Chiarimenti delle Entrate sul 730/2015
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- Gerardina Santoro
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1 Chiarimenti delle Entrate sul 730/2015 L Agenzia delle Entrate, con la Circolare n.17/e del 24 aprile 2015, fornisce chiarimenti sulle questioni interpretative in materia di Irpef prospettate dal Coordinamento Nazionale dei Centri di Assistenza Fiscale e da altri soggetti. Domanda Le prestazioni effettuate in regime libero professionale da un massofisioterapista con formazione triennale sono detraibili anche senza prescrizione medica? (diploma conseguito entro il 17 marzo 1999) Spese sanitarie Agenzia delle Entrate, Circolare, 24/4/15, n.17/e Risposta Il diploma di massofisioterapista con formazione triennale, conseguito entro il 17 marzo 1999, è equiparato al titolo universitario abilitante all esercizio della professione sanitaria di fisioterapista. Le prestazioni possono essere ammesse in detrazione anche senza una specifica prescrizione medica, purché nel documento di certificazione del corrispettivo il massofisioterapista: attesti il possesso del diploma di massofisioterapista con formazione triennale conseguito entro il 17 marzo 1999; descriva la prestazione resa. Il fatto che l indicazione sulla fattura emessa dal medico odontoiatra di ciclo di cure medico odontoiatriche specialistiche non soddisfi quanto richiede l art.21 d.p.r. n.633/72 in tema di descrizione dell operazione ha conseguenze anche in merito alla detraibilità di dette spese? Le spese relative alla crioconservazione degli ovociti effettuata nell ambito di un percorso di procreazione medicalmente assistita possono rientrare tra le spese sanitarie detraibili? Al fine della detrazione è sufficiente che dalla descrizione si evinca in modo univoco la natura sanitaria della prestazione, così da escludere quelle meramente estetiche o, comunque, di carattere non sanitario. Qualora la descrizione non soddisfi tale requisito, il contribuente dovrà rivolgersi al professionista che ha emesso la fattura chiedendo l integrazione della stessa. Sulla base del parere fornito dal Ministero della Salute, si ritiene che tali spese rientrino tra le spese sanitarie detraibili, purché: il centro presso cui è eseguita la prestazione rientri fra quelli autorizzati; dalla fattura del centro risulti la descrizione della prestazione sanitaria. I contributi che vengono volontariamente erogati a La detrazione dipende dalla natura del rapporto tra il Onlus per il trasporto dei disabili che necessitano di cure disabile e la Onlus. mediche periodiche sono detraibili ai sensi dell art.15 In caso di erogazioni liberali alla Onlus, indipendenti dal Tuir? servizio di trasporto, possono rientrare nella previsione di cui all art.15, co.1.1 Tuir, (26% dal 2014) purché effettuate mediante bonifico bancario o postale, ovvero mediante gli altri sistemi di pagamento (art.23 D.Lgs. n.241/97) e conservando l attestazione rilasciata dalla Onlus. Nel caso in cui il versamento sia effettuato alla Onlus quale corrispettivo di un servizio di trasporto di disabili, riconducibile all art.15, co.1, lett. c) Tuir, come nel caso di trasporto in ambulanza, la spesa sarà detraibile per l intero importo quale spesa sanitaria, fermo restando che la Onlus deve rilasciare regolare fattura. Spese di istruzione
2 È possibile detrarre, e in che misura, le tasse pagate per l iscrizione agli Istituti Tecnici Superiori appartenenti al nuovo settore terziario post-secondario? È possibile fruire della detrazione per i contratti di locazione stipulati da studenti iscritti ad un corso di laurea presso una università, anche per gli studenti iscritti a corsi presso gli Istituti Tecnici Superiori? Per le spese di riparazione degli adattamenti realizzati sulle autovetture delle persone disabili e per i pezzi di ricambio è possibile fruire della detrazione (ex art.15, co.1, lett. c) Tuir)? Inoltre, qual è l aliquota Iva applicabile? In presenza di tutte le altre condizioni previste dalla norma, è possibile fruire dell agevolazione anche nel caso in cui l ordinante del bonifico sia un soggetto diverso dal beneficiario della detrazione, qualora il codice fiscale di quest ultimo risulti correttamente indicato nella disposizione di pagamento? Un contribuente ha iniziato nel 2008 un intervento di recupero del patrimonio edilizio, terminato nel 