AVICOLTURA ITALIANA E COSTI DI PRODUZIONE

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1 AVICOLTURA ITALIANA E COSTI DI PRODUZIONE Questo opuscolo, realizzato con il contributo della Regione Emilia-Romagna e con la collaborazione di AERAC, riporta il risultato della ricerca sui costi di produzione del pollo da carne, del tacchino e delle uova in Emilia-Romagna nel Dopo una breve nota introduttiva sulle produzioni dell avicoltura europea, si esaminano i flussi di carni avicole in Italia per arrivare alla definizione del bilancio di approvvigionamento nazionale. Successivamente si illustra la metodologia adottata per il calcolo del costo di produzione del pollo e del tacchino, si espongono i risultati raggiunti e si analizza l importanza dell alimentazione nella determinazione del costo di produzione. L opuscolo prosegue con l analisi dei prezzi degli ultimi anni sui mercati italiani. Gli ultimi due capitoli dell opuscolo sono dedicati alla dinamica della produzione, del consumo e dei prezzi delle uova, a cui segue l analisi del costo di produzione. Edizione 2005 Produzione di carne avicola nell Unione Europea Produzione, consumo, import ed export in Italia Costo di produzione del pollo da carne Prezzo del pollo bianco pesante Costo di produzione del tacchino Prezzo del tacchino maschio Produzione, consumo e prezzi delle uova Costo di produzione delle uova PRODUZIONE DI CARNE AVICOLA NELL UNIONE EUROPEA Con l allargamento ai nuovi partner dell est europeo la produzione di carni di pollo dell Ue nel 2004 è salita da 6,2 a 7,7 milioni di tonnellate, facendo registrare una crescita dell 1,6 rispetto all anno precedente. L aumento produttivo nella sola area dell Ue a 15 è stato dell 1,1%, ed è dovuto alla parziale ripresa dell avicoltura olandese (+8%) dopo l epidemia di influenza aviaria del 2003 e alla crescita della produzione tedesca (+4,3%) in forte espansione dalla fine degli anni Novanta. Il calo francese (-0,9%) al contrario è proseguito anche nel 2004, seppure ad un ritmo meno sostenuto rispetto alla contrazione accusata nel biennio precedente. Per la Spagna si rileva un lieve aumento (+0,6%) che ne ha consolidato il ruolo di secondo Paese produttore dell Ue, raggiunto nel corso degli ultimi tre anni in ragione della contrazione della Francia. Complessivamente la produzione dei nuovi dieci Paesi membri dell area orientale, pari al 19% di quella comunitaria, è cresciuta più che nel resto dell Ue, per il forte incremento registrato in Polonia (+8,4%), che si posiziona come quarto Paese produttore davanti all Italia (-2,2%). Produzione di carni di pollo nell Unione Europea dal 2000 al 2004 Anni Paesi t %.000 t %.000 t %.000 t %.000 t % Var. 2004/03 (%) Regno Unito , , , , ,9 0,3 Spagna , , , , ,6 0,6 Francia , , , , ,9-0,9 Italia , , , , ,8-2,2 Germania 534 8, , , , ,2 4,3 Olanda 617 9, , , , ,8 8,0 Belgio 292 4, , , , ,6 1,8 Portogallo 228 3, , , , ,9 7,2 Danimarca 181 2, , , , ,3 0,0 Grecia 148 2, , , , ,1-1,8 UE , , , , ,5 1,1 Polonia 632 8, ,9 8,4 Ungheria 300 3, ,8-3,3 Repubblica Ceca 205 2, ,6-2,4 Altri 241 3, ,3 5,8 UE , ,0 1,6 Fonte: OFIVAL - Office National Interprofessionnel des Viandes, de l Elevage et de l Aviculture. 1

