Riflessione, diffusione e rifrazione

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Riflessione, diffusione e rifrazione"

Transcript

1 LUCE E VISIONE I COLOI APPUNTI DI FISICA lessone, dusone e rrazone Per meglo capre prncìp della vsone è necessaro conoscere come s propaga la luce e come s comporta quando ncontra un ostacolo Una prma mportante propretà della luce consste nel atto che, se non vene ostacolata, essa s propaga n lnea retta Per rendersene conto basta osservare le ombre proettate da oggett llumnat da sorgent d luce Se le sorgent sono, o appaono, pccole, le ombre sono pù o meno ntde e la loro orma rproduce la sagoma dell oggetto llumnato (Per avere un ombra perettamente ntda n qualunque stuazone occorre avere una sorgente d luce puntorme Le sorgent d luce real hanno una dmensone pù o meno grande e questo produce oltre alla zona d ombra anche una zona d penombra la cu grandezza vara n unzone delle dmenson apparent della sorgente e della dstanza ra l oggetto - l ostacolo e lo schermo sul quale l ombra vene proettata) Un altra dmostrazone d questa mportante propretà della luce: un oggetto s trova là dove lo vedamo perché la luce che c provene da quell oggetto è arrvata a no seguendo un cammno rettlneo (se così non osse quando allunghamo una mano per prenderlo non s troverebbe dove lo vedamo) È charo che la luce può essere e vene devata quando ncontra un ostacolo; n queste pagne analzzeremo alcun mod n cu la luce camba drezone Per semplcare l anals selezonamo un sottle pennello d luce, un raggo d luce, che nelle rappresentazon grache assmleremo a una retta Quando un raggo d luce ncontra un ostacolo opaco o trasparente esso può essere rlesso, assorbto o trasmesso (rlessone e assorbmento rguardano sa l corpo trasparente sa quello opaco, la trasmssone solo quello trasparente) La rlessone e la dusone Comncamo con l analzzare l comportamento della luce quando vene rlessa da un corpo d dmenson macroscopche Se la superce del corpo è lsca (ad normale esempo uno speccho o una superce metallca lucdata), allora la rlessone, nel caso deale, è d tpo speculare e segue la seguente legge: l raggo raggo ncdente raggo rlesso rlesso gace sul medesmo pano ormato dal raggo ncdente e dalla r normale al pano d ncdenza; Superce rlettente l angolo ra l raggo ncdente e la normale ha la medesma ampezza d quello ormato ra la normale e l raggo rlesso coè: angolo d ncdenza uguale ad angolo d rlessone ( = ) r Pro M Lurasch Pagna 4 rev aprle 00

2 LUCE E VISIONE I COLOI APPUNTI DI FISICA La rlessone speculare vene spesso ndcata semplcemente con l nome d rlessone così che la legge appena enuncata dventa la legge della rlessone Se la superce del corpo è scabra (ad esempo un oglo banco o la superce ntonacata d un muro), allora la luce vene rlessa n modo duso e, nel caso deale, segue la legge d Lambert o legge del coseno, vale a dre: la luce vene rlessa n tutte le drezon con ntenstà che decresce secondo l coseno a partre dalla normale e questo n modo ndpendente dall angolo d ncdenza del raggo ncdente ( I ( ) = cos( ) I 0 è l ntenstà della luce dusa n drezone perpendcolare alla superce rlettente) La rlessone dusa vene spesso ndcata semplcemente con l termne d dusone I 0, dove Se la superce è quella d un corpo nero (ad esempo una superce dpnta d nero umo), allora l raggo d luce non è né rlesso né duso ma vene assorbto e questo ndpendentemente dall angolo del raggo d ncdenza Naturalmente nessun corpo reale s comporta n assoluto come peretto rlettore, peretto dusore o peretto assorbtore, ma tre enomen, rlessone, dusone e assorbmento sono present, n msura pù o meno mportante, contemporaneamente In partcolar modo la porzone d luce rlessa specularmente o n modo duso dpende dall angolo d ncdenza Per la legge d conservazone dell energa deve n ogn caso valere che la somma della componente rlessa (specularmente o n modo duso) e della componente assorbta deve corrspondere a quella ncdente (ndcata con l ntenstà della luce ncdente, con a quella assorbta e con r quella rlessa vale: = a + r ) S tenga noltre presente che a tutto questo (n partcolare per quel che rguarda la porzone d luce dusa o assorbta) s aggunge la problematca color raggo ncdente Cosa succede quando l corpo colpto dalla luce ha dmenson mcroscopche? Se le dmenson de corpuscol sono ancora maggor della lunghezza d onda della luce (goccolne d, crstalln d ghacco o partcelle d umo n sospensone nell ara) allora la luce vene dusa senza dstnzone d colore (le nuvole appaono percò banche e l umo banco grgo) Se a dondere la luce è l ara stessa (se la nostra atmosera non dondesse la luce, l celo c apparrebbe anche d gorno nero come n una notte senza luna) allora la luce vene dusa n proporzone alla quarta potenza della propra requenza (la denzone d lunghezza d onda e requenza verranno date n seguto; per l momento basta sapere che una delle due grandezze è nversamente proporzonale all altra); questo spega l colore azzurro del celo e l colore rosso del sole al tramonto normale Superce rlettente Pro M Lurasch Pagna 5 rev aprle 00

3 LUCE E VISIONE I COLOI APPUNTI DI FISICA La rrazone Esamnamo ora cosa succede se l corpo sul quale la luce ncde è trasparente Osservamo ad esempo un raggo d luce che ncde su una superce d con angolo d ncdenza Dmentcando la dusone (che è veramente trascurable), s possono osservare charamente, oltre al raggo ncdente, un raggo rlesso e un raggo trasmesso (è evdentemente presente anche l enomeno dell assorbmento, non osservable n modo dretto, che trascuramo n parte n questo paragrao) L ntenstà de ragg trasmesso e rlesso dpendono dall angolo d ncdenza : s può aclmente osservare che l ntenstà del raggo rlesso, pratcamente nulla con raggo ncdente perpendcolare alla superce, aumenta con l aumentare dell angolo d ncdenza; vceversa l ntenstà del raggo trasmesso dmnusce con l aumentare d Analogamente a quanto vsto per la rlessone a un corpo opaco, per la legge d conservazone dell energa, ndcata con t la componente trasmessa, vale: = a + r + t Interessamoc ora della drezone del raggo trasmesso S può aclmente osservare che, come per la rlessone, raggo ncdente, raggo trasmesso e normale al pano d ncdenza gaccono sul medesmo pano; noltre l angolo che s orma ra l raggo trasmesso e la normale alla superce raggo parzalmente raggo ncdente rlesso d ncdenza è sempre pù pccolo d Quale relazone esste ra due angol? Questa relazone u scoperta nel 600 dal grande pensatore rancese Decartes aa r (Carteso) e dal sco olandese Snell; ndcando l angolo ra l raggo trasmesso e la normale con vale: sen sen ( ) ( ) = n Il enomeno vene chamato rrazone, così la relazone prende l nome d legge della rrazone o legge d Snell, mentre n che è una costante s chama ndce d rrazone e quello che nora avevamo chamato raggo trasmesso dventa raggo rratto e angolo d rrazone L ndce d rrazone n dpende da due mezz trasparent (nel nostro esempo aa e ), dett mezz d propagazone (vene spesso ndcato come ndce d rrazone relatvo) ne qual avvene la rrazone e può essere determnato a partre dalla propretà ottca d cascun mezzo d propagazone chamata ndce d rrazone assoluto (vedremo, quando tratteremo l modello ondulatoro della luce, che l ndce d rrazone assoluto è assocato con la veloctà d propagazone della luce nel mezzo che è sempre pù pccola della veloctà della luce nel vuoto) Indcat mezz d propagazone con e 2, con e 2 rspettv angol vale: sen sen ( ) n2 = ( 2 ) n oppure n sen( ) = n ( ) 2 sen 2 raggo rratto (trasmesso) Pro M Lurasch Pagna 6 rev aprle 00

