AZIENDA ULSS 20 DI VERONA
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1 AZIENDA ULSS 20 DI VERONA Comitato Esecutivo Aziendale per la Sicurezza del Paziente
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3 Pagina 3 di 18 Condivisa con (continua): Imperadore Giuseppe Joppi Roberta Lazzari Francesca Marchetto Nadia Mazzon Cristina Morini Cristina Montresor Paolo Olivato Rosanna Padovani Barbara Pomari Chiara Salfa Corrado Robol Elisa Salgarello Gianni Luca Salvagno Nadia Santacà Marco Santinato Stefano Sartori Mara Scattolo Novella Schönsberg Alberto Sette Piersandro Tositti Giulia Troiani Monica Veronese Ezio Dipartimento di Salute Mentale Dipartimento Farmaceutico Dipartimento Materno-Infantile Dipartimento Medico-Internistico Dipartimento di Salute Mentale Dipartimento delle Unità Organizzative della Direzione dei Servizi Sociali Direzione Medica Ospedaliera Dipartimento dei Servizi di Diagnosi e Cura Dipartimento delle Dipendenze Distretti Socio-Sanitari Dipartimento Tecnico Dipartimento Riabilitativo Dipartimento dei Servizi di Diagnosi e Cura Dipartimento Riabilitativo Dipartimento Riabilitativo Dipartimento Chirurgico Direzione Medica Ospedaliera Dipartimento dei Servizi di Diagnosi e Cura Dipartimento di Emergenza Dipartimento di Emergenza Dipartimento Medico-Internistico Servizio Qualità e Accreditamento Dipartimento Chirurgico Lista di distribuzione Area dei Servizi Socio-Sanitari Dipartimento delle Dipendenze Dipartimento Farmaceutico Dipartimento di Prevenzione Dipartimento di Salute Mentale Dipartimenti Ospedalieri Distretti Socio-Sanitari n. 1, 2, 3, 4 Neuropsichiatria Infantile Servizio Qualità e Accreditamento Servizio Professioni Sanitarie
4 Pagina 4 di 18 INDICE 1. PREMESSE 2. BIBLIOGRAFIA 3. DEFINIZIONI 4. LISTA E DESCRIZIONE EVENTI SENTINELLA DEL MINISTERO DELLA SALUTE, DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI, AGGIORNATA AL GRAVITA DEGLI EVENTI SENTINELLA 6. PROCEDURA PER LA SEGNALAZIONE 7. RESPONSABILITA 8. INDICATORI ALLEGATI ALLEGATO 1. SCHEDA PER LA SEGNALAZIONE DEGLI EVENTI SENTINELLA ALLEGATO 2. SCHEDA PER L ANALISI DELL EVENTO UTILIZZANDO LA ROOT CAUSE ANALYSIS O AUDIT ALLEGATO 3. FLOW CHART DEL PROCESSO DI GESTIONE DEGLI EVENTI SENTINELLA
5 Pagina 5 di 18 Edizione e revisione 1 Edizione 0 Revisione Data Revisione Revisione Revisione 4 Revisione 5 Revisione 6 Revisione 7 Revisione 8 Revisione 9 Revisione 10 Revisione Descrizione e/o modifica Redazione Stesura procedura Aggiunta indicatori Aggiornamento componenti CEAS Aggiornamento con la bibliografia, il nuovo flusso informativo e con la flowchart Diana Pascu, Lorella Tessari, Federica Ugola Diana Pascu, Lorella Tessari, Federica Ugola Approvazione Verifica Area Qualità CEAS CEAS Diana Pascu CEAS Diana Pascu CEAS
6 Pagina 6 di PREMESSE I sistemi complessi sanitari sono caratterizzati dalla presenza di vari fattori che possono compromettere l erogazione di cure sicure e di qualità, portando a volte alla comparsa di eventi avversi, anche gravi, per gli utenti dei servizi. La Clinical Governance definisce le responsabilità delle Aziende Sanitarie, che non sono soltanto legali e finanziarie, ma anche e soprattutto legate agli standard di cura erogati, alla gestione del rischio clinico e delle procedure che possano portare ad una ridotta performance (Bristol Royal Infirmary Inquiry, 2001). Poiché le organizzazioni sanitarie sono responsabili della qualità e della sicurezza delle cure erogate, diventa un obbligo identificare ed analizzare i fattori che possano comprometterle. La Joint Commission (2013), nel perseguire gli obiettivi di miglioramento continuo della sicurezza e della qualità dei servizi di assistenza erogati al pubblico, ha delineato una vera e propria Politica sugli eventi sentinella, con quattro obiettivi specifici: 1. La necessità di avere un impatto positivo nel miglioramento dell assistenza e nella prevenzione degli stessi eventi sentinella. 