Italicum costituzionale, grillini mica tanto Il comico genovese cala a Roma e carica ancora i suoi

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1 Anno III - Numero 27 - Sabato 1 febbraio 2014 Direttore: Francesco Storace Roma, via Giovanni Paisiello n. 40 Attualità La Corte dei Conti e le spese di Ingroia Giuffrida a pag febbraio Cristicchi va in tv ma tra altre polemiche Di Giorgi a pag. 4 Cronaca Il maltempo si abbatte su tutta l Italia Alle pagine 7-8 CONVOCATO IL 16 FEBBRAIO A ROMA IL COMITATO CENTRALE PER LA DESTRA IL TEMPO DI DECIDERE RESPINTE LE PREGIUDIZIALI, L ITER RIPRENDERÀ L 11 FEBBRAIO Italicum costituzionale, grillini mica tanto Il comico genovese cala a Roma e carica ancora i suoi di Francesco Storace Ètempo di riprendere fiato e ripartire. La strada lungo la quale proseguire per l'affermazione dei nostri ideali va individuata e percorsa senza più alcun indugio. La Destra ha aspettato anche troppo. Ieri ho diramato le convocazioni per la riunione del nostro comitato centrale che terremo la mattina di domenica 16 febbraio, per tentate di individuare con chiarezza la rotta, che poi la direzione nazionale sarà chiamata ad eseguire. E' da Orvieto, luglio 2013, che ci sforziamo di radunare tutte le sigle che a destra si richiamano. Perché abbiamo deciso in quella sede che, fatte salve lodevoli eccezioni locali, vogliamo presentare i nostri uomini e i nostri programmi non più in solitaria ma in contenitori più ampi del nostro. E la legge elettorale in costruzione da' ragione alla nostra volontà di allora. Il partito, dunque, che si tramuta - scrivemmo - in associazione incancellabile di idee; le liste da scegliere; e il nostro meraviglioso quotidiano che ogni giorno suggella un impegno politico ed editoriale. Non si vive solo di poltrone. Al comitato centrale dobbiamo ragionare sulle opzioni in campo, sulla prospettiva di rappresentanza per i nostri valori. La legge elettorale con lo sbarramento non va vista come una sciagura: il nostro obiettivo deve essere quello di costruire una destra ambiziosa - ecco lo spirito di An - che non miri a salvare semplicemente qualche sparuto seggio parlamentare. La domenica successiva al nostro comitato centrale si svolgeranno le primarie di Fratelli d'italia. Ad essi rivolgeremo l'appello finale a raccogliere la sfida per una nuova Alleanza nazionale, rinunciando ciascuno alla propria sigla. E' importante per noi: se invece ci si dice, per non rifare An, che i simboli non contano, il partito di Berlusconi rischia di non diventare più un problema. Anche perché abbiamo già visto che per alcuni con la nostra storia non lo è stato neppure quello di Alfano... Se Fdi farà davvero le primarie; e se realmente sceglieranno così il loro simbolo; l'augurio e' che scelgano proprio quello per cui è nato, senza pretesa di esclusiva, il movimento PER An. Per: perché non lo abbiamo mai considerato solo "nostro", ma di tutti. E quel simbolo va rappresentato in tutta la sua potenzialità in Europa, per contrastare poteri finanziari fortissimi, per frenare l'immigrazione clandestina, per erigere una barriera al relativismo morale, etico, culturale, per ridare una proposta di rappresentanza sociale all'italia a Strasburgo. Sui temi c'è intesa: può essere il simbolo di An l'ostacolo? An può farci ritrovare. Poi, insieme, se ne deciderà la stessa evoluzione... Ma e' ora il tempo giusto. Una comunità da rimettere insieme, con una guida giovane, nel segno di una storia condivisa. Al nostro Comitato centrale lanceremo l'ultimo appello. Poi, ognuno sarà libero di scegliere la strada che riterrà giusta. Non vogliamo che An sia sciolta per la seconda volta. di Igor Traboni della Camera ha bocciato ieri le pregiudiziali di costituzionalità dell'opposizione alla riforma della L Aula legge elettorale. L Italicum dunque va avanti, anche se in qualche modo si tratta di un testo già vecchio, frutto del primo incontro Renzi-Berlusconi. L'esame della riforma della legge elettorale riprenderà in Aula martedì 11 febbraio, come deciso dalla conferenza dei capigruppo di Montecitorio. Eppure ieri c è stato più di qualche motivo di frizione, in parte atteso (i 5 stelle e la Lega non hanno partecipato al voto, anche se per motivi diametralmente opposti), in parte inatteso: nel voto segreto sulle pregiudiziali di costituzionalità contro la legge elettorale sono infatti spuntati una ventina di franchi tiratori; conti alla mano, sarebbero stati addirittura 30 i deputati che, nel segreto dell'urna, hanno RESTA IN CARCERE IL CLANDESTINO GHANESE CHE A MILANO UCCISE TRE ITALIANI A PICCONATE Kabobo, evitata una figuraccia di Giuseppe Sarra Niente libertà per Adam Kabobo. Lo hanno stabilito i giudici del riesame di Milano che, almeno questa volta, si sono messi una mano sulla coscienza. Anche in cella può essere trattato adeguatamente, spiegano. Il ghanese, che l 11 maggio 2013 uccise a picconate in strada tre persone nella città lombarda, si vede così respingere la richiesta avanzata dai suoi legali di trasferirlo in un ospedale psichiatrico giudiziario. Una decisione, questa presa ora dai magistrati, che ha bocciato anche la perizia medica, secondo la quale le condizioni di salute mentali dell immigrato sono incompatibili con la prigione. Eppure Kabobo, in questi mesi, ha tentato di dare una giustificazione al suo gesto estremo. Da sentivo delle voci a i bianchi mi hanno ridotto così. Fisicamente sto bene, psicologicamente sto migliorando, ma sento ancora delle voci votato per bocciare la legge elettorale, in dissenso dai gruppi di appartenenza. Berlusconi per ora preferisce non commentare l attuale passaggio, mentre Renzi si è limitato ad un laconico: "Bene, abbiamo tenuto, ora avanti, si fa". Ma è fin tropo noto che, Italicum a parte, il segretario i veri problemi ce li ha già all interno del suo partito e non riesce più a tener freno anche i suoi fedelissimi che vorrebbero subito un Letta-bis, soprattutto per far fuori politicamente ministri poco graditi, dalla Kyenge alla Cancellieri, da Saccomanni alla Carrozza. Ma la giornata di ieri ha avuto inevitabili ripercussioni dopo quanto accaduto nelle 48 ore precedenti, con le gazzarre che hanno visto protagonisti soprattutto i deputati dei 5 stelle. E rinfocolate dall arrivo ieri a Roma, ritardato solo in parte dal nubifragio, del guru Beppe Grillo. E se qualcuno cullava ancora pie illusioni circa il fatto che un leader di partito potesse calmare i suoi, il socio di Casaleggio che ha cercato di far credere il ghanese al medico legale - mi dicono che i bianchi sono quelli che mi hanno ridotto così.. Il perito, scrivono i giudici nel provvedimento, dopo le visite a San Vittore ha chiarito che Kabobo si sentirebbe perseguitato da una determinata categoria di soggetti. Tale rilievo, però, non deve trarre in inganno, perché il delirio è infatti la manifestazione fenomenologica della sua malattia, una schizofrenia per l ennesima volta ha tarpato le ali a queste speranze: Va bene lo scontro ha detto senza mezzi termini il comico ai suoi parlamentari, salvo poi cercare di smorzare un po i toni con un ma dobbiamo restare in Parlamento, e per restarci va bene uno scontro, anche duro. Non dobbiamo dare la sensazione che vogliamo andare via dal Parlamento. Io mi sono fatto 40 anni di palchi ed ho l autorevolezza per mandarli tutti a quel paese. Per dire le parolacce ci vuole autorevolezza». E poi ha abbracciato e coccolato De Rosa e Sorial, i più accesi guarda caso dei suoi. Dal suo blog, che resta sempre il teatrino privilegiato anche perché porta proventi alla premiata ditta Grillo-Casaleggio, il comico ha poi attaccato la Boldrini: E inadeguata, impropria, miracolata. Una strana legge del contrappasso per la presidente della Camera, fin dall inizio alla testa dei suoi di Sel nel corteggiare i grillini. paranoide. Non è detto - scrive il perito ancora nella relazione - che le attenzioni del soggetto siano rivolte solo verso i bianchi potendo variare in ogni caso la fenomenologia del delirio e ben potendo dunque, aggiungono i giudici, il delirio persecutorio rivolgersi anche verso altre categorie di soggetti. Il ghanese, infatti, secondo il perito Marco Scaglione, soffre di una patologia mentale tra le più gravi, cronicizzata e scarsamente rispondente alle terapie. Il riferimento è al tentativo di strangolamento di un compagno di cella, avvenuto qualche mese fa. Insomma, Kabobo potrebbe uccidere ancora? Sì, almeno secondo i magistrati. Nel caso di Adam Kabobo sussiste un gravissimo ed eccezionale pericolo di reiterazione di delitti della stessa specie. La giustizia, intanto, sta facendo il suo corso. Dopo questa decisione del Riesame, il processo con rito abbreviato è fissato per il 6 febbraio davanti al gup Manuela Scudieri.

