difficile. Le caratteristiche dei processi di innovazione saranno maggiormente visibili allorquando le osserviamo per effetto dell introduzione di nuove pratiche sociali ed economiche, come mostra il caso della attività di arbitraggio finanziario. 1.1 Nuovi strumenti finanziari e creazione di valore I processi di mercificazione e la creazione di nuovi strumenti finanziari nella realtà contemporanea sono sempre più prodotti da un idea innovativa, che spesso comporta una diversa percezione del valore delle cose e la creazione di nuovi circuiti commerciali. Prendiamo ad esempio il caso dell arbitraggio, descritto da Buenza e Stark (2005); questo tipo di attività di intermediazione finanziaria crea valore economico attraverso delle associazioni fra securities (azioni e obbligazioni) e si serve di modelli statistici relativi a equivalenze fra titoli azionari. 10 Innovazione socio-economica e dinamica sociale

11 Lo sviluppo di queste attività nel mercato finanziario spinge a ridefinire ulteriormente le condizioni e le caratteristiche delle innovazioni. L arbitraggio, infatti, si può descrivere come lo sfruttamento di opportunità nel mercato finanziario. Tali opportunità si evidenziano quando diversi strumenti speculativi generano discrasie nei prezzi e il profitto maggiore nell operazione di arbitraggio si ha quando vi è la possibilità di creare delle associazioni insolite, nuove ed inaspettate fra titoli azionari, che non possono essere facilmente imitate dalla concorrenza. Per comprendere appieno l elemento innovativo di queste pratiche è utile sottolineare alcuni elementi della teoria del valore sociale formulata da Simmel già ai primi del novecento. Il sociologo tedesco aveva messo in evidenza la discrepanza fra una visione oggettiva della creazione del valore - che siamo spinti a far coincidere con quella economica - e quella soggettiva - che pare relegata a quei beni che non appartengono al genere delle commodities o che sono non commercializzabili. Tutti gli individui, notava Simmel, danno un loro personale valore alle cose, mentre la possibilità di mettere in relazione i valori soggettivi, determinare un valore oggettivo sulla base di criteri economici ed accettare in cambio del bene il suo equivalente in denaro è creata solo dalla società. Secondo una simile prospettiva la capacità innovativa dell individuo consisterebbe, quindi, nella capacità di mettere insieme risorse non ancora istituzionalizzate e di creare valore e da questo (eventualmente) profitto economico. Le società finanziarie che operano nel campo dell arbitraggio mettono in opera tale capacità nel momento in cui cercano di ricostruire il prezzo di un titolo azionario a partire da ipotesi spesso controverse - riguardanti la corrispondenza fra due titoli azionari. Confrontandosi con un azione a Innovazione socio-economica e dinamica sociale 11

12 prezzo di mercato, l operatore di arbitraggio cerca un altro titolo (o gruppo di titoli, come un indice composto di un gruppo di azioni) che può essere a quella collegata e fissa il prezzo dell azione rispetto a quest ultima. La relazione che viene imposta può essere estremamente astratta, oppure realistica (i prezzi dei beni connessi alla filiera produttiva), ma l elemento determinante è che sia efficace. La costruzione di una nuova associazione costituisce, in altri termini, una innovazione, e non è rilevante il fatto che possa essere socialmente interpretata come arbitraria, fintanto che consente di dare valore a ciò che prima era incerto o controverso (ovvero il prezzo del titolo azionario) in conseguenza di disaccordo con il mercato. Inoltre, nel caso di alcuni oggetti la produzione di un determinato oggetto, osserva Simmel, non porta alla semplice creazione di una merce commerciabile, bensi ad un bene sociale che può essere fruito solo a certe condizioni. Tali condizioni sono dettate dalla cultura e da processi di definizione sociale che hanno anche una grande valenza simbolica 1. Avremo dunque due separate sfere del valore, oggettivo e soggettivo e proprio grazie a questa separatezza di circolazione dei valori (che in determinati momenti e luoghi possono congiungersi) lo scambio economico avviene e si riproduce nel tempo. 2 L origine del valore di un oggetto è quindi nello scambio sociale e nella potenzialità di generare interazione fra individui. Vediamo ciò attraverso lo studio delle metodologie di arbitraggio utilizzate dagli operatori finanziari per determinare il valore di un azione; 1 Un esempio antropologico classico è dato dal corredo cerimoniale, che ha grande valore economico ma solo all interno della casta religiosa acquista un vero valore sociale. 2 La compresenza di più sistemi di circolazione dei beni mina così il presupposto di una cerca visione economica che il valore sia una proprietà oggettiva delle cose, collegata alla rarità o alla disponibilità del bene in che questione e che tale valore possa riconoscersi solo in una misura riconosciuta come valida da più soggetti. Il valore può essere visto in questo senso come un simbolo e segnale di uno scambio sociale, anche solo potenziale. 12 Innovazione socio-economica e dinamica sociale

