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1 1. SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE La presente nota descrive le modalità operative utilizzate da Valoritalia per la gestione del controllo ispettivo viticoltori, vinificatori, imbottigliatori ed intermediari. 2. DOCUMENTI DI RIFERIMENTO D. Lgs 08/04/2010 n. 61 D.M. 16/12/2010 D.M. 14/06/2012 Disposizioni relative della singola Regione o Provincia autonoma. Disciplinare di Produzione; Schedario Vitivinicolo; Dichiarazione di vendemmia e produzione vino; Piano dei Controlli. 3. CAMPIONE DI AZIENDE OGGETTO DELL ISPEZIONE Le aziende vengono sorteggiate in base a quanto indicato nel Piano dei Controlli. Il programma gestionale procede al sorteggio che viene effettuato alla presenza dei funzionari ICQRF e della Regione preventivamente informati della data in cui avverrà. VITICOLTORE Il Piano dei Controlli prevede due tipologie di sopralluoghi in vigneto: - la prima riguarda la verifica della persistenza delle condizioni per l iscrizione allo schedario viticolo con la verifica dell osservanza delle disposizioni di tipo agronomico previste dal relativo disciplinare di produzione (sesto d impianto, forma di allevamento, varietà, ecc.) - la seconda consiste nella verifica dell osservanza della resa massima per ettaro. SOPRALLUOGO IN VIGNETO Il controllo ispettivo deve essere svolto alla presenza del responsabile aziendale o di un suo incaricato di cui si annoteranno riferimenti precisi (documento di riconoscimento). L ispettore pertanto si recherà in azienda solo dopo aver fissato un appuntamento con il responsabile aziendale. Durante il controllo ispettivo il tecnico documentale e situazione reale ed al termine del controllo compilerà l apposito verbale (sottoscritto da ambo L ispettore verifica: ubicazione all interno della zona di produzione; compatibilità della natura del terreno, della giacitura e dell altitudine s.l.m.; compatibilità dell esposizione solare; rispetto della base ampelografia; rispetto del sistema di allevamento e di potatura; rispetto della densità di impianto; 1 di 7

2 assenza di pratiche di forzatura incompatibili; esecuzione delle normali pratiche agronomiche; VINIFICATORE Il Piano dei Controlli prevede la verifica di processo presso le aziende trasformatrici delle uve. Tali verifiche sono effettuate annualmente su un campione significativo ed una percentuale di tale campione deve essere comprensiva del controllo sulla sussistenza del titolo alcolometrico minimo previsto per la detenzione in cantina dei prodotti vitivinicoli per i vini a DO e di un controllo analitico per i vini IG. CONTROLLO ISPETTIVO VINIFICATORE La visita ispettiva deve essere svolta alla presenza del responsabile aziendale o di un suo incaricato di cui si annoteranno riferimenti precisi (documento di riconoscimento). L ispettore pertanto si recherà in azienda solo dopo aver fissato un appuntamento con il responsabile aziendale. Durante la visita ispettiva il tecnico documentale e situazione reale ed al termine della visita compilerà l apposito verbale (sottoscritto da ambo L ispettore, in collaborazione con il vinificatore o un suo rappresentante, esegue il sopralluogo in cantina per: 1. Controllare i registri di cantina necessari all espletamento dell attività, per verificare la correttezza delle annotazioni e delle vidimazioni. Sul registro di vinificazione vengono controllate le annotazioni relative alla vinificazione di uve atte a dare vino a DO e/o IG ed il rispetto delle indicazioni del disciplinare. I dati riportati sul registro devono corrispondere a quelli della scheda Valoritalia. 2. Controllare le movimentazioni di vino relativamente a documenti di accompagnamento di vini acquistati o venduti, dichiarazione di lavorazione di spumanti, dichiarazione di lavorazione di frizzanti, comunicazioni di tagli, declassamenti, riclassificazioni, certificati di idoneità. I dati riportati sul registro devono corrispondere a quelli della scheda Valoritalia. 