ISTITUTO NAZIONALE DI STATISTICA

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1 SISTEMA STATISTICO NAZIONALE ISTITUTO NAZIONALE DI STATISTICA e movimento anagrafico dei comuni Anno 2005 Contiene cd-rom 2008 Annuari

2 I settori AMBIENTE E TERRITORIO POPOLAZIONE SANITÀ E PREVIDENZA CULTURA FAMIGLIA E SOCIETÀ PUBBLICA AMMINISTRAZIONE GIUSTIZIA E SICUREZZA CONTI ECONOMICI LAVORO PREZZI AGRICOLTURA E ZOOTECNIA INDUSTRIA E SERVIZI COMMERCIO ESTERO Ambiente, territorio, climatologia, matrimoni, nascite, decessi, flussi migratori Sanità, cause di morte, assistenza, previdenza sociale Istruzione, cultura, elezioni, musei e istituzioni similari Comportamenti delle famiglie (salute, letture, consumi, etc.) Amministrazioni pubbliche, conti delle amministrazioni locali Giustizia civile e penale, criminalità Conti economici nazionali e territoriali Occupati, disoccupati, conflitti di lavoro, retribuzioni Indici dei prezzi alla produzione e al consumo Agricoltura, zootecnia, foreste, caccia e pesca Industria in senso stretto, attività edilizia, opere pubbliche, commercio, turismo, trasporti e comunicazioni, credito Importazioni ed esportazioni per settore e Paese Alla produzione editoriale collocata nei 13 settori si affiancano le pubblicazioni periodiche dell Istituto: Annuario statistico italiano, Bollettino mensile di statistica e Compendio statistico italiano. Il Rapporto annuale dell Istat viene inviato a tutti gli abbonati anche ad un solo settore.

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4 SISTEMA STATISTICO NAZIONALE ISTITUTO NAZIONALE DI STATISTICA e movimento anagrafico dei comuni Anno 2005

5 A cura di: Angela Silvestrini chiarimenti sul contenuto della pubblicazione rivolgersi a: Istat - Servizio, istruzione e cultura Tel e movimento anagrafico dei comuni Anno 2005 Annuario n Istituto nazionale di statistica Via Cesare Balbo, 16 Roma Coordinamento: Servizio produzione editoriale Via Tuscolana, 1788 Roma Realizzazione tecnica: Nicola Piciocchi Stampa: C.S.R. Centro stampa e riproduzione s.r.l. Via di Pietralata, Roma Si autorizza la riproduzione a fini non commerciali e con citazione della fonte

6 Indice Pagina Introduzione Avvertenze 17 Capitolo 1 - residente - Tavole regionali e provinciali Tavola residente e bilancio demografico per regione - Anni Tavola Comuni, superficie territoriale, popolazione residente media e densità media per provincia - Anno Tavola Superficie territoriale, popolazione residente media e densità media per comune capoluogo di provincia - Anno Tavola residente per sesso, numero di famiglie, numero medio di componenti per famiglia, numero di convivenze, popolazione residente in convivenza, per provincia - Anno Tavola residente per sesso, numero di famiglie, numero medio di componenti per famiglia, numero di convivenze, popolazione residente in convivenza, per comune capoluogo di provincia - Anno Capitolo 2 - anagrafico Tavole provinciali Tavola anagrafico e popolazione residente per sesso e provincia - Anno Tavola anagrafico e popolazione residente per comune capoluogo di provincia - Anno Tavola Saldo, migratorio interno, e totale, tasso di natalità, mortalità, migratorio interno, e totale, di incremento e totale, per provincia - Anno Tavola Saldo, migratorio interno, e totale, tasso di natalità, mortalità, migratorio interno, e totale, di incremento e totale, per comune capoluogo di provincia - Anno 2005 su cd-rom su cd-rom su cdrom Tavola della popolazione residente secondo il luogo dell evento, per sesso e provincia - Anno su cd-rom 5

7 Pagina Capitolo 3 - residente per tipologia del comune Tavola Comuni e popolazione residente per classe di ampiezza demografica del comune e provincia - Anno Tavola Comuni e popolazione residente per zona altimetrica e provincia - su Anno cd-rom Capitolo 4 - residente e movimento anagrafico per mese Tavola anagrafico e popolazione residente per sesso, mese e provincia -Anno Capitolo 5 - residente e movimento anagrafico - Tavole comunali Tavola anagrafico e popolazione 1 gennaio e 31 dicembre per comune - Anno Tavola anagrafico (nati, morti, iscritti e cancellati per motivo) e popolazione 1 gennaio e 31 dicembre per sesso e comune - Anno su cd-rom Capitolo 6 - residente e movimento anagrafico Serie storica Tavola residente e bilancio demografico ai confini dell epoca ed ai confini attuali - Anni dal 1861 al Tavola residente e bilancio demografico - Anni dal 1948 al su cd-rom su cd-rom Appendice A - Variazioni territoriali e di nome dei Comuni verificatesi nel Appendice B - Elenco alfabetico dei Comuni e relative province di appartenenza. (Sigle Automobilistiche) - Anno Appendice C - Modelli di rilevazione (P.2 e D.7B anno 2005)... su cd-rom su cd-rom 6