4 LUCE E VISIONE I COLOI APPUNTI DI FISICA Con la legge della rrazone scrtta n questo modo non ha pù mportanza conoscere n quale de mezz l raggo ncde oppure vene trasmesso Da notare che, ntanto che l ndce d rrazone del mezzo n cu la luce ncde è mnore d quello n cu la luce vene rratta, la rrazone è sempre possble raggo ncdente raggo parzalmente rlesso raggo ncdente raggo parzalmente rlesso aa r aa r aa r raggo ncdente radente raggo parzalmente rlesso raggo rratto raggo rratto raggo rratto Se nvece l ndce d rrazone del mezzo d propagazone del raggo ncdente è maggore d quello del raggo rratto, allora a partre da un angolo, detto angolo lmte, non avremo pù raggo rratto ma solo raggo rlesso detto raggo totalmente rlesso; tale enomeno prende l nome d rlessone totale raggo rratto aa r aa r raggo rratto radente aa r L raggo ncdente raggo parzalmente rlesso raggo ncdente raggo parzalmente rlesso raggo ncdente raggo totalmente rlesso Per determnare l valore dell angolo lmte è sucente rsolvere la relazone data dalla legge d Snell rspetto all angolo d ncdenza (che n queste condzon prende appunto l nome d angolo lmte) ponendo l angolo d rrazone par ad un angolo retto, vale a dre: n sen( ) = n2 sen( 90 ) L da cu segue: n = arcsen 2 n Nel caso del passaggo dall ( =, 33 L n ) all ara ( n n = ) = arcsen( 33 ) = 48, 7 ara vuoto L, Pro M Lurasch Pagna 7 rev aprle 00

5 LUCE E VISIONE I COLOI APPUNTI DI FISICA La dspersone de color Quando un raggo d luce banca subsce due volte la rrazone entrando e uscendo da un prsma, s produce quel enomeno conoscuto come dspersone de color; s tratta d capre come questo avvene Comncamo con l segure l percorso d un raggo d luce attraverso l prsma Sa n l ndce d rrazone del prsma; con n = per l ara per la legge d Snell s ha: sen ( ) = sen( ) e n ( β ) = sen( β ) n sen Inoltre per ragon geometrche β = γ γ β β Combnando opportunamente le tre relazon s ottene nalmente per β : ( sen( γ arcsen( sen ))) β = arcsen n n Se l ndce d rrazone n del prsma osse costante per tutt color non accadrebbe nulla d partcolare In realtà l ndce d rrazone camba (sa pure d poco) da colore a colore (ved tabella) Normalmente questa pccola derenza non produce eett vsbl salvo quando, n partcolar stuazon, le pccole derenze d ndce d rrazone luce banca accentuano n manera apprezzable la devazone de color, come appunto accade usando un prsma come nel dsegno spettro Nella seguente tabella vengono rportat per due tp d vetro e per var color dello spettro valor dell ndce d rrazone e tra parentes l angolo β per cascun colore con = 60 Tpo d vetro colore voletto azzurro verde gallo aranco rosso lnt Indce d rrazone,607,594,58,575,57,569 β (47,67) (46,55) (45,44) (44,93) (44,60) (44,43) crown Indce d rrazone,532,528,59,57,54,53 β (4,4) (4,08) (40,37) (40,2) (39,98) (39,90) S acca attenzone che color ndcat sono da ntendere monocromatc; s sarebbe potuto tranqullamente sostture l nome d cascun colore con la corrspondente lunghezza d onda Pro M Lurasch Pagna 8 rev aprle 00

6 LUCE E VISIONE I COLOI APPUNTI DI FISICA Le lent In questo captolo non s vuole analzzare come unzona una (rmandamo questo a quanto gà vsto nel corso s base), ma semplcemente rassumere le prncpal caratterstche d una e come una può essere utlzzata per produrre mmagn real o vrtual che sano Se accamo passare un asco d luce attraverso una, possamo dentcare le seguent stuazon, a seconda che s tratt d una convergente oppure dvergente e che l asco sa o meno parallelo all asse ottco,: un asco d luce (per asco d luce ntendamo un nseme d ragg d luce parallel ra d loro) ncde su una convergente parallelamante all asse ottco (per asse ottco s ntende quella retta che nterseca perpendcolarmente l centro geometrco della ) La luce convergerà n un punto chamato uoco prncpale della La dstanza, msurata sull asse ottco, asco d luce asse ottco dstanza ocale uoco prncpale ra l uoco prncpale e l centro della vene chamata dstanza ocale ed è, asseme al dametro della, una delle caratterstche prncpal della stessa La dstanza ocale può essere pù o meno grande a seconda della orma della e dal tpo d materale con cu è costruta Una anals dettaglata del percorso d cascun raggo d luce attraverso la può essere atta con la legge della rrazone Senza entrare ne dettagl s può comunque nture che, a partà d ndce d rrazone, pù la è pancuta pù pccola è la dstanza ocale e vceversa asco d luce asse ottco dstanza ocale uoco prncpale Pro M Lurasch Pagna 9 rev aprle 00

7 LUCE E VISIONE I COLOI APPUNTI DI FISICA Un asco d luce ncde su una convergente non parallelamente all asse ottco La luce convergerà n un punto chamato uoco secondaro Con buona approssmazone tutt uoch secondar gaccono su un pano detto pano ocale contenente l uoco prncpale Dal punto d vsta geometrco l pano ocale è un pano perpendcolare all asse ottco contenente l uoco prncpale asco d luce asse ottco dstanza ocale uoco secondaro Una può essere costruta per ar dvergere un asco d luce nvece d arlo convergere; n questo caso s parla d dvergente; l uoco prncpale d una dvergente è quel punto sull asse ottco detro la dal quale sembrano essere orgnat ragg ottc Per convenzone la dstanza ocale d una dvergente vene ndcata con un valore negatvo asco d luce uoco prncpale dstanza ocale asse ottco Indvduate le prncpal caratterstche d una occupamoc ora d come una è n grado d produrre mmagn, sano esse real, ad esempo quelle generate da un retroproettore o da un proettore per dapostve o ancora quelle che l obettvo d un appareccho otograco produce sulla pellcola, sano esse vrtual come ad esempo quelle ottenute guardando attraverso una d ngrandmento Pro M Lurasch Pagna 0 rev aprle 00

8 LUCE E VISIONE I COLOI APPUNTI DI FISICA L mmagne reale d una convergente Se dsponamo nell ordne, un oggetto, una convergente d dstanza ocale e uno schermo sul quale osservare l mmagne generata dalla s osserva che, una volta ssata la dstanza (ndcata generalmente con a ) ra oggetto l oggetto e la (vedremo mmagne che per ottenere una mmagne oggetto reale è necessaro che valga a > ) esste una sola dstanza (ndcata con b ) ra la e lo schermo per avere una mmagne a uoco S osserva noltre che l mmagne è capovolta mmagne rspetto all oggetto e che la sua dmensone e la sua dstanza dalla dpendono dalla dstanza ra l oggetto e la Il atto che una è n grado d generare mmagn ntde sullo schermo sgnca che ragg d luce generat da ogn sngolo punto dell oggetto devono convergere n un solo punto là dove s orma l mmagne e questo deve valere per tutt punt dell oggetto Per trovare dove questo avvene basta segure l percorso ottco de sngol ragg attraverso la ; dato che tutt ragg convergono nello stesso punto basta segure l percorso d due che scegleremo n base alle propretà delle lent vste n precedenza Dalla denzone d uoco s può dedurre che ogn raggo appar- oggetto mmagne 3 2 a b tenente ad un asco d luce parallelo all asse ottco convergerà sul uoco della (raggo no nel dsegno); per smmetra ogn raggo d luce che passa per l uoco d una uscrà parallelo all asse ottco (raggo 2) Esste noltre un terzo partcolare raggo l cu percorso attraverso una è aclmente descrvble: s può natt aclmente mostrare che un raggo d luce che passa per l centro della non subsce alcuna devazone (raggo 3) Schematzzando n un nuovo dsegno la stuazone d una (doppa recca), un oggetto d dmensone h e la sua mmagne d dmensone H s può trovare, tramte la geometra de trangol sml, la relazone ra a, b e detta legge delle lent sottl Pro M Lurasch Pagna rev aprle 00