3. Rilevare la quantità di vino in giacenza. Per ogni tipologia di vino (sfuso e imbottigliato) atto e certificato alla D.O. e per il vino I.G. viene controllata la corrispondenza quantitativa con i recipienti indicati botti, vasche, autoclavi. Viene verificata anche la presenza e la regolarità dei cartelli apposti su ciascun recipiente presente in cantina, secondo quanto previsto dal D.M. 13 agosto 2012 (Art. 17). Prescrizioni previste per i cartelli apposti ai recipienti: - devono essere fissati in modo che non sia possibile la rimozione accidentale; - devono essere ben visibili e leggibili; - devono riportare a caratteri indelebili le indicazioni seguenti: - la denominazione di vendita e, se del caso, a. delle menzioni previste dal disciplinare relative all origine del prodotto dall unità geografica, dalla zona determinata e dalla zona delimitata più piccola della regione determinata; 2 di 7

3 b. del nome dello Stato membro o del Paese terzo di provenienza (nel caso specifico può essere solo Italia); - il colore; - il tipo di prodotto (vino atto, vino certificato con l indicazione degli estremi della certificazione, vino spumante, vino frizzante); - l anno di raccolta; - il nome di una o più varietà di vite; - l indicazione di come è stato ottenuto il prodotto o del metodo di elaborazione; - le menzioni tradizionali complementari; - termini che indicano il tenore di zucchero Le indicazioni obbligatorie e facoltative sopra citate devono corrispondere a quelle utilizzate nei conti distinti, nei documenti giustificativi ufficiali o commerciali, dei prodotti detenuti o introdotti e spediti (registri di cantina). Le indicazioni apposte sui cartelli possono essere sostituite da codici purché corrispondenti a quelli utilizzati nei registri. In mancanza dei cartelli sulle vasche è prevista l indicazione di tutte le prescrizioni obbligatorie, con riferimento al numero di vasca in cui è contenuto il prodotto, sui registri di cantina. 4. Prelevare campioni di vino atto a D.O. ed IG rappresentativi Viene verificato il contenuto dei vasi vinari nel seguente modo: 1. Vasca colma: considerare il valore nominale della vasca 2. Vasca scolma con asta graduata: verifica del livello tramite asta 3. Vasca scolma senza asta graduata: valutazione del volume attraverso formule matematiche Il prelevatore procede al prelievo dei campioni personalmente e/o coadiuvato dal personale tecnico di cantina laddove ciò sia imposto da esigenze critiche del prodotto e del suo stoccaggio, tenendo conto delle indicazioni di sicurezza fornite dall'azienda. A titolo di esempio ricordiamo il prelievo in autoclave. E effettuato un prelievo di campioni per la verifica: - del titolo alcolometrico minimo previsto per la detenzione in cantina del prodotto nella relativa fase di produzione per i vini a DO; - rispondenza ai requisiti del disciplinare per i vini IG mediante analisi chimica. La scelta dei vasi vinari contenenti il prodotto da sottoporre a campione deve essere fatto secondo un metodo casuale. Sia per i vini atti a DO che per i vini IG si prelevano 4 bottiglie di cui 1 è affidata al detentore della partita e 3 vengono recapitate a Valoritalia, 2 conservate a cura di Valoritalia per 6 mesi ed 1 consegnata al laboratorio per l analisi del titolo alcolometrico totale per i vini a DO e nel caso dei vini IG per l analisi chimica per il rispetto dei parametri del disciplinare. Modalità di campionamento-prelievo vini D.O. e I.G.: - Si procede al prelievo di un campione quando, al momento dell ispezione, la giacenza di vino atto comprensiva delle varie annate e tipologie risulta uguale o inferiore a litri Si procede al prelievo di un ulteriore campione quando, al momento dell ispezione, la giacenza di vino atto comprensiva delle varie annate e tipologie risulta essere superiore ad litri I campioni al prelievo verranno posti in un sacchetto di plastica chiuso con spago al quale viene legato un cartellino e sigillo schiacciato con pinza punzonatrice recante il logo di Valoritalia. Sul cartellino vengono riportati i seguenti dati: - il numero di verbale; 3 di 7

