Bozza,NV 20 Settembre DOCUMENTO INTRODUTTIVO
|
|
- Beatrice Alfieri
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Bozza,NV 20 Settembre DOCUMENTO INTRODUTTIVO Comitato per lo Sviluppo della Cultura Scientifica e Tecnologica Roma, 8 Ottobre 2010
2 Premessa Il problema dello sviluppo della cultura Scientifica e Tecnologica va affrontato in modo globale. Si possono esaminare i problemi e indicare il contributo e le azioni su cui dovrebbero impegnarsi i principali soggetti che ne sono coinvolti: la scuola, l università, le istituzioni e le organizzazioni culturali, le associazioni, il mondo del lavoro e le imprese, i media, i diversi soggetti sociali. Non basta però affrontare il problema da ciascuno di essi separatamente, ma occorre il più possibile creare un sistema a rete in cui i diversi soggetti interagiscano e cooperino. Questa è una delle considerazioni che costituivano l introduzione al documento che il Gruppo di Lavoro per lo Sviluppo della Cultura Scientifica e Tecnologica ha prodotto nel 2007, documento dal quale si è dipanata l attività svolta negli anni passati. Quell introduzione costituisce ancora oggi un punto di partenza per lo sviluppo di una cultura scientifica che abbia come obiettivo il raggiungimento di una piena cittadinanza scientifica e, quindi, la possibilità da parte dei cittadini non solo di affrontare scelte consapevoli su grandi temi quali l approvvigionamento energetico,gli OGM, l ambiente, ecc., ma anche di affrontare i loro problemi quotidiani e di lavoro adottando una mentalità scientifica e usando gli strumenti della scienza e della tecnologia. C è ovviamente in questo tema il file rouge della formazione che collega indissolubilmente scuola, università e mondo del lavoro in una filiera che deve essere la più efficace e qualificata possibile, calibrata per inserire prima possibile i nostri giovani nel mercato del lavoro, con conoscenze e competenze d avanguardia. Lo sviluppo delle risorse umane richiede tempi lunghi ed una chiara politica di indirizzo. Proprio per questo una politica per lo sviluppo della cultura scientifica e tecnologica richiede la considerazione di molti fattori, la mobilitazione di molte risorse e l azione coordinata di molti soggetti, così come ricordato all inizio di questa Premessa. Per raggiungere questo obiettivo occorre estendere il campo di azione, e passare da una sperimentazione molto ricca e di successo, ad una rigorosa e sistematica messa a sistema delle pratiche migliori. Tutto questo richiede competenze diversificate, una visione non settoriale e proposte di obiettivi ed azioni che siano il risultato di una profonda riflessione culturale su un modello di sviluppo di questo paese, che dovrà poi essere ovviamente sottoposto ai decisori politici per le valutazioni di loro competenza. La Scuola Nel ragionare delle azioni da metter in campo per raggiungere l obiettivo di una piena e compiuta cittadinanza scientifica è evidente il ruolo primario da attribuire alla formazione dei giovani. Si ritiene opportuno continuare a raccomandare il rafforzamento dello studio delle materie scientifiche. E irrinunciabile che lo studente abbia fatto esperienza e conosca il metodo sperimentale. Bisogna quindi insistere da un lato per un programma di sviluppo delle pratiche sperimentali e delle attrezzature scientifiche necessarie, e, dall altro, di progettazione e di realizzazione di spazi laboratoriali idonei nelle scuole e nel territorio. I laboratori presenti a livello territoriale e per tipologia di istituti scolastici purtroppo sono in molti casi sottoutilizzati e non adeguatamente integrati con lo studio teorico delle materie scientifiche. Infatti, il lavoro che si sviluppa in laboratorio deve prevedere una continua interazione tra teoria e pratica, tra osservazioni e rielaborazione teorica. L esperimento deve essere inteso come interrogazione ragionata dei fenomeni naturali e strumento di controllo di ipotesi interpretative. Il laboratorio deve quindi insegnare a leggere il mondo, ma anche a confrontarsi in maniera critica con delle ipotesi di lavoro. Da non sottovalutare che nel laboratorio gli studenti imparano ad agire in gruppo e in
3 modalità collaborativa: tutti e ciascuno hanno un ruolo e una funzione, anche gli studenti in difficoltà. Da ultimo, ma non per importanza, la scrittura di testi di carattere tecnico scientifico, per rielaborare criticamente gli esperimenti fatti in laboratorio, può migliorare la dimestichezza degli studenti con la scrittura e con la presentazione dei risultati. Orientamento formativo degli studenti Proprio perché la funzione formativa della scuola è notevolmente più importante di quella informativa, e roprio perché ci deve essere spazio per diverse sperimentazioni metodologiche, sia in una direzione strettamente sperimentale che in una direzione più concettuale, il laboratorio non è necessariamente un luogo attrezzato con materiale e strumenti, ma piuttosto uno spazio in cui docente e studente insieme costruiscono ed elaborano conoscenza, utilizzano le risorse messe a disposizione dalla scuola e dal territorio per incoraggiare la sperimentazione e promuovere, a partire dalla conoscenza del mondo reale, occasioni di apprendimento. Il laboratorio è stato ed è l asse portante di progetti e attività promosse dal MIUR in questi ultimi anni. Le attività del Piano nazionale per le Lauree Scientifiche si svolgeranno nei prossimi due anni accademici/anni scolastici (2010/ /12) e metteranno a sistema le pratiche migliori della sperimentazione degli anni passati. L azione di avvicinamento alla scienza per studenti nella fascia di età dall obbligo è svolta anche dal Piano Insegnare