2. L organizzazione nella quale si è verificato un evento sentinella deve focalizzare la sua attenzione sulla comprensione delle cause di tale evento e sul cambiamento dei sistemi e dei processi per ridurre la probabilità che l evento si ripresenti nel futuro. 3. Le organizzazioni devono aumentare la loro conoscenza in merito a tali eventi, alle loro cause ed alle strategie di prevenzione. 4. Un organizzazione che aderisce alla Politica sugli eventi sentinella, mostra di adottare un ruolo preventivo e propositivo in tema di sicurezza e qualità, aumentando la fiducia del pubblico nell assistenza sanitaria e nel processo di accreditamento. Il Piano Sanitario Nazionale pone enfasi, nell ambito della promozione delle politiche di governo clinico, alla sicurezza dei pazienti ed in particolare prevede che le attività di monitoraggio devono essere condotte secondo un criterio graduato di gravità di eventi, prevedendo che i tre livelli, nazionale, regionale ed aziendale, possono promuovere le rispettive azioni, secondo un disegno coerente e praticabile. Deve essere attivato un monitoraggio degli eventi sentinella.
7 Pagina 7 di 18 Il Ministero della Salute ha attivato nel 2005 un protocollo per il monitoraggio degli eventi sentinella con l obiettivo di condividere con le Regioni, le P.A. e le Aziende sanitarie una modalità univoca di sorveglianza e gestione degli eventi sentinella sul territorio nazionale a garanzia dei Livelli Essenziali di Assistenza. Tale protocollo è stato rivisto e integrato nel 2009 (Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, 2009a). L Intesa della Conferenza Permanente Rapporti Stato Regioni del 20 marzo 2008 concernente la gestione del rischio clinico e la sicurezza dei pazienti e delle cure, ha previsto l attivazione presso il Ministero della Salute dell Osservatorio Nazionale sugli Eventi Sentinella attraverso il Sistema Informativo per il Monitoraggio degli Errori in Sanità (SIMES). Tale sistema è diventato operativo a seguito del decreto ministeriale attuativo l intesa sopra citata (Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, 2009b). Tale Decreto modifica il flusso informativo degli eventi sentinella: non più direttamente dalle Aziende Sanitarie al Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali ma attraverso le regioni e le Province Autonome. Per quanto riguarda la scheda A (vedi allegato 1), questa deve essere trasmessa al Ministero al verificarsi dell evento stesso o al momento dell acquisizione dell informazione da parte degli organi preposti, mentre la scheda B (vedi allegato 2), entro quarantacinque giorni solari dalla validazione da parte delle regioni e province autonome della scheda A. Per quanto riguarda la Regione Veneto, le istruzioni per l inserimento dati nel portale regionale sono regolamentate dalla specifica procedura informatica (Engineering Informatica S.p.A., 2012). 2. BIBLIOGRAFIA Bristol Royal Infirmary Inquiry (2001). Learning from Bristol: the report of the public inquiry into children s heart surgery at the Bristol Royal Infirmary Command Paper: CM 5207 Engineering Informatica S.p.A. (2012) Regione Veneto. Progetto SISSeTI. S34 Gestione Sicurezza Paziente. Manuale operatore. Disponibile al sito:
