Risposta alle consultazioni Consob in materia di:

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1 4/2008 Consultazione Risposta alle consultazioni Consob in materia di: Osservazioni alle modifiche degli artt del Regolamento Mercati in materia di condizioni per la quotazione di società controllanti società estere extra europee, di società controllate sottoposte all attività di direzione e coordinamento di altre società e di società finanziarie Roma, 4 giugno 2008

2 Facciamo riferimento al documento di consultazione del 15 maggio 2008 contenente le modifiche agli artt del Regolamento Consob n /2007 (di seguito Regolamento Mercati ). Condividiamo le modifiche proposte che contribuiscono a fornire chiarimenti e certezza su taluni profili che sono stati oggetto di approfondita discussione nella fase di prima applicazione delle nuove disposizioni regolamentari. Formuliamo alcune osservazioni specifiche su singoli punti. Art. 36 Per una migliore comprensione della norma sarebbe utile riformulare il primo capoverso del comma 1 prevedendo esplicitamente il riferimento alle società controllanti, in luogo del generico le società stesse, che potrebbe intendersi riferito anche a società controllate. È apprezzabile la previsione con la quale è stato chiarito che l adempimento informativo in capo all emittente si intende soddisfatto con la messa a disposizione dei dati contabili che confluiscono nelle scritture di consolidamento (cd. reporting package): non è quindi necessariamente richiesta la redazione di bilanci da parte delle società controllate extra-ue (art. 36, comma 1, lett. a)). Come si evince dal commento, la disposizione si intende in realtà adempiuta con la pubblicazione dei dati essenziali del reporting package, anche al fine di non porre gli emittenti quotati in mercati regolamentati italiani in una posizione di svantaggio competitivo rispetto a emittenti quotati altrove, sui quali non grava un obbligo di pubblicazione di dati eventualmente strategici delle controllate. Inoltre, nel caso di una società controllata estera extra UE (o avente sede in una Stato UE, il cui attivo derivi prevalentemente da società extra UE) che rediga un bilancio consolidato (cd. sub-holding), si evince che la previsione sia soddisfatta con la pubblicazione dei dati del consolidato, in luogo di quelli delle società controllate indirette. Resterebbero ferme le ulteriori previsioni dell art. 36 nei confronti delle controllate extra-ue incluse nell area di consolidamento della sub-holding. Nel caso poi di società quotate che controllino altre quotate potrebbero essere previsti i meccanismi di incorporation by reference, già utilizzati in altre parti del TUF, per consentire il riferimento a informazioni già pubblicate da un'altra società. In tal senso sarebbe anche auspicabile che, in occasione del recepimento delle direttive contabili, fossero opportunamente modificati, per le società quotate, gli adempimenti previsti dal Codice Civile (art. 2429) in materia di deposito presso la sede 2

3 sociale dei bilanci annuali della società controllate (redatti, in caso di controllate estere, secondo principi contabili locali ), seguendo quelli previsti dal presente articolo (pubblicazione di dati utilizzati per il bilancio consolidato dell emittente italiano, redatti secondo i principi contabili internazionali). Alla luce della revisione delle disposizioni contenute nella lett. ii), appare auspicabile eliminare il riferimento all organo di controllo, tra i soggetti destinatari dei dati economici, patrimoniali e finanziari necessari per la redazione del bilanci consolidato. L organo di controllo ha, opportunamente e in coerenza con il dovere di vigilanza sancito dal quadro normativo previsto nel Codice Civile e nel Tuf, l obbligo di segnalare eventuali inidoneità dei sistemi a far pervenire i citati flussi informativi, mentre non ha competenze in materia controllo contabile. L eliminazione dell obbligo a carico dell organo di controllo di attestazione, almeno annuale, del sistema dei controlli e l introduzione del dovere a carico del medesimo organo, di comunicare l eventuale inidoneità del sistema dei controlli, rende pleonastico il riferimento all avverbio regolarmente : i dati economici, patrimoniali e finanziari delle società controllate pervengono infatti, di regola, alla controllante, non regolarmente ma in vista della redazione dei conti consolidati (art. 36, comma 1, lett. ii)). La previsione dell obbligo, a carico del collegio sindacale, di comunicare senza indugio, alla Consob e alla società di gestione del mercato l inidoneità del sistema amministrativo-contabile (art. 36, comma 1, lett. ii)) potrebbe essere opportunamente inquadrata nell ambito dei doveri già imposti dal Tuf annualmente in sede di approvazione del bilancio (art ). La relazione al provvedimento potrebbe utilmente chiarire che il riferimento alla direzione, quale soggetto deputato, insieme all organo di controllo e al revisore della società controllante a ricevere i dati economici, patrimoniali e finanziari necessari per la redazione del bilancio consolidato, vada inteso come organo amministrativo esecutivo (art. 36, comma 1, lett. ii)). Molto importante è la previsione contenuta al comma 2 che stabilisce che non rientrano nel campo di applicazione della norma le società controllate extra UE che non rivestono significativa rilevanza, individuate secondo le disposizioni relative al bilancio 1 L art. 153 Tuf, facendo riferimento all attività di vigilanza dell organo di controllo, richiama i doveri di cui all art. 149 Tuf e, in particolare, per quanto qui interessa, l obbligo di vigilare sull adeguatezza del sistema amministrativo-contabile, cui pure fa riferimento la lett. ii) in commento. 3