8 Introduzione 1 1. Contenuto del volume La pubblicazione contiene i dati relativi al movimento e calcolo della popolazione per singolo Comune, secondo gli atti anagrafici risultanti nel I dati riportati vengono raccolti dall'istat presso i singoli Comuni mediante le due rilevazioni, una mensile ed una annuale, che si effettuano utilizzando rispettivamente i modelli Istat D.7.B e Istat P.2, riprodotti in appendice. L'ammontare della popolazione la fine dell'anno 2005, è stato ottenuto, per ciascun Comune, aggiungendo al dato definitivo della popolazione residente rilevata al Censimento del 21 ottobre 2001 (d.p.c.m. del 2 aprile 2003 pubblicato su Gazzetta Ufficiale), i saldi naturali e migratori relativi al periodo intercorrente tra il 21 ottobre 2001 e la fine dell'anno Il presente volume risulta organizzato secondo la seguente struttura logica: i primi due capitoli riportano i dati di popolazione e famiglie (capitolo 1) e di movimento (capitolo 2) a livello provinciale. Quindi i dati vengono analizzati in base ad altre caratteristiche strutturali dei comuni, quali la classe di ampiezza demografica e la zona altimetrica (capitolo 3). Il successivo capitolo 4 riporta la popolazione residente ed il movimento anagrafico distribuito nei 12 mesi dell anno per provincia. Il capitolo 5 riporta i dati a livello comunale. Infine il capitolo 6 riporta la serie storica dal 1861 ad oggi. In appendice sono riportate le variazioni territoriali dal 21 ottobre 2001 al 31 dicembre 2005, l elenco alfabetico dei comuni con le relative province di appartenenza e i modelli di rilevazione dei dati. Al volume è allegato un cd-rom che contiene le tavole pubblicate ed altre tavole, come riportato nell indice del volume. In particolare, nel capitolo 1 sono riportati i dati relativi alla popolazione residente, in totale e distinta fra residenti in famiglia e in convivenza, la superficie territoriale e la densità media per provincia. Tra i dati di stock viene riportato il numero delle famiglie e delle convivenze anagrafiche. Le tavole del presente capitolo sono a livello regionale (Tavola 1, riepilogativa dei dati dal Censimento al 31 dicembre 2005) e provinciale, oltre che per i comuni capoluogo. Il capitolo 2 riporta i dati del movimento e i relativi saldi e tassi calcolati sulla popolazione media dell anno. Sono stati calcolati i tassi di natalità, mortalità, migratorio interno ed, di incremento e totale per provincia e per i comuni capoluogo. Nel terzo capitolo la chiave di lettura degli eventi anagrafici non è più la suddivisione amministrativa del territorio, ma la tipologia dei comuni, definita in base all ampiezza demografica oppure alla zona altimetrica (montagna, collina e pianura). Il capitolo 4 presenta i dati della rilevazione mensile, distribuendo gli eventi nel corso dei dodici mesi. Questi dati permettono un analisi della stagionalità degli eventi demografici. Tuttavia bisogna tener conto dello slittamento temporale tra il verificarsi dell evento e la sua registrazione che può farne spostare la rilevazione da un mese all altro. A cura di Angela Silvestrini. Hanno collaborato Claudia Albergamo per l elaborazione dei dati e Daniela Capelli per l elaborazione dei dati, la parte grafica e l allestimento. 7