2013, sulla base di un apposito provvedimento autorizzativo. Il medesimo contribuente nel 2014, sulla base di un altro titolo autorizzativo distinto e autonomo dal primo, ha iniziato altri interventi di recupero del patrimonio edilizio, diversi da quelli previsti nel primo provvedimento autorizzativo. Per questi lavori spetta la detrazione sulla base di un ulteriore plafond di euro, distinto da quello precedentemente utilizzato per i lavori ? Recupero del patrimonio edilizio e bonus mobili Gli I.T.S. rientrano nel settore di istruzione superiore non universitaria e costituiscono il segmento di formazione terziaria non universitaria (V livello formativo) e si collocano a un livello intermedio tra l istruzione secondaria e universitaria. Sebbene presentino una fisionomia autonoma e distinta dai corsi di istruzione secondaria e universitaria, si ritiene che le spese sostenute per la frequenza possano essere anch esse ricondotte nell ambito delle spese di istruzione previste dalla lett. e) co.1 dell art.15 Tuir, beneficiando della relativa detrazione. La detrazione connessa al pagamento del canone di locazione (art.15, co.1, lett. i-sexies Tuir) riguarda esclusivamente gli studenti iscritti ad un corso di laurea presso una università ubicata in un comune diverso da quello di residenza. Non essendo possibile equiparare i corsi seguiti presso gli I.T.S. a corsi di laurea universitari, la frequenza di tali corsi non consente di fruire della detrazione. Tra le spese che danno diritto alla detrazione sono comprese, oltre alle spese di acquisto dell autovettura, anche le spese per le riparazioni che non rientrano nella ordinaria manutenzione (esclusi, quindi, i costi di esercizio: il carburante, gli pneumatici, etc ), purché sostenute entro i 4 anni dall acquisto del veicolo stesso. Dette spese concorrono, insieme al costo di acquisto del veicolo, al raggiungimento del limite massimo di spesa consentito di ,99 euro e non possono essere rateizzate. Anche alla riparazione degli adattamenti e alle cessioni dei ricambi relativi agli adattamenti può essere applicata l aliquota Iva agevolata del 4%. Nell ipotesi in cui l ordinante sia un soggetto diverso dal soggetto indicato nel bonifico quale beneficiario della detrazione, la detrazione deve essere fruita da quest ultimo, nel rispetto degli altri presupposti previsti dalle disposizioni richiamate, ritenendosi in tal modo soddisfatto il requisito richiesto dalla norma circa la titolarità del sostenimento della spesa. In base all art.16-bis, co.1, il limite di spesa ammissibile previsto per i suddetti interventi è annuale e riguarda il singolo immobile. In caso di interventi che consistano nella mera prosecuzione di interventi iniziati in anni precedenti, ai fini del computo del limite massimo delle spese ammesse a fruire della detrazione si tiene conto anche delle spese sostenute negli stessi anni. Questo ulteriore vincolo non si applica agli interventi autonomi, ossia non di mera prosecuzione, fermo restando che per gli interventi autonomi effettuati nel medesimo anno deve essere rispettato il limite annuale di spesa ammissibile. L autonoma configurabilità dell intervento è subordinata ad elementi riscontrabili in via di fatto oltre che, ove richiesto, all espletamento degli adempimenti
3 amministrativi relativi all attività edilizia. Il contribuente potrà avvalersi della detrazione nei limiti in vigore al momento dei bonifici di pagamento. Nel caso in cui, dopo alcuni anni dal trasferimento mortis causa, l erede che aveva la detenzione materiale e diretta dell immobile conceda in locazione o in comodato l immobile, perde la detrazione delle restanti quote? In altri termini, è sufficiente che la detenzione materiale e diretta si sia verificata all atto dell accettazione dell eredità oppure deve essere sussistere in ciascun anno per il quale si vuole fruire della detrazione proquota? La regola valevole per gli interventi di recupero edilizio (trasferimento della detrazione non fruita dal de cuius agli eredi che conservano la detenzione materiale e diretta dell immobile) si applica anche per le spese sostenute dal contribuente deceduto per l acquisto di mobili e grandi elettrodomestici? Il contribuente, residente all estero (iscritto Aire) per motivi di lavoro, può detrarre gli interessi passivi pagati sul mutuo per l acquisto dell abitazione principale in Italia, nella quale