ARTE E ARTISTI 3. Dall Ottocento ad oggi. Gillo Dorfles - Angela Vettese - Eliana Princi. Certi Car Graf

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2 Gillo Dorfles - Angela Vettese - Eliana Princi ARTE E ARTISTI 3 Dall Ottocento ad oggi ISBN Edizioni Direzione editoriale: Roberto Invernici Redazione: Progetti di Editoria s.r.l., Luca De Tommasi Progetto grafico e videoimpaginazione: Marco Cattaneo Cartografia: Vavassori & Vavassori Copertina: Vavassori & Vavassori Disegni: Tommaso Cancelli, Vavassori & Vavassori Stampa: Errestampa, Orio al Serio (Bg) In copertina: Andy Warhol, Marilyn, Vernice di polimeri sintetici e inchiostro serigrafico su tela, 101,6x101,6 cm, particolare. New York, The Andy Warhol Foundation. L editore si impegna a mantenere invariato il contenuto di questo volume, secondo le norme vigenti. Il presente volume è conforme alle disposizioni ministeriali in merito alle caratteristiche tecniche e tecnologiche dei libri di testo. Con la collaborazione della Redazione e dei Consulenti dell I.I.E.A. Il progetto didattico generale del volume è stato elaborato dai tre autori. Tutti i capitoli sono stati scritti da Angela Vettese; il coordinamento editoriale è di Eliana Princi. Si ringraziano per la collaborazione prestata: Laura Allegranti, Paola Ballerini, Sandro Bambagioni, Cristina Barsotti, Claudia Becarelli, Cristina Citerni, Carolina Ciuti, Cristina Galigani, Miranda MacPhail, Anna Mazzanti, Giulia Marrucchi, Filippo Melli, Maria Virginia Porta, Maria Assunta Princi, Maria Saffioti, Anna Lucia Stammati, Massimiliano Vannucci. Si ringraziano tutti i Musei, le Fondazioni, le Pinacoteche, le APT e i fotografi che hanno gentilmente fornito il materiale iconografico e le agenzie: by ADAGP, Paris 2010, per le opere di V. Kandinskij, A. Derain, R. Delaunay, M. Duchamp, H. Arp, J. Miró, A. Giacometti, R. Magritte, C. Brancusi, M. Chagall, A. Calder, G. Braque, Man Ray, A. Tapies by ADAGP e SPADEM, Paris 2010, per l opera di F. Picabia by BILD-KUNST, Francoforte sul Meno, per le opere di E. Nolde by SPADEM, Paris 2010, per le opere di P. Picasso, M. Ernst, M. De Vlaminck, S. Dalí, J. Gris, F. Léger, V. Vasarely, J. Fautrier by SIAE, Roma, per le opere di C. Carrà by BEELDRECHT, Amsterdam 2010, per le opere di T. Rietveld - P. Mondrian by VAGA, New York 2010, per le opere di R. Rauschenberg - A. Warhol by arch. Corrado Gavinelli per l opera Architettura Contemporanea dal 1943 agli anni Novanta, Jaca Book, Milano 1998 L Editore dichiara la propria disponibilità a regolarizzare errori di attribuzione o eventuali omissioni sui detentori di diritto di copyright non potuti reperire. Ogni riproduzione del presente volume è vietata. Le fotocopie per uso personale del lettore possono essere effettuate nei limiti del 15% di ciascun volume dietro pagamento alla SIAE del compenso previsto dall art. 68, commi 4 e 5, della legge 22 aprile 1941 n Le riproduzioni effettuate per finalità di carattere professionale, economico o commerciale o comunque per uso diverso da quello personale possono essere effettuate a seguito di specifica autorizzazione rilasciata da AIDRO, Corso di Porta Romana n. 108, Milano 20122, segreteria@aidro.org e sito web by Istituto Italiano Edizioni Atlas Via Crescenzi, Bergamo - Tel Fax Certi Car Graf Certificazione Cartaria, Cartotecnica, Grafica La casa editrice ATLAS opera con il Sistema Qualità conforme alla nuova norma UNI EN ISO 9001:2008 certificato da CISQ CERTICARGRAF.

3 Presentazione Arte e artisti: una novità editoriale Essenziale e completo, chiaro e rigoroso, didatticamente efficace e aggiornato alle Indicazioni nazionali, questo corso di Storia dell arte si presenta come novità editoriale, vera opera mista con un ricco apparato di materiali on line e multimediali. Il progetto didattico dell opera scandisce artisti, opere e temi in una sequenza che privilegia i grandi autori e l analisi delle opere più importanti, non solo per selezionare e approfondire i momenti fondamentali di uno sviluppo artistico molto articolato, ma anche come occasione e strumento per acquisire un metodo personale di lettura dell opera. In un quadro essenziale ma esaustivo di tutte le forme d arte, grande importanza assumono chiaramente la pittura e la scultura, che proprio tra Ottocento e Novecento diventano lo spazio di trasformazioni radicali, soprattutto attraverso le sperimentazioni delle Avanguardie storiche, ma un posto centrale occupa anche l architettura, vera protagonista dei nuovi scenari urbani e ambientali degli ultimi decenni. La trattazione generale dei movimenti e dei grandi artisti è accompagnata da moltissimi schemi, grafici, piante, carte e da rubriche come Focus e altre schede descrittive, che integrano la presentazione, con approfondimenti sulle tecniche, su temi di particolare interesse o su argomenti di carattere pluridisciplinare, soprattutto storico, biografico, filosofico e letterario. La rappresentazione che ne emerge è quella di un puntiglioso, aggiornatissimo e affascinante viaggio nell arte dall Ottocento ad oggi, di grande completezza ed efficacia didattica, in un linguaggio chiaro e coinvolgente e con un ricchissimo e rigoroso apparato iconografico. Arte e artisti 3: un opera mista e multimediale Arte e artisti è un libro misto, con materiali on line a completamento e con materiali multimediali da utilizzare con la LIM. 1. Materiali on line Nell Indice generale sono segnalati tutti i materiali disponibili on line in formato PDF per studenti e Docenti sulla Libreria web, accessibile tramite un collegamento diretto alla home page del sito dell Atlas ( Si tratta di: Approfondimenti e letture di opere d arte che arricchiscono e ampliano quanto già presente nel testo a stampa. Percorsi tematici molto estesi concernenti numerosi argomenti, tra cui: Ridefinizione dell idea di arte La fotografia fra documentazione, arte e consumo L arte non occidentale Sono vere monografie che permettono una presentazione tematica dell arte, in parallelo a quella svolta in ordine diacronico nel testo, e che fungono da modelli per macroricerche individuali. Antologia di brani critici e storici con testi di artisti e di critici di Storia dell arte e con ampi brani tratti dai tanti Manifesti artistici che hanno contrassegnato lo sviluppo storico delle Arti. 2. Materiali per la Lavagna Interattiva Multimediale (LIM) e per lezioni multimediali Per i Docenti che adottano il testo è disponibile lo strumento multimediale DVD ARTE. Esso propone l intero archivio delle immagini dei tre volumi del corso Arte e artisti, non solo come generico database, ma con la possibilità di costruire lezioni multimediali personalizzate da utilizzare con la LIM. La piattaforma permette al Docente di arricchire, in campi predefiniti, la presentazione delle immagini scelte con note sull artista e il suo tempo, elementi di analisi dell opera ed espansioni multimediali (animazioni, video, inserti iconografici). Materiali didattici per l Insegnante Per i Docenti è disponibile una Guida didattica specifica per questo volume, a stampa e anche scaricabile dall area riservata del sito dell Atlas, in formato PDF. Essa propone la programmazione didattica con piani annuali, Prove di verifica per ogni capitolo con esercizi in lingua inglese. L Editore 2 Presentazione