9 Il capitolo 5 riporta i dati del movimento anagrafico e la popolazione l inizio ed alla fine del 2005 a livello comunale. I comuni sono ordinati per regione e provincia; all interno di ogni provincia si segue l ordine alfabetico. Il capitolo 6 presenta la serie storica dei dati dal 1861 ad oggi, con i dati della popolazione e del movimento ricalcolati per i periodi intercensuari. Alla conclusione di ciascun Censimento, infatti, la serie decennale precedente deve essere ricalcolata, con una variazione relativa al movimento migratorio ed alla popolazione la fine di ciascun anno Infine, in appendice si riportano: le variazioni territoriali comunali avvenute dopo il 21 ottobre 2001 con il relativo ricalcolo della popolazione al Censimento, l elenco dei comuni in ordine alfabetico ed i modelli di rilevazione. I dati del bilancio demografico per ciascun comune sono disponibili anche sul sito web alla voce bilancio demografico. 2. della popolazione residente in base alle risultanze anagrafiche Il movimento della popolazione residente è costituito dal movimento (iscrizioni per nascita e cancellazioni per morte) e dal movimento migratorio (iscrizioni e cancellazioni per trasferimento di residenza) verificatesi nei Comuni durante l'anno considerato. Rispetto al movimento, le iscrizioni riguardano i nati da genitori iscritti nell'anagrafe della popolazione residente del Comune, anche se la nascita è avvenuta in altro Comune o al, purché siano pervenuti i relativi atti per la trascrizione; analogamente, le cancellazioni riguardano i morti già iscritti nell'anagrafe della popolazione residente del Comune, anche se deceduti in altro Comune o al, purché i relativi atti siano pervenuti per la trascrizione. Tutti i dati relativi al movimento anagrafico sono calcolati in base alla data di registrazione in anagrafe. tanto, per ciascun evento, si può verificare uno sfasamento temporale tra la data in cui si verifica e quella in cui è trascritto in anagrafe. Lo sfasamento temporale è maggiore quando l evento si verifica in altro comune o, ancor più, all. Lo stesso regolamento anagrafico fissa i limiti temporali per la denuncia e la successiva registrazione degli eventi di stato civile (nascita e morte): ad esempio, pur restando nei limiti prescritti, si può avere uno sfasamento complessivo fino a 17 giorni tra l evento morte e la sua trascrizione in anagrafe, qualora questo sia avvenuto in altro comune. Tale osservazione va tenuta in particolare considerazione quando si analizzano i dati mensili, per lo studio della stagionalità degli eventi naturali. Relativamente al movimento migratorio, le iscrizioni riguardano le persone trasferitesi nel Comune da altri Comuni o dal; le cancellazioni riguardano le persone trasferitesi in altro Comune o al. A questi si aggiungono gli iscritti ed i cancellati per altro motivo. I trasferimenti da un Comune ad un altro decorrono dal giorno della richiesta di iscrizione nel Comune di nuova dimora abituale, ma vengono rilevati quando la pratica migratoria, di ritorno dal Comune di cancellazione, risulta definita. Anche i trasferimenti da e per sono rilevati nel momento in cui viene definita la pratica. le prime è infatti necessaria la verifica della dimora abituale del richiedente effettuata da parte del comune. Gli iscritti ed i cancellati per altri motivi riguardano in particolare le rettifiche post-censuarie. Si tratta di pratiche di regolarizzazione per tutte quelle persone che non sono state censite, ma erano effettivamente residenti, e già iscritte in anagrafe (iscritti per altri motivi) o che sono state erroneamente censite come residenti ma che non volevano o non potevano essere iscritte nell anagrafe del comune nel quale erano state censite (altri cancellati). Tra queste sono comprese anche le iscrizioni di persone erroneamente cancellate e poi ricomparse e le cancellazioni di persone dovute a irreperibilità o alla mancanza dei requisiti necessari al rinnovo 8

10 dell iscrizione in anagrafe (esempio: stranieri a cui non è stato rinnovato il permesso di soggiorno). A seguito di ciascun Censimento l ufficio anagrafico è tenuto, secondo l articolo 46 del regolamento anagrafico (d.p.r. 223/1989), alla revisione dei suoi archivi anagrafici in base alle risultanze censuarie. Tale confronto evidenzia le persone che, pur essendo iscritte in anagrafe, non sono state censite. Queste, che non sono entrate nel computo della popolazione legale, previa verifica dell effettiva dimora abituale nel comune, possono essere re-inserite nel calcolo della popolazione residente attraverso una pratica di regolarizzazione, che comporta la compilazione di un modello Apr.4 di iscrizione anagrafica. In caso in cui l accertamento sulla effettiva dimora abituale nel comune abbia dato esito negativo la persona deve essere cancellata dall anagrafe. In questo caso però, non essendo stata conteggiata nella popolazione legale, il modello di cancellazione anagrafico Apr.4 che viene compilato dal comune, a perfezionamento della pratica amministrativa di cancellazione, non verrà conteggiato nei modelli riepilogati degli eventi del movimento anagrafico D7/b e P.2. Ciò che viene conteggiato fra i cancellati per altri motivi è invece il modello Apr.4 di cancellazione, compilato dall anagrafe per tutti coloro che sono stati censiti, ma non sono residenti nel comune e non possono e/o non vogliono essere iscritti tra i residenti. Essendo entrati nel computo della popolazione legale la loro cancellazione che è più una regolarizzazione di calcolo che una vera e propria cancellazione, non essendo costoro mai stati iscritti nell anagrafe che li cancella comporta conteggio e viene quindi riportata sui modelli di rilevazione D7/b e P Presentazione dei dati Al 31 dicembre 2005 la popolazione complessiva risulta pari a unità, mentre alla stessa data del 2004 ammontava a residenti. Nel 2005 si è registrato un incremento della popolazione residente di , pari allo 0,5 per cento, dovuto quasi esclusivamente alle migrazioni dall. Complessivamente, infatti, la variazione di popolazione è stata determinata dalla somma delle seguenti voci di bilancio: il saldo negativo del movimento pari a unità, il saldo positivo del movimento migratorio con l pari a , un incremento dovuto alle rettifiche post-censuarie ed al saldo interno pari a La quota di stranieri sulla popolazione totale è pari a 4,5 stranieri ogni 100 individui residenti, e risulta in crescita rispetto al 2004 (4,1 stranieri ogni 100 residenti). Tabella 1-31 dicembre 2005 per sesso e variazioni rispetto al 2004 per ripartizione geografica RIPARTIZIONE GEOGRAFICA al Maschi Femmine Maschi e Femmine % Di cui stranieri % Variazione rispetto al Assoluta % Nord-ovest ,4 6, ,7 Nord-est ,9 6, ,8 Centro ,3 5, ,7 Sud ,0 1, ,0 Isole ,4 1, ,1 Italia ,0 4, ,5 La crescita della popolazione non è uniforme sul territorio nazionale in conseguenza di bilanci naturali e migratori notevolmente diversificati. Si conferma anche per il 2005 un movimento migratorio, sia interno sia dall, indirizzato prevalentemente verso le regioni 9