aveva trasferito nei termini previsti dalla legge la propria residenza prima di trasferirsi all estero? Prima casa La detenzione materiale e diretta del bene sussiste qualora l erede assegnatario abbia la immediata disponibilità del bene, potendo disporne liberamente e a proprio piacimento. Concedendo in comodato l immobile, non si può più disporne in modo diretto e immediato e, pertanto, non è possibile continuare a beneficiare della detrazione. Tuttavia, si potrà beneficiare delle eventuali rate residue di competenza degli anni successivi al termine del contratto di locazione o di comodato, riprendendo la detenzione materiale e diretta del bene. Il c.d. bonus mobili, seppure presupponga la fruizione della detrazione per le spese sostenute per interventi di recupero del patrimonio edilizio, è comunque una detrazione da questa autonoma, con proprie norme sul limite di spesa e sulla ripartizione in dieci rate della detrazione stessa, che non prevedono il trasferimento della detrazione. In caso di decesso del contribuente non può pertanto applicarsi la disposizione di cui all art.16-bis, co.8 Tuir e la detrazione in esame, non utilizzata in tutto o in parte, non si trasferisce. La circostanza che il contribuente abbia un rapporto di lavoro in uno stato estero consente di applicare la deroga prevista dalle Circolari n.15/e/05 e n.21/e/10 e, quindi, che lo stesso abbia diritto a detrarre gli interessi passivi relativi al mutuo per l acquisto dell unità immobiliare da adibire ad abitazione principale, anche se la suddetta abitazione risulti locata. Tutto ciò nel presupposto che: siano rispettate tutte le condizioni previste, in particolare il trasferimento della dimora abituale entro un anno dall acquisto; permangano le esigenze lavorative che hanno determinato lo spostamento della dimora abituale; il contribuente non abbia acquistato un immobile da adibire ad abitazione principale nello Stato estero di residenza. Nel caso in cui il credito di imposta venga utilizzato solo parzialmente in diminuzione dell imposta di registro dovuta in relazione all atto di acquisto che lo determina, può essere utilizzata anche la parte residua del credito? Non è possibile invece fruire della deduzione per l abitazione principale. Nel caso in cui il credito di imposta sia stato utilizzato solo parzialmente, l importo residuo potrà essere utilizzato dal contribuente: in diminuzione dalle imposte sui redditi delle
4 Secondo quali modalità? persone fisiche; in compensazione delle somme dovute ex D.Lgs. n.241/97. Il contributo per le spese di alloggio erogato dall ex coniuge a seguito di sentenza di separazione può essere dedotto dal reddito complessivo dell erogante, anche se pagato in sostituzione dell assegno di mantenimento? Quale deve essere la documentazione attestante il valore dell alloggio, se nell atto di separazione o divorzio non viene quantificato tale contributo-casa? La deduzione del 50% delle spese sostenute dai genitori adottivi per l espletamento della procedura di adozione può spettare anche ad uno solo dei due genitori o necessariamente deve essere divisa al 25% per ognuno? In caso di coniuge a carico, mediante annotazione sul documento che certifica le spese, possono essere variate le percentuali di spettanza in base all effettivo sostenimento? Detto importo residuo non potrà, invece, essere utilizzato in diminuzione delle imposte di registro, ipotecaria, catastale, e dell imposta sulle successioni e donazioni per gli atti presentati successivamente alla data di acquisizione del credito. Spese per la famiglia Gli importi stabiliti a titolo di spese per il canone di locazione e spese condominiali, qualora siano: disposti dal giudice; quantificabili; corrisposti periodicamente all ex-coniuge; rispettano i requisiti previsti dalla sentenza n.13029/13 della Cassazione per essere considerati alla stregua dell assegno di mantenimento e, quindi, sono deducibili dal reddito complessivo del coniuge erogante (art.10, co.1, lett. c) Tuir), indicandoli nel rigo E22 del 730 o nel rigo RP22 del modello Unico PF. Nel caso in cui dette somme riguardino l immobile a disposizione della moglie e dei figli, la deducibilità è limitata alla metà delle spese sostenute. La quantificazione del contributo casa può essere determinato per relationem, se il provvedimento prevede l obbligo di pagamento dell importo relativo. La documentazione