Studi di settore 2014: le istruzioni dell Agenzia delle Entrate Simone Bottero - Dottore commercialista in Milano

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1 Studi di settore 2014: le istruzioni dell Agenzia delle Entrate Simone Bottero - Dottore commercialista in Milano NOVITA " FISCO L Agenzia delle Entrate ha analizzato tutte le novità e le criticità degli studi di settore per il periodo di imposta RIFERIMENTI " Agenzia delle Entrate, circolare 17 luglio 2015, n. 28/E SOGGETTI INTERESSATI " ANALISI TERRITORIALITA " INDICATORI COERENZA ECONOMICA " CORRETTIVI PER LA CRISI " RETROATTIVITA " MODULISTICA " GERICO " SOCIETÀ NON OPERATIVE " COMUNICAZIONI CENTRALIZZATE " Gli studi di settore si applicano agli esercenti attività di impresa o di lavoro autonomo che svolgono, come attività prevalente, un attività per la quale risulta approvato un apposito studio di settore e che non presentano una causa di esclusione o di inapplicabilità. Sono stati introdotti indicatori specifici relativi a: livello dei canoni di affitto dei locali commerciali reddito medio imponibile ai fini dell addizionale IRPEF livello delle retribuzioni Confermati gli indicatori di coerenza economica approvati nel 2014 al fine di contrastare possibili situazioni di non corretta compilazione dei dati previsti dai modelli degli studi di settore. Quattro tipologie di correttivi: modifica del funzionamento dell indicatore di normalità economica durata delle scorte correttivi specifici per la crisi correttivi congiunturali di settore correttivi congiunturali individuali. Applicabili i risultati degli studi di settore evoluti, senza tener conto delle modifiche apportate agli stessi, all eventuale pretesa tributaria relativa all annualità Predisposte istruzioni comuni per il 2014 relative ai quadri A, F, G, T, X e V che colgono le novità normative del periodo d imposta. Per alcuni malfunzionamenti di GERICO sono stati previsti appositi aggiornamenti del software, scaricabili dal sito dell Agenzia delle Entrate. I contribuenti vittime di tali anomalie sono da considerare normali e coerenti e non sono tenuti a presentare una dichiarazione integrativa. Non applicata la normativa delle società non operative in presenza di congruità e coerenza. Pubblicate nel cassetto fiscale le comunicazioni di anomalie per consentire l eventuale ravvedimento della dichiarazione e per evitare errori nella dichiarazione successiva SCADE " Gli studi di settore sono inviati insieme al Modello UNICO entro il 30 settembre 2015 per il periodo di imposta Pratica Fiscale e Professionale n. 36 del 28 settembre

2 NOVITÀ " SOGGETTI INTERESSATI " L Agenzia delle Entrate ha analizzato tutte le novità e le criticità degli studi di settore per il periodo di imposta 2014 (circolare 17 luglio 2015, n. 28/E). In particolare, ha esaminato i seguenti argomenti: l aggiornamento dell analisi della territorialità i nuovi indicatori di coerenza economica (D.M. 28 marzo 2014) i correttivi per la crisi l utilizzo retroattivo degli studi di settore le novità della modulistica il software Gerico e le eventuali anomalie la non applicazione della normativa delle società non operative le comunicazioni centralizzate. Gli studi di settore si applicano agli esercenti attività di impresa o di lavoro autonomo che svolgono, come attività prevalente, un attività per la quale risulta approvato un apposito studio di settore e che non presentano una causa di esclusione o di inapplicabilità. Sono utilizzati dal contribuente per verificare, in fase dichiarativa, il posizionamento rispetto alla congruità e alla coerenza agli specifici indicatori. Gli studi di settore sono, inoltre utilizzati, dall Amministrazione finanziaria in fase di controllo. Sono state approvate modifiche alle analisi della territorialità applicabili a partire dal periodo di imposta 2014 con il D.M. 29 dicembre 2014 e il D.M. 30 marzo Le analisi