2 Per quanto riguarda la carne di tacchino, l adesione all Ue dei 10 Paesi dell Europa orientale ha portato la produzione comunitaria da 1,67 milioni a 2,08 milioni di tonnellate. Il contributo dei nuovi partner è quindi pari al 19% della produzione dei 25 Paesi membri, che rispetto al 2003 mostra un incremento dell 1,7%. L aumento dell 1,1% nella sola area dell Ue a 15 è in larga misura dovuto alla progressione della produzione tedesca. Con l ulteriore incremento messo a segno nel 2004 (+3,1%) la Germania si è stabilmente posizionata al secondo posto tra i produttori europei, davanti all Italia (+0,8%). La contrazione di Francia (-1,9%) e Regno Unito (-1,4%) conferma invece il progressivo declino che da alcuni anni è in atto in questi due Paesi. La produzione nei Paesi dell est dell Ue ha conosciuto una crescita più marcata, sostenuta dalla dinamica della Polonia (+8,6%). Produzione di carne di tacchino nell Unione Europea dal 2000 al 2004 Anni Paesi t %.000 t %.000 t %.000 t %.000 t % Var. 2004/03 (%) Francia , , , , ,7-1,9 Germania , , , , ,5 3,1 Italia , , , , ,3 0,8 Regno Unito , , , , ,5-1,4 Portogallo 46 2,6 47 2,5 44 2,4 41 2,0 41 2,0 0,0 Olanda 44 2,5 45 2,4 48 2,6 19 0,9 34 1,6 78,9 Spagna 22 1,3 22 1,2 20 1,1 23 1,1 24 1,2 4,3 Belgio 7 0,4 6 0,3 6 0,3 5 0,2 6 0,3 20,0 Grecia 3 0,2 2 0,1 2 0,1 2 0,1 2 0,1 0,0 Danimarca 10 0,6 13 0,7 12 0,7 7 0,3 2 0,1-71,4 UE , , , , ,1 1,1 Polonia 186 9, ,7 8,6 Ungheria 91 4,4 91 4,4 0,0 Repubblica Ceca 19 0,9 20 1,0 5,3 Altri 80 3,9 80 3,8 0,0 UE , ,0 1,7 Fonte: OFIVAL - Office National Interprofessionnel des Viandes, de l Elevage et de l Aviculture. PRODUZIONE, CONSUMO, IMPORT ED EXPORT IN ITALIA In Italia l offerta di carni avicole è diminuita dell 1,4% a causa del calo della produzione di carni di pollo (-2,2%), non compensato dal lieve incremento di quelle di tacchino (+0,8%). La contrazione produttiva del 2004 ha coinciso con una diminuzione dei consumi di carni avicole di maggiore entità, pari all 1,7%. In volume il saldo del commercio con l estero si è chiuso con un leggero aumento del surplus per il miglioramento del bilancio relativo alle carni di pollo e nonostante l aumento delle importazioni di carni di tacchino. La capacità di autoapprovvigionamento del comparto si è mantenuta al 106%. Bilancio di approvvigionamento delle carni avicole in Italia dal 2000 al 2004 (.000 t) Indicatori di bilancio Polli di produzione nazionale 629,6 710,9 704,9 691,0 675,6 Tacchini di produzione nazionale 266,1 369,4 349,8 295,5 298,0 Galline di produzione nazionale 76,8 88,8 87,2 85,5 85,7 Altre specie avicole 75,5 78,5 77,4 79,0 75,2 Produzione interna di carni avicole 1.048, , , , ,5 Saldo imp.-exp. carni di pollo e galline 9,0-15,0-40,4-29,7-36,5 Saldo imp.-exp. carni di tacchino -0,5-53,0-76,3-38,0-31,6 Saldo imp.-exp. altre specie avicole 3,5 2,0 3,2 2,9 1,5 Saldo imp. - exp. di carni avicole 12,0-66,0-113,4-64,8-66,6 Consumi 1.060, , , , ,9 Autoapprovvigionameto (%) 98,9 105,6 110,3 106,0 106,0 Fonte: UNA - Unione Nazionale dell Avicoltura. Alla riduzione del 2,2% della produzione di carni di pollo, attestatasi a oltre 675 mila tonnellate, ha corrisposto una contrazione del 3,4% dei consumi, che nel 2004 si sono portati a 639 mila tonnellate. Il calo della domanda, scesa ad un livello tra i più bassi degli ultimi dieci anni, è seguito ad un biennio di stabilizzazione su volumi superiori a quelli raggiunti in precedenza, con l eccezione del picco toccato nel Le ragioni della contrazione sono in parte riconducibili all allarme creatosi in occasione delle epidemie di influenza aviare in Estremo Oriente. Al contrario, per le carni di tacchino nel 2004 c è stato un parziale recupero dei consumi (+3,5%), risultato superiore a quello della produzione, che non si è ristabilita dal forte calo subito nel

