La gestione del ripristino produttivo. Ing. Alberto Lagi, PER s.p.a.

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1 La gestione del ripristino produttivo Ing. Alberto Lagi, PER s.p.a. Palermo, 28 ottobre 2010

2 PROGRAMMA I vantaggi del ripristino produttivo: minor fermo di produzione e minori costi di ripartenza Cenni sulle tecniche disponibili: deumidificazione controllata, risanamento meccanico ed elettronico, bonifica impianti Due casi: Ripristino in seguito a danno da bagnamento Bonifica dopo un danno da incendio La prevenzione del danno, la limitazione del rischio: piani di Disaster Recovery piani di Business Continuty

3 PER spa per spa è il risultato dei sogni di un team che opera nel settore del ripristino ad alto contenuto tecnico dal per spa opera nell ambito della limitazione del rischio derivato da danni materiali attraverso la consulenza, la realizzazione di piani per la gestione dell emergenza la fornitura di servizi tecnici al momento dell accadimento di un evento dannoso. per spa aiuta il privato, l azienda e tutti gli operatori coinvolti nella gestione dell emergenza e del sinistro, a compiere scelte responsabili, rispettose della persona e dell ambiente, per riottenere la disponibilità di quanto danneggiato in maniera rapida, economica e duratura nel tempo.

4 Bonifica e ripristino produttivo Ma di cosa stiamo parlando?

5 Che cosa è un sinistro? Un sinistro è un evento non prevedibile e non voluto. E un evento che causa danni a beni e persone. Un danno è un evento che causa l indisponibilità di un bene provocando danni economici e/o affettivi.

6 Tipi di danno Danno da Incendio Danno da Bagnamento Danno da Polvere Danno da Contaminazione Ambientale Combinazioni dei Danni sopra indicati LA CONTAMINAZIONE DEI BENI MATERIALI

7 Gli effetti del danno: incendio Rilascio di energia termica: Danni da calore localizzati e irreversibili (concentrati) Rilascio di fumi, gas corrosivi (HCl) e microcontaminanti organici (IPA ecc): Contaminazione diffusa degli ambienti e del contenuto, anche in zone lontane dall incendio (danni diffusi ma reversibili). Effetti: altera lo stato delle superfici (strutture civili, macchine, apparecchiature e materiali); modifica le caratteristiche di scambio termico delle superfici (parti meccaniche, elettriche-elettroniche); altera le caratteristiche di isolamento elettrico, poiché i depositi sono conduttivi (parti elettriche-elettroniche); altera la qualità dei contatti (parti elettriche-elettroniche); altera la costanza delle caratteristiche dei componenti (parti elettriche-elettroniche); altera le caratteristiche meccaniche e dimensionali delle parti attaccate da corrosione superficiale (strutture civili, macchine); ecc.

8 Gli effetti del danno: acqua Rilascio di energia meccanica; Shock termici ad apparati in temperatura; Rilascio di fanghi, sabbie e depositi corrosivi con contaminazione diffusa degli ambienti e del contenuto che altera: lo stato delle superfici (macchine, parti elettriche ed elettroniche); modifica le caratteristiche di scambio termico delle superfici (parti meccaniche, elettriche-elettroniche); altera le caratteristiche di isolamento elettrico, poiché i depositi sono conduttivi (parti elettriche-elettroniche); altera la qualità dei contatti (parti elettriche-elettroniche); altera la costanza delle caratteristiche dei componenti (parti elettriche-elettroniche); altera le caratteristiche meccaniche e dimensionali delle parti attaccate da corrosione; crea corrosione in corrispondenza di metalli diversi per effetto pila; crea usura nelle parti a rotolamento; in caso di apparecchiature sotto tensione si verificano rapidi e consistenti fenomeni corrosivi che portano al danneggiamento totale del bene in breve tempo (ore);

9 Gli effetti del danno: polveri Altera/modifica: lo stato delle superfici (macchine, parti elettriche ed elettroniche); le caratteristiche di scambio termico delle superfici (parti meccaniche, elettriche-elettroniche); le caratteristiche di isolamento elettrico; la qualità dei contatti per abrasione; le caratteristiche meccaniche e dimensionali per corrosione superficiale; crea usura nelle parti a rotolamento; crea inceppamenti;