13 una associazione redditizia costituisce un bene che si crea e viene mantenuto all interno di un gruppo professionale coeso. Le operazioni che svolgono gli operatori di arbitraggio, infatti, oltre che delle azioni economiche che si svolgono sul mercato, costituiscono anche delle forme di conoscenza del mercato stesso condivise all interno del gruppo di riferimento. Una buona associazione come quella che consente di collegare fra loro il valore di due aziende in procinto di associarsi fra loro - è anche una innovazione che viene diffusa attraverso la condivisione delle pratiche di lavoro (oppure attraverso la migrazione degli operatori stessi ad un altra società finanziaria). Oltre le osservazioni di Simmel ed in parziale risposta alla sua idea di formalizzare le conoscenze sulla società e sui fenomeni sociali si pone la prospettiva relazionale; fra i suoi obiettivi vi è quello di analizzare i nuovi modi di relazionarsi e le pratiche sociali innovative in ambito sociale ed in ambito economico. Diversi lavori teorici ed empirici nell ambito di questa prospettiva e in particolare, l indagine della network analysis, suggeriscono di leggere in termini ampi il concetto di innovazione e di considerare gli elementi di somiglianza che possono presentarsi fra i processi di diffusione delle innovazioni all interno di uno specifico ambiente sociale, che si approssima allo spazio cartesiano delimitato da un reticolo o rete sociale. Innovazione socio-economica e dinamica sociale 13

14 2. La prospettiva relazionale nello studio delle innovazioni 2.1. L analisi di rete ed i contributi della network analysis Il concetto di rete, e nello specifico di rete sociale, si afferma nel corso degli anni 90 come metafora di forme di relazione, stati e condizioni tipici della società nostra contemporanea. Se nel passato la società è stata concepita attraverso la metafora dell organismo, del sistema e del meccanismo, l immagine della rete come rappresentazione della realtà sociale è diventata dominante quando si parla di fenomeni sociali legati ai processi di creazione e diffusione della conoscenza così come di produzione e circolazione di risorse economiche e sociali. L affermarsi del concetto e dell orientamento di ricerca a questo associato ha diverse ragioni. In primo luogo perché l idea della rete è semplice, immediata dal punto di vista cognitivo, ma al tempo stesso consente di raffigurare aspetti complessi ed interdipendenze fra elementi che possono ma non necessariamente devono condividere specifiche caratteristiche. Come simbolo la rete si presta a dare rappresentazione dell intreccio fra dimensioni formali ed informali nella vita sociale, della dimensione locale ed al tempo stesso globalizzata del potere decentrato, per diventare infine, strumento di intervento ed azione nel sociale attraverso le relazioni sociali. La seconda motivazione è collegata alla progressiva riscoperta dei contributi teorici di G. Simmel ed alle sue osservazioni sulla progressiva modificazione delle relazioni sociali ed economiche nella società moderna. Simmel identificò una rilevante componente della condizione moderna nella compresenza di complessità e particolarismo, per cui un individuo partecipa a reti (o cerchie, nella terminologia originale) di 14 Innovazione socio-economica e dinamica sociale