territoriali a livello comunale utilizzate nell ambito degli studi di settore sono state integrate, a partire dal periodo di imposta 2014, a seguito dell istituzione dei nuovi comuni ovvero della modifica della comunicazione di comuni già esistenti. Nel caso in cui i comuni soppressi appartenevano al medesimo gruppo territoriale o presentavano lo stesso numero indice territoriale, ai nuovi comuni è stato confermato tale gruppo o numero indice territoriale. Attenzione Sono state anche aggiornate, a partire dal periodo d imposta 2014, le analisi territoriali relative ai seguenti studi di settore: WM44U Strutture ricettive alberghiere ed extralberghiere e WG72U Trasporto con taxi e noleggio di autovetture con conducente per tenere conto delle possibili differenze di risultati economici legate al luogo di svolgimento dell attività; WM05U Commercio al dettaglio di abbigliamento, calzature e pelletterie ed accessori per tenere conto della concorrenza costituita dai Factory Outlet Center; WK04U Attività degli studi legali per tenere conto delle modifiche organizzative degli uffici giudiziari(d.m. 30 marzo 2015). ANALISI TERRITORIALITÀ " L Agenzia focalizza la sua attenzione, in particolare, sulle modifiche alle analisi delle seguenti voci: 1. l indicatore livello dei canoni di affitto dei locali commerciali è determinato a livello comunale al fine di tener conto dell influenza del costo degli affitti sulla determinazione del ricarico. L indicatore in esame è stato determinato a livello comunale, partendo dalle informazioni contenute nel quadro F e nel quadro B del modello degli studi di settore, relativo alle attività di impresa, con riferimento al periodo d imposta 2012, secondo le seguenti modalità: è stato calcolato, per ogni Comune, il valore mediano dei canoni di affitto dei locali commerciali a metro quadro; è stato calcolato, per ogni provincia, il valore mediano dei canoni di affitto dei locali commerciali a metro quadro, differenziato per le seguenti classi demografiche dei Comuni: 22 Pratica Fiscale e Professionale n. 36 del 28 settembre 2015

3 a) fino a abitanti; b) da a abitanti; c) da a abitanti; d) da a abitanti; e) con oltre abitanti; per ogni Comune con meno di 13 imprese in affitto, èstato preso a riferimento il valore mediano dei canoni di affitto dei locali commerciali a metro quadro, calcolato a livello provinciale e relativo alla classe demografica a cui il comune appartiene la distribuzione di tali valori è stata successivamente standardizzata a valori compresi nell intervallo tra un valore minimo e massimo. 2. l indicatore livello del reddito medio imponibile ai fini dell addizionale IRPEF è definito allo scopo di tener conto dell influenza, a livello territoriale, del livello di benessere e del grado di sviluppo economico sulla determinazione dei ricavi. Al fine di evitare distorsioni dovute alla presenza di valori anomali sulla singola annualità è stato considerato il valore medio dei redditi relativi ai periodi d imposta 2010 e Tale informazione è stata calcolata anche a livello provinciale, regionale e di macro area territoriale (Nord-Ovest, Nord-Est, Centro, Sud, Isole). 3. l indicatore livello delle retribuzioni indica l influenza, a livello territoriale, del costo delle retribuzioni sulla determinazione dei ricavi. Ai fini del calcolo dell indicatore, a livello provinciale, sono stati utilizzati, per le sole attività di impresa, i modelli relativi a 169 Studi di Settore, con riferimento al periodo d imposta L indicatore in esame è stato calcolato, per ogni attività d impresa, come rapporto tra le spese per lavoro dipendente, dichiarate nel quadro F del modello studi (al netto dei Compensi corrisposti ai soci per l attività di amministratore, delle Spese per collaboratori coordinati e continuativi e delle Spese per prestazioni rese da professionisti esterni) e il numero dei dipendenti, calcolato