Anteprima Estratta dall' Appunto di Economia politica 2

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1 Anteprima Estratta dall' Appunto di Economia politica 2 Università : Università Cà Foscari Facoltà : Economia Indice di questo documento L' Appunto Le Domande d'esame e' un sito di knowledge sharing per facilitare lo scambio di materiali ed informazioni per lo studio e la formazione.centinaia di migliaia di studenti usano ABCtribe quotidianamente per scambiare materiali, consigli e opportunità Più gli utenti ne diffondono l'utilizzo maggiore e' il vantaggio che ne si può trarre : 1. Migliora i tuoi voti ed il tempo di studio gestendo tutti i materiali e le risorse condivise 2. Costruisci un network che ti aiuti nei tuoi studi e nella tua professione 3. Ottimizza con il tuo libretto elettronico il percorso di studi facendo in anticipo le scelte migliori per ogni esame 4. Possibilità di guadagno vendendo appunti, tesine, lezioni private, tesi, svolgendo lavori stagionali o part time. www. - [Pagina 1]

2 L' Appunto A partire dalla pagina successiva potete trovare l' Anteprima Estratta dall' Appunto. Se desideri l'appunto completo clicca questo link. Il numero di pagina tra le parentesi tonde si riferisce a tutto il documento contenente l'appunto. Sull'appunto stesso in alcuni casi potrete trovare una altra numerazione delle pagine che si riferisce al solo appunto. - [Pagina 2]

3 La teoria della produzione Le imprese e la produzione - [Pagina 3] 1

4 La proprietà e il controllo delle imprese IMPRESA Impresa individuale Società di persone Società di capitali Struttura che trasforma i fattori di produzione, o input, come il lavoro, le materie prime e il captale in prodotto, output, ossia i beni e i servizi che essa vende Possedute e gestite da un singolo individuo Il proprietario è personalmente responsabile dei debiti dell impresa. Possedute e controllate da due o più persone Il soci sono personalmente responsabili dei debiti dell impresa. Sono di proprietà di ogni azionista in proporzione al numero delle quote di capitale possedute. Gli azionisti eleggono il consiglio di amministrazione, il quale controlla l impresa assumendo dei dirigenti che prendono le decisioni a breve periodo ed elaborano i piani a lungo. I proprietari hanno una responsabilità limitata. Sono i manager che prendono le decisioni, e i loro obiettivi possono essere contrastanti con quelli degli azionisti, che però possono dimetterli oppure modificare alcune politiche durante le assemblee. - [Pagina 4] 2

5 Gli obiettivi dei proprietari Gli economisti ipotizzano in genere che i proprietari di un impresa cerchino di massimizzare il proprio profitto. PROFITTO: π= R C dove C = denaro speso per il lavoro, materiali e altri input R = guadagno ottenuto dalla vendita = pq(prezzo *quantità) MASSIMIZZAZIONE DEL PROFITTO Per massimizzare il profitto, un impresa deve produrre nel modo più efficiente possibile. Un impresa intraprende una produzione efficiente (raggiunge l efficienza tecnologica) se non può produrre il livello corrente di output con una quantità minore di input, dato il livello corrente di conoscenze a livello tecnologico e di organizzazione della produzione = l impresa produce in maniera efficiente se, data la quantità degli input utilizzati, non potrebbe produrre una quantità maggiore di output sfruttando il livello corrente di conoscenza. La produzione efficiente è condizione necessaria ma non sufficiente per la massimizzazione del profitto. - [Pagina 5] 3

6 La produzione Un impresa utilizza una tecnologia o processo produttivo per trasformare i fattori di produzione in prodotto. Gli input utilizzati sono di molti tipi, ma possono essere raggruppati in tre categorie: 1. Capitale(K): input durevoli 2. Lavoro(L): le prestazioni fornite dagli uomini 3. Materiale(M): materie prime e prodotti lavorati Il prodotto può essere un servizio oppure un prodotto fisico. LA FUNZIONE DI PRODUZIONE I vari modi in cui i fattori possono essere trasformati in prodotto sono riassunti nella funzione di produzione, ossia la relazione che lega le quantità di input utilizzate e la quantità massima di output che può essere prodotta, date conoscenza correnti a livello tecnologico e organizzativo. Lafunzionediproduzionediun impresacheutilizzasoloillavoroeilcapitaleè: q = f(l, K) La funzione di produzione indica solamente la quantità massima di output che può essere prodotta da determinati livelli di lavoro e capitale, poiché essa include solo i processi di produzione efficienti. - [Pagina 6] 4

