Corso Base di Fotografia

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Corso Base di Fotografia"

Transcript

1 01 OBIETTIVO e LUCE L elemento più importante di una macchina fotografica è rappresentato dall OBIETTIVO definito l occhio di ogni macchina fotografica : - è l obiettivo a permettere di vedere il soggetto inquadrato più grande o più piccolo, - è l obiettivo a permettere di allargare l ampiezza della scena inquadrata. - è l obiettivo a permettere di rendere nitide quelle parti della scena inquadrata apparse poco definite. Tutto questo, attraverso una serie di lenti che, all interno dell'obiettivo, si muovono lungo un asse centrale per: - allargare o restringere l ampiezza della scena inquadrata - avvicinare o allontanare il soggetto inquadrato senza che l utente si sposti dal punto di ripresa - trovare sul piano del sensore, quel determinato punto ove l immagine possa apparire perfettamente nitida, punto denominato di "FUOCO (F)", Fotografia e Luce, sono strettamente connesse fra loro in quanto senza luce non sarebbe possibile scattare fotografie. D altronde è la luce a permettere noi di vedere tutto quello che sta intorno ed è la stessa luce che, entrando nell obiettivo, va a ricostruire sul sensore, l immagine della scena inquadrata. Scena composta da diversi elementi e tutti illuminati dalla stessa luce che, sotto forma di raggi luminosi, prima colpisce i vari elementi della scena e poi entra nell obiettivo per raggiungere il Sensore. Raggi luminosi che passano attraverso una serie di lenti il cui compito importante è quello di ridurre tutti quei fattori che, per effetti naturali, portano disturbi alla ricostruzione dell immagine sul sensore. - By Antonio Rende

2 02 LUNGHEZZA FOCALE, ANGOLO DI CAMPO E CLASSIFICAZIONE DEGLI OBIETTIVI All interno degli obiettivi, una serie di lenti si muovono lungo un asse centrale, per allontanarsi o avvicinarsi al sensore, determinando una precisa distanza che, espressa in millimetri, è denominata LUNGHEZZA FOCALE Da questa dipenderà l ampiezza dell immagine della scena inquadrata, che in fotografia è identificata sotto il nome di ANGOLO DI CAMPO. Quando più le lenti si avvicinano al sensore, la lunghezza focale diventa più corta (esempio da 30mm a 24mm, a 18mm) e l angolo di campo più largo in quanto aumenta l ampiezza della scena inquadrata mentre gli elementi che la compongono tendono a divenire più piccoli alla visione del mirino o display. Quando più le lenti si allontanano dal sensore, la lunghezza focale diventa più lunga (esempio da 70mm a 135mm, a 300mm) e l angolo di campo più stretto in quanto si riduce l ampiezza della scena inquadrata, mentre gli elementi che la compongono tendono a divenire più grandi alla visione del mirino o display. Dalla lunghezza focale dipenderà la classificazione degli obiettivi: Grandangolari, Tele, Normali. Si definiscono Normali gli obiettivi la cui lunghezza focale è pari a 50 millimetri. Lunghezza per il quale è garantita la stessa visione dell'occhio umano, la visione di un ampiezza pari a 46 gradi, la visione familiare di ciò che si vede ad occhio nudo con le proporzioni e le distanze che appaiono abituali. Obiettivi Ideali per panorami, ritratti e foto ravvicinate. Si definiscono Tele gli obiettivi la cui lunghezza focale è superiore a 70mm. Lunghezza per il quale si ha una visuale più piccola della scena inquadrata ma un maggiore avvicinamento del soggetto inquadrato che ad occhio nudo risultava poco visibile. Obiettivi ideali per primi piani e ritratti. Si definiscono Grandangolari gli obiettivi la cui lunghezza focale è inferiore a 35mm. Lunghezza per il quale si ha una visuale più ampia della scena inquadrata e ove gli elementi che la compongono si allontanano divenendo più piccoli. Minore è la focale e maggiore sarà l angolo di campo per cui un 18mm garantisce un'ampiezza maggiore rispetto ad un 35mm. Obiettivi ideali per panorami e per foto da interno dove gli spazi di movimento sono limitati. By Antonio Rende