2 2 Attualità L ITALIA SFORA DI BEN 140 GIORNI IL TERMINE MASSIMO PREVISTO DALL UE. E COSÌ LE IMPRESE VANNO A PICCO Debiti dello Stato, siamo i peggiori in Europa di Giorgio Musumeci Èsconcertante la foto che Confartigianato fa della pubblica amministrazione italiana. Secondo la federazione degli artigiani, infatti, l Italia è il Paese d Europa più lento a pagare i debiti con le imprese, superando di gran lunga i 30 giorni limite imposti dal decreto sui tempi di pagamento che recepisce la direttiva Ue. La media del nostro Paese, si attesta a nientemeno che 170 giorni. Ma non solo. La Penisola detiene il triste primato del maggior debito verso le imprese, pari al 4% del Prodotto Interno Lordo. Secondo quanto dichiarato da Confartigianato, i ritardi di pagamento degli enti pubblici sono costati alle imprese italiane 2,1 miliardi di euro di maggiori oneri finanziari. Non vedendosi saldati i crediti, infatti, le aziende sono spesso costrette a ricorrere a nuovi prestiti in banca. In tutto questo, oltre ai ritardi dei pagamenti si aggiungono i ritardi nell applicazione dei decreti sblocca-debiti: finora risultano pagati soltanto 21,623 miliardi, pari al 79,4% dei 27,219 miliardi stanziati per il Il che, stando alle dichiarazioni del vicepresidente della Commissione Ue, Antonio Tajani, potrebbe portare l Italia a pagare una sanzione pari a un anno di Imu. Tuttavia, la questione sembra non interessare più di tanto il governo. Tra i debiti più onerosi per lo Stato, spiccano quelli accumulati dal Servizio sanitario nazionale (Asl, Aziende Ospedaliere, Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico, Gestione Sanitaria accentrata). Secondo il rapporto di Confartigianato, infatti, al 22 gennaio 2014 sono stati pagati 6,690 miliardi, pari al 18,1% dei milioni di debiti accumulati dal Servizio sanitario nazionale nei confronti delle imprese fornitrici di beni e servizi. Un vero e proprio bollettino di guerra, che coinvolge piccole e medie imprese di tutto il territorio nazionale, costrette di conseguenza a rinunciare allo sviluppo e, soprattutto, a tardare persino il pagamento dello stipendio ai dipendenti. Nel presentare a Roma il rapporto, il presidente di Confartigianato, Giorgio Merletti, ha evidenziato come in Italia il malcostume dei ritardi di pagamento è duro a morire. I cattivi pagatori ha continuato Merletti- tengono in ostaggio le imprese e rappresentano uno dei principali ostacoli alla ripresa economica. Chiediamo l intervento della Commissione europea e del governo italiano perché i ritardi di pagamento sono un cappio al collo degli imprenditori, ne soffocano le capacità competitive e compromettono le opportunità di rilancio dello sviluppo per il nostro Paese. L ISTAT: QUASI LA METÀ DEI RAGAZZI È SENZA LAVORO Disoccupazione senza freni e tra i giovani è dramma di Cristina Di Giorgi Il tasso di disoccupazione in Italia è ancora drammaticamente alto: il dato rilevato a dicembre è infatti risultato pari a 12,7%, che corrisponde ad una crescita di 1,2 punti percentuali su base annua. Questi i dati emersi dall ultima rilevazione Istat, resa nota in questi giorni. Tali numeri del resto non fanno che confermare una situazione di crisi occupazionale purtroppo già concretamente evidente. Analizzando nel dettaglio i risultati del rapporto degli esperti, si nota che una delle fasce più colpite dalla mancanza di lavoro è quella dei giovani tra i 15 e i 24 anni. Il loro tasso di disoccupazione è infatti cresciuto del 9,6% su base annua (circa 100 mila disoccupati in più). Se poi si considerano i numeri relativi al solo mese di dicembre, la situazione appare ancora peggiore: ben 41,6% di ragazzi senza lavoro. A cercare un occupazione sono circa in 671mila. A completare il quadro, un aspetto che colpisce quasi quanto il dato sulla disoccupazione: il calo del numero di persone che cerca lavoro (meno 32mila). Un fatto questo che ha un origine tutt altro che positiva. Molte persone infatti smettono di muoversi per trovare un occupazione non perché hanno iniziato a lavorare ma semplicemente perché hanno deciso di smettere di cercare: sono gli inattivi, il cui numero è salito di 51mila unità soltanto a dicembre. Quanto all ambito europeo, l Italia è risultata essere tra gli Stati membri che hanno registrato i principali rialzi nell anno, sia in generale sia per quanto riguarda la disoccupazione giovanile. Insomma, checché ne dicano gli esponenti del nostro Governo, l uscita dal tunnel è ancora molto lontana. Speriamo di riuscire a tirare avanti abbastanza tempo almeno per intravederla. POLT RONA A BRUXE L L E S PE R MARIO MONT I Il paradosso: Studierà nuove tasse per l Unione Europea di Federico Colosimo Dopo aver messo in ginocchio milioni di italiani, ridotto alla fame centinaia di migliaia di esodati grazie a quel capolavoro chiamato Legge Fornero, Mario Monti ottiene l ennesima promozione per la sua brillante carriera. Un riconoscimento prestigioso per la competenza dimostrata in materia di tasse. Il professore torna a Bruxelles (dove ha anche una casa di proprietà), capitale dell euroburocrazia e diventerà il nuovo presidente del gruppo di lavoro incaricato di studiare nuove tasse per finanziare l Ue. Sarà compito del bocconiano esaminare come l Europa potrà essere remunerata in futuro. L ex premier si trasferisce in Belgio per cercare nuovi modi su come bastonare ancora gli italiani. Il Gruppo di alto livello per le risorse proprie dovrebbe essere composto da 9 membri, 3 per la Commissione e altrettanti per il Parlamento e il Consiglio, che spinge per averne 4. Monti è un altissimo rappresentante della politica europea, sviolina il tedesco Martin Schulz, dominus del Parlamento europeo, nell annunciare la prossima meritatissima poltrona per il vecchio leader di Scelta Civica. Che ovviamente continuerà a usufruire del suo lauto stipendio da senatore a vita. La decisione di lasciare solo temporaneamente la politica italiana per le istituzioni europee era maturata questo autunno subito dopo la scissione del partito centrista. Il professore si sarebbe messo immediatamente al lavoro e allo studio ci sarebbe una Tobin tax in versione comunitaria. Un imposta che si è rivelata un autentico flop in Italia. L allora presidente del Consiglio si aspettava un gettito di 1,1 miliardi di euro e invece è stato solo di 200 milioni, 900 in meno del previsto. Prelevati, tra l altro, da investitori sani, i risparmiatori che utilizzano fondi azionari a medio-lungo termine. L incubo Monti torna prepotentemente alla ribalta. L Unione europea vuole tassarci ed il bocconiano è l uomo giusto per infliggere sonore mazzate. MA SULLA VICENDA DEL PRESIDENTE MASTRAPASQUA SONO ANCORA TANTI I MISTERI DA CHIARIRE Caso Inps, il governo cerca di limitare i danni Il Governo intende accelerare sulla riforma della governance dell'inps. Lo ha detto il presidente del Consiglio Enrico Letta aggiungendo che la presidenza dell'istituto deve essere un incarico ''da svolgere in esclusività''. Insomma, Letta interviene dopo che i buoi sono scappati dalla stalla, ovvero dopo il caso del presidente Mastrapasqua, indagato, e il florilegio di poltrone sulle quali lo stesso siede Presto - ha aggiunto Letta senza però dare certezza sui tempi - su questo tema il governo incontrerà le parti sociali. Abbiamo iniziato un percorso sulla nuova governane dell'istituto. Un ente nazionale come l'inps deve essere guidato in esclusiva, cosi' come io esercito il mio ruolo in esclusiva Accelereremo in modo tale che si copra il vuoto normativo che c'e' oggi riguardo alla fusione Inps- Inpdap. Il ministro Giovannini fara' una consultazione con le organizzazioni sindacali e le forze sociali a brevissimo", ha aggiunto il premier al termine del consiglio dei ministri di ieri. "Presentiamo ora un disegno di legge con procedura di urgenza alle Camere che indica che per il governo il presidente di un ente pubblico nazionale deve essere fatto in esclusiva e non in regime di conflitto di interessi", ha annunciato il premier. "Ovviamente il governo - ha precisato Letta - non si sovrappone all'azione della autorità giudiziaria che e' in corso ma alcune considerazioni ci obbligano ad intervenire. C'e' un regime di incompatibilità sancito per tutte le più alte cariche dello Stato, ma non per cariche rilevanza fondamentali quali enti pubblici nazionali". Su questo "buco normativo clamoroso" il governo interverrà con un ddl "per incarichi in esclusiva per grandi enti come Inps o Istat". Via Giovanni Paisiello n Roma Tel Fax redazione@ilgiornaleditalia.org Direttore responsabile Francesco Storace Amministratore Roberto Buonasorte Direttore Generale Niccolò Accame Capo Redattore Igor Traboni Progetto grafico Raffaele Di Cintio Società editrice Amici del Giornale d Italia Sito web Per la pubblicità Responsabile Marketing Daniele Belli tel mail: daniele.belli@hotmail.it

3 3 Attualità L EX PM NEL MIRINO DEI CONTABILI PER LA LEGITTIMITÀ DELLE 74 NUOVE ASSUNZIONI NELLA SOCIETÀ SICILIA E SERVIZI La Corte dei Conti fa le pulci a Ingroia Tra gli ingaggiati anche amici di politici e parenti di mafiosi. Così Antonio passa da controllore a controllato di Giuseppe Giuffrida In Sicilia non basta che la Finanziaria voluta dal presidente della regione Rosario Crocetta sia stata per due terzi impugnata dal Commissario dello Stato, rischiando così di lasciare in mezzo ad una strada migliaia di lavoratori e infliggendo il colpo di grazia ad una terra martoriata dal malgoverno. A chiudere il cerchio della rivoluzione al contrario promossa dal governatore venuto da Gela, ci pensa Antonio Ingroia. È ormai noto che l ex pm, dopo fallimentari avventure in politica e guerre senza esclusione di colpi contro la stessa magistratura di cui faceva parte, si è ritrovato, tutto d un tratto, senza lavoro. Tuttavia, per l ex leader di Rivoluzione Civile, il disagio di doversi inventare un occupazione è durato meno del previsto. Come una manna caduta dal cielo è infatti intervenuto Rosario Crocetta, pronto a piazzare l ex pm alla guida di Sicilia e Servizi, società che si occupa della gestione ed evoluzione della Piattaforma Telematica Integrata della Regione Siciliana. L arrivo di Ingroia a capo della partecipata è stato salutato da giornali e dallo stesso governatore come una svolta per far luce sulle malefatte degli anni passati. Lo stesso ex candidato premier si era mostrato alla stampa determinato a fare pulizia e dare rilancio ad una società le cui utilità sono quantomeno discutibili. Nonostante i tempi di spending review, e i tanti proclami di Crocetta sui tagli alle spese della regione, Sicilia e Servizi assume 74 dipendenti con un contratto a tempo determinato per 18 mesi provenienti da un socio privato della società partecipata. Di per sé, la notizia suscita già non poche polemiche da parte delle opposizioni all Assemblea regionale circa l opportunità di farsi carico di nuovo personale da aggiungere ad un esercito di precari che pesa enormemente sulle casse della Sicilia. Tuttavia, il peggio deve arrivare. Perché andando ad analizzare i nomi dei 74 fortunati, vengono fuori cognomi e parentele tutt altro che anonime. Si spazia dall ex consigliere comunale dell Udc Filippo Fraccone al presidente