Scienze Sperimentali e da Mat@bel. La validità dei percorsi avviati richiede continuità di investimenti, per garantire una loro azione continuativa e una programmazione certa e integrata. Formazione degli insegnanti L interazione tra Scuola e Università, pur nelle rispettive competenze e autonomie, contribuirà a migliorare anche la formazione dei nuovi insegnanti. La nuova normativa sul reclutamento degli insegnanti sta completando il suo iter amministrativo. E in ogni caso ragionevole pensare che tutto il nuovo processo (formazione e reclutamento) cominci ad avere un impatto sulla scuola da qui a qualche anno. E quindi urgente porre la massima attenzione sul problema della crescita professionale degli insegnanti in servizio per: dare a tutti gli insegnanti la possibilità di accedere ad un sistema flessibile e diversificato di opportunità e attività per lo sviluppo professionale; dare ad almeno alcuni insegnanti, sulla base del merito certificato da crediti acquisiti, la possibilità di svolgere attività di alta formazione, come ad esempio dottorati di ricerca e partecipazione attiva riconosciuta e valutata a ricerche accreditate presso gruppi di ricerca istituzionali di università e altri enti; realizzare attività che siano strettamente legate a problemi e obiettivi concreti e contestualizzati nella pratica dell insegnamento e che siano collocate in una adeguata cornice teorica e si svolgano in una dimensione problematica e della ricerca. Musei Scientifici e Science Centers Non può essere trascurata la rilevanza ormai assunta dalla rete dei musei scientifici e dei science centers, per la Scuola (come luogo di didattica e sperimentazione) e per la società nel suo complesso. Anzitutto debbono continuare, secondo la loro vocazione originaria, a diffondere, in modo sempre più ampio, la cultura scientifica fra i cittadini fino a costituire un punto di riferimento per la formazione continua. Queste istituzioni possono anche avere, e spesso hanno, una funzione essenziale di supporto e integrazione dell apprendimento scolastico. Possono offrire esperti 3
4 formatori per la didattica laboratoriale, sperimentale e informale, sviluppare opportunità per un contatto diretto con scienziati e ricercatori su temi di scienza e tecnologia mirati all approfondimento e all arricchimento professionale dei docenti, mettere a disposizione ambienti di apprendimento non formale anche per rafforzare e diversificare la quotidiana didattica laboratoriale. Uno dei problemi da evitare è che queste opportunità formative rimangano episodi isolati nella vita degli studenti. Occorre attuare metodologie di integrazione, o almeno di raccordo fra esse e il curricolo in classe. E quindi opportuno sviluppare la ricerca sull apprendimento, e l insegnamento scolastico come elemento costitutivo del sistema di formazione degli insegnanti, iniziale e in servizio, in un circuito che colleghi gli istituti scolastici a università, enti di ricerca, musei e science centers di adeguata qualificazione scientifica, e imprese tecnologicamente avanzate. Formazione universitaria: I e II livello La promozione della dimensione europea dei percorsi formativi, attraverso l'elaborazione e l'attivazione di nuovi moduli, corsi e curricula di primo e secondo livello con contenuto, orientamento e organizzazione di carattere europeo, non ha sempre raggiunto il suo obiettivo. Sebbene il progetto Tuning Educational Structures in Europe, partito nel 2000, abbia fornito un occasione per ridisegnare, sviluppare, implementare, valutare e innalzare la qualità dei programmi di ciascuno dei tre cicli, l integrazione a livello europeo dei corsi di laurea di tipo scientifico è un obiettivo ancora da perseguire, anche alla luce dei diversi programmi di mobilità. I programmi Erasmus e Leonardo non coinvolgono ancora un numero significativo di studenti. Per il programma Erasmus, questo è dovuto ad una non completa disponibilità degli Atenei ad incentivare questi programmi di scambio, che sicuramente introducono dei ritardi nei tempi di laurea e non sempre sono visti come necessari. Per il programma Leonardo, va migliorato il collegamento con il mondo del lavoro. Da ultimo, ma non per importanza, c è da registrare il fatto che queste esperienze non vengono adeguatamente valutate né dagli Atenei né dal mondo del lavoro. Dottorato Il dottorato concretizza un percorso formativo mirato alla ricerca proprio attraverso la ricerca e costituisce la chiave di accesso a tutte le carriere correlate a R&S. In questo senso, il dottorato deve dare risposte alle richieste di professionalità che provengono dai settori della ricerca pubblica e privata, con l obiettivo di integrare sempre di più il sistema formativo accademico con il tessuto sociale del paese. Questa apertura degli obiettivi formativi dei corsi di dottorato è in linea con quanto concordato in sede europea negli ultimi seminari interministeriali, in particolare quelli tenuti a Salisburgo nel febbraio 2005 e a Nizza nel dicembre Il dottorato di ricerca deve essere quindi rivisitato e migliorato nell ottica della sua reale funzione, quella di percorso formativo orientato all esercizio di attività di ricerca di alta qualificazione non solo presso le Università, ma anche presso gli enti pubblici o i soggetti privati. I dottori di ricerca rappresentano lo strumento di trasferimento della conoscenza e dell'innovazione dal sistema formativo universitario al tessuto produttivo (pubblico e privato) del paese. Essi rappresentano la possibilità di competere con le nuove economie emergenti, utilizzando l arma altamente concorrenziale della conoscenza contro quella della riduzione del costo del lavoro. Tutto questo richiede un lavoro di riflessione congiunto con le Università e il mondo del lavoro per un definitivo riconoscimento del III livello della formazione terziaria