15 relazioni sociali che lo vedono connesso come soggetto unico, dotato di caratteristiche di specificità, e al tempo stesso come soggetto indifferenziato perchè parte di una collettività strutturata (dall appartenenza professionale, associativa ma anche dall origine sociale e geografica). L immagine della rete consente di rappresentare questa posizione dell individuo, situato all intreccio fra appartenenze multiple a scelta e imposte dalla struttura sociale, dalla cultura, dalla logica del gruppo. Nello specifico, il concetto di rete rivolge attenzione alle dinamiche della dipendenza e dell interdipendenza e quindi alle opportunità di cambiamento sociale; sia l individuo che le organizzazioni hanno in questo senso la possibilità di modificare la loro rete, di introdurre innovazioni e di connettersi fra loro creando nuove reti (Stark e Vedres, 2003; Podolny et al. 1994). Le soluzioni al problema di formalizzare le relazioni sociali che sono venute dalla network analysis 3, in particolare, hanno dato impulso allo sviluppo di approcci molto differenziati fra loro. 4 Se in alcuni casi l analogia con il concetto di rete ha aiutato a comprendere lo sviluppo ed il permanere di alcuni fenomeni sociali, è importante sottolineare che un utilizzo troppo estensivo dello stesso concetto per indicare ogni rappresentazione interattiva 3 Distinguo a questo proposito fra lo studio delle reti sociali, che può essere svolto anche con metodi di ricerca qualitativi (osservazione etnografica, analisi del contenuto) e la network analysis, quale insieme di tecniche di ricerca che è finalizzata allo studio quantitativo delle reti. 4 Collins (1992), ad esempio, suddivide le teorie di rete in tre ambiti sulla base dell oggetto di studio: le teorie strutturali, le teorie di mercato e le teorie del potere. La differenza fra questi ambiti è contenutistica: mentre il primo è interessato soprattutto all indagine ed alla chiarificazione di ipotesi relative alle forme di aggregazione sociale come i gruppi primari (famiglia, amicizie), all adesione associativa (gruppi di status) ed alla presenza di specifiche modalità di relazione fra gli individui (scambio rituale, reciprocità), i restanti due ambiti presentano la comune caratteristica di essere interessati a forme di relazione in sfere circoscritte della realtà sociale, quali il contesto economico e quello della partecipazione politica, in cui le dimensioni del potere e dell interesse sono maggiormente evidenti. Innovazione socio-economica e dinamica sociale 15

16 delle relazioni sociali sarebbe da evitare. Un esempio per tutti: seguendo Granovetter (1978) numerosi studiosi hanno applicato la prospettiva dell analisi di rete per analizzare le modalità di accesso a diversi tipi di professioni, a livello manageriale così come alle professioni di medio-basso livello; molti di questi studi si sono però risolti nella sola descrizione degli effetti di varabili ascrittive come il genere o l etnia sulle opportunità di carriera e di accesso. L uso del concetto di rete, implica infatti, anche la scelta di una particolare prospettiva della realtà sociale, centrata sugli elementi di connessione e coesione e di conseguenza può portare ad una minore attenzione per le differenze di contenuto ed ideologiche. Vi è in questo il rischio di privilegiare la descrizione dei fenomeni sociali ed in mancanza di una adeguata riflessione teorica, di non spiegare adeguatamente i criteri di formazione di una rete (e quindi la presenza di vincoli ad excludendum), i meccanismi sociali che presiedono al suo funzionamento ed alla sua evoluzione nel tempo. In questo senso la distinzione fra un uso strumentale ed uno metaforico del concetto di rete sociale negli ultimi sviluppi di questo approccio sembra sempre più opportuno (Eve, 1996), come è dimostrato dal dibattito che si sta recentemente articolando intorno alla problematica della dinamica delle reti La dinamica delle reti ed il problema del livello di analisi La crescita di attenzione da parte della sociologia per lo studio delle interazioni sociali attraverso modelli formalizzati e l applicazione delle tecniche della network analysys allo studio dei contesti di formazione e di stabilizzazione dei gruppi sociali rende esplicita la presenza di una 16 Innovazione socio-economica e dinamica sociale