11 del Nord e del Centro, ed un saldo che risulta positivo solo nelle regioni del Sud e nelle Isole. Il risultato di queste dinamiche contrapposte è una variazione relativa intorno allo 0,7 per cento, superiore alla media nazionale, nelle regioni dell Italia centrale e settentrionale, molto vicina allo zero nelle regioni meridionali (Tabella 1). La distribuzione della popolazione residente per ripartizione geografica assegna ai comuni delle regioni del Nord-ovest abitanti (il 26,4 per cento del totale), a quelli del Nordest (il 18,9 per cento), al Centro (il 19,3 per cento), al Sud (il 24,0 per cento) ed alle Isole (l 11,4 per cento). Tali percentuali risultano pressoché invariate rispetto all anno precedente: si rileva solo un lieve incremento della quota di popolazione del Nord-ovest e del Centro a scapito di quella del Sud. L incidenza della popolazione straniera è massima nella ripartizione settentrionale (rispettivamente 6,6 e 6,3 per cento nel Nord-est e nel Nord-ovest), elevata nel Centro (5,7 per cento) mentre nel Meridione la quota di stranieri residenti è solo dell 1,5 per cento. Nel corso del 2005 sono nati bambini (8.577 nati in meno rispetto all anno precedente) e sono morte persone ( in più rispetto all anno precedente). tanto il saldo, dato dalla differenza tra nati e morti, è risultato pari a unità, riprendendo il segno negativo che caratterizza il bilancio italiano dal 1993, con l unica interruzione dello scorso anno, dovuta a motivi contingenti 2. La figura 1 bene evidenzia tale andamento, con la curva dei morti sempre sovrastante quella dei nati vivi, ad eccezione degli anni 1992 e Il saldo è positivo nel Mezzogiorno mentre nelle ripartizioni del Centro-Nord si conferma un saldo negativo, ancor più che nel 2004 (Tabella 2). Tabella 2- anagrafico della popolazione residente nel corso del 2005 e variazioni rispetto al 2004 per ripartizione geografica RIPARTIZIONI GEOGRAFICHE 2005 Nati vivi Morti Var. sul 2004 Di cui Var. sul 2004 Val. stranieri 2005 % assoluti % Val. assoluti % Saldo Tasso di crescita Nord-ovest ,5 14, , ,9 Nord-est ,6 15, , ,5 Centro ,3 11, , ,1 Sud ,6 2, , ,1 Isole ,3 2, , ,5 Italia ,5 9, , ,2 Il numero dei nati è in leggero calo rispetto all anno precedente. Il decremento si registra soprattutto nelle regioni del Mezzogiorno (-3,6 per cento), mentre nel Nord-est è pari a -0,6 per cento, nel Nord-ovest a -0,5 per cento e nell Italia centrale e nelle Isole a -1,3 per cento. Tuttavia, si conferma una tendenza all aumento nel lungo periodo: l ammontare complessivo di nascite, pur inferiore a quello del 2004, risulta più elevato di quello relativo a tutti gli 11 anni precedenti (Figura 1). 2 Nel 2004, infatti, si è avuto un numero di decessi inferiore alla norma, come conseguenza dell eccezionale mortalità del 2003, insieme ad un numero particolarmente alto di nascite registrate in anagrafe, anche per effetto di provvedimenti amministrativi che hanno ritardato l iscrizione per nascita dei bambini stranieri nati nel 2003, ma iscritti e quindi conteggiati nel