4 Indice 1. Primo Ottocento: ragione e sentimento 7 Il contesto storico-culturale 8 L Encyclopédie, specchio di un sapere laico 8 Le teorie di Schlegel, riflesso dei sentimenti 8 capitolo 1 Il Neoclassicismo 9 La storia dell arte di Winckelmann 9 La nuova pedagogia dell arte 10 Il Grand Tour come metodo di formazione 10 Focus: Musei e gallerie La nascita del museo 11 Pittori e scultori neoclassici 12 Jacques-Louis David 12 Jacques-Louis David, Il giuramento degli Orazi 13 Jacques-Louis David, La morte di Marat 14 Antonio Canova 16 Antonio Canova, Amore e Psiche 17 Antonio Canova, Paolina Borghese Bonaparte 19 Jean-Auguste-Dominique Ingres 20 Francisco Goya 22 Francisco Goya, 3 maggio capitolo 2 L architettura neoclassica 25 L architettura visionaria e utopica 26 Giovanni Battista Piranesi 26 Gli architetti dell utopia in Francia 27 Neoclassicismo, linguaggio internazionale 28 L architettura neoclassica in Italia 31 Il Foro Bonaparte a Milano 32 capitolo 3 Il Romanticismo 33 Esperienze protoromantiche: i Nazareni e i Puristi 35 Caspar David Friedrich 36 Caspar David Friedrich, Viandante sul mare di nebbia 37 Joseph M. William Turner 38 Joseph M. William Turner, Pioggia, vapore e velocità 39 John Constable 40 Théodore Géricault 41 Théodore Géricault, La zattera della Medusa 42 Eugène Delacroix 44 Eugène Delacroix, La libertà guida il popolo 45 Il Romanticismo in Italia: Francesco Hayez 47 Francesco Hayez, Il bacio 48 Focus: Musei e gallerie La Galleria d Arte Moderna di Milano 49 capitolo 4 L architettura romantica 50 Gusto neogotico tra Inghilterra e Francia 50 Focus: Artigianato e design William Morris e le arti applicate 51 Focus: Il restauro Italia, il restauro degli edifici in età romantica Secondo Ottocento: la nascita del Moderno 53 Il contesto storico-culturale 54 capitolo 5 Il Realismo 55 La crisi del vero: la Scapigliatura lombarda 56 I protagonisti del Realismo francese 57 Jean-Baptiste-Camille Corot, Il ponte di Narni 58 Jean-François Millet, L Angelus 59 Honoré Daumier, Il vagone di terza classe 60 Gustave Courbet 61 Gustave Courbet, L atelier del pittore 63 Uniti contro il Classicismo: i Preraffaelliti in Gran Bretagna 64 Il Realismo in Italia: i Macchiaioli 65 Il Caffé Michelangiolo e i Macchiaioli 66 Giovanni Fattori 68 Giovanni Fattori, La Rotonda di Palmieri 70 Focus: Musei e gallerie La Galleria d Arte Moderna di Palazzo Pitti 71 Focus: La tecnica La nascita della fotografia 72 PERCORSO TEMATICO La fotografia fra documentazione, arte e consumo Materiali on line capitolo 6 L Impressionismo 74 I precursori 74 La prima mostra collettiva 75 L Impressionismo in sintesi 75 Un nuovo modo di guardare 76 I temi e i luoghi dell Impressionismo 77 Focus: Il mercato dell arte Il sistema moderno dell arte 79 Edouard Manet 80 Edouard Manet, Olympia 81 Edouard Manet, Il Bar delle Folies-Bergères 82 Claude Monet 83 Claude Monet, la serie dei Covoni 84 Claude Monet, la serie della Cattedrale di Rouen 85 Claude Monet, Le ninfee da Giverny a Parigi 86 Edgar Degas 87 Il tema della danza in Degas 89 Pierre-Auguste Renoir 90 Pierre-Auguste Renoir, Ballo al Moulin de la Galette 91 Focus: Musei e gallerie Il Musée d Orsay 92 capitolo 7 Architettura e urbanistica alla metà dell Ottocento 93 L architettura dei nuovi materiali 93 La poetica del ferro in Italia 95 Le grandi trasformazioni urbanistiche 97 La Scuola di Chicago e la nascita del grattacielo 99 Bibliografia e sitografia 100 ANALISI DELL OPERA La galleria commerciale: evoluzione di una tipologia architettonica 3. Verso il Novecento 101 Il contesto storico-culturale 102 Indice 3

5 capitolo 8 Il Postimpressionismo 103 Il Neoimpressionismo o Pointillisme 105 Giapponismo, una mania collettiva 105 Georges Seurat 106 Georges Seurat, La Grande Jatte 107 Paul Cézanne 108 Paul Cézanne, la Montaigne Sainte-Victoire 111 Paul Cézanne, Due giocatori di carte 112 Paul Gauguin 113 Paul Gauguin, La visione dopo il sermone 114 Vincent van Gogh 116 Vincent van Gogh, Tre autoritratti 118 Vincent van Gogh, La camera dell artista 119 Focus: Musei e gallerie Van Gogh in Olanda: i musei di Amsterdam e Otterlo 120 Henri de Toulouse-Lautrec 121 ANALISI DELL OPERA Le donne di Lautrec Henri Rousseau, il Doganiere 122 Il rinnovamento della scultura 123 Auguste Rodin 124 Auguste Rodin, I monumenti pubblici 125 Il Simbolismo 126 Il Simbolismo in Italia: il Divisionismo 128 APPROFONDIMENTO La sintesi di arte, musica e letteratura nel clima simbolista e decadente capitolo 9 Dalle Secessioni all Art Nouveau 130 Le Secessioni di Monaco e Berlino 131 La Secessione di Vienna 132 Gustav Klimt 133 Focus: Musei e gallerie Il Palazzo della Secessione a Vienna, opera d arte totale 135 L Art Nouveau: l arte all ordine del giorno 136 L ornamento è un delitto? 138 Focus: Il Design Verso il disegno industriale 140 Antoni Gaudí 142 Bibliografia e sitografia Il Novecento Le avanguardie storiche 145 Il contesto storico-culturale 146 Introduzione Capire l arte del Novecento 147 PERCORSO TEMATICO Ridefinizione dell idea di arte L espressione individuale e la figura dell artista capitolo 10 La linea espressionista 150 I protagonisti dell Espressionismo europeo 151 I princìpi estetici dell Espressionismo 151 Edvard Munch 152 Edvard Munch, L urlo 155 James Ensor 156 Focus: Estetica La bellezza del brutto 157 I Fauves: le belve di Parigi 158 Henri Matisse 160 Henri Matisse, La tavola imbandita 164 Focus: Musei e gallerie La Provenza di Matisse: il Museo di Cimiez a Nizza e la Cappella del Rosario a Vence 166 I gruppi dell Espressionismo tedesco 167 Die Brücke 168 Ernst Ludwig Kirchner 170 Ernst Ludwig Kirchner, Cinque donne nella strada 171 Focus: Cinema espressionista La nascita dell horror e della fantascienza 173 Il gruppo del Blaue Reiter 174 L Espressionismo austriaco 175 Musica nuova a Vienna 175 Oskar Kokoschka 176 Egon Schiele 177 L École de Paris 179 Amedeo Modigliani 180 Marc Chagall 182 Chaïm Soutine 184 L architettura espressionista tedesca 185 Erich Mendelsohn 186 capitolo 11 Il Cubismo 188 Le linee del Cubismo europeo secondo Apollinaire 189 La quarta dimensione 190 Pablo Picasso 192 Dalla Spagna a Montmartre: i periodi Blu e Rosa 192 Sintesi dell itinerario artistico di Picasso 192 L epoca eroica del Cubismo 193 APPROFONDIMENTO Gertrude Stein e il Cubismo, specchio del Novecento Pablo Picasso, Les Demoiselles d Avignon 194 Focus: Arte extraeuropea Primitivismo e Modernismo 196 Il sodalizio con Braque 197 Pablo Picasso, Natura morta con sedia impagliata 199 Focus: Le tecniche Il collage e il bricolage 200 Dal Classicismo alla maturità, attraverso Guernica 201 Pablo Picasso, Guernica 202 Georges Braque 204 Juan Gris 205 Fernand Léger 206 Il Cubismo orfico 207 La scultura cubista 209 Constantin Brancusi 210 Focus: Musei e gallerie L atelier come prototipo della galleria d avanguardia 211 capitolo 12 Il Futurismo 212 Le matrici culturali del Futurismo 212 L icona del tempo: l automobile 213 Focus: I Manifesti I princìpi del Futurismo secondo Marinetti 214 Dal Manifesto Tecnico della scultura futurista 217 Focus: Arte e fotografia Marey e Muybridge: fotografare il movimento 218 Umberto Boccioni 220 Indice 4

