6. Controparte nel Paese destinatario: sedi operative delle associazioni in Senegal, Comune di Kébémer (regione di Louga)
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- Ippolito Rossi
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1 Programma Milano per il Co-sviluppo - Comune di Milano Domande e indicatori per la valutazione semestrale dei progetti finanziati dal Bando Milano per il co-sviluppo Titolo del progetto: TUTTI PER UNO. Percorso di rafforzamento per associazioni senegalesi e Gruppi di Interesse Economico attraverso il miglioramento delle capacità gestionali e la promozione dei prodotti 2. Nome, contatti, ruolo di chi compila: Alessandra Morselli, vicepresidente associazione Stretta di Mano, coordinatrice del progetto per la parte in Italia (indirizzo alessandra741@alice.it; cell. 340/ ) 3. Data compilazione: 08 aprile Ente capofila: associazione STRETTA DI MANO 5. Partner principale in Italia: SUNUGAL, AVS, ACRA 6. Controparte nel Paese destinatario: sedi operative delle associazioni in Senegal, Comune di Kébémer (regione di Louga) 7. Paese/i destinatario/i (regione, città, villaggio): Senegal, regioni di Dakar, Thies e Louga 8. Data di comunicazione di avvio delle attività: 20/09/2012 a) Data di inizio effettivo delle attivita (se diversa da quella precedente): / 9. Durata del progetto: 12 mesi 10. Stato di avanzamento delle attivita del progetto (avanzato al 30%, 50% ): le attività finora realizzate in Italia e in Senegal rappresentano circa il 30% dell avanzamento complessivo. 11. Budget totale e contributo del Comune (cash e %): budget totale ,00; contributo del Comune di Milano ,00 pari al 69% 12. Quote finora accreditate dal Comune: prima tranche ,00 a novembre Macro-area di attività in Italia (in quale ambito si inserisce il progetto? Ad esempio: educazione alla mondialità; rafforzamento dell associazionismo migrante; formazione imprenditoriale dei migranti etc..): rafforzamento delle associazioni di migranti senegalesi in Lombardia con aumento della coesione istituzionale, dell organizzazione operativa e della creazione di sinergie tra le diverse realtà esistenti. 14. Macro-area di attività nel Paese destinatario (in quale ambito si inserisce il progetto? Ad esempio: sicurezza alimentare; formazione professionale; start up di impresa; sensibilizzazione sul fenomeno migratorio etc..): rafforzamento di gruppi di interesse economico (GIE) femminili attivi nel settore dell artigianato e della trasformazione di prodotti alimentari anche tramite formazione tecnica finalizzata alla promozione dei loro prodotti. 15. Il progetto riguarda attività job generating? (si no) : NO 16. Il progetto riguarda tematiche EXPO? (si no): NO
2 17. Obiettivi del progetto (in breve): 1) Aumentare la coesione interna, la solidità istituzionale e la capacità operativa delle associazioni di migranti senegalesi in Lombardia; 2) Favorire la messa in rete delle associazioni di migranti ed il trasferimento di conoscenze tra i membri e le tra associazioni; 3) Favorire la partecipazione ed il protagonismo delle donne nei percorsi di sviluppo promossi dai migranti; 4) Rafforzare i GIE in Senegal e la sostenibilità delle loro iniziative; 5) Contribuire alla messa in rete dei GIE nei territori di riferimento. 18. In Italia: a. Indicare le attività realizzate fino ad ora (quali attività sono state realizzate; quali risultati concreti sin qui ottenuti; quali attività di visibilità e diffusione; chi/quanti beneficiari sono stati coinvolti e come etc), specificando da quale partner sono state realizzate. Dopo la comunicazione ufficiale da parte del Comune di Milano di approvazione del progetto e dopo il primo incontro di presentazione generale a luglio 2012, i partner hanno iniziato a lavorare insieme sulla governance del progetto (con definizione di un accordo scritto tra le parti), sulla programmazione operativa (cronogramma, suddivisione delle attività tra i partner) e sulla gestione economica (trattandosi del primo progetto per SDM come capofila con distribuzione del contributo a più partner). La data di avvio delle attività è stata fissata al 20 settembre 2012 e poco dopo uno dei referenti delle associazioni partner è partito per il Senegal dove ha potuto raccordarsi con le controparti locali e aggiornarli di tutti gli sviluppi. 