17 prospettiva di analisi ormai consolidata nel panorama internazionale. In particolare, la diffusione di questo approccio ad un ampia varietà di oggetti nell ultimo decennio (coesione sociale e supporto comunitario, formazione di gruppi non formalizzati, evoluzione dei rapporti fra imprese, comunicazione mediatica) sollecita a suddividere le teorie di rete sulla base del tipo di prospettiva di ricerca. Si avranno, quindi, da un lato, spiegazioni dei fenomeni sociali (come la formazione di sottogruppi) attraverso modelli reticolari formalizzati descritti per mezzo di indici strutturali (ad esempio la presenza di clicques); dall altro lato, teorie sostantive che si occupano in modo prevalente di concetti (come il capitale sociale) ed in cui è centrale il momento di definizione operativa delle relazioni sociali per mezzo dell analisi di rete. Il proliferare di studi e di applicazioni che utilizzano tecniche avanzate e prospettive di rete, quindi, non ha necessariamente coinciso con l avanzamento della riflessione metodologica e non puramente tecnico applicativa - su queste tematiche (Emirbayer, 1997). Questa omissione sta emergendo soprattutto negli ultimi anni, per effetto dell impatto di due fattori di ordine tecnologico: l applicazione delle prospettive di rete ai fenomeni mediatici ed in particolar modo ad internet, e lo sviluppo dei modelli computazionali che simulano l interazione ripetuta fra agenti. In particolare, l applicazione dell approccio di rete allo studio dei flussi informativi ed alla formazione di coalizioni all interno di contesti caratterizzati da un elevato livello di chiusura sociale (ad esempio l impatto dell appartenenza di gruppo sui percorsi di carriera e sulle modalità di organizzazione interna alle imprese) ha messo in evidenza l importanza di studiare elementi (come i buchi strutturali e la figura dei mediatori) di connessione fra il livello individuale e quello di complessivo. Innovazione socio-economica e dinamica sociale 17

18 Rispetto allo sviluppo intenso delle tecniche di analisi e computazionali, infatti, minore attenzione è stata finora riservata nell analisi di rete al rapporto fra la plasticità dell individuo e quella della rete in cui è inserito. La critica maggiore che rivolta ai modelli computazionali (Cederman, 2005) è appunto quella di non avere sviluppato il rapporto micro-macro, trascurando di affrontare il problema metodologico dell emergere di reti o di proprietà nei contesti sociali attraverso l interazione ripetuta. Fra attore e rete esiste, infatti, una dimensione di interazione diretta che può essere poco significativa (ad esempio nel caso in cui l affiliazione ad un gruppo sia l elemento che collega l individuo alla dimensione sociale della rete), così come molto influente sull insieme delle opzioni di azione dell attore (ad esempio in un modello di reciprocità negativa, come il caso delle faide). Tanto gli studiosi interessati allo sviluppo dell analisi di rete come metodo e approccio a carattere generale (Scott, 1992; Wellman e Berkovitz, 1997; Wasserman e Faust, 1994), quanto i ricercatori che mirano alla descrizione di reti sociali all interno di fenomeni specifici, come ad esempio i contesti di innovazione, le catene migratorie e il mercato del lavoro (Palloni, Massey et al., 2001; Petersen, Saporta et al. 2000; Baker, 1990), hanno quindi visto nella dinamica delle reti una questione rilevante per il posizionamento teorico dell approccio di rete all interno del dibattito sociologico. I contributi che hanno identificato la relazione fra tipi di modalità di interazione (legami di reciprocità, criteri di omogeneità e di eterogeneità ) ed esito delle interazioni stesse (cooperazione, diffusione di innovazioni piuttosto che competizione e blocco dei flussi informativi) all interno di una rete sono finora molto promettenti (Watts, 2003). Tali contributi spingono a 18 Innovazione socio-economica e dinamica sociale

19 vedere nell analisi di rete un approccio di applicazione dei modelli di causalità generativa, in cui il trasferimento di conoscenze fra la sociologia ed altre discipline sia tecniche sia filosofiche diventa parte di un comune itinerario riflessivo sul rapporto fra individuo e società. L obiettivo è stato fino ad ora circoscritto alla generazione di tipologie relazionali ed alla identificazione degli effetti di interazione che facilitano o impediscono lo sviluppo e la diffusione dei modelli reticolari all interno di specifici contesti come l ambito associativo, i rapporti amicali ed i rapporti di cooperazione e conflitto fra le piccole imprese. L individuazione delle reti emergenti in diverse condizioni e contesti empirici ha consentito così di formulare ipotesi sulle relazioni fra la dimensione micro dell attore e i fenomeni macro che si sviluppano a livello dell intera rete sia per effetto delle scelte individuali sia indipendentemente da quelle (Flap e Volker, 2003; Elfring, 2005). 3. Innovazione e cambiamento socio-economico. Una riflessione a partire da due studi di network analysis Come è stato sintetizzato nei paragrafi precedenti, quella che viene ora definita in termini generali come prospettiva relazionale (Emirbayer, 2003) si è rivelata sempre più interessata (e capace) nel comprendere e mettere in evidenza i processi di scambio sociale connessi alla adozione di innovazioni. Una riflessione di carattere generale a partire dai contributi della network analysis dei processi informativi nei contesti di innovazione, come è nello spirito di queste note di discussione, può quindi fornire utili indicazioni per meglio comprendere le problematiche legate al cambiamento sociale ed al suo studio empirico. Innovazione socio-economica e dinamica sociale 19