5 Mondo del lavoro Ai giovani laureati il mondo del lavoro richiede un più solido impianto culturale e metodologico di base che fornisca ai neolaureati o neodiplomati maggiori capacità di adattamento a situazioni lavorative in continua evoluzione. I dati mostrano chiaramente che ad oggi i laureati hanno le medesime opportunità di entrare nel mondo del lavoro, indipendentemente dal fatto che abbiano frequentato un Master o un corso di perfezionamento, uno stage o un tirocinio. Spesso gli studenti disponibili per i Master sono pochi e quelli disponibili sono spesso quelli che non hanno trovato lavoro. Sembra quindi importante rendere più qualificato l accesso al Master per render chiaro che non si tratta di un area di parcheggio, ma di una tra le tante offerte formative messe in campo dagli atenei. Per la riuscita di questo processo il dialogo tra Università e mondo del lavoro è irrinunciabile. I Master devono essere uno strumento dinamico (si aprono quando servono, e si chiudono quando non servono), finalizzato a sperimentare nuove forme di erogazione di servizi didattici, anche in funzione del Lifelong Learning. Entro il 2050 l Italia sarà il Paese con più persone anziane in Europa. L innalzamento delle aspettative di vita e il continuo evolvere delle conoscenze rende necessario prolungare nel tempo e scandire per tutta la vita il processo di apprendimento con modalità ancora largamente da definire. Media Oggi più che mai, per assolvere in maniera consapevole ai suoi diritti e ai suoi doveri una società democratica deve essere una società informata sui processi scientifici e culturali. Non vi è dubbio che la divulgazione scientifica sia quantitativamente molto sviluppata in Italia. Spesso il problema è il modo con cui i temi della scienza vengono trattati: la mancanza di approfondimento ha come alibi il fatto che il pubblico non capisce. Questo crea uno iato tra divulgazione e diffusione della cultura scientifica che deve essere assolutamente superato. Per quanto riguarda la RAI, è necessario sfruttare la convenzione con RAI Educational per realizzare trasmissioni specifiche su argomenti di scienza e tecnologia, e conquistare spazi nella TV generalista. In più, la rete consente di utilizzare tecnologie a basso costo e utilizzabili con semplicità sia on line che off line dagli studenti e le loro famiglie, dagli insegnanti e dai cittadini tutti. Il contributo delle università, degli enti di ricerca e delle imprese coinvolte in R&S deve essere fondamentale non solo per lo sviluppo della conoscenza, ma anche per lo sviluppo dell economia basata sulla conoscenza. La comunicazione, la diffusione e la divulgazione della ricerca scientifica, la creazione di percorsi certificati di Life long Learning, la capacità di avere un ruolo attivo nello sviluppo economico e sociale di un territorio costituiscono le premesse per accreditare azioni che avvicinino tutti ad una completa cittadinanza scientifica. Ruoli e compiti del Comitato Dal Decreto istitutivo i compiti del Comitato sono: 1. definire le azioni per la diffusione della cultura scientifica e tecnologica; 2. proporre e definire progetti e azioni di sistema rivolti alla Scuola e all Università; 3. proporre, in particolare, azioni e servizi per la formazione dei docenti e per il sostegno alla loro attività professionale; 4. suggerire soluzioni metodologiche didattiche in vista di un miglioramento dei percorsi formativi 5. esprimere l analisi della diffusione della cultura scientifica nei vari comparti: Scuola, Università e altri 6. proposte per incrementarli 5
6 7. attuare iniziative per diffonderle.
ACCORDO QUADRO PER LA DIFFUSIONE E L IMPLEMENTAZIONE DI BUONE PRATICHE DI ALTERNANZA SCUOLA LAVORO. Tra UFFICIO SCOLASTICO TERRITORIALE DI NOVARA
ACCORDO QUADRO PER LA DIFFUSIONE E L IMPLEMENTAZIONE DI BUONE PRATICHE DI ALTERNANZA SCUOLA LAVORO Tra UFFICIO SCOLASTICO TERRITORIALE DI NOVARA Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca
DettagliRUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI
INTEGRAZIONE, ORIENTAMENTO E BUONE PRASSI RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI L iscrizione degli alunni con certificazione L.104
DettagliLINEE GUIDA TFA FISICA
LINEE GUIDA TFA FISICA PREMESSA La macchina dei TFA si è ormai messa in moto in molte Università italiane e la Commissione Didattica della SIF ha ritenuto opportuno individuare delle linee guida da proporre
DettagliAlternanza scuola lavoro: che cosa significa
Alternanza scuola lavoro: che cosa significa È una modalità didattica realizzata in collaborazione fra scuole e imprese per offrire ai giovani competenze spendibili nel mercato del lavoro e favorire l
DettagliPROGETTO CITTADINANZA E COSTITUZIONE
PROGETTO CITTADINANZA E COSTITUZIONE SICUREZZA E RISPETTO DELLE REGOLE FINALITA e OBIETTIVI DEL PROGETTO Le direttive comunitarie in tema di salute e sicurezza sul luogo di lavoro sottolineano la necessità
DettagliApprofondimenti e-book: I laboratori come strategia didattica autore: Antonia Melchiorre
Approfondimenti e-book: I laboratori come strategia didattica autore: Antonia Melchiorre Breve excursus delle risoluzioni giuridiche introdotte per garantire il diritto al Successo formativo nella scuola
DettagliCOMITATO TECNICO SCUOLA E UNIVERSITA
Emilia Gangemi COMITATO TECNICO SCUOLA E UNIVERSITA Linee di indirizzo 12 dicembre 2012 Il quadro disegnato dai dati più recenti, tra cui le indagini ISTAT, in merito al mercato del lavoro nel Lazio non
DettagliLinee guida per le Scuole 2.0