3 Produzioni e consumi di carne di pollo in Italia Anno Produzione (.000 t) Consumo (.000 t) Autoapprov. (%) Consumo pro capite (kg) ,7 642,7 98,8 11, ,5 655,5 99,7 11, ,6 645,6 103,1 11, ,3 654,3 102,1 11, ,2 653,2 103,1 11, ,1 640,5 104,5 11, ,5 628,6 106,8 11, ,6 638,6 98,6 11, ,9 695,9 102,2 12, ,9 664,7 106,0 11, ,0 661,3 104,5 11, ,6 639,1 105,7 11,02 Fonte: UNA - Unione Nazionale dell Avicoltura. Produzioni e consumi di carne di tacchino in Italia Anno Produzione (.000 t) Consumo (.000 t) Autoapprov. (%) Consumo pro capite (kg) ,7 258,7 102,7 4, ,8 251,2 107,0 4, ,0 264,0 111,4 4, ,3 277,8 113,5 4, ,4 293,4 115,3 5, ,2 294,2 122,8 5, ,8 289,8 118,3 5, ,1 265,6 100,2 4, ,4 316,4 116,8 5, ,8 273,6 127,9 4, ,5 257,5 114,7 4, ,0 266,4 111,9 4,60 Fonte: UNA - Unione Nazionale dell Avicoltura. Le importazioni di pollame e carni di pollo nel 2004 sono diminuite dell 11% in volume e del 13% in valore, dopo il forte incremento conosciuto l anno precedente. In termini relativi il calo più consistente è stato a carico del pollame vivo. Per le carni, che hanno sommato un totale 22 mila tonnellate, si rileva una contrazione complessiva in volume del 9% concentratasi in particolare sui tagli e sul prodotto intero fresco. Spagna, Ungheria, Slovenia e Francia sono state nel 2004 i principali esportatori di carni fresche verso l Italia. Questi Paesi hanno assicurato oltre il 90% delle forniture, che attestatesi a poco più di 7 mila tonnellate sono risultate in calo del 19%. Per le carni congelate si registra una diminuzione in volume del 4%. Con un totale di tonnellate esse rappresentano i due terzi dell import italiano. Nel 2004 la quota proveniente dai Paesi comunitari (Francia, Germania Olanda) è scesa a favore del Brasile che ha soddisfatto il 25% delle forniture. Import di pollame e carni di pollo dal 2002 al 2004 Prodotto t.000 % t.000 % t.000 % Pollame <2 kg , , ,2 Pollame >2 kg , , ,0 Totale pollame vivo , , ,3 Polli e galline freschi , , ,2 Polli e galline congelati , , ,8 Pezzi e frattaglie freschi , , ,5 Pezzi e frattaglie congelati , , ,2 Totale carni , , ,8 Totale import , , ,0 Fonte: ISTAT. Le esportazioni italiane di carni di pollo, pari a 59 mila tonnellate, sono incrementate del 7%, mentre in valore si sono mantenute sostanzialmente stabili. La crescita ha riguardato esclusivamente le carni congelate (+32%) salite ad un totale di 32 mila tonnellate, mentre sono continuate a calare le esportazioni di carni fresche, attestatesi a 25 mila tonnellate (-14%). Il calo del prodotto fresco ha determinato in volume la diminuzione delle vendite globali all estero di polli interi (22 mila tonnellate in totale), mentre la crescita è da ricondurre ai pezzi (petti, e cosce in particolare). In aumento sono risultate anche le esportazioni di pollame vivo. Export di polli e carni di pollo dal 2002 al 2004 Prodotto t.000 % t.000 % t.000 % Pollame <2 kg , , ,2 Pollame >2 kg , , ,6 Totale pollame vivo , , ,9 Polli e galline freschi , , ,7 Polli e galline congelati , , ,1 Pezzi e frattaglie freschi , , ,0 Pezzi e frattaglie congelati , , ,3 Totale carni , , ,1 Totale export , , ,0 Fonte: ISTAT. 3