6 Umberto Boccioni, Materia 222 Umberto Boccioni, Forme uniche della continuità nello spazio 223 Altri protagonisti del Futurismo 224 Gino Severini 224 Carlo Carrà 224 Carlo Carrà, Manifestazione interventista 225 Giacomo Balla 226 Giacomo Balla, Ragazza che corre sul balcone e Compenetrazioni iridescenti 227 Focus: Arte e tecniche Dalle Belle Arti all arte totale: performance, ambiente, arti applicate 228 Focus: Musei e gallerie Fortunato Depero, la gioia del colore 229 Antonio Sant Elia 230 Dal Manifesto dell architettura futurista 230 Il Futurismo fuori dall Italia 231 capitolo 13 L Astrattismo 232 Vasilij Kandinskij 234 La libertà dei mezzi artistici secondo Kandinskij 235 Vasilij Kandinskij, Primo acquerello astratto 236 Vasilij Kandinskij, Composizione VIII 237 Lo spirituale nell arte: sintesi della teoria pittorica di Kandinskij 237 Kasimir Malevič 238 Kasimir Malevič, Quadrato nero su fondo bianco 240 Il Costruttivismo e l arte della Rivoluzione 241 Dal programma del Gruppo Produttivista 242 Vladimir Tatlin, Monumento alla Terza Internazionale 243 Piet Mondrian 244 Piet Mondrian: l astrazione a partire dall albero 245 Piet Mondrian, Evoluzione e Victory Boogie-woogie 247 Theo van Doesburg 248 Paul Klee 249 Il Bauhaus 250 capitolo 14 Il Dadaismo, rivoluzione totale 255 Le linee del Dadaismo 255 La nascita di Dada 256 Le riviste Dada 256 APPROFONDIMENTO Dadaismo e letteratura Il Dadaismo in Germania 258 Ritratti dada: le teste meccaniche 259 Kurt Schwitters 260 Kurt Schwitters, Merzbau 261 Focus: Arte e letteratura Dadaismo e letteratura 262 Dada a New York 263 Man Ray 264 Dada a Parigi 265 Marcel Duchamp 266 Marcel Duchamp, La Mariée mise à nu par ses célibataires, même o Grande Vetro 270 capitolo 15 La Metafisica 272 I princìpi estetici della Metafisica 272 Giorgio de Chirico 274 Giorgio de Chirico, Le Muse inquietanti 276 Alberto Savinio 277 Il periodo metafisico di Carlo Carrà 278 Giorgio Morandi 279 capitolo 16 Il Surrealismo 280 Le linee del Surrealismo 280 Definizione di Surrealismo secondo André Breton, Freud e il concetto di inconscio 282 Le tecniche e le attività del gruppo 283 Focus: Arte e cinema La nascita del cinema sperimentale 284 Focus: Le tecniche L oggetto surrealista 285 Max Ernst 286 Max Ernst, La vestizione della sposa 288 René Magritte 289 René Magritte, L uso della parola I 291 Juan Miró 292 Salvador Dalí 294 Surrealismi 296 Alberto Giacometti 297 capitolo 17 L Arte tra le due Guerre 298 Le diverse forme del Realismo nel Ritorno all Ordine 298 Da Valori Plastici al Realismo Magico in Italia 298 Novecento Italiano 299 Nuova Oggettività in Germania 300 Focus: Arte e ideologia Arte per il Regime, arte contro il Regime 302 La situazione delle città italiane 303 Il Realismo statunitense tra le due Guerre 306 APPROFONDIMENTO L icona del tempo: la nascita delle star Il Realismo epico messicano 308 capitolo 18 L architettura razionalista 309 Focus: Nuovi materiali Il calcestruzzo armato e l architettura razionalista 310 Le basi teoriche dell architettura razionalista 311 Focus: Tesi critiche International Style e Nuovi Regionalismi 312 Le Corbusier 313 I Cinque punti di una nuova architettura secondo Le Corbusier 313 Le ville private 314 Una stessa estetica per molte tipologie di progetto 315 L urbanistica 315 Le Unità di abitazione 316 Le Corbusier e il Modulor come utopia di un armonia assoluta 317 Le Corbusier, la Cappella Nôtre-Dame-du-Haut 318 Walter Gropius 320 Il Teatro totale 321 Ludwig Mies van der Rohe 322 Ludwig Mies van der Rohe, Padiglione tedesco all Esposizione Internazionale di Barcellona 324 Frank Lloyd Wright 326 Frank Lloyd Wright, Casa sulla cascata 328 Focus: Progetti urbanistici L utopia di Brasilia 331 L architettura tra le due Guerre in Italia 332 Giuseppe Terragni 334 Giovanni Michelucci 335 Bibliografia e sitografia 336 Indice 5

7 5. Dalla Seconda Guerra Mondiale al XXI secolo 337 Il contesto storico-culturale 338 capitolo 19 Espressionismo astratto americano e Informale europeo 340 Le linee dell Informale 340 L ESPRESSIONISMO ASTRATTO AMERICANO 341 APPROFONDIMENTO I Guggenheim: una vita per l arte L Action Painting 341 Jackson Pollock 342 Willem de Kooning 343 Pollock e Rothko: i due volti dell Espressionismo astratto americano 344 Il Color Field 346 L INFORMALE EUROPEO 347 Il segno-gesto, L Informale materico 347 L Informale in Italia 348 Alberto Burri 349 Alberto Burri, SZ Lucio Fontana 351 Lucio Fontana, Concetto spaziale. Fine di Dio 353 Francis Bacon 354 L evoluzione della scultura 355 ANALISI DELL OPERA Francis Bacon, Studio dal Ritratto di Innocenzo X di Velázquez capitolo 20 Arte Concreta, Cinetica, Programmata e Optical 356 Astrattismo geometrico o Arte Concreta 356 Arte Cinetica, Programmata e Optical 358 Il proliferare dei Gruppi 358 capitolo 21 Happening, Neo Dada e Pop Art 359 Allan Kaprow: arte come vita 360 APPROFONDIMENTO La protesta giovanile John Cage, arte come sperimentazione 361 Il New Dada americano 362 Robert Rauschenberg 364 Robert Rauschenberg, Monogram 366 Il Nouveau Réalisme europeo 367 Yves Klein 369 Yves Klein, Antropometria dell Epoca blu 371 Piero Manzoni 372 Piero Manzoni, Merda d artista 373 La Pop Art inglese 374 Caratteristiche della Pop Art secondo Lawrence Alloway 374 Richard Hamilton, Just what is it that makes today s homes so different, so appealing? 375 La Pop Art americana 376 Andy Warhol 378 Andy Warhol, Marilyn Monroe (Twenty Times) 379 APPROFONDIMENTO Evoluzione e dignità culturale del fumetto La Pop Art in Italia 381 capitolo 22 Le Neoavanguardie degli anni 60 e Ripetizione, sequenza e permutazione nel sapere scientifico 382 Il Minimalismo 383 La smaterializzazione dell opera: l Arte Concettuale 385 Gli aspetti del concettuale 385 Joseph Kosuth 386 Joseph Kosuth, One and Three Chairs 387 Bruce Nauman 388 Earth Works e Land Art 389 Christo & Jeanne-Claude 390 Nascita della Performance 391 Joseph Beuys 393 Joseph Beuys, 7000 Eichen (7000 Querce) 394 Fare arte con ogni materia: Arte Povera 395 capitolo 23 Tra XX e XXI secolo: le poetiche postmoderne 397 Una nuova concezione delle tecniche artistiche 397 La Transavanguardia 398 La nuova pittura in Germania 399 Nuova pittura negli Stati Uniti 400 La scultura oggettuale dei secondi anni Ottanta 401 Sguardi lucidi e autobiografici nella fotografia 403 Dopo il 1989, verso la globalizzazione 405 L installazione 405 PERCORSO TEMATICO L arte non occidentale capitolo 24 L architettura dal Secondo Dopoguerra ad oggi 411 I momenti della critica al Razionalismo 411 Alvar Aalto 412 Fonti e caratteristiche dell architettura di Alvar Aalto 412 PERCORSO TEMATICO Il design industriale Architettura italiana del Dopoguerra 414 La nuova Architettura organica 415 Il Brutalismo 416 L architettura utopistica e radicale degli anni Sessanta 417 Architettura High Tech 418 Il ritorno al Purismo 418 Renzo Piano 419 Renzo Piano, Auditorium di Roma 420 Norman Foster 421 L Architettura Postmoderna 422 APPROFONDIMENTO Gli aeroporti, monumenti del XX secolo L architettura dopo il Duemila 423 L architettura decostruttiva 424 Bibliografia e sitografia 426 Indice dei nomi 427 Indice 6