1^ attività: mappatura delle associazioni senegalesi in Lombardia (anche come gruppi non formali) con particolare focus sui loro fabbisogni (di rafforzamento e/o accompagnamento istituzionale, formazione tecnica, confronto con altre realtà associative su temi specifici). Grazie a materiali già presenti sull associazionismo senegalese (elaborati ad esempio da CeSPI e ISMU) è stato costruito un database il più possibile completo sui dati e contatti delle associazioni. Il passaggio successivo è stato la preparazione di documenti che presentavano gli obiettivi e i contenuti del progetto e di una scheda per la raccolta dei fabbisogni delle associazioni, per capire come strutturare le diverse attività formative previste dal progetto. La raccolta delle risposte da parte delle associazioni è stata una fase che ha richiesto più tempo del previsto, in quanto l iniziale contatto via mail ha avuto un risultato poco soddisfacente. Pertanto l incaricato della mappatura (attività in capo a Stretta di Mano), con la collaborazione degli altri partner, ha attivato la modalità telefonica e in parte di incontro diretto per fornire maggiori spiegazioni sul progetto e per capire di cosa le associazioni avessero realmente bisogno. Come esempio di incontro si cita la riunione tenutasi a Varese a metà novembre con il gruppo di Donne di pace, una realtà femminile ancora informale alla quale il progetto è stato illustrato in maniera dettagliata. L attività di analisi del fabbisogno si è protratta da metà novembre 2012 fino a metà gennaio 2013, con 15 schede raccolte corrispondenti ad altrettante associazioni. 2^ attività: incontro pubblico di presentazione del progetto e delle associazioni aderenti. In data 16 febbraio 2013 il partner SUNUGAL, responsabile dell azione, ha organizzato presso lo spazio Mascherenere alla Fabbrica del Vapore di Milano l incontro pubblico per presentare nel dettaglio il progetto e i suoi obiettivi e per dare la possibilità a tutte le 15 associazioni aderenti di presentarsi e conoscersi. Sono intervenuti i referenti di tutti i partner (Sunugal, SDM, AVS e ACRA) e la partecipazione complessiva è stata di circa 45 persone. L evento ha permesso di illustrare le modalità operative del progetto e di rispondere alle domande delle associazioni, nonché di aggiornare i presenti su quanto si svolge parallelamente in Senegal (chi sono i GIE coinvolti, in quali settori operano, in che regioni sono collocati, quali relazioni si possono instaurare). Sono stati distribuiti presentazioni delle singole attività formative, calendari dei corsi di formazione per permettere alle associazioni di organizzarsi, bozze degli accordi tra le associazioni aderenti e il capofila del progetto.
3 3^ attività: formazioni con le associazioni. Seguendo il calendario predisposto, sono iniziate le formazioni e in particolare: - 2 marzo 2013 si è tenuta a Ciserano (BG) presso la sede di una delle associazioni aderenti la formazione sul rafforzamento istituzionale. Hanno partecipato 10 associazioni con un totale di 22 persone. La formazione era in capo a SDM che ha curato la parte logisticoorganizzativa e dei rimborsi spese marzo 2013 si è tenuta a Milano presso Fabbrica del Vapore la formazione sul fundraising a cura di Sunugal. Hanno partecipato 13 associazioni per un totale di 24 persone marzo 2013 è stato erogato il primo modulo di formazione informatica presso la sede di STMicroelectronics di Agrate Brianza, azienda che ha donato 10 computer portatili per la formazione in Senegal e che ha messo a disposizione una delle sue aule attrezzate per le diverse lezioni. Hanno partecipato 10 associazioni per un totale di 20 persone aprile 2013 si è tenuta a Lecco la formazione sul bilancio delle competenze che ha cercato di spiegare ai partecipanti come riconoscere le conoscenze e capacità possedute dai membri e con quali ruoli potrebbero essere facilmente abbinate. Hanno partecipato 8 associazioni con 13 persone in totale. Per quanto concerne i risultati esposti nel documento progettuale, fino a questo momento si può evidenziare che: R1 Le associazioni senegalesi nelle loro diverse tipologie (includendo anche le realtà operative informali) sono censite per il territorio regionale della Lombardia : è stato raggiunto tramite la fase di mappatura e rilevazione fabbisogni; R2 Le capacità e competenze