10 Tipi di danno e loro effetti DANNI IRREVERSIBILI DANNI POTENZIALMENTE REVERSIBILI sono normalmente limitati in estensione e sono associati all energia rilasciata dal sinistro. ENERGIA MECCANICA (acqua) ENERGIA TERMICA (incendio) PILE tra metalli diversi (acqua) CORROSIONE ELETTROLITICA (acqua + alimentazione elettrica) sono estesi e sono associati ai contaminanti rilasciati dal sinistro. GAS CORROSIVI FULIGGINE FANGHI SABBIE VEICOLAZIONE DELLO SPORCO di produzione

11 Tipi di danno e loro effetti Danno irreversibile Danno potenzialmente reversibile

12 Danno potenzialmente reversibile

13 Tipi di danno Perché i danni irreversibili sono concentrati? Perché i danni potenzialmente reversibili sono diffusi?

14 Danni potenzialmente reversibili I danni potenzialmente reversibili, diventano irreversibili con il trascorrere del tempo a causa dell interazione della contaminazione inorganica con i metalli dei beni. Il tempo in cui un danno potenzialmente reversibile diventa irreversibile in funzione di: CONCENTRAZIONE DELLA CONTAMINAZIONE; UMIDITA RELATIVA; TEMPERATURA; TIPO DI BENE CONTAMINATO (parti meccaniche: dipende dalle tolleranze, dal grado di finitura e dall età; parti elettriche/elettroniche: dipende dall età, dalla densità di popolazione e dal grado di finitura).

15 Il processo SALVATAGGIO: L insieme degli interventi volti a evitare l aggravamento del danno ("protezione temporanea" / "stop corrosione"). RISANAMENTO BONIFICA ESTERNA: Pulizia con prodotti chimici adeguati, senza eseguire smontaggi. RISANAMENTO: L insieme degli interventi volti a restituire ai beni coinvolti indirettamente nel sinistro quel grado di PULIZIA CHIMICA globale che ne garantisca il funzionamento affidabile nel tempo. RIPRISTINO FUNZIONALE: L insieme degli interventi, normalmente comprensivi ed integrativi di quelli di RISANAMENTO, volti a restituire alle macchine la FUNZIONALITA che avevano prima dell incidente.

16 Stabilizzazione/limitazione dei danni potenzialmente reversibili: il Salvataggio STOP CORROSIONE Aria essiccata la velocità di corrosione tende asintoticamente a zero al tendere a zero del valore dell umidità relativa. In realtà la velocità di corrosione può essere ritenuta pressoché nulla quando l umidità relativa dell atmosfera che circonda il bene contaminato è minore del 20% e la temperatura minore di 30 C. Oli filmanti Le parti meccaniche sono protette anche attraverso lo spruzzaggio di oli filmanti, metodo meno efficace ma possibile anche in mancanza di energia elettrica.

17 Stop corrosion

18 Limitazione del danno mediante asciugatura

19 Asciugatura accelerata

20 Soluzione tampone

21 ma non finisce qui Il solo salvataggio non è sufficiente a riportare gli ambienti e i beni interessati alla situazione in cui si trovavano prima del verificarsi dell evento dannoso.

22 Risoluzione del danno Sostituzione dei beni danneggiati con beni nuovi (es.:si demoliscono totalmente le opere civili e si ricostruiscono nuove, si demoliscono gli impianti, le macchine, le attrezzature e si sostituiscono con beni nuovi) Ripristino mediante tecniche di risanamento e sostituzione dei beni fisicamente danneggiati (anche in questo caso vale per strutture, impianti, ecc..)

23 Risoluzione del danno attraverso il ripristino Motivi: il tempo il valore del bene in senso lato (anche affettivo) Condizioni: la conoscenza la fattibilità

24 Danni ad alto contenuto tecnico: due esempi Ripetitore di Montepenice (PC) Risanamento in seguito ad un incendio Azienda di stampaggio a rotazione, Vecchiano (PI) Ripristino in seguito ad un bagnamento

25 Azienda di stampaggio a rotazione Gennaio 2010 Alluvione in Toscana, lo straripamento del fiume Serchio mette in ginocchio la zona industriale di Vecchiano, Migliarino. Le squadre di per spa hanno gestito una dozzina di cantieri nella zona. Tipo di contaminazione: Detriti Acqua contaminata, agenti chimici Danno: Sei impianti a giostra per stampaggio materie plastiche a rotazione Semilavorati Obiettivo: Ripartenza attività entro 10 giorni Tempi, metodi, risultati: Fase 1 Primo impianto di nuovo funzionale dopo 3 giorni: Bonifica e asciugatura dei motori e parti connessioni Risanamento quadri e asciugatura Fase 2 Bonifica a fondo delle giostre