8 Pagina 8 di 18 Joint Commission International (2013) Comprehensive Accreditation Manual for Hospitals. Disponibile al sito: Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali. Osservatorio Nazionale sugli eventi sentinella (2009a) Protocollo per il Monitoraggio degli Eventi Sentinella. Disponibile al sito: Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali. Osservatorio Nazionale sugli eventi sentinella (2009b) Decreto 11 dicembre Istituzione del sistema informativo per il monitoraggio degli errori in Sanità. G.U. Serie Generale, n. 8 del 12 gennaio DEFINIZIONI Danno: alterazione, temporanea o permanente, di una parte del corpo o di una funzione fisica o psichica (compresa la percezione del dolore). Errore: fallimento nella pianificazione e/o nell esecuzione di una sequenza di azioni che determina il mancato raggiungimento, non attribuibile al caso, dell obiettivo desiderato. Errore in terapia: qualsiasi errore che si verifica nel processo di gestione del farmaco e può essere rappresentato da: Errore di prescrizione: riguarda sia la decisione di prescrivere un farmaco sia la scrittura della prescrizione. Errore di trascrizione/ interpretazione: riguarda la errata comprensione di parte o della totalità della prescrizione medica e/o delle abbreviazioni e/o di scrittura. Errore di etichettatura/confezionamento: riguarda le etichette ed il confezionamento che possono generare scambi di farmaci. Errore di allestimento/preparazione: avviene nella fase di preparazione o di manipolazione di un farmaco prima della somministrazione (per esempio diluizione non corretta, mescolanza di farmaci incompatibili), può accadere sia quando il farmaco è preparato dagli operatori sanitari sia quando è preparato dal paziente stesso.
9 Pagina 9 di 18 Errore di distribuzione: avviene nella fase di distribuzione del farmaco, quando questo è distribuito dalla farmacia alle unità operative o ai pazienti. Errore di somministrazione: avviene nella fase di somministrazione della terapia, da parte degli operatori sanitari o di altre persone di assistenza, o quando il farmaco viene assunto autonomamente dal paziente stesso. Esito: modificazione delle condizioni di salute come prodotto degli interventi sanitari erogati. Evento: accadimento che ha dato o aveva la potenzialità di dare origine ad un danno non intenzionale e/o non necessario nei riguardi di un paziente. Evento avverso: evento inatteso correlato al processo assistenziale e che comporta un danno al paziente, non intenzionale e indesiderabile. Gli eventi avversi possono essere prevenibili o non prevenibili. Un evento avverso attribuibile ad errore è un evento avverso prevenibile. Evento avverso da farmaco: qualsiasi evento indesiderato che si verifica durante una terapia farmacologica, per effetto dell uso, del non uso di un farmaco, ma non strettamente correlato all azione del farmaco stesso. Gli eventi avversi da farmaco comprendono: Eventi avversi da farmaco prevenibili, ovvero causati da un errore in terapia Eventi avversi da farmaco non prevenibili, che avvengono nonostante l uso appropriato, definiti come reazioni avverse a farmaci (ADR). Evento sentinella: evento avverso di particolare gravità, potenzialmente indicativo di un serio malfunzionamento del sistema, che può comportare la morte o grave danno al paziente e che determina una perdita di fiducia dei cittadini nei confronti del servizio sanitario. Per la sua gravità, è sufficiente che si verifichi una sola volta perché si renda opportuna un indagine immediata per accertare quali fattori eliminabili o riducibili lo abbiano causato o vi abbiano contribuito e determini l implementazione di adeguate misure correttive da parte dell organizzazione. Linea guida: raccomandazioni elaborate in modo sistematico per assistere medici e pazienti in decisioni relative alle modalità di assistenza appropriate da adottare in specifiche circostanze cliniche. Procedura: modo codificato per svolgere un processo.