12 Figura 1 - Nati vivi e morti dal 1992 al Morti Nati vivi Tale tendenza è da mettere in relazione alla maggior presenza straniera regolare. Negli ultimi dieci anni, infatti, l incidenza delle nascite di bambini stranieri sul totale dei nati della popolazione residente in Italia ha fatto registrare un fortissimo incremento, passando da poco più di 9 mila nati del 1995 a più di 52 mila del 2005, in termini percentuali, dall 1,7 per cento al 9,4 per cento. Sono, in particolare, le regioni del Centro-Nord quelle che registrano valori percentuali di gran lunga superiori alla media nazionale, ovvero le aree del Paese con una tradizione migratoria più forte e con una presenza straniera più stabile e radicata. Infatti, nelle due ripartizioni del Nord sono circa 15 i bambini nati da genitori stranieri ogni 100 nati; tale incidenza si attenua nelle regioni del Centro (11 nati stranieri ogni 100 nati) per ridursi notevolmente nel Mezzogiorno (solo 2 bambini stranieri ogni 100). Il tasso di natalità varia da 7,5 nati per mille abitanti in Liguria a 11,5 nella provincia autonoma di Bolzano, rispetto ad una media nazionale di 9,5 per mille. Tra le regioni del Nordovest il tasso di natalità più elevato si registra in Lombardia (9,8 per mille). Nel Nord-est, registrano un tasso di natalità superiore alla media nazionale Bolzano e Trento (11,5 e 10,4 nati per mille abitanti) e il Veneto (9,8 per mille). Le regioni del Centro presentano tutte, tranne il Lazio (9,6 per mille), un tasso di natalità con valori inferiori alla media nazionale. Nelle regioni del Sud, i tassi di natalità più elevati sono quelli di Campania e Puglia (10,8 e 9,5 per mille). Infine, la Sicilia presenta un tasso di natalità superiore alla media nazionale (10,1 per mille) mentre la Sardegna ha un valore pari appena all 8,0 per mille. Dopo due anni caratterizzati da un andamento anomalo della mortalità (eccessivamente elevata nel 2003, a causa del forte caldo estivo, e poi particolarmente bassa nel 2004, per un effetto di recupero) il numero di decessi torna a livelli in linea con l andamento del periodo antecedente (Figura 1). Anche l andamento mensile della mortalità torna ad un profilo normale, con un numero di morti più elevato nei primi mesi dell anno, particolarmente freddi e segnati da epidemie influenzali che colpiscono le fasce più anziane e più deboli della popolazione 3. 3 Si veda alla voce Bilancio demografico mensile. 11

13 Il tasso di mortalità è ovviamente più elevato nelle regioni a più forte invecchiamento. Infatti, rispetto a una media nazionale di 9,7 morti per mille abitanti, le regioni delle ripartizioni del Nord-ovest, Nord-est e Centro presentano un tasso di mortalità superiore, tranne la Lombardia (9,1 per mille), il Veneto (9,1 per mille), il Trentino-Alto Adige (8,4 per mille) ed il Lazio (9,4 per mille). Diversamente, nelle regioni del Sud e nelle Isole il tasso di mortalità è inferiore alla media nazionale con l eccezione di Abruzzo (10,4 per mille) e Molise (11,1 per mille). Al contrario di quanto avviene per la natalità, per la mortalità il peso degli stranieri risulta irrilevante, a causa della composizione per età particolarmente giovane rispetto alla popolazione italiana. Come già da diversi anni, l incremento demografico del nostro Paese è garantito dal saldo migratorio positivo, poiché il numero di immigrati è largamente superiore al numero di emigrati. Nel corso del 2005 sono state iscritte in anagrafe come provenienti dall persone, mentre ammontano a le cancellazioni di persone residenti in Italia trasferitesi all (Tabella 3). Tra gli iscritti dall gli italiani rappresentano poco più del 10 per cento. La larga maggioranza è costituita da cittadini stranieri, soprattutto nelle regioni del Nord e del Centro (oltre il 91 per cento), mentre la quota di stranieri è meno significativa nelle regioni del Mezzogiorno. Viceversa, tra i cancellati per l prevalgono gli italiani, che sono circa il 75 per cento del totale. Complessivamente, il bilancio migratorio con l, pari a , è dovuto ad un saldo fortemente positivo per gli stranieri, di poco superiore a 267 mila unità, che compensa il saldo lievemente negativo relativo alla sola componente italiana, pari a circa 6 mila unità. Il saldo relativo ai cittadini stranieri, pur consistente, è inferiore a quello dei due anni precedenti, quando ai normali flussi migratori dall si sono aggiunte le iscrizioni in anagrafe dei circa 650 mila regolarizzati in seguito all ultimo provvedimento di sanatoria 4. Le iscrizioni di stranieri dall nel corso del 2005, inferiori di circa 100 mila unità rispetto al 2004, sono dovute ai ricongiungimenti familiari, agli ingressi previsti dai decreti sulle quote, e ad una parte residua di iscrizioni ritardate di stranieri regolarizzati in seguito alle leggi del Il bilancio con l è positivo per tutte le regioni ed il tasso migratorio varia da 0,6 per mille in Basilicata a 7,3 per mille in Umbria, rispetto ad una media nazionale del 4,4 per mille. Le regioni del Nord (tranne la Liguria, 4,1 per mille) e del Centro presentano tassi migratori con l superiori alla media nazionale. Viceversa, tutte le regioni del Mezzogiorno presentano valori ben inferiori alla media. Nel corso del 2005 i trasferimenti di residenza interni hanno coinvolto un milione e 418 mila persone e, secondo un modello migratorio ormai consolidato, hanno evidenziato uno spostamento di popolazione dalle regioni del Mezzogiorno (eccettuato l Abruzzo) a quelle del Nord e del Centro. Il tasso migratorio interno oscilla tra il -4,4 per mille della Campania ed il 4,9 per mille della Valle d Aosta/Vallée d Aoste. La migratorietà interna è dovuta anche agli stranieri residenti nel nostro Paese, che seguono una direttrice simile a quella delle migrazioni degli italiani, ma presentano una maggior propensione alla mobilità. Infatti, i cittadini stranieri, pur rappresentando il 4,5 per cento della popolazione, contribuiscono al movimento interno per oltre il 14 per cento. 4 Si fa riferimento alle leggi n. 189 del 30 luglio 2002 e n. 222 del 9 ottobre

