Facoltà di Ingegneria. prof. Sergio Mascheretti
|
|
- Chiara Rossini
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO Sistemi i di controllo di gestione prof. Sergio Mascheretti ESERCIZI SUL DIRECT COSTING SCG-E01 Pagina 0 di 47
2 ESERCIZIO 1 TESTO La società Bruco S.p.A. produce tre tipi di bambole: Angela (destinata al canale di vendita grande distribuzione) Marta (destinata al canale di vendita negozi specializzati) Giulia (destinata ai collezionisti). Il maggior cliente della Bruco S.p.A. chiede su tutti e tre i prodotti uno sconto incondizionato i del 35% sul prezzo attuale. Questo sconto varrà solamente per il prossimo ordine di: 25 bambole Angela; 50 bambole Marta; 10 bambole Giulia. I dati relativi ai tre prodotti sono elencati nella seguente tabella: PRODOTTO Angela Marta Giulia Prezzo unitario ( ) 25,00 50,00 100,00 Materie prime (kg) 1,000 1,000 1,000 Materie prime (prezzo al kg) 10,00 20,00 30,00 Lavorazioni esterne x verniciature (costo al pezzo) 2,5 5,0 3,0 Per ogni prodotto, inoltre, vengono pagate agli agenti provvigioni pari al 3% del prezzo di vendita. Pagina 1 di 47
3 ESERCIZIO 1 TESTO Domande: Sapendo che esiste it la capacità produttiva per accettare questo ordine, decidere se accettarlo o meno. Se l imprenditore accetta l ordine, quale è il reddito operativo incrementale? Pagina 2 di 47
4 ESERCIZIO 1 Per decidere se accettare o meno l ordine, bisogna verificare che il margine di contribuzione di ciascun prodotto sia positivo. Il margine di contribuzione unitario si calcola sottraendo dal prezzo di vendita tutti i costi variabili. Secondo le informazioni date, il cliente richiede uno sconto sul prezzo di vendita pari al 35%. Pertanto: Prezzo scontato = prezzo di vendita x (1-0,35) Prezzo Angela = 25,00 x (1-0,35) = 16,25 Prezzo Marta = 50,00 x (1-0,35) = 32,5 Prezzo Giulia = 100,00 x (1-0,35) = 65 Pagina 3 di 47
5 ESERCIZIO 1 I costi variabili sono dati dalla somma del costo delle materie prime, delle lavorazioni esterne e delle provvigioni riconosciute agli agenti. Il costo delle materie prime si calcola moltiplicando il prezzo al kg per l utilizzo unitario (quantità di materia prima necessaria per produrre una bambola): Costo materia prima Angela = 1,000 x 10,00 = 10,00 Marta = 1,000 x 20,00 = 20,00 Giulia = 1,000 x 30,00 = 30,00 Le lavorazioni esterne per verniciatura sono pari a 2,5 al pezzo per Angela, 5 per Marta e 3 per Giulia. Le provvigioni sono pari al 3% del prezzo di vendita: Angela = 16,25 x 3% = 0,49 Marta = 32,50 x 3% = 0,98 Giulia = 65,00 x 3% = 1,95 Pagina 4 di 47
6 ESERCIZIO 1 Il margine di contribuzione di ciascun prodotto è, quindi, così calcolato: Angela Marta Giulia Prezzo unitario 16,25 100,00% 32,50 100,00% 65,00 100,00% Materie prime 10,00 61,54% 20,00 61,54% 30,00 46,15% Lavorazioni esterne 2,50 15,38% 5,00 15,38% 3,00 4,62% Provvigioni i i 049 0,49 3,00% 098 0,98 300% 3,00% 19 1,95 300% 3,00% Totale Costi Variabili 12,99 79,92% 25,98 79,92% 34,95 53,77% Margine di Contribuzione 3,26 20,08% 6,53 20,08% 30,05 46,23% Pagina 5 di 47
7 ESERCIZIO 1 Poiché il margine di contribuzione di ciascun prodotto è positivo e la capacità produttiva disponibile è sufficiente a coprire tutta la produzione, all imprenditore conviene accettare l ordine. In tal caso, il reddito operativo incrementale è dato dalla somma del reddito operativo di ciascun prodotto. Quest ultimo si calcola moltiplicando il margine di contribuzione unitario per il numero di pezzi venduti: Reddito operativo Angela = 3,26 x 25 = 81,56 Marta = 6,53 x 50 = 326,25 Giulia = 30,05 x 10 = 300,50 Reddito operativo totale = 81, , ,50 = 708,31 Pagina 6 di 47
8 ESERCIZIO 2 TESTO La società LavMec S.r.l. effettua lavorazioni meccaniche di alta precisione e produce quattro specifici prodotti. I dati relativi ai quattro prodotti sono elencati nella seguente tabella: PRODOTTO Prodotto 1 Prodotto 2 Prodotto 3 Prodotto 4 Prezzo unitario ( ) 40, ,00 15, ,00 Materie prime (kg) 3,00 2,20 0,80 0,25 Materie prime ( /kg) 4,00 4,00 3,00 2,00 Lavorazioni esterne ( ) 240 2, , , ,50 Costi di trasporto ( ) 1,20 0,72 0,80 0,60 Vengono corrisposte provvigioni agli agenti pari al 6% del prezzo di vendita per il prodotto 1 e pari al 4% del prezzo per tutti gli altri prodotti. Le quantità previste di vendita ed il tempo di ciclo, per ogni prodotto, sono descritte nella seguente tabella: PRODOTTO Prodotto 1 Prodotto 2 Prodotto 3 Prodotto 4 Tempo ciclo (ore) 1,25 1,00 0,40 0,05 Quantità Pagina 7 di 47
9 ESERCIZIO 2 TESTO Domande 1.Calcolare il margine di contribuzione di I livello per ogni prodotto. 2.Sapendo che il direttore di produzione ha a disposizione ore di capacità produttiva, definire quale è la sequenza di produzione che massimizza il reddito operativo e le quantità di ciascun prodotto che è possibile produrre. Pagina 8 di 47
10 ESERCIZIO 2 Il margine di contribuzione di I livello si trova sottraendo dai ricavi unitari tutti i costi variabili relativi a ciascun prodotto: questi ultimi sono rappresentati dal costo delle materie prime, dalle lavorazioni esterne, dai costi di trasporto e dalle provvigioni. Il costo delle materie prime si ottiene moltiplicando il prezzo al Kg per l utilizzo unitario (che corrisponde ai kg necessari per produrre un unità di prodotto): Costo delle materie prime Prodotto 1 = 4,00 x 3,00 = 12,00 Prodotto 2 = 400x 4, ,20 = 880 8,80 Prodotto 3 = 3,00 x 0,80 = 2,40 Prodotto 4 = 2,00 x 0,3 = 0,50 Pagina 9 di 47
11 ESERCIZIO 2 Le lavorazioni esterne e i costi di trasporto sono rispettivamente pari a: Lavorazioni esterne Costi di trasporto Prodotto 1 = 2,40 Prodotto 1 = 1,20 Prodotto 2 = 120 1,20 Prodotto 2 = 072 0,72 Prodotto 3 = 2,00 Prodotto 3 = 0,80 Prodotto 4 = 1,50 Prodotto 4 = 0,60 Le provvigioni si calcolano moltiplicando il prezzo di vendita per le percentuali fornite dal testo: Provvigioni Prodotto 1 = 40,00 x 6% = 2,40 Prodotto 2 = 32,00 x 4% = 1,28 Prodotto 3 = 15,00 x 4% = 0,60 Prodotto 4 = 5,00 x 4% = 0,20 Pagina 10 di 47
12 ESERCIZIO 2 Il margine di contribuzione unitario di primo grado è, quindi, pari a: Prodotto 1 Prodotto 2 Prodotto 3 Prodotto 4 Prezzo unitario 40,00 100,00% 32,00 100,00% 15,00 100,00% 5,00 100,00% Materie prime 12,00 30,00% 8,80 27,50% 2,40 16,00% 0,50 10,00% Lavorazioni esterne 2,40 6,00% 1,20 3,75% 2,00 13,33% 1,50 30,00% Provvigioni 2,40 6,00% 1,28 4,00% 0,60 4,00% 0,20 4,00% Costi di trasporto 1,20 3,00% 0,72 2,25% 0,80 5,33% 0,60 12,00% Totale Costi Variabili 18,00 45,00% 12,00 37,50% 5,80 38,67% 2,80 56,00% Margine di Contribuzione 22,00 55,00% 20,00 62,50% 9,20 61,33% 2,20 44,00% Dalla tabella emerge che i prodotti con un margine di contribuzione superiore sono in sequenza: il prodotto 1, il prodotto 2, il prodotto 3 e il prodotto 4. Pagina 11 di 47
13 ESERCIZIO 2 Occorre ora verificare se è possibile produrre le quantità indicate nel testo con la capacità produttiva a disposizione. Le ore di produzione necessarie per produrre i quattro prodotti sono date dalle quantità da produrre per il tempo ciclo: Prodotto 1 = 500 x 1,25 = 625 Prodotto 2 = 500 x 1 = 500 Prodotto 3 = x 04 0,4 = 400 Prodotto 4 = x 0,05 = 100 Pertanto le ore totali necessarie per produrre i quattro prodotti sono pari a Ci si trova quindi in presenza di limitata capacità produttiva. Pagina 12 di 47