dei soci sono valorizzate e rafforzate all'interno delle associazioni e la loro partecipazione alla vita associativa è aumentata : è in corso di avanzamento in quanto si sono svolti per il momento solo una parte degli incontri di formazione specifica. L evento di presentazione del progetto del 16 febbraio 2013 ha avuto un buon successo di presenze e coinvolgimento. Oltre ai referenti delle associazioni di migranti che avevano aderito al progetto, c erano persone di altre associazioni e due rappresentanti di CeSPI (Marita Villa e Anna Ferro). L evento si è concluso piacevolmente con un buffet di cibo tradizionale senegalese offerto da Sunugal a tutti i presenti. b. Indicare le attività, previste dal cronogramma, che non sono state realizzate specificando i motivi. Al momento non si registrano attività non implementate; si è avuto del ritardo nella fase di raccolta dei fabbisogni e compilazione delle schede da parte delle singole associazioni, pertanto le formazioni sono partite dal mese di marzo anziché da gennaio/febbraio come stabilito nel cronogramma. 19. Nel paese terzo a. Indicare le attività realizzate (quali attività realizzate; quali risultati concreti sin qui realizzati; quali attività di visibilità e diffusione; chi/quanti beneficiari sono stati coinvolti e come etc etc) specificando da quale partner sono state realizzate. In Senegal le attività sono partite dal mese di settembre con incontri di coordinamento tra le sedi operative delle diverse associazioni e suddivisione dei ruoli. Ciascuno degli enti partner del progetto ha una propria antenna operativa in Senegal, in particolare a Dakar e nelle vicinanze di Thies. 1^ attività: i partner hanno confermato le regioni di intervento e tra novembre e dicembre sono partiti gli incontri in loco con i GIE di donne da coinvolgere nei percorsi di rafforzamento e di formazione. I GIE che hanno aderito al progetto e di cui si sono raccolti i fabbisogni sono: GIE Yacine Mboubou di Kébémer (regione di Louga) attivo nella trasformazione di prodotti agricoli; GIE des femmes di Lompoul (regione di Louga) attivo nella trasformazione di prodotti agricoli e della pesca; AFEME (periferia di Dakar) con produzione di batik e sapone; GIE des femmes de Kandala (regione di Louga) con trasformazione di prodotti agricoli; GIE Sunugal (villaggio di Beud Dieng,
4 regione di Thies) attivo nella coltivazione e allevamento; GIE di Boloo Liggey (regione di Louga) con allevamento avicolo e trasformazione di prodotti; GIE Gis Gis di Dakar attivo nella sartoria e produzione di borse e tessuti; GIE And Bollo Liggey di Dakar con commercio di generi alimentari; GIE di Keur Massar (periferia di Dakar) con trasformazione cereali, verdura e produzione di saponi; GIE di Ndiaye Thioro. 2^ attività: cerimonia di lancio del progetto a Kébémer il 19 gennaio L evento è stato organizzato da Stretta di Mano in collaborazione con tutti i partner e con il supporto del Comune di Kébémer che ha facilitato l uso dei locali del Cedaf (il Centre Departemental et d Assistance pour la Femme) per l evento e ha partecipato all incontro stesso. Tutti i GIE erano presenti con delle referenti e ciascun ente partner ha potuto illustrare il progetto e i suoi obiettivi. E intervenuta anche la televisione locale che ha intervistato i presenti e ha redatto un servizio sul progetto e i suoi obiettivi. La partecipazione è stata numerosa (oltre 110 persone) e molto motivata. 3^ attività: formazioni per i GIE individuati. - Il 13 e 14 febbraio 2013 si è tenuta a Beud Dieng la sessione formativa in fundraising e marketing gestita dal partner Sunugal allo scopo di rafforzare le capacità dei GIE, in vista di migliorare la redditività e la qualità dei loro prodotti e servizi, dotandoli anche di tecniche di commercializzazione dei prodotti e di strategie di ricerca di fonti di finanziamento. All atelier hanno partecipato 8 GIE con un totale di 16 donne. - Il 26 e 27 marzo 2013 si è svolta a Kébémer la formazione sul rafforzamento istituzionale e bilancio delle competenze alla quale hanno partecipato 8 GIE con un totale di 28 donne. Per quanto concerne i risultati si può evidenziare che è partito il meccanismo di conoscenza tra i diversi GIE coinvolti e quindi anche di primo confronto sui settori di intervento e sulle caratteristiche specifiche di ogni realtà. E obiettivo del progetto che questi GIE realizzino un incontro comune in cui possano scambiarsi consigli e buone prassi sulle metodologie di lavoro, nonché di promozione dei propri prodotti. b. Indicare le attività, previste dal cronogramma, che non sono state realizzate specificando i motivi. Al momento attuale non vi sono attività che non sono state realizzate. 