Linee guida per le Scuole 2.0 Premesse Il progetto Scuole 2.0 ha fra i suoi obiettivi principali quello di sperimentare e analizzare, in un numero limitato e controllabile di casi, come l introduzione
DettagliIL MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA MIUR
Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca PROTOCOLLO DI INTESA TRA IL MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA MIUR E LA SOCIETA DANTE ALIGHIERI Protocollo d'intesa Tra
DettagliDocumento approvato dal Consiglio Direttivo dell ANVUR nella seduta del 15/5/2013
Documento approvato dal Consiglio Direttivo dell ANVUR nella seduta del 15/5/2013-1. Premessa Con la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale n. 104 del 06/05/2013 del DM 45/2013 Regolamento recante modalità
DettagliProgetto/Piano Lauree Scientifiche. Nicola Vittorio Università di Roma, Tor Vergata
Progetto/Piano Lauree Scientifiche Nicola Vittorio Università di Roma, Tor Vergata La crisi delle vocazioni scientifiche 10000 4500 8500 LS 3850 Chimica Fisica Matematica 3200 7000 2550 5500 1900 4000
DettagliRegolamento Approvato dal Consiglio di Amministrazione del CSI-Piemonte il 16 luglio 2007
Regolamento Approvato dal Consiglio di Amministrazione del CSI-Piemonte il 16 luglio 2007 REGOLAMENTO CENTRO ON LINE STORIA E CULTURA DELL INDUSTRIA: IL NORD OVEST DAL 1850 ARTICOLO 1 Obiettivi e finalità
DettagliProtocollo D Intesa. Tra. L Ufficio Scolastico Regionale Per L Umbria. Il Conservatorio F. Morlacchi di Perugia
Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per l Umbria Direzione Regionale Protocollo D Intesa Tra L Ufficio Scolastico Regionale Per L Umbria E Il Conservatorio
DettagliCORSI FINANZIABILI TRAMITE VOUCHER For.Te
CORSI FINANZIABILI TRAMITE VOUCHER For.Te Da richiedere on line sul sito del fondo For.Te il giorno lunedì 21 gennaio 2013 secondo la procedura dell avviso 3/2012 SETTORE SCUOLA Titolo Progettare e valutare:
DettagliCLIL 2014/15 CLIL AL LICEO LES MAMOLI. EMERGENZA e OPPORTUNITA'
CLIL 2014/15 CLIL AL LICEO LES MAMOLI EMERGENZA e OPPORTUNITA' Obbligo di attivazione dell'insegnamento CLIL "Fatto salvo quanto stabilito specificamente per il percorso del liceo linguistico, nel quinto
DettagliIL SISTEMA DEI DESCRITTORI EUROPEI PER LE LAUREE E LE LAUREE MAGISTRALI
IL SISTEMA DEI DESCRITTORI EUROPEI PER LE LAUREE E LE LAUREE MAGISTRALI Osservatorio di Ateneo sulla Didattica Università di Siena Servizio Management Didattico Siena, 21 novembre 2006 D.M. sulla disciplina
Dettaglib) attività divulgativa delle politiche di qualità dell ateneo nei confronti degli studenti;
Allegato n. 2 Linee Guida per la redazione della Relazione Annuale della Commissione Paritetica Docenti- Studenti Le Commissioni Didattiche Paritetiche, così come specificato nel Documento di Autovalutazione,
DettagliJ. Delors NELL EDUCAZIONE UN TESORO. Rapporto all UNESCO della Commissione Internazionale sull Educazione per il XXI secolo
J. Delors NELL EDUCAZIONE UN TESORO Rapporto all UNESCO della Commissione Internazionale sull Educazione per il XXI secolo L utopia dell educazione L educazione è un mezzo prezioso e indispensabile che
DettagliLa nuova Legge regionale in materia di Istruzione, Formazione e Lavoro
La nuova Legge regionale in materia di Istruzione, Formazione e Lavoro Qualità, innovazione ed internazionalizzazione nei sistemi di istruzione, formazione e lavoro in Regione Lombardia Valentina Aprea
DettagliCome si diventa insegnanti: ecco le nuove regole Nuovo regolamento per la formazione degli insegnanti
Come si diventa insegnanti: ecco le nuove regole Nuovo regolamento per la formazione degli insegnanti Il Ministro dell'istruzione, Mariastella Gelmini, ha presentato il 10 settembre 2010 a Palazzo Chigi
DettagliMANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6
MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.
DettagliPROGETTO TAVOLO GIOVANI
PROGETTO TAVOLO GIOVANI Costituzione di un Tavolo di coordinamento con le associazioni di giovani di Cinisello Balsamo e le organizzazioni sociali che compongono il mondo delle realtà giovanili locali
DettagliMinistero dell'istruzione, dell'università e della Ricerca (di seguito denominato MIUR) Associazione Direttori di Albergo (di seguito denominato ADA)
PROTOCOLLO D'INTESA tra Ministero dell'istruzione, dell'università e della Ricerca (di seguito denominato MIUR) e Associazione Direttori di Albergo (di seguito denominato ADA) "Rafforzare il rapporto tra
DettagliWomen In Development UN MODELLO EUROPEO PER LO SVILUPPO LOCALE GENDER ORIENTED PIANO DI COMUNICAZIONE
Women In Development UN MODELLO EUROPEO PER LO SVILUPPO LOCALE GENDER ORIENTED PIANO DI COMUNICAZIONE Introduzione Il progetto W.In D. (Women In Development) si inserisce nelle attività previste e finanziate
Dettaglinewsletter N.4 Dicembre 2013 Erasmus+ il nuovo programma integrato per l istruzione, la formazione, la gioventù e lo sport.
newsletter N.4 Dicembre 2013 Questo numero è stato realizzato da: Franca Fiacco ISFOL Agenzia Nazionale LLP Programma settoriale Leonardo da Vinci Erasmus+ il nuovo programma integrato per l istruzione,
DettagliVALeS Valutazione e Sviluppo Scuola
Premessa VALeS Valutazione e Sviluppo Scuola progetto sperimentale per individuare criteri, strumenti e metodologie per la valutazione delle scuole e dei dirigenti scolastici Le precedenti sperimentazioni
DettagliDOCENTI ESPERTI IN DIDATTICA CON TECNOLOGIE DIGITALI CERTIFICARE LE PROPRIE COMPETENZE
DOCENTI ESPERTI IN DIDATTICA CON TECNOLOGIE DIGITALI CERTIFICARE LE PROPRIE COMPETENZE Profilo - Competenze - Certificazioni Perché definire un profilo? Perché descriverne le competenze e certificarle?