9 LUCE E VISIONE I COLOI APPUNTI DI FISICA A a b h F F H H b H = (trangol con tratteggo charo), h a h a Da cu s può rcavare + a b = (tratteggo medo), = la legge delle lent sottl appunto H h b = (tratteggo scuro) Come gà vsto n modo spermentale, quando l oggetto s trova molto lontano dalla ( a > ), l mmagne, capovolta, s orma appena oltre l uoco ed è molto pccola (questa stuazone s presenta tpcamente n un appareccho otograco, ammesso d poter assmlare ad una semplce convergente la congurazone ottca dell obbettvo) Man mano che l oggetto s avvcna alla s osserva che l mmagne s allontana dalla e dventa va va sempre pù grande (retroproettore) Quando l oggetto è vcnssmo al uoco, ma con a >, c s trova nelle stuazone tpca d un proettore per dapostve (oggetto molto pccolo e vcnssmo al uoco della e mmagne molto grande su uno schermo lontano) L mmagne vrtuale d una convergente Che cosa succede ora se l oggetto s trova ra la e l uoco? Come s può aclmente osservare ragg d luce partent da un punto dell oggetto non convergono da nessuna parte Non s orma percò 3 nessuna mmagne reale dell oggetto mmagne oggetto D altro canto se s prolungano a rtroso gl vrtuale stess ragg s osserva che prolungament convergono n un punto Questo sgnca che osservando l oggetto attraverso la b a lo s vede non nella poszone n cu s trova ma n quella da cu sembrano provenre ragg d luce A Pro M Lurasch Pagna 2 rev aprle 00

10 LUCE E VISIONE I COLOI APPUNTI DI FISICA Utlzzando una convergente n questo modo ( d ngrandmento) s ottene quella che vene detta mmagne vrtuale d una convergente S osserva che l mmagne vrtuale è sempre pù grande dell oggetto e, contraramente a quella reale che era capovolta, rsulta drtta S può noltre dmostrare che anche n questa stuazone vale la legge delle lent purché s assuma come negatvo l valore della dstanza b L mmagne (vrtuale) d una dvergente Fnora c samo occupat solo d lent convergent Quale mmagn produce una dvergente? Come per le lent convergent è possble segure l percorso degl stess ragg partcolar 3 2 Il raggo parallelo all asse ottco dverge come se provensse dal uoco (); l raggo l cu prolungamento nsce sul uoco esce parallelo all asse ottco (2), mentre l raggo oggetto che passa per l centro della non subsce devazon (3) a mmagne vrtuale b Come nel caso dell mmagne vrtuale d una convergente non sono drettamente ragg che convergono n un punto bensì loro prolungament S può aclmente osservare che per qualsas valore d a l mmagne è sempre vrtuale, drtta e rmpccolta Anche n questo caso vale la legge delle lent perché sa b che assumano valor negatv Pro M Lurasch Pagna 3 rev aprle 00

LA COMPATIBILITA tra due misure:

LA COMPATIBILITA tra due misure: LA COMPATIBILITA tra due msure: 0.4 Due msure, supposte affette da error casual, s dcono tra loro compatbl quando la loro dfferenza può essere rcondotta ad una pura fluttuazone statstca attorno al valore

Dettagli

La retroazione negli amplificatori

La retroazione negli amplificatori La retroazone negl amplfcator P etroazonare un amplfcatore () sgnfca sottrarre (o sommare) al segnale d ngresso (S ) l segnale d retroazone (S r ) ottenuto dal segnale d uscta (S u ) medante un quadrpolo

Dettagli

PROCEDURA INFORMATIZZATA PER LA COMPENSAZIONE DELLE RETI DI LIVELLAZIONE. (Metodo delle Osservazioni Indirette) - 1 -

PROCEDURA INFORMATIZZATA PER LA COMPENSAZIONE DELLE RETI DI LIVELLAZIONE. (Metodo delle Osservazioni Indirette) - 1 - PROCEDURA INFORMATIZZATA PER LA COMPENSAZIONE DELLE RETI DI LIVELLAZIONE (Metodo delle Osservazon Indrette) - - SPECIFICHE DI CALCOLO Procedura software per la compensazone d una rete d lvellazone collegata

Dettagli

Progetto Lauree Scientifiche. La corrente elettrica

Progetto Lauree Scientifiche. La corrente elettrica Progetto Lauree Scentfche La corrente elettrca Conoscenze d base Forza elettromotrce Corrente Elettrca esstenza e resstvtà Legge d Ohm Crcut 2 Una spra d rame n equlbro elettrostatco In un crcuto semplce

Dettagli

Relazioni tra variabili: Correlazione e regressione lineare

Relazioni tra variabili: Correlazione e regressione lineare Dott. Raffaele Casa - Dpartmento d Produzone Vegetale Modulo d Metodologa Spermentale Febbrao 003 Relazon tra varabl: Correlazone e regressone lneare Anals d relazon tra varabl 6 Produzone d granella (kg

Dettagli

Macchine. 5 Esercitazione 5

Macchine. 5 Esercitazione 5 ESERCITAZIONE 5 Lavoro nterno d una turbomacchna. Il lavoro nterno massco d una turbomacchna può essere determnato not trangol d veloctà che s realzzano all'ngresso e all'uscta della macchna stessa. Infatt

Dettagli

Dipartimento di Statistica Università di Bologna. Matematica finanziaria aa 2012-2013 lezione 13: 24 aprile 2013

Dipartimento di Statistica Università di Bologna. Matematica finanziaria aa 2012-2013 lezione 13: 24 aprile 2013 Dpartmento d Statstca Unverstà d Bologna Matematca fnanzara aa 2012-2013 lezone 13: 24 aprle 2013 professor Danele Rtell www.unbo.t/docent/danele.rtell 1/23? reammortamento uò accadere che, dopo l erogazone

Dettagli

La propagazione delle onde luminose può essere studiata per mezzo delle equazioni di Maxwell. Tuttavia, nella maggior parte dei casi è possibile

La propagazione delle onde luminose può essere studiata per mezzo delle equazioni di Maxwell. Tuttavia, nella maggior parte dei casi è possibile Elementi di ottica L ottica si occupa dello studio dei percorsi dei raggi luminosi e dei fenomeni legati alla propagazione della luce in generale. Lo studio dell ottica nella fisica moderna si basa sul

Dettagli

Capitolo 3 Covarianza, correlazione, bestfit lineari e non lineari

Capitolo 3 Covarianza, correlazione, bestfit lineari e non lineari Captolo 3 Covaranza, correlazone, bestft lnear e non lnear ) Covaranza e correlazone Ad un problema s assoca spesso pù d una varable quanttatva (es.: d una persona possamo determnare peso e altezza, oppure

