Regolamento sui procedimenti amministrativi dell Università degli Studi di Firenze emanato con Decreto rettorale 22 settembre 2010, n.951.
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- Giorgio Silvestro Gattini
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1 LINEE GUIDA PER LA STIPULA DEGLI ACCORDI DI COLLABORAZIONE CULTURALE E SCIENTIFICA CON LE UNIVERSITA ESTERE PREMESSA Al fine di rafforzare la collaborazione internazionale gli atenei italiani possono stipulare accordi con università estere, come previsto dal DPR 382 del 1980, specificamente all art. 91, così come modificato dall art 12 della legge 705 del 1985, nonché dal DIM del 10 febbraio L Università degli Studi di Firenze ha predisposto un apposito schema quadro per la stipula degli accordi di collaborazione culturale e scientifica (in seguito denominati accordi) approvato con delibere degli Organi accademici. Il procedimento amministrativo per la stipula degli accordi è disciplinato dal Regolamento sui procedimenti amministrativi dell Università degli Studi di Firenze emanato con Decreto rettorale 22 settembre 2010, n.951. Considerato il progressivo e costante incremento degli accordi, si è resa necessaria la stesura delle presenti linee guida che definiscono le procedure da seguire per l attivazione e l attuazione degli accordi nonché le competenze dei soggetti coinvolti in tali procedure, sulla base di quanto previsto dal Decreto dirigenziale 11 gennaio 2013, n.34. OBIETTIVI E CONTENUTO DEGLI ACCORDI 1) Obiettivi Obiettivo degli accordi è instaurare e intensificare i rapporti di collaborazione culturale e scientifica con università europee ed extraeuropee 1 per un adeguato 1 Università e istituti di istruzione superiore abilitati al rilascio di titoli accademici Ufficio Relazioni internazionali Piazza San Marco, Firenze fax lorella.palla@unifi.it P.IVA Cod. Fis
2 sviluppo delle funzioni istituzionali di insegnamento e di ricerca e per favorire il processo di internazionalizzazione dell ateneo. 2) Contenuto Nell accordo i partner stabiliscono, secondo criteri di reciprocità, il settore di ricerca e/o di didattica oggetto della collaborazione, le modalità di scambio del personale docente, tecnico-amministrativo e degli studenti, nonché le condizioni in materia di assicurazione e di spese di viaggio e soggiorno dei partecipanti. Possono formare oggetto dell accordo: - lo svolgimento di attività scientifiche e didattiche integrate; - lo svolgimento di programmi integrati di studio per gli studenti. La mobilità del personale docente e ricercatore ha lo scopo di favorire lo svolgimento di seminari, cicli di lezioni, convegni o conferenze, nonché quello di svolgere ricerche comuni e di discutere esperienze nei settori di reciproco interesse. Ha inoltre lo scopo di favorire scambi di pubblicazioni ed informazioni sugli specifici settori oggetto dell accordo e su ogni altro argomento ritenuto utile. Per quanto riguarda la mobilità studentesca nell ambito delle attività didattiche integrate si segnalano in particolare i seguenti punti-cardine: a) gli studenti iscritti all università di appartenenza sono esentati dal pagamento delle tasse di iscrizione all università partner per la frequenza dei corsi singoli e godono di uno status pari a quello degli studenti dell università ospitante; b) gli studenti di entrambe le istituzioni partner possono ottenere, ai fini della propria carriera scolastica, il riconoscimento del periodo di studio all estero nonché delle prove superate, previa deliberazione degli organi competenti di ciascuna delle università di appartenenza. L accordo non può prevedere il rilascio di titoli comuni, che deve essere regolato da apposito accordo didattico. Obiettivo degli accordi è instaurare e intensificare i rapporti di collaborazione culturale e scientifica con università europee ed extraeuropee per un adeguato sviluppo delle funzioni istituzionali di insegnamento e di ricerca e per favorire il processo di internazionalizzazione dell Ateneo. 2
