ACCORDO DI COLLABORAZIONE TRA
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- Maria Teresa Nicolosi
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1 Procura Generale della Repubblica Agenzia delle Entrate Comando Regionale Calabria Catanzaro Direzione Regionale della Calabria Guardia di Finanza ACCORDO DI COLLABORAZIONE TRA Agenzia delle Entrate Direzione Regionale della Calabria, rappresentata dal Dott. Antonino Di Geronimo, Direttore Regionale; Guardia di Finanza Comando Regionale Calabria, rappresentata dal Generale di Divisione Michele Calandro, Comandante Regionale; Procura Generale della Repubblica presso la Corte di Appello rappresentata dal Dott. Santi Consolo, Procuratore Generale; di Catanzaro, Agenzia delle Entrate Direzione Provinciale di Catanzaro, rappresentata dal Dott. Vincenzo Regio, Direttore Provinciale; Agenzia delle Entrate Direzione Provinciale di Cosenza, rappresentata dal Dott. Enrico Saccomanno, Direttore Provinciale; Agenzia delle Entrate Direzione Provinciale di Crotone, rappresentata dal Dott. Nicola Folino, Direttore Provinciale; Agenzia delle Entrate Direzione Provinciale di Vibo Valentia, rappresentata dal Dott. Vincenzo Russo, Direttore Provinciale; Guardia di Finanza Comando Provinciale di Catanzaro, rappresentata dal Generale di Brigata Antonio De Nisi, Comandante Provinciale; Guardia di Finanza Comando Provinciale di Cosenza, rappresentata dal Colonnello Giosuè Colella, Comandante Provinciale; Guardia di Finanza Comando Provinciale di Crotone, rappresentata dal Ten. Colonnello Teodosio Marmo, Comandante Provinciale; Guardia di Finanza Comando Provinciale di Vibo Valentia, rappresentata dal Colonnello Paolo Valle, Comandante Provinciale;
2 Procura della Repubblica presso il Tribunale di Catanzaro, rappresentata dal Dott. Vincenzo Antonio Lombardo Procuratore Capo ; Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cosenza, rappresentata dal Dott. Dario Granieri, Procuratore della Repubblica; Procura della Repubblica presso il Tribunale di Castrovillari, rappresentata dal Dott. Franco Giacomantonio, Procuratore della Repubblica; Procura della Repubblica presso il Tribunale di Crotone, rappresentata dal Dott. Raffaele Mazzotta, Procuratore della Repubblica; Procura della Repubblica presso il Tribunale di Lamezia Terme, rappresentata dal Dott. Domenico Prestinenzi, Procuratore della Repubblica reggente; Procura della Repubblica presso il Tribunale di Paola, rappresentata dal Dott. Bruno Giordano, Procuratore della Repubblica reggente; Procura della Repubblica presso il Tribunale di Rossano, rappresentata dal Dott. Leonardo Leone De Castris, Procuratore della Repubblica; Procura della Repubblica presso il Tribunale di Vibo Valentia, rappresentata dal Dott. Mario Spagnuolo, Procuratore della Repubblica; PREMESSO CHE La disposizione di cui all'art. 8 del Decreto Legge n. 16 del 2012, convertito dalla Legge 26 Aprile 2012 n. 44. rende fondamentale la circolarità di informazioni tra Procura della Repubblica, Agenzia Entrate e Guardia di Finanza, correlando la rilevanza tributaria di determinate condotte delittuose all'esercizio dell'azione penale da parte del pubblico ministero o, comunque, all'emissione da parte del giudice del decreto che dispone il giudizio, ai sensi dell'art. 424 del Codice di procedura penale, ovvero della sentenza di non luogo a procedere (ai sensi dell'articolo 425 dello stesso codice) per prescrizione del reato. Con la circolare n. 32/E, del 3 agosto 2012, la Direzione Centrale Accertamento ha confermato che "al fine di realizzare un effettivo coordinamento tra l'autorità giudiziaria e l'amministrazione finanziaria, è necessario che le Direzioni Regionali provvedano alla definizione di idonee forme di collaborazione con le Procure dei territori di competenza, al fine di coordinare e raccordare l'operato con quello degli organi giurisdizionali". Il D.P.R. 29 Settembre 1973, n. 600, prevede, all art. 36, che I soggetti pubblici incaricati istituzionalmente di svolgere attività ispettive o di vigilanza nonché gli Organi giurisdizionali, requirenti e giudicanti, penali, civili e amministrativi e, previa autorizzazione, gli Organi di Polizia Giudiziaria che, a causa o nell esercizio delle loro 2