4 COSTO DI PRODUZIONE DEL POLLO DA CARNE IN EMILIA-ROMAGNA NOTA METODOLOGICA I costi di produzione del pollo e del tacchino sono stati calcolati utilizzando i dati tecnici ed economici rilevati presso 50 allevamenti operanti in Romagna, con gli animali allevati a terra su lettiera di paglia trinciata. La rilevazione dei dati è stata fatta avvalendosi di un questionario, il quale ha permesso di mettere in evidenza tutti i costi sostenuti dagli allevatori e di descrivere i loro investimenti. I costi di produzione possono essere distinti, in base alla loro determinazione, in costi espliciti e in costi calcolati: i primi sono rappresentati da veri e propri esborsi monetari, i secondi comprendono interessi ed ammortamenti di natura contabile e sono stati calcolati in base ai seguenti criteri: il calcolo degli interessi sugli investimenti è stato fatto utilizzando il saggio del 2% sul 50% del loro valore a nuovo, gli interessi sull anticipazione dei costi sono stati quantificati utilizzando un saggio del 2% per due mesi di tempo. Il calcolo degli ammortamenti è stato fatto sul 50% del valore a nuovo degli investimenti, applicando l aliquota del 3% per i fabbricati e del 12% per le attrezzature. COSTO DEL POLLO DA CARNE IN EMILIA-ROMAGNA Il costo di produzione del pollo da carne negli allevamenti operanti in Emilia-Romagna nel 2004 è stato di 2,31 euro per capo (IVA compresa), pari a 0,94 /kg di carne prodotta. Rispetto al 2003 il costo del pollo è risultato in aumento del 7,9%. Caratteristiche tecniche degli allevamenti del campione Caratteristiche tecniche Peso finale dei polli (kg) 2,48 2,46 2,46 Cicli per anno (n.) 4,7 4,7 4,7 Polli per ciclo (n.) Mortalità nel ciclo (%) 5,7 6,7 6,0 Indice di conversione degli alimenti 2,1 2,0 2,1 Rispetto all anno precedente è cresciuta sensibilmente la spesa per l alimentazione, oltre alle spese energetiche per la cospicua ripresa del prezzo dei combustibili. Contemporaneamente si sono registrati incrementi significativi per le voci di spesa legate alla gestione dell allevamento ed in particolare all applicazione delle norme relative al benessere degli animali che comportano un incremento dei capitali investiti per capo allevato. La voce che maggiormente incide sul costo di produzione della carne di pollo è l alimentazione, con 0,52 /kg, che nel 2004 ha rappresentato il 55,3% del totale. La seconda voce è quella relativa all acquisto dei pulcini, che è risultata di 0,18 /kg di carne prodotta, pari al 19,1% del costo totale. Il lavoro, che unitamente alla cattura dei polli ha raggiunto un costo di 0,06 /kg di carne prodotta, ha costituito invece il 6,4% del costo totale. Costo di produzione del pollo da carne dal 2002 al 2004 Voci di costo /capo /kg % /capo /kg % /capo /kg % Pulcino 0,43 0,17 21,5 0,43 0,17 20,1 0,44 0,18 19,1 Alimentazione 1,14 0,46 56,2 1,19 0,48 55,6 1,28 0,52 55,3 Lavoro 0,10 0,04 4,8 0,11 0,05 5,1 0,12 0,05 5,3 Spese energetiche 0,09 0,04 4,4 0,10 0,04 4,7 0,11 0,05 5,3 Veterinario + medicinali 0,06 0,02 2,7 0,06 0,02 2,8 0,05 0,02 2,1 Altri costi di gestione 0,06 0,03 2,8 0,09 0,04 4,2 0,12 0,05 5,3 Cattura polli 0,02 0,01 1,0 0,03 0,01 1,4 0,04 0,01 1,1 Costi espliciti 1,90 0,77 93,4 2,01 0,81 93,9 2,16 0,88 93,6 Ammortamenti 0,08 0, ,09 0,04 4,2 0,10 0,04 4,3 Interessi 0,06 0,03 2,8 0,04 0,02 1,9 0,05 0,02 2,1 Costo totale 2,04 0,82 100,0 2,14 0,87 100,0 2,31 0,94 100,0 PREZZO DEL POLLO BIANCO PESANTE La fase di ribasso delle quotazioni che ha caratterizzato i primi mesi del 2004 si è esaurita nel mese di febbraio, dopo aver raggiunto punte ben al di sotto delle medie stagionali. Superati gli effetti depressivi creati dall emergenza sanitaria asiatica, il prezzo del pollo da carne ha ripreso un cammino di stabilizzazione verso valori normali. Seguendo il consueto ciclo, le quotazioni hanno toccato il loro massimo nei mesi estivi per poi riprendere una fase di lenta contrazione. A causa della caduta subita nel primo bimestre la media dei prezzi alla produzione nel 2004, pari a 0,94 /kg, ha registrato una riduzione del 7,3% rispetto a quella dell anno precedente (1,02 /kg). Il pollo eviscerato si è al contrario mantenuto sui medesimi valori del 2003 (1,80 /kg) 4