10 Pagina 10 di 18 Procedura diagnostica/terapeutica: qualsiasi tipo di intervento diagnostico/terapeutico indipendentemente dalla complessità della prestazione sanitaria. Protocolli assistenziali: adattamenti locali di linee guida internazionali e/o nazionali in riferimento alle esigenze ed alle caratteristiche logisticoorganizzative, strutturali e tecnologiche della struttura sanitaria che li adotta ed implementa. Raccomandazioni per la sicurezza dei pazienti: nell ambito del sistema di monitoraggio degli eventi sentinella proposto dal Ministero della Salute, si intendono tutte le indicazioni, rivolte alle strutture sanitarie e/o ai professionisti, finalizzate alla riduzione del rischio di occorrenza di eventi avversi e prodotte da istituzioni del SSN. Reazione avversa a farmaco: risposta ad un farmaco, indesiderata, involontaria, nociva e non prevenibile, che si verifica alle dosi normalmente usate nell uomo per la profilassi, la diagnosi, la terapia o per ripristinare, correggere o modificare le funzioni fisiologiche. 4. LISTA E DESCRIZIONE EVENTI SENTINELLA DEL MINISTERO DEL LAVORO, DELLA SALUTE E DELLE POLITICHE SOCIALI, AGGIORNATA AL 2009 La chiara definizione e la descrizione degli eventi sentinella sono indispensabili sia per l organizzazione che li adotta, sia per uniformare e condividere i concetti tra i vari attori coinvolti. All interno del protocollo di monitoraggio degli eventi sentinella, il Ministero della Salute, del Lavoro e delle Politiche Sociali (2009A) definisce evento sentinella un evento avverso di particolare gravità, potenzialmente evitabile, che può comportare morte o grave danno al paziente e che determina una perdita di fiducia dei cittadini nei confronti del servizio sanitario. Come dice la stessa definizione, essendo eventi di particolare gravità, la comparsa di un solo caso rende necessaria un immediata indagine conoscitiva, allo scopo di evidenziare i fattori contribuenti, sia immediati sia profondi, e per implementare le azioni di miglioramento che permettano la prevenzione di tali eventi nel futuro.
11 Pagina 11 di 18 Il Ministero della Salute, del Lavoro e delle Politiche Sociali individua come eventi sentinella: q Un accadimento che può essere causa di un danno successivo (ad es. embolia polmonare, caduta) q Il danno stesso (ad es. morte materna) q Un indicatore di attività o processo (ad es. triage sottostimato) La lista aggiornata degli eventi sentinella del Ministero della Salute, del Lavoro e delle Politiche Sociali (2009a) comprende 16 eventi sentinella. Nella tabella sotto riportata vengono indicati gli eventi sentinella e la relativa descrizione. Evento sentinella 1. Procedura in paziente sbagliato 2. Procedura chirurgica nella parte del corpo sbagliata (lato, organo o parte) 3. Errata procedura su paziente corretto 4. Strumento o altro materiale lasciato all interno del sito chirurgico che richiede un successivo Descrizione Esecuzione di procedura chirurgica o invasiva su un paziente diverso da quello che necessita l intervento. Sono inclusi tutti gli interventi chirurgici e le procedure invasive (ad es. radiologia interventistica), eseguiti sia in urgenza, sia regime di ricovero (ordinario e day surgery) e ambulatoriale, indipendentemente dalla complessità della prestazione sanitaria. Esecuzione di una procedura chirurgica sul paziente corretto, ma sul lato, organo o sulla parte del corpo errata. Sono inclusi tutti gli interventi chirurgici eseguiti in urgenza, in regime di ricovero (ordinario e day surgery) e ambulatoriale, indipendentemente dalla complessità della prestazione sanitaria. Esecuzione di una procedura diagnostica/terapeutica diversa da quella prescritta che provoca morte o grave danno al paziente. Strumento o altro materiale lasciato all interno del sito chirurgico nel corso di un intervento che richiede un successivo intervento. Sono compresi tutti gli strumenti chirurgici, le garze, gli aghi da sutura, gli elementi dello strumentario (viti di divaricatori, frammenti di aghi da anestesia locale, frammenti di drenaggi