14 Tabella 3 - e cancellati interni, esteri e per altro motivo, in totale e di cui stranieri - Anno 2005 RIPARTIZIONI GEOGRAFICHE Da altro comune di cui stranieri % Dal di cui stranieri % altri motivi Totale Nord-ovest , , Nord-est , , Centro , , Sud , , Isole , , Italia , , RIPARTIZIONI GEOGRAFICHE altro comune di cui stranieri % di cui stranieri % altri motivi Totale Nord-ovest , , Nord-est , , Centro , , Sud , , Isole , , Italia , , Tabella 4 - migratorio e per altri motivi - Anno 2005 RIPARTIZIONI GEOGRAFICHE Saldo migr. interno (a) Saldo migr. (b) Saldo per altri motivi Migr. Interno (c) Migr. (d) Tasso altri motivi (e) Saldo migratorio(a+b)* Migratorio (c+d) Totale (c+d+e) Nord-ovest ,0 6,0 1,2 6,9 8,1 Nord-est ,5 6,6-0,6 9,1 8,5 Centro ,5 5,9 0,3 7,5 7,8 Sud ,1 1,5 0,7-1,6-0,9 Isole ,3 1,0 1,3-0,3 1,0 Italia ,1 4,4 0,6 4,6 5,2 *: A livello nazionale, il saldo migratorio interno risulta positivo a causa dello sfasamento temporale delle registrazioni anagrafiche di iscrizione e cancellazione. La somma dei tassi migratori interno ed indica nell Emilia Romagna (11,2 per mille) la regione più attrattiva, seguita dall Umbria (10,2 per mille) e dalla Valle d Aosta/Vallée d Aoste (9,7 per mille). Anche nel 2005 si registra un certo numero di iscrizioni e cancellazioni per altri motivi, dovute alle operazioni di rettifica che i comuni effettuano a seguito delle operazioni di confronto tra i risultati del Censimento e gli archivi anagrafici. Tali operazioni, che generano movimenti 13

15 anagrafici consistenti nei primi anni post-censuari, sono ora in via di esaurimento, tanto da produrre un saldo complessivo di unità, sensibilmente inferiore a quello registrato nel 2004, pari a 152 mila. Se si analizzano i 12 grandi comuni con popolazione superiore ai 250 mila abitanti, si può osservare che vi risiedono quasi 9 milioni di abitanti, pari al 15,2 per cento del totale. Nel complesso di questi comuni si registra un leggero decremento di popolazione: mila abitanti, pari a -0,1 per cento. L unico ad aumentare in misura consistente la popolazione è Milano (+9.296), mentre Genova registra una popolazione in aumento di 15 mila unità, grazie esclusivamente alle rettifiche post-censuarie, e Verona ha un incremento di sole 312 unità. La dinamica demografica è differenziata: in tutti i grandi comuni del Nord e del Centro il saldo è negativo, mentre in quelli del Sud risulta generalmente positivo. Il saldo migratorio interno è sempre negativo, ad evidenziare un processo di allontanamento dalle grandi città, in particolare a Napoli (-14,1 per mille) e Palermo (-9,2 per mille). Si conferma, invece, una generale capacità di attrarre le migrazioni dall : il saldo risulta positivo in tutti i comuni, secondo il consueto gradiente Nord-Sud. In particolare, Milano è meta di rilevanti flussi migratori dall (con un tasso particolarmente elevato, pari al 13,8 per mille) seguito da Verona (9,5 per mille) e da Firenze (8,2 per mille). La popolazione residente in Italia al 31 dicembre 2005 vive per il 99,4 per cento in famiglie. Le famiglie anagrafiche sono 23 milioni e 600 mila; il numero medio di componenti per famiglia risulta pressoché invariato rispetto all anno precedente ed è pari a 2,5. Il valore minimo è di 2,1 e si rileva in Liguria, mentre il massimo è 2,9, in Campania. Il restante 0,6 per cento della popolazione, pari a 334 mila abitanti, vive in convivenze anagrafiche (caserme, case di riposo, carceri, conventi, ecc.). Il numero delle convivenze e la popolazione in esse residente si concentra leggermente nel Nord e nel Centro. Tabella 5 - Famiglie e convivenze anagrafiche e popolazione 31 dicembre 2005 RIPARTIZIONE GEOGRAFICA Numero Famiglie anagrafiche % residente Numero medio di componenti Convivenze anagrafiche Numero residente Nord-ovest ,4 2, Nord-est ,2 2, Centro ,3 2, Sud ,7 2, Isole ,6 2, Italia ,4 2, Definizioni La popolazione residente è costituita dalle persone, di cittadinanza italiana e straniera, aventi dimora abituale nel territorio nazionale anche se temporaneamente assenti. Ogni persona avente dimora abituale in Italia deve iscriversi, per obbligo di legge, nell anagrafe del Comune nel quale ha posto la sua dimora abituale. In seguito ad ogni Censimento della popolazione viene determinata la popolazione legale. A tale popolazione si somma il movimento anagrafico dei periodi successivi, calcolati con riferimento alla fine di ciascun anno solare e si calcola così la popolazione residente in ciascun comune al 31 dicembre di ogni anno. 14