del consiglio comunale di Raffadali, passando per il figlio dell'autista del direttore dell Irfis Enzo Emanuele, a Giuseppe Danilo Dominici, già responsabile comunicazione dell Udc Sicilia e poi del Pid, ed Ettore Nicosia, fratello del dirigente regionale Francesco Nicosia, che fu capo di gabinetto di Salvatore Cintola e di altri assessori dello Scudocrociato. Ma le ciliegine su una torta che puzza di raccomandazione, sono nientemeno che il genero del mafioso Giovanni Bontate, ucciso nel 1988 e Francesco Nuccio, arrestato nel 2012 nell ambito di un inchiesta sulle tangenti dell eolico. L ex pm spiegò che le 74 nuove assunzione avrebbero salvato la regione da un blocco del sistema informatico che avrebbe mandato in tilt le prenotazioni negli ospedali, il servizio del 118 e l intera macchina burocratica. Sarà. Sta di fatto, però, che quelle assunzioni hanno convinto poco la Corte dei Conti, che dal canto suo ha richiesto la documentazione riguardante i contratti, tra cui la delibera di giunta con la quale si ha autorizzato Ingroia ha mettere in atto le assunzioni in una società che, va ricordato, formalmente è in scioglimento. In particolare, i pm contabili sembra vogliano verificare se quei contratti abbiano violato le norme vigenti in Sicilia. In effetti, il governo, socio unico della Partecipata, ha deciso di assumere i 76 lavoratori nonostante nell Isola sia ancora vigente il blocco delle assunzioni, voluto dall ex governatore Raffaele Lombardo. Ecco che, in un batter d occhio, colui che era arrivato a Sicilia e Servizi col compito di fare emergere illegittimità, si ritrovi egli stesso sotto verifica da parte degli organi inquirenti. Tuttavia, l ex pm non si perde d animo e anzi fa sapere di essere assolutamente sereno. Garantisco la massima disponibilità ai pm contabili ha dichiarato Ingroia-, che hanno tutto il diritto di approfondire una vicenda certamente complessa e delicata. E sul fatto di essere finito sotto verifica, il commissario ostenta tranquillità ricordando di esserci già finito in passato. Di fatto, quelle assunzioni sono finite alla Corte dei Conti, quantomeno per un approfondimento. IL FALSO PENTITO CHE SI ERA AUTOACCUSATO DELLA STRAGE DI VIA D AMELIO, ARRESTATO PER MOLESTIE DOPO LA TRASMISSIONE Dal salotto di Servizio Pubblico alle manette: Scarantino arrestato per abusi sessuali I grandi ospiti di Santoro continuano a collezionare inchieste. Dalla Bonev al picciotto di Palermo, accusato di aver violentato una ragazza disabile con gravi problemi psichici di Marcello Calvo Il falso pentito Vincenzo Scarantino, il picciotto di Palermo che vent anni fa si è autoaccusato di aver procurato la 126 imbottita di tritolo per la strage di via d Amelio salvo poi ritrattare tutto, è stato arrestato per violenza sessuale. Il teste della corona della Procura di Caltanissetta che con la sua becera testimonianza ha sancito decine di ergastoli e scritto una delle pagine giudiziarie più buie del nostro paese, è accusato di aver abusato di una ragazza disabile con problemi psichici. Il fermo è arrivato al termine della trasmissione Servizio Pubblico. Michele Santoro, l antiberlusconiano doc, ha collezionato l ennesima figuraccia. Il conduttore con un passato nel gruppo maoista unione comunisti italiani, per fare audience le ha provate davvero tutte. Ha invitato a La7 Michelle Bonev, che con le sue sparate contro Francesca De Pascale si è beccata una denuncia per diffamazione. Poi, non contento, ha trasformato il suo studio in un aula di tribunale. Dove il collaboratore di giustizia ha continuato a gettare fango nei confronti del defunto questore Arnaldo La Barbera, reo secondo il suo punto di vista di averlo costretto a mentire sotto tortura. Con il volto coperto da una maschera in stile anonymous, Scarantino ha spiegato la sua versione di fatti. Ribadendo di essere stato sottoposto a continue vessazioni mentre era detenuto a Pianosa per indurlo a una falsa ricostruzione dell attentato. Ha parlato di un suggeritore - una persona di cui non ha voluto fare il nome - che scrisse gli appunti con la falsa ricostruzione dell attentato. Ma nonostante le ripetute sollecitazioni del direttore di Panorama Giorgio Mulè, che lo invitava a vuotare il sacco e a fare nomi e cognomi, ha preferito scegliere la via del silenzio. Il tutto è avvenuto davanti alla presenza di un estasiato Marco Travaglio. Che avrebbe voluto che quella puntata non finisse mai. Al termine della trasmissione Scarantino è stato preso in custodia dalla squadra mobile di Torino. E stato perquisito e con lui l autista che doveva riportarlo in albergo. Nei suoi confronti una ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del capoluogo piemontese perché il 5 novembre del 2013 abusò di una disabile maggiorenne in una comunità protetta di Torino, di cui la procura non vuole diffondere ulteriori informazioni. A Scarantino è stata contestata l aggravante dell abuso di autorità. Secondo fonti investigative, il picciotto di Palermo il 5 novembre 2013 si sarebbe recato in una comunità protetta torinese per sostituire un suo amico educatore. E lì avrebbe approfittato dei gravi problemi della ragazza per abusare di lei. Dai presunti calunniatori agli ipotetici molestatori. Lo studio di Santoro continua a ricevere ospiti invidiabili. D altronde gli indici d ascolto languono. E chissà perché USATO IL SUO NOME PER UN KILLER DELLA FICTION Maradona chiede 10 milioni alla serie tv Gomorra Non si placano le polemiche attorno alla fiction Sky Gomorra, prossima alla messa in onda in diversi Paesi. A mettere sotto accusa la produzione, stavolta, è nientemeno che l ex campione del calcio Diego Armando Maradona, per niente felice di sapere che uno dei protagonisti della serie, un killer, si fa chiamare proprio come il pibe de oro. Ad annunciare battaglia è stato il legale di Maratona, l avvocato Angelo Pisani, che è anche presidente della VIII Municipalità di Napoli, che comprende Scampia, in passato si è già scagliato contro la realizzazione della serie tv, accusandola di descrivere Scampia come un quartiere di camorristi, narcotrafficanti e assassini. Riguardo l utilizzo del nome di Maradona, Pisani fa sapere che l ex campione argentino è intenzionato a chiedere alla magistratura di bloccare la diffusione della proiezione della fiction e un risarcimento di 10 milioni di euro, da devolvere in beneficenza, per usurpazione dell immagine e per attacco alla sua notorietà, ottenuta per meriti sportivi. Chiederemo giustizia ha ribadito il legale-, il blocco della produzione e il divieto di diffondere la pellicola, per evitare che l immagine di Maradona e di Napoli venga danneggiata. Se i produttori e gli artisti vogliono un soprannome per il killer - conclude Pisani - usino il loro nome. La serie, che dovrebbe andare in onda il prossimo marzo, è, insieme a quella su Mani Pulite, il prodotto di punta della programmazione Sky del Prodotta da Cattleya, Fandango e la stessa Sky, la realizzazione è costata intorno ai 16 milioni di euro, coinvolgendo location nazionali (Scampia in primis) e internazionali, come la Spagna e la Francia. Già nei mesi scorsi la produzione era finita sulle cronache per aver realizzato numerose riprese della serie nella villa appartenente ad un vero boss camorrista. In quella occasione, Cattleya fece sapere di non essere mai stata al corrente del fatto che la villa appartenesse a esponenti della malavita. Tra contestazioni e denunce, a due mesi dalla messa in onda, Gomorra La Serie sta facendo abbondantemente parlare di sé. Chissà che non sia un arma a favore loro G.G.

4 4 Attualità 1 0 F E B B R A I O : I V E R T I C I D I V I A L E M A Z Z I N I C A M B I A N O D I N U O V O I D E A. I L M U S I C A L A N D R À I N O N D A La storia infinita tra la Rai e Magazzino 18 Contestazione dei centri sociali, Cristicchi: Ridicola pagliacciata che offende gli esuli di Cristina Di Giorgi Il lavoro di Simone Cristicchi dedicato agli infoibati e agli esuli istriani, giuliani e dalmati continua a far parlare di sé. E non soltanto per la sensibilità con cui l autore ed interprete ha trattato un tema tanto difficile quanto poco conosciuto. Magazzino 18 è stato infatti in questi giorni al centro di un tira e molla con matrigna Rai, che prima aveva annunciato che il 10 febbraio lo spettacolo sarebbe andato in onda in seconda serata su Rai uno, poi ci ha ripensato e ora ha nuovamente cambiato idea, confermando l inserimento nel palinsesto. Un ripetuto voltafaccia quindi, degno della miglior commedia degli errori. O forse sarebbe meglio dire degli orrori, se si pensa allo spessore della maggior parte dei programmi che vanno in onda. Vedere in tv Magazzino 18 è quindi molto importante, non tanto perché si tratta di un ottimo esempio di teatro civile ma anche e soprattutto perché sarebbe un gran bel modo di celebrare il decennale del Giorno del Ricordo. Per il pubblico tutto, ma soprattutto per quello che non può muoversi da casa. Questo devono aver pensato tutti coloro che, appresa dalla pagina facebook di Simone Cristicchi la notizia della cancellazione dalla programmazione, si sono mossi per protestare, con dichiarazioni, commenti e petizioni on line, che hanno raccolto in pochi giorni numerosissime adesioni. A favore della messa in onda si è attivata anche la politica: il deputato triestino Sandra Savino ha infatti presentato un interrogazione al Presidente della Commissione parlamentare per l indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi, in cui si sottolinea che la televisione di Stato dovrebbe cogliere l opportunità, perfettamente coerente con le finalità della legge istitutiva della Giornata del ricordo, di sostenere iniziative per diffondere la conoscenza di quegli eventi che l opera di Cristicchi ha rappresentato, con riconosciuta oggettività storica e valore artistico. Ci auguriamo conclude il documento che questa proposta venga tenuta in considerazione, visto che consentirebbe di mettere ulteriormente in luce e diffondere una pagina importante della storia del nostro Paese che per tanti anni è stata ignorata: tutto ciò in piena coerenza con il ruolo di servizio pubblico svolto dalla Rai. Non si sa se per la pressione politica, per quella del pubblico o per il successo che Magazzino 18 continua a riscuotere, trasversalmente, nei teatri di tutta la Penisola (è alla replica n.28 e ancora fa il tutto esaurito ). Fatto sta che i vertici di viale Mazzini sembrano aver cambiato idea: è infatti rientrato l allarme sulla cancellazione dello spettacolo, la cui messa in onda è stata confermata per la seconda serata del 10 febbraio subito dopo uno speciale Porta a porta dedicato al Giorno del ricordo. Una trasmissione che dovrebbero vedere tutti. Ed in particolare gli esponenti dei centri sociali che, poco prima della rappresentazione al Teatro di Scandicci di giovedì sera, sono saliti sul palco esponendo uno striscione con la scritta La storia non è una fiction. E si sono poi rifiutati di rimanere, nonostante fossero stati invitati a vedere lo spettacolo invece di contestarlo aprioristicamente. Dispiace solo ha dichiarato Cristicchi che tra il pubblico c erano molti esuli, offesi oltremodo da questa ridicola pagliacciata.