3 03 SENSORI E LORO DIMENSIONI, PIXEL E RISOLUZIONE. All interno delle macchine fotografiche, l'immagine della scena inquadrata, viene su un piccolo elemento chiamato SENSORE, ossia un un chip suddiviso in tanti piccoli riquadri ognuno dei quali contenente dei FOTODIODI. Piccoli elementi che quando colpiti dalla luce, si caricano di energia luminosa per poi far divenire tensione elettrica generando così un segnale analogico, successivamente convertito in digitale da un convertitore analogico/digitale (A/D) Ogni FOTODIODO, registra ogni piccola informazione riguardante la scena inquadrata e si trasforma poi in un piccolo punto chiamato PIXEL che insieme a tanti altri, vanno poi a formare l'immagine della stessa scena. Il numero totale dei PIXEL determina la RISOLUZIONE del sensore, numero importante per la definizione dell'immagine in quanto a più pixel corrispondono più informazioni che garantiscono una migliore definizione dell'immagine quando visualizzata su grandi schermi o stampata in grandi dimensioni. Pixel più grandi significa Pixel di maggiore Densità in quanto si caricano di maggiore energia luminosa, generando segnali più puliti e quindi garantire immagini di qualità superiore. Di conseguenza Sensori più grandi ospitano Pixel di maggiori dimensioni ed ecco allora che diventano importanti le dimensioni dei Sensori perchè a Sensori più grandi, corrispondono Pixel di maggiore dimensioni e quindi maggiore Densità. Proprio per via delle loro dimensioni, i sensori sono classificati in tre categorie: - Formato Pieno (comunemente chiamati FULL-FRAME); - Formato Ridotto (comunemente chiamati APS); - Formato Piccolo. Il formato Piccolo è quello di dimensioni più piccole. Sono i Sensori che montano le macchine COMPATTE e BRIDGE

4 Il Formato PIENO (FULL-FRAME) è il formato più grande le cui dimensioni sono uguali a quelle della pellicola e cioè pari a 24x36 millimetri. Sono i sensori che montano le Reflex professionali e sono quelli dalla qualità d'immagine più elevata. Il Formato RIDOTTO (APS -Advanced Photo System) le cui dimensioni sono più piccole del fotogramma delle pellicole e variano a seconda del costruttore. Per questi non esiste una misura standard in quanto variano uno dall altro di pochi millimetri. Sono i sensori montati dalle Reflex semiprofessionali e Mirrorless (Compact System Camera). I sensori a "Formato Ridotto" sono classificati in tre categorie principali: - Il più comune fra tutti è il formato "APS-C" le cui dimensioni misurano 22,2x14,8 millimetri; - il formato "APS-H" le cui dimensioni misurano 28,1x18,7 millimetri; - infine il formato "Quattro/Terzi" le cui dimensioni sono 13x17 millimetri. Sensori di dimensioni maggiori, oltre a garantire qualità d immagine più elevata, riproducono anche angolo di campo più ampi, il che significa che uno stesso obiettivo, montato su Reflex con sensori di dimensioni diverse, produrrà angoli di campo differenti. Ciò vuol dire che l angolo di campo non dipende solo dalla lunghezza focale di un obiettivo, ma anche dalle dimensioni del sensore montato nella Reflex. By Antonio Rende

5 04 FATTORE DI MOLTIPLICAZIONE L ampiezza della scena inquadrata dipende si dalla lunghezza focale dell obiettivo ma anche dalle dimensioni dei sensori in quanto Sensori di dimensioni più grandi, offrono la possibilità di catturare parti di scene più ampie. Le reflex a Formato Pieno, avendo sensori più grandi, riescono a riprodurre angoli di campo più ampi mentre le reflex a Formato Ridotto, offrono TELE più spinti in quanto caratterizzati da un Fattore denominato di moltiplicazione che tende ad aumentare la lunghezza focale. E proprio di ogni sensore e si tratta di un numero da moltiplicare per la lunghezza focale dell obiettivo, un numero ottenuto dal rapporto tra la misura della diagonale del sensore a Formato Pieno (43mm) e quella del sensore a Formato ridotto presente nella reflex su cui è montato lo stesso obiettivo. La lunghezza focale nominale è quella riportata sull obiettivo (esempio 18-55mm), ma quella reale la si ottiene moltiplicando la nominale per il fattore di moltiplicazione. Quindi un 18-55mm, montato su una reflex a Formato Ridotto le cui dimensioni del sensore misurano 23,6x15,7mm, si trasforma in 27-82,5mm perchè moltiplicando la lunghezza nominale per il fattore di moltiplicazione (in questo caso è 1,5 ), fa si che 18mm diventi 27mm (18 x 1,5) e 55mm diventi 82,5mm (55 x 1,5) Con questo si capisce perché l angolo di campo dipende dalle dimensioni del sensore oltre che dalla lunghezza focale dell obiettivo e quindi ecco perché uno stesso obiettivo, montato su Reflex con sensori di dimensioni diverse, produce angoli di campo differenti