attestante il sostenimento dell onere potrà essere costituita, oltre che dal provvedimento dell autorità giudiziaria, anche dal contratto d affitto o dalla documentazione da cui risulti l importo delle spese condominiali, nonché dalla documentazione comprovante l avvenuto versamento. La deduzione di tali somme comporta necessariamente la tassazione del corrispondente importo in capo all altro coniuge separato (col.2 dei righi C6, C7, e C8 del 730 o col.2 dei righi RC7 e RC8 del modello Unico PF) La deduzione può essere proporzionalmente suddivisa tra i due genitori, in relazione alle spese sostenute, se la spesa è stata sostenuta da entrambi. Nel caso in cui, invece, la spesa sia stata sostenuta da un solo genitore, in quanto l altro coniuge è a suo carico, la deduzione spetta esclusivamente al coniuge che ha sopportato la spesa, nella misura del 50%. È necessario che le spese siano certificate dall ente autorizzato, cui è stato conferito il mandato per l espletamento della procedura e i coniugi potranno specificare all ente quale sia l importo delle spese sostenute da ciascuno di essi. Per le spese sostenute nel 2014, i coniugi potranno rendere tale dichiarazione anche in occasione della presentazione della dichiarazione dei redditi, apponendola sull originale della certificazione rilasciata
5 dall ente. L unico figlio che lavora stabilmente e che può provvedere al mantenimento della famiglia, in un nucleo familiare composto da padre, madre e due figli, dove il padre e l altro figlio sono disoccupati e la madre ha un reddito annuo di circa euro lordi, può avvalersi delle detrazioni Irpef per altri familiari a carico, per il fratello e il padre. La detrazione spetta al contribuente per il quale tale familiare a carico sia, nell ordine: coniuge (lett. a, b); figlio (lett. c), altro familiare convivente o per il quale è versato un assegno alimentare non risultante da provvedimenti dell autorità giudiziaria (lett. d). La scelta tra detrazione o deduzione (ove consentito) delle erogazioni liberali è univoca e deve riguardare tutte le donazioni effettuate nell anno d imposta, anche in relazione a beneficiari diversi, oppure può essere modulata a discrezione del contribuente? Il reddito di lavoro dipendente risultante dalla certificazione rilasciata dal datore di lavoro estero, da indicare nel quadro C, deve essere al lordo o al netto dei contributi previdenziali obbligatori versati nello stato estero? Erogazioni liberali Reddito da lavoro Ne consegue che la madre ha il diritto di fruire delle detrazioni per il coniuge e per i figli, con precedenza rispetto al figlio. L ordine delineato, tuttavia, potrebbe non rappresentare la reale contribuzione al sostegno dei componenti del nucleo familiare. Si ritiene che le detrazioni possano essere fruite dai contribuenti per i quali i familiari a carico rientrino fra gli altri familiari (art.12, lett. d), co.1 Tuir), a condizione che: detti contribuenti posseggano un reddito complessivo più elevato di quello posseduto dai soggetti per i quali i familiari a carico rientrano nelle lett. a), b) e c); ne sostengano effettivamente il carico. Qualora il contribuente intenda avvalersi della deduzione di cui all art.14 D.L. n.35/05 (10% del reddito), il medesimo contribuente non potrà fruire, sia per le medesime erogazioni che per erogazioni distinte, effettuate anche a diversi beneficiari, né della deduzione di cui all art.10, co.1, lett. g) Tuir (2% del reddito complessivo), né della detrazione di cui all art.15, co.1.1. (26%). Il contribuente che non intenda avvalersi della deduzione prevista dall art.14 D.L. n.35/05 dovrà scegliere se fruire della deduzione o della detrazione, essendo precluso il ricorso ad entrambe. L art.51, co.2, lett. a) Tuir, in sede di determinazione del reddito di lavoro dipendente, stabilisce che Non concorrono a formare il reddito: i contributi previdenziali e assistenziali versati dal datore di lavoro o dal lavoratore in ottemperanza a disposizioni di legge. Il reddito estero deve quindi essere dichiarato al netto dei contributi previdenziali obbligatori versati nello Stato estero. È irrilevante la circostanza che detti contributi, obbligatori o facoltativi, siano versati in Italia,
6 sempreché le somme e i valori cui i contributi si riferiscono siano assoggettate a tassazione in Italia.
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