3 PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO PER LA STIPULA 3) Proposta e negoziazione del testo Gli accordi, redatti in base allo schema quadro di cui in premessa, sono attivati su proposta dei dipartimenti oppure a seguito di richiesta ufficiale alla Struttura Amministrativa di Ateneo da parte di università estere. Nel primo caso il dipartimento sottopone lo schema quadro al partner straniero per una preventiva accettazione; in caso di proposta di stipula da parte di una università straniera pervenuta alla Struttura Amministrativa di Ateneo, l Ufficio Relazioni Internazionali sottopone la proposta stessa ai dipartimenti potenzialmente interessati per l acquisizione del corrispondente interesse alla stipula. Successivamente il testo viene deliberato e trasmesso, secondo le modalità di seguito descritte al punto 4), all Ufficio Relazioni Internazionali per il controllo finale e per la procedura di stipula. In caso di richieste di modifica allo schema quadro, la negoziazione del testo compete all Ufficio Relazioni Internazionali. 4) Deliberazione e stipula I dipartimenti fanno pervenire il testo dell accordo all Ufficio Relazioni Internazionali corredato dei seguenti documenti: - Delibera di approvazione dell organo collegiale del dipartimento; - Scheda informativa, compilata a cura del dipartimento, contenente le motivazioni della proposta di attivazione dell accordo. L Ufficio Relazioni Internazionali sottopone il testo alla firma del Rettore dell Università degli Studi di Firenze e lo invia per la controfirma al Rettore dell Università partner. ATTI AGGIUNTIVI 5) Stipula di atti aggiuntivi In base a quanto previsto dall art. 1 dello schema quadro le università contraenti possono definire di comune accordo ulteriori aree di collaborazione rispetto a quelle indicate inizialmente. In tal caso si 3
4 provvede alla stipula di appositi atti aggiuntivi. La richiesta di stipula può pervenire da un dipartimento dell Ateneo fiorentino interessato oppure può essere proposta dal partner straniero. Nel primo caso il dipartimento, sentita la corrispondente struttura dell università partner, delibera la volontà di aderire all accordo in vigore proponendo l estensione ad un determinato settore di interesse e indicando il docente coordinatore per il nuovo dipartimento. In caso di proposta di estensione della collaborazione da parte di una università straniera pervenuta alla Struttura Amministrativa di Ateneo, l Ufficio Relazioni Internazionali sottopone la proposta stessa ai dipartimenti potenzialmente interessati per l acquisizione del corrispondente interesse alla stipula. Successivamente la delibera, accompagnata dalla relativa scheda informativa, viene inviata all Ufficio Relazioni Internazionali. La procedura per la firma dell atto aggiuntivo è analoga a quanto previsto dal punto 4) per la stipula dell accordo. COMPETENZE 6) Competenze della Struttura Amministrativa di Ateneo Alla Struttura Amministrativa di Ateneo, attraverso l Ufficio Relazioni Internazionali, competono le seguenti funzioni relativamente agli accordi: a) attività di indirizzo, coordinamento e supporto; b) attività promozionale, informativa e di divulgazione, anche attraverso la realizzazione e l aggiornamento di una pagina web dedicata agli accordi; c) verifica della conformità dei testi alle normative e ai regolamenti vigenti nel caso di proposte provenienti da università estere; d) rapporti con le autorità diplomatiche per le necessarie verifiche sulla personalità giuridica delle università partner e sulla loro abilitazione al rilascio di titoli accademici; e) negoziazione del testo di accordo con l università estera; f) elaborazione e stesura del testo di accordo (o atto aggiuntivo); g) stipula dell accordo (o atto aggiuntivo) da parte del Rettore dell Ateneo fiorentino ed invio dei testi dell accordo (o atto aggiuntivo) al Rettore dell università partner per la controfirma; h) invio copia dell accordo (o atto aggiuntivo) controfirmato dal Rettore dell università estera ai dipartimenti promotori; 4