6 La misura della diagonale la si ottiene dalla radice quadrata della somma dei quadrati delle due dimensioni del sensore. Mentre il Fattore di Moltiplicazione lo si ottiene dal rapporto tra la misura della diagonale del sensore a Formato Pieno (43mm) e quella del sensore a Formato Ridotto Per i sensori delle reflex a Formato Pieno, la misura è unica ed è standard, vale a dire 24x36mm che rappresenta la misura del fotogramma di una pellicola. Per i sensori delle reflex a Formato Ridotto non esiste una misura unica in quanto questi si presentano in diverse dimensioni che cambiano per via dei vari costruttori. Visto che i sensori delle reflex a Formato Ridotto si presentano in dimensioni diverse, anche il fattore di moltiplicazione si presenta con valori differenti quali 1,3x 1,5x 1,6x Per quanto riguarda la classificazione dei diversi obiettivi, Tecnicamente si definisce Normale l obiettivo la cui misura della lunghezza focale si avvicina a quella della diagonale del sensore, Tele quando è maggiore e Grandangolo quando è minore. - By Antonio Rende

7 05 RAPPORTO TRA TEMPI E APERTURE Una buona fotografia è data dalla giusta quantità di luce arrivata al sensore, quantità determinata dal rapporto fra Tempi ed Aperture, due parametri importanti per la determinazione dell esposizione di una fotografia. Quantità eccessiva di luce genera fotografie troppo chiare e definite per l appunto SOVRAESPOSTE a causa di eccessiva luminosità: Scarsa quantità di luce, genera fotografie scure e definite per l appunto SOTTOESPOSTE a causa della poca luminosità La giusta quantità di luce da far arrivare al sensore, consentirà di ottenere fotografie definite CORRETTAMENTE ESPOSTE evitando così fotografie troppo chiare o scure La luce illumina il soggetto inquadrato e rimbalzando su di esso, entra nell obiettivo della macchina fotografica ove l ESPOSIMETRO, ne determina la quantità indicandone se è eccessiva o poca.

8 Qui inizia il gioco, il gioco più bello del mondo: determinare il giusto rapporto fra Tempi e Aperture. E come voler riempire un secchio d acqua in un determinato e tempo e per cui bisognerà calibrare bene l apertura del rubinetto per evitare di far uscire tanta acqua o poca I tempi sono regolati dall OTTURATORE, una tendina posta davanti al sensore che si apre e si chiude per permettere alla luce di arrivare al sensore in un determinato tempo. Tempo per il quale dipenderà la quantità di luce in quanto: tempi più veloci consentiranno alla luce di entrare in quantità minima; tempi più lenti consentiranno alla luce di entrare in quantità maggiore. Le aperture sono regolate dal DIAFRAMMA, un foro attraverso il quale entra la luce, un foro che si apre divenendo più grande e si chiude divenendo più piccolo: aperture più grandi del foro, permetteranno alla luce di entrare in quantità maggiore; aperture più piccole del foro, permetteranno alla luce di entrare in quantità minore. Il rapporto tra tempi ed aperture, determina quella che in fotografia si chiama << ESPOSIZIONE >> ovvero la quantità di luce che determina l aspetto finale di una fotografia - By Antonio Rende

9 06 INIZIAMO CON LA PRATICA La foto qui accanto, mostra come tenere in mano una Reflex, si afferra l impugnatura laterale con la mano destra tenendo l indice sul pulsante di scatto mentre l obiettivo posa tra il palmo e le dita della mano sinistra in modo tale da riuscire a ruotare le ghiere intorno allo stesso obiettivo. Si, intorno all obiettivo troviamo due ghiere che ruotano per regolare la lunghezza focale e la messa a fuoco manualmente L indice della mano destra posa sopra il pulsante di scatto che opera in tre modi: - scatto per intero premendo lo stesso fino in fondo e lasciando a scatto avvenuto; - scatto per metà premendo lo stesso fino a metà corsa per azionare la messa a fuoco automatica - Scatto continuo tenendo premuto lo stesso fino in fondo per azionare una serie di scatti veloci, uno dietro un altro.