4 - la data del prelievo; - denominazione; - la tipologia del prodotto: tranquillo, frizzante o spumante; - il timbro dell azienda; - le firme dell ispettore e dell incaricato dell azienda ad assistere al prelievo. In alternativa i campioni prelevati vengono sigillati con un etichetta posta a cavaliere indicante, nella parte staccabile, il numero del verbale, la data, il nome dell azienda, la quantità oggetto di campionamento, le firme dell ispettore e del responsabile dell azienda. IMBOTTIGLIATORE Il Piano dei Controlli prevede la verifica di processo presso le aziende di imbottigliamento e confezionamento. Tali verifiche sono effettuate annualmente su un campione significativo ed una percentuale di tale campione deve essere comprensiva del controllo della rispondenza del prodotto imbottigliato con la certificazione rilasciata per i vini DO e con i requisiti del disciplinare e dall art. 26 del Reg. 607/09 per le IG. CONTROLLO ISPETTIVO IMBOTTIGLIATORE La visita ispettiva deve essere svolta alla presenza del responsabile aziendale o di un suo incaricato di cui si annoteranno riferimenti precisi (documento di riconoscimento). L ispettore pertanto si recherà in azienda solo dopo aver fissato un appuntamento con il responsabile aziendale. Durante la visita ispettiva il tecnico documentale e situazione reale ed al termine della visita compilerà l apposito verbale (sottoscritto da ambo L ispettore, in collaborazione con l imbottigliatore o un suo rappresentante, esegue il sopralluogo in cantina per: 1. Controllare il registro di imbottigliamento, ed i registri di cantina per verificare la correttezza delle annotazioni e delle vidimazioni. 2. Controllare le comunicazioni di imbottigliamento ed eventuali documentazioni necessarie. 3. Controllare la corrispondenza quantitativa del prodotto detenuto con i registri e la documentazione di cantina relativamente al prodotto certificato sfuso (D.O.) e sfuso a I.G. 4. Viene verificata anche la presenza e la regolarità dei cartelli apposti su ciascun recipiente presente in cantina, secondo quanto previsto dal D.M. 13 agosto 2012 (Art. 17). Prescrizioni previste per i cartelli apposti ai recipienti: - devono essere fissati in modo che non sia possibile la rimozione accidentale; - devono essere ben visibili e leggibili; - devono riportare a caratteri indelebili le indicazioni seguenti: - la denominazione di vendita e, se del caso, a. delle menzioni previste dal disciplinare relative all origine del prodotto dall unità geografica, dalla zona determinata e dalla zona delimitata più piccola della regione determinata; 4 di 7

5 b. del nome dello Stato membro o del Paese terzo di provenienza (nel caso specifico può essere solo Italia); - il colore; - il tipo di prodotto (vino atto, vino certificato con l indicazione degli estremi della certificazione, vino spumante, vino frizzante); - l anno di raccolta; - il nome di una o più varietà di vite; - l indicazione di come è stato ottenuto il prodotto o del metodo di elaborazione; - le menzioni tradizionali complementari; - termini che indicano il tenore di zucchero Le indicazioni obbligatorie e facoltative sopra citate devono corrispondere a quelle utilizzate nei conti distinti, nei documenti giustificativi ufficiali o commerciali, dei prodotti detenuti o introdotti e spediti (registri di cantina). Le indicazioni apposte sui cartelli possono essere sostituite da codici purché corrispondenti a quelli utilizzati nei registri. In mancanza dei cartelli sulle vasche è prevista l indicazione di tutte le prescrizioni obbligatorie, con riferimento al numero di vasca in cui è contenuto il prodotto, sui registri di cantina. 