12 Pagina 12 di 18 Evento sentinella intervento o ulteriori procedure 5. Reazione trasfusionale conseguente ad incompatibilità ABO 6. Decesso, coma o grave danno derivati da errori in terapia farmacologica 7. Decesso materno o malattia grave correlata al travaglio e/o parto 8. Mortalità o disabilità permanente in neonato sano di peso >2500 g non correlata a malattia congenita 9. Morte o grave danno per caduta del paziente 10. Suicidio o tentato suicidio di paziente in Descrizione chirurgici, ecc.) e altro materiale connesso all esecuzione dell intervento, ma non intenzionalmente lasciato nella sede chirurgica. Reazione trasfusionale causata da incompatibilità dei gruppi AB0. Sono incluse tutte le reazioni trasfusionali da incompatibilità AB0 indipendentemente dal livello di gravità del danno. Morte, coma o grave danno conseguente ad errore nel corso di una terapia farmacologica condotta sia in ospedale, sia nelle strutture territoriali. Viene incluso anche lo shock anafilattico in paziente con anamnesi positiva per allergia al farmaco che lo ha determinato. Sono invece escluse le reazioni avverse da farmaco, gli effetti collaterali o altre reazioni non determinate da errori. Morte materna o grave danno correlati al travaglio (spontaneo o indotto) e/o parto e puerperio. Mortalità o disabilità permanente in neonato sano di peso >2500 g, non affetto da patologie congenite quali malformazioni, malattie genetiche, infettive, metaboliche o di altro tipo non compatibili con la vita. Morte o grave danno conseguente a caduta di paziente in strutture sanitarie (ospedale o strutture territoriali). Morte per suicidio o tentato suicidio di paziente (ricoverato e non) avvenuto all interno dell ospedale.
13 Pagina 13 di 18 Evento sentinella Descrizione Ospedale 11. Violenza su paziente 12. Atti di violenza a danno di operatore 13. Morte o grave danno conseguente ad un malfunzionamen to del sistema di trasporto (intraospedaliero extraospedaliero) Qualsiasi tipo di violenza (commissiva od omissiva) su paziente compiuta da chiunque all interno delle strutture sanitarie e che provoca un danno. Violenza ad un operatore (sanitario e non) all interno di strutture sanitarie, compiuta da pazienti, da loro parenti o accompagnatori e che ha determinato un grave danno. Decesso o grave danno del paziente conseguente a malfunzionamento del sistema di trasporto intra o extraospedaliero, sia nell ambito del sistema di emergenzaurgenza 118 che riguardo all assistenza programmata. Viene incluso ogni malfunzionamento del sistema di trasporto, di tipo terrestre o aereo, che interessa pazienti adulti o pediatrico-neonatali e che comporta morte o grave danno del paziente a causa del verificarsi di uno o più dei seguenti momenti: ü ü ü ü Mancato o intempestivo raggiungimento del luogo dell evento da parte del mezzo di soccorso Invio di un mezzo inappropriato rispetto al tipo di emergenza o rispetto alle condizioni oro-geografiche del territorio o rispetto alla locale situazione meteorologica Interruzione o ritardo del trasporto a causa di improvvisa avaria meccanica, incidente legato a impiego poco sicuro del mezzo di trasporto o a utilizzo da parte di personale medico o infermieristico non addestrato Invio di un mezzo di trasporto inadeguato per carente corredo di presidi sanitari o di dispositivi di trattamento dell emergenza o per presenza di personale sanitario non qualificato o non idoneo al trattamento del tipo di emergenza