8 1 Primo Ottocento: ragione e sentimento Istruire una nazione è civilizzarla, spegnervi le conoscenze è ricondurla allo stato primitivo di barbarie. Denis Diderot Jacques-Louis David, Ritratto di Madame Récamier, 1800 circa. Olio su tela, 174x244 cm. Parigi, Musée du Louvre. Francisco de Goya y Lucientes, Maja desnuda, Olio su tela, 97x190 cm. Madrid, Museo Nacional del Prado. OBIETTIVI 1. Conoscere i princìpi ispiratori della poetica del Neoclassicismo e del Romanticismo. 2. Comprensione dell interdisciplinarietà della cultura tra la fine del XVIII e l inizio del XIX secolo e dell interrelazione fra arte, letteratura e filosofia. 3. Conoscere i modi in cui la poetica neoclassica si appropria del linguaggio della classicità greco-romana. 4. Conoscere le dinamiche dell organizzazione delle città in funzione dei bisogni e della società del tempo. 5. Conoscere il recupero dello stile Gotico in campo architettonico e le ristrutturazioni in campo urbanistico. 7

9 Il contesto storico-culturale Il periodo storico che va dal 1750 al 1815 (Congresso di Vienna) si pone in un rapporto di continuità con l età precedente. Le condizioni sociali, economiche e politiche rimangono le stesse (progressivo affermarsi della borghesia, sviluppo economico e commerciale, crescita demografica), ma, dalla seconda metà del secolo, queste si vanno trasformando qualitativamente: dal punto di vista sociale, la borghesia giunge al potere con le Rivoluzioni Americana (1776) e Francese (1789); in economia scompare il sistema feudale in Francia e un nuovo modello capitalistico si impone in Inghilterra, dove ha luogo una Rivoluzione industriale senza precedenti: essa investe i settori del tessile, le miniere e la metallurgia ed è caratterizzata da innovazioni tecniche dovute ad uno straordinario sviluppo tecnologico (macchina a vapore, telai meccanici, uso del carbon fossile, ecc.); in politica si assiste al pieno sviluppo di sistemi di tipo liberale e parlamentare in Francia e Inghilterra, mentre si vanno diffondendo in tutta Europa nuove concezioni di tipo democratico e repubblicano. In molte nazioni si apre un intensa stagione di riforme che investono la concezione dello Stato, la giustizia, la religione, l educazione, l igiene, l agricultura, le politiche sociali. Le riforme nascono sotto la spinta delle nuove idee e dei suggerimenti degli intellettuali illuministi, che svolgono un azione efficace di intervento politico e sociale guidata dalla libera ragione. Austria, Prussia e gli Stati italiani che si trovavano sotto il dominio degli Asburgo (Ducato di Milano), dei Lorena (Granducato di Toscana) e dei Borbone (Parma e Napoli) godono di questo clima di riforme: è il fenomeno del dispotismo illuminato, che si interessò non solo di effettuare riforme, ma anche di rafforzare il potere assoluto dei sovrani. Il periodo delle riforme termina all indomani delle rivoluzioni, quando inizia il periodo napoleonico ( ). Napoleone diffonde in altri Paesi europei alcune conquiste politiche e civili della Rivoluzione, ma instaura anche un potere personale, culminante con la sua incoronazione a imperatore: questo evento rappresenta la fine degli ideali di democrazia e libertà che avevano caratterizzato le esperienze francesi e americane. Con la caduta di Napoleone e il Congresso di Vienna (1815), si apre l Età della Restaurazione. L influsso dell Illuminismo Stretta continuità con l epoca precedente si rintraccia anche sul piano culturale: l atteggiamento critico e teorico che è stato definito crisi della coscienza europea (P. Hazard), che abbiamo descritto parlando del Rococò, diviene, nella seconda metà del Settecento, consapevolezza e necessità di un indagine scientifica della realtà, della rifondazione del mondo su basi razionali, della messa in discussione di ogni tipo di dogma (politico, religioso, culturale), dell affermazione della libertà della ragione umana, del valore della conoscenza e dell intelligenza e della fede nelle possibilità di progresso dell uomo. È l Età dell Illuminismo, il periodo in cui il lume della ragione prevale sull oscurità dell ignoranza e illumina la vita, le idee, la società del tempo. Come scrisse il filosofo Immanuel Kant ( ), l Illuminismo rappresenta il momento nel quale l uomo esce dallo stato di minorità (intesa come incapacità di valersi del proprio intelletto senza la guida di un altro ) e afferma la piena libertà e autonomia della ragione umana: Abbi il coraggio di servirti della tua propria intelligenza! È questo il motto dell Illuminismo. Ciò significava il desiderio di riscattare la ragione da ogni subordinazione: dalla superstizione religiosa al potere dispotico delle monarchie, al dogmatismo culturale. Va detto, però, che l Illuminismo fu non solo un movimento filosofico e culturale ma, soprattutto, un atteggiamento mentale, che trasformò radicalmente tutti gli ambiti del sapere. L Encyclopédie, specchio di un sapere laico Opera capitale dell Illuminismo francese, l Encyclopédie ou Dictionnaire raisonné des sciences, des arts et des métiers (Enciclopedia o Dizionario ragionato delle scienze, delle arti e dei mestieri) è composta da 17 volumi di testo e 11 di tavole, diretta da Denis Diderot ( ) e Jean-Baptiste d Alembert ( ) e pubblicata a Parigi tra il 1751 e il Fu il maggiore strumento di diffusione dell Illuminismo ed ebbe una straordinaria fortuna in tutto il mondo. Le voci, catalogate per la prima volta in ordine alfabetico e redatte da specialisti delle materie, adottano una prospettiva laica che esclude ogni dogmatismo e concentra la sua attenzione sull uomo e sui suoi bisogni concreti. Ne esce un quadro ampio e ragionato sulle attività intellettuali e manuali dell uomo, con una precisa ricognizione delle tecniche artigianali e industriali. In particolare numerose voci furono dedicate all arte, tra cui si ricordano Arte, Bello, Imitazione o Composizione di Diderot, Gusto di Montesquieu, Immaginazione di Voltaire, che diedero un contributo importante alla definizione del nuovo gusto estetico in senso classicistico. Le teorie di Schlegel, riflesso dei sentimenti Per l elaborazione della poetica romantica furono importanti gli scritti di Friedrich Schlegel (Princìpi generali dell arte pittorica, 1803) e di Schelling (Le arti figurative e la Natura, 1807), nei quali, all equilibrio e al controllo formale del Classicismo, si contrapponevano la sensibilità, i sentimenti, gli aspetti irrazionali e il momento creativo geniale. Per Schlegel l arte romantica è superiore a quella classica in quanto capace di cogliere il carattere misterioso e divino della natura, in una prospettiva di assoluta libertà, di profondo e radicale soggettivismo e individualismo. Emblematica è la sua definizione della poesia romantica: essa vuole rendere viva e sociale la poesia, poetica la vita e la società, poetizzare lo spirito, riempire e saturare le forme dell arte col più vario e schietto materiale di cultura, e animarle con vibrazioni di humour. [ ] Essa sola è infinita, come essa sola è libera, e riconosce come sua legge prima questa: che l arbitrio del poeta non soffra legge alcuna. 8 PARTE 1 Il contesto storico-culturale