Dettagli

1 Laser Doppler Velocimetry

1 Laser Doppler Velocimetry Laer oppler Velocmetry 1 Laer oppler Velocmetry 1.1 Introduzone L anemometra laer (LV) è applcata nel campo dell aerodnamca permentale a partre da prm ann ettanta, ann n cu le apparecchature laer dvennero

Dettagli

Analisi ammortizzata. Illustriamo il metodo con due esempi. operazioni su di una pila Sia P una pila di interi con le solite operazioni:

Analisi ammortizzata. Illustriamo il metodo con due esempi. operazioni su di una pila Sia P una pila di interi con le solite operazioni: Anals ammortzzata Anals ammortzzata S consdera l tempo rchesto per esegure, nel caso pessmo, una ntera sequenza d operazon. Se le operazon costose sono relatvamente meno frequent allora l costo rchesto

Dettagli

- Formazione delle immagini per riflessione: specchio sferico

- Formazione delle immagini per riflessione: specchio sferico Ottica geometrica: - condizione di validità: o occorre conrontare la lunghezza d onda λ della luce e le dimensioni degli oggetti su cui la luce incide. Se λ è MINORE, valgono le leggi dell ottica geometrica.

Dettagli

Dipartimento di Statistica Università di Bologna. Matematica Finanziaria aa 2012-2013 Esercitazione: 4 aprile 2013

Dipartimento di Statistica Università di Bologna. Matematica Finanziaria aa 2012-2013 Esercitazione: 4 aprile 2013 Dpartmento d Statstca Unverstà d Bologna Matematca Fnanzara aa 2012-2013 Eserctazone: 4 aprle 2013 professor Danele Rtell www.unbo.t/docent/danele.rtell 1/41? Aula "Ranzan B" 255 post 1 2 3 4 5 6 7 8 9

Dettagli

RETI TELEMATICHE Lucidi delle Lezioni Capitolo VII

RETI TELEMATICHE Lucidi delle Lezioni Capitolo VII Prof. Guseppe F. Ross E-mal: guseppe.ross@unpv.t Homepage: http://www.unpv.t/retcal/home.html UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI PAVIA Facoltà d Ingegnera A.A. 2011/12 - I Semestre - Sede PV RETI TELEMATICHE Lucd

Dettagli

Condensatori e resistenze

Condensatori e resistenze Condensator e resstenze Lucano attaa Versone del 22 febbrao 2007 Indce In questa nota presento uno schema replogatvo relatvo a condensator e alle resstenze, con partcolare rguardo a collegament n sere

Dettagli

STRATIGRAFIE PARTIZIONI VERTICALI

STRATIGRAFIE PARTIZIONI VERTICALI STRATIGRAFI PARTIZIONI VRTICALI 6. L solamento acustco: tecnche, calcol 2 Trasmssone rumor In edlza s possono dstnguere dfferent tp d rumor: rumor aere (vocare de vcn da altre untà abtatve, rumor provenent

Dettagli

Simulazione seconda prova Tema assegnato all esame di stato per l'abilitazione alla professione di geometra, 2006

Simulazione seconda prova Tema assegnato all esame di stato per l'abilitazione alla professione di geometra, 2006 Smulazone seconda prova Tema assegnato all esame d stato per l'abltazone alla professone d geometra, 006 roposte per lo svolgmento pubblcate sul ollettno SIFET (Socetà Italana d Fotogrammetra e Topografa)

Dettagli

28/05/2009. La luce e le sue illusioni ottiche

28/05/2009. La luce e le sue illusioni ottiche La luce e le sue illusioni ottiche Cosa si intende per raggio luminoso? Immagina di osservare ad una distanza abbastanza elevata una sorgente di luce... il fronte d onda potrà esser approssimato ad un

Dettagli

Soluzione esercizio Mountbatten

Soluzione esercizio Mountbatten Soluzone eserczo Mountbatten I dat fornt nel testo fanno desumere che la Mountbatten utlzz un sstema d Actvty Based Costng. 1. Calcolo del costo peno ndustrale de tre prodott Per calcolare l costo peno

Dettagli

LA TRASMISSIONE DELLE INFORMAZIONI QUARTA PARTE 1

LA TRASMISSIONE DELLE INFORMAZIONI QUARTA PARTE 1 LA TRASMISSIONE DELLE INFORMAZIONI QUARTA PARTE 1 I CODICI 1 IL CODICE BCD 1 Somma in BCD 2 Sottrazione BCD 5 IL CODICE ECCESSO 3 20 La trasmissione delle informazioni Quarta Parte I codici Il codice BCD

Dettagli

Ministero della Salute D.G. della programmazione sanitaria --- GLI ACC - L ANALISI DELLA VARIABILITÀ METODOLOGIA

Ministero della Salute D.G. della programmazione sanitaria --- GLI ACC - L ANALISI DELLA VARIABILITÀ METODOLOGIA Mnstero della Salute D.G. della programmazone santara --- GLI ACC - L ANALISI DELLA VARIABILITÀ METODOLOGIA La valutazone del coeffcente d varabltà dell mpatto economco consente d ndvduare gl ACC e DRG

Dettagli

OTTICA TORNA ALL'INDICE

OTTICA TORNA ALL'INDICE OTTICA TORNA ALL'INDICE La luce è energia che si propaga in linea retta da un corpo, sorgente, in tutto lo spazio ad esso circostante. Le direzioni di propagazione sono dei raggi che partono dal corpo

Dettagli

Relazione funzionale e statistica tra due variabili Modello di regressione lineare semplice Stima puntuale dei coefficienti di regressione

Relazione funzionale e statistica tra due variabili Modello di regressione lineare semplice Stima puntuale dei coefficienti di regressione 1 La Regressone Lneare (Semplce) Relazone funzonale e statstca tra due varabl Modello d regressone lneare semplce Stma puntuale de coeffcent d regressone Decomposzone della varanza Coeffcente d determnazone

Dettagli

Esecuzione: Ho indossato gli occhiali ( che funzionano come un prisma di vetro), quindi ho osservato una fonte di luce

Esecuzione: Ho indossato gli occhiali ( che funzionano come un prisma di vetro), quindi ho osservato una fonte di luce Esperimento 1: Dispersione della luce Materiali e strumenti: Occhiali speciali, luce Esecuzione: Ho indossato gli occhiali ( che funzionano come un prisma di vetro), quindi ho osservato una fonte di luce

Dettagli

Corrente elettrica e circuiti

Corrente elettrica e circuiti Corrente elettrca e crcut Generator d forza elettromotrce Intenstà d corrente Legg d Ohm esstenza e resstvtà esstenze n sere e n parallelo Effetto termco della corrente Legg d Krchhoff Corrente elettrca

Dettagli

NOTE DALLE LEZIONI DI STATISTICA MEDICA ED ESERCIZI CONFRONTO DI PIU MEDIE IL METODO DI ANALISI DELLA VARIANZA

NOTE DALLE LEZIONI DI STATISTICA MEDICA ED ESERCIZI CONFRONTO DI PIU MEDIE IL METODO DI ANALISI DELLA VARIANZA NOTE DALLE LEZIONI DI STATISTICA MEDICA ED ESERCIZI CONFRONTO DI PIU MEDIE IL METODO DI ANALISI DELLA VARIANZA IL PROBLEMA Supponamo d voler studare l effetto d 4 dverse dete su un campone casuale d 4

Dettagli

Lavoro, Energia e stabilità dell equilibrio II parte

Lavoro, Energia e stabilità dell equilibrio II parte Lavoro, Energa e stabltà dell equlbro II parte orze conservatve e non conservatve Il concetto d Energa potenzale s aanca per mportanza a quello d Energa cnetca, perché c permette d passare dallo studo

Dettagli

INDICI STATISTICI MEDIA, MODA, MEDIANA, VARIANZA

INDICI STATISTICI MEDIA, MODA, MEDIANA, VARIANZA Lezone 7 - Indc statstc: meda, moda, medana, varanza INDICI STATISTICI MEDIA, MODA, MEDIANA, VARIANZA GRUPPO MAT06 Dp. Matematca, Unverstà d Mlano - Probabltà e Statstca per le Scuole Mede -SILSIS - 2007

Dettagli

Ottica geometrica. Capitolo. 1. Come si riflette la luce? Cosa è la luce? Come possiamo classificare le sorgenti luminose?