16 La popolazione residente media è data dalla semisomma della popolazione al 1 gennaio e della popolazione al 31 dicembre. La famiglia. Le famiglie sono conteggiate sulla base del numero di schede di famiglia presenti nell archivio anagrafico. Ai sensi dell articolo 4 del regolamento anagrafico (DPR 223 del 1989) si intende per famiglia un insieme di persone legate da vincoli di matrimonio, parentela, affinità, adozione, tutela o da vincoli affettivi, coabitanti ed aventi dimora abituale nello stesso Comune. La convivenza. Le convivenze anagrafiche sono conteggiate sulla base del numero di schede di convivenza presenti negli archivi anagrafici. L articolo 5 del regolamento anagrafico (DPR 223 del 1989) riporta: Agli effetti anagrafici per convivenza s intende un insieme di persone normalmente coabitanti per motivi religiosi, di cura, di assistenza, militari, di pena, e simili, aventi dimora abituale nello stesso Comune. Le persone addette alla convivenza per ragioni di impiego o di lavoro, se vi convivono abitualmente, sono considerate membri della convivenza, purché non costituiscano famiglie a sé stanti. Le persone ospitate anche abitualmente in alberghi, locande, pensioni e simili non costituiscono convivenza anagrafica. Il numero medio di componenti per famiglia è dato dal rapporto tra la popolazione residente in famiglia ed il numero delle famiglie anagrafiche. Il movimento è costituito dal numero dei nati da residenti in Italia, indipendentemente dal luogo in cui sia avvenuta la nascita (in Italia o all ) e dal numero di morti relativi alla popolazione residente anch essi indipendentemente dal luogo in cui si sia verificato l evento (sia in Italia sia all ). Sono quindi esclusi i nati in Italia da genitori non residenti ed i morti non residenti. Sia i nati sia i morti sono conteggiati al momento della trascrizione dell atto di nascita o di morte dal registro di stato civile a quello anagrafico. Il movimento migratorio: è costituito dal numero delle iscrizioni e delle cancellazioni anagrafiche della popolazione residente registrate durante l anno. Le iscrizioni si distinguono in: - Iscrizioni da altro Comune: numero di persone iscritte per trasferimento di residenza da un altro Comune italiano. - Iscrizioni dall : numero di persone iscritte per trasferimento di residenza dall. - Iscrizioni per altri motivi: si tratta di iscrizioni dovute non ad un effettivo trasferimento di residenza, ma ad operazioni di rettifica anagrafica. Tra queste sono comprese le iscrizioni di persone erroneamente cancellate per irreperibilità e successivamente ricomparse; le iscrizioni di persone non censite, e quindi non entrate a far parte del computo della popolazione legale, ma effettivamente residenti. Le cancellazioni si distinguono in: - Cancellazioni per altro Comune: numero di persone cancellate per trasferimento di residenza in altro Comune italiano. - Cancellazioni per l : numero di persone cancellate per trasferimento di residenza all. - Cancellazioni per altri motivi: si tratta non di effettivi trasferimenti di residenza, ma di cancellazioni dovute a pratiche di rettifica anagrafica. Tra queste sono comprese le persone cancellate perché non risultano residenti in seguito ad accertamenti anagrafici; le persone censite come aventi dimora abituale, ma che non hanno voluto o potuto (per 15

17 mancanza di requisiti) iscriversi nel registro anagrafico dei residenti del Comune nel quale si erano fatti censire. Il saldo è la differenza tra il numero dei nati in Italia o all da persone residenti ed il numero dei morti, in Italia o all, ma già residenti in Italia. Il saldo migratorio è la differenza tra il numero degli iscritti ed il numero dei cancellati dai registri anagrafici dei residenti. Il saldo migratorio interno è la differenza tra le iscrizioni e le cancellazioni da/per altro comune. Il saldo migratorio è la differenza tra le iscrizioni e le cancellazioni da/per l. Il saldo totale è la somma del saldo e del saldo migratorio. Il tasso di natalità è il rapporto tra il numero di nati nell anno e la popolazione media, moltiplicato per Il tasso di mortalità è il rapporto tra il numero di morti nell anno e la popolazione media, moltiplicato per Il tasso migratorio interno è il rapporto tra il saldo migratorio interno dell anno e la popolazione media, moltiplicato per Il tasso migratorio è il rapporto tra il saldo migratorio dell anno e la popolazione media, moltiplicato per Il tasso migratorio è il rapporto tra il saldo migratorio dell anno e la popolazione media, moltiplicato per Il tasso di crescita è il rapporto tra il saldo dell anno e la popolazione media, moltiplicato per Il tasso di crescita totale è il rapporto tra il saldo totale dell anno e la popolazione media, moltiplicato per