20 I meccanismi sociali che presiedono alla strutturazione dei rapporti di scambio e di comunicazione sociale connessi alla adozione di innovazioni socio-economiche rimangono infatti, a detta di diversi autori (Granovetter, 2005), per molti aspetti ancora all interno di una scatola nera. Nello specifico l innovazione nel suo aspetto di processo sociale è stato osservato empiricamente soprattutto nell ambito degli studi di network analysis che riguardano la diffusione di informazioni attraverso i reticoli relazionali. In particolare, due studi quali quello di Burt sui buchi strutturali e quello di Coleman sulla diffusione delle innovazioni sono diventati dei modelli di riferimento per gli studiosi. L ormai classico studio di Coleman, Katz e Menzel (1957) prende in analisi la diffusione di nuovi farmaci in ambito medico e la mette in connessione al tipo di legami presenti all interno della comunità medica, valutandone gli effetti globali in diversi intervalli temporali. Nello studio di Coleman gli agenti della diffusione sono delle diadi, coppie di medici che si influenzano reciprocamente attraverso lo scambio di informazioni sull uso di un nuovo farmaco (una innovazione) e sulla sua efficacia terapeutica. Lo studio originale di Coleman concluse che la diffusione del farmaco era favorita dalla presenza del cosiddetto effetto small world (Milgram, 1967) ; i medici maggiormente integrati nel reticolo professionale che avevano maggiori opportunità di contatto con i colleghi non solo sono fra i primi ad adottare l innovazione ma diventano inconsapevolmente - gli agenti di diffusione dell innovazione stessa. In una visione semplificata della realtà sociale la decisione di adozione di una innovazione può essere assimilata ad una scelta binaria da parte dell individuo (Granovetter e Soong, 1988). Si può decidere in altri termini se accettare o meno l innovazione proposta da Alter (meccanismo di 20 Innovazione socio-economica e dinamica sociale

21 selezione), e se diffondere o meno l informazione ricevuta (meccanismo di imitazione). Dall osservazione di diversi contesti sperimentali e reali si è visto che nella maggioranza dei casi la scelta fra le alternative dipende dalla numerosità dei quanti hanno già espresso la loro preferenza per una delle due opzioni (Schelling, 1978); tuttavia, non si tratta di una semplice scelta imitativa perché la soglia di scelta dell individuo è sempre collegata alle preferenze del gruppo di riferimento. Si aderisce ad una specifica opzione di comportamento solo se un numero significativo di membri del proprio gruppo l ha precedentemente scelta. 5 I meccanismi di selezione e di imitazione all interno del proprio reticolo relazionale, quindi, sono in larga misura interdipendenti fra loro. Le preferenze sono determinate anche dalla composizione del gruppo sociale e dalla numerosità degli appartenenti al proprio gruppo di riferimento; per questo l appartenenza ad un gruppo minoritario non implica necessariamente una scelta vincolata a favore dell innovazione (Baybeck e Huckfeld, 2000). Fra i fattori che orientano le preferenze, in particolare, vi è quello della presenza di una determinata quantità di membri del gruppo di riferimento che abbiano già optato per quella opzione (effetto integrativo), mentre che il numero di chi abbia eventualmente scelto per l altra opzione non viene preso a riferimento. Ne deriva che i comportamenti di scelta che riguardano il cambiamento delle pratiche sociali hanno molto a che fare con la percezione delle innovazioni (Snijder e Baerveldt, 2003). Infatti, nel decidere se intraprendere una scelta operazione, gli individui possono essere influenzati dalla credenza che la competenza tecnica sia disponibile solo 5 L esempio tipico è costituito dal fenomeno della scelta abitativa o dalla scelta della scuola quando siano presenti diversi gruppi etnici o razziali oppure dal noto esempio della spirale del silenzio per cui i membri della maggioranza (silenziosa) rifiutano di esprimere pubblicamente la loro opinione, fino al momento in cui questa corra il pericolo di essere dimenticata nella rosa delle opzioni possibili. Innovazione socio-economica e dinamica sociale 21