10 capitolo 1 Il Neoclassicismo Sotto a sinistra: Fig. 1.1 Bertel Thorvaldsen, Giasone, Marmo, altezza 242 cm. Copenaghen, Thorvaldsen Museum. Sotto a destra: Fig. 1.2 Antonio Canova, Venere Italica, Marmo, altezza 172 cm. Firenze, Galleria Palatina. L arte guidata dalla ragione Teorico del Neoclassicismo fu lo studioso tedesco Johann Joachim Winckelmann ( ), archeologo, acuto conoscitore della letteratura greca, giunto a Roma nel 1755 e subito entrato a far parte della colta cerchia del cardinale Alessandro Albani; questi aveva costituito una ricca collezione di marmi antichi, disposti, in modo calcolato, tra i viali del parco della villa sulla via Salaria, dove risiedeva. Winckelmann, come anche il teorico e pittore boemo residente a Roma Anton Raphael Mengs, e come l italiano Francesco Milizia, si scaglia veementemente contro il Barocco, inteso come il secolo della corruzione e peste del gusto (nelle parole del Milizia): tale stile veniva criticato per la ridondanza decorativa, ritenuta astrusa ed eccessiva, mentre si rifiutavano i temi disimpegnati e frivoli del Rococò. Ai virtuosismi e agli illusionismi dell arte seicentesca e settecentesca si contrapponevano ora regole e misure rigorose, linee ferme e geometriche, colore unito e compatto. Questo si traduceva in un recupero dell arte antica, considerata come modello di mirabile dominio razionale della forma, connessa a saldi valori morali: per questo l Illuminismo si riconobbe, in genere, nel programma del Neoclassicismo. Lo scultore danese Bertel Thorvaldsen, che trascorse gran parte della sua vita a Roma, fu uno dei maggiori interpreti della scultura neoclassica; l opera Giasone con il vello d oro gli procurò grande notorietà. Ispirandosi all antico, in particolare al canone di Policleto, Thorvaldsen offre dell eroe una versione quasi astratta, sottratta ad ogni passione. Anche Canova mirava stilisticamente alla compostezza, ma tale da far presagire la lotta che si era svolta in precedenza: nel caso del Giasone, invece, non cogliamo alcun segnale di fatica o di tensione, e l eroe ci viene incontro a passi leggeri, come un apparizione. La storia dell arte di Winckelmann I testi di Winckelmann Storia dell arte dell antichità (1764) e Pensieri sull imitazione dell arte greca (1755) divengono manifesti del gusto neoclassico. Lo studioso, cui si può attribuire il ruolo di fondatore di una concezione moderna della storia dell arte, affronta la materia con criteri sistematici e razionali, separando per la prima volta arte greca e romana, che fino a quel momento erano sigillate in un unità arbitraria e acritica. Il pensiero dell archeologo può così essere sintetizzato: Bellezza ideale. Il Bello è modello di perfezione, purificato dalle imperfezioni della natura, quindi è concepito come Bello ideale. In arte il bello non si ottiene copiando la natura, ma operando una selezione dei suoi aspetti migliori. L artista deve, insomma, comporsi un immagine mentale della bellezza, deve sapere intingere il pennello nell intelletto. Imitazione. La chiave per raggiungere la bellezza è l imitazione dell arte greca, in cui il processo di selezione e sublimazione della natura è pienamente raggiunto; l unica via per noi di divenire grandi, anzi se possibile, inimitabili, è l imitazione degli antichi, scrive Winckelmann. Imitare, però, non vuol dire copiare: questa, infatti, è un attività meccanica tesa alla riproduzione dell aspetto esteriore del modello, mentre imitare comporta la conoscenza approfondita del modello, la sua comprensione per restituirne lo spirito. Nobile semplicità e Quieta grandezza. Il generale e principale contrassegno dei capolavori greci è una nobile semplicità e una quieta grandezza, sia nella posizione che nell espressione. Così come la profondità del mare rimane sempre tranquilla, per quanto infuri la superficie, così l espressione delle figure degli eroi greci mostra, in mezzo a tutte le passioni, un anima grande e posata. PARTE 1 CAP. 1 - Il Neoclassicismo 9

11 Sopra a sinistra: Fig. 1.3 Johann Heinrich W. Tischbein, Goethe nella campagna romana, Olio su tela, 164x206 cm. Francoforte sul Meno, Städelsches Kunstinstitut. È eloquente il ritratto di Goethe nella campagna romana dipinto da Tischbein: il poeta è raffigurato solennemente in posa, pensieroso sullo sfondo della via Appia, tra rovine d acquedotti, frammenti di sculture, monumenti sepolcrali. Sopra a destra: Fig. 1.4 Andrea Appiani, Napoleone Primo Console, Olio su tela, 100x70 cm. Bellagio, Villa Melzi, Collezione Gallarati-Scotti. Artista di riferimento per l ambiente milanese, Andrea Appiani fu un acceso fautore della Repubblica Cisalpina, dalla quale ottenne numerosi incarichi; al pittore si deve l unico grande episodio celebrativo delle gesta di Napoleone in Italia con I Fasti di Napoleone (1801) realizzato nella Sala delle Cariatidi di Palazzo Reale a Milano, ciclo distrutto durante la Seconda Guerra Mondiale. Acuto e rinomato ritrattista, Appiani ha dedicato un indimenticabile dipinto a Napoleone, come presidente della Repubblica italiana, nel quale si esalta il valore civile e la forza morale del personaggio. La nuova pedagogia dell arte Secondo la poetica neoclassica la rappresentazione del Bello coincide con il Buono, pertanto i temi scelti dagli artisti appartengono alla storia patria o a quella antica, e sono edificanti, capaci di ispirare virtù civili e private. In pittura si scelgono il disegno (considerato non solo il mezzo più antico di rappresentazione, ma anche il più puro e naturale), i contorni ben definiti, stesure compatte di colore (con superfici simili alla porcellana), chiare concezioni compositive. In scultura si escludono le estrosità del passato a favore della grazia, dell armonia e della compostezza. In architettura ci si allontana da soluzioni scenografiche e fastose per modelli che gareggino con l antico in grandiosità e solennità. La tendenza alla compostezza formale e alla chiarezza strutturale dell arte classica conduce alla semplificazione razionale delle forme architettoniche, in funzione delle esigenze di comodità dell epoca. Si adotta programmaticamente il principio di simmetria e corrispondenza delle parti, con masse ben definite. L obiettivo è quello di pervenire ad una visione razionale, equilibrata, lontana dagli eccessi e sensibile alle esigenze collettive. Il Grand Tour come metodo di formazione Il dilagare della passione per l antico in tutta Europa, a partire dalla metà del Settecento, fu accompagnato dagli scavi di Ercolano e Pompei (cominciati nel 1738) e dall emozione provocata dagli straordinari ritrovamenti che ne conseguirono. In tutta Europa, infatti, si diffuse, grazie alla circolazione delle opere di catalogazione e riproduzione dei reperti, un nuovo gusto ispirato all antico, largamente impiegato nelle arti decorative, in particolare nei mobili di arredamento. La ricchezza dei ritrovamenti, la qualità delle opere d arte antica e il fascino di località che permettevano un incontro diretto con il passato, motivarono il Grand Tour, il viaggio di formazione senza il quale l educazione del giovane europeo di nobile famiglia non poteva dirsi completa. Roma e l Italia divennero la meta principale di un pellegrinaggio di aristocratici, ma anche di artisti e intellettuali che sentirono il Paese come patria ideale, di cui si riconobbero cittadini a pieno diritto, oltre ogni divisione nazionale. Il tour prevedeva anche altre tappe (Venezia, Firenze, Bologna, Napoli, i Campi Flegrei, i centri vesuviani, Paestum e la Sicilia), ma Roma era la meta principale: la grande scuola di tutto il mondo, la definì Winckelmann, santuario della cultura, mentre Goethe, nel suo Viaggio in Italia, descrive il suo soggiorno a Roma nei termini di rinascita, affermando di avervi finalmente conosciuto il vero se stesso. 10 PARTE 1 CAP. 1 - Il Neoclassicismo