10 La messa a fuoco permette di correggere quelle parti di scena risultate poco definite o comunemente definite sfocate, può avvenire in due modi: - In Manuale quando è gestita manualmente dall utente attraverso la rotazione della suddetta ghiera intorno all obiettivo (MF) - In Automatico quando è gestita autonomamente dalla macchina attraverso la pressione del pulsante di scatto fino a metà corsa (AF) Sull obiettivo è posto il selettore AF/MF che permette di scegliere come regolare la messa a fuoco: In automatico quando il selettore è impostato su << AF >> che sta per AUTOFOCUS In manuale quando il selettore è impostato su << MF >> che sta per MANUALFOCUS e permette all utente di ruotare la Ghiera di messa a fuoco L altra ghiera ruota per avvicinare o allontanare il soggetto inquadrato rendendolo più grande o più piccolo alla visione del mirino o display senza spostarsi dal punto di ripresa ( la nominata funzione Zoom ) Di conseguenza, avvicinando o allontanando il soggetto inquadrato, si va a determinare l angolo di campo definendo l ampiezza della scena inquadrata. - By Antonio Rende

11 07 OTTURATORE CON RELATIVI TEMPI DI SCATTO E MODALITA DI PRIORITA DI TEMPI Tempi più corti e veloci permettono alla luce di arrivare al sensore in quantità minore, mentre tempi più lunghi, al contrario, permettono alla luce di arrivare in quantità maggiore. Ad identificare i TEMPI, sono dei valori numerici che rappresentano secondi o frazioni di secondi ove 1 secondo rappresenta un tempo più lento di 1/30(un trentesimo) di secondo, mentre 1/1000(un millesimo) di secondo rappresenta un tempo più veloce di 1/500(un cinquecentesimo) di secondo. Ne segue così una scala formata da diversi valori che vanno da 1 secondo fino ad arrivare a 1/8000 (un otto millesimi) di secondo così rappresentati: 1 sec. 1/30 1/60 1/125 1/250 1/500 1/1000 e visualizzati sia sul display che sul mirino delle Reflex Il passaggio da un tempo verso un altro, in fotografia si chiama STOP ed ecco allora che il passaggio da 1/125(un centoventicinquesimi) di secondo verso 1/60(un sessantesimo) di secondo determina un prolungamento di tempi pari ad UNO STOP Il passaggio da 1/125(un centoventicinquesimi) di secondo verso 1/500(un cinquecentesimo) di secondo determina una riduzione di tempi pari a DUE STOP

12 Bene, a questo punto non rimane altro che prendere in mano una Reflex ed iniziare a fare qualche scatto giocando con i tempi, a noi il compito di regolare i tempi e alla macchina quello delle aperture. Ad ogni tempo da noi scelto, lasciamo decidere alla machina quale valore di diaframma associare, è il modo in cui si opera in modalità di PRIORITA DI TEMPI (S) che andremo a selezionare attraverso la ghiera di selezione posta sulla Reflex: Sarà importante osservare quale apertura di diaframma la macchina sceglie per ogni tempo da noi impostato. E allora tutti pronti a scattare perché con la reflex si scatta e tutti insieme diciamo: CLICK SI SCATTA - By Antonio Rende

13 08 DIAFRAMMA CON RELATIVE APERTURE E MODALITA DI PRIORITA DI DIAFRAMMA Aperture più grandi permettono alla luce di entrare nell obiettivo in quantità maggiore, mentre Aperture più piccole permettono alla luce di entrare nell obiettivo in quantità minore. A identificare le APERTURE, sono sempre dei valori numerici che preceduti da F/, identificano la grandezza dell apertura ove F/5.6 rappresenta un apertura più grande di F/8, mentre F/32 rappresenta un apertura più piccola di F/22. Ne segue così una scala formata da diversi valori che vanno da F/5.6 fino ad arrivare a F/32 così rappresentati: F/5.6 F/8 F/11 F/16 F/22 F/32.. e visualizzati sia sul display che sul mirino delle Reflex Il passaggio da un apertura verso un altra, in fotografia si chiama STOP ed ecco allora che il passaggio da F/11 verso F/8 determina un apertura di diaframma pari ad UNO STOP Il passaggio da F/11 verso F/22 determina una chiusura di diaframma pari a DUE STOP

14 Riprendiamo la Reflex in mano e riprendiamo a fare qualche altro scatto giocando stavolta con le aperture, a noi il compito di regolare le aperture del diaframma e alla macchina quello dei tempi. Ad ogni apertura da noi scelta, lasciamo decidere alla machina quale tempo di scatto associare, è il modo in cui si opera in modalità di PRIORITA DI DIAFRAMMA (A) che andremo a selezionare attraverso la ghiera di selezione posta sulla Reflex Sarà importante osservare quali tempi la macchina sceglie per ogni Apertura da noi regolata. E allora pronti a riprendere la Reflex in mano per fare altri scatti e nuovamente diciamo: CLICK SI SCATTA - By Antonio Rende