20. La tempistica delle attività è in linea con il cronogramma? A parte il ritardo accumulato nella fase di rilevazione dei fabbisogni delle associazioni in Lombardia e dei GIE in Senegal, le attività si stanno svolgendo in maniera regolare e nel rispetto del cronogramma. Si registra un parallelismo tra la parte Italia e la parte in loco. 21. Sono già stati conseguiti alcuni risultati previsti nel progetto? Se si, quali? Rispetto al documento di progettazione e ai risultati esposti si può dire che quelli raggiunti al momento sono: Parte Italia R1 Le associazioni senegalesi nelle loro diverse tipologie (includendo anche le realtà operative informali) sono censite per il territorio regionale della Lombardia; R2 Le capacità e competenze dei soci sono valorizzate e rafforzate all'interno delle associazioni e la loro partecipazione alla vita associativa è aumentata. Questo risultato è in corso di avanzamento poiché le varie formazioni per cui le associazioni hanno espresso interesse si stanno svolgendo da inizio marzo Parte Senegal R6 Le capacità e competenze delle donne sono valorizzate e rafforzate all'interno dei GIE e la loro partecipazione alla vita associativa è aumentata. Questo risultato è in corso di avanzamento poiché le varie formazioni per cui le associazioni hanno espresso interesse si stanno svolgendo da febbraio 2013.
5 R8 I GIE si conoscono e si scambiano metodologie di lavoro. Come anche i referenti delle associazioni partner in Senegal hanno potuto notare, si è creato fin dall inizio un positivo incontro tra i GIE coinvolti nel progetto, curiosità in rapporto alle metodologie di lavoro, organizzazione dell associazione e promozione dei prodotti. Le donne dei diversi gruppi hanno compreso l importanza di lasciare il proprio villaggio di origine per condividere con altre persone conoscenze e capacità tecniche che potranno essere portate all interno del GIE e trasferite a ricaduta su altri membri. 22. Quali le attività in programma per i prossimi mesi? Includere indicazioni rispetto alla tempistica/cronogramma. Per i prossimi mesi le attività in programma sono le formazioni tecniche e di rafforzamento previste per le associazioni di migranti in Lombardia e per i GIE in Senegal. Si prevede che tali formazioni vadano avanti almeno fino al mese di luglio 2013 secondo il calendario pianificato. 23. Missioni. E già stata realizzata una missione in loco? (se sì, descrivere sinteticamente obiettivi, considerazioni, partecipanti. Se no, indicare per quando è prevista) Il partner AVS nella persona di Tafsir Diop si è recato in Senegal nel mese di settembre 2012, con ritorno in Italia all inizio del mese di ottobre, e ha incontrato i referenti delle altre associazioni in loco per coordinare le attività di partenza del progetto, organizzando anche alcune visite ai GIE. E attualmente in corso una seconda missione legata anche alla formazione di alfabetizzazione finanziaria programmata per i GIE e che sarà organizzato dallo stesso Tafsir Diop. Il partner SUNUGAL ha realizzato invece due missioni fino a questo momento: dal 21 Dicembre 2012 fino al 21 Gennaio 2013 con il Signor Papa Dieng per coordinamento con lo staff di Sunugal in loco e partecipazione all evento di lancio iniziale a Kèbémer e dal 12 Gennaio 2013 fino al 15 febbraio 2013 con Modou Gueye che ha curato la formazione sul fundraising e marketing a Beud Dieng. Il capofila Stretta di Mano prevede una missione in loco per verificare lo stato di avanzamento delle attività verso i mesi estivi (giugno-luglio) quando una buona parte delle formazioni si sarà conclusa. 