5. Verificare il corretto uso della DO e IG nei sistemi di chiusura ed etichettatura, nonché verificare l utilizzo dei recipienti ammessi dal disciplinare di produzione e dalla normativa nazionale e comunitaria. A tal fine l ispettore preleva due bottiglie di capacità compresa tra 0,375 l e 5 l sigillate in sacchetto trasparente. Una bottiglia è lasciata in azienda come testimone, l altra è consegnata alla SOP. 6. Prelevare campioni di vino imbottigliato rappresentativi. Alle aziende sorteggiate per il controllo della scheda 4 Imbottigliatore dei vini DO si effettua un prelievo da partite certificate imbottigliate da non più tre mesi. Per quei prodotti che necessitano di un periodo di affinamento in bottiglia il momento di partenza da cui calcolare i tre mesi è quello del rilascio della certificazione di idoneità. L ispettore annota nel verbale di prelievo la giacenza del lotto dal quale è effettuato il prelievo. Si prelevano 6 bottiglie/contenitori di capacità compresa tra 0,375 l e 5 l per ciascun campione, 2 sigillate in sacchetto trasparente e 4 sigillate in sacchetto anonimo: 1 sigillata in sacchetto trasparente viene lasciata in deposito all azienda come testimone, 1 sigillata in sacchetto trasparente è utilizzata al fine di consentire la compilazione del verbale scheda 3 Imbottigliatore assieme a 1 in sacchetto anonimo conservate a cura di Valoritalia per 6 mesi, 1 in sacchetto anonimo consegnata al laboratorio, 2 in sacchetto anonimo consegnate alla commissione di degustazione per l esame organolettico. Alle aziende sorteggiate per il controllo della scheda 3 Imbottigliatore dei vini IG si procede a prelevare solo su partite imbottigliate. Per i vini IG si prelevano 4 bottiglie 1 sigillata in sacchetto trasparente viene lasciata in deposito all azienda come testimone, 1 sigillata in sacchetto trasparente è utilizzata al fine di consentire la compilazione del verbale scheda 3 Imbottigliatore assieme a 1 in sacchetto anonimo conservate a cura di Valoritalia per 6 mesi, 1 in sacchetto anonimo consegnata al laboratorio per le analisi previste dall art. 26 del regolamento CE 607/09. Modalità di campionamento-prelievo vini D.O. e I.G.: - Si procede al prelievo di un campione quando il quantitativo di vino imbottigliato comprensivo delle varie annate e tipologie risulta uguale o inferiore ad litri Per la base di calcolo si utilizza la quantità di prodotto imbottigliata nell annata (solare) precedente oggetto di sorteggio. 5 di 7

6 - Si procede al prelievo di un ulteriore campione quando il quantitativo di vino imbottigliato comprensivo delle varie annate e tipologie risulta superiore ad litri Per il controllo etichetta della scheda 3 Imbottigliatore fino alla sopracitata quantità di litri si preleva un campione, qualora tale quantità sia superiore a litri si preleverà un secondo campione sempre che siano individuabili più referenze (etichette diverse). - Il prelevatore procede al prelievo dei campioni personalmente e/o coadiuvato dal personale tecnico di cantina laddove ciò sia imposto da esigenze critiche del prodotto e del suo stoccaggio, tenendo conto delle indicazioni di sicurezza fornite dall'azienda. - I campioni al prelievo, verranno posti in un sacchetto di plastica, come sopra descritto, chiuso con spago al quale viene legato un cartellino e un sigillo metallico schiacciato con pinza punzonatrice recante il logo di Valoritalia. Sul cartellino vengono riportati i seguenti dati: - numero di verbale; - data del prelievo; - denominazione; - tipologia del prodotto: fermo, frizzante o spumante; - timbro dell azienda; - lotto o alfanumerico della fascetta; - le firme dell ispettore e dell incaricato dell azienda ad assistere al prelievo. In alternativa i campioni prelevati vengono sigillati con un etichetta posta a cavaliere indicante, nella parte staccabile, il numero del verbale, la data, il nome dell azienda, la quantità oggetto di campionamento, le firme dell