come numero di giornate retribuite, dichiarate nel quadro A del suddetto modello, diviso 312. INDICATORI COERENZA ECONOMICA " CORRETTIVI PER LA CRISI " Sono stati confermati, per gli studi di settore del periodo di imposta 2014, gli indicatori di coerenza economica approvati lo scorso anno (D.M. 24 marzo 2014) al fine di contrastare possibili situazioni di non corretta compilazione dei dati previsti dai modelli degli studi di settore. In particolare, in questi anni, si sono verificati i seguenti problemi dovuti a una non corretta compilazione: a) incoerenza nel valore delle rimanenze finali e/o delle esistenze iniziali relative ad opere, forniture e servizi di durata ultrannuale; b) valore negativo del costo del venduto, comprensivo del costo per la produzione di servizi; c) valore negativo del costo del venduto, relativo a prodotti soggetti ad aggio o ricavo fisso; d) mancata dichiarazione delle spese per beni mobili acquisiti in dipendenza di contratti di locazione finanziaria in presenza del relativo valore dei beni strumentali; e) mancata dichiarazione del valore dei beni strumentali in presenza dei relativi ammortamenti; f) mancata dichiarazione del numero e/o della percentuale di lavoro prestato degli associati in partecipazione in presenza di utili spettanti agli associati in partecipazione con apporti di solo lavoro. Revisione congiunturale e correttivi per la crisi I risultati derivanti dall applicazione degli studi di settore utilizzabili per il periodo 2014 devono considerare quattro tipologie di correttivi (D.M. 15 maggio 2015): Pratica Fiscale e Professionale n. 36 del 28 settembre

4 1) modifica del funzionamento dell indicatore di normalità economica durata delle scorte ; 2) correttivi congiunturali di settore 3) correttivi congiunturali territoriali 4) correttivi congiunturali individuali. Attenzione In particolare, gli ultimi tre correttivi sono applicati ai soggetti che presentano, nel periodo d imposta 2014, ricavi/compensi dichiarati ai fini della congruità inferiori al ricavo/ compenso puntuale di riferimento, che è dato dall applicazione dell analisi di congruità e di normalità economica, come eventualmente modificata a seguito dell applicazione dello specifico correttivo indicato al precedente punto 1. Si fa presente che tali correttivi si applicano indipendentemente dal posizionamento rispetto all analisi di normalità economica. RETROATTIVITÀ " SCHEMA DI SINTESI L Agenzia delle Entrate ha confermato (così come avvenuto con la Circolare n. 20/E/2014) che, anche per il periodo d imposta 2014, i risultati degli studi di settore evoluti per il medesimo periodo, senza tener conto ovviamente delle modifiche apportate agli stessi (correttivi crisi ) dal D.M. 15 maggio 2015 applicabili al solo 2014 potrebbero trovare applicazione solo per l eventuale rideterminazione, in contraddittorio con il contribuente, della pretesa tributaria relativa all annualità 2012, atteso che la base dati utilizzata per elaborare gli studi evoluti per il periodo di imposta 2014 si riferisce proprio a tale annualità. L Agenzia delle Entrate raccomanda ai propri Uffici di espletare tutte le seguenti attività al fine di poter accertare che effettivamente il nuovo studio evoluto sia in grado di poter meglio valutare la posizione del contribuente. In particolare: l Ufficio avrà cura di verificare che le attività esercitate nel periodo d imposta da accertare siano le medesime di quelle previste nello studio evoluto e che lo stesso le colga compiutamente; l Ufficio potrà utilizzare gli studi di settore evoluti per la determinazione della pretesa tributaria in relazione all accertamento di annualità precedenti, solo se non emergano incoerenze negli indicatori economici previsti dagli studi di settore evoluti; nel caso in cui si manifestino anomalie dei predetti indicatori economici, le risultanze degli studi di settore evoluti potranno