Ottica geometrica. Capitolo. 1. Come si riflette la luce? Cosa è la luce? Come possiamo classificare le sorgenti luminose? Captolo 8 Ottca geometrca 1. Come s rflette la luce? Cosa è la luce? Spacente: per l momento non rsponderemo a questa domanda. Invece d dre cosa la luce sa, ne analzzeremo dapprma l comportamento, utlzzando

Dettagli

Esame di Statistica Corso di Laurea in Economia

Esame di Statistica Corso di Laurea in Economia Esame d Statstca Corso d Laurea n Economa 9 Gennao 0 Cognome Nome atr. Teora S dmostr la propretà d lneartà della meda artmetca. Eserczo Una casa edtrce è nteressata a valutare se tra lettor d lbr esste

Dettagli

Università di Napoli Parthenope Facoltà di Ingegneria

Università di Napoli Parthenope Facoltà di Ingegneria Unverstà d Napol Parthenope acoltà d Ingegnera Corso d Metod Probablstc Statstc e Process Stocastc docente: Pro. Vto Pascazo 20 a Lezone: /2/2003 Sommaro Dstrbuzon condzonate: CD, pd, pm Teorema della

Dettagli

Lezione 10. L equilibrio del mercato finanziario: la struttura dei tassi d interesse

Lezione 10. L equilibrio del mercato finanziario: la struttura dei tassi d interesse Lezone 1. L equlbro del mercato fnanzaro: la struttura de tass d nteresse Ttol con scadenza dversa hanno prezz (e tass d nteresse) dfferent. Due ttol d durata dversa emess dallo stesso soggetto (stesso

Dettagli

A. AUMENTO DELLA SPESA PUBBLICA FINANZIATO ESCLUSIVAMENTE TRAMITE INDEBITAMENTO

A. AUMENTO DELLA SPESA PUBBLICA FINANZIATO ESCLUSIVAMENTE TRAMITE INDEBITAMENTO 4. SCHMI ALTRNATIVI DI FINANZIAMNTO DLLA SPSA PUBBLICA. Se l Governo decde d aumentare la Spesa Pubblca G (o Trasferment TR), allora deve anche reperre fond necessar per fnanzare questa sua maggore spesa.

Dettagli

Metodi e Modelli per l Ottimizzazione Combinatoria Progetto: Metodo di soluzione basato su generazione di colonne

Metodi e Modelli per l Ottimizzazione Combinatoria Progetto: Metodo di soluzione basato su generazione di colonne Metod e Modell per l Ottmzzazone Combnatora Progetto: Metodo d soluzone basato su generazone d colonne Lug De Govann Vene presentato un modello alternatvo per l problema della turnazone delle farmace che

Dettagli

Università degli Studi di Urbino Facoltà di Economia

Università degli Studi di Urbino Facoltà di Economia Unverstà degl Stud d Urbno Facoltà d Economa Lezon d Statstca Descrttva svolte durante la prma parte del corso d corso d Statstca / Statstca I A.A. 004/05 a cura d: F. Bartolucc Lez. 8/0/04 Statstca descrttva

Dettagli

Capitolo 7. La «sintesi neoclassica» e il modello IS-LM. 2. La curva IS

Capitolo 7. La «sintesi neoclassica» e il modello IS-LM. 2. La curva IS Captolo 7 1. Il modello IS-LM La «sntes neoclassca» e l modello IS-LM Defnzone: ndvdua tutte le combnazon d reddto e saggo d nteresse per le qual l mercato de ben (curva IS) e l mercato della moneta (curva

Dettagli

Laboratorio di Ottica, Spettroscopia, Astrofisica

Laboratorio di Ottica, Spettroscopia, Astrofisica Università degli Studi di Palermo Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali Corso di Laurea in Fisica Progetto Lauree Scientifiche Laboratorio di Ottica, Spettroscopia, Astrofisica Antonio Maggio

Dettagli

Fisica II - CdL Chimica. Formazione immagini Superfici rifrangenti Lenti sottili Strumenti ottici

Fisica II - CdL Chimica. Formazione immagini Superfici rifrangenti Lenti sottili Strumenti ottici Formazione immagini Superfici rifrangenti Lenti sottili Strumenti ottici Ottica geometrica In ottica geometrica si analizza la formazione di immagini assumendo che la luce si propaghi in modo rettilineo

Dettagli

Trasformazioni termodinamiche - I parte

Trasformazioni termodinamiche - I parte Le trasormazon recproche tra le energe d tpo meccanco e l calore, classcato da tempo come una delle orme nelle qual avvene lo scambo d energa, sono l oggetto d studo su cu s onda la Termodnamca, una mportante

Dettagli

Calcolo della caduta di tensione con il metodo vettoriale

Calcolo della caduta di tensione con il metodo vettoriale Calcolo della caduta d tensone con l metodo vettorale Esempo d rete squlbrata ed effett del neutro nel calcolo. In Ampère le cadute d tensone sono calcolate vettoralmente. Per ogn utenza s calcola la caduta

Dettagli

Grandezze scalari e vettoriali

Grandezze scalari e vettoriali Grandezze scalari e vettoriali Esempio vettore spostamento: Esistono due tipi di grandezze fisiche. a) Grandezze scalari specificate da un valore numerico (positivo negativo o nullo) e (nel caso di grandezze

Dettagli

Sommario Ottica geometrica... 2 Principio di Huygens-Fresnel... 4 Oggetto e immagine... 6 Immagine reale... 7 Immagine virtuale...

Sommario Ottica geometrica... 2 Principio di Huygens-Fresnel... 4 Oggetto e immagine... 6 Immagine reale... 7 Immagine virtuale... IMMAGINI Sommario Ottica geometrica... 2 Principio di Huygens-Fresnel... 4 Oggetto e immagine... 6 Immagine reale... 7 Immagine virtuale... 9 Immagini - 1/11 Ottica geometrica È la branca dell ottica che

Dettagli

POLITECNICO DI BARI - DICATECh Corso di Laurea in Ingegneria Ambientale e del Territorio IDRAULICA AMBIENTALE - A.A. 2015/2016 ESONERO 15/01/2016

POLITECNICO DI BARI - DICATECh Corso di Laurea in Ingegneria Ambientale e del Territorio IDRAULICA AMBIENTALE - A.A. 2015/2016 ESONERO 15/01/2016 POLITECNICO DI BARI - DICATECh Corso d Laurea n Ingegnera Ambentale e del Terrtoro IDRAULICA AMBIENTALE - A.A. 015/016 ESONERO 15/01/016 ESERCIZIO 1 S consder la rete aperta n fgura, nella quale le portate

Dettagli

Statistica e calcolo delle Probabilità. Allievi INF

Statistica e calcolo delle Probabilità. Allievi INF Statstca e calcolo delle Probabltà. Allev INF Proff. L. Ladell e G. Posta 06.09.10 I drtt d autore sono rservat. Ogn sfruttamento commercale non autorzzato sarà perseguto. Cognome e Nome: Matrcola: Docente:

Dettagli

Ombra una scaletta ue gran avente uno spgolo vertcale appartenente al PV. 2 S assegnano le lettere a vertc ella fgura. A" D" B" C" I" L" N" M" 3 Se possble, s sfruttano anche le conzon parallelsmo tra

Dettagli

Soluzione del compito di Fisica febbraio 2012 (Udine)

Soluzione del compito di Fisica febbraio 2012 (Udine) del compto d Fsca febbrao (Udne) Elettrodnamca È data una spra quadrata d lato L e resstenza R, ed un flo percorso da corrente lungo z (ved fgura). Dcamo a e b le dstanze del lato parallelo pù vcno e pù

Dettagli

Misura della distanza focale. di una lente convergente. Metodo di Bessel

Misura della distanza focale. di una lente convergente. Metodo di Bessel Zuccarello Francesco Laboratoro d Fsca II Msura della dstanza focale d una lente convergente Metodo d Bessel A.A. 003-004 Indce Introduzone..pag. 3 Presuppost Teorc.pag. 4 Anals de dat.pag. 8. Modo d operare...pag.

