Continuità di cura e cure simultanee: PDTA TUMORE DELLA MAMMELLA. Padova 21 Marzo 2016
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1 Continuità di cura e cure simultanee: PDTA TUMORE DELLA MAMMELLA Padova 21 Marzo 2016 L. Trentin SC Terapia del Dolore e Cure Palliative Istituto Oncologico Veneto I.R.C.C.S.
2 CONSIDERAZIONI INTRODUTTIVE Le fasi avanzate di malattia delle diverse forme tumorali richiedono una metodologia di approccio comune, mentre la comparsa dei quadri sintomatologici complessi caratterizza e differenzia le diverse origini tumorali (ad es. mammella: fratture patologiche, colon: stato occlusivo).
3 PDTA: presa in carico dei malati Responsabilità, gestione e modalità (DGR 2332 del ) Necessario definire: 1. le caratteristiche dei malati 2. i diversi livelli di complessità 3. la successione delle azioni del PDTA 4. le competenze necessarie 5. requisiti minimi nelle tappe del percorso 6. ruoli e compiti degli operatori 7. indicatori di processo e di risultato per monitorare gli eventi
4 Evidenze scientifiche Early palliative care for patients with metastatico NSCLC - Temel et al N Engl J Med 2010 Better quality of life (p= 0.03) Fewer depressive symptoms (p=0.01) Fewer aggressive end-of-life care (p=0.05) Longer median survival (p=0.02)
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6 MMG, Ospedale, Strutture residenziali, Utente RETE CURE PALLIATIVE COT UOCP AMBULATORIO DI CURE Paziente a bassa intensità Cure Palliative di base (MMG) Ambulatorio e domicilio Documento di sviluppo Cure Palliat e lotta al Dolore 2015 Coordinamento Regione Veneto UVMD - PAI Paziente a Elevata intensità Cure Palliative specialistiche (UCP e NCP) Domicilio e Hospice Paziente oncologico in fase avanzata In terapia antitumorale Cure Palliative Simultanee con Oncologo, UCP e MMG Ambulatorio e domicilio
7 Tre scenari in continuità Cure palliative di base: MMG, infermieri e la consulenza del NCP Cure palliative simultanee: malati in fase avanzata di malattia, condizione clinica complessa per sintomi difficili, distress psicologico, necessità di nutrizione artificiale o riabilitazione. Modalità integrata di presa in carico ad opera dell U.O. di Oncologia, dell UCP e del MMG, attivazione di ambulatorio di cure simultanee per la valutazione dei bisogni, la condivisione con il malato degli obiettivi e la pianificazione di cura. Il setting assistenziale può essere ambulatoriale o domiciliare Cure di fine vita: accompagnamento del malato e famiglia nelle ultime settimane, ultimi mesi di vita, attraverso il controllo del dolore e dei sintomi, il supporto psicologico, sociale e spirituale. NCP con i MMG e il volontariato. I setting assistenziali preferenziali sono il domicilio e l Hospice
8 Cure Palliative: Simultaneous care: modello organizzativoassistenziale in ogni fase della malattia per garantire la continuità di cura la qualità della vita del malato approccio terapeutico-assistenziale nella fase avanzata, finalizzato al controllo dei sintomi, per migliorare la qualità della vita del malato
9 D. Hui, E. Bruera. Annals of Palliative Medicine, 2015 System-based model: (A) Current pattern of supportive care referral; (B) integrated model of supportive care referral
10 PERCORSO ATTIVAZIONE Per ottimizzare il percorso di cura del malato fragile : 1.segnalazione al MMG e/o al Nucleo di Cure Palliative (NCP) distrettuale, 2.presa in carico territoriale (domiciliari o residenziali) con percorsi definiti sulla base dei bisogni segnalati dai componenti del Dipartimento Oncologico 3.flusso informativo (MMG, NCP, Dip Oncol) per aggiornare il rapido mutamento delle condizioni cliniche indotto dall evolversi della malattia
11 Ambulatorio di cure simultanee nel Dipartimento Oncologico palliativista, oncologo medico, nutrizionista clinico, psicologo, infermiere case manager OBIETTIVI: facilitare il graduale passaggio dalle terapie attive alle cure palliative, presa in carico a domicilio nel più appropriato setting nelle fase avanzata-terminale di malattia** condividere gli strumenti per una corretta evidenza e valutazione del dolore e degli altri sintomi condividere all'interno della rete le informazioni sul paziente e le successive decisioni **La decisione di sospendere le terapie antitumorali è una competenza dell oncologo
12 I malati da avviare ad un programma di cure simultanee rispondono ai seguenti criteri 1. Malattia avanzata, non terminale 2. Terapie antitumorali in corso 3. Necessità di ricevere cure continuative 4. Presenza di quadri clinici complessi, quali: Dolore Disfagia Fistolizzazione tracheo-esofagea Dispnea Torace congelato Pelvi congelata Carcinomatosi meningea, peritoneale Occlusione vie digerenti Trombizzazione grossi vasi arti, Sindrome epatorenale con ascite linfostasi con edema e trasudato Deficit neurologici centrali e periferici Fratture Colonizzazione cutanea Denutrizione Distress psicologico
13 Grazie dell'attenzione Coordinamento Rete Oncologica Veneta IOV Istituto Oncologico Veneto IRCCS Via Gattamelata, Padova Tel
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