22 all interno di un certo gruppo, oppure dalla credenza che uno dei gruppi sia dotato di maggiori capacità cognitive o di una più forte solidarietà interna. Considerando la possibilità di diversi gruppi - e quindi la possibilità di interazione dinamica fra le decisioni vincolate al gruppo di riferimento il processo di diffusione delle innovazioni nello spazio sociale si configura come un problema di comportamento collettivo (Schelling, 1978). L introduzione di specifici parametri riferiti al gruppo di appartenenza di un soggetto e di altri riferiti alle caratteristiche percepite nei gruppi di Alter all interno dei modelli di simulazione, consentirebbe in questo senso di costruire dei modelli di interazione interdipendenti applicabili ai processi di innovazione. Alcuni ricercatori nell ambito della network analysis parlano a questo proposito del prossimo passaggio da una modellizzazione dei processi di interazione attraverso automi (agent bond modelling), ad un modello degli stessi processi che si basi su attori realisticamente guidati (actor driver model), in agli obiettivi finali dell azione sono associate motivazioni intrinseche come il desiderio di integrazione sociale, la compiacenza verso le norme e la ricerca di espressione individuale (Steglich, Snjder e Pearson, 2004). Rimane ancora aperto nella prospettiva relazionale il problema della inclusione delle specificità topologiche dell individuo nei processi sociali di diffusione delle informazioni. Il tipo di influenza che le relazioni ed i legami sociali hanno sulle azioni e sulle scelte individuali - e dunque attraverso ciò sulle modalità di formazione e di applicazione delle regole dell agire sociale - è infatti circolarmente connesso alla posizione che riveste l individuo all interno di uno specifico contesto economico e sociale. Altrettanto rilevante e più recente è il contributo dello studio di Burt (1992) 22 Innovazione socio-economica e dinamica sociale

23 che collega innovazioni e attività imprenditoriale e vede la figura dell imprenditore come mediatore sociale (Boissevain, 1974), attivo nello scambio e nella diffusione di informazioni. Nel modello di Burt la diffusione di informazioni è rappresentata dalla evoluzione nel tipo e nella quantità di legami all interno della rete personale dell imprenditore; mentre la quantità di legami indica le opportunità di accesso a fonti informative, il tipo di legami che l imprenditore intrattiene e la posizione che per effetto di questi ha nei confronti degli Alter sono espressivi dell efficacia nella trasmissione di informazioni, e quindi del suo potenziale di innovazione. Nello specifico, a posizioni simili nel reticolo relazionale corrispondono simili opportunità di diffusione di nuove pratiche e conoscenze, secondo il principio dell equivalenza strutturale. Sotto certe condizioni, poi la posizione dell individuo nel reticolo relazionale diviene occasione di vantaggio competitivo, come è il caso dei vuoti (o buchi) strutturali a cui presiede l imprenditore innovativo che si fa broker fra opzioni di comportamento diverse. Viceversa la saturazione di un reticolo non comporterebbe diffusione di informazioni e quindi innovazione perché sulla decisione di trasmettere l informazione o meno interverrebbero influenze culturali e gerarchiche piuttosto che la scelta individuale. Burt usa, quindi, il concetto di equivalenza strutturale per rappresentare la possibilità di diverse collocazioni all interno dello spazio cartesiano, tutte equivalenti in termini di probabilità di realizzare transazioni e scambi. Questo concetto collega in termini formali le azioni più rilevanti per la modificazione del reticolo compiute da un attore, alla sua collocazione nel reticolo stesso. Tuttavia, nota recentemente lo stesso Burt (2005), i processi di diffusione non possono essere descritti del tutto in termini di stretta connettività fisica. Questo perché i legami e le identità sociali sono Innovazione socio-economica e dinamica sociale 23