Dettagli

Leggere i dati da file

Leggere i dati da file Esempo %soluzon d una equazone d secondo grado dsp('soluzon d a^+b+c') anput('damm l coeffcente a '); bnput('damm l coeffcente b '); cnput('damm l coeffcente c '); deltab^-4*a*c; f delta0 dsp('soluzon

Dettagli

All interno dei colori primari e secondari, abbiamo tre coppie di colori detti COMPLEMENTARI.

All interno dei colori primari e secondari, abbiamo tre coppie di colori detti COMPLEMENTARI. Teoria del colore La teoria dei colori Gli oggetti e gli ambienti che ci circondano sono in gran parte colorati. Ciò dipende dal fatto che la luce si diffonde attraverso onde di diversa lunghezza: ad ogni

Dettagli

La regressione. La Regressione. La Regressione. min. min. Var X. X Variabile indipendente (data) Y Variabile dipendente

La regressione. La Regressione. La Regressione. min. min. Var X. X Variabile indipendente (data) Y Variabile dipendente Unverstà d Macerata Facoltà d Scenze Poltche - Anno accademco - La Regressone Varable ndpendente (data) Varable dpendente Dpendenza funzonale (o determnstca): f ; Da un punto d vsta analtco, valor della

Dettagli

Elettricità e circuiti

Elettricità e circuiti Elettrctà e crcut Generator d forza elettromotrce Intenstà d corrente Legg d Ohm esstenza e resstvtà Effetto termco della corrente esstenze n sere e n parallelo Legg d Krchoff P. Maestro Elettrctà e crcut

Dettagli

La verifica delle ipotesi

La verifica delle ipotesi La verfca delle potes In molte crcostanze l rcercatore s trova a dover decdere quale, tra le dverse stuazon possbl rferbl alla popolazone, è quella meglo sostenuta dalle evdenze emprche. Ipotes statstca:

Dettagli

MACROECONOMIA A.A. 2014/2015

MACROECONOMIA A.A. 2014/2015 MACROECONOMIA A.A. 2014/2015 ESERCITAZIONE 2 MERCATO MONETARIO E MODELLO /LM ESERCIZIO 1 A) Un economa sta attraversando un perodo d profonda crs economca. Le banche decdono d aumentare la quota d depost

Dettagli

Propagazione degli errori

Propagazione degli errori Propagazone degl error Msure drette: la grandezza sca vene msurata drettamente (ad es. Spessore d una lastrna). Per questo tpo d msure, la teora dell errore svluppata nelle lezone precedent é sucente per

Dettagli

Statistica e biometria. D. Bertacchi. Variabili aleatorie. V.a. discrete e continue. La densità di una v.a. discreta. Esempi.

Statistica e biometria. D. Bertacchi. Variabili aleatorie. V.a. discrete e continue. La densità di una v.a. discreta. Esempi. Iniziamo con definizione (capiremo fra poco la sua utilità): DEFINIZIONE DI VARIABILE ALEATORIA Una variabile aleatoria (in breve v.a.) X è funzione che ha come dominio Ω e come codominio R. In formule:

Dettagli

TEST D INGRESSO MATEMATICA 24/05/2011

TEST D INGRESSO MATEMATICA 24/05/2011 TEST D INGRESSO MATEMATICA // COGNOME NOME ISTITUTO COMPRENSIVO/SCUOLA MEDIA CITTA Legg attentamente. ISTRUZIONI PER LA COMPILAZIONE DEL QUESTIONARIO Inza a lavorare solo quando te lo drà l nsegnante e

Dettagli

Trigger di Schmitt. e +V t

Trigger di Schmitt. e +V t CORSO DI LABORATORIO DI OTTICA ED ELETTRONICA Scopo dell esperenza è valutare l ampezza dell steres d un trgger d Schmtt al varare della frequenza e dell ampezza del segnale d ngresso e confrontarla con

Dettagli

CRITERI DI CONVERGENZA PER LE SERIE. lim a n = 0. (1) s n+1 = s n + a n+1. (2) CRITERI PER LE SERIE A TERMINI NON NEGATIVI

CRITERI DI CONVERGENZA PER LE SERIE. lim a n = 0. (1) s n+1 = s n + a n+1. (2) CRITERI PER LE SERIE A TERMINI NON NEGATIVI Il criterio più semplice è il seguente. CRITERI DI CONVERGENZA PER LE SERIE Teorema(condizione necessaria per la convergenza). Sia a 0, a 1, a 2,... una successione di numeri reali. Se la serie a k è convergente,

Dettagli

3. Esercitazioni di Teoria delle code

3. Esercitazioni di Teoria delle code 3. Eserctazon d Teora delle code Poltecnco d Torno Pagna d 33 Prevsone degl effett d una decsone S ndvduano due tpologe d problem: statc: l problema non vara nel breve perodo dnamc: l problema vara Come

Dettagli

Ottica. Roberto Cirio. Corso di Laurea in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche Anno accademico 2007 2008 Corso di Fisica

Ottica. Roberto Cirio. Corso di Laurea in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche Anno accademico 2007 2008 Corso di Fisica Roberto Cro Corso Laurea n Chmca e Tecnologa Farmaceutche Anno accaemco 2007 2008 Corso Fsca La lezone ogg La luce Rflessone e rfrazone Interferenza e ffrazone Fbre ottche L occho e le lent Fsca a.a. 2007/8

Dettagli

Ottica fisiologica (2): sistemi ottici

Ottica fisiologica (2): sistemi ottici Ottica fisiologica (2): sistemi ottici Corso di Principi e Modelli della Percezione Prof. Giuseppe Boccignone Dipartimento di Informatica Università di Milano boccignone@di.unimi.it http://boccignone.di.unimi.it/pmp_2014.html

Dettagli

Fondamenti di Visione Artificiale (Seconda Parte) Corso di Robotica Prof.ssa Giuseppina Gini Anno Acc.. 2006/2007

Fondamenti di Visione Artificiale (Seconda Parte) Corso di Robotica Prof.ssa Giuseppina Gini Anno Acc.. 2006/2007 Fondament d Vsone Artfcale (Seconda Parte PhD. Ing. Mchele Folgherater Corso d Robotca Prof.ssa Guseppna Gn Anno Acc.. 006/007 Caso Bdmensonale el caso bdmensonale, per ndvduare punt d contorno degl oggett

Dettagli

Università degli studi di Messina facoltà di Scienze mm ff nn. Progetto Lauree Scientifiche (FISICA) Prisma ottico

Università degli studi di Messina facoltà di Scienze mm ff nn. Progetto Lauree Scientifiche (FISICA) Prisma ottico Università degli studi di Messina facoltà di Scienze mm ff nn Progetto Lauree Scientifiche (FISICA) Prisma ottico Parte teorica Fenomenologia di base La luce che attraversa una finestra, un foro, una fenditura,