5 5 Storia UOMO DI CULTURA, MA ANCHE DI CORAGGIO, È IL FONDATORE DEI LITTORIALI E POI DELLE BRIGATE NERE DELLA REPUBBLICA SOCIALE Alessandro Pavolini, fascista e letterato Con Mussolini, 'guida, esempio, affetto supremo', rimane fino alla morte e oltre: la sua è una delle diciotto salme sul freddo suolo di Piazzale Loreto di Emma Moriconi Le Brigate nere allineano, dai vecchi ai ragazzi, gli uomini di ogni età... gli uomini che non hanno età, se non quella del proprio spirito... sono una famiglia, questa famiglia ha un antenato: lo Squadrismo; un blasone: il sacrificio di sangue; una genitrice: l'idea fascista; una guida, un esempio, una dedizione assoluta e un affetto supremo: Mussolini'. Sono parole pronunciate da Alessandro Pavolini nel 1945, quando manca un passo alla disfatta di un pezzo della storia d'italia che per ventuno anni aveva retto le sorti della Nazione: il Duce, e la Repubblica Sociale nata dalle ceneri di un'italia tradita ed infangata al disonore, stavano per cadere. Alessandro Pavolini, fascista, combattente e letterato, uomo di muscoli e di mente, ci crede fino alla fine, senza esitazione alcuna. La sua storia è fatta di cultura e fascismo, amalgamati insieme da una forte, viscerale vocazione e da una fede di ferro, che lo porterà a condividere la sorte di tutti quei fascisti che, all'indomani del tradimento del Re e di Badoglio, avevano voluto credere in un epilogo diverso e maggiormente onorevole per la loro Patria, per la quale per due lunghi decenni avevano lavorato. La sua adesione al fascismo risale a quel 28 ottobre del 1922 in cui le camicie nere avevano marciato su Roma, dopo la nomina di Mussolini a Presidente del Consiglio dei Ministri da parte del Re. Alessandro Pavolini ha appena 19 anni ed è un giovane e brillante laureato in giurisprudenza e scienze politiche, ha frequentato gli atenei di Firenze e di Roma. La sua attività politica inizia nel Fascio fiorentino, di cui diventa Vicefederale nel 1927 e poi Federale nel '29. Nel frattempo scrive, e appassionato com'è collabora ad alcune riviste letterarie, pubblica saggi politici, scrive un romanzo dal titolo 'Giro d'italia' che ottiene un certo successo. Il suo lavoro alla testa del fascio fiorentino dà al movimento politico una connotazione squisitamente culturale ed artistica, promuovendo mostre ed iniziative culturali di vario genere, tra cui il noto 'Maggio musicale fiorentino' di fama internazionale. Ancora, fonda una rivista letteraria che chiama 'Il Bargello' e ne fa l'organo della Federazione Giovanile Fascista, coniugando così con armonia la politica alla cultura, binomio di interesse eccezionale. Nel 1932 fa parte del Direttorio Nazionale del PNF, nel 1934 è eletto deputato e poi presiede la Confederazione Professionisti ed Artisti: è qui che nascono i famosi 'Littoriali'. Volontario nella guerra d'africa insieme a Galeazzo Ciano, con cui nel frattempo ha stretto amicizia, prende parte alle operazioni della 'Disperata' (che darà anche il nome ad un suo romanzo): dall'africa manda corrispondenze per il Corriere della Sera con cui collabora. Tornato in Patria, nel 1939 è Ministro della Cultura Popolare: la stampa estera e quella nazionale, la propaganda, il cinema, il turismo, il teatro, i servizi amministrativi sono ambiti che vengono organizzati in sette diverse Direzioni Generali, a cui si aggiungono l'eiar (la futura Rai), la SIAE ed altri enti che fanno parte delle strutture poste sotto la sua vigilanza. La decisione del Gran Consiglio del 25 luglio '43 di destituire Mussolini lo fa infuriare: lo viene a sapere per caso, imbattendosi nel ministro Benini al bar dell' Excelsior. Benini è appena uscito da casa di Galeazzo Ciano, e fa a Pavolini una relazione dettagliata di com'è andata la notte più lunga del Fascismo. La sua risposta è netta: 'Mitra! Alla macchia!'. Nel 1943 aderisce alla RSI sin dalla sua fondazione, è segretario del PFR e, nel '44, è fondatore delle Brigate Nere, che Pavolini percepisce proprio come le naturali eredi dello squadrismo, per le quali la parola d'ordine è la fedeltà a Mussolini. E con lui rimane, fino alla fine. Il 28 aprile 1945 viene ucciso dai partigiani sul lungolago di Dongo. Le sue ultime parole sono per la sua Patria, per la quale ha combattuto per tutta la vita: 'Viva l'italia!'. La sua è una delle diciotto salme che vengono ammucchiate sul freddo suolo di Piazzale Loreto a Milano. emoriconi@ilgiornaleditalia.org LEGGI TUTTI I RITRATTI SU CLICCANDO NELLA SEZIONE LA NOSTRA STORIA.

6 6 Sabato 1 febbraio 2014 LETTERA-APPELLO DEI PEDIATRI DEL BELGIO: E UNA LEGGE INUTILE E PERICOLOSA Eutanasia sui minori, c è chi dice no Esteri PARZIALMENTE CHIUSA, MA NON CI SONO PERICOLI Centrale nucleare inglese con livelli radioattivi alti di Chantal Capasso n tema estremamente delicato quello affrontato in questi giorni in Belgio. La Libre Belgique, pubblica una lettera appello, sottoscritta da 38 pediatri e intitolata Finevita dei bambini: una legge inutile e pericolosa. La lettera esordisce con la domanda se sia necessario estendere la legge sull eutanasia ai minori. Scopo della lettera, spiegano i medici sottoscrittori, è quella di offrire nuove piste sulle quali riflettere senza cadere in inutili demagogie. I punti di osservazione sviscerati dal documento sono quattro, dai quali partire per la loro opportuna valutazione. La prima osservazione è che questa legge non risponde ad alcuna reale esigenza. La maggior parte delle équipe mediche che hanno in cura bambini in fase terminale, a domicilio o in ospedale, devono ammettere che non si sono mai trovati nella loro pratica davanti a una domanda di eutanasia spontanea e volontaria espressa da un minore. Nella seconda, invece, si dichiara che allo stato attuale della medicina, i mezzi per attenuare il dolore sono largamente disponibili nel nostro Paese, più che in altri Paesi. È evidente che oggi nessun paziente, e dunque bambino, deve soffrire. D altro canto, i pediatri sono contrari a qualsiasi forma di accanimento tera- U a centrale nucleare di Sellafield, nel nord ovest dell Inghilterra, è stata parzialmente chiusa dopo che sono stati rilevati livelli alti di radioattività. La struttura è la più vecchia e più grande d Europa. Al personale della centrale nucleare di Sellafield, nel nord ovest dell Inghilterra è stato chiesto di rimanere a casa, secondo quanto comunica la Bbc. Nella centrale rimangono comunque i tecnici che stanno lavorando «normalmente» per permettere alla centrale di continuare a funzionare. Le autorità inglesi sottolineano che non ci sono comunque pericoli per i tecnici dell impianto e gli abitanti L La sede del Parlamento belga peutico, perché farebbero solo prolungare inutilmente la vita in condizioni penose. Oggetto della contestazione è la legge sottoposta, per la sua discussione, al Senato e alla Camera, che secondo i pediatri è stata esaminata troppo rapidamente. La celerità con cui viene affrontata dai legislatori belgi la questione eutanasia sui minori porta ad una riflessione dei pediatri su come la situazione nel loro Paese sia drammatica e che occorre quindi agire con urgenza. Noi smentiamo questa falsa impressione e affermiamo che la situazione nel nostro Paese è lontana dall essere drammatica. Altra questione delicata è quella della facoltà dei minori di optare per l eutanasia per se stesso, secondo il parere dei medici, renderebbe la situazione ancora più complessa. L incapacità di discernimento dei piccoli in questa decisiva scelta verrebbe tra l altro influenzata dal volere dei genitori. Per i medici belgi Non è incongruo pensare che un bambino dotato di una sensibilità particolare percepisca l opzione dell eutanasia come una soluzione o addirittura un dovere soprattutto se sente che i suoi genitori non sopportano più di vederlo soffrire, una scelta per niente oggettiva, concludono i pediatri si tratta di una valutazione soggettiva e soggetta a varie influenze. della zona. Non sono state rilevate fughe radioattive e la situazione appare al momento sotto controllo. Le misure precauzionali sono state decise dopo che uno dei monitor che controllano il sito ha rilevato un livello di radiazioni sopra la norma. È stato creato un perimetro di sicurezza a nord dell impianto e viene controllato ogni edificio, come ha spiegato un portavoce. Il ministero dell Energia ha annunciato di essere in stretto contatto con Sellafield e che non c è ragione di pensare che l entità del problema sia maggiore di quanto affermato dalla centrale. RICORDATI DI TE. PER UNA CORRETTA PREVENZIONE DEL TUMORE AL SENO, PRENOTA UNA MAMMOGRAFIA. CAMPAGNA DI PREVENZIONE DEL TUMORE AL SENO. Nella lotta contro i tumori la prevenzione è fondamentale; se hai tra i 50 e i 69 anni la Regione Lazio ti offre tutto l anno percorsi di screening gratuiti. ;YH P L P L VS[YL P HUUP WYLUV[H JVT\UX\L \UH THTTVNYHÄH WYLZZV SL (aplukl 6ZWLKHSPLYL V ULSSH [\H (:3 KP YPMLYPTLU[V Chiedi informazioni alla tua ASL, al tuo medico o visita il sito

7 7 Roma LA VIOLENTA PERTURBAZIONE NON HA RISPARMIATO LA CAPITALE, IL FRUSINATE E IL VITERBESE Salvagente per i romani o per il Sindaco? La pessima manutenzione delle strade e dei tombini il colpevole maggiore del disastro di Giuseppe Sarra Fermi tutti ci pensa Marino. Stanziati 3,5 milioni di euro per la pulizia dei tombini. Parola dell assessore capitolino ai Lavori Pubblici, Paolo Masini, nel settembre Un piano di intervento straordinario, quello varato dalla giunta di centrosinistra, che non ha portato certo i frutti sperati. Almeno stando a quanto è accaduto a Roma nell ultime ore. La capitale, infatti, è stata sommersa da centimetri di acqua, creando non pochi disagi e danni a persone, auto, strade, trasporti e attività commerciali. Per quest ultime, tuttavia, il nubifragio potrebbe rivelarsi un colpo da ko, già travolte infatti dalla crisi economica. La violenta perturbazione, intanto, ha fatto anche delle vittime. Si tratta di due giovani rimaste bloccate in macchina, a La Storta, e annegate. I loro corpi sono stati recuperati dai Vigili del fuoco. Mentre a Prima Porta decine di persone sono state costrette a salire sui tetti delle proprie abitazione per via dell esondazione di un corso d acqua, due persone sono rimaste bloccate sul barcone Tiber sul Tevere, tratte in salvo dai pompieri. Non solo. Chiuso per molte ore in entrambe le direzioni il Gra ma anche la Roma-Fiumicino e le stazioni della Metro A (Flaminio, Lepanto e Ottaviano). La situazione, tuttavia, è stata critica in tutta la zona nord della capitale, sulla Cassia, la Flaminia, l Aurelia e nei quartieri di Primavalle e Monte Mario, in particolare. Migliaia le richieste di aiuto giunte alle sale operative delle forze dell ordine. Sul banco degli imputanti, secondo i cittadini, il sindaco Marino. Oltre alla pessima manutenzione della strade e dei tombini, i romani criticano la mancata tempestività del sindaco nel predisporre l unità di crisi con la protezione civile, visto che l allerta meteo era scattata giovedì sera. In provincia e nel resto del Lazio, grossi problemi nell area di Tivoli e a Monterotondo; isolato Riano Flaminio. Mentre Ostia è stata investita da due trombe d aria, creando seri problemi agli stabilimenti balneari, il fiume Cosa è straripato nel centro di Frosinone