24. Ruolo della comunità migrante: specificare se è stata coinvolta fino ad ora, con quali strumenti o attività, livello di partecipazione. Il progetto TUTTI PER UNO parte dall esperienza dei singoli partner maturata in iniziative precedenti che hanno mostrato quanto l associazionismo all interno della comunità senegalese sia diffuso ma anche frammentario. L obiettivo comune è quello di creare opportunità di formazione e valorizzazione dei membri nelle associazioni come pure il gettare basi per un lavoro di rete tra le associazioni su attività e progetti che metta insieme i punti di forza di ciascuno. La prima fase di mappatura e rilevazione dei fabbisogni ha mostrato, come si prevedeva, qualche difficoltà di comunicazione e scambio che, nella comunità di migranti senegalesi, trova ancora il suo punto di forza nel passaparola piuttosto che nella comunicazione formale via mail e con documenti. I partner hanno saputo tuttavia intervenire con i tempi giusti per trovare un gruppo di associazioni che hanno aderito in maniera convinta al progetto e che stanno seguendo le diverse attività di formazione con partecipazione, mettendosi in gioco, scambiandosi esperienze e animando sempre le giornate in modo positivo. Guardando il database delle associazioni in Lombardia si sono sfiorate circa 60 realtà; se ad un primo sguardo l adesione al progetto da parte di 15 associazioni può sembrare ristretta, si ritiene che sia preferibile un coinvolgimento numericamente più ristretto ma ben partecipato, piuttosto che tante associazioni non convinte del tutto del percorso. Le associazioni aderenti mostrano inoltre caratteristiche assai diverse che inducono ad un maggior lavoro di confronto e scambio. I partner sono pertanto soddisfatti della risposta che la comunità migrante ha dato fino a questa fase del progetto. Soffermandosi sul ruolo dei migranti di evidenzia che già nella progettazione iniziale si era indicato alla voce del valore aggiunto questo specifico paragrafo: Le risorse migranti saranno i veri protagonisti dell iniziativa, in quanto si intende puntare sulle esperienze acquisite e sulle competenze dei soci degli organismi proponenti per valorizzarle e per far si che altri beneficiari apprendano e migliorino. I consulenti e i formatori saranno quindi quanto più possibile risorse interne delle associazioni. I partner hanno condiviso fin dall inizio questo aspetto che si sta traducendo nel concreto tramite:
6 - Nelle formazioni in Italia, là dove si possiedono risorse interne alle associazioni con competenze specifiche sui temi proposti, i consulenti sono migranti (ad esempio nella formazione in fundraising e quella di informatica); - In Senegal il coordinamento è stato affidato a una migrante senegalese rientrata nel 2007 che gestisce progetti di cosviluppo; tutti i GIE sono seguiti da senegalesi che hanno maturato esperienze professionali in diversi settori, quali lo sviluppo locale, la gestione finanziaria, l accompagnamento e rafforzamento istituzionale. E interessante evidenziare che il modulo di rafforzamento istituzionale per i Gie organizzato da SDM a marzo é stato condotto dal rappresentante dell associazione dei senegalesi di Torino (AST) a Dakar, un migrante rientrato da qualche anno nel suo paese di origine e conosciuto grazie alla collaborazione nell ambito del progetto F4A. 25. Quante persone, all interno dell associazione di migranti capofila sono state coinvolte nella gestione del progetto e si stanno formando attraverso la formula learning by doing? Uno degli obiettivi del nostro progetto è di creare rafforzamento delle competenze all interno delle associazioni di migranti. Ma il capofila e due partner sono essi stessi associazioni di migranti che dal momento della progettazione hanno condiviso fasi di confronto che possono essere considerate occasioni formative. Il capofila sta investendo 2 risorse in Italia e 2 risorse umane in Senegal per la parte di coordinamento e gestione amministrativa del progetto; i partner stanno investendo risorse all interno delle singole associazioni per curare le formazioni e gli eventi di cui sono responsabili, imparando a gestire un corso di formazione, gli aspetti logistici/organizzativi e quelli amministrativi. Poiché le associazioni partner hanno caratteristiche diverse risulta utile anche lo scambio a questo primo livello per apprendere dalle competenze specifiche degli altri. Complessivamente si può dire che le risorse migranti coinvolte nel progetto (in Italia e in Senegal) sono circa 15 persone, di cui la metà donne. 