DettagliIL RETTORE. VISTO lo Statuto di autonomia dell Università del Salento ed in particolare l art. 29;
OGGETTO: Emanazione del Regolamento per la formazione del personale tecnicoamministrativo novellato dalla delibera del Consiglio di Amministrazione in data 22/12/2010. IL RETTORE D.R. N. 1 VISTO lo Statuto
DettagliL AP come elemento qualificante della mission didattica degli Atenei
L AP come elemento qualificante della mission didattica degli Atenei Convegno Nazionale RUIAP Riconoscimento degli apprendimenti e certificazione delle competenze: sfide per l Università e per il Paese
Dettagliquarto ciclo di incontri per conoscere le professioni
COSTRUIRE IL FUTURO: PROFESSIONI E INNOVAZIONE quarto ciclo di incontri per conoscere le professioni Il mondo della STATISTICA: 30 novembre 2007 A cura di Città dei Mestieri di Milano e della Lombardia
DettagliL ATI composta da Associazione Nuovi Lavori e BIC Puglia s.c.a.r.l., nell ambito del progetto URLO Una rete per le opportunità, PROMUOVE
L ATI composta da Associazione Nuovi Lavori e BIC Puglia s.c.a.r.l., nell ambito del progetto URLO Una rete per le opportunità, PROMUOVE un PROTOCOLLO D INTESA tra CONSIGLIERA PARITÀ PROVINCIALE DONNE
DettagliSCHEDA PROGETTO BCNL - SCUOLA
PROGETTO TRASFERIMENTO BORSA CONTINUA NAZIONALE DEL LAVORO SCHEDA PROGETTO BCNL - SCUOLA Piano di attività integrate fra i progetti: Ministero Pubblica Istruzione - Impresa Formativa Simulata e Ministero
DettagliMinistero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca
INTESA IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA e LA REGIONE LOMBARDIA VISTI - gli artt. 117 e 118 della Costituzione che assegnano alle Regioni competenze esclusive in materia di
Dettagliprof. Andrea Messeri docente Università degli Studi di Siena
prof. Andrea Messeri docente Università degli Studi di Siena UNIVERSITÀ, SCUOLE E ORIENTAMENTO IN ITALIA intervento al convegno Essenzialità dell Orientamento per il Futuro dei Giovani, Orvieto 9 11 dicembre
DettagliProgetto sperimentale VSQ - Valutazione per lo Sviluppo della Qualità delle Scuole
Progetto sperimentale VSQ - Valutazione per lo Sviluppo della Qualità delle Scuole Premessa Nel quadro delle azioni del Ministero da attuare in coerenza con i principi generali contenuti nel Decreto legislativo
DettagliAUTOVALUTAZIONE D ISTITUTO
AUTOVALUTAZIONE D ISTITUTO (anno scolastico 2014-2015) anno zero AUTONOMIA SCOLASTICA e AUTOVALUTAZIONE L autovalutazione d istituto affonda le sue radici nell autonomia scolastica (dpr 275/1999) 1999-2014
DettagliNuove metodologie di formazione
Nuove metodologie di formazione per la sicurezza nel settore delle costruzioni LA FORMAZIONE DEI COORDINATORI PER LA SICUREZZA Farina Geom. Stefano Consigliere Nazionale AiFOS AiFOS Associazione Italiana
DettagliProgetto 5. Formazione, discipline e continuità
Istituto Comprensivo Statale Lorenzo Bartolini di Vaiano Piano dell Offerta Formativa Scheda di progetto Progetto 5 Formazione, discipline e continuità I momenti dedicati all aggiornamento e all autoaggiornamento
DettagliPERCORSO INNOVATIVO DI ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO
Alternanza scuola/lavoro l alternanza non è uno strumento formativo, ma si configura piuttosto come una metodologia formativa, una vera e propria modalità di apprendere PERCORSO INNOVATIVO DI ALTERNANZA
DettagliPROTOCOLLO D INTESA PER LA REALIZZAZIONE DI ATTIVITÀ DI RICERCA, DIDATTICA, FORMAZIONE E ORIENTAMENTO TRA
PROTOCOLLO D INTESA PER LA REALIZZAZIONE DI ATTIVITÀ DI RICERCA, DIDATTICA, FORMAZIONE E ORIENTAMENTO TRA L Università degli Studi di Ferrara (di seguito denominata brevemente Università ) Codice Fiscale
DettagliMINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA Comitato nazionale per la valutazione del sistema universitario
MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA Comitato nazionale per la valutazione del sistema universitario Criteri per l accreditamento delle Università telematiche e dei corsi di studio
DettagliPROTOCOLLO D INTESA. tra. MIUR USR Sicilia. Ufficio XI Ambito Territoriale per la provincia di Trapani
PROTOCOLLO D INTESA tra MIUR USR Sicilia Ufficio XI Ambito Territoriale per la provincia di Trapani e Conservatorio di Musica di Stato di Trapani Antonio Scontrino PROTOCOLLO D INTESA tra MIUR USR Sicilia
DettagliCOMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)
COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA
DettagliPIANO REGIONALE DELLA PREVENZIONE 2014-2018
MACRO OBIETTIVO 7 Codici indicatori: 7.6.1 PIANO REGIONALE DELLA PREVENZIONE 2014-2018 Programma: Mantenimento e Implementazione del Sistema per supportare le istituzioni scolastiche nella promozione della
DettagliACCORDO CONFINDUSTRIA CRUI
ACCORDO CONFINDUSTRIA CRUI OTTO AZIONI MISURABILI PER L UNIVERSITA, LA RICERCA E L INNOVAZIONE Premessa Nella comune convinzione che Università, Ricerca e Innovazione costituiscano una priorità per il
DettagliPIATTAFORMA DEI VALORI DI RIFERIMENTO, DEI CRITERI PEDAGOGICI COMUNI CENTRI DI ESERCITAZIONE AI METODI DELL'EDUCAZIONE ATTIVA DEL PIEMONTE
PIATTAFORMA DEI VALORI DI RIFERIMENTO, DEI CRITERI PEDAGOGICI COMUNI CENTRI DI ESERCITAZIONE AI METODI DELL'EDUCAZIONE ATTIVA DEL PIEMONTE CEMEA CENTRI DI ESERCITAZIONE AI METODI DELL'EDUCAZIONE ATTIVA
DettagliLABORATORIO Professione psicologo
Università degli Studi di Milano-Bicocca Facoltà di Psicologia Corso di laurea in Scienze e tecniche psicologiche LABORATORIO Professione psicologo AA. 2010-2011 2011-1 - UNO SPUNTO PROVOCATORIO Siamo
DettagliREGOLAMENTO PER L ATTIVAZIONE DI MASTER DI I E II LIVELLO. Politecnico di Bari
REGOLAMENTO PER L ATTIVAZIONE DI MASTER DI I E II LIVELLO Politecnico di Bari Decreto di emanazione D.R. n. 307 del 24/05/2002 D.R. n. 307 IL RETTORE VISTO VISTO lo Statuto di questo Politecnico; il Regolamento
Dettagli1. I titoli conseguiti presso le Università consigliate vengono riconosciuti?