e l Aniene a Trevi nel Lazio. Il violento nubifragio non ha risparmiato neanche il Viterbese, dove un treno è deragliato tra le stazioni di Tre Croci e Tobia. di Cristina Di Giorgi Nell ultima assemblea del consiglio del III Municipio di Roma Capitale (zona Montesacro) all ordine del giorno c era il dibattito sulla delibera che si propone di istituire il registro municipale delle unioni civili. Ad assistere alla riunioneerano presenti diversi esponenti di associazioni in difesa della famiglia tradizionale, intervenuti in aula per portare il loro contributo su un tema tutt altro che univocamente accettato. La delegazione del Comitato della Famiglia, che da tempo si batte contro le proposte spot portate avanti dall amministrazione capitolina in materia di politiche sulla famiglia, durante la seduta ha chiesto che fosse concesso ad un suo rappresentante di intervenire. Ma la parola non è stata loro data. Si confermano i metodi democratici messi in atto dalla maggioranza (di centro sinistra), volti ad impedire il confronto pubblico tra i cittadini e l organo istituzionale che dovrebbe DIBATTITO SULLE UNIONI CIVILI NEL MUNICIPIO III Vietato parlare alle associazioni pro famiglia Ci è stato messo il bavaglio, ma continueremo a farci sentire rappresentarli tutti si legge nel comunicato dell associazione. Che, proseguendo nell illustrare quanto accaduto, racconta che durante lo svolgimento della discussione, grazie all aiuto degli esponenti dell opposizione, il Comitato ha comunque trovato modi fantasiosi per esprimere le proprie legittime preoccupazioni in ordine alla tendenza, sempre più in voga a livello municipale, di avallare decisioni su questioni che esulano le competenze che spettano alle amministrazioni locali. Un atteggiamento che si traduce, in altre parole, nell andare a ruota della politicamente omologa gestione istituzionale cittadina, anche quando non se ne ha titolo. Come nel caso delle unioni civili, a proposito del quale le competenze non riguardano i municipi. E nemmeno i comuni a dirla tutta: solo lo Stato può infatti deliberare in materia. E chi lo fa a livello locale agisce strumentalmente e con evidenti scopi pubblicitari. Secondo il Comitato per la Famiglia l obiettivo dell'amministrazione comunale è quello di influenzare il Parlamento per ottenere il varo di leggi in contrasto con l'art. 29 della Carta Costituzionale, che riconosce i diritti della Famiglia come società naturale fondata sul matrimonio. Abbiamo inoltre il timore che il riconoscimento delle unioni civili faccia da apripista al riconoscimento legale del matrimonio tra coppie omosessuali, con la successiva possibilità di adozioni da parte di queste ultime, come già successo in altri paesi europei. Per questo motivo concludono i rappresentanti dell associazione nelle prossime settimane proseguiremo con la campagna di sensibilizzazione dell'opinione pubblica sulle tematiche inerenti al tema della Famiglia, considerato anche l'imminente approdo in Aula Giulio Cesare della delibera che istituisce il registro delle unioni civili a livello comunale. Duro affondo del capogruppo della Lista Storace, Olimpia Tarzia, al sindaco della capitale Marino si ritiri dalla vita politica Che dire di Ignazio Marino? Sembra di sparare sulla Croce rossa. Potremmo riassumere così il pensiero dei romani sui social network. All indomani del maltempo che ha devastato la capitale, il chirurgo prestato alla politica, ormai recordman di proteste, a pochi mesi dal suo insediamento al Campidoglio, continua a confezionare una gaffe dietro l altra. Ad aggiungersi alla lista dei contestatori anche Olimpia Tarzia, capogruppo al Consiglio regionale del Lazio della Lista Storace e vicepresidente della commissione Cultura. A far scattare dalla sedia il consigliere regionale i servizi educativi a pagamento imposti dalla giunta Marino alle famiglie romane. Dopo l approvazione in commissione del registro delle unioni civili, l amministrazione Marino spiega la Tarzia - sta assestando un altro duro colpo all istituzione famiglia, tramite la determinazione delle quote di pagamento per i servizi educativi e degli Asili Nido, che di fatto annulla l esenzione dal pagamento della quota contributiva del terzo figlio per nuclei familiari composti da tre o più figli minorenni. Olimpia Tarzia, da sempre sostenitrice della famiglia, non ha dubbi: Il Sindaco Marino, invece, di consigliare a chi non la pensa come lui di ritirarsi dalla vita pubblica, farebbe bene a reintrodurre in Aula l esenzione per le famiglie numerose e a tutelare maggiormente quello che è a tutti gli effetti il nucleo fondante della società. E un fiume in piena il capogruppo della Lista Storace contro il sindaco Marino. Alla luce della sua inadeguatezza a gestire situazioni di emergenza come quella odierna tuona ancora - Marino farebbe bene a ritirarsi dalla vita politica. Ennesima bocciatura? Routine, ormai. G.S.

8 8 GRANDI NEVICATE SULLE ALPI, SITUAZIONE CRITICA IN FRIULI; MOLTI I FIUMI ESONDATI Dall Italia Il maltempo non perdona, disagi in tutta Italia Venezia sommersa - In Toscana frane e allagamenti, Arno sotto controllo Secondo quanto previsto dai meteorologi il maltempo è arrivato puntuale sulla nostra Penisola e con sé i relativi danni. Le Alpi hanno fatto un nuovo pieno di neve, con accumuli anche di oltre 1 metro al di sopra dei 1200m, fino ad oltre 2-3 metri al di sopra dei 2000m. Mentre a Milano non si registra nulla di grave, in Liguria il maltempo sta flagellando le valli del Genovese, con tormente di neve in Valle Stura e in Valle Orba, alle spalle di Genova. Neve anche in Valle Scrivia, Val Polcevera, Val Trebbia e Val d'aveto. Venezia sommersa: l'acqua alta ha raggiunto i 125 centimetri, coinvolgendo il 30% del suolo cittadino Per il quarto giorno consecutivo la marea ha superato i 110 cm. Disagi alla circolazione pedonale e nei negozi. Pioggia e neve al Nord tra Veneto e Friuli Venezia Giulia, con accumuli di oltre 80mm; in stato di allerta per il Bacchiglione in piena a Vicenza. La provincia di Pordenone è particolarmente colpita, qui i Vigili del fuoco e la Protezione civile stanno lavorando da diverse notti. La piena del fiume Livenza ha provocato la chiusura di quattro strade e un sottopasso, anche Brugnera, numerose strade sono state chiuse a causa dello straripamento dei canali di scolo. Problemi segnalati anche a Porcia, Casarsa e San Vito. Situazione difficile anche in provincia di Udine, in Carnia dove ha nevicato ininterrottamente causando problemi alla circolazione. Sempre nel Friuli, una slavina di grandi dimensioni è caduta lungo la strada di accesso alla frazione di Casso, in comune di Erto, località famosa per un altro triste evento, la frana del Vajont. La massa di neve ha invaso la carreggiata durante la notte. In Trentino, la ferrovia del Brennero tra Zambana e Trento è rimasta interrotta per qualche ora, a causa della forte nevicata. La Toscana colpita duramente dal nubifragio, la Protezione civile ha segnalato rischio d esondazione del fiume Arno, ma l aumento dei livelli dell acqua il personale del Servizio di Piena e del volontariato sta monitorando gli argini. Lungo le sponde del fiume nel centro storico di Pisa, sono state collocate le paratie per aumentare la protezione. A Pontedera è stato aperto anche il canale scolmatore per diminuire la portata dell'arno nella sua corsa verso il mare. Mentre nella provincia di Firenze si registrano allagamenti e frane. Nel centro storico di Volterra è crollato un pezzo di mura medioevali di circa 30 metri, oltre al cedimento della sede stradale, 11 abitazioni sono state evacuate e i residenti collocati in altre strutture. Per venerdì il sindaco ha ordinato la chiusura delle scuole elementari e medie dei licei della città. Anche il fiume Cecina è costantemente monitorato. Scuole chiuse anche Pisa; le strade principali di accesso alla città sono state bloccate come misura precauzionale. La linea ferroviaria fra Livorno e Pisa è stata interrotta, attivata una linea sostitutiva di autobus, lungo la tratta. Le città colpite dal nubifragio sono in stato di massime allerta che proseguirà per i prossimi giorni. La scorsa notta in Prefettura, dove si è radunato il centro operativo soccorsi per valutare anche la chiusura degli uffici pubblici, escludendo quelli necessari per gestire l emergenza. Anche la Campania non è stata risparmiata dal maltempo. I collegamenti del golfo di Napoli con le isole sono bloccati. Le partenze sia dei mezzi veloci che dei traghetti sono state tutte cancellate a causa delle avverse condizioni meteomarine. Forti disagi per i pendolari, Ischia, Procida e Capri bloccate dalle forti mareggiate che hanno interrotto i collegamenti. Chantal Capasso CONTINUA IN SARDEGNA IL DRAMMA POST-ALLUVIONE, MA DI INTERVENTI NEANCHE L OMBRA Gli aiuti del Governo? Insufficienti Il Presidente della Regione Ugo Cappellacci richiama l attenzione della politica Gli stanziamenti del Governo per la ricostruzione post alluvione sono tutt'altro che sufficienti": questo dichiara il Presidente della Regione Sardegna Ugo Cappellacci alle ennesime promesse del governo dei giorni scorsi. "Dalle stime fornite dalla Protezione Civile sarda - prosegue il presidente - risulta che le cifre sono notevolmente superiori a quelle previste. Se la Regione ha sostenuto un impegno economico forte, lo Stato centrale non può venire meno ai propri compiti e deve avere per la nostra isola la stessa sensibilità dimostrata in occasione delle calamità che in passato hanno colpito altre aree del paese. Occorre altresì - prosegue il presidente - slegare dal nodo del patto di stabilità non solo le risorse collegate direttamente con l'emergenza, ma anche quelle necessarie a compiere le opere finalizzate a limitare il rischio. Il Governo deve fare di più, molto di più - conclude Cappellacci - e la Sardegna non può aspettare". Nel frattempo si è mobilitato il mondo della cultura con un'iniziativa che coinvolge un gruppo di scrittori - Francesco Abate, Alessandro De Roma, Marcello Fois, Salvatore Mannuzzu, Michela Murgia e Paola Soriga assieme alla casa editrice Einaudi: lo scopo è quello di aiutare le persone colpite dall alluvione dello scorso novembre nell Isola. Il progetto si chiama Sei per la Sardegna e vede la pubblicazione di un volume che sarà distribuito in Italia con la collaborazione delle librerie del circuito Lìberos. Un prezzo piccolo per un gesto che agevolerà una popolazione: chi comprerà l antologia, aiuterà infatti la comunità di Bitti, paese letteralmente collassato in più punti, che ha subito gravi danni strutturali. Un titolo, Sei per la Sardegna, che già da sè suona come un invito a sentirsi partecipi, a raccogliere le forze e ripartire, insieme. Un piccolo grande gesto di solidarietà: i sei euro