4 consolidato. Potrebbe essere utilmente chiarito che le disposizioni rilevano a prescindere dalla effettiva inclusione come è prassi di alcuni emittenti su base volontaria delle stesse nel bilancio consolidato. Art. 37 Il documento in consultazione non contiene modifiche all art. 37, rinviando al documento di consultazione della Consob che, in attuazione dell art bis c.c. sulle parti correlate, propone invece alcune modifiche al comma 1, lett. d). La Consob non ha invece modificato la norma che impone alle società controllate con azioni quotate che non ritengono di dover adempiere agli obblighi di pubblicità previsti dal comma 1, lett. a), di fornire, nella relazione sulla gestione di cui all art c.c., puntuale indicazione delle motivazioni per cui non ritengono di essere sottoposte all attività di direzione e coordinamento della controllante (cfr. art. 37, comma 2). Nel Codice Civile viene invece disposto l obbligo, in positivo, a carico degli amministratori delle stesse controllate, di adempiere a obblighi pubblicitari qualora la società sia sottoposta a direzione e coordinamento (art bis c.c.). Art. 38 Condividiamo le modifiche apportate che chiariscono l ambito soggettivo di applicazione della disposizione, limitato alle cd. investment companies. Potrebbe essere utile precisare nella relazione che il riferimento nell oggetto sociale dell emittente ai limiti prefissati per l investimento in partecipazioni prescinde da quelli eventualmente prefissati dalla legge: in tal modo si escluderebbe l applicazione della disposizione a società diverse dalle investment companies, per le quali leggi di settore potrebbero prevedere taluni limiti quantitativi all investimento. Art. 39 Con le modifiche proposte si chiarisce che l adeguamento alle disposizioni di cui agli artt. 36 e 37 del Regolamento Mercati debba avvenire entro il 16 novembre 2008 (art. 39, comma 2). 4

5 Inoltre, si precisa che le società quotate che, successivamente alla data del 1 gennaio 2008, acquisiscano il controllo di una società estera extra UE di cui al comma 1 dell art. 36, debbano adeguarsi entro il termine più lungo tra il 16 novembre 2008 e sei mesi dal perfezionamento dell acquisizione. Tale chiarimento andrebbe esteso a tutte le acquisizioni avvenute dopo l entrata in vigore delle disposizioni (16 maggio 2007), anche se prima del 1 gennaio Si stabilisce, opportunamente, che le informazioni relative al piano di adeguamento siano rese in sede di informazione contabile periodica e non già con le modalità di cui all art. 66 RE. Permane invece l obbligo per la controllante di comunicare in via continuativa e senza indugio alla Consob ogni successiva acquisizione di controllo di società extra UE. Tale tempistica potrebbe non essere idonea in quanto l oggetto della comunicazione senza indugio potrebbe anche essere una controllata di quarto livello, del tutto irrilevante la cui acquisizione potrebbe essere resa nota alla controllante in tempi non compatibili con il senza indugio. Inoltre, tale informativa è già inclusa nei documenti di informazione contabile periodica e, qualora rivesta anche la natura price sensitive, la relativa comunicazione deve comunque avvenire in conformità alle prescrizioni del citato art. 66 (e quindi la Consob resterebbe destinataria di tale informativa). Appare quindi superflua una comunicazione senza indugio alla Consob per l acquisizione di ogni singola società controllata estera extra UE; in ogni caso potrebbe essere utile chiarire che rilevano le sole società che superino le soglie di rilevanza ai fini del bilancio consolidato. Appare anche auspicabile precisare che le disposizioni regolamentari si applicano, con riferimento alle condizioni di cui all art. 36, comma 1, lett. a), a esercizi sociali in corso al momento dell entrata in vigore delle nuove disposizioni. Infine,è apprezzabile la nuova previsione secondo cui la Consob delibererà di volta in volta a quali obblighi del presente articolo sono sottoposte le società aventi sede legale all estero e quotate in Italia. Molto opportunamente il commento ricorda come ai sensi della direttiva Trasparency l Autorità italiana non potrà imporre obblighi più severi di quelli previsti dalla direttiva citata. 5