7 IL TEMPO E LA VARIABILITA DEGLI INPUT Un impresa può adeguare i propri input più facilmente nel lungo che nel breve periodo. Il breve periodoè un lasso di tempo così breve da non consentire l adeguamento di almeno un fattore di produzione; un fattore che non può subire modifiche nel breve periodo è chiamato input fisso, al contrario, un input variabileè un fattore di produzione la cui quantità può essere prontamente modificata dall impresa durante il periodo di tempo preso in considerazione. Il lungo periodoè un lasso di tempo sufficientemente lungo da consentire l adeguamento di tutti gli input; nel lungo periodo non esistono input fissi, ma tutti i fattori di produzione sono variabili. Il tempo necessario per rendere variabili tutti gli input dipende dai fattori utilizzati dall impresa. - [Pagina 7] 5

8 La produzione di breve periodo: un input variabile e uno fisso IL PRODOTTO TOTALE q = f (L,K) dove: Q è il prodotto L sono i lavoratori K è il numero fisso delle unità di capitale L impresa può aumentare il prodotto solamente incrementando la quantità del lavoro utilizzato. L equazione mostra l esatta relazione che lega il prodotto o prodotto totale al lavoro. - [Pagina 8] 6

9 Il prodotto totale Q A B L 1 L 2 L - [Pagina 9] 7

10 IL PRODOTTO MARGINALE DEL LAVORO = è la variazione del prodotto totale derivante dall utilizzo di una sola unità aggiuntiva di lavoro, mantenuti costanti gli altri fattori. MP L = q L IL PRODOTTO MEDIO DEL LAVORO Per determinare se il prodotto aumenta il maniera proporzionata al lavoro aggiuntivo, l impresa calcola in che modo i lavoratori aggiuntivi influiscono sul prodotto medio del lavoro, ossia il rapporto tra il prodotto e il numero di lavoratori utilizzati per produrlo AP L = q L - [Pagina 10] 8

11 Il prodotto medio e il prodotto marginale Q a b Prodotto medio, AP L Prodotto marginale, MP L L 1 L 2 L - [Pagina 11] 9

12 L EFFETTO DEL LAVORO AGGIUNTIVO Nella maggior parte dei processi produttivi, il prodotto medio del lavoro prima cresce e poi diminuisce all aumentare del lavoro. Il prodotto potrebbe aumentare all inizio in proporzione maggiore rispetto al lavoro a causa della maggiore specializzazione delle attività. Quando il numero dei lavorati aumenta ulteriormente, tuttavia, il prodotto per lavoratore potrebbe non incrementare della stessa misura perché i lavoratori potrebbero intralciarsi l un con l altro ecc. - [Pagina 12] 10