9 9 Dall Italia A REGGIO CALABRIA UN CASO DI DISSERVIZIO DAVVERO GRAVE Bambini disabili restano fuori, non c è posto a scuola Il Comune non riesce a garantire personale specializzato per i piccoli studenti Parole che suonano inverosimili in un paese civile: Si informa che i bambini con disabilità non potranno essere accolti per l impossibilità di nominare personale specializzato (insegnanti di sostegno). Questo il secondo capoverso del bando di iscrizione alle scuole d infanzia comunali per l anno del Comune di Reggio Calabria. Nemmeno a dirlo l avviso, pubblicato sul proprio sito web, ha determinato la reazione immediata tanto che nel giro di pochissimo tempo la frase è stata rimossa, e sostituita con quella più politically correct: Si informa che le assunzioni di eventuali insegnanti supplenti sul posto ordinario e di sostegno saranno subordinate al favorevole esito del controllo centrale sulle dotazioni organiche e sulle assunzioni di personale da parte della Commissione per la stabilità finanziaria degli enti locali ai sensi dell art. 243 del D. Lgs. 267/2000, fatta salva comunque la verifica del rispetto del patto di stabilità per l anno In parole spicce? Non ci sono i soldi per gli insegnanti di sostegno e quindi non possono essere accolti i bambini con disabilità. Sul piede di guerra le associazioni sostenute dalla comprovata giurisprudenza (sentenza della Corte Costituzionale n.80/2010 sulla illegittimità costituzionale della norma che esclude la possibilità di assumere insegnanti di sostegno in deroga) e dalla L. 67/2006 sulla discriminazione. Le associazioni e le famiglie non vogliono e non possono dirimere in merito a questioni amministrative del Comune di Reggio Calabria ma vogliono che i diritti fondamentali come quello allo studio vengano garantiti. Ci interessa capire perché, sempre più spesso, transita, più o meno subdolamente, l idea che i bilanci degli Enti Pubblici quadrano più facilmente se si restringono o si negano i diritti delle persone con disabilità nonostante essi siano sanciti e difesi da leggi di rango costituzionale, da una Convenzione internazionale e da una copiosa e vincente produzione giurisprudenziale. Ci interessa capire perché, appunto, la magistratura è chiamata a dirimere controversie che, se semplicemente fosse applicata la legge, probabilmente non avrebbero ragione di esistere. Su Facebook alcuni propongono di inviare una lettera a Papa Francesco ed è stata realizzata una pagina evento con la lettera da firmare: Non è bastato privare le famiglie H dell assistenza domiciliare, assistenza che in qualche modo alleggeriva il compito dei caregiver reggini. Non è bastato privare i ragazzi disabili del servizio di trasporto trasformando detto servizio in assegno di servizio, imponendo di fatto alle famiglie di farsi carico dell anticipo di 250 euro mensili per un servizio privato, pena la non frequentazione dei ragazzi c/o i centri di riabilitazione o c/o i centri diurni - denuncia Sabina Berretta, reggente per la Calabria, del Coordinamento Nazionale Famiglie Disabili Gravi e Gravissimi - Adesso leggiamo sulla Home Page del sito internet ufficiale della Città di Reggio Calabria ( che per l iscrizione agli asili Comunali per l anno è vietato l accesso ai bambini disabili causa mancanza di fondi da destinare alle nomine degli insegnanti di sostegno. Inaccettabile. Francesca Ceccarelli NUOVI ARRESTI A CASERTA Bufera sulla ASL, arrestato anche Camillo Belforte, figlio del boss Una maxi operazione scattata all'alba nel Casertano delle forze dell ordine che ha portato all arresto di Camillo Belforte, figlio del boss dell'omonimo clan, Salvatore, ritenuto dagli investigatori l'attuale reggente del gruppo camorristico. Insieme a lui sono finite in manette altre tre persone, tutte accusate di associazione per delinquere di stampo mafioso, detenzione e vendita di armi e materiale esplosivo. Nell'ambito delle indagini è stato anche trovato e sequestrato un arsenale del clan composto da 10 pistole, una pistola mitragliatrice e anche una bomba a mano del cosiddetto modello ananas. Si tratta della stessa indagine che, nei mesi scorsi, ha portato alle notifiche di provvedimenti cautelari nei confronti di un consigliere regionale campano, di alcuni dirigenti dell'asl di Caserta e di persone ritenute prestanome del gruppo camorristico di Marcianise. Tra le ordinanze eseguite in quel contesto figura anche il sequestro di beni mobili e immobili per circa 30 milioni di euro. Le indagini che hanno portato all'arresto di Camillo Belforte, per la prima volta colpito da una misura cautelare in carcere per il reato di associazione per delinquere di stampo camorristico, sono state coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli e sono state condotte dai Carabinieri del Nucleo investigativo di Caserta che si è avvalso di controlli, pedinamenti e attività tecniche di vario tipo, insieme all'acquisizione di riscontri ad alcune dichiarazioni di collaboratori di giustizia in passato affiliati allo stesso clan Belforte. All interno dell'inchiesta è stato così possibile ricostruire i diversi ruoli svolti all'interno del gruppo camorristico dalle quattro persone arrestate ieri mattina. BARI San Giorgio Martire abbandonata al degrado E le istituzioni locali non fanno nulla per salvare questo gioiello dell arte romanica Un gioiello dell arte romanica abbandonato all incuria: è la chiesa di San Giorgio Martire a Bari, che nonostante la sua importanza storica ed artistica, rischia addirittura la distruzione. La struttura si trova su un terreno privato costeggiante la strada omonima ed è stata oggetto, fino ad ora con scarso successo, di diversi appelli che ne chiedevano il recupero e la riqualificazione. Ma ad oggi la situazione vede la chiesetta (cui è annessa una masseria a due piani di epoca ottocentesca, con tracce di mura anche più antiche), risalente addirittura all XI secolo, circondata da immondizia e sterpaglia. La famiglia Scattarelli, proprietaria del complesso, ha tentato più volte di richiamare l attenzione delle autorità su questo bene storico, arrivando ad offrirne la cessione gratuita in cambio di una garanzia di recupero scrive Enzo Garofalo sul sito Fame di Sud. La risposta però è stata il buio più totale. Si aggiunga che i vincoli architettonici posti per decreto ministeriale negli anni 70 hanno poi impedito ogni possibile iniziativa privata. Eppure il complesso è noto da anni. Un complesso che oltre alla chiesa, all interno della quale vi sono lapidi ed affreschi di notevole valore e una cupola decorata a formelle, comprende un giardino decorato da marmi e colonnine e un ipogeo scavato nel tufo, anticamente adibito a conservare prodotti dei campi. L ennesimo drammatico esempio di un Paese che non sa o non vuole tutelare e proteggere un patrimonio culturale ed artistico che tutto il mondo ci invidia. E che potrebbe essere il punto di partenza non soltanto per la riqualificazione territoriale, ma anche e forse soprattutto per una rinascita culturale e tradizionale. E magari, se adeguatamente sfruttato, anche per una ripresa della nostra economia. C.D.G. Un idea fuori dal comune ma davvero apprezzata quella di Enrico Romano, ex manager padovano che realizzato il portale Maritoaore.it, una piazza virtuale nazionale dove è possibile affittare ad ore un factotum abile e specializzato nei lavori domestici manuali, altamente ricercato dalle donne soprattutto single. Vero motore come sempre la crisi che aguzza l ingegno. Nascono così nuove figure professionali come il marito in affitto altrimenti detto marito ad ore : montare le mensole, aggiustare le ante dell armadio, sistemare le prese elettriche, appendere un quadro non sarò più un problema. Il sogno di tutte le donne, single e non. Ma a tutto c è un prezzo: così la tariffa di questi nuovi professionisti varia dai 20 ai 30 euro all ora e offre un servizio a 360 gradi, dagli interventi di edilizia a quelli di idraulica. "Ci vuole molto coraggio. Lavoravo in Seat Pagine Gialle in qualità di Zone Manager ma ero contrario alle politiche aziendali di quel momento. Così me ne sono andato. dichiara Romano- L'esperienza dopo Seat però fu ancora più desolante e durò circa 12 mesi, idem per quella successiva che si è conclusa con la perdita del lavoro per cessazione attività. Avendo tempo libero ho avuto l'opportunità di osservare con attenzione ciò che mi circondava". "Mi sono reso conto che tantissime persone non hanno la più pallida idea di quale sarà il loro futuro, il loro lavoro, ma soprattutto dove saranno fra un mese. Unica cosa sicura e certa era la loro disponibilità ed esigenza di fare qualsiasi cosa pure di far da mangiare i SE LA CREATIVITÀ SA RISPONDERE ALLA CRISI E se il marito fosse a ore? A Padova realizzato un portale ad hoc dove reperire factotum specializzati propri figli e se stessi. Io ho 2 figlie e una moglie, erano abituate a un buon tenore di vita, ma quando ho realizzato che anch'io non avrei potuto più essere in grado di dar da mangiare alla mia famiglia mi sono reso conto che qualcuno doveva fare qualcosa per aiutare quelle tante persone che in queste forte fase di cambiamento perdono il lavoro abituale e devono trovare delle nuove occupazioni di tutt'altra natura. Contestualmente ho notato che ci sono anche molte famiglie dove, lavorando marito e moglie, non hanno tempo libero. Per tanto non hanno la possibilità e la capacità di occuparsi anche dei lavoretti di casa. Così nell'agosto del 2013, mentre ero in vacanza in Sardegna in un posto distante dall'ordinario cittadino, è nato tutto. E' risaputo che con il passare degli anni sempre più persone hanno perso manualità con i lavoretti di casa. E chiamare un artigiano come minimo si parte da 50euro per la sola uscita. Noi non abbiamo inventato nulla perché l'amico Tuttofare è sempre esistito. Ma anche questo simbolo si era un po'perso. Per questo abbiamo creato una piazza virtuale nazionale dove far incontrare domanda e offerta. "."Io sono ideatore, fondatore, realizzatore del portale. Ho il ruolo di consulente marketing ed aziendale. Mentre Andrea Galante 29 anni inoccupato fino a prima è il titolare dell'attività del sito. Siamo solo noi due per il momento a lavorarci. Io mi occupo della propaganda del sito, Social network, rapporti con partner, aziende, potenziali clienti e mariti a ore. Andrea si occupa di controllare ed inserire gli annunci dei Mariti a ore e della parte amministrativa". Mediamente 10 al giorno, soprattutto durante la pubblicizzazione su Facebook"."Mi creda, non c'è una regola, ma stanno crescendo anche le offerte di prestazioni di lavoro come ripetizioni scolastiche, insegnanti di lingue straniere, musica, ballo, accompagnatori ed autisti. Si possono iscrivere tutti quelli che dichiarano di attenersi alle regole generali di un buon marito a ore. Ma ognuno è autonomo e responsabile delle sue azioni. Noi controlliamo da qualche mese la veridicità dei dati anagrafici e residenza che vengono inseriti nel portale per tutelare l'utente che deve essere certo dell'identità di chi chiama o va a casa sua, tramite la ricezione e il controllo dei documenti dell'aspirante Maritoaore". Gli utenti che ci scrivono sono maggiormente donne, o molto spesso si tratta di single che sono sempre di più. Noi non raccogliamo le richieste del pubblico, facciamo trovare il marito a ore della città d'interesse per l'utente. Solo che nonostante il grande interesse e i complimenti ricevuti da molti, siamo in una fase ancora beta. Conclude Roma: Stiamo facendo delle valutazione sul modello da seguire e gli investimenti da fare. Ci serve un piccolo finanziatore per trasformare il sito in una piattaforma web seria come Subito o altri siti simili con un respiro internazionale".

