Dall esecuzione alla programmazione vaccinale nell adulto: evoluzione di vaccini e vaccinazioni nel setting della Medicina Generale
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- Viola Angelini
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1 Dall esecuzione alla programmazione vaccinale nell adulto: evoluzione di vaccini e vaccinazioni nel setting della edicina enerale Formazione a distanza per edici di edicina enerale
2 vaccini e le vaccinazioni Rocco Russo Specialista mbulatoriale Pediatra SL Benevento roccorusso@tin.it
3 L road map - pidemiologia delle principali malattie infettive - Richiami di immunologia delle vaccinazioni - Principi generali di preparazione ed allestimento dei vaccini - aratteristiche dei principali tipi di vaccini - ontroindicazioni alla vaccinazione - odalità di somministrazione dei vaccini nella popolazione adulta - onitoraggio degli eventi avversi e Farmacovigilanza - estione dei richiami e feedback - l calendario per la vita - La vaccinazione in casi particolari
4 D aggiorna la pagina con i calendari vaccinali europei Disponibile, sul sito dell cdc, l aggiornamento della pagina che riassume i calendari vaccinali dei Paesi Ue/aa. Per maggiori informazioni visita il seguente sito:
5 Principali fattori di cui bisogna tener conto nella formulazione del calendario vaccinale pidemiologici mmunologici Pratici
6 Principali fattori di cui bisogna tener conto nella formulazione del calendario vaccinale pidemiologici odalità di trasmissione della malattia tà tipica di acquisizione della malattia omplicanze della malattia secondo le età ffetti collaterali del vaccino secondo le età Programmi di vaccinazione già in atto
7 Principali fattori di cui bisogna tener conto nella formulazione del calendario vaccinale mmunologici learance degli anticorpi di origine materna aturità del sistema immunitario Senescenza del sistema immunitario umero di dosi e intervalli richiesti per ottenere una risposta protettiva Durata della protezione conferita dal vaccino
8 Principali fattori di cui bisogna tener conto nella formulazione del calendario vaccinale Pratici umero di vaccini nel calendario Disponibilità di vaccini combinati Possibilità di associazioni di vaccini umero di sedute vaccinali rganizzazione delle sedute vaccinali
9 l calendario vaccinale È necessariamente un compromesso fra le esigenze di soddisfare i vari fattori Deve essere uno strumento flessibile e continuamente aggiornato
10 calendari vaccinali di Testa e uore alendario nazionale delle vaccinazioni offerte attivamente a tutta la popolazione PP alendario accinale per la ita St-F-FP 2012
11 accino 0-30 gg 3 mese 5 mese 7 mese 11 mese 13 mese 15 mese DTPa DTPa DTPa DTPa DTPa** P P P P P patite B p B- pb* p B p B* pb Hib Hib Hib Hib PR o PR+ alendario accinale per la ita St-F-FP 2012 PR o PR+ 6 anno anno anni PR o PR+ dtpap PR**** o PR+^ anni > 64 anni 1 dose dtpa*** ogni 10 anni 3 Dosi Pre sposizione (0, 1, 6 mesi ) - 4 Dosi Post. sposizione (0, 2, 6 settimane + booster a 1 anno) o Pre sposizione imminente. (0,1,2,12) 2 dosi PR**** + (0-4/8 settimane) Pneumococco P13 P13 P13 P13^^ P13/PP23 (vedi note) P13 eningococco en HP enwy coniugato HP 3 dosi fino a età massima in scheda tecnica nfluenza nfluenza 1 dose all'anno 1 dose all'anno Rotavirus Rotavirus# patite p## p## 2 dosi ( mesi) accinazione raccomandata per l età accinazione raccomandata per rischio 1dose accinazione indicata per l età n merito alla strategia più idonea di immunizzazione della popolazione appartenente alle suddette condizioni di rischio, in attesa di indicazioni nazionali, il Board ongiunto St, FP, F e SP, autore del alendario accinale per la ita" ritiene opportuno fornire specifiche raccomandazioni agli operatori di Sanità Pubblica, frutto delle più recenti evidenze scientifiche