26 Come è oggi

27 Dettagli di un ricordo

28 L intervento

29 I numeri Il rapporto tra valore del ripristino e valore a nuovo dei beni coinvolti è del 30% compreso i pezzi di ricambio. 15 giorni la durata dell intervento contro il tempo di riacquisto di 120 giorni. Evidentissimo il risparmio sui tempi valore totale dell intervento

30 Ripetitore Montepenice Ottobre 2009 Tipo di contaminazione: Incendio con generazione di fumi acidi, gas corrosivi Danno: Stazione ripetitrice di Montepenice Obiettivo: Recuperare le apparecchiature elettroniche di ricetrasmissione ed instradamento, minimizzando i tempi di interruzione del servizio. Tempi, metodi, risultati Realizzazione dove possibile di impianti di back up. Consegna degli apparati risanati entro 48h dall inizio dell operazione di risanamento. Massimo fuori servizio accettabile 4h dalle 2 am alle 6 am per due giorni. Metodi: Trattamento a umido con lo smontaggio di dettaglio di tutti gli apparati Test off line di tutte le apparecchiature risanate Ottima collaborazione col cliente L intervento sui componenti elettronici ha avuto un costo compreso tra il 5% e il 10% delle apparecchiature coinvolte nel sinistro

31 La situazione rilevata Cestelli con schede Dipfama Terminazioni cavi coassiali.

32 La situazione rilevata Particolare interno ponte radio Morsettiera dip

33 Smontaggio

34 Smontaggio

35 Prima e dopo l intervento Particolare del prima e dopo il processo di risanamento.

36 Prima e dopo l intervento Particolare del prima e dopo il processo di risanamento.

37 Prima e dopo l intervento

38 I numeri DESCRIZIONE APPARATI/PARTI I Risanati con la collaborazione dei tecnici Telecom Italia. QUANTITA NOTE Alimentatori c.a. 100 Uno è ripartito cambiando un condensatore elettrolitico; tre sono stati sostituiti. (tasso d insuccesso 3%) Cestelli c.a. 100 Schede c.a Problemi su 9 schede (tasso d insuccesso < 1% ) VCO + Filtro c.a. 50 Residuo formato da parti di guida d onda, circolatori ecc. dopo la rimozione dell elettronica propriamente detta. Nessun insuccesso. PLLB PGE 140 Misura flussi fino a 140 Mbits n.1 Dopo risanamento o.k. Ripartitore F bifronte n.8 montanti Dopo risanamento o.k. Ripartitore allarmi n.1 Dopo risanamento o.k. Quadro montacarichi n.1 Dopo risanamento o.k.

39 La prevenzione del danno e la limitazione del rischio I piani di limitazione del rischio e i progetti di prevenzione e pianificazione dell emergenza permettono di: ridurre in valore i premi dovuti abbassare in maniera significativa l incidenza di problematiche impreviste limitare i danni in caso di sinistro

40 Business Continuity Plan L imprevedibile può essere programmato È possibile misurare il rischio dell azienda in funzione di diversi scenari di danno e prendere a priori decisioni su come limitarlo, sostenerlo o trasferirlo. L insieme di queste analisi, e delle scelte aziendali, si formalizzano in un Piano di Continuità di Business (Business Continuity Plan). Tutto ciò che non è prevedibile, può essere programmato.

41 Disaster Recovery Plan Il Disaster Recovery Plan (DRP) è un documento dettagliato delle azioni da intraprendere al momento dell emergenza al fine di mantenere o riprendere le attività strategiche aziendali in un tempo massimo definito a priori con l imprenditore. Scopo del DRP è quello di evidenziare i punti deboli che, se non risolti, impedirebbero la ripresa dei processi produttivi in un tempo massimo prefissato e predisporrebbero l azienda a reagire al sinistro, in modo organizzato per il raggiungimento degli obiettivi prefissati a salvaguardia del valore aziendale.

42 Grazie Ing. Alberto Lagi

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