13 LA RELAZIONE TRA LE CURVE DEL PRODOTTO Curva del prodotto medio curva del prodotto marginale del lavoro La curva del prodotto medio del lavoro è inclinata verso l alto quando la curva del prodotto marginale del lavoro si trova sopra di essa ed è invece inclinata verso il basso quando tale curva si trova sotto di essa. Di conseguenza, la curva del prodotto medio del lavoro raggiunge il suo punto massimo in corrispondenza dell intersezione con la curva del prodotto marginale del lavoro. Curva del prodotto medio del prodotto marginale del prodotto totale Larelazionegeometricachelegalacurvadelprodottototaleelecurvedelprodottomedioe marginale si spiega confrontando i grafici. Possiamo determinare il prodotto medio del lavoro utilizzando la curva del prodotto totale del lavoro: il prodotto medio del lavoratore per Llavoratori è pari alla pendenza di una linea retta che parte dall origine e passa per il punto della curva del prodotto totale del lavoro in corrispondenza di L lavoratori; la pendenza di questa linea è infatti pari al rapporto tra il prodotto e il numero dei lavoratori, definizione che coincide con quella del prodotto medio del lavoro. Possiamo determinare il prodotto marginale utilizzando la curva del prodotto totale del lavoro: la pendenza della curva del prodotto totale in un dato punto, q/ p, è pari al prodotto marginale del lavoro; vale a dire che il prodotto marginale del lavoro è pari alla pendenza della linea retta che è tangente alla curva del prodotto totale nel punto dato. PerundatoL Prodottomediodellavoro=prodottomarginaledellavoro Il motivo di tale equivalenza è costituito dal fatto che la linea che va dall origine al punto è tangente alla curva del prodotto totale, quindi la pendenza di tale linea, è il prodotto - [Pagina 13] marginale del lavoro e anche il prodotto medio del lavoro nel punto. 11

14 LA LEGGE DEI RENDIMENTO MARGINALI DECRESCENTI DEL LAVORO La legge dei rendimenti marginali decrescenti (o prodotto marginale decrescente) afferma che, se un impresa continua a incrementare un input, mantenendo costanti tutti gli altri input e la tecnologia, i corrispondenti incrementi del prodotto finiranno per diminuire. - [Pagina 14] 12

15 La produzione di lungo periodo: due input variabili Nel lungo periodo sia l input capitale che il lavoro sono variabili. Con i due fattori variabili, l impresa può sostituire un input con l altro continuando a produrre sempre lo stesso livello d output. ISOQUANTO è una curva indicante le combinazioni efficienti di lavoro e capitale che possono produrre lo stesso (iso) livello di prodotto (quantità) se la funzione di produzione è q = f(l,k), allora l equazione dell isoquanto in cui il prodotto è mantenuto costante al livello q è: q= f(l,k) indica la flessibilità di un impresa nel produrre un dato livello d output. - [Pagina 15] 13

16 PROPRIETA DEGLI ISOQUANTI Le proprietà degli isoquanti sono per la gran parte identiche alle proprietà delle curve di indifferenza; la differenza essenziale tra questi due tipi di curve è costituita dal fatto che l isoquanto mantiene costante la quantità di prodotto, mentre la curva di indifferenza mantiene costante l utilità. Tre proprietà principali, gran parte delle quali sono la conseguenza di una produzione efficiente da parte dell impresa: più aumenta la distanza dall origine, maggiore è il livello di prodotto ottenuto gli isoquanti non si intersecano tra loro gli isoquanti sono inclinati verso il basso - [Pagina 16] 14

17 LA FORMA DEGLI ISOQUANTI La curva di un isoquanto indica la prontezza con cui un impresa può sostituire un input con un altro. Casi estremi: gli input sono sostituti perfetti K q = 1 q = 2 q = 3 L gli input non possono essere scambiati tra loro K q = 3 q = 2 q = 1 L - [Pagina 17] 15

18 Questo documento e' un frammento dell'intero appunto utile come anteprima. Se desideri l'appunto completo clicca questo link. - [Pagina 18]

19 Preparati con le domande di ABCtribe su Economia politica 2. * Carica Appunti,Domande,Suggerimenti su : Economia politica 2 e guadagna punti >> * Lezioni Private per Economia politica 2 >> Avvertenze: La maggior parte del materiale di è offerto/prodotto direttamente dagli studenti (appunti, riassunti, dispense, esercitazioni, domande ecc.) ed è quindi da intendersi ad integrazione dei tradizionali metodi di studio e non vuole sostituire o prevaricare le indicazioni istituzionali fornite dai docenti. Il presente file può essere utilizzato in base alle tue necessità ma non deve essere modificato in alcuna sua parte, conservando in particolare tutti i riferimenti all autore ed a ; non potrà essere in alcun modo pubblicato tramite alcun mezzo, senza diverso accordo scritto con l autore ed i responsabili del progetto. Per eventuali informazioni, dubbi o controversie contattate la redazione all indirizzo help@. - [Pagina 19]