14 Pagina 14 di 18 Evento sentinella 14. Morte o grave danno conseguente a non corretta attribuzione del codice triage nella Centrale Operativa 118 e/o all interno del Pronto Soccorso 15. Morte o grave danno imprevisti conseguenti ad intervento chirurgico 16. Ogni altro evento avverso che causa morte o grave danno al paziente Descrizione Decesso o grave danno del paziente conseguente ad errata assegnazione del codice di gravità a seguito dell applicazione del triage sul luogo dell evento, su mezzi di soccorso, nella Centrale operativa 118 o all interno del Pronto Soccorso. Sono inclusi tutti i pazienti cui è stato assegnato, da parte del personale preposto, un codice di gravità sottostimato rispetto alla reale severità clinica con conseguente decesso o grave danno al paziente/ utente a causa del mancato o ritardato intervento medico o dell invio del paziente ad un percorso diagnostico-terapeutico inappropriato. Sono esclusi invece i pazienti in cui l errata attribuzione del codice triage non altera la tempestività dell intervento medico e non produce conseguenze negative sul paziente in quanto la sottostima comporta un differimento della tempestività e tipologia dell intervento non rilevante per l esito. Morte o grave danno imprevisto conseguente ad intervento chirurgico, indipendentemente dalla complessità dell intervento. Sono esclusi tutti gli eventi avversi conseguenti alle condizioni cliniche del paziente ed attribuibili ad una quota di rischio intrinseco. Ogni altro evento avverso, dovuto ad errore, non compreso tra gli eventi sentinella considerati nelle schede da 1 a 15 che causa morte o grave danno al paziente. 5. GRAVITA DEGLI EVENTI SENTINELLA In riferimento alla definizione di evento sentinella ed ai fini del presente protocollo, sono da considerarsi eventi sentinella quegli eventi che determinano i seguenti esiti o condizioni cliniche (adattato dalla classificazione di esito
15 Pagina 15 di 18 dell Australian Incident Monitoring System il sistema australiano di monitoraggio delle segnalazioni di eventi avversi): Morte Disabilità permanente Coma Stato di malattia che determina prolungamento cronicizzazione Trauma maggiore conseguente a caduta di paziente Trasferimento ad una unità semintensiva o di terapia intensiva Reintervento chirurgico Rianimazione cardio-respiratoria della degenza o Richiesta di trattamenti psichiatrici e psicologici specifici in conseguenza di tentativi di suicidio o violenza subita nell ambito della struttura Tutti gli errori trasfusionali da incompatibilità AB0 rientrano nella definizione di evento sentinella, anche nel caso in cui non appaia un danno evidente. 6. PROCEDURA PER LA SEGNALAZIONE Ogni volta che si verifica un evento avverso, la Direzione Aziendale oltre a prendere in carico il paziente per mettere in atto tutte le misure necessarie per mitigare il danno e ad attivare i dovuti processi di comunicazione con pazienti e/o loro familiari in modo trasparente e completo secondo la Linea guida Aziendale, mette in atto le seguenti azioni, relativamente alla procedura di segnalazione dell evento sentinella. 1. Il professionista sanitario (medico, infermiere od altro professionista coinvolto nell evento avverso o che sia venuto a conoscenza dell occorrenza di un evento avverso) comunica entro massimo 24 ore quanto accaduto al Responsabile Aziendale delle Funzioni per la Sicurezza del Paziente, collocato all interno della Direzione Medica Ospedaliera. 2. Il Responsabile Aziendale delle Funzioni per la Sicurezza del Paziente: Avvia immediatamente un indagine interna per stabilire se l evento avverso soddisfa i criteri per essere definito evento sentinella
16 Pagina 16 di 18 Se dall indagine interna emerge che l evento avverso è da considerare come evento sentinella, segnala l evento alla Regione Veneto entro 48 ore, attraverso il sistema informativo regionale (scheda A) Convoca urgentemente il gruppo multidisciplinare di analisi dell evento sentinella. Nel gruppo potranno essere coinvolti, soltanto su base volontaria, gli operatori coinvolti nell evento Assieme al gruppo multidisciplinare procede all analisi delle cause profonde (root cause analysis) al fine di comprendere i fattori e le cause che hanno contribuito e determinato il verificarsi dell evento, seguendo le indicazioni contenute nella scheda B del presente protocollo; per ogni causa individua le possibili azioni di miglioramento o i fattori correttivi da concordare con gli operatori sanitari Terminata l analisi, compila la scheda B del sistema informativo regionale entro 45 giorni Assiste gli operatori sanitari nell implementazione delle azioni o dei fattori correttivi identificati Monitora l efficacia dei miglioramenti nel tempo. 