12 ote: *) ei figli di madri HBsg positive, somministrare entro le prime ore di vita, contemporaneamente alle g specifiche, la prima dose di vaccino. l ciclo va completato con la 2a dose a distanza di 4 settimane dalla prima; a partire dalla 3 dose che deve essere effettuata dal 61 giorno, si segue il calendario con il vaccino combinato esavalente. **) La terza dose va somministrata ad almeno 6 mesi di distanza dalla seconda. La quarta dose, l ultima della serie primaria, va somministrata nel 5-6 anno. possibile anche utilizzare dai 4 anni la formulazione tipo adulto (dtpa) a condizione che siano garantite elevate coperture vaccinali in età adolescenziale. ***) successivi richiami vanno eseguiti ogni 10 anni. ****) n riferimento ai focolai epidemici in corso, si ritiene opportuno, oltre al recupero dei soggetti suscettibili in questa fascia di età (catch-up) anche una ricerca attiva dei soggetti non vaccinati (mop-up). ^) Soggetti anamnesticamente negativi per varicella. Somministrazione di due dosi di vaccino a distanza di 1 mese l una dall altra alendario accinale per la ita St-F-FP 2012 ^^) Bambini che inizino la vaccinazione nel corso del secondo anno di vita devono eseguire due dosi; qualora iniziassero nel corso del terzo anno è sufficiente una dose singola. L offerta di una dose di P13 è fortemente raccomandata a bambini mai vaccinati o che abbiano in precedenza completato il ciclo di vaccinazione con P7. el caso si tratti di bambini in condizioni di rischio sono raccomandate due dosi. nche se non presente nella autorizzazione della immissione in commercio l utilizzo nella fascia 6 50 anni è supportato dalla letteratura (vedi testo) ) Dose singola. La vaccinazione contro il meningococco viene eseguita contemporaneamente in due coorti: la prima coorte al mese di vita e la seconda coorte a anni. bambini della prima coorte riceveranno tra il 12 ed il 15 anno una nuova dose di vaccino. ei soggetti a rischio la vaccinazione contro il meningococco può iniziare dal terzo mese di vita con tre dosi complessive, di cui l ultima, comunque, dopo il compimento dell anno di vita ) Solo per il sesso femminile. Somministrare tre dosi ai tempi 0, 1, 6 o 0, 2, 6 mesi (in funzione del vaccino utilizzato). Per accelerare la campagna di copertura in questa fase è auspicabile una strategia multi coorte e comunque il co-payment o social-price per le fasce d età senza offerta gratuita. ) accinare con il vaccino stagionale oltre ai soggetti a rischio previsti dalla ircolare inisteriale anche i bambini che frequentano stabilmente gli asili o altre comunità. (1) #) on almeno offerta in co-pagamento ##) ndicazioni per aree geografiche ad elevata endemia (2 coorti, 15/18 mesi & 12 anni)
13 Razionale del calendario vaccinale per la vita UR le più importanti federazioni che rappresentano le cure primarie per il bambino e dell adulto con l intento di condividere una proposta di calendario che, partendo dalla nascita arrivasse alla senescenza con l inclusione di tutti i vaccini utili alla promozione di un ottimale stato di salute. PRUR una cultura vaccinale omogenea nella classe medica senza distinzione nei ruoli di assistenza e dei servizi o nelle fasce di età che si dovrebbero tutelare. RR una consuetudine al confronto fra le Società scientifiche, finalizzata alla tempestiva raccolta di tutte le novità che ci sono offerte in campo vaccinale, per essere di stimolo alle scelte programmatorie delle utorità competenti, deputate all aggiornamento dei calendari azionale e Regionali.
14 grazie per l attenzione
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