26. Il progetto sta seguendo la pianificazione prevista, oppure sono state introdotte delle modifiche rispetto al progetto originario? Quali modifiche? Per quali motivazioni? Il progetto sta seguendo la programmazione operativa prevista, sia per la parte in Italia che per quella in Senegal. Al momento non si rileva la necessità di apportare modifiche rispetto al piano di progettazione iniziale. 27. Quali sono gli strumenti di monitoraggio e valutazione? Si sono riscontrati problemi nel monitoraggio? In questa prima fase del progetto l attività di monitoraggio è stata portata avanti attraverso la partecipazione ed il supporto in alcuni momenti chiave. Tale partecipazione è avvenuta sia attraverso incontri fisici che attraverso scambio di e conference call. In particolare: - Nel mese di luglio è stato realizzato presso la sede di Acra un incontro tra tutti i partners del progetto avente come obiettivo la pianificazione dettagliata di tutte le attività di progetto, la condivisione delle linee guida e delle raccomandazioni del Comune di Milano sulla gestione. - Una successiva riunione, avente come obiettivo la discussione dei documenti di partenariato, le regole amministrative ed un aggiornamento su quanto fino a quel momento realizzato si tenuta in ottobre - Un terzo incontro di aggiornamento tra tutti i partners si è tenuto nel mese di gennaio 2013 Conformemente al suo ruolo, Acra ha partecipato insieme al capofila ad alcuni incontri proposti dal Comune di Milano (luglio, settembre) ed all evento di lancio del progetto in Italia. Confronti puntuali avvengono inoltre con il capofila ove necessario. Si segnala inoltre che nell ambito del progetto 4Fondazioni4Africa Senegal, Acra sta effettuando un percorso di formazione e rafforzamento amministrativo al personale di Stretta di Mano sottoforma di tirocinio, attraverso il supporto nella gestione amministrativa del presente progetto. A completamento del percorso di monitoraggio sono previste nei mesi di aprile e maggio delle interviste telefoniche con i partners ed il capofila, per approfondire alcuni aspetti chiave del progetto tra i quali la governance, la circolazione delle competenze non solo tra le associazioni. partecipanti ma anche all interno delle stesse, l accrescimento delle capacità di gestione
7 amministrativa. Verrà inoltre realizzato a conclusione del progetto un incontro di valutazione con i rappresentanti di tutte le associazioni coinvolte. 28. Sono sopraggiunti problemi di qualche natura rispetto allo svolgimento previsto delle attività, sia in Italia che nel paese destinatario? (organizzativa; tecnica; logistica; di rendicontazione; legata al rapporto con i partner coinvolti; legata ad avversità o problemi esterni sopraggiunti etc) Non si segnalano problemi rispetto allo svolgimento delle attività. L unico ritardo è stato accumulato nel mese di dicembre per la raccolta del fabbisogno delle associazioni in Lombardia. Non sono sopraggiunti impedimenti dall esterno e il rapporto con i partner si sta mostrando proficuo. 29. Sono state apportate, o si prevedere di apportare, modifiche sostanziali al budget iniziale? I partner non prevedono di modificare il budget. 30. Temi, considerazioni, suggerimenti che si desidera comunicare legati all andamento ed alla realizzazione del progetto I partner desiderano segnalare questi aspetti, considerandoli importanti nell economia generale del progetto: a) Tra gli organismi partner, che si conoscevano già ma avevano lavorato insieme solo occasionalmente, si è instaurata una stima reciproca da subito, che ha permesso di avviare le attività con ottima sintonia, in Italia e in Senegal ma anche tra Italia e Senegal. Le diverse esperienze e conoscenze di ciascuno contribuiscono a creare un clima di confronto e di apertura che aiuta a mantenere i rapporti positivi e a mostrare collaborazione nelle fasi del progetto. Per il coordinamento del progetto in Senegal, vengono organizzati da SDM degli incontri periodici con i referenti di Sunugal e AVS per condividere la strategia organizzativa e armonizzare gli interventi. Questi incontri sono occasione positiva di scambio, transfer di conoscenze che vanno a rinforzare la coesione del partenariato. b) La risposta data dalle associazioni di migranti in Lombardia e dai GIE in Senegal è stata fino a questo momento più che positiva, in quanto si sono registrati durante le formazioni motivazione e spirito di coinvolgimento. Le donne in Senegal hanno