12 Focus: Musei e gallerie La nascita del museo Fin dal Rinascimento grandi mecenati - regnanti, signori, pontefici - avevano reso accessibili le loro collezioni private, ma a cerchie ristrette e in situazioni del tutto privilegiate. È nella metà del XVIII secolo che si sviluppa il concetto moderno della tutela e della valorizzazione delle raccolte artistiche, come patrimonio dello Stato e dunque aperte al pubblico, mezzo privilegiato per la formazione delle nuove generazioni. Il museo diventa il luogo ideale della formazione artistica dei giovani - pertanto è in stretto collegamento con le Accademie d arte - e simbolo della concezione moderna di cultura che la ragione illuminista aveva elaborato. Di qui la necessità di adeguate pratiche di conservazione delle opere, ma anche di strategie per una corretta visione delle stesse, creando appositi percorsi d allestimento. Nel 1734 papa Clemente XII rende pubblica la propria collezione istituendo il Museo Capitolino a Roma, ma il primo grande museo di committenza laica d Europa è il British Museum di Londra, inaugurato nel Tale esempio suscitò forte interesse nella Francia rivoluzionaria, che doveva oltretutto gestire l enorme patrimonio proveniente dalle soppressioni degli ordini religiosi. Un ruolo determinante nel dibattito fu assunto dal pittore Jacques-Louis David, fautore di un museo come una grande scuola, dove i maestri condurranno i giovani allievi, il padre vi accompagnerà il figlio. Il giovane, vedendo le produzioni del genio, sentirà nascere in lui quel germe d arte o di scienza al quale la natura lo chiama. Nel 1793 venne inaugurato il Museo del Louvre, che divenne a sua volta modello per l Europa. Il ruolo politico e culturale del museo La potenzialità simbolica e politica del nuovo museo fu sapientemente sfruttata da Napoleone, che vi fece affluire le opere provenienti dalle campagne militari in Europa e in Egitto. Con abile tatticismo l imperatore fece figurare nei trattati di pace i beni artistici, quali contributi di guerra, e così se ne arrogò ufficialmente il possesso. Esemplari furono i trattati di Tolentino e di Campoformio (1797) in cui, a seguito della prima Campagna d Italia, Napoleone estorse alla Repubblica veneta e alla Chiesa interi patrimoni, recuperati solo in parte con il Congresso di Vienna (1815). Nel 1803 il progetto dell imperatore divenne esplicito con la trasformazione del Louvre da Musée National a Musée Napoleon. L imperatore volle inoltre creare una fitta rete di musei periferici, quali nuovi strumenti di propaganda e di legame con i territori conquistati, tra cui il Museo di Brera a Milano, voluto da Maria Teresa d Austria fin dal 1776 per le esigenze didattiche dell Accademia e comprendente, allora, soprattutto calchi di statue antiche. A partire dal 1805, Brera raccolse opere provenienti da chiese e istituti soppressi in Lombardia, Veneto e nei vecchi domini papali: nasceva così una delle più ricche pinacoteche d Europa. In alto: Fig. 1.5 Robert Smirke, una veduta del British Museum, Londra. A lato: Fig. 1.6 Una veduta del Museo del Louvre, Parigi. PARTE 1 CAP. 1 - Il Neoclassicismo 11

13 Pittori e scultori neoclassici Jacques-Louis David Fig. 1.7 Jacques-Louis David, Autoritratto, Olio su tela, 80,5x64 cm. Particolare. Parigi, Musée du Louvre. Fig. 1.8 Jacques-Louis David, I littori portano a Bruto le salme dei figli, Olio su tela, 323x422 cm. Parigi, Musée du Louvre. Dopo una formazione tradizionale a Parigi, Jacques-Louis David ( ) ottenne nel 1775 il prestigioso Prix de Rome. Il quinquennale soggiorno romano fu per lui ricco di esperienze, come la scoperta dell antico, ma anche di Michelangelo, Raffaello, Caravaggio e la conoscenza degli scritti di Winckelmann e Mengs. Tornato a Parigi si impegnò attivamente nella causa rivoluzionaria, collaborando alla creazione di una poetica della Rivoluzione, protesa all esaltazione di valori quali la libertà e l uguaglianza, e all affermazione dei diritti collettivi su quelli individuali. L impegno politico valse all artista cariche pubbliche e incarichi importanti nel campo dell organizzazione culturale e artistica. Nel 1789, quando ormai la Bastiglia era caduta e si erano riuniti gli Stati generali, David dipinse la grande scena tragica de I littori portano a Bruto le salme dei figli, che venne salutato come l espressione ideologica ed etica della nuova Repubblica. Nel quadro emerge infatti il contrasto tra affetti familiari e amor di patria, con la contrapposizione tra mondo virile e mondo femminile. A Lucio Bruto, artefice della cacciata dei Tarquini, portano i corpi dei figli che egli, inflessibile difensore della libertà, aveva condannato a morte perché cospiratori contro la patria. Il dipinto ha una struttura complessa, con un intreccio di situazioni emotive distinte e concatenate: il padre, svegliato dalle grida delle donne, guarda verso lo spettatore, ignaro del fatto che, alle sue spalle, arriva il corteo funebre. Lo stesso corteo ha appena varcato la soglia della casa ed è visibile solo in parte, come i corpi ormai senza vita dei giovani. Ne abbiamo, però, testimonianza dalle grida di dolore del gruppo delle donne al centro della scena. La luce ha un importanza fondamentale nella narrazione drammatica della scena: essa, infatti, esalta i conflitti psicologici dei personaggi. L elemento peculiare della pittura di David è la materia pittorica che ottiene con una semplice preparazione bianca e un colore che ha lo spessore di un velo. 12 PARTE 1 CAP. 1 - Il Neoclassicismo

14 Analisi dell opera Jacques-Louis David, Il giuramento degli Orazi Fig. 1.9 Jacques-Louis David, Il giuramento degli Orazi, Olio su tela, 330x425 cm. Parigi, Musée du Louvre. Un capolavoro degli anni precedenti la Rivoluzione è Il giuramento degli Orazi (1784). Per l esecuzione dell opera l artista volle trasferirsi a Roma, dove nel 1785 la espose per breve tempo nel suo studio, prima di trasferirla a Parigi. Il dipinto ebbe una risonanza eccezionale: fu visto, commentato e discusso da tutti i più grandi artisti dell epoca. Fu anche criticato per la sua radicale novità, che sconcertava i conservatori, i quali la ritenevano al limite della provocazione. Quello che colpiva dell opera era il linguaggio secco, forte e conciso, che procede per contrasti decisi, e l essenzialità, non priva di una certa enfasi virile, lontana dalle frivolezze rococò. Il tema si presta a mettere in scena il drammatico contrasto tra affetti familiari e amor di patria, riflettendo uno dei punti fermi dell ideologia che si andava diffondendo in quegli anni in Francia. Anche dal punto di vista iconografico il dipinto mostra una forte novità, perché David decise di rappresentare non l ultima parte della storia, ma quella precedente, quando i figli giurano di vincere o morire davanti al padre che consegna loro le armi. Il dipinto è costruito con rigoroso ordine e calibrata composizione geometrica. L impostazione della scena è di grande chiarezza: nell atrio cubico e austero, ottenuto con una prospettiva centralizzata, le figure sono disposte come in un fregio antico e sono illuminate da una forte luce laterale. Il punto focale del dipinto e il centro emotivo della scena sono le mani dei figli, enfatizzate dal vuoto buio dell arcata di mezzo, protese verso quelle del padre. Inoltre, i personaggi sono allineati in primo piano e come concatenati: i tre giovani, il padre, le donne di casa piangenti, contrapposte alla volontà indomita delle figure maschili. Nel suo complesso, il Giuramento sembra rappresentare quegli ideali di coraggio e determinazione che di lì a poco avrebbero animato molti tra i protagonisti della Rivoluzione Francese. PARTE 1 CAP. 1 - Il Neoclassicismo 13