14 ESERCIZIO 2 Per stabilire la sequenza di produzione occorre perciò calcolare il margine di contribuzione su fattore scarso. Poiché per la produzione dei quattro prodotti sono necessarie 1,25 ore per il prodotto 1, 1 ora per il prodotto 2, 0,40 ore per il prodotto 3 e 0,05 ore per il prodotto 4, il margine di contribuzione su fattore scarso è dato da: Prodotto 1 = 22,00 1,25 = 17,60 Prodotto 2 = 20,00 1,00 = 20,00 Prodotto 3 = 9,20 0,40 = 23,00 Prodotto 4 = 2, ,05 = 44,00 Pagina 13 di 47
15 ESERCIZIO 2 La sequenza di produzione che massimizza il reddito operativo risulta invertita rispetto a quella precedentemente calcolata e quindi: 1 Prodotto 4 2 Prodotto 3 3 Prodotto 2 4 Prodotto 1 Poiché la capacità produttiva massima è pari a ore, si producono in sequenza le quantità fino ad esaurimento della capacità produttiva massima. È possibile, quindi, produrre tutte le quantità indicate per i prodotti 4, 3 e 2 (ore totali utilizzate 1.000), mentre per la produzione del prodotto 1 si possono utilizzare solo le 500 ore rimanenti. Pagina 14 di 47
16 ESERCIZIO 2 La quantità da produrre del prodotto 1 si ottiene dividendo le ore di produzione massime utilizzabili (500) per il tempo ciclo (1,25): h produzione massime 500 = = 400 tempo ciclo 1,25 In sintesi: Prodotto H produzione Quantità Prodotto Prodotto Prodotto Prodotto Totale Pagina 15 di 47
17 ESERCIZIO 3 TESTO L impresa Coffe Break S.p.A. si articola in due divisioni ognuna delle quali opera in un settore differente. L impresa, infatti, produce due tipologie di prodotti: le macchine per caffè domestiche e le macchine per caffè professionali. Il prospetto di costi e ricavi (Euro) per l anno 2004 è il seguente: Macchine Macchine domestiche professionali Ricavi unitari di vendita 210,00 580,00 Materie prime (x unità di prodotto) 60,00 80,00 Manodopera diretta (x unità di prodotto) 75,00 92,00 Provvigioni (x unità di prodotto) 15,00 48,00 Ammortamenti impianti e macchinari , ,00 Stipendi , ,00 Costi di ricerca e sviluppo , ,00 Ammortamento fabbricato ,00 Spese generali ,00 I costi fissi relativi agli ammortamenti impianti e macchinari, agli stipendi e ai costi di ricerca e sviluppo sono specifici di ogni prodotto, mentre l ammortamento del fabbricato e le spese generali sono comuni alle due produzioni. Pagina 16 di 47
18 ESERCIZIO 3 TESTO Domande: Sulla base delle informazioni presenti nella tabella, si determini: 1. quante macchine per caffè domestiche e quante macchine per caffè professionali si devono vendere per raggiungere il pareggio economico in ogni divisione; 2. il risultato economico di periodo, supponendo un volume di vendita pari a per le macchine domestiche e pari a per le macchine professionali; 3. quale prodotto conviene produrre per primo in presenza di limitata capacità produttiva relativa alle ore macchina, sapendo che sono necessarie 1,5 ore macchina per produrre una macchina domestica e 10 ore macchina per una macchina professionale (ipotizzando che, a seguito di una riorganizzazione aziendale e dell accorpamento delle due divisioni, si utilizzi il medesimo impianto per la produzione delle due tipologie di macchine per caffè). Pagina 17 di 47
19 ESERCIZIO 3 1. Per rispondere al primo quesito occorre avvalersi dell analisi costi/volumi/risultati, determinando il punto di pareggio relativo ad ogni divisione. Occorre quindi utilizzare l equazione del break-even point in un accezione particolare, in quanto al numeratore non vanno considerati tutti i costi fissi d impresa impresa, ma solo quelli specifici relativi alla singola divisione: Quantità di pareggio costi fissi specifici alla divisione costi fissi specifici alla divisione = = ricavo unitario - costo variabile unitario margine di contribuzione unitario Si determinano quindi i costi fissi specifici relativi a ciascuna divisione: Macchine domestiche Macchine professionali Ammortamenti impianti e macchinari , ,00 Stipendi , ,00 Costi di ricerca e sviluppo , ,00 Costi fissi specifici , ,00 Pagina 18 di 47
20 ESERCIZIO 3 Il margine di contribuzione unitario di primo grado si trova sottraendo dai ricavi unitari tutti i costi variabili unitari (materie prime, manodopera diretta e provvigioni): Macchine domestiche Macchine professionali Ricavo unitario 210,00 580,00 Materie prime 60, ,0000 Manodopera 75,00 92,00 Provvigioni 15,00 48,00 Tot. costi variabili ab unitari 150,00 220,00 Margine di contribuzione (unitario) 60,00 360,00 Pagina 19 di 47
21 ESERCIZIO 3 L ultimo passaggio consiste nell applicare la formula di break-even point per ogni prodotto: macchine domestiche costi fissi specifici alla divisione ,00 Quantità di pareggio = = margine di contribuzione unitario 60,00 macchine professionali costi fissi specifici alla divisione ,00 Quantità di pareggio = = margine di contribuzione unitario 360,00 = = Pertanto, affinché ogni divisione raggiunga il punto di pareggio (ovvero riesca a coprire tutti i costi che le sono specifici) occorre che si vendano macchine per caffè domestiche e macchine per caffè professionali. Pagina 20 di 47
22 ESERCIZIO 3 2. Per calcolare il risultato economico di periodo occorre: a) calcolare il margine di contribuzione totale di ogni prodotto (margine di contribuzione unitario*volume di vendita): macchine domestiche Margine di contribuzione totale = 60,00 x = ,00 macchine professionali Margine di contribuzione totale = 360,00 x = ,00 b) sottrarre dal margine di contribuzione così calcolato i costi fissi specifici di ciascun prodotto. Si ottiene così il secondo margine di contribuzione: macchine domestiche 2 margine di contribuzione = , ,00 = ,00 macchine professionali 2 margine di contribuzione = , ,00 = ,00 Pagina 21 di 47
23 ESERCIZIO 3 c) sommare i due margini di contribuzione di secondo livello: totale margini di contribuzione = , , = ,00 d) sottrarre dal totale margini di contribuzione i costi fissi comuni alle due produzioni (ammortamento fabbricato e spese generali): risultato economico = , ,00 = ,00 In sintesi: Macchine Macchine domestiche professionali 1 Margine di contribuzione , ,00 Costi fissi specifici , ,00 2 Margine di contribuzione , , Totale margini di contribuzione ,00 Costi fissi comuni ,00 Risultato economico ,00 Pagina 22 di 47
24 ESERCIZIO 3 3. In presenza di limitata capacità produttiva, per sapere quale prodotto conviene produrre per primo, occorre calcolare il margine di contribuzione su fattore scarso (ore macchinario). Poiché per produrre una macchina per caffè domestica sono necessarie 1,5 ore macchina e per produrre una macchina per caffè professionale sono necessarie 10 ore macchina, il numero di prodotti per ora è pari a: macchine domestiche n prodotti per ora numero prodotti 1 = = h 15 1,5 = 0,67 macchine professionali n prodotti per ora numero prodotti 1 = = h 10 = 0,10 Pagina 23 di 47