7. RESPONSABILITA 1. Al livello centrale (Ministero della Salute, Regioni e P.A., Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali ANSSR) competono: La raccolta e l analisi delle informazioni riguardanti gli eventi sentinella Sulla base dell analisi degli eventi più frequentemente segnalati, l elaborazione e la disseminazione di Raccomandazioni specifiche rivolte a tutte le strutture del SSN La valutazione dell implementazione da parte delle strutture sanitarie delle Raccomandazioni Il ritorno informativo alle strutture del SSN
17 Pagina 17 di Al livello locale (Azienda ULSS 20 Verona) competono: La raccolta delle informazioni riguardanti gli eventi sentinella La segnalazione dell evento entro 48 ore alla Regione Veneto utilizzando la scheda di segnalazione degli eventi sentinella (scheda A) L analisi dei fattori contribuenti e determinanti per l accadimento degli eventi stessi, attraverso l applicazione della root cause analysis La compilazione della scheda B con le informazioni emerse dall analisi ed invio alla Regione Veneto entro 45 giorni L individuazione ed implementazione delle azioni preventive La verifica dell effettiva implementazione delle azioni preventive e della loro efficacia sul campo 8. INDICATORI Ambito da valutare Diffusione sistema Analisi dei dati che emergono Indicatori Chi valuta Tempistica N. eventi sentinella che non vengono segnalati dalle Unità Operative/ N. eventi sentinella accaduti Standard: 0 N. eventi sentinella segnalati alla Regione/ N. eventi sentinella segnalati dalle Unità Operative Standard: 0 N. di analisi effettuate/n. eventi segnalati Standard: 100% Gruppo operativo aziendale per la sicurezza del paziente Gruppo operativo aziendale per la sicurezza del paziente Gruppo operativo aziendale per la sicurezza del paziente Annualmente Annualmente Annualmente
18 Pagina 18 di 18 Ambito da valutare Introduzione dei miglioramenti Valutazione dei miglioramenti conseguiti Indicatori Chi valuta Tempistica N. di miglioramenti introdotti/n. miglioramenti emersi dall analisi Standard: 100% N. e tipologia di azioni di miglioramento portate a compimento/n. e tipologia di azioni di miglioramento previste Standard: 100% Il referente dipartimentale Gruppo operativo aziendale per la sicurezza del paziente Il referente dipartimentale Gruppo operativo aziendale per la sicurezza del paziente Annualmente Annualmente
19 Procedura Aziendale Eventi sentinella Allegato 1 ALLEGATO 1: SCHEDA DI SEGNALAZIONE DEGLI EVENTI SENTINELLA (SCHEDA A)
20 Procedura Aziendale Eventi sentinella
21 Procedura Aziendale Eventi sentinella
22 Procedura Aziendale Eventi sentinella Allegato 2 ALLEGATO 2: SCHEDA DI ANALISI DEGLI EVENTI SENTINELLA (SCHEDA B)
23 Procedura Aziendale Eventi sentinella
24 Procedura Aziendale Eventi sentinella
25 Procedura Aziendale Eventi sentinella
26 Convocazione Implementazione gruppo di analisi Indagine Individuazione Analisi multidisciplinare delle interna cause delle delle pericolose, per Procedura azioni Segnalazione scheda B del sistema azioni Valutazione stabilire profonde Aziendale di miglioramento correttive quasi urgente eventi dei al o Se Sì, compilazione miglioramenti Responsabile eventi se dell evento avversi conseguiti tratta Eventi delle di sentinella e informativo scheda A del regionale sistema Funzioni condivisione evento sentinella per sentinella la Sicurezza con gli informativo regionale Allegato 3 operatori del Paziente sanitari ALLEGATO 3: FLOW-CHART DEL PROCESSO DI GESTIONE DEGLI EVENTI SENTINELLA
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