15 Analisi dell opera Jacques-Louis David, La morte di Marat La morte di Marat, del 1793, è un dipinto-simbolo della Rivoluzione Francese e uno dei capolavori di David. Esso rappresenta Marat dopo essere stato assassinato da Charlotte Corday, una controrivoluzionaria girondina che, con la scusa di fornire preziose informazioni segrete, fu ammessa nella sala dove l uomo si trovava nella vasca a scrivere (Marat soffriva di una fastidiosa malattia della pelle che lo obbligava a continui bagni medicamentosi). Tra i protagonisti della Rivoluzione Francese, Jean-Paul Marat appariva uno dei più puri, tra quanti si dedicavano al servizio della causa senza cedere a compromessi e senza tener conto dei propri interessi personali, per questo era considerato dai rivoluzionari giacobini con un aura quasi sacrale. Il suo assassinio, nel 1793, suscitò una profonda emozione, che David tradusse subito in un dipinto completato tre mesi dopo il delitto. Che anche David provasse una sincera ammirazione per l uomo politico è provato dalla dedica, asciutta (À Marat, David) ma partecipata, apposta alla base dell austera cassa accanto alla vasca. Con quest opera David crea una specie di Pietà laica in cui tutto, dai particolari realistici alla scelta della qualità di illuminazione di derivazione caravaggesca, fa risaltare il volto di Marat avvolto dal turbante, quasi santificato dal sacrificio (è significativa l esplicita citazione del braccio abbandonato, simile a quello di Cristo nella Deposizione di Caravaggio). Tutta la scena pesa in basso, dove domina, sulla destra, il dettaglio della cassa, che serviva da scrittoio, segno di una povertà simbolica e ideologica. L essenzialità è ottenuta stilisticamente attraverso la riduzione degli elementi figurativi: si ha, quindi, l assenza di prospettiva e uno sfondo buio indefinito; i colori sono ridotti al minimo (il bianco degli asciugamani, il verde del drappo sulla vasca, simile a quello dello sfondo, il pallore di Marat); infine, la composizione è organizzata su una linea orizzontale e sulle verticali della cassetta e dei drappeggi bianco e verde. La rappresentazione diventa in tal modo non la registrazione di un evento ma un accorato e partecipato commento storico, l interpretazione visiva del suo significato morale ed educativo. A destra: Fig Jacques-Louis David, La morte di Marat, Olio su tela, 162x125 cm. Bruxelles, Musées Royaux des Beaux-Arts de Belgique. Sotto: Fig Caravaggio, Deposizione, , particolare. Olio su tela. Roma, Pinacoteca Vaticana. 14 PARTE 1 CAP. 1 - Il Neoclassicismo

16 Fig Jacques-Louis David, Napoleone attraversa le Alpi al Gran San Bernardo, Olio su tela, 260x221 cm. Rueil, Musée National du Château de Malmaison. Fig Jacques-Louis David, Incoronazione di Napoleone, Olio su tela, 621x979 cm. Parigi, Musée du Louvre. Pittore ufficiale per Napoleone David fu successivamente grande ammiratore di Napoleone, di cui consacrò l immagine in tele che divennero il manifesto dei nuovi tempi e del nuovo mito. Nominato pittore ufficiale dell imperatore, lo immortalò nel dipinto Napoleone attraversa le Alpi al Gran San Bernardo (1800), in cui Bonaparte è rappresentato nobile e fiero, avvolto in un mantello, in sella a un focoso destriero. Napoleone, al tempo Primo Console, viene assimilato ai grandi condottieri della storia, come Annibale e Carlo Magno (i cui nomi compaiono in basso), in un processo di celebrazione che raggiunge una dimensione atemporale, quasi mitica. L opera più impegnativa, in questo senso, fu l Incoronazione di Napoleone ( ), un dipinto di grandi dimensioni che celebra, con pomposa solennità, il momento culminante della cerimonia di consacrazione di Napoleone a Imperatore, avvenuta nel 1804 nella Cattedrale di Notre-Dame a Parigi. Nel quadro imponente si attenua la partecipazione emotiva dell artista, sopraffatta dalla solennità dell evento e dalla volontà documentaria. La tela, così, costituisce la versione moderna di un genere pittorico che ha i suoi precedenti, a partire dal Cinquecento, nei dipinti celebrativi dei fasti della monarchia o della Chiesa. Comuni, in tutte queste opere, sono le scelte formali: il rapporto bilanciato tra la scena principale e lo sfondo, la cura estrema dei particolari per accrescere la verosimiglianza, l inserimento di figure col compito di rendere possibile una identificazione con gli spettatori (si vedano, nel dipinto, i personaggi in piedi sulla destra, ritratti di spalle) e il sentimento di sacralità dell evento che si ricava dalla solennità raggelata dei gesti. Stilisticamente, dal vagheggiamento dell ideale di bellezza greco, austero e puro, si passa alla ricchezza, alla grandiosità che richiama gli splendori della Roma imperiale. Successivamente David completa il ciclo celebrando l imperatore anche come grande statista: Napoleone nel suo studio (1812) mostra la sicura operosità nella stanza privata dell uomo politico, in un ora notturna (l orologio indica le quattro del mattino), con le candele quasi completamente consumate per la veglia e le carte relative al Codice Civile sullo scrittoio. Con la Restaurazione, David, rimasto fedele all Imperatore, fu condannato all esilio e finì i suoi giorni a Bruxelles, lontano dalla vita politica, dipingendo opere evasive e consolatorie, concepite come antidoto alla tragicità della storia. PARTE 1 CAP. 1 - Il Neoclassicismo 15

17 Antonio Canova Fig Antonio Canova, Autoritratto, Olio su tela, 68x54,5 cm. Firenze, Galleria degli Uffizi. Sotto a sinistra: Fig Antonio Canova, Teseo e il Minotauro, Marmo, alt. 145,4 cm. Londra, Victoria & Albert Museum. Sotto a destra: Fig Antonio Canova, Monumento funerario di Clemente XIV, Marmo, 740x590x295 cm. Roma, Basilica dei Santi Apostoli. Protagonista assoluto della scultura europea del tempo, Antonio Canova ( ) creò un linguaggio plastico che, per la qualità dei suoi risultati, influenzò a lungo la cultura figurativa occidentale, come fu per David nell ambito della pittura. Nato a Possagno (Treviso), frequentò i corsi di nudo dell Accademia di Venezia e si formò sull arte antica presso la ricca collezione di calchi in gesso dell abate Filippo Farsetti. Nel 1779, trasferitosi a Roma, Canova entrò in rapporto con la cultura neoclassica. Ne derivò una più precisa riflessione sulla classicità, evidente nel gruppo Teseo e il Minotauro ( ), commissionato dall ambasciatore della Repubblica veneta a Roma Gerolamo Zulian, opera che gli guadagnò la piena affermazione. L eroe greco viene rappresentato non nel tradizionale momento della lotta, ma seduto sul mostro che ha appena ucciso. Il corpo da eroe semidivino è perfetto nelle forme, corrispondenti agli ideali espressi da Winckelmann; sul volto, modellato sulla statuaria antica, non trapela la furia della lotta quanto piuttosto un aspetto meditativo, pacato. Canova compie la celebrazione della virtù e della ragione sopra la forza bruta e l istinto. Il gruppo era stato ispirato da due famose statue antiche, il Marte in riposo della Collezione Ludovisi e il Torso del Belvedere, ma Canova, condividendo la differenza stabilita da Winckelmann tra imitazione e copia, non intende riprodurre lo stile degli esempi antichi, quanto piuttosto farne rivivere lo spirito. Numerose e molto prestigiose sono le successive commissioni, tra cui, nel 1783, la Tomba di Clemente XIV nella Basilica dei Santi Apostoli. La scultura rivela l influenza del Monumento funebre per Urbano VIII di Gian Lorenzo Bernini in San Pietro, ma allo stesso tempo se ne differenzia perché Canova sostituisce all animazione barocca una ripartizione rigorosa degli elementi ed esclude gli effetti pittorici dei marmi policromi e il tumulto dei panneggi. Due sono i colori usati da Canova: il marmo rosato per la cattedra del pontefice e quello bianco per basamento e figure; inoltre, mentre le statue barocche tendevano a espandersi in tutte le direzioni, lo scultore concentra il gruppo entro lo spazio delimitato dall architettura, conferendogli luce e raro equilibrio. La struttura dell opera è costruita su un impianto rigoroso, leggermente mosso dalla asimmetria delle due figure allegoriche, la Temperanza e l Umiltà. Simbolica è la presenza della porta, aperta verso un vano scuro e vuoto, che Canova tornerà a usare nelle successive opere funerarie. La geometria dell insieme delinea una piramide culminante nel gesto di potere del papa. Caratteristico dell intera opera di Canova è il virtuosismo nel trattare il marmo, nel dargli luminosità, levigatezza e morbidi effetti chiaroscurali; ciò conferisce alle figure, nonostante l idealizzazione, emozioni e sentimenti delicati. 16 PARTE 1 CAP. 1 - Il Neoclassicismo