25 ESERCIZIO 3 Pertanto il margine di contribuzione per ora di fattore scarso si ottiene moltiplicando il margine di contribuzione unitario per il numero di prodotti all ora: macchine domestiche Margine di contribuzione per ora di fattore scarso = 60,00 x 0,67 = 40 macchine professionali Margine di contribuzione per ora di fattore scarso = 360,00 x 0,10 = 36 In conclusione, conviene produrre per prime le macchine per caffè domestiche perché, in presenza di un vincolo produttivo dato dalle ore macchinario, permettono di ottenere un più elevato margine rispetto alla risorsa scarsa. Pagina 24 di 47
26 ESERCIZIO 4 TESTO I dati relativi alla produzione annua di yogurt naturale da parte di una cooperativa agricola sono i seguenti: Litri di latte lavorati Costo latte al litro 0,4 Ammortamento serbatoi fermentazione ,00 Manodopera ,00 In media occorrono 1,5 litri di latte per ottenere 1 kg di yogurt. Lo yogurt naturale ottenuto viene confezionato in vasetti da 0,25 kg, che costano 0,075 l uno. Il prezzo di vendita di un vasetto è di 1,50. Il direttore deve valutare la convenienza alla destinazione per la produzione di yogurt alla frutta della metà del latte annualmente acquistato; il processo produttivo rimarrebbe inalterato fino all ottenimento dello yogurt naturale, quindi si aggiungerebbe un composto di frutta che consentirebbe di ottenere 1,2 kg di yogurt alla frutta per ogni kg di yogurt naturale. Pagina 25 di 47
27 ESERCIZIO 4 TESTO Inoltre vengono stimati i costi seguenti: Canone leasing per nuovo impianto di miscelazione ,00 Supervisione miscelazione (nuovo personale) ,00 Composto di frutta ,00 Il prezzo di vendita per lo yogurt alla frutta è di 1,75 a vasetto. Domande: Si richiede: 1. il costo unitario di un vasetto di yogurt naturale; 2. l analisi di convenienza economica dell ipotesi di introduzione della linea di yogurt alla frutta. Pagina 26 di 47
28 ESERCIZIO 4 1. Prima di tuttott occorre determinare i kg di yogurt prodotti: ,5 = In relativo numero di vasetti è pari a: = ,25 Il costo è: x 0, = Il costo totale del latte utilizzato è: x 0,40 = Pagina 27 di 47
29 ESERCIZIO 4 Possiamo ora calcolare l il costo totalet sostenuto t per produrre lo yogurt naturale: Vasetti Ammortamento serbatoio fermentazione ,00 Manodopera ,00 Latte Costo totale yogurt naturale Il costo di un vasetto di yogurt naturale è pari a: =0, Pagina 28 di 47
30 ESERCIZIO 4 2. Procediamo con la determinazione delle quantità di kg di yogurt naturale che è utilizzato per la produzione di quello alla frutta: = kg L'aggiunta del composto alla frutta incrementa la quantità di prodotto ottenibile, per cui la quantità (kg) di yogurt alla frutta sarà: x 12 1,2 = kg Occorre calcolare anche il numero di vasetti derivante dalla nuova ipotesi di produzione: yogurt alla frutta: yogurt naturale: , ,25 = = Totale vasetti: Pagina 29 di 47
31 ESERCIZIO 4 Per decidere se risulta conveniente produrre lo yogurt alla frutta, è possibile effettuare un'analisi differenziale. A tal fine si considerano solo i costi ed i ricavi rilevanti, cioè non comuni alle due alternative e quindi in grado di incidere sull'entità del risultato finale. Analisi differenziale Valori Tipo di yogurt Yogurt naturale Yogurt frutta Differenza Ricavi (1,50 x ) 000) (1,75 x ) 000) Costi Canone leasing Supervisione miscelazione Composto frutta Vasetti (0,075 x ) (0,075 x ) totale Risultato differenziale La maggior entità dei ricavi differenziali rispetto ai costi determina un risultato differenziale positivo, quindi è conveniente introdurre la linea di yogurt alla frutta. Pagina 30 di 47
32 ESERCIZIO 5 TESTO La Catering srl è un impresa di catering specializzata in tre tipologie di servizi: Fiere: offre alle aziende che espongono in fiera servizi i di open bar e ristorazione; i Business: organizza i meeting break e le cene di lavoro; Cerimonie: allestisce il servizio di catering presso i luoghi scelti dai clienti per festeggiare particolari eventi. La società è costituita da 50 camerieri che si occupano del servizio e 25 addetti alla preparazione dei pasti. In particolare, due cuochi sono preposti alla preparazione di 4 dolci compresi nel Menù Cerimonie che prevede un ampia scelta di specialità gastronomiche. I dati dei quattro dolci sono riportati ti nella seguente tabella: DOLCI Torta Mimosa Crostata alla frutta Tiramisù Créme caramel Prezzo unitario ( ) 30,00 25,00 20,00 5,00 Materie prime (kg) 0,80 0,70 0,70 0,50 Materie prime ( /kg) 3,50 3,30 3,20 1,20 Energia (kw) 0,80 0,50 0,40 0,10 Costi per imballi ( ) 0,25 0,25 0,10 0,30 Costi di trasporto ( ) 0,50 0,50 0,20 0,20 Pagina 31 di 47
33 ESERCIZIO 5 TESTO Il costo dell energia è pari a 5,00 euro per Kw consumato. Le quantità previste di vendita per il 2010 ed il tempo di ciclo (espresso in ore di preparazione) per ogni dolce sono descritte nella seguente tabella: DOLCI Torta Mimosa Crostata alla frutta Tiramisù Créme caramel Tempo ciclo (ore uomo) 0,90 0,75 0,50 0,40 Quantità Domande 1. Calcolare il margine di contribuzione di 1 livello per ogni dolce 2. Sapendo che sono disponibili ore di capacità produttiva, definire quale è la sequenza di produzione che massimizza il reddito operativo e le quantità di ciascun piatto che è possibile produrre Pagina 32 di 47
34 ESERCIZIO 5 Il margine di contribuzione di 1 livello si trova sottraendo dai ricavi unitari tutti i costi variabili relativi a ciascun dolce: questi ultimi sono rappresentati dal costo delle materie prime, dal costo per energia, dai costi di imballi e trasporti. Il costo delle materie prime si ottiene moltiplicando il prezzo al kg per l utilizzo unitario (che corrisponde ai kg necessari per produrre un unità di prodotto): Costo delle materie prime Torta Mimosa = 3,50 x 0,80 = 2,80 Crostata alla frutta = 3,30 x 0,70 = 2,31 Tiramisù = 3,20 x 0,70 = 2,24 Créme caramel = 1,20 x 0,50 = 0,60 Pagina 33 di 47
35 ESERCIZIO 5 Il costo per energia è dato dal costo al kw per i kw necessari per la preparazione dei dolci: Energia Torta Mimosa = 080 0,80 x 500 5,00 = 400 4,00 Crostata alla frutta = 0,50 x 5,00 = 2,50 Tiramisù = 0,40 x 5,00 = 2,00 Créme caramel = 0,10 x 5,00 = 0,50 I costi degli imballi e i costi di trasporto sono forniti e sono rispettivamente pari a: Costi per imballi Torta Mimosa = 0,25 Crostata alla frutta = 0,25 Tiramisù i = 010 0,10 Créme caramel = 0,30 Costi di trasporto Torta Mimosa = 0,50 Crostata alla frutta = 0,50 Tiramisù i = 020 0,20 Créme caramel = 0,20 Pagina 34 di 47
36 ESERCIZIO 5 Il margine di contribuzione unitario di primo grado è, quindi, pari a: Torta Mimosa Crostata alla frutta Tiramisù Créme caramel Prezzo unitario 100,00% 30,00 25,00 100,00% 20,00 100,00% 5,00 100,00 % Materie prime 2,80 9,33% 2,31 9,24% 2,24 11,20% 0,60 12,00% Energia 400 4,00 13,33% 33% 250 2,50 10,00% 00% 200 2,00 10,00% 00% 050 0,50 10,00% 00% Costi per imballi 0,25 0,83% 0,25 1,00% 0,10 0,50% 0,30 6,00% Costi di trasporto 0,50 1,67% 0,50 2,00% 0,20 1,00% 0,20 4,00% Totale Costi Variabili 7,55 25,17% 5,56 22,24% 4,54 22,70% 1,60 32,00% MdC di I livello 22,45 74,83% 19,44 77,76% 15,46 77,30% 3,40 68,00% Dalla tabella emerge che i dolci con margine di contribuzione superiore sono in sequenza: la Torta Mimosa, la Crostata alla frutta, il Tiramisù e la Crème Caramel. Pagina 35 di 47