10 10 Dall Italia A P O C H E O R E D A L L A S E N T E N Z A P E R L ' O M I C I D I O M E R E D I T H Dopo la condanna a 25 anni Sollecito pronto alla fuga? Il ragazzo è stato bloccato vicino la frontiera con l'austria di Francesca Ceccarelli Un altra spada di Damocle che pende sulla fedina penale di Raffaele Sollecito: notificato nelle prime ore del mattino il divieto di espatrio per l ex fidanzatino di Perugia. Bloccato infatti a Venzone, in provincia di Udine, dagli agenti della squadra mobile di Firenze e di Udine mentre cercava probabilmente di fuggire in Austria o Slovenia. Ai poliziotti Sollecito avrebbe dichiarato che era lì per farsi un giro con la sua fidanzata. Sollecito era arrivato lì nel primo pomeriggio di giovedi in attesa della sentenza arrivata in serata, dopo quasi 12 ore di camera di consiglio. Per lui e Amanda Knox rispettivamente, 25 anni e 28 anni e sei mesi per l'omicidio di Meredith Kercher, la studentessa inglese uccisa a Perugia nel Nessuna misura cautelare per Amanda che ha seguito il processo dalla sua casa a Seattle: come cittadina americana si trova "legittimamente" nel suo Paese dopo una sentenza di assoluzione. Discorso diverso per Raffaele Sollecito per il quale "è concreto e attuale il pericolo che possa sottrarsi con la fuga dalla giurisdizione italiana". Secondo il collegio fiorentino Sollecito "pur non sottraendosi alla partecipazione al giudizio ha evidenziato la disponibilità di supporti logistici in Paesi con cui l'italia non è legata da rapporti di assistenza giudiziaria": sospetti che sono venuti alla Corte poiché il giovane di recente è stato fotografato in vacanza a Santo Domingo o indicato in Svizzera alla ricerca di lavoro. Concreto il pericolo di fuga. Il giovane non potrà quindi uscire dall'italia "senza autorizzazione del giudice" di Firenze: gli verrà ritirato il passaporto oltre che inserito il nome nella banca dati nella quale sono inseriti i nominativi di coloro che non possono espatriare. La sentenza. "Amanda è sconvolta. Tutti noi siamo sconvolti e scioccati, ma siamo anche pronti a combattere": così la madre di Amanda Knox, Edda Mellas, nella sua prima intervista dopo la sentenza di condanna da parte della Corte d'appello di Firenze. "Tutti in famiglia, anche nella nostra famiglia allargata, siamo pronti a continuare a lottare per la verità e per la sua libertà, e nessuno di noi - conclude la madre di Amanda - ha intenzione di mollare". Avvocato, io sono innocente. La battaglia va avanti queste invece le parole di Sollecito al suo avvocato Luca Mauri con il quale si è sentito al telefono dopo la notifica del divieto di espatrio disposto dalla Corte d assise d appello di Firenze dopo la condanna per l omicidio di Meredith Kercher. Rispetto alla condanna di primo grado emessa nel dicembre 2009 dalla Corte di Perugia, è stata aumentata di due anni e sei mesi la pena inflitta ad Amanda Knox perché i giudici hanno ritenuto aggravato il reato di calunnia commesso dalla ragazza americana nei confronti di Patrik Lumumba. Secondo la Corte d'appello di Firenze, Amanda lo accusò per assicurare a sé l'impunità dal reato di omicidio. Anche Lumumba era in aula, dopo la sentenza ha detto: "Ho sempre avuto fiducia nella giustizia italiana, Amanda può dire cosa accadde quella notte". Nel frattempo a Firenze il fratello e la sorella di Meredith hanno indetto una conferenza stampa dopo la condanna di ieri. 'Non ho ricevuto la lettera di Amanda", ha detto Stephanie Kercher, sorella di Meredith parlando della possibilità di incontrare Amanda, come la studentessa americana avrebbe chiesto in una lettera alla famiglia. Sul processo "non è stata scritta la parola fine - ha aggiunto riferendosi al ricorso in Cassazione - e per noi sarà difficile incontrare qualcuno prima che la sentenza sia definitiva". Ricorso. I legali di Amanda Knox non si arrendono e si sono detti pronti a fare ricorso. "La lunga discussione - ha detto Ghirga - dimostra che ci sono stati temi controversi. La strada del ricorso dopo il rinvio è molto difficile da determinare ma siamo pronti a una nuova battaglia". Sulla stessa linea d onda anche Giulia Buongiorno, legale di Raffaele Sollecito, che ha definito il processo "vuoto di prove e di indizi". "Lo abbiamo dimostrato. Questo è solo un passaggio", ha detto.

11 11 Teatro A L P I C C O L O E L I S E O PAT R O N I G R I F F I I L L AV O R O I S P I R AT O A L R O M A N Z O D I N I C O L A I L I L I N Educazione siberiana: l epopea dei criminali onesti Tra i protagonisti Adriano Pantaleo, Francesco Di Leva, Stefano Meglio e Luigi Diberti di Cristina Di Giorgi dei criminali onesti siberiani si arricchisce di un nuovo capitolo. Dopo il libro L epopea di Nicolai Lilin (Einaudi, 2009) e il film diretto da Gabriele Salvatores, è infatti in questi mesi in tour nei teatri italiani Educazione siberiana, uno spettacolo nato da un'idea di Francesco Di Leva e Adriano Pantaleo, scritto e diretto da Giuseppe Miale di Mauro con la collaborazione e l'appoggio costante dello stesso Lilin. La rappresentazione, in scena a Roma fino al 16 febbraio al Piccolo Eliseo Patroni Griffi (Via Nazionale 183), si svolge in un'innovativa scenografia a più livelli (di Carmine Guarino). E ad un ritmo di costante tensione. La storia inizia portando gli spettatori direttamente nella cucina di una povera casa siberiana. In cui una donna (la bravissima Elsa Bossi), dopo aver acceso una candela su un altare di icone e immagini sacre, ripercorre brevemente la storia della comunità di cui la sua famiglia fa parte. Una comunità antica, nata e cresciuta nel rispetto assoluto di principi e fondamenti etici, che solo apparentemente contrastano con l'essere espressione di una criminalità che appare decisamente più morale di quella dei poliziotti (Ivan Castiglione e Andrea Vellotti). Che irrompono poco dopo, mentre la famiglia è riunita a tavola. E suscitano un'istintiva antipatia che trova il suo principale fondamento nell'arroganza corrotta del potere. Un potere che, facendosi scudo di una legalità soltanto apparente, si nutre di violenza e sfrutta la propria posizione di supremazia per i propri interessi. Ruolo fondamentale nella comunità siberiana è quello degli anziani. E in particolare di nonno Kuzja, uno dei capi storici degli Urka, ultimi discendenti di una stirpe guerriera forte e antica, brutale ma giusta, rimasta pura nonostante tutto perché legata a tradizioni e valori che, disegnati per sempre attraverso i tatuaggi sulla pelle di ognuno, non devono mai essere traditi. Nicolai Lilin, Giuseppe Miale di Mauro e Luigi Diberti Patrimonio che spetta proprio agli anziani tramandare ai più giovani. Interpretato magistralmente al cinema da John Malkovich, il ruolo di cuore della famiglia e dell'intero quartiere di Fiume Basso (ultima tappa della fuga degli Urka dalla Siberia) è ottimamente ricoperto a teatro da un intenso Luigi Diberti. Che accompagna i piedi scalzi (i ragazzi più giovani) lungo la strada che li porterà a diventare uomini. La fame viene e scompare dice ma la dignità, una volta persa, non torna mai più. E' la dignità del vecchio lupo che muore libero, a differenza del giovane che, pur di avere la pancia piena, si vende agli uomini e ne diventa schiavo. E', ancora, la dignità della gente soprattutto quella più povera - che si sgretola sotto i colpi del progresso, che induce i più deboli a scambiare per libertà la droga e la ricchezza, da conquistare ad ogni costo anche tradendo tutto ciò in cui si è sempre creduto. Fino alla pazzia. Perché, come dice nonno Kuzja, chi vuole troppo è un pazzo. Un uomo non può possedere più di quanto che il suo cuore possa amare. E' quel che accade al giovane Yuri (Francesco Di Leva), che pur di conquistare l'illusione del benessere capitalista, si accorda con la polizia. E prima fa uccidere Nixon (Stefano Meglio), un voluto da Dio (termine usato per indicare le persone con problemi mentali, che nella comunità siberiana rappresentano la purezza dello sguardo divino sul mondo) e poi fa arrestare suo fratello Boris (Adriano Pantaleo) e suo cugino Mel (Giuseppe Gaudino), unico ostacolo tra lui e il potere. Ma lo scontro finale tra Yuri e Boris è inevitabile. E si consuma in un'esplosione di suoni e luci, che riducono il mondo da cui entrambi sono partiti (la cucina di una povera casa di Fiume Basso) ad uno spazio sempre più piccolo. Come il mondo di valori tradizionali (non solo siberiani), oggi sempre più schiacciato dai falsi miti del progressismo moderno. Uscendo dal teatro dopo aver visto Educazione siberiana, restano un senso di smarrimento per aver assistito ad una paradigmatica rappresentazione dell'andamento del mondo, che tra buona recitazione, intensità e colpi di scena, riporta comunque ad una realtà fin troppo concreta. Fatta di errori da capire e sui quali riflettere. Come consigliato dal saggio nonno Kuzja, che sembra dire e tutti noi: Lo sai perché Dio ha dato all uomo una vita più lunga di quella degli animali? Perché gli animali vivono seguendo il loro istinto e non fanno sbagli. L uomo vive seguendo la ragione, quindi ha bisogno di una parte della vita per fare sbagli, un altra per poterli capire, e una terza per cercare di vivere senza sbagliare. ROMA: SPETTACOLO TEATRALE DEDICATO AD UN GRANDE DEL CALCIO Garbatella futbol cleb: omaggio ad Agostino Di Bartolomei Michele La Ginestra in scena al teatro Golden Un omaggio al capitano della