Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari ed Ambientali

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1 Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari ed Ambientali Simone Ceccobelli

2 RISORSE AVICOLE BIODIVERSITA l'insieme di tutti gli organismi viventi nelle loro diverse forme, e dei rispettivi ecosistemi. Essa comprende l'intera variabilità biologica: di geni, specie, habitat ed ecosistemi. Le risorse genetiche sono considerate la componente determinante della biodiversità all'interno di una singola specie. Il pollo rappresenta un importante categoria nell ambito degli animali di allevamento. Quattro sono le specie attualmente viventi del genere Gallus, da cui discende il pollo domestico: RED JUNGLEFOWL LA FAYETTE S JUNGLEFOWL GRAY JUNGLEFOWL GREEN JUNGLEFOWL 02

3 RISORSE AVICOLE L'uso globale di animali altamente produttivi ha portato alla progressiva erosione della diversità genetica. Il pollo quale risorse genetica è il più a rischio. Il sequenziamento genomico del pollo ha evidenziato che le linee commerciali hanno perso il 90% dei loro geni in rapporto ai polli autoctoni. La ridotta variabilità genetica di questi ceppi riduce la possibilità di adattamento a nuovi scenari. Secondo i rapporti nazionali FAO, solo il 15% dei Paesi hanno programmi di conservazione. Nella specie avicola gli schemi di selezione in situ sono particolarmente importanti. 03

4 RISORSE AVICOLE L Europa ha il più alto numero di razze autoctone avicole, seguito da Asia, Africa e America Latina. Quaranta razze di pollo sono ad oggi dichiarate estinte, 34 delle quali in Europa. 04

5 RISORSE AVICOLE: la situazione in Italia In Italia, il numero delle razze di pollo autoctone e la loro attuale situazione è critica. Zanon e Sabbioni (2001) hanno riportato la presenza in Italia, negli ultimi 50 anni, di 90 razze di pollame rurale: 61.0% di queste razze sono estinte, il 13% sono in pericolo, e solo il 7% è coinvolto in programmi di conservazione. Le informazioni sulla diversità genetica sono importanti per ottimizzare sia le strategie di conservazione che di utilizzo in ambito zootecnico. I marcatori molecolari sono indispensabili per determinare la variabilità genetica. Negli studi di diversità genetica, i marcatori più usati sono SNP, microsatelliti e mtdna. 05

6 OGGETTO DI STUDIO: POPOLAZIONE ATRIANA Campioni di sangue sono stati raccolti da: (30 ANCONA, 30 LIVORNO, 30 VALDARNESE, 60 BROILER e 30 ATRIANA). VALDARNESE ANCONA LIVORNO ATRIANA 06

7 DNA è stato estratto con un Kit commerciale. Analisi qualitativa Analisi quantitativa 25 marcatori microsatelliti sono stati scelti sulla base della loro posizione nel genoma avicolo. Tali marcatori sono stati usati in precedenza in un progetto Europeo di caratterizzazione genetica avicola (AVIANDIV project). 07

8 Le analisi sono state condotte con un sequenziatore automatico e i risultati sono stati sottoposti ad analisi statistica al fine di determinare i sequenti parametri: ETEROZIGOSITA ATTESA E OSSERVATA definisce la frazione di genotipi eterozigoti attesa, se si è nelle condizioni di equilibrio di Hardy-Weinberg, ossia la probabilità che le due varianti alleliche di un locus siano diverse se estratte casualmente. la frazione di individui eterozigoti osservati nel campione totale. 08

9 NUMERO DI ALLELI PRIVATI DISTANZE GENETICHE INDIVIDUALI VALORE DI F IS ANALISI FATTORIALE DI CORRISPONDENZA 09

10 PARAMETRI DI VARIABILITA GENETICA POPOLAZIONE ETEROZIGOSITA ATTESA ETEROZIGOSITA OSSERVATA ALLELI PRIVATI F IS ATRIANA 0,46 0,46 5-0,01008* LIVORNESE 0,45 0,40 4 0,10920 * VALDARNESE 0,53 0,53 8 0,00006 ANCONA 0,48 0,39 6 0,19244* BROILER A 0,57 0,58 3-0,01089 BROILER B 0,53 0,52 3 0,02873 *: significativamente diverso da zero (P<0,05) 10

11 Cluster ben definito, seppur presentando un individuo incluso nel gruppo ascrivibile alla razza Livornese

12 Il campione studiato si ritrova in una posizione prossima alla razza Livornese e alle due linee di broiler. Pattern genetico ben definito, con una propria identità. 12

13 COEFFICIENTI DI F ST Grado di segmentazione e separazione ANCONA LIVORNO VALDARNESE BROILER A BROILER B ATRIANA 0,305 0,282 0,268 0,244 0,270 13

14 Questo studio molecolare ha permesso di valutare, oltre alla distanza genetica della popolazione avicola Atriana da altri 4 tipi genetici diffusi in allevamento in Italia, il grado di eterozigosità e il livello di consanguineità in funzione della possibile organizzazione di piani di accoppiamento. In ragione di ciò, è possibile affermare con una certa sicurezza che il nucleo considerato rappresenta un gruppo di animali ben distinto dai restanti gruppi analizzati. 14

15 Inoltre, l analisi genotipica ha evidenziato un lieve eccesso di eterozigoti. Pertanto siamo in presenza di un buon nucleo di possibili riproduttori da cui partire per effettuare accoppiamenti mirati al fine di salvaguardare tale popolazione. Tuttavia, il basso numero di riproduttore disponibili e il rischio di andare incontro ad uno stato di omozigosi, andrebbe valutato, al fine di non incorrere nei possibili effetti indesiderati conseguenti al fenomeno della consanguineità. 15

16 Dr.ssa Cecilia Mugnai Facoltà di Bioscienze e Tecnologie Agro-Alimentari Università degli Studi di Teramo Riserva Naturale Regionale Calanchi di Atri

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