37 ESERCIZIO 5 Occorre ora verificare se è possibile produrre le quantità indicate nel testo con la capacità produttiva a disposizione. Le ore necessarie per la preparazione dei quattro dolci sono date dalle quantità da produrre per il tempo di ciclo: Torta Mimosa = 400 x 0,90= 360,00h Crostata alla frutta = 800 x 0,75= 600,00h Tiramisù = x 050= 0,50= 1.000,00h 00h Créme caramel = x 0,40= 1.600,00h Pertanto le ore totali necessarie per preparare i quattro dolci sono pari a Poiché le ore a disposizione sono 2.600, ci si trova in presenza di limitata capacità produttiva. Pagina 36 di 47
38 ESERCIZIO 5 Per stabilire la sequenza di produzione occorre perciò calcolare il margine di contribuzione su fattore scarso. Poiché per la preparazione dei quattro dolci sono necessarie 0,90 ore per la Torta Mimosa, 0,75 ore per la Crostata alla frutta, 0,5 ore per il Tiramisù e 0,40 per la Crème Caramel, il margine di contribuzione su fattore scarso è dato da: Torta Mimosa = Crostata alla frutta = Tiramisù = Créme caramel = 22,45 0,90 19,44 0,75 15,46 0,50 3, ,40 = 24,94 = 25,92 = 30,92 = 8,50 Pagina 37 di 47
39 ESERCIZIO 5 La sequenza di produzione che massimizza il reddito operativo risulta: 1 Tiramisù 2 Crostata alla frutta 3 Torta Mimosa 4 Créme caramel Poiché la capacità produttiva massima è pari a ore, si producono in sequenza le quantità fino ad esaurimento della capacità produttiva massima. E possibile, quindi, preparare tutte le quantità indicate per i dolci Tiramisù, Crostata alla frutta e Torta Mimosa (ore utilizzate1.960), mentre per la produzione del Crème Caramel si ottiene dividendo le ore di produzione massime utilizzabili (640) per il tempo di ciclo (0,4): h produzione massime 640 = = tempo ciclo 0,40 Pagina 38 di 47
40 ESERCIZIO 6 TESTO La società Plastic Box spa si occupa di stampaggio materie plastiche e realizza custodie per CD audio e video, sottovasi e cassette per frutta e verdura. La produzione annua di custodie per CD è pari a unità. Nella tabella seguente si riportano i costi di produzione delle custodie che vengono vendute ad un prezzo unitario di 0,50 : Voci di costo Costi totali Materia prima (plastica) MOD Ammortamento presse Ammortamento stampi Energia Stipendio capo reparto Costo totale di produzione Un terzista di fiducia dislocato nella stessa area industriale dell azienda si propone per effettuare la stessa produzione annua di Plastic Box ad un prezzo unitario di 0,31 euro. Pagina 39 di 47
41 ESERCIZIO 6 TESTO Determinare: 1. il costo unitario di produzione attuale; 2. la corretta scelta di Make or Buy a fronte della proposta avanzata dal terzista di fiducia, considerando che la capacità produttiva non è satura e che il capo reparto, in ipotesi di sospensione della produzione, potrebbe essere utilizzato in un altro reparto. 3. la corretta scelta di Make or Buy considerando che l eventuale chiusura della produzione sopra descritta consentirebbe lo spostamento dell intero personale (capo reparto compreso) e la conversione delle presse utilizzate al reparto di produzione del prodotto cassette per frutta e verdura, per il quale si prevede un aumento del 50% delle vendite. Il business delle cassette per frutta e verdura presenta la seguente struttura di costi e ricavi: Cassette per frutta e verdura ( quantità) Complessivi Unitari Ricavi ,00 Materia prima (plastica) ,80 Manodopera diretta ,90 Energia ,20 Stipendi capi reparto ,25 Totale Costi Variabili ,15 Pagina 40 di 47
42 ESERCIZIO 6 1. Il costo unitario di produzione si determina dividendo i costi diretti per le quantità prodotte. Voci di costo Costo unitario Materia prima (plastica) 0,10 MOD 0,12 Energia 0,03 Ammortamento t presse 004 0,04 Ammortamento stampi 0,01 Stipendio capo reparto 0,05 Costo totale di produzione 0,35 Pagina 41 di 47
43 ESERCIZIO 6 2. Per la prima decisione di "Make or Buy" mi affido all'analisi del 1 Margine di contribuzione (dato dalla differenza tra ricavi totali e costi variabili di produzione). Produrre Acquistare Prezzo di vendita Materia prima (plastica) Manodopera diretta Energia Stipendio capo reparto Costo d'acquisto Costo variabile totale MDC Dall'analisi del I margine di contribuzione emerge che non è conveniete affidare la produzione al terzista in quanto si otterrebbe un margine inferiore di Pagina 42 di 47
44 ESERCIZIO 6 Qtà Complessivi Unitari Complessivi Unitari Ricavi , ,00 Materia prima (plastica) , ,80 Manodopera diretta , ,00 Energia , ,20 Stipendi capi reparto , ,33 Totale Costi Variabili , ,33 1 MDC , ,67 In questa ipotesi la scelta di "Make or Buy" si ribalta a favore dell'acquisto dal terzista: infatti, l aumento della produzione e vendita delle cassette per frutta e verdura permette di ottenere un aumento del margine di contribuzione di tale business di che, sommato alla riduzione del margine di contribuzione dovuto all acquisto dal terzista delle custodie per cd (pari a ), comporta un aumento totale del margine di contribuzione di Pagina 43 di 47
45 ESERCIZIO 7 TESTO La Fluortools spa, azienda che realizza una sola lavorazione specifica in materiale composito sta affrontando un periodo di recessione e si trova con molte strutture produttive inattive. Il suo maggior cliente, Domestic Target spa, leader nella produzione e distribuzione di elettrodomestici, richiede una fornitura di guarnizioni per forni a microonde per un quantitativo pari a unità per le quali è disposta a pagare 0,60 euro l unità. Fluortools spa sa che in caso di accettazione dell ordine i suoi costi variabili sarebbero di 0,70 euro per unità prodotta, ma i suoi costi fissi, che ad oggi pesano circa 1,2 euro per unità prodotta, avrebbero la possibilità di essere distribuiti su un volume di produzione doppio rispetto all attuale. Il presidente della Fluortools spa è intenzionato ad accettare, in quanto secondo lui è chiaro che si avrà una perdita di 0,10 euro per unità prodotta, compensata però dal fatto che i costi fissi perderanno incidenza per 0,60 euro l unità con un guadagno Pagina 44 di 47
46 ESERCIZIO 7 TESTO Complessivo finale di 0,5 euro l unità. Si supponga che ad oggi l azienda abbia fatturato euro a fronte della vendita di unità di prodotto, con costi variabili pari a euro e costi fissi per euro. Le ragioni del presidente sono condivisibili? Motivare la risposta. Pagina 45 di 47
47 ESERCIZIO 7 Il primo passaggio è la determinazione del reddito operativo unitario e totale generato fin ora dall azienda. Situazione attuale Unità Totale Ricavi 2, Costi variabili 0, Margine di contribuzione 1, Costi fissi 1, Reddito operativo 0, Pagina 46 di 47
48 ESERCIZIO 7 Il secondo passaggio è verificare attraverso un analisi differenziale se l assunzione del presidente dell azienda che l accettazione dell ordine proposto migliori realmente il reddito operativo aziendale: Analisi diffrenziale Ordine Differenza Ricavi Costi variabili Margine di contribuzione i Costi fissi 0 Reddito operativo Il ragionamento del presidente non è assolutamente corretto, l unitarizzazione dei costi fissi è fuorviante. Nei processi decisionali è importante verificare la scelta attraverso i costi totali. Pagina 47 di 47
FASHION&BIJOU SRL (COSTI/VOLUMI/RISULTATI + BEP)
FASHION&BIJOU SRL (COSTI/VOLUMI/RISULTATI + BEP) SOLUZIONE a) Per rispondere al primo quesito occorre avvalersi dell analisi costi/volumi/risultati, determinando il punto di pareggio relativo ad ogni divisione.
DettagliUNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO - Facoltà di Ingegneria CORSO SISTEMI DI CONTROLLO DI GESTIONE Ingegneria Informatica Prof. Sergio Mascheretti
DOMANDA 1 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO - Facoltà di Ingegneria ESAME DEL 08-02-11 Illustrare il processo di budget di un azienda, soffermandosi sulla descrizione delle principali dinamiche che caratterizzano
DettagliUNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO - Facoltà di Ingegneria CORSO SISTEMI DI CONTROLLO DI GESTIONE Ingegneria Informatica Prof. Sergio Mascheretti
ESAME DEL 02/04/09 DOMANDA 1 Indicare cosa si intende per costi indiretti e descrivere quali sono i principali approcci all imputazione dei costi indiretti. DOMANDA 2 Descrivere il sistema di reporting
DettagliUNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO - Facoltà di Ingegneria CORSO SISTEMI DI CONTROLLO DI GESTIONE Ingegneria Informatica Prof. Sergio Mascheretti
ESAME DEL 12-07-11 DOMANDA 1 Definire ed illustrare graficamente il concetto di Break Even Point ESERCIZIO 1 Il direttore generale della società Salumificio Rossi srl, leader nel mercato europeo degli
DettagliDISHES Srl (Direct costing evoluto, bea, equiconvenienza, make or buy)
La Dishes Srl, specializzata nella produzione di stoviglie, possiede una divisione che si occupa esclusivamente di realizzare servizi di piatti. Nello stabilimento di Modena tale divisione realizza due
DettagliDIRECT E FULL COSTING
DIRECT E FULL COSTING Esercizio 1 Un azienda produce due modelli di prodotti A e B. La contabilità analitica ha elaborato i seguenti dati economici unitari di produzione: A B Materiali diretti 10 14 Manodopera
DettagliMOUNTAIN BAG SPA (MDC + BEP) a) Q*, MDS Per procedere a calcolare il valore del margine di sicurezza, è necessario determinare il punto di pareggio.
MOUNTAIN BAG SPA (MDC + BEP) SOLUZIONE a) Q*, MDS Per procedere a calcolare il valore del margine di sicurezza, è necessario determinare il punto di pareggio. COSTO VARIABILE UNITARIO 21,00 COSTI FISSI
DettagliFITNESS. Costi fissi di commercializzazione e vendita ( ) Ore MOD disponibili in un trimestre
FITNESS Fitness S.p.A. è un azienda produttrice di abbigliamento per il fitness operante sul mercato europeo. Nel maggio del 2008, il controller stava raccogliendo le informazioni necessarie per elaborare
DettagliESAME DEL DOMANDA 1
DOMANDA 1 ESAME DEL 12-04-11 Elencare i principi riguardanti l approccio Beyond Budgeting, suddivisi per le rispettive aree. Approfondire con breve descrizione di ognuno quelli inerenti l area di leadership.
DettagliTOMO 2-2. COSTI E SCELTE AZIENDALI. 2.1 costo suppletivo ( ) Ipotesi a.
TOMO 2-2. COSTI E SCELTE AZIENDALI 2.1 costo suppletivo ( ) Ipotesi a. Produzione 12.000 unità Produzione 14.000 unità Costo complessivo Costo unitario Costo complessivo Costo unitario Costi variabili
DettagliUNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO - Facoltà di Ingegneria CORSO SISTEMI DI CONTROLLO DI GESTIONE Ingegneria Informatica Prof. Sergio Mascheretti
ESAME DEL 08-07-10 ESERCIZIO 1 La società Phone S.p.A. è un azienda in forte crescita che produce apparecchi telefonici in plastica per la telefonia fissa. L imprenditore vuole sapere se la redditività
DettagliUNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO - Facoltà di Ingegneria CORSO SISTEMI DI CONTROLLO DI GESTIONE Ingegneria Informatica Prof. Sergio Mascheretti
ESAME DEL 03/09/09 DOMANDA 1 Qual è il miglior metodo di calcolo dei costi a supporto delle decisioni di breve termine e perché? DOMANDA 2 Indicare le principali basi di ripartizione utilizzate nel metodo
DettagliTOMO 2-2. COSTI E SCELTE AZIENDALI. 2.1 costo suppletivo ( ) Ipotesi a.
TOMO 2-2. COSTI E SCELTE AZIENDALI 2.1 costo suppletivo ( ) Ipotesi a. Produzione 12.000 unità Produzione 14.000 unità Costo complessivo Costo unitario Costo complessivo Costo unitario Costi variabili
DettagliCapitolo Analisi economiche per il controllo di gestione. Programmazione e Controllo Prof. Federico Verrucchi
Capitolo 2 10-18 Analisi economiche per il controllo di gestione Programmazione e Controllo Prof. Federico Verrucchi Le configurazioni di costo Una volta compreso secondo quali prospettive possono essere
DettagliCONTROLLO E CONTABILITA
CONTROLLO E CONTABILITA DEI COSTI Agenda Classificazione dei costi Costi variabili e fissi -Modello costo volume profitto Costi diretti e indirietti -La contabilità per centri di costo Analisi degli scostamenti
DettagliBRAKES SPA (MDC+MDS+ANALISI DIFFERENZIALE)
BRAKES SPA (MDC+MDS+) SOLUZIONE a) MDC IST 34 IST 100 TOTALE VENDITE 190.000 250.000 440.000 MATERIE PRIME 30.000 38.000 68.000 MANODOPERA DIRETTA (1/2) 13.750 14.700 28.450 FORZA MOTRICE 5.120 5.800 10.920
DettagliMargine di contribuzione Criteri di allocazione. Costi diretti e indiretti Prodotto equivalente. - Facoltà di Ingegneria -
Margine di contribuzione Criteri di allocazione Costi diretti e indiretti Prodotto equivalente Petrolium SpA Petrolium SpA può raffinare ogni anno 500.000 tonnellate di greggio, producendo benzina. I costi
DettagliOld American FKS Beta
Economia e Organizzazione Aziendale T-1 Proff. Mariolina Longo e Federico Munari Corsi di Laurea in Ingegneria Gestionale Università degli Studi di Bologna Old American FKS Beta Old American L impresa
DettagliESERCIZI. MDC e BEP Margine di Sicurezza Leva Operativa. Giulia Rita Biavati Docente responsabile: Emidia Vagnoni
ESERCIZI MDC e BEP Margine di Sicurezza Leva Operativa Giulia Rita Biavati Docente responsabile: Emidia Vagnoni LE CLASSIFICAZIONI DI COSTO VARIABILITA RISPETTO AL LIVELLO DI ATTIVITA ATTRIBUZIONE ALL
DettagliClasse V^ A RIM Esercitazione di Economia Aziendale Contabilità Gestionale
Classe V^ A RIM Esercitazione di Economia Aziendale Contabilità Gestionale La Amadio spa ha in produzione due prodotti, X1 e Y2. Nel periodo sono state eseguite le seguenti produzioni: 1. Produzione X1:
DettagliGreen Stato patrimoniale al 31/12/2002
Esercizio n. 1 Lo stato patrimoniale al 31.12.2002 dell impresa di giardinaggio Green, che offre servizi di cura, pulitura e ripristino di parchi e giardini, è il seguente (dati riportati in migliaia di
DettagliPolitecnico di Milano IV Facoltà di Ingegneria Economia e Organizzazione Aziendale: Decisioni di Breve e Analisi di Break-even
Politecnico di Milano IV Facoltà di Ingegneria Economia e Organizzazione Aziendale: Decisioni di Breve e Analisi di Break-even Le decisioni d impresa Decisioni di investimento (lungo periodo) decisioni
DettagliUNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO - Facoltà di Ingegneria CORSO SISTEMI DI CONTROLLO DI GESTIONE Ingegneria Informatica Prof. Sergio Mascheretti
ESAME DEL 14-01-10 DOMANDA 1 Descrivere il processo di elaborazione di un budget commerciale (logiche, attori, strumenti etc.) esemplificando attraverso i casi aziendali proposti durante il corso. ESERCIZIO
DettagliUNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO. Dipartimento di Ingegneria. Corso di Economia e organizzazione aziendale (Meccanica) Ing. Stefano Pedrini, PhD
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO Dipartimento di Ingegneria Corso di Economia e organizzazione aziendale Ing. Stefano Pedrini, PhD Le decisioni aziendali di breve periodo Esercizi Corso 23035 Corso di
DettagliUniversità degli Studi della Tuscia Viterbo -!!Corso di Economia aziendale!!!!!a.a !