essere utilizzate dall Ufficio ai fini delle valutazioni per la definizione solo qualora emerga che la mancata coerenza non deriva dalla infedeltà delle informazioni utilizzate per la stima, ma deriva da insufficienze produttive dell azienda. MODULISTICA " Sono state predisposte, come avvenuto per il 2012 e il 2013, istruzioni comuni per il 2014 relative ai quadri A, F, G, T, X e V. Novità quadro A Al fine di semplificare la struttura della modulistica dichiarativa degli studi di settore è iniziato un processo di omogeneizzazione. L obiettivo di medio periodo è di predisporre due sole strutture di quadro A: una per le attività esercitate in forma di impresa, una per le attività esercitate in forma di lavoro autonomo, prevedendole entrambe negli studi relativi ad attività che possono essere esercitate sia in forma di impresa sia di lavoro autonomo. Il processo di semplificazione è consistito non solo nella struttura del nuovo quadro A, ma anche nel suo contenuto con l accorpamento delle diverse figure professionali dei dipendenti e degli altri addetti all attività. 24 Pratica Fiscale e Professionale n. 36 del 28 settembre 2015

5 Novità quadri F e G Le novità colgono le modifiche normative del periodo di imposta. In particolare, possono essere così schematizzate: Spese lavoro dipendente Indicazione, tra le spese afferenti il lavoro dipendente (nei righi F19 e G05), delle spese per prestazioni di lavoro accessorio (D.Lgs. 10 settembre 2003, n. 276, artt. 70 e ss.), sostenute mediante l acquisto di buoni orari (c.d. vouchers). Le istruzioni infatti riportano quanto segue: per prestazioni di lavoro accessorio ai sensi degli artt. 70 e ss. del D.Lgs. 10 settembre 2003, n. 276, sostenute mediante l acquisto di buoni orari (vouchers). IMU Inserimento (nei righi F20 e G12) del riferimento al 20% dell imposta municipale propria, relativa agli immobili strumentali, versata nel periodo di imposta oggetto della dichiarazione. Le istruzioni infatti riportano quanto segue: il 20 per cento dell imposta municipale propria, relativa agli immobili strumentali, versata nel periodo d imposta oggetto della presente dichiarazione (art. 1, comma 715, della legge 27 dicembre 2013, n. 147). Regime fiscale di vantaggio per l imprenditoria giovanile e lavoratori in mobilità Aggiornamento (dei righi F40 e G23) per tener conto del caso in cui il contribuente, nel periodo di imposta 2012 e/o in quelli precedenti, si è avvalso del regime fiscale di vantaggio per l imprenditoria giovanile e lavoratori in mobilità. Pratica Fiscale e Professionale n. 36 del 28 settembre

6 Quadro T - Congiuntura economica Si ricorda che è previsto un apposito quadro T - Congiuntura economica - per il periodo d imposta 2014, contenente i dati necessari per consentire l applicazione dei correttivi per la crisi. GERICO " Software GERICO ed eventuali anomalie Si sono manifestati alcuni malfunzionamenti nell esito di GERICO 2013 e GERICO 2014 per l indicatore Margine per addetto non dipendente applicabile alle annualità di imposta 2012 e 2013 agli studi di settore VD11U e VG83U. In sostanza, è stato rilevato l errore nel calcolo ovvero il software non divideva per I contribuenti interessati dalla predetta anomalia saranno considerati coerenti all indicatore in argomento e non saranno tenuti a presentare una dichiarazione integrativa. Inoltre, ai medesimi soggetti, nell ipotesi si applichi lo studio VD11U, saranno riconosciuti i benefici previsti dal regime premiale disciplinato ai commi da 9 a 13 dell articolo 10 del decreto legge 6 dicembre 2011, n. 201, laddove risultino, oltre che congrui, coerenti e normali agli indicatori previsti dallo studio. Imprese che realizzano immobilizzazioni per lavori interni Gli Uffici dovranno verificare in sede di contraddittorio con il contribuente se la situazione di non congruità deriva dall indicazione dei costi capitalizzati nel quadro F (Circolare n. 38/ E del 12 giugno 2007, paragrafo 7 dell allegato 4). 26 Pratica Fiscale e Professionale n. 36 del 28 settembre 2015