5 Prezzo ( /kg) Prezzi all ingrosso del pollo bianco pesante e del pollo eviscerato (gennaio luglio 2005) Nel periodo gennaio- luglio del 2005 i prezzi hanno mostrato una maggiore stabilità. Tuttavia la ripresa che precede il periodo estivo è stata tardiva e più fiacca rispetto a quella dello stesso periodo dell anno scorso. Per queste ragioni la media delle quotazioni (0,95 /kg) si è mantenuta sui medesimi livelli registrati nell anno precedente, nonostante il minimo storico toccato all inizio del Analogamente non si sono registrate variazioni nel prezzo medio per il prodotto eviscerato, risultato uguale a quello dello stesso periodo dell anno scorso (1,77 /kg). Indice dei prezzi del pollo bianco pesante ed eviscerato all ingrosso e del pollo al consumo (gennaio luglio 2005) Indice di prezzi (gennaio 2003=100) Dopo un anno in cui le migliori condizioni di mercato avevano garantito un bilancio positivo per gli avicoltori, nel 2004 il calo dei prezzi e l aumento dei costi di produzione hanno determinato la riduzione dei margini di redditività degli allevamenti di polli da carne. Nei primi mesi dell anno, quando la fase di ribasso ha assunto proporzioni critiche, i prezzi si sono spinti al di sotto dei costi di produzione e solo la ripresa iniziata nel secondo trimestre ha permesso di recuperare le perdite di inizio anno. Il bilancio si è chiuso in pareggio, considerando che a fronte dell incremento dei costi, la diminuzione dei prezzi ha azzerato i margini degli allevatori. Redditività della produzione del pollo bianco pesante ( ) /kg 5

6 COSTO DI PRODUZIONE DEL TACCHINO IN EMILIA-ROMAGNA Il costo di produzione del tacchino maschio nel 2004 è stato di 22,16 al capo, pari a 1,20 /kg di carne prodotta (IVA compresa). Il costo di produzione del tacchino femmina nel 2004 è stato di 7,92 al capo, pari a 0,97 /kg di carne prodotta (IVA compresa). Caratteristiche tecniche degli allevamenti del campione Caratteristiche tecniche Maschi Femmine Peso finale dei tacchini (kg) 18,5 8,2 Tacchini per ciclo (n.) Mortalità nel ciclo (%) 3,7 4,7 Indice di conversione degli alimenti 2,55 2,20 La voce di spesa che maggiormente incide sul costo di produzione della carne è l alimentazione, con 0,76 /kg nel caso dei maschi e 0,63 /kg per le femmine. La seconda voce di costo è rappresentata dall acquisto dei pulcini, che è risultata pari a 0,15 /kg per i maschi e a 0,11 /kg per le femmine. Il minor costo dei tacchini femmina è da imputare al loro minor peso, il quale comporta un migliore indice di conversione alimentare. Costo di produzione del tacchino dal 2002 al 2004 Maschi Femmine Voci di costo /capo /kg /capo /kg /capo /kg /capo /kg /capo /kg /capo /kg Pulcino 2,74 0,14 2,74 0,14 2,80 0,15 0,89 0,11 0,89 0,11 0,91 0,11 Alimentazione 12,65 0,68 13,41 0,72 14,13 0,76 4,59 0,56 4,87 0,59 5,14 0,63 Lavoro 0,75 0,04 0,83 0,05 0,88 0,05 0,27 0,03 0,29 0,04 0,31 0,04 Spese energetiche 0,69 0,04 0,75 0,04 0,81 0,05 0,24 0,03 0,26 0,03 0,28 0,04 Veterinario + medicinali 1,08 0,06 1,14 0,06 1,16 0,06 0,39 0,05 0,41 0,05 0,41 0,05 Altri costi di gestione 0,33 0,02 0,47 0,03 0,50 0,03 0,10 0,01 0,14 0,02 0,16 0,02 Cattura tacchini 0,50 0,03 0,55 0,03 0,59 0,03 0,18 0,02 0,20 0,02 0,21 0,02 Costi espliciti 18,74 1,01 19,90 1,07 20,87 1,13 6,66 0,81 