ispettore e del responsabile dell azienda. INTERMEDIARIO Il Piano dei Controlli prevede la verifica di processo presso le aziende intermediarie di uva ed intermediarie di vino. Tali verifiche sono effettuate annualmente su un campione significativo. CONTROLLO ISPETTIVO INTERMEDIARIO UVE/INTERMEDIARIO VINO La visita ispettiva deve essere svolta alla presenza del responsabile aziendale o di un suo incaricato di cui si annoteranno riferimenti precisi (documento di riconoscimento). L ispettore pertanto si recherà in azienda solo dopo aver fissato un appuntamento con il responsabile aziendale. Durante la visita ispettiva il tecnico documentale e situazione reale ed al termine della visita compilerà l apposito verbale (sottoscritto da ambo Controllo intermediario Uve L ispettore, in collaborazione con l intermediario o un suo rappresentante, esegue il sopralluogo presso il centro di intermediazione per: 1. Controllare la correttezza della documentazione relativa al carico/scarico delle uve. I dati riportati devono corrispondere con quanto riportato nella documentazione consegnata dall ufficio. 6 di 7

7 2. Verificare la corrispondenza quantitativa del prodotto detenuto con riscontro ai relativi documenti e registri di cantina. Controllo intermediario Vino L ispettore, in collaborazione con l intermediario o un suo rappresentante, esegue il sopralluogo presso la cantina per: 1. Controllare i registri di cantina e la documentazione necessaria all espletamento dell attività, per verificare la correttezza delle annotazioni e delle vidimazioni. I dati riportati sul registro devono corrispondere a quelli registrati sulla scheda Valoritalia. 2. Controllare le movimentazioni di vino relativamente a documenti di accompagnamento di vini acquistati o venduti 3. Verificare la corrispondenza quantitativa del prodotto detenuto con riscontro ai relativi documenti e registri di cantina. DISPOSIZIONI GENERALI Se l Azienda non riceve, da parte dell ufficio competente, alcuna comunicazione entro 60 giorni dalla data di chiusura dell accertamento documentale/verifica ispettiva, l esito dell iter di valutazione è da ritenersi conforme; fatte salve le tempistiche d invio previste dal Piano dei Controlli per le NC.. Se l Azienda riceve una non conformità lieve (NCL) e non provvede a risolverla entro la scadenza indicata, la stessa diviene automaticamente grave, comportando la comunicazione all'icqrf e alla Regione o Provincia competenti, come previsto dalle norme vigenti. Nel caso in cui venga presentata la documentazione di adeguamento e trascorsi 60 giorni dalla data prevista di chiusura, qualora l'azienda non riceva alcuna comunicazione scritta, la NCL è da intendersi risolta. Il documento attestante la risoluzione è a disposizione presso la SOP competente. Se l Azienda riceve una non conformità grave (NCG), la materia prima/prodotto, oggetto di non conformità, non presenta i requisiti per la commercializzazione; l Azienda è tenuta a comunicare all'organismo di Controllo, le misure adottate ai fini della gestione della non conformità ed attendere che vengano svolte le eventuali verifiche necessarie. Qualora l'organismo di Vigilanza (ICQRF, Regione competente) impartisse disposizioni, l Azienda è tenuta a darne immediata evidenza. L Azienda che riceve una non conformità lieve o una non conformità grave, ha la possibilità di presentare ricorso al Comitato d Appello, utilizzando apposito DOC020_V, secondo le modalità indicate nella Nota informativa generale sul processo di certificazione (INF1_V) scaricabile dal sito Inoltre, nei casi di non conformità sul prodotto a DO, entro 30 giorni dalla data di notifica della decisione, l'azienda può richiedere, alla sede periferica di competenza, le analisi di revisione (chimico-fisica e/o organolettica) sulle bottiglie restanti, come previsto dallo schema del Piano dei Controlli. 7 di 7

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