18 Avvertenze I dati contenuti in precedenti pubblicazioni, che non concordino con quelle del volume, si intendono rettificati. Segni convenzionali Linea (-): a) quando il fenomeno non esiste; b) quando il fenomeno esiste ma i casi non si sono verificati. Ripartizioni geografiche I riepiloghi dai dati regionali sono stati effettuati secondo le seguenti ripartizioni geografiche: Italia nord-occidentale (Nord-ovest) - comprende: Piemonte, Valle d'aosta/vallée d Aoste, Lombardia, Liguria; Italia nord-orientale (Nord-est) - comprende: Trentino-Alto Adige, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna; Italia centrale (Centro) - comprende: Toscana, Umbria, Marche, Lazio; Italia meridionale (Sud) - comprende: Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria; Italia insulare (Isole) - comprende: Sicilia, Sardegna. 17

19

20 Tavola residente e bilancio demografico per regione - Anni ANNI a inizio periodo Capitolo 1 - residente Nati vivi TAVOLE REGIONALI E PROVINCIALI Morti Saldo tra nati vivi e morti PIEMONTE Saldo tra iscritti e cancellati Saldo totale la fine dell'anno VALLE D'AOSTA/VALLEE D'AOSTE LOMBARDIA TRENTINO-ALTO ADIGE BOLZANO/BOZEN TRENTO VENETO FRIULI-VENEZIA GIULIA LIGURIA EMILIA-ROMAGNA TOSCANA

21 Tavola 1.1 segue - residente e bilancio demografico per regione - Anni ANNI a inizio periodo Nati vivi Morti Saldo tra nati vivi e morti Saldo tra iscritti e cancellati Saldo totale la fine dell'anno UMBRIA MARCHE LAZIO ABRUZZO MOLISE CAMPANIA PUGLIA BASILICATA CALABRIA SICILIA SARDEGNA

22 Tavola 1.1 segue - residente e bilancio demografico per regione - Anni ANNI a inizio periodo Nati vivi Morti Saldo tra nati vivi e morti Saldo tra iscritti e cancellati Saldo totale la fine dell'anno ITALIA SETTENTRIONALE NORD-OVEST NORD-EST CENTRO SUD ISOLE ITALIA

23 Tavola Comuni, superficie territoriale, popolazione residente media e densità media per provincia - Anno 2005 PROVINCE E REGIONI Numero di comuni Superficie territoriale (kmq) residente media Densità media Torino , Vercelli , Biella , Verbano-Cusio-Ossola , Novara , Cuneo , Asti , Alessandria , Piemonte , Valle d'aosta/vallée d'aoste , Varese , Como , Lecco , Sondrio , Milano , Bergamo , Brescia , Pavia , Lodi , Cremona , Mantova , Lombardia , Bolzano/Bozen , Trento , Trentino-Alto Adige , Verona , Vicenza , Belluno , Treviso , Venezia , Padova , Rovigo , Veneto , Pordenone , Udine , Gorizia , Trieste 6 211, Friuli-Venezia Giulia , Imperia , Savona , Genova , La Spezia , Liguria , Piacenza , Parma , Reggio nell'emilia , Modena , Bologna , Ferrara , Ravenna , Forlì-Cesena , Rimini , Emilia-Romagna , Massa-Carrara , Lucca , Pistoia , Firenze , Prato 7 365, Livorno , Pisa , Arezzo , Siena , Grosseto , Toscana ,

24 Tavola 1.2 segue - Comuni, superficie territoriale, popolazione residente media e densità media per provincia - Anno 2005 PROVINCE E REGIONI Numero di comuni Superficie territoriale (kmq) residente media Densità media ugia , Terni , Umbria , Pesaro e Urbino , Ancona , Macerata , Ascoli Piceno , Marche , Viterbo , Rieti , Roma , Latina , Frosinone , Lazio , L'Aquila , Teramo , Pescara , Chieti , Abruzzo , Isernia , Campobasso , Molise , Caserta , Benevento , Napoli , Avellino , Salerno , Campania , Foggia , Bari , Taranto , Brindisi , Lecce , Puglia , Potenza , Matera , Basilicata , Cosenza , Crotone , Catanzaro , Vibo Valentia , Reggio di Calabria , Calabria , Trapani , Palermo , Messina , Agrigento , Caltanissetta , Enna , Catania , Ragusa , Siracusa , Sicilia , Sassari , Nuoro , Oristano , Cagliari , Sardegna , ITALIA , Italia Settentrionale , Italia Nord-Occidentale , Italia Nord-Orientale , Italia Centrale , Italia Meridionale , Italia Insulare ,

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