24 socialmente costruite e non possono essere imposte dall osservatore, che registra ed interpreta dei meccanismi secondo schemi comportamentali e regole organizzative messe in atto dall individuo all interno del suo tessuto relazionale. Su questo ultimo punto sono interessanti le osservazioni di H. White (1992) sulla prospettiva della network analysis del processo di diffusione delle innovazioni. Secondo White è evidente che le innovazioni generano ambivalenze, quindi è difficile che il valore di una nuova pratica o di un modello di rapporti innovativo venga compreso. Lo stesso ricercatore, poi, spesso si trova ad analizzare ex-post solo i fenomeni macroscopici del processo di innovazione. Inoltre, il valore associato ad un elemento di cambiamento come è una semplice informazione - è qualcosa di socialmente definito e contestuale al processo diffusivo per cui l efficacia nell adozione di una innovazione non è paragonabile a quella di altre innovazioni. La negoziazione sul significato sociale delle innovazioni e sulle conseguenze del cambiamento di pratiche attraverso l interazione fra un certo numero di attori o meglio la presenza di corporate effects ed il fattore temporale sono estremamente rilevanti in questo senso. Per questo negli studi che prendono in analisi le innovazioni, secondo White, l elemento finale da considerare è sempre la definizione dei confini. Questi, siano essi di tempo o di spazio sono sempre elementi problematici in quanto elementi di percezione e di costruzione sociale e quindi oggetto di speculazione e di azzardo. Nello studio di Coleman et al. la diffusione delle informazioni procedeva secondo fasi ed era associato ad alcune rilevanti circostanze quali una connettività quasi completa all interno del proprio spazio sociale (i medici erano tutti residenti nella stessa area e si 24 Innovazione socio-economica e dinamica sociale

25 conoscevano tutti). Tuttavia, anche il tempo e gli intervalli temporali hanno differenti significati sociali, che risultano rispetto alla propria interpretazione dello spazio sociale (topologia e rappresentazione dell individuo nella rete). I lavori più recenti di Burt (2005) danno una maggiore rilevanza a questi aspetti di carattere interpretativo anche all interno della prospettiva della network analysis. La diffusione delle idee innovative (o le buone idee ) è assimilata da Burt al processo di selezione e diffusione delle informazioni. Scegliendo di studiare un contesto organizzativo caratterizzato da un numero elevato di buchi strutturali (quali sezioni e dipartimenti dell organizzazione non connessi fra loro, e livelli professionali diversi fra i manager) e da incentivi economici alla costruzione di relazioni fra gli stessi, Burt mira a mettere in evidenza la relazione fra differenziazione e specializzazione all interno delle reti sociali e la capacità di innovare. Le reti sociali sono qui interpretate da Burt come contesti dell azione e del cambiamento sociale. Una buona idea, infatti, è un idea che ha valore all interno di una specifica organizzazione, ma sono i gruppi sociale nel loro insieme che contribuiscono a riconoscere e valorizzarle. L attività di brokeraggio e di intermediazione fra spazi vuoti di competenze e conoscenze all interno dell organizzazione ovvero il capitale sociale che caratterizza l individuo innovatore è fondamentale invece per la selezione delle idee innovative. L obiettivo finale di dare valore sociale ad una buona idea viene raggiunto allorquando i quattro meccanismi di creazione e di diffusione dell innovazione (comunicazione, trasferimento delle pratiche, sintesi delle competenze trasversali ai gruppi e creazione di nuovi modelli di comportamento) diventano operativi nell organizzazione stessa. L esempio tratto dagli studi sul mercato finanziario che si è innanzi descritto e la Innovazione socio-economica e dinamica sociale 25

26 digressione sulla creazione di valore nell ottica simmeliana attraverso l attività di arbitraggio conferma appunto la somiglianza formale fra alcuni meccanismi di circolazione delle idee e di creazione di innovazioni. Come abbiamo visto l applicazione della metodologia e dei modelli strutturali della network analysis spiega numerosi meccanismi operanti nella circolazione delle informazioni attraverso reti sociali Granovetter (2003), ma come ogni altro processo di ricerca sociale in questo ambito di studi sarebbe auspicabile una maggiore riflessione sull impatto interpretativo della ricerca. La critica interna all approccio è stata sollecitata, in particolare dalla riflessione teorica di H. White sull analogia fra circolazione delle idee ed innovazioni la stessa che a partire dal lavoro di Coleman et al. che viene data come assunto di base in numerose ricerche di network analsysis e che si è in seguito formalizzata con i lavori di Burt. Una analoga riflessione critica sull impiego di questa analogia nella ricerca e sulla capacità esplicativa del modello dello small world è stata posta anche da Granovetter (1990). Nello specifico, la presenza di effetti di amplificazione che modificano i processi di diffusione delle informazioni, secondo Granovetter, dovrebbe sollecitare i ricercatori riesaminare la questione della relazione fra lunghezza della catena informativa (e quindi l ampiezza della rete individuale) e potere di penetrazione delle informazioni all interno del reticolo sociale complessivo. La maggior parte degli individui ha una conoscenza limitata del proprio reticolo relazionale, e ciò vale in particolare per le connessioni che riguardano coloro che si conoscono personalmente e che sono situati nella cerchia di prossimità. Può, infatti, capitare di analizzare contesti organizzativi o ruoli sociali che si caratterizzano per un grado particolare di 26 Innovazione socio-economica e dinamica sociale