7 Obblighi di comunicazione dei dati e regime premiale Il regime premiale, previsto per i soggetti congrui, coerenti e normali alle risultanze degli studi di settore, deve essere applicato purché il contribuente abbia regolarmente assolto gli obblighi di comunicazione dei dati rilevanti ai fini dell applicazione degli studi di settore, indicando fedelmente tutti i dati previsti (D.L. n. 201/2011, articolo 10, comma 10, lett. a). L errata compilazione dei dati contenuti nei quadri Z, previsti per la fase di evoluzione degli studi di settore, con funzione di questionario, non comporta la perdita di benefici premiali previsti dal regime in argomento. Per chiarire meglio, l Agenzia delle Entrate ha riportato tre esempi: ESEMPIO Il dato infedele non comporta la modifica delle percentuali di assegnazione ai cluster, né la modifica dei valori relativi alla congruità e alla coerenza: il soggetto non decade dai benefici premiali. ESEMPIO Il dato infedele non comporta la modifica delle percentuali di assegnazione ai cluster, né la modifica dei valori relativi alla coerenza, ma rileva ai fini della stima; in particolare, sulla base del dato non veritiero, il contribuente risulta congruo poiché ha dichiarato ricavi pari a euro a fronte di ricavi calcolati in base agli studi di settore di euro. Applicando lo studio di settore con il dato corretto, i ricavi calcolati diventano pari a euro: il contribuente, pur continuando a risultare congruo, decade dai benefici premiali. ESEMPIO Il dato infedele non comporta la modifica delle percentuali di assegnazione ai cluster né la modifica dei valori relativi alla congruità, ma rileva ai fini della coerenza; in particolare, sulla base del dato non veritiero, il contribuente risulta coerente a tutti gli indicatori presenti nello studio di settore. Applicando lo studio di settore con il dato corretto, il contribuente rimane coerente, ma il valore dell indicatore Margine per addetto non dipendente assume un valore inferiore rispetto a quanto calcolato in precedenza: il contribuente decade dai benefici premiali. SOCIETÀ NON OPERATIVE " COMUNICAZIONI CENTRALIZZATE " SCADE " Disapplicazione della normativa Le società che risultano congrue e coerenti ai fini degli studi di settore non si applicano le disposizioni del primo periodo dello stesso comma sulle società di comodo (Legge 23 dicembre 1994, n. 724, articolo 30 comma 1, lett. c), 6-sexies). Il risultato di congruità ecoerenzafornito a seguito dell applicazione dello studio di settore garantisce adeguati livelli di attendibilità, in ordine all effettiva operatività delle società interessate a prescindere dalla sussistenza dei requisiti previsti dal primo periodo dello stesso comma sulle società di comodo. Nuove forme di comunicazione Il legislatore (Legge 23 dicembre 2014, n. 190, articolo 1, comma 636) ha previsto nuove forme di comunicazione che, oltre ad assicurare maggiore trasparenza nei confronti del contribuente, sono finalizzate a semplificare gli adempimenti, stimolare l assolvimento degli obblighi tributari, favorire l emersione spontanea delle base imponibili e correggere gli eventuali errori con l istituto del ravvedimento operoso. Come per gli anni pregressi, è prevista anche per il 2014 la pubblicazione nel Cassetto Fiscale dei contribuenti interessati di comunicazioni di anomalie rilevati nei dati degli studi di settore. Ciò consente di ravvedere gli errori. In aggiunta, il contribuente può utilizzare la segnalazione anche per la dichiarazione successiva al fine di non ripetere l errore. Gli studi di settore sono inviati insieme al Modello Unico entro il 30 settembre 2015 per il periodo di imposta Pratica Fiscale e Professionale n. 36 del 28 settembre

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