7,06 0,86 7,43 0,91 Ammortamenti 0,63 0,04 0,65 0,04 0,69 0,04 0,23 0,03 0,24 0,03 0,25 0,03 Interessi 0,60 0,03 0,58 0,03 0,60 0,03 0,23 0,03 0,24 0,03 0,24 0,03 Costo totale 19,97 1,08 21,12 1,14 22,16 1,20 7,12 0,87 7,54 0,92 7,92 0,97 Rispetto al 2003 si nota un incremento pari al 4,9% per i maschi e al 5% per le femmine, dovuto al rialzo del costo dei mangimi e al continuo incremento del costo dei prodotti energetici e di tutti i costi inerenti al benessere degli animali. PREZZO DEL TACCHINO MASCHIO Dopo la fase di forte ripresa che aveva caratterizzato il 2003 (+34%), il prezzo del tacchino maschio pesante nel 2004 è risultato in calo del 16,3%, segnando una media su base annua di 1,05 /kg. La contrazione subita riflette quella accusata dal tacchino eviscerato, anch esso in deciso rialzo nell anno precedente. Con una diminuzione di misura analoga a quella del tacchino pesante (-16%), la quotazione media del prodotto macellato si è attestata a 1,71 /kg. Così come il 2004 anche il 2005 si è aperto all insegna di una tendenza al ribasso interrotta alle soglie della primavera. L andamento nella prima metà dell anno in corso ha ricalcato quello dello stesso periodo del 2004 e complessivamente il prezzo alla produzione si è mantenuto sui medesimi livelli (1,02 /kg). Prezzi all ingrosso del tacchino maschio pesante e del tacchino eviscerato (gennaio luglio 2005) Prezzo ( /kg) 6

7 La caduta dei prezzi culminata all avvio del 2004 ha eroso i margini di redditività che per buona parte dell anno precedente si erano mantenuti positivi. Anche la debole ripresa dalle pesanti condizioni di mercato di inizio anno è risultata insufficiente a recuperare interamente i costi di produzione, il cui aumento ha contribuito a peggiorare i bilanci degli allevamenti. Redditività della produzione del tacchino maschio pesante ( ) /kg PRODUZIONE, CONSUMO E PREZZI DELLE UOVA IN ITALIA Con un incremento dell 1,7% la produzione di uova in Italia nel 2004 ha superato la soglia dei 13 miliardi di pezzi (UNA). Rispetto al 2003 sono stati prodotti circa 218 milioni di pezzi in più. Il numero totale di uova e di equivalenti in prodotti a base di uova immesse al consumo, salito a 12,8 miliardi, ha registrato una crescita del 2%, (+249 milioni di pezzi). L aumento dei consumi interni, superiore a quello della produzione, è stato accompagnato dalla riduzione del surplus della bilancia commerciale, tornata ampiamente in attivo fin dal Bilancio di approvvigionamento delle uova in Italia dal 2002 al 2004 (.000 t) Indicatori di bilancio t milioni pezzi t milioni pezzi t milioni pezzi Produzione interna Saldo import-export Consumo Autoapprovvigionamento (%) 99,1 101,6 101,3 Fonte: UNA - Unione Nazionale dell Avicoltura. In particolare nel 2004 il calo delle esportazioni ha interessato le sole uova in guscio, scese a un totale di 192 milioni dopo la crescita dell anno precedente (293 milioni di pezzi) che era stata favorita dalle epidemia di influenza aviare scoppiata in Olanda. Le importazione sono risultate in aumento relativamente agli acquisti di albume e di uova in guscio, che hanno sommato un totale di 182 milioni di pezzi, 12 milioni in più rispetto al volume importato nel 2003 (+7,3%). Il peggioramento in volume del saldo del commercio con l estero non ha intaccato la capacità di autoapprovvigionamento del comparto che si è mantenuta sopra il limite di autosufficienza. Rispetto all anno precedente le quotazioni delle uova da 63 a 73 grammi, pari 0,73 /kg, sono calate del 21%. La riduzione