Guano, nidi, uova e colombi morti, norme sulla gestione e smaltimento
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- Giacinto Turco
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1 Colombi di città Guano, nidi, uova e colombi morti, norme sulla gestione e smaltimento Dr. Maurizio Ferraresi Dr Antonio Gelati
2 Il controllo della riproduzione del colombo di città ha alimentato e alimenta tuttora un contenzioso non solo dialettico ma anche giudiziario, che contrappone da una parte gli enti pubblici e le amministrazioni locali intenzionate a porre rimedio alla consistenza di popolazioni incontrollate di colombi e dall altro le associazioni animaliste, che spesso avversano qualsiasi intervento che comunque modifichi o interferisca nella biologia dell animale
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4 Questa varietà di Columba livia, del resto, male si adatta all'animale selvatico definito dalla L. 968/77, che dovrebbe vivere allo stato libero, senza essere assoggettato all'uomo con il quale non ha alcun contatto obbligato o etologicamente motivato. In questo senso si è espressa la sentenza ormai storica del Pretore di Cremona del 1988 (sent. n. 83/88 del ), che ha appunto privato il colombo di città dello status di selvatico, qualificandolo proprio come "randagio" ed "exdomestico", consentendone catture ed altri trattamenti, classificandolo quindi come un banalissimo volatile "da pollaio" sfuggito momentaneamente al controllo
5 la Legge , n. 157 (Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma) sul prelievo venatorio che ha abrogato la Legge 968/77 e che ha "omesso" di includere Columba livia fra le specie selvatiche. Tale legge quindi prevede e regolamenta, ove si siano verificati inefficaci metodi ecologici di contenimento, anche l adozione, previa autorizzazione dell Istituto della Fauna Selvatica, di mezzi di controllo anche cruenti (piani di abbattimento) sulle popolazioni di fauna selvatica omeoterma anche protetta al fine di tutelate il patrimonio storicoartistico o delle produzioni zootecniche e agro-forestali o per la prevenzione del rischio sanitario.
6 Corte di Cassazione sentenza n. 2598/2004 Il colombo o piccione torraiolo va incluso tra gli animali selvatici in quanto «vive in stato di libertà naturale nel territorio nazionale», mentre appartengono alle specie domestiche o addomesticate il piccione viaggiatore e quello allevato per motivi alimentari o sportivi
7 In particolare, per quanto attiene la salute pubblica, l'art. 38, comma 2 della Legge 8 giugno 1990, n. 142, sulle autonomie locali autorizza il sindaco ad assumere "...provvedimenti contingibili e urgenti in materia di sanità e igiene " che, del resto, sono previsti, con termini pressoché identici, dall'art. 32, comma 3, della legge 833/1978 sull'istituzione del SSN.
8 Circolare ISPRA del Omissis..Il ricorso esclusivo ai metodi ecologici di contenimento dei colombi sopramenzionati, può comportare tempi medio lunghi prima di poter apprezzare effetti tangibili. La rimozione fisica di un determinato numero di esemplari attuata in affiancamento alle misure strutturali ( metodi ecologici) può invece accelerare i tempi di conseguimento di un determinato obiettivo di densità sostenibile e, con ciò, permettere di apprezzare una limitazione degli impatti e dei conflitti in tempi sostanzialmente più celeri. Preme rilevare a questo riguardo come a giudizio di ISPRA non sussistano elementi ostativi sotto i profili sia normativo, sia conservazionistico alla eventuale soppressione di colombi di città omissis..
9 Legge regionale E.R. n.5/2005 art.11 (modificato da comma 2 art. 6 L.R. 29 marzo 2013 n.3) I Comuni attivano e realizzano piani di controllo della popolazione di colombi liberi urbani predisposti dalle Province. Le Aziende Usl competenti per territorio assicurano la collaborazione alla definizione dei suddetti programmi.
10 Gli operatori del settore? Quale ruolo? Quali competenze? Quali metodologie adottare?
11 Acari rossi Dermanyssus gallinae rinvenuti sotto gli intonaci di una aula scolastica soggetti fissati in alcool (stereomicroscopio) Foto: Calzolari M. - IZSLER, RE
12 Infestazione da acaro rosso: un caso <interessante> una infestazione primaria, dagli abiti della persona, causata da incauta rimozione di due nidi di colombo da davanzali dell ambiente di lavoro una reinfestazione secondaria e ricorrente, dall ambiente domestico, a 20 km di distanza, causa <introduzione>
13 Smaltimento delle carcasse e del guano Reg CE 1069/2009 Norme sanitarie relative ai sottoprodotti di origine animale Abrogazione Reg CE 1774/2002 Come da Regolamento suddivisione dei sottoprodotti in tre categorie I - II - III
14 1069/2009 Categoria I Animali selvatici che si sospetta siano affetti da malattie trasmissibili all uomo o agli animali Destinazione: incenerimento
15 1069/2009 Categoria II Stallatico, guano non mineralizzato Destinazione: compostati o trasformati in biogas
16 1069/2009 Categoria III Carcasse o parti di animali macellati, oppure nel caso di selvaggina, di corpi o parti di animali uccisi, dichiarati idonei al consumo umano in virtù della normativa comunitaria, ma non destinati al consumo umano per motivi commerciali. Piume Uova Destinazione: mangimi per animali, ammendanti
17 1069/2009 Raccolta ed identificazione: Documento commerciale In funzione del livello del rischio, può servire il certificato sanitario del Veterinario Ufficiale Rintracciabilità
18 1069/2009 Trasporti Contenitori ed automezzi dedicati al trasporto di una sola categoria Registrazione presso USL competente del mezzo e dei contenitori
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Guano, nidi, uova e colombi morti, norme sulla gestione e smaltimento
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