3 funzioni, vengono a conoscenza di fatti che possono configurarsi come violazioni tributarie, devono comunicarle direttamente ovvero, ove previste, secondo le modalità stabilite da leggi o norme regolamentari per l inoltro della denuncia penale, al Comando della Guardia di Finanza competente in relazione al luogo di rilevazione degli stessi, fornendo l eventuale documentazione atta a comprovarli ; Gli articoli 33 del D.P.R. 29 settembre 1973, n. 600, e 63 del D.P.R. 26 ottobre 1972, n. 633, prevedono la collaborazione della Guardia di Finanza per l acquisizione ed il reperimento di elementi utili ai fini dell accertamento delle imposte, per la repressione delle violazioni delle leggi tributarie, oltre che l utilizzazione e la trasmissione da parte di tale Organo, previa autorizzazione dell Autorità giudiziaria, di documenti, dati e notizie acquisiti direttamente o riferiti ed ottenuti dalle altre Forze di polizia, nell'esercizio dei poteri di polizia giudiziaria; Come, altresì, precisato dalla Direzione Centrale Accertamento con la Direttiva del 31 marzo 2011, n , il personale dell Agenzia è sprovvisto della qualifica di ufficiale o agente di polizia giudiziaria, talché tale attività resta di esclusiva competenza della Guardia di Finanza e degli altri organismi di polizia giudiziaria. CONSIDERATO CHE il ricorso a concordate, tempestive ed efficaci forme di comunicazione istituzionale appare indispensabile, in particolare nel corso di controlli che presentino profili di rischio fiscale elevato, con condotte penalmente rilevanti; è obiettivo comune garantire che l'azione amministrativa di contrasto alle violazioni tributarie possa fornire costante e positivo supporto al procedimento penale e viceversa. CIO PREMESSO Al fine di definire le modalità di scambio di informazioni nelle attività che rendono obbligatorio l'intervento dell'autorità Giudiziaria, e per rendere quanto più rapida possibile la circolarità delle informazioni e tanto più efficace l'attività di contrasto dei comportamenti illeciti. LE PARTI CONVENGONO 1. di creare una rete di referenti, composta da Dirigenti/funzionari dell'agenzia delle Entrate, delegati dei Procuratori della Repubblica e referenti individuati dal Comando provinciale della Guardia di Finanza, al fine di favorire una costante e riservata comunicazione di notizie e documenti di reciproco interesse. 2. I referenti di cui al precedente punto 1 sono così individuati: 3
4 - per l Agenzia delle Entrate i Capi Ufficio Controlli delle Direzioni Provinciali di Catanzaro, Cosenza, Crotone e Vibo Valentia; - per la Guardia di Finanza: i Dirigenti del Servizio di polizia Giudiziaria presso i reparti alle sedi delle Procure della Repubblica. 3. I referenti incaricati dell'agenzia delle Entrate e della Guardia di Finanza potranno fornire ogni utile supporto all' esatta cognizione delle fattispecie segnalate, nei casi in cui le stesse presentino profili tecnici particolarmente complessi. Nelle situazioni caratterizzate da fondati sospetti in merito alla rilevanza penale, le informazioni potranno essere fornite al Procuratore della Repubblica ovvero ad un suo delegato. 4. I referenti dell Agenzia delle Entrate potranno essere utilmente informati dello stato dei procedimenti penali aventi ad oggetto i reati di cui al comma 4 bis dell art. 14 della legge 24 dicembre 1993, n. 537 come modificato dall art. 8 del decreto legge 2 marzo 2012, n. 16, in relazione ai quali l Agenzia è da considerarsi persona offesa. Il rilascio di documentazione concernente i suddetti procedimenti penali avverrà, su richiesta dei referenti dell Agenzia, a cura del Procuratore della Repubblica ovvero di un suo delegato, dal momento in cui venga adottato uno dei provvedimenti indicati dal menzionato comma 4 bis. 5. Lo scambio delle informazioni sullo stato dell'iter amministrativo dell'accertamento, del contenzioso e sull' eventuale definizione degli atti, nonché delle informazioni sullo stato del procedimento penale (rinvio a giudizio, archiviazione, sentenza di assoluzione, proscioglimento, patteggiamento), potrà avvenire anche tramite posta elettronica, dalla casella di posta funzionale della Procura della Repubblica interessata, con i seguenti indirizzi: - per