DOMANDE FREQUENTI Palermo, Largo Esedra nr.3, tel. 091 6254431 ONLUS 1. I titoli conseguiti presso le Università consigliate vengono riconosciuti? Le Università sono pubbliche o private riconosciute dal
DettagliINTERVENTO LE AZIONI DI SISTEMA TRA CAPACITY BUILDING E COOPERAZIONE A RETE (ROMA, 10 MAGGIO 2006)
INTERVENTO LE AZIONI DI SISTEMA TRA CAPACITY BUILDING E COOPERAZIONE A RETE (ROMA, 10 MAGGIO 2006) Siamo nell ultimo anno di programmazione, per cui è normale fare un bilancio dell attività svolta e dell
DettagliPIEMONTE. D.G.R. n. 76 688 del 1/8/2005
PIEMONTE D.G.R. n. 76 688 del 1/8/2005 Oggetto: Programmazione della rete scolastica nella Regione Piemonte - anni scolastici 2005/06-2006/07 art. 138 del D.lgs 112/98. Indicazioni programmatiche inerenti
DettagliPROTOCOLLO D INTESA GIOVANI, SCUOLA & VOLONTARIATO. tra
PROTOCOLLO D INTESA GIOVANI, SCUOLA & VOLONTARIATO tra Ufficio scolastico provinciale, Provincia di Rovigo, Assessorato alle Politiche Sociali, e Assessorato alla Pubblica Istruzione e Associazione Polesine
Dettaglida Centri Territoriali Permanenti Centri provinciali di Istruzione per Adulti di Augusta Marconi
da Centri Territoriali Permanenti a Centri provinciali di Istruzione per Adulti di Augusta Marconi Introduzione QuickTime e un decompressore sono necessari per visualizzare quest'immagine. Attualmente
DettagliPROTOCOLLO D'INTESA MINISTERO PUBBLICA ISTRUZIONE. DE AGOSTINI SCUOLA S.p.A
PROTOCOLLO D'INTESA TRA MINISTERO PUBBLICA ISTRUZIONE (di seguito denominato Ministero) E DE AGOSTINI SCUOLA S.p.A (di seguito denominata Casa Editrice) VISTO il decreto legislativo 16 aprile 1994, n.
DettagliREGOLAMENTO DEI CORSI PER MASTER UNIVERSITARIO
REGOLAMENTO DEI CORSI PER MASTER UNIVERSITARIO Art. 1 Corsi per master universitario 1. L Università promuove, secondo la normativa vigente corsi di alta formazione per il conseguimento di diplomi di master
DettagliLICEO SCIENTIFICO OPZIONE SCIENZE APPLICATE Dallo studio delle scienze sperimentali alla comprensione del mondo tecnologico
LICEO SCIENTIFICO OPZIONE SCIENZE APPLICATE Dallo studio delle scienze sperimentali alla comprensione del mondo tecnologico Non si impara mai pienamente una scienza difficile, per esempio la matematica,
DettagliE nato per dare un impronta educativa/pastorale agli Oratori. Anno 2001
E nato per dare un impronta educativa/pastorale agli Oratori Anno 2001 Il Forum degli oratori italiani è un organo di coordinamento nazionale degli organismi ecclesiali che dedicano speciale cura all
DettagliUN FARO A SALVAGUARDIA DELL INFANZIA (Diritti dell infanzia e dell adolescenza)
IO, NOI Associazione di Volontariato per la Solidarietà e l integrazione Sociale Sede legale - Sede Operativa: via delle Meduse, 63a 00054 Fiumicino Tel. 3208594921 066520591 Fax: 0665499252 E.Mail: infoline@ionoi.org
Dettagli2012 REPERTORIO N 4/2012 PROT. 750 POS. II/2.2
2012 REPERTORIO N 4/2012 PROT. 750 POS. II/2.2 ORDINE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI Accordo con l Ordine di Firenze relativo al DM del 05.XI.2010 Accordo tra l Ordine dei Dottori
DettagliAZIONI DEL SUCCESSO FORMATIVO
AZIONI DEL SUCCESSO FORMATIVO Premessa La scuola,oggi, trova la sua ragione di essere nell assicurare ad ogni alunno il successo formativo, inteso come piena formazione della persona umana nel rispetto
DettagliLa Dichiarazione di Verona sugli investimenti in salute (The Verona Declaration on Investment for Healt)
SCHEDA 8 La Dichiarazione di Verona sugli investimenti in salute (The Verona Declaration on Investment for Healt) Verona, Italia, 5-9 luglio 2000 LA SFIDA DI VERONA Investire in salute significa promuoverne
DettagliPremio di merito Quando studiare ti conviene
Premio di merito Quando studiare ti conviene Sommario Sommario 2 Cos è il premio di merito 3 Come si concorre al premio. Prerequisiti 3 Indicatori di valutazione e calcolo del premio 3 (a) Durata del percorso
DettagliProgetto. A.S. 2015/2016 Scuola secondaria di primo grado. Sedi di Simaxis, Solarussa, Ollastra, Villaurbana e Zerfaliu
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE SIMAXIS -VILLAURBANA DI SCUOLA DELL INFANZIA, PRIMARIA E SECONDARIA DI PRIMO GRADO VIA ROMA, 2-09088 SIMAXIS (OR) - Tel. 0783 405013/Fax 0783 406452 C.F. 80005050952 - E-Mail
DettagliRuolo e attività del punto nuova impresa
SISTEMA DOTALE E CULTURA D IMPRESA: UNA RETE DI SERVIZI PER IL TERRITORIO MANTOVANO a cura di Alessandra Ligabue PROMOIMPRESA Ruolo e attività del punto nuova impresa PromoImpresa, in qualità di Azienda
DettagliMIUR.AOODGPS.REGISTRO UFFICIALE(U).0000187.14-02-2014
MIUR.AOODGPS.REGISTRO UFFICIALE(U).0000187.14-02-2014 ALLEGATO A RELAZIONE TECNICA CONFAO, in relazione alle richieste provenienti dagli istituti scolastici associati e al fine di promuovere un apprendimento
DettagliPiano annuale dell attività di Aggiornamento e Formazione Personale Docente