accettato di spostarsi in villaggi diversi per seguire le formazioni, rimanendo fuori anche la notte, dando quindi dimostrazione di volontà di migliorare le proprie conoscenze e il proprio contesto lavorativo. c) I GIE in Senegal hanno espresso la volontà di creare una rete che permetta loro di rimanere in contatto anche dopo il progetto TUTTI PER UNO e stanno osservando reciprocamente le metodologie di lavoro nuove (ad esempio il GIE di Kébémer ha fatto un passaggio di competenze tecniche ad un altro GIE per insegnare la lavorazione del prodotto fresco in succo a durata 6 mesi; ad alcuni GIE sono stati illustrati campioni di nuovi imballaggi per i prodotti e la possibilità di aderire a reti locali che garantiscono aggiornamenti in materia e possibilità di avere imballaggi a prezzi ridotti) d) Durante le prime formazioni organizzate in Lombardia per le associazione si è registrata la presenza di alcuni giovani senegalesi di seconda generazione, che, con i loro interventi e le loro spiegazioni, hanno innescato interessanti discussioni con i migranti più grandi, facendo capire loro che è arrivato il tempo di concedere più spazio ai giovani che spesso sono arrivati in Italia da piccoli e hanno fatto gli studi qui, oppure che sono nati in Italia e che stanno frequentando l università. Il loro punto di vista si è rivelato utile nel clima di confronto generale. e) Come auspicato in fase di progettazione, la presenza delle donne senegalesi si è rivelata costante nelle formazioni erogate in Italia fino a questo momento. Anche se le donne non rappresentano il 50% dei partecipanti, la loro presenza è comunque stabile e motivata. f) Sono state le associazioni stesse a proporre di ospitare le formazioni a turno nelle loro città, permettendo agli altri di farsi conoscere e presentarsi: nell ordine le formazioni si sono tenute a Ciserano (BG) presso ASSOSB2 ONLUS, a Milano presso SUNUGAL, a Lecco presso l Associazione dei Senegalesi di Lecco. g) La ditta STMicroelectronics che ha donato i computer ha dato ulteriore collaborazione nella realizzazione del progetto mettendo a disposizione la sala attrezzata presso la sede di Agrate Brianza per gli incontri di formazione informatica e ha proposto anche di proseguire la formazione a carico della Fondazione ST per coloro che mostreranno maggiore
8 motivazione e apprendimento, realizzando una sorta di formazione dei formatori che permetta poi a questi soci di trasferire le conoscenze all interno delle loro associazioni. h) Grazie alla collaborazione con il partner AVS, SDM è stata coinvolta nel programma Digital Unify, finanziato dalla Fondazione ST in diverse località del Senegal e da adesso anche nella città di Kébémer. Il programma prevede di installare a partire dal mese di aprile centri di formazione informatica che saranno dotati ciascuno di 12 computer, videoproiettore, schermo gigante e due formatori che assicureranno moduli di formazione ai target per un periodo di 6 anni. Il centro allestito a Kèbémer e quello a Guediawaye saranno una notevole opportunità per i GIE del progetto TUTTI PER UNO. i) Tramite il progetto TUTTI PER UNO, si è creata la relazione tra SDM e il rappresentante di Associazione Aiuto Azione dei Senegalesi in Italia, che ha sede a Bergamo, e che pratica già da tempo attività di commercio di prodotti tipici senegalesi in Italia. Nel mese di marzo è già stato fatto il primo tentativo di esportazione dei prodotti tipici dei GIE conosciuti (cereali, frutta e verdura trasformata) in Italia. 31. Allegare materiali prodotti: documentazione relativa a formazioni/corsi con firme presenze (includendo risultati quali, ad es. business plan o idee progettuali), volantini, locandine di convegni, materiali fotografici o video, pubblicazioni - Accordo di partenariato sottoscritto tra le associazioni con allegate linee guida per procedure amministrative - Database delle associazioni senegalesi in Lombardia elaborato nella fase di mappatura - Locandina dell evento di presentazione iniziale a Milano del 16 febbraio 2013, scheda presenze, foto - Programmi delle formazioni finora svolte in Lombardia, schede presenze, foto - Evento di lancio del progetto in Senegal: foto - Formazioni in Senegal per i GIE: programmi e foto Grazie per la collaborazione
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