del 2004 è seguita ad un periodo di trend positivo culminato con il forte rialzo dei prezzi verificatosi nel La contrazione dei listini ha accomunato nel 2004 tutte le piazze europee anche per il ritorno sul mercato comunitario della produzione olandese, in forte recupero dal crollo subito l anno precedente. Il prezzo medio delle uova (categorie M e L) nella UE è infatti risultato in calo del 18%. In Italia la fase di progressiva discesa si è protratta anche per tutta la prima metà del A luglio di quest anno la media dei prezzi è stata pari a 0,68 /kg, il 9% in meno rispetto a quella dello stesso periodo del

8 COSTO DI PRODUZIONE DELLE UOVA IN EMILIA-ROMAGNA NOTA METODOLOGICA Il costo di produzione delle uova è stato calcolato utilizzando i dati tecnici ed economici rilevati presso 15 allevamenti operanti in Romagna con galline allevate in gabbia. La raccolta dei dati è stata fatta avvalendosi di un questionario, il quale ha permesso di mettere in evidenza tutti i costi sostenuti dagli allevatori e di descrivere i loro investimenti. I costi di produzione possono essere distinti, in base alla loro determinazione, in costi espliciti e in costi calcolati: i primi sono rappresentati da veri e propri esborsi monetari, i secondi comprendono interessi ed ammortamenti di natura contabile e sono stati calcolati in base ai seguenti criteri: il calcolo degli interessi sugli investimenti è stato fatto utilizzando il saggio del 2% sul 50% del loro valore a nuovo, gli interessi sull anticipazione dei costi sono stati quantificati utilizzando un saggio dell 1,9% per sei mesi di tempo. Il calcolo degli ammortamenti è stato fatto sul 50% del valore a nuovo degli investimenti, applicando l aliquota del 3% per i fabbricati e del 12% per le attrezzature. COSTO DI PRODUZIONE DELLE UOVA IN EMILIA-ROMAGNA Il costo di produzione per cento uova negli allevamenti operanti in Emilia-Romagna nel 2004 è stato di 7,13 (IVA compresa). Caratteristiche tecniche degli allevamenti del campione Caratteristiche Dati tecnici Peso medio uova (g) 64 Uova prodotte in un anno (migliaia) Presenza media galline (n.) Produttività media giornaliera per gallina (%) 82 Tecnica di allevamento In gabbie sovrapposte La voce che maggiormente incide sul costo di produzione delle uova è l alimentazione, con 3,60 /100 pezzi prodotti nel 2004, che rappresenta il 50,5% del totale. La seconda voce di costo è l acquisto delle pollastre, che è risultato di 1,93 /100 uova prodotte, pari al 27,1% del totale. Rispetto al 2003 il costo è incrementato del 3,6% a seguito dell andamento del prezzo dei mangimi e dei prodotti energetici. La redditività del settore nel 2004 è risultata negativa ed in forte regresso rispetto al Costo di produzione di 100 uova nel 2003 e nel 2004 Voci di costo /100 pz. % /100 pz. % Pollastre 1,92 27,8 1,93 27,1 Alimentazione 3,43 49,7 3,60 50,5 Lavoro 0,39 5,6 0,40 5,5 Spese energetiche 0,40 5,8 0,42 6,0 Veterinario + medicinali 0,03 0,5 0,03 0,5 Altri costi di gestione 0,24 3,7 0,26 3,6 Costi espliciti 6,41 93,1 6,64 93,2 Ammortamenti 0,29 4,1 0,30 4,2 Interessi 0,19 2,8 0,19 2,6 Costo totale 6,89 100,0 7,13 100,0 Redditività della produzione di uova ( ) /kg C.R.P.A. notizie Direttore Responsabile Adelfo Magnavacchi. Testi e realizzazione grafica di Kees De Roest, Eugenio Corradini, Claudio Montanari. Revisione testi di Magda Schiff. Stampa Tecnograf - Reggio Emilia. 8 Ogni riproduzione, integrale o parziale, deve essere autorizzata dal CRPA

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