27 chiusura o apertura alla circolazione delle di informazioni e contatti sociali (ad esempio un gruppo terroristico ed un gruppo di public opinion) e ciò rende oltremodo difficile la comprensione degli effetti retroattivi e di interazione indotti dal cambiamento nei comportamenti sociali. White (1995) osserva a questo proposito come vi sia sempre un certo rapporto di circolarità fra accesso e permeabilità degli attori alle innovazioni. La presenza di intenzionalità nel processo di ricerca da parte dell attore modifica il reticolo e nella maggior parte dei casi non si è consapevoli di questo effetto di interazione che può essere indotto o accelerato da variazioni ambientali. La diffusione delle innovazioni all interno delle reti sociali è, infatti, collegata non solo alla collocazione degli attori all interno del network ma anche alla loro identità. Distinguendo nella ricerca empirica fra innovazione e propulsione (motivazione) all azione, secondo White, possiamo evidenziare meglio questo aspetto. Il flusso innovativo, infatti, ri-crea e mette in gioco le identità degli attori e le definizioni correnti degli eventi, ed in questo senso fornisce il combustibile per innescare l azione e dare motivazione al cambiamento. L innovazione richiede, quindi, una forma stabile di supporto sociale ed in una certa misura anche la presenza di un certo livello di specializzazione all interno del contesto relazionale. Una innovazione di successo, soprattutto se riguarda elementi tecnici, è in tal senso preceduta da una struttura sociale (e dalle connessioni in questa insite) integrata; ed in questo che si distingue dalla motivazione all azione che può anche non essere costruita su strutture stabili ma anche su idee, progetti ed intenzioni non fondate su elementi concreti. Le riforme nel sistema industriale sovietico avviate da Gorbaciov, un esempio a cui White dedica la sua attenzione (1992), non sono un prodotto diretto della scelta ideologica (idee Innovazione socio-economica e dinamica sociale 27

28 riformiste), bensì espressioni dell effetto che la motivazione all azione può produrre se veicola innovazioni piuttosto che riprodurre le regole del sistema. 28 Innovazione socio-economica e dinamica sociale

29 Bibliografia Baybeck B. e R. Huckfield (2000) Urban Networks, Urban Contexts and the diffusion of Political Information, paper presentato alla conferenza New Methodologies for the Social Sciences, IBS, University of Colorado, USA. Baker, W. E. (1990) Market networks and corporate behaviour, American Journal of Sociology, vol. 96, n.2. Beunza D. e D. Stark (2005) How to Recognize opportunities: Heterarchical Search in a Trading Room, in Knorr Cetina K. e A. Preda (a cura di) The Sociology of Financial Markets, Oxford University Press, NY. Boissevain J. (1974) Friends of friends: networks, manipulators and coalitions, Blackwell, Oxford, UK. Burns, T. e G.M. Stalker (1961) Management of Innovation, Tavistock Publications, London. Burt, R.(1992) Structural Holes. The social Structure of Competition, Harvard University Press. (2005) Structural holes and Good Ideas, American Journal of Sociology, vol. 105, n.2. Cederman L. (2003) Computational models of Social Forms: Advancing Generative Process Theory, Political Science Review, n. 97, Chiesi A.M. (1996) Attori e relazioni fra attori mediante l analisi di reticoli multipli, Rassegna Italiana di Sociologia, n.1. (2001) Innovazione socio-economica e dinamica sociale 29

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