32 Diagramma di redditività: il grafico R, C Si tratta di un equilibrio tra costi e ricavi (loro pareggio), ma in esso l azienda non raggiunge il cosiddetto equilibrio economico, che si ha quando i ricavi,
DettagliIl margine di contribuzione di primo livello rapportato alla quantità venduta è il seguente:
4. METODI DI CALCOLO DEI COSTI Classe 5^A A RIM - I.I.S. Capriotti - San Benedetto del Tronto (AP) 4.1 margine di contribuzione ( ) X11 X19 Totale Ricavi di vendita 360.000 360.000 720.000 Costi variabili
DettagliUNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO. 2.2 Esercizi sulle decisioni aziendali di breve periodo
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO Corso di Economia ed Organizzazione Aziendale (6 CFU) prof. Stefano Pedrini 2.2 Esercizi sulle decisioni aziendali di breve periodo Il modello di break-even (o analisi
DettagliCosti fissi, costi variabili, punto di pareggio e diagramma di redditività
Cognome... Nome... Classe... Data... Costi fissi, costi variabili, punto di pareggio e diagramma di redditività Correlazione 1 Associa ciascun costo alla relativa tipologia. 1. Costo delle lavorazioni
DettagliEsercitazione 3 - BEP e Calcoli di Convenienza. PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO Prof. Federico Verrucchi
Esercitazione 3 - BEP e Calcoli di Convenienza PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO Prof. Federico Verrucchi Ripartiamo dall Hp produttiva 1 Nell esercitazione precedente avevamo prospettato la seguente ipotesi
DettagliLE VALUTAZIONI DI CONVENIENZA ECONOMICA NELLE DECISIONI DI GESTIONE OPERATIVA
LE VALUTAZIONI DI CONVENIENZA ECONOMICA NELLE DECISIONI DI GESTIONE OPERATIVA Costing and Budgeting 1 1. Le possibili tipologie di decisioni 2. L analisi costi/volumi/risultati a supporto delle decisioni
DettagliESERCITAZIONE COSTI DIRETTI E INDIRETTI SOLUZIONE
ESERCITAZIONE COSTI DIRETTI E INDIRETTI SOLUZIONE soluzione casi Data di revisione 14/07/2000 1 ESERCITAZIONE: COSTI DIRETTI E INDIRETTI Elenco di voci di spesa suddivise in costi diretti, costi indiretti
DettagliIl calcolo del punto di pareggio
Il calcolo del punto di pareggio Come determinare volumi di vendita e di produzione al fine di raggiungere l equilibrio gestionale Brogi & Pittalis Srl Firenze IL PUNTO DI PAREGGIO ll PUNTO DI PAREGGIO
DettagliPlastica (BUSINESS) Alluminio (OUT) Ferro (VINTAGE) BUSINESS OUT VINTAGE
Esercizio 1 [Punti 9] La Italchair è una impresa manifatturiera italiana che produce e commercializza sedie per arredamento domestico e per ufficio. La sua offerta è costituita da tre principali tipologie
DettagliIl candidato, ipotizzando, dove necessario, un criterio di riparto adeguato, determini:
Le informazioni desunte dall analisi dei costi pieni e da quella dei costi diretti portano a conclusioni e decisioni differenti. Lo studente, dopo aver descritto i sistemi di contabilità a costi pieni
DettagliAnalisi dei costi-volumi-risultati e decisioni aziendali. A cura di Laura Coggiola
Analisi dei costi-volumi-risultati e decisioni aziendali A cura di Laura Coggiola Il Direct Costing MARGINALITA REDDITIVITA RICAVI? PROFITTO COSTI CONTO ECONOMICO GESTIONALE AREA OPERATIVA O CARATTERISTICA
DettagliPOLITECNICO DI TORINO DIPLOMA UNIVERSITARIO TELEDIDATTICO Polo di Torino
POLITECNICO DI TORINO DIPLOMA UNIVERSITARIO TELEDIDATTICO Polo di Torino COSTI DI PRODUZIONE E GESTIONE AZIENDALE A.A. 1999-2000 (Tutore: Ing. L. Roero) Scheda N. 9 ANALISI DEL PUNTO DI PAREGGIO (ANALISI
DettagliFacoltà di Ingegneria. prof. Sergio Mascheretti
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO Sistemi i di controllo di gestione prof. Sergio Mascheretti METODOLOGIE DI CALCOLO DEI COSTI: IL DIRECT COSTING SCG-L05 Pagina 0 di 42 A) OBIETTIVI DELLA LEZIONE B) BIBLIOGRAFIA
DettagliDIRECT COSTING CONTABILITA' A COSTI DIRETTI
DIRECT COSTING CONTABILITA' A COSTI DIRETTI Esercizio n. 1 La ditta artigiana Fulghesu produce due modelli di box doccia, in plastica e in cristallo. I dati di produzione e vendita dell anno appena concluso
DettagliTUTORATO BASSANI DEL : SOLUZIONI
TUTORATO BASSANI DEL 15.11.2013: SOLUZIONI ESERCIZIO 15 - MOUNTAIN BAG SPA (relazioni costo volume profitto) Il Dr. Lester direttore marketing della Mountain Bag spa vuole valutare l opportunità di ridurre
DettagliFONDAMENTI DI ECONOMIA AZIENDALE E IMPIANTISTICA INDUSTRIALE
FONDAMENTI DI ECONOMIA AZIENDALE E IMPIANTISTICA INDUSTRIALE Proff.. Alberto Baggini Marco Melacini A.A. 2008/2009 Le decisioni di breve: Make or buy,, Margine di contribuzione, Break-even even Le decisioni
DettagliDIRECT COSTING E FULL COSTING NELLA CONTABILITÀ DEI COSTI AZIENDALI
DIRECT COSTING E FULL COSTING NELLA CONTABILITÀ DEI COSTI AZIENDALI SOMMARIO schema di sintesi fasi del metodo full costing metodo direct costing Problema: nelle diverse realtà aziendali il management
DettagliCONTABILITÀ GESTIONALE: METODI DI CALCOLO DEI COSTI
Prova di verifica CONTABILITÀ GESTIONALE: METODI DI CALCOLO DEI COSTI di Rossana MANELLI ATTIVITÀ DIDATTICHE 1 MATERIE: ECONOMIA AZIENDALE (Classe 5 a IT Indirizzo AFM; Articolazione SIA; Articolazione
Dettagli1) Calcolo costi evitabili:
Economia e Organizzazione Aziendale ESERCIZI SULLE DECISIONI DI BREVE - SOLUZIONI ESERCIZIO 1 Calcolo costi evitabili: Ipotesi MAKE Cv = 400+800+1600+400=3200 Cf = 800*100.000= 80 Ml (manutenzione) (1200*100.000
DettagliEconomia e Organizzazione Aziendale. ESERCIZI SU CONTABILITà INTERNA E DECISIONI DI BREVE. Tutorato
Esercizi su JOC ESERCIZIO FORZA S.p.A Economia e Organizzazione Aziendale ESERCIZI SU CONTABILITà INTERNA E DECISIONI DI BREVE Tutorato La FORZA S.p.A. è un impresa operante su commessa. La produzione
DettagliAppunti di Matematica
Appunti di Matematica Funzioni economiche problemi di ottimizzazione Massimo Pasquetto IPSEOA Angelo Berti classe 5AS 16-17 febbraio 2017 massimo pasquetto Appunti di Matematica 16-17 febbraio 2017 1 /
DettagliCASI ED ESERCIZI DI CONTABILITA ANALITICA SOLUZIONI
CASI ED ESERCIZI DI CONTABILITA ANALITICA SOLUZIONI Esercizio 1: variabilità dei costi Costi fissi = 1.200 (assicurazione) + 320 (bollo) + 3.000 (ammortamento) = 4.520 Costi variabili unitari = 0,21 (carburante)
DettagliCONTROLLO E SVILUPPO INTERNAZIONALE DELLE IMPRESE Prof. Luca Fornaciari
CONTROLLO E SVILUPPO INTERNAZIONALE DELLE IMPRESE Prof. Luca Fornaciari Esercizi sul budget Riferimenti bibliografici: Soluzioni relative al capitolo 9 sono reperibili sul seguente sito del libro nella
DettagliPricing & Costing Cost Based Pricing: il metodo a Direct Costing
Pricing & Costing Cost Based Pricing: il metodo a Direct Costing G. TOSCANO e A. VINCI Corso: Pricing & Costing LIUC Università di Castellanza Ottobre 2010 Anno accademico 2010/11 1 Cost- Based Pricing
DettagliParte Organizzazione d Impresa
NOME COGNOME MATRICOLA Impianti Industriali e Organizzazione d Impresa Allievi Energetici L- Z - Proff. Federico Frattini e Giovanni Miragliotta Appello del 11 Settembre 2012 Parte Organizzazione d Impresa
DettagliParte 1. Metodi alternativi a confronto. costo dei prodotti. Calcolare il
Calcolare il costo dei prodotti Metodi alternativi a confronto Parte 1 Obiettivi spiegare le diverse metodologie di calcolo dei costi di prodotto, mostrandone logiche e metodi operativi confrontare i risultati
DettagliUniversità degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria Dipartimento di Giurisprudenza, Economia e Scienze Umane (DIGIES)
Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria Dipartimento di Giurisprudenza, Economia e Scienze Umane (DIGIES) Lezione 9 Direct costing, Variable costing e margini di contribuzione DOTT. GIUSEPPE
DettagliIl Break Even Point (b.e.p.)