Dettagli

STATISTICA DESCRITTIVA - SCHEDA N. 5 REGRESSIONE LINEARE

STATISTICA DESCRITTIVA - SCHEDA N. 5 REGRESSIONE LINEARE Matematca e statstca: da dat a modell alle scelte www.dma.unge/pls_statstca Responsabl scentfc M.P. Rogantn e E. Sasso (Dpartmento d Matematca Unverstà d Genova) STATISTICA DESCRITTIVA - SCHEDA N. REGRESSIONE

Dettagli

Il modello ondulatorio

Il modello ondulatorio LUCE E VISIONE I COLORI PPUNI DI FISIC Il modello ondulatorio I fenomeni di cui ci siamo occupati finora possono essere facilmente spiegati considerando la luce composta da corpuscoli che sottostanno alle

Dettagli

E. Il campo magnetico

E. Il campo magnetico - 64 - - 65 - E. Il campo magnetco V è un mportante effetto che accompagna sempre la presenza d una corrente elettrca e s manfesta sa all nterno del conduttore sa al suo esterno: alla corrente elettrca

Dettagli

PROGRAMMA OPERATIVO NAZIONALE

PROGRAMMA OPERATIVO NAZIONALE PROGRAMMA OPERATIVO NAZIONALE Fondo Sociale Europeo "Competenze per lo Sviluppo" Obiettivo C-Azione C1: Dall esperienza alla legge: la Fisica in Laboratorio Ottica geometrica Sommario 1) Cos è la luce

Dettagli

Aritmetica e architetture

Aritmetica e architetture Unverstà degl stud d Parma Dpartmento d Ingegnera dell Informazone Poltecnco d Mlano Artmetca e archtetture Sommator Rpple Carry e CLA Bozza da completare del 7 nov 03 La rappresentazone de numer Rappresentazone

Dettagli

Noi vediamo gli oggetti, perché la luce emessa dalla sorgente arriva all oggetto e si diffonde in tutte le direzioni poi la luce che l oggetto

Noi vediamo gli oggetti, perché la luce emessa dalla sorgente arriva all oggetto e si diffonde in tutte le direzioni poi la luce che l oggetto Noi vediamo gli oggetti, perché la luce emessa dalla sorgente arriva all oggetto e si diffonde in tutte le direzioni poi la luce che l oggetto rimanda indietro arriva ai nostri occhi. Dipende da: SI PROPAGA

Dettagli

Energia e Lavoro. In pratica, si determina la dipendenza dallo spazio invece che dal tempo

Energia e Lavoro. In pratica, si determina la dipendenza dallo spazio invece che dal tempo Energa e Lavoro Fnora abbamo descrtto l moto de corp (puntform) usando le legg d Newton, tramte le forze; abbamo scrtto l equazone del moto, determnato spostamento e veloctà n funzone del tempo. E possble

Dettagli

LE FUNZIONI A DUE VARIABILI

LE FUNZIONI A DUE VARIABILI Capitolo I LE FUNZIONI A DUE VARIABILI In questo primo capitolo introduciamo alcune definizioni di base delle funzioni reali a due variabili reali. Nel seguito R denoterà l insieme dei numeri reali mentre

Dettagli

Laboratorio di Ottica, Spettroscopia, Astrofisica

Laboratorio di Ottica, Spettroscopia, Astrofisica Università degli Studi di Palermo Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali Corso di Laurea in Fisica Progetto Lauree Scientifiche Laboratorio di Ottica, Spettroscopia, Astrofisica Antonio Maggio

Dettagli

Esercitazioni del corso: STATISTICA

Esercitazioni del corso: STATISTICA A. A. 0-0 Eserctazon del corso: STATISTICA Sommaro Eserctazone : Moda Medana Meda Artmetca Varabltà: Varanza, Devazone Standard, Coefcente d Varazone ESERCIZIO : UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO BICOCCA

Dettagli

* * * Nota inerente il calcolo della concentrazione rappresentativa della sorgente. Aprile 2006 RL/SUO-TEC 166/2006 1

* * * Nota inerente il calcolo della concentrazione rappresentativa della sorgente. Aprile 2006 RL/SUO-TEC 166/2006 1 APAT Agenza per la Protezone dell Ambente e per Servz Tecnc Dpartmento Dfesa del Suolo / Servzo Geologco D Itala Servzo Tecnologe del sto e St Contamnat * * * Nota nerente l calcolo della concentrazone

Dettagli

Dall appello del 16/7/04

Dall appello del 16/7/04 Dall aello del 6/7/04 Due lent sottl una convergente d ocale 0cm e l altra dvergente d ocale 5cm dstano tra loro D +. Un ago d altezza hcm è osto a dstanza s0cm dalla lente d ocale. S determn la oszone

Dettagli

1.Visione_01 Ottica geometrica. Prof. Carlo Capelli Fisiologia Corso di Laurea in Scienze delle Attività Motorie e Sportive Università di Verona

1.Visione_01 Ottica geometrica. Prof. Carlo Capelli Fisiologia Corso di Laurea in Scienze delle Attività Motorie e Sportive Università di Verona 1.Visione_01 Ottica geometrica Prof. Carlo Capelli Fisiologia Corso di Laurea in Scienze delle Attività Motorie e Sportive Università di Verona Obiettivi Principi di refrazione delle lenti, indice di refrazione

Dettagli

Dilatazione Termica dei Solidi

Dilatazione Termica dei Solidi Prof. Tortorell Leonardo Spermentazone Tortorell'e-book per la ISICA 6.05 - Dlatazone Termca de Sold 6.05.a) Descrzone Qualtatva del enomeno ra molt effett prodott nella Matera da un Aumento d Temperatura,

Dettagli

Il pendolo di torsione

Il pendolo di torsione Unverstà degl Stud d Catana Facoltà d Scenze MM.FF.NN. Corso d aurea n FISICA esna d ABORAORIO DI FISICA I Il pendolo d torsone (sezone costante) Moreno Bonaventura Anno Accademco 005/06 Introduzone. I

Dettagli

Prof. Gian Piero Pugliese Lezioni di Fisica

Prof. Gian Piero Pugliese Lezioni di Fisica Prof. Gian Piero Pugliese Lezioni di Fisica Il miraggio Fin dai tempi più remoti, il miraggio è stato un fenomeno che ha destano nell uomo paura e al tempo stesso meraviglia, proprio perché non conosciuto

Dettagli

Corso di laurea in Ingegneria Meccatronica. DINAMICI CA - 04 ModiStabilita

Corso di laurea in Ingegneria Meccatronica. DINAMICI CA - 04 ModiStabilita Automaton Robotcs and System CONTROL Unverstà degl Stud d Modena e Reggo Emla Corso d laurea n Ingegnera Meccatronca MODI E STABILITA DEI SISTEMI DINAMICI CA - 04 ModStablta Cesare Fantuzz (cesare.fantuzz@unmore.t)

Dettagli

Variabili statistiche - Sommario

Variabili statistiche - Sommario Varabl statstche - Sommaro Defnzon prelmnar Statstca descrttva Msure della tendenza centrale e della dspersone d un campone Introduzone La varable statstca rappresenta rsultat d un anals effettuata su

Dettagli

f(x) = 1 x. Il dominio di questa funzione è il sottoinsieme proprio di R dato da

f(x) = 1 x. Il dominio di questa funzione è il sottoinsieme proprio di R dato da Data una funzione reale f di variabile reale x, definita su un sottoinsieme proprio D f di R (con questo voglio dire che il dominio di f è un sottoinsieme di R che non coincide con tutto R), ci si chiede

Dettagli

LEZIONE 7. Esercizio 7.1. Quale delle seguenti funzioni è decrescente in ( 3, 0) e ha derivata prima in 3 che vale 0? x 3 3 + x2. 2, x3 +2x +3.