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE "ANTONIO GRAMSCI" Albano/Pavona ANNO SCOLASTICO 2014/15 Piano annuale dell attività di Aggiornamento e Formazione Personale Docente PREMESSA La formazione e l aggiornamento
Dettagli"Paolo Baffi" Centre on International Markets, Money and Regulation
Centro Permanente di Ricerca Permanent Research Centre Acronimo BAFFI CENTRE Denominazione "Paolo Baffi" Centre on International Markets, Money and Regulation Oggetto di attività Economia e diritto dei
Dettaglic. alla realizzazione e gestione di strutture di servizio per la ricerca e il trasferimento dei risultati della ricerca;
(ALLEGATO 1) Estratto dallo Statuto della Fondazione per la Ricerca e l Innovazione Art. 3 Finalità 1. La Fondazione non ha fini di lucro, e ha lo scopo di realizzare, in sintonia con le strategie e la
DettagliCampus scientifico e didattico del biomedicale Tecnologie della vita. Organi di indirizzo e gestione Piano annuale 2013-14
Campus scientifico e didattico del biomedicale Tecnologie della vita Organi di indirizzo e gestione Piano annuale 2013-14 1 Premessa Il progetto di campus biomedicale è finalizzato ad apprendere competenze
Dettagli- Corso introduttivo alla comunicazione interculturale, all associazionismo e politiche giovanili dell Unione Europea
Percorsi di educazione non formale all Europa: - Corso introduttivo alla comunicazione interculturale, all associazionismo e politiche giovanili dell Unione Europea - Progettazione e realizzazione di uno
Dettagli(Impresa Formativa Simulata)
Progetto I.F.S. (Impresa Formativa Simulata) Anno Scolastico 2010/2011 Referenti Sellitto Gianpaolo De Crescenzo Nicola Informazioni sull Impresa Formativa Simulata L'impresa formativa simulata è un modello
DettagliCorso annuale di Perfezionamento e di Aggiornamento Professionale (1500 ore 60 CFU) (Legge 19/11/1990 n. 341- art. 6, co. 2, lett.
Libera Università degli Studi San Pio V di Roma Anno Accademico 2009/2010 Corso annuale di Perfezionamento e di Aggiornamento Professionale (1500 ore 60 CFU) (Legge 19/11/1990 n. 341- art. 6, co. 2, lett.
DettagliProgetto Cantieri aperti per la scuola di base
Progetto Cantieri aperti per la scuola di base TRACCIA dell INTERVISTA Istituto. Note per la compilazione Le parti a sfondo grigio saranno affrontate durante l incontro tra mini staff di istituto e intervistatori.
DettagliRapporto dal Questionari Insegnanti
Rapporto dal Questionari Insegnanti SCUOLA CHIC81400N N. Docenti che hanno compilato il questionario: 60 Anno Scolastico 2014/15 Le Aree Indagate Il Questionario Insegnanti ha l obiettivo di rilevare la
DettagliIl ruolo del chimico per la sicurezza ambientale
ambientale di Piero Frediani * Ciampolini A. (a cura di). L innovazione per lo sviluppo locale ISBN 88-8453-362-7 (online) 2005 Firenze University Press Nell Anno Accademico 1996-97 l Università di Firenze
DettagliPsicologia Educazione Società 1
Psicologia Educazione Società 1 copyright 2012 Euno Edizioni via Mercede 25-94013 Leonforte (En) Tel. e Fax 0935 905300 info@eunoedizioni.it Copertina di Emilio Barbera Finito di stampare nel febbraio
DettagliPREMESSA Continuità curricolare Continuità metodologica
PREMESSA Il progetto continuità, nasce dall esigenza di garantire al bambinoalunno un percorso formativo organico e completo, che miri a promuovere uno sviluppo articolato e multidimensionale del soggetto,
DettagliL AVORO DI RETE AL OBIETTIVI FORMATIVI
Finalita educativa generale: Favorire l inserimento, promuovere l integrazione scolastica e lo sviluppo delle potenzialità dell alunno disabile o in situazione di svantaggio nell apprendimento, nella comunicazione,
DettagliSEMINARIO QUANDO LA SCUOLA INCONTRA L AZIENDA. Seminario 3 ottobre IIS TASSARA-GHISLANDI BRENO
SEMINARIO QUANDO LA SCUOLA INCONTRA L AZIENDA Seminario 3 ottobre IIS TASSARA-GHISLANDI BRENO Valentina Aprea Assessore all istruzione, formazione e lavoro NOTA di contesto: la scuola attiva da anni un
Dettagli5 - SINTESI DELLA LINEA D INDIRIZZO RAPPORTI CON IL TERRITORIO
5 - SINTESI DELLA LINEA D INDIRIZZO RAPPORTI CON IL TERRITORIO RAT - Linea d indirizzo Rapporti con il territorio Missione, visione e valori dell Ateneo: La Linea d indirizzo Rapporti con il territorio
DettagliAREA 5. RAPPORTI CON ENTI ESTERNI
A.S. 2014/2015 AREA 1. REVISIONE E GESTIONE DEL POF REVISIONE E GESTIONE DEL POF ATTIVITA INTERNE PER IL POTENZIAMENTO E AMPLIAMENTO DELL OFFERTA FORMATIVA AREA 2. SERVIZI AL PERSONALE DOCENTE GESTIONE
DettagliL Università di Trento tutti gli studenti che si impegnano. PREMI DI MERITO...quando studiare ti conviene
L Università di Trento tutti gli studenti che si impegnano PREMI DI MERITO...quando studiare ti conviene PREMI DI MERITO...quando studiare ti conviene Cos è il premio di merito Unitn è il primo ateneo
DettagliRELAZIONE FINALE DEL PROGETTO DI.SCOL.A.