la Procura di Catanzaro, all indirizzo procura.catanzaro@giustizia.it; - per la Procura di Castrovillari all indirizzo procura.castrovillari@giustizia.it; - per la Procura di Cosenza all indirizzo procura.cosenza@giustizia.it; - per la Procura di Crotone all indirizzo procura.crotone@giustizia.it; - per la Procura di Lamezia Terme all indirizzo procura.lameziaterme@giustizia.it; - per la Procura di Paola all indirizzo procura.paola@giustizia.it; - per la Procura di Rossano all indirizzo procura.rossano@giustizia.it; - per la Procura di Vibo Valentia all indirizzo procura.vibovalentia@giustizia.it; alla casella di posta funzionale dell Ufficio controlli delle Direzioni Provinciali di: - Catanzaro-dp.catanzaro.contr.@agenziaentrate.it; - Cosenza-dp.cosenza.contr.@agenziaentrate.it; - Crotone-dp.crotone.contr.@agenziaentrate.it ; - Vibo Valentia- dp.vibovalentia.contr.@agenziaentrate.it e per conoscenza, all Ufficio accertamento e Riscossione della Direzione Regionale delle Entrate, dr.calabria.aer@agenziaentrate.it, nonché, per quelli derivanti da controlli svolti dalla Guardia di Finanza, anche alle caselle di posta elettronica: - cz144.protocollo@gdf.it per il Comando di Catanzaro; - cz143.protocollo@gdf.it per il Comando di Lamezia Terme; - kr108.protocollo@gdf.it per il Comandi di Crotone; - cs133.protocollo@gdf.it per il comando di Cosenza; - cs129.protocollo@gdf.it per il comando di Castrovillari; - cs119.protocollo@gdf.it per il comando di Paola; - cs122.protocollo@gdf.it per il comando di Rossano; - vv109.protocollo@gdf.it per il comando di Vibo Valentia; 4
5 ovvero tramite utilizzo di altro indirizzo formalmente indicato dai Referenti dell Agenzia, della Guardia di Finanza o dai Referenti delle Procure in sede di esecuzione del protocollo. 6. In relazione ai procedimenti penali afferenti l'esercizio di attività, ovvero inerenti atti o fatti economici illeciti non colposi, stante la recente modifica apportata al comma 4 bis, dell'art. 14 della Legge n. 537 del 1993, dall art. 8 del Decreto Legge n. 16 del 2012, convertito dalla Legge 26 Aprile 2012 n. 44, l'esercizio dell'azione penale da parte del Pubblico Ministero verrà tempestivamente comunicato all Agenzia delle Entrate a cura dell'ufficio di Procura, in considerazione del fatto che tale provvedimento costituisce il presupposto per procedere all'emissione dell'atto impositivo, volto al disconoscimento della deducibilità fiscale dei componenti negativi di reddito, direttamente collegati alla produzione di ricchezza criminale. 7. L'Agenzia delle Entrate si impegna ad assumere tutte le iniziative volte a garantire che il trattamento dei dati avvenga nel rigoroso rispetto della riservatezza degli stessi nonché delle disposizioni in materia di protezione dei dati personali, di cui al Decreto Legislativo n. 196 del 2003 e successive modificazioni e integrazioni. Catanzaro, 27 febbraio 2013 Per la Procura Generale della Repubblica presso la Corte di Appello di Catanzaro IL PROCURATORE GENERALE Dott. Santi Consolo Per l Agenzia delle Entrate Direzione Regionale della Calabria Il Direttore Regionale Dott. Antonino Di Geronimo Per il Comando Regionale Calabria Guardia di Finanza Il Comandante Regionale GDV Michele Calandro presso il Tribunale di Catanzaro Dott. Vincenzo Antonio Lombardo presso il Tribunale di Cosenza Dott. Dario Granieri presso il Tribunale di Castrovillari Dott. Franco Giacomantonio presso il Tribunale di Crotone Dott. Raffaele Mazzotta 5
6 Presso il Tribunale di Lamezia Terme reggente Dott. Domenico Prestinenzi Presso il Tribunale di Paola Dott. Bruno Giordano Presso il Tribunale di Rossano Dott. Leonardo Leone De Castris Presso il Tribunale di Vibo Valentia Dott. Mario Spagnuolo Catanzaro GDB Antonio De Nisi Cosenza Col. Giosuè Colella Crotone Ten. Col. Teodosio Marmo Vibo Valentia Col. Paolo Valle Direzione Provinciale di Catanzaro Dott. Vincenzo Regio Direzione Provinciale di Cosenza Dott. Enrico Saccomanno Direzione Provinciale di Crotone Dott. Nicola Folino Direzione Provinciale di Vibo Valentia Dott. Vincenzo Russo 6
ACCORDO DI COLLABORAZIONE Agenzia delle Entrate Direzione Regionale della Calabria, rappresentata dal dott.
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