LEZIONE 7. Esercizio 7.1. Quale delle seguenti funzioni è decrescente in ( 3, 0) e ha derivata prima in 3 che vale 0? x 3 3 + x2. 2, x3 +2x +3. 7 LEZIONE 7 Esercizio 7.1. Quale delle seguenti funzioni è decrescente in ( 3, 0) e ha derivata prima in 3 che vale 0? x 3 3 + x2 2 6x, x3 +2x 2 6x, 3x + x2 2, x3 +2x +3. Le derivate sono rispettivamente,

Dettagli

STATISTICA DESCRITTIVA CON EXCEL

STATISTICA DESCRITTIVA CON EXCEL STATISTICA DESCRITTIVA CON EXCEL Corso d CPS - II parte: Statstca Laurea n Informatca Sstem e Ret 2004-2005 1 Obettv della lezone Introduzone all uso d EXCEL Statstca descrttva Utlzzo dello strumento:

Dettagli

Economie di scala, concorrenza imperfetta e commercio internazionale

Economie di scala, concorrenza imperfetta e commercio internazionale Sanna-Randacco Lezone n. 14 Econome d scala, concorrenza mperfetta e commerco nternazonale Non v è vantaggo comparato (e qund non v è commerco nter-ndustrale). S vuole dmostrare che la struttura d mercato

Dettagli

Esercitazioni del corso di Relazioni tra variabili. Giancarlo Manzi Facoltà di Sociologia Università degli Studi di Milano-Bicocca

Esercitazioni del corso di Relazioni tra variabili. Giancarlo Manzi Facoltà di Sociologia Università degli Studi di Milano-Bicocca Eserctazon del corso d Relazon tra varabl Gancarlo Manz Facoltà d Socologa Unverstà degl Stud d Mlano-Bcocca e-mal: gancarlo.manz@statstca.unmb.t Terza eserctazone Mlano, 8 febbrao 7 SOMMARIO TERZA ESERCITAZIONE

Dettagli

5. Baricentro di sezioni composte

5. Baricentro di sezioni composte 5. Barcentro d sezon composte Barcentro del trapezo Il barcentro del trapezo ( FIURA ) s trova sull asse d smmetra oblqua (medana) della fgura; è suffcente, qund, determnare la sola ordnata. A tal fne,

Dettagli

Strutture deformabili torsionalmente: analisi in FaTA-E

Strutture deformabili torsionalmente: analisi in FaTA-E Strutture deformabl torsonalmente: anals n FaTA-E Il comportamento dsspatvo deale è negatvamente nfluenzato nel caso d strutture deformabl torsonalmente. Nelle Norme Tecnche cò vene consderato rducendo

Dettagli

Newsletter "Lean Production" Autore: Dott. Silvio Marzo

Newsletter Lean Production Autore: Dott. Silvio Marzo Il concetto d "Produzone Snella" (Lean Producton) s sta rapdamente mponendo come uno degl strument pù modern ed effcac per garantre alle azende la flessbltà e la compettvtà che l moderno mercato rchede.

Dettagli

bensì una tendenza a ruotare quando vengono applicate in punti diversi di un corpo

bensì una tendenza a ruotare quando vengono applicate in punti diversi di un corpo Momento di una forza Nella figura 1 è illustrato come forze uguali e contrarie possono non produrre equilibrio, bensì una tendenza a ruotare quando vengono applicate in punti diversi di un corpo esteso.

Dettagli

Siamo così arrivati all aritmetica modulare, ma anche a individuare alcuni aspetti di come funziona l aritmetica del calcolatore come vedremo.

Siamo così arrivati all aritmetica modulare, ma anche a individuare alcuni aspetti di come funziona l aritmetica del calcolatore come vedremo. DALLE PESATE ALL ARITMETICA FINITA IN BASE 2 Si è trovato, partendo da un problema concreto, che con la base 2, utilizzando alcune potenze della base, operando con solo addizioni, posso ottenere tutti

Dettagli

ATTIVITA LABORATORIALI SVOLTE CON ROSANNA PETITI novembre 2011 / gennaio 2012

ATTIVITA LABORATORIALI SVOLTE CON ROSANNA PETITI novembre 2011 / gennaio 2012 ATTIVITA LABORATORIALI SVOLTE CON ROSANNA PETITI novembre 2011 / gennaio 2012 Scuola primaria «Calvino» - Moncalieri - Laboratorio "LUCE E VISIONE" con Rosanna Petiti 1 1^ incontro Scoprire quali sono

Dettagli

Analisi e confronto tra metodi di regolarizzazione diretti per la risoluzione di problemi discreti mal-posti

Analisi e confronto tra metodi di regolarizzazione diretti per la risoluzione di problemi discreti mal-posti UNIVERSIA DEGLI SUDI DI CAGLIARI Facoltà d Ingegnera Elettronca Corso d Calcolo Numerco 1 A.A. 00/003 Anals e confronto tra metod d regolarzzazone drett per la rsoluzone d prolem dscret mal-post Docente:

Dettagli

Matematica generale CTF

Matematica generale CTF Successioni numeriche 19 agosto 2015 Definizione di successione Monotonìa e limitatezza Forme indeterminate Successioni infinitesime Comportamento asintotico Criterio del rapporto per le successioni Definizione

Dettagli

ANALISI STATISTICA DELLE INCERTEZZE CASUALI

ANALISI STATISTICA DELLE INCERTEZZE CASUALI AALISI STATISTICA DELLE ICERTEZZE CASUALI Consderamo l caso della msura d una grandezza fsca che sa affetta da error casual. Per ottenere maggor nformazone sul valore vero della grandezza rpetamo pù volte

Dettagli

L arcobaleno. Giovanni Mancarella. n = n = n = α( o )

L arcobaleno. Giovanni Mancarella. n = n = n = α( o ) Govann Mancarella L arcobaleno I(α) (a.u.) n =.3338 n =.336 39 40 4 4 43 α( o ) In questa nota utlzzeremo l termne dstrbuzone per ndcare la denstà d probabltà d una varable casuale. Il fenomeno dell arcobaleno

Dettagli

Induzione elettromagnetica

Induzione elettromagnetica Induzone elettromagnetca L esperenza d Faraday L'effetto d produzone d corrente elettrca n un crcuto prvo d generatore d tensone fu scoperto dal fsco nglese Mchael Faraday nel 83. Egl studò la relazone

Dettagli

Statistica di Bose-Einstein

Statistica di Bose-Einstein Statstca d Bose-Ensten Esstono sstem compost d partcelle dentche e ndstngubl che non sono soggette al prncpo d esclusone. In quest sstem non esste un lmte al numero d partcelle che possono essere osptate

Dettagli

Radiazione elettromagnetica

Radiazione elettromagnetica Radiazione elettromagnetica Un onda e.m. e un onda trasversa cioe si propaga in direzione ortogonale alle perturbazioni ( campo elettrico e magnetico) che l hanno generata. Nel vuoto la velocita di propagazione

Dettagli

UNA LEZIONE SUI NUMERI PRIMI: NASCE LA RITABELLA

UNA LEZIONE SUI NUMERI PRIMI: NASCE LA RITABELLA UNA LEZIONE SUI NUMERI PRIMI: NASCE LA RITABELLA Tutti gli anni, affrontando l argomento della divisibilità, trovavo utile far lavorare gli alunni sul Crivello di Eratostene. Presentavo ai ragazzi una

Dettagli