5 i) procedure di rinnovo degli accordi; j) inserimento dei dati relativi agli accordi nella piattaforma interattiva MIUR/MAE/CRUI; k) monitoraggio sull attività svolta nell ambito degli accordi; l) procedure relative ai finanziamenti di Ateneo per la copertura delle spese derivanti dall attuazione degli accordi stipulati ai sensi dello schema quadro approvato dagli organi accademici; m) procedure amministrative e informatiche relative ai fondi ministeriali per la cooperazione interuniversitaria internazionale e coordinamento delle procedure di rendicontazione. 7) Competenze dei dipartimenti promotori Ai dipartimenti promotori competono le seguenti attività: a) proposta di attivazione dell accordo: il testo dell accordo deve essere sottoposto all approvazione dell organo collegiale, il quale: - delibera l interesse ad attivare l accordo, garantendo la disponibilità delle risorse necessarie per la sua attuazione (umane, di attrezzature e di spazi), nonché l impegno a coprire eventuali oneri finanziari derivanti dalle attività previste dall accordo; - individua il docente coordinatore dell accordo; - indica altri docenti del dipartimento interessati all accordo, come richiesto nella scheda informativa prevista dal punto 4) da allegare alla delibera; b) attuazione delle attività previste dall accordo, secondo le linee indicate al punto 8); c) invio alla Struttura Amministrativa di Ateneo dei dati relativi alle attività svolte nell ambito degli accordi, attraverso il docente coordinatore, ai fini del monitoraggio periodico previsto dagli organi di governo dell ateneo. ATTUAZIONE 8) Attuazione dell accordo e ruolo del coordinatore L accordo entra in vigore dalla data della stipula, ha di norma durata quinquennale ed è rinnovabile. Il dipartimento promotore dà attuazione alle attività previste dall accordo, con il supporto dei competenti uffici/servizi. 5
6 Per quanto riguarda in particolare l attuazione della mobilità studentesca si rimanda alle linee guida ed alle procedure vigenti in Ateneo per la mobilità prevista dal Programma Erasmus. Come previsto dall art.2 dello schema quadro le modalità di attuazione degli scambi previsti dall accordo possono essere descritte in appositi protocolli (periodo di permanenza, obblighi dei visitatori, modalità di selezione delle domande, illustrazione dettagliata dei temi oggetto dell'accordo, ecc.), stipulati dai competenti organi dei dipartimenti promotori. Per facilitare l attuazione dell accordo le università contraenti designano un docente coordinatore, che ha compiti di coordinamento delle attività previste dall accordo e di verifica delle attività svolte. Per quanto riguarda l Ateneo fiorentino la proposta di designazione del docente coordinatore è deliberata dall organo collegiale del dipartimento. FINANZIAMENTI 9) Contributi di Ateneo Le spese derivanti dagli accordi gravano di norma su fondi dei dipartimenti proponenti. L Ateneo tuttavia, con bando annuale capillarmente diffuso, offre la possibilità di ottenere contributi per la copertura delle spese derivanti dall attuazione degli accordi per progetti di formazione e/o di ricerca. Le modalità di presentazione, valutazione e selezione delle richieste sono disciplinate dal Regolamento relativo ai criteri per la concessione dei contributi per la promozione delle attività internazionali dell ateneo unitamente alla Disciplina specifica delle azioni relative ai contributi per la promozione delle attività internazionali dell ateneo, reperibili nell apposita pagina web. 10) Contributi ministeriali: cooperazione interuniversitaria internazionale Il Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca, a seguito della ratifica di accordi intergovernativi, mette a disposizione fondi per finanziare attività di collaborazione tra le università italiane e le università dei paesi di determinate aree geografiche, limitatamente ai costi di mobilità. Le università italiane che hanno già attivato forme di cooperazione con i Paesi interessati e per le quali sono in vigore i relativi accordi di collaborazione 6
7 culturale, possono accedere ai suddetti fondi inoltrando al Ministero apposita richiesta di finanziamento. Per l Università di Firenze la procedura amministrativa compete all Ufficio Relazioni Internazionali secondo le modalità descritte nell apposita circolare di divulgazione del bando ministeriale. f.to Il Rettore Prof. Alberto Tesi 7
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