Prof. Sartirana Il Break Even Point (b.e.p.) E un analisi grafica e matematica della redditività della produzione aziendale E un analisi che riguarda il breve periodo Prevede che l azienda abbia la possibilità
DettagliCOSTI FISSI, COSTI VARIABILI, COSTI DIRETTI, INDIRETTI, DIRECT COSTING, FOOD COST E METODI PER STABILIRE IL PREZZO DI VENDITA
1 COSTI FISSI, COSTI VARIABILI, COSTI DIRETTI, INDIRETTI, DIRECT COSTING, FOOD COST E METODI PER STABILIRE IL PREZZO DI VENDITA Costi fissi e costi variabili Una seconda classificazione considera la tipologia
DettagliCorso di Ingegneria Economica Esercitazione per la Preparazione all Esame 2 - Esercizi tipo
Facoltà di Ingegneria Corso di Laurea in Ingegneria Industriale - Anno Accademico 2015/2016 Corso di Ingegneria Economica Esercitazione per la Preparazione all Esame 2 - Esercizi tipo Dott. Claudio PETTI
DettagliANALISI E GESTIONE DEI COSTI
ANALISI E GESTIONE DEI COSTI Dott.ssa Francesca Mandanici Le valutazioni di convenienza economica di breve periodo: l'analisi differenziale 18 NOVEMBRE 2010 Le applicazioni dell analisi della variabilità
DettagliUNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO. Corso di Economia Applicata all Ingegneria gg
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO Corso di gg prof.ssa Maria Sole Brioschi Le decisioni aziendali di breve periodo DBP-E Corso 6001 Corso di Laurea Specialistica in Ingegneria Edile Anno Accademico 2009/2010
DettagliIl Full e il Direct Costing
Il Full e il Direct Costing L applicare le logiche della BEA alle imprese pluriproduzione consente di correlare i ricavi ed i costi per calcolare i risultati economici di ciascuna produzione, ma anche
DettagliLE DIVERSE TIPOLOGIE DI COSTO. Giulia Rita Biavati Docente responsabile: Emidia Vagnoni
LE DIVERSE TIPOLOGIE DI COSTO Giulia Rita Biavati Docente responsabile: Emidia Vagnoni 1 ARGOMENTI TRATTATI COSTI FISSI COSTI VARIABILI COSTO TOTALE IL MARGINE DI CONTRIBUZIONE COSTO MEDIO COSTO MARGINALE
DettagliI sistemi di misurazione del rischio operativo
I sistemi di misurazione del rischio operativo L apprezzamento delle condizioni di rischio operativo DEFINIZIONE Il rischio operativo è il rischio che l impresa corre di generare delle perdite, a livello
DettagliL impresa. Sistemi di governo valutazione e controllo. Costi - 6
Costi - 6 La WiD S.p.A. è una piccola impresa operante nel settore dell automazione che realizza tre diversi tipi di meccanismi di automazione per cancelli allocando i costi con un sistema del tipo Activity
DettagliAnalisi delle configurazioni dei costi
Analisi delle configurazioni dei costi i costi riferiti ad un medesimo oggetto possono assumere varie configurazioni a seconda del tipo di attività e dei fattori produttivi che s intende analizzare in
DettagliCONTABILITA ANALITICA IMPIEGO DEL MARGINE DI CONTRIBUZIONE NELLA SCELTA TRA PRODOTTI ALTERNATIVI
CONTABILITA ANALITICA A COSTI DIRETTI (DIRECT COSTING) A COSTO PIENO (FULL COSTING) IMPIEGO DEL MARGINE DI CONTRIBUZIONE NELLA SCELTA TRA PRODOTTI ALTERNATIVI Direct cost: il costo di prodotto è costituito
DettagliPricing & Costing Cost Based Pricing: Direct Costing Mark-Up Pricing & Break Even Analysis
Pricing & Costing Cost Based Pricing: Direct Costing Mark-Up Pricing & Break Even Analysis G. TOSCANO e A. VINCI Corso: Pricing & Costing LIUC Università di Ottobre 2012 Anno accademico 2012/13 1 Cost-
DettagliI costi nella ristorazione. Relatore: Prof. Enzo Walter Sacco
I costi nella ristorazione Relatore: Prof. Enzo Walter Sacco Tipologia di costo Nella ristorazione esistono due tipi di costi: Fissi Variabili I primi rimangono immutati rispetto al volume di vendita (es.
DettagliUNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO. Corso di Economia e Organizzazione Aziendale
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO Corso di prof.ssa Maria Sole Brioschi Esercizi sulle decisioni aziendali di breve periodo DBP-E Corso 20085 Corso di Laurea Triennale in Ingegneria Edile Anno Accademico
DettagliI PROCESSI DI PRODUZIONE La produzione è la realizzazione dei prodotti, tramite la combinazione dei fattori produttivi. Questa produzione è una
I PROCESSI DI PRODUZIONE La produzione è la realizzazione dei prodotti, tramite la combinazione dei fattori produttivi. Questa produzione è una attività complessa nella quale convergono più profili di
DettagliUNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO - Facoltà di Ingegneria CORSO SISTEMI DI CONTROLLO DI GESTIONE Ingegneria Informatica Prof. Sergio Mascheretti
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO - Facoltà di Ingegneria CORSO SISTEMI DI CONTROLLO DI GESTIONE Ingegneria Informatica Prof. Sergio Mascheretti ESAME DEL 21-06-2011 DOMANDA Illustrare brevemente gli strumenti
DettagliAnalisi delle configurazioni dei costi
Analisi delle configurazioni dei costi i costi riferiti ad un medesimo oggetto possono assumere varie configurazioni a seconda del tipo di attività e dei fattori produttivi che s intende analizzare in
DettagliEsercizi di Economia Aziendale Gruppo A-C Prof. Bini
Esercizi di Economia Aziendale Gruppo A-C Prof. Bini Esercizio 1. I dati riportati di seguito si riferiscono all ultimo anno di attività di due imprese che operano nello stesso settore. Impresa Alfa Impresa
DettagliAnalisi caso: dal budget delle vendite al budget economico
Analisi caso: dal budget delle vendite al budget economico Esempio La società Alfa produce due tipi di prodotti denominati Red e Black. Le vendite previste per l anno n+1 sono di: 320.000 unità di Red
DettagliAnalisi caso: dal budget delle vendite al budget economico
Analisi caso: dal budget delle vendite al budget economico Il caso La società Alfa produce due tipi di prodotti denominati Red e Black. Le vendite previste per l anno n+1 sono di: 320.000 unità di Red
DettagliLa break-even analysis La leva operativa Le analisi di sensitività
UNIVERSITA CARLO CATTANEO LIUC. ANALISI DI BILANCIO La break-even analysis La leva operativa Le analisi di sensitività E vietata la riproduzione totale o parziale 1 L'analisi costi - volumi - risultati
DettagliEsercizio 3. Le scelte produttive della Tempobest spa e della Legnovivo spa
Esercizio 3. Le scelte produttive della Tempobest spa e della Legnovivo spa 1. Il caso Tempobest spa Quesito 1) Affinché la gestione generi un certo reddito è necessario che il livello delle vendite sia
DettagliLa Break Even Analysis e le decisioni di investimento. Proff. Sergio Barile e Giuseppe Sancetta
La Break Even Analysis e le decisioni di investimento Proff. Sergio Barile e Giuseppe Sancetta Break Even Analysis La Break Even Analysis rappresenta un utile modello a supporto delle decisioni aziendali,
DettagliIngegneria Economica Sessione#2.3 Analisi e Calcolo dei Costi
Facoltà di Ingegneria Corso di Laurea in Ingegneria Industriale - Anno Accademico 2016/2017 Ingegneria Economica Sessione#2.3 Analisi e Calcolo dei Costi Dr. Claudio PETTI claudio.petti@unisalento.it 0832
DettagliUniversità degli Studi di Bergamo Sede di Treviglio. Corso di Programmazione e Controllo. Tutor Dott. Marco Paredi
Università degli Studi di Bergamo Sede di Treviglio Corso di Programmazione e Controllo Tutor Dott. Marco Paredi 12 Novembre 2012 1 Lezioni 20 ottobre 2012 10:00 12:00 27 ottobre 2012 09:00 12:00 12 novembre
Dettagliè la somma che fa il totale! Costo industriale prodotto finito DIEGO ZENARI Gruppo Marchetto Zenari
è la somma che fa il totale! Costo industriale prodotto finito DIEGO ZENARI Gruppo Marchetto Zenari Introduzione Il programma presentato si prefigge di calcolare il costo di produzione per ogni prodotto
DettagliESERCITAZIONE BEP e Leva operativa Le decisioni di investimento: VAN, TIR E METODI ALTERNATIVI. Proff. Sergio Barile e Giuseppe Sancetta
ESERCITAZIONE BEP e Leva operativa Le decisioni di investimento: VAN, TIR E METODI ALTERNATIVI Proff. Sergio Barile e Giuseppe Sancetta Esercizio 1 Dati: Costi fissi = 3000 Costo variabile unitario= 150
DettagliDeterminazione di risultati parziali nella contabilità gestionale a direct costing e a full costing
Determinazione di risultati parziali nella contabilità gestionale a direct costing e a full costing di Gian Carlo Bondi TRACCIA DI ECONOMIA AZIENDALE Le due metodologie del direct costing e del full costing
DettagliEsercizio assegnato in data 28 novembre
Esercizio assegnato in data 28 novembre Un commerciante all ingrosso acquista articoli da regalo a 10 al pezzo. Su tutta la merce acquistata, ottiene uno sconto del 10% sul prezzo d acquisto, se ordina
DettagliAppello del : seconda parte
Università degli Studi di Bergamo Facoltà di Ingegneria Corso di ECONOMIA ED ORGANIZZAZIONE AZIENDALE (7.5 cfu) Allievi Meccanici ed informatici Prof. Fabio BERTONI Appello del 01-02-05: seconda parte
DettagliStrumenti e Materiali - Economia Aziendale
Strumenti e Materiali - Economia Aziendale Esercitazioni in preparazione all Esame di Stato ESERCITAZIONE 7 Sottosistema dei budget operativi e analisi degli scostamenti dei ricavi e dei costi diretti
DettagliAnalisi di sensibilità WHAT IF
Analisi di sensibilità WHAT IF 1 Analisi di sensibilità del risultato Quattro variabili fondamentali sulle quali agire per modificare la situazione di partenza: Prezzo, Volume, Costi fissi, Costo variabile
DettagliLa gestione economica di un impresa è compito della direzione amministrativa.
La gestione economica La gestione economica di un impresa è compito della direzione amministrativa. Nelle piccole aziende ristorative famigliari, tale compito lo esegue il titolare della azienda. 1 La
DettagliLe potenzialità economico-strutturali dell impresa: l analisi del punto di pareggio
Anno Accademico 2012-2013 Università degli Studi di Napoli Federico II Facoltà di Scienze MM.FF.NN Corso di Laurea in Informatica Corso di Economia e Organizzazione Aziendale Le potenzialità economico-strutturali
DettagliVolume di produzione (kg) 15.000 12.000 Costo MP per kg di prodotto 8,00 12,00 Manodopera diretta totale 85.000 72.000
Esercizio 1 La ST S.r.l. produce due tipi vassoi, A e B. I dati rilevati sono i seguenti: Volume di produzione (kg) 15.000 12.000 Costo MP per kg di prodotto 8,00 12,00 Manodopera diretta totale 85.000
Dettagli4. IL CONTO ECONOMICO: LA RICLASSIFICAZIONE
4. IL CONTO ECONOMICO: LA RICLASSIFICAZIONE Corso di Economia ed Organizzazione Aziendale II - a.a. 2011-2012 Prof. Lorella Cannavacciuolo lorella.cannavacciuolo@unina.it www.docenti.unina.it/lorella.cannavacciuolo
DettagliCorso di Analisi e Contabilità dei Costi
Corso di Analisi e Contabilità dei Costi Paola Demartini I costi e il sistema di controllo Perché analizzare i costi aziendali? La CONOSCENZA DEI COSTI (formazione, composizione, comportamento) utile EFFETTUARE
DettagliLa Break Even Analysis. Proff. Sergio Barile e Giuseppe Sancetta
La Break Even Analysis Proff. Sergio Barile e Giuseppe Sancetta Break Even Analysis La Break Even Analysis rappresenta un utile modello a supporto delle decisioni aziendali, in particolare per la misurazione
DettagliVediamo come si dovrebbero usare i costi rilevanti in questa decisione.
1 Aggiungere/eliminare segmenti Una delle decisioni più importanti che i manager prendono è se aggiungere o eliminare un segmento come una linea di prodotto o un punto vendita. Vediamo come si dovrebbero
DettagliSISTEMI DI PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO. Le configurazioni di costo. Prof.ssa MoniaCastellini. Copyright Sistemi di programmazione e controllo 1
SISTEMI DI PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO Le configurazioni di costo Prof.ssa MoniaCastellini Copyright Sistemi di programmazione e controllo 1 Obiettivi formativi 1. Delineare il concetto di configurazione
DettagliCriteri e modalità di scelta degli investimenti
Nome e cognome. Classe Data Criteri e modalità di scelta degli investimenti di Teresa Tardia Esercitazione di economia aziendale per la quarta ITE, indirizzo AFM 1. Calcolo del tasso di rendimento medio
DettagliEconomia Aziendale. Modelli e misure: costi e BEP. Lezione 19
Economia Aziendale Modelli e misure: costi e BEP Lezione 19 BEP il modello del punto di pareggio Prof. Paolo Di Marco Break Even Analisys Quando sia possibile distinguere senza notevole arbitrio i costi
DettagliEsercitazione sui costi
Esercitazione sui costi Esercizi riguardanti il punto di pareggio Esercizi riguardanti costi diretti e indiretti e la ripartizione Esercizi riguardanti l analisi degli scostamenti Esercizio n.1 Un impresa
DettagliLe configurazioni di costo
SISTEMI DI PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO Le configurazioni di costo Prof.ssa Monia Castellini Copyright Sistemi di programmazione e controllo 1 Obiettivi formativi 1. Delineare il concetto di configurazione
Dettagli6.1. Lo schema di conto economico a direct costing
6.1. Lo schema di conto economico a direct costing Ricavi Costo del venduto variabile Rimanenze iniziali di prodotti finiti (+) Costo dei beni prodotti (+) Rimanenze finali di prodotti finiti (-) Costi
DettagliEsercitazione di Marketing. Metodo del costo pieno Break Even Point
Esercitazione di Marketing Metodo del costo pieno Break Even Point 15/04/2013 Metodo del costo pieno Direttamente imputabili all output Quota dei costi indiretti imputabili all output calcolata in base
DettagliEconomia e organizzazione dei processi produttivi e dei servizi. Unità 2 GPO
Economia e organizzazione dei processi produttivi e dei servizi Unità 2 GPO Il project management è considerato l approccio più indicato per gestire con successo progetti di ogni tipo, divenendo al contempo
Dettagli