18 Analisi dell opera Antonio Canova, Amore e Psiche Canova rappresenta il momento in cui Amore si appresta a baciare la fanciulla, sfiorando, con sottile erotismo, il suo corpo. Il tema, molto diffuso all epoca, permetteva allo scultore di operare una rappresentazione di corpi in movimento: il gruppo è fondato infatti su una serie di geometrie compositive tra cui sono evidenti lo schema a X delle due figure, ma anche il loro intreccio in forme arcuate che evidenziano un gioco di cerchi al centro. Le corrispondenze tra le forme aumentano quando si gira attorno all opera condizione che il gruppo stesso richiede esplicitamente e si colgono nuovi punti di vista, sorprendenti morbidezze e finezze: Una scultura dalla prodigiosa complessità strutturale, che muta ad ogni slittamento dell occhio. Una scultura in cui il vuoto assume un valore formale analogo alle parti scolpite. Non di un abbraccio qualunque si tratta, ma del primo abbraccio divino, che riporta in vita un essere perseguitato e senza speranza (Orietta Rossi Pinelli). Le due creature si sfiorano appena, immerse in uno stato di reciproca contemplazione, ma sono animate da una delicata quanto intensa sensualità, acuita dal senso di attesa, culminante nel repentino scatto d ali di Amore. Figg. 1.17, 1.18, 1.19, 1.20, 1.21 Antonio Canova, Amore e Psiche, Marmo, 155x168 cm. Parigi, Musée du Louvre. Vedute d insieme e schema compositivo. La favola di Apuleio La favola, contenuta nell Asino d oro dello scrittore latino Apuleio (II secolo d.c.), racconta la prova a cui era stata costretta Psiche per aver suscitato la gelosia di Venere, che consisteva nel dover consegnare alla dea un vaso ricevuto da Proserpina nell Ade. La violazione del divieto di aprire il vaso getta Psiche in un sonno profondo dal quale è risvegliata con un bacio di Amore. PARTE 1 CAP. 1 - Il Neoclassicismo 17

19 Fig Antonio Canova, Monumento funerario di Maria Cristina di Sassonia-Teschen, Marmo di Carrara, altezza 574 cm. Vienna, Chiesa degli Agostiniani. Fig Antonio Canova e Giovanni Antonio Selva, Tempio Canoviano, Possagno. Sul piano architettonico il Tempio è un tentativo di combinare la struttura con cupola, tipica dell antichità romana (Pantheon), con il tempio a colonne di origine greca (Partenone). Giunto a grande notorietà anche presso le corti europee, Canova ottiene dal principe Alberto di Sassonia la commissione del monumento funebre dedicato alla moglie Maria Cristina, figlia dell imperatrice Maria Teresa d Austria, per la Chiesa degli Agostiniani di Vienna. Canova affronta il tema del sepolcro, offrendone una diversa interpretazione rispetto al monumento per Clemente XIV: il complesso raffigura il ritmo cadenzato di un corteo guidato dalla Virtù, recante l urna con le ceneri della defunta, seguita da un gruppo di figure che rappresentano la Beneficenza (altro simbolo delle doti dell arciduchessa) che si dirige verso la porta di una piramide, la forma più pregnante e antica del monumento funebre. Al lato opposto giace il Genio funebre, appoggiato al leone, simbolo della Fortezza del casato d Asburgo, mentre, sopra la porta, il ritratto di Maria Cristina, incorniciato da un serpente che si morde la coda, emblema dell immortalità, è sorretto dalla figura della Felicità. La visione classica e quella cristiana si fondono: il corteo ricorda la virtù romana della Pietas, mentre la porta allude al mistero della morte, alla vita definitiva, verso cui tendono i credenti. Il trapasso non coincide, però, con la speranza ultraterrena, bensì, come nel Foscolo dei Sepolcri (1806), con una fine ineluttabile che suscita infinita tristezza e nostalgia per la luce, ma come nei Sepolcri, Canova esprime il tema della memoria consolatrice e degli affetti di chi resta che rendono eterno il ricordo del defunto: Celeste è questa / corrispondenza d amorosi sensi, / celeste dote è negli umani; e spesso / per lei si vive con l amico estinto / e l estinto con noi. Il ciclo incessante tra morte e vita è mirabilmente espresso con la soluzione straordinaria del velo che scende lieve come l acqua sui gradini del monumento. La possibilità di un legame duraturo tra i defunti e i vivi e lo stimolo a egregie cose, nel caso delle tombe dei grandi uomini, vennero espressi da Canova in altri monumenti come quello per Vittorio Alfieri in Santa Croce a Firenze ( ). Questo bisogno di sottrarsi all azione devastatrice del tempo con la celebrazione dei valori dell arte motiva anche la costruzione di un Tempio ( ) nel suo paese natale, Possagno, in collaborazione con Giovanni Antonio Selva: un tempio cristiano dedicato alla Trinità, ma anche un sepolcro-sacrario, dove, nel 1830, vennero traslate le spoglie dello scultore. 18 PARTE 1 CAP. 1 - Il Neoclassicismo

20 Analisi dell opera Antonio Canova, Paolina Borghese Bonaparte Figg. 1.24, 1.25, 1.26 Antonio Canova, Paolina Borghese Bonaparte come Venere vincitrice, Marmo, larghezza 200 cm. Roma, Galleria Borghese. All avvio del nuovo secolo, Canova lavorò molto per Napoleone e la sua famiglia, realizzando ritratti memorabili (ad esempio Napoleone come Marte Pacificatore) che assimilavano i Bonaparte agli dei dell Olimpo: va detto che Canova, a differenza di David, non aveva scelto la via dell impegno politico diretto, ma si mantenne fedele ad un idea di arte come valore autonomo, supremo equilibrio di bellezza e proporzione. Capolavoro di questo tempo è il ritratto di Paolina Borghese Bonaparte come Venere vincitrice ( ), in cui la sorella prediletta di Napoleone viene raffigurata come la dea della bellezza, in una inedita sintesi di riferimenti alla pittura di Giorgione e Tiziano e alle figure giacenti dei sarcofagi etruschi. La donna, infatti, giace sdraiata su una agrippina, con il busto sollevato e appoggiata lievemente su cuscini. Si ha un passaggio graduale dalla posizione orizzontale a quella verticale attraverso linee sinuose, morbide, rese evidenti dal gioco delle superfici, che sono trattate pittoricamente: in alcune parti il marmo è lavorato in modo da farlo apparire lucido, luminoso, mentre sulle parti nude del corpo Canova stese uno strato di cera, affinché risultassero appena rosate per suggerire l effetto della pelle femminile. Il corpo della donna, nella sua naturalezza depurata da ogni volgare sensualità, comunica l emozione della bellezza e della grazia nel senso in cui la intendeva Winckelmann, ossia come piacevolezza secondo ragione. La scultura ci permette, inoltre, di evidenziare un altra delle caratteristiche formali dell opera di Canova: la statua è stata studiata per essere osservata da più punti di vista, muovendosi intorno ad essa. A questo scopo numerose statue dell artista (tra cui questa) vennero collocate su basamenti ruotanti, che permettevano allo spettatore una visione variata e completa. PARTE 1 CAP. 1 - Il Neoclassicismo 19

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