RELAZIONE FINALE DEL PROGETTO DI.SCOL.A. Con il Consiglio di Lisbona e negli obiettivi della dichiarazione di Copenaghen si è tracciato un percorso ambizioso da realizzare entro il 2010: realizzare la
DettagliAlla ricerca dell algoritmo. Scoprire e formalizzare algoritmi.
PROGETTO SeT Il ciclo dell informazione Alla ricerca dell algoritmo. Scoprire e formalizzare algoritmi. Scuola media Istituto comprensivo di Fagagna (Udine) Insegnanti referenti: Guerra Annalja, Gianquinto
DettagliUFFICIO SCOLASTICO REGIONALE DELLA SARDEGNA
UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE DELLA SARDEGNA PROGETTO DI FORMAZIONE PER DOCENTI E DIRIGENTI - A.S. 2012-2013 Curricolo,apprendimenti e valutazione nelle nuove indicazioni nazionali per il primo ciclo dell
DettagliADM Associazione Didattica Museale. Progetto Vederci Chiaro!
ADM Associazione Didattica Museale Progetto Vederci Chiaro! Chi siamo? Dal 1994 l'adm, Associazione Didattica Museale, è responsabile del Dipartimento dei Servizi Educativi del Museo Civico di Storia Naturale
DettagliGRUPPI DI LAVORO FORMAZIONE GESTIONE DIDATTICA
RETE DI SCUOLE PER LA SICUREZZA DELLA PROVINCIA DI VICENZA Percorso assistito di didattica della sicurezza sede di Vicenza Primi interventi di formazione sulla didattica della sicurezza D1-1 a.s. 2010-2011
DettagliCircolare ABI - Serie Lavoro n. 43-27 maggio 2014
461,25 Circolare ABI - GARANZIA GIOVANI (AS/4090.10.b LL/6040) Protocollo di intesa 15 maggio 2014 tra Ministero del lavoro e delle Politiche Sociali e ABI per la promozione di azioni per favorire l occupazione
DettagliPROGETTO PER L IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA. Parte I
PROGETTO PER L IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA Parte I 1) Ente proponente il progetto : Università degli Studi di Firenze-Polo Scientifico di Sesto Fiorentino 2) Indirizzo : viale delle
Dettaglivisto il Contratto collettivo nazionale di lavoro relativo al personale dipendente del comparto Scuola sottoscritto il 26 maggio 1999;
Protocollo d intesa tra Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca (di seguito denominato Ministero) e Istituto Nazionale per l Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro (di seguito
DettagliComune di San Martino Buon Albergo
Comune di San Martino Buon Albergo Provincia di Verona - C.A.P. 37036 SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI DIRIGENZIALI Approvato dalla Giunta Comunale il 31.07.2012 INDICE PREMESSA A) LA VALUTAZIONE
DettagliIL MINISTRO DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA
VISTO il decreto del Ministro dell Istruzione dell Università e della Ricerca 11 aprile 2006, n. 217; VISTO il decreto legge 18 maggio 2006, n. 181, convertito dalla legge 17 luglio 2006, n. 233, istitutivo
DettagliMODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO.
ALLEGATO A MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. il sistema organizzativo che governa le modalità di erogazione delle cure non è ancora rivolto al controllo in modo sistemico
DettagliLavorare in Rete. a cura di Nunzia Coppedé. Nulla su di Noi senza di Noi. Formazione EmpowerNet
Lavorare in Rete Nulla su di Noi senza di Noi a cura di Nunzia Coppedé Cosa significa lavorare in rete Significa lavorare con diversi attori per affrontare insieme una causa comune La rete informale Le
DettagliPROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E INTEGRITA ANNO 2014 2015 2016 -
PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E INTEGRITA ANNO 2014 2015 2016-1 1. Introduzione: organizzazione e funzioni del Comune. Con l approvazione del presente Programma Triennale della Trasparenza e dell
DettagliCONVENZIONE PER LO SVILUPPO DI PERCORSI FORMATIVI UNIVERSITARI TRIENNALI PER GLI STUDENTI DELLA SCUOLA SECONDARIA SUPERIORE TRA
CONVENZIONE PER LO SVILUPPO DI PERCORSI FORMATIVI UNIVERSITARI TRIENNALI PER GLI STUDENTI DELLA SCUOLA SECONDARIA SUPERIORE TRA L Università Ca Foscari Venezia, indicata nel prosieguo come Università,
Dettagliprofilo dna team clienti
CONSULENZA Organizzativa e Direzionale MS Consulting è una società di consulenza organizzativa e direzionale che, dal 1985, fornisce servizi legati alla valutazione dell efficienza aziendale e allo sviluppo
DettagliMOBILITÀ INTERNAZIONALE PER STUDIO
MOBILITÀ INTERNAZIONALE PER STUDIO MOBILITÀ INTERNAZIONALE PER STUDIO Fin dalla sua istituzione l Università Iuav di Venezia ha sviluppato le sue attività accademiche in ambito internazionale con l intento
DettagliI NUOVI ISTITUTI TECNICI
Istituto Tecnico Industriale Statale Liceo Scientifico Tecnologico Ettore Molinari Via Crescenzago, 110/108-20132 Milano - Italia tel.: (02) 28.20.786/ 28.20.868 - fax: (02) 28.20.903/26.11.69.47 Sito
Dettagli1. Un Percorso per l Inserimento Lavorativo per i laureandi
1. Un Percorso per l Inserimento Lavorativo per i laureandi Il Programma PIL dell Università di Ferrara è stato attivato inizialmente (a.a. 2001-02): - come un Corso formativo universitario parallelo allo
Dettagli