Roma Agostino Di Bartolomei, un grande del calcio capitolino e non solo. Questo vuol essere Garbatella futbol cleb, lo spettacolo interpretato da Michele La Ginestra in scena fino al 2 febbraio al teatro Golden di Roma (Via Taranto 36). Un racconto che, tra pensieri sul calcio e sulla vita, nello stile brillante e ironico tipico del noto attore romano, porta gli spettatori a divertirsi ma anche a riflettere. Sull'amicizia, sull'amore, sugli sforzi continui e poco riconosciuti di un uomo abituato ad allenarsi sempre, costantemente. Un racconto teatrale fatto di ricordi ed immagini che, prendendo vita sul palco, compongono come in un collage la storia della vita di Marco, un calciatore della serie cadetta che gioca nel misconosciuto ruolo di mediano di spinta. Che è quel giocatore che non fa la storia, ma suda e basta, recupera palloni e lavora sui polmoni. Una figura quasi sempre lontana dalle luci della ribalta, per alcuni poco interessante ma, a ben vedere, solo superficialmente. Perché anche le cose apparentemente più insignificanti, a seconda dell'interpretazione che se ne dà, possono diventare importanti. Scritto a quattro mani dallo stesso La Ginestra e da Adriano Bennicelli, Garbatella futbol cleb è diretto da Roberto Marafante. Sul palco, insieme al regista e coautore, ci sono quattro giovani attori e un particolarissimo trio di musicisti che, con viola, contrabbasso e chitarra, accompagna il racconto suonando dal vivo le musiche di Antonio Di Pofi. C.D.G. INTERESSANTE SPERIMENTAZIONE SUL PALCO DELL'ACCÉNTO L orecchino di Vermeer, tra arte pittorica e recitazione In programmazione, nella Capitale, fino al 2 febbraio Un capolavoro immortale della pittura (La ragazza col turbante, celebre con il titolo di Ragazza con l'orecchino di perla di Jan Vermeer) che diventa spettacolo teatrale. E' questo l'interessante esperimento a cui il pubblico del teatro romano Accénto (via Gustavo Bianchi, zona Testaccio) è invitato ad assistere. In programmazione fino a domenica 2 febbraio, il lavoro dell'autore e regista Gabriele Manili e dell'attrice Simona Zilli, completato dalle competenze artistiche di Fulvia Strano (scrittrice e critica d'arte) dà vita ad un progetto culturale di ampio respiro. Che, attraverso la contaminazione delle arti, sovrappone reale ed immaginario, vita e rappresentazione. E accompagna lo spettatore lungo un percorso di conoscenza e comprensione del mondo al quale il genio olandese si è ispirato nel dipingere il suo quadro più famoso, che il grande pubblico ha conosciuto anche grazie a trasposizioni letterarie e cinematografiche. Quella in scena a Roma è insomma una specie di lezione-spettacolo, che grazie alla semplicità divulgativa e competente delle spiegazioni di Fulvia Strano, risulta per tutti di facile comprensione. La storica, seduta ad una scrivania, illustra i dipinti che man mano vengono proiettati alle sue spalle, leggendo anche brani e poesie. E di tanto in tanto si interrompe, per lasciare spazio alla ragazza dall'orecchino di perla, che, impersonata da Simona Zilli, esce dal quadro e si anima, raccontando dall'interno sentimenti, esperienze ed eventi vissuti realmente e poi resi immortali dal quadro di Vermeer. C.D.G.

12 12 DALL INGHILTERRA UN PICCOLO ESPERIMENTO SOCIO-ECONOMICO Società La tea-house? Si paga a minuto Il costo per la permanenza è di 3 centesimi di sterlina a minuto di Francesca Ceccarelli novità in fatto di offerta di servizi arriva, L ultima nemmeno a dirlo, da una delle capitali del pianeta, Londra, dove è stata da poco aperta, a Shoreditch, nell'east End la prima tea-house a tempo. Si paga "a minuto", e si consuma con un cronometro fissato sul tavolo. E' il primo esempio simile in una città (e a maggior ragione in una capitale) dell'europa Occidentale, ma non una novità assoluta: il suo ideatore è un 29enne russo, Ivan Mitin, che vanta già all attivo 10 locali del genere nel suo Paese d'origine e uno in Ucraina. Il costo per la permanenza è di 3 centesimi di sterlina inglese (penny) al minuto, circa 3,6 centesimi di euro. All'ingresso si prende una sveglia da uno scaffale dedicato, la si fa partire, la si appoggia sul tavolo e si consuma liberamente. Si paga alla fine, in base al tempo di permanenza. Non molto, soprattutto per gli standard londinesi, se è vero che a conti fatti un'ora costa poco più di 2 euro. Piccolo neo è che la proposta prevede, o meglio gradirebbe, che gli utenti lavino le stoviglie impiegate. "Amo l'idea che le persone possano entrare qui ed essere loro stesse - spiega Mitin -. Grandi città come Londra finiscono per farci comportare in modi tale che sembra che indossiamo una maschera". Il proprietario dello Ziferblat, letteralmente "orologio in faccia", in russo, è infatti convinto che un locale impostato nel modo da lui ideato favorisca l'instaurarsi di relazioni umane, anche tra persone o piccoli gruppi che arrivano da mondi diversi, al contrario di quanto accade nelle grandi, che a suo dire, sembrano fatte apposta per indurre gli avventori a barricarsi davanti al proprio laptop evitando il contatto umano. "Il tuo tavolo diventa il tuo piccolo mondo, e non percepisci altro. Senza contare, poi che nei locali mainstream - spiega Mitin - tu paghi per il servizio e giustamente lo pretendi. Nello Ziferblat, nessuno ti aiuta, ti servi da solo. E pagare 'a tempo' ti fa in qualche modo essere parte dello spazio che occupi, è come se lo avessi affittato in coabitazione con gli altri". Ziferblat, ospita fino a 40 persone: nei suoi primi giorni ha creato interesse e consensi, ma soprattutto è sembrato essere quel volano di nuove relazioni sociali che Mitin è sicuro possa diventare. "Gli ospiti si incontrano, si scambiano posti nei tavoli, poi vanno insieme a fare la spesa, comprano vegetali, poi tornano e preparano insalate nella cucina (il menu base infatti prevede tè e biscotti), invitano i nuovi entrati ad aggregarsi...". Ma non mancano le potenziali controindicazioni: esistono ristoranti che praticano tariffe a tempo in simultanea al normale servizio à la carte. Dunque quello che si deve evitare è che si creino "una Londra distopica nella quale si dovrà pagare per entrare in una biblioteca o per il tempo trascorso in strada...". SE LA MODA NON È UNA QUESTIONE SOLO PER DONNE FOCUS Leggins per uomo: arrivano i meggins L ultima tendenza in fatto di abbigliamento arriva dall America Care donne vi lamentavate degli uomini schiavi della depilazione? Da oggi il nuovo incubo è nell armadio: siate certe che il vostro compagno potrebbe rubbarvi i leggings dal cassetto delle calze. La nuova sciagurata moda che sta prendendo piede in Italia, naturalmente in arrivo da oltreoceano, è infatti quella dei pantaloni ultra skinny elasticizzati per lui, chiamati con immane sforzo di fantasia meggings, ovvero men + leggings. La tendenza dei pants aderenti si può fare risalire al punk e al rock: diversamente da alloraperò, quando i collant da uomo erano confinati su un palco o in un video e indosso agli artisti, oggi entra nel quotidiano, con la pretesa di diventare un modo di vestire per tutti. La moda dei meggings infatti è dilagante e non sembra destinata ad arrestarsi. Iniziata in America, è stata sdoganata nel 2010 da un famoso conduttore televisivo, Conan O Brien, che si è presentato in trasmissione con addosso un paio di meggings effetto denim (con tanto di taschino sul lato B) che ha lasciato il pubblico in studio e a casa senza parole. A cogliere la palla al balzo e a iniziare a inserire i meggings nelle loro collezioni uomo sono stati diversi brand con Barneys e Nordstrom in prima fila insieme a Uniqlo, che li ha pure esportati in Gran Bretagna ma chi ha portato la moda dei collant per lui a un livello superiore, facendola a tutti gli effetti diventare tendenza, è stata l azienda di Chicago Meggings Man Clothing, che come si può intuire ha come focus di produzione proprio il controverso capo di abbigliamento. Con più di follower sulla sua pagina Facebook, il brand americano fa capire che gli appassionati dei meggings siano più di quanti ci si augurerebbe, ma tutto sommato ancora un numero da moda di nicchia. Tuttavia, in questo primo scorcio di 2014 i collant da uomo hanno iniziato a circolare sul web anche in Italia e dopo USA e Gran Bretagna sembrano dimostrare che l invasione è incominciata. Dunque sarà mania anche nel Belpaese? La speranza è che gli uomini, prima di comprarli e indossarli, facciano un momento di riflessione davanti lo specchio per capire se è davvero il caso. La risposta potrebbe essere no, e allora via libera al buon gusto. Se il film si vede su un comodo due piazze Andare al cinema e godersi la proiezione di un film non sarà mai più la stessa cosa: questo accadrà se tutti i Paesi dovessero adeguarsi all iniziativa presa da una sala francese, che si è dotata di comodi letti matrimoniali al posto delle tradizionali poltrone. Il principio risale a quando il cinema Olympia ha prestato i suoi spazi ad una campagna pubblicitaria di letti: l idea è piaciuta molto in Inghilterra e nei Paesi orientali che sono stati prontamente disposti a scardinare le vecchie sedute per sostituirle con confortevoli letti a due piazze. Il risultato? Poter guardare il film accoccolati accanto al proprio partner, da soli, belli spaparanzati o magari vicini a uno sconosciuto. Certo, il biglietto subirà un aumento, ma certo non dispiacerà ai cinefili amanti del relax.