15 09 MODALITA PROGRAM (P) E RAPPORTO FRA TEMPI ED APERTURE La modalita PROGRAM, identificata attraverso la lettera P, rappresenta la modalità ove è possibile scegliere di regolare separatamente quelli che sono TEMPI o APERTURE. Mentre l utente regola un parametro, la macchina di conseguenza provvede a regolare l altro, l utente potrà scegliere in qualsiasi momento di regolare l uno o l altro parametro. Mi spiego meglio: se l utente sceglie di regolare i tempi, la macchina provvede a regolare le aperture; viceversa se l utente sceglie di regolare le aperture, la macchina provvede a regolare i tempi. Sia per tempi che per Aperture, ad ogni valore da noi scelto, di conseguenza la macchina provvede a regolare il valore dell altro parametro. Noteremo che in Modalità PROGRAM, al variare di un parametro, automaticamente cambia l altro perché alla macchina non non basta cambiare solo un parametro. Per la macchina sarà importante far arrivare al sensore, la giusta quantità di luce e quindi determinare il giusto rapporto fra tempi e aperture. Se si sceglie di chiudere il diaframma aumentando il numero delle aperture (F/8 F/11 F/16), la macchina provvede a recuperare parte della luce persa rendendo i tempi dell otturatore più lunghi e per cui più lenti (1/125 1/60 1/30). Se si sceglie di velocizzare i tempi dell otturatore diminuendo le frazioni di secondi (1/125 1/250 1/500), la macchina provvede a recuperare parte della luce persa rendendo i diaframmi più aperti e per cui valori più piccoli di F (F16 F/11 F/8).

16 Tempi e Aperture camminano sempre insieme ma in modo inversamente proporzionale perché all aumentare del valore di uno, diminuisce il valore dell altro ed ecco perché diremo l uno reciproco dell altro. Determinare il giusto rapporto tra tempi e aperture significa ottenere diverse combinazioni di coppie TEMPI/APERTURE equivalenti, in quanto aprendo il diaframma mentre si velocizzano i tempi dell otturatore, o viceversa rallentando i tempi dell otturatore mentre si chiude il diaframma, la quantità di luce che arriva al sensore, sarà sempre la stessa. Questo fa sì che per diaframma e tempi valgano le seguenti relazioni: - un valore di diaframma (esempio F/4) fa entrare esattamente la metà della luce del valore del diaframma più aperto(f/2.8) e il doppio della luce del valore del diaframma più chiuso (F/5.6); - il valore 1/250 (un duecentocinquantesimo di secondo) fa entrare il doppio della luce rispetto al valore di tempo più veloce (1/500 di secondo) e la metà del valore di tempo più lento (1/125 di secondo). In pratica, se si dimezza la dimensione del diaframma e si raddoppia il tempo, la luce che arriva al sensore è sempre la stessa... Scegliere solo di aprire o chiudere il diaframma, non basta in quanto cambiando la quantità di luce che arriva al sensore, bisogna sempre scegliere anche il tempo di esposizione da associare ed ecco allora che per ogni situazione, è necessario fare delle correzioni sui due parametri per determinare il giusto rapporto fra Tempi e Aperture facendo arrivare al sensore la giusta quantità di luce, questo è quello che la macchina esegue in Modalità PROGRAM Attraverso il mirino o display della macchina fotografica, è possibile visualizzare le variazioni di Aperture e Tempi: Click si scatta, è arrivato il momento di fare qualche scatto in modalità PROGRAM, fate tanti scatti e cercate di ripetere lo stesso scatto più volte modificando Tempi e Aperture. Osservate bene come lavora la macchina e cioè quali valori essa associa ai parametri da voi scelti By Antonio Rende

17 10 ESPOSIMETRO E MODALITA DI SCATTO MANUALE (M) La macchina fotografica, lavora per far arrivare al sensore la giusta quantità di luce affinchè si possano ottenere immagini Correttamente Esposte, ma!.. - Come fa la macchina a determinare la giusta quantità di luce? - Come fa la macchina a stabilire quale sia la giusta quantità di luce? In tutte le macchine fotografiche è presente uno strumento atto a misurare la luce entrata per poi, in base a questa, determinare quelli che sono Tempi e Aperture corretti tali da poter fare arrivare al sensore la giusta quantità di luce. Una serie di sensori, situati all interno delle macchine, misurano l intensità della luce entrata per poi suggerire alla macchina quali valori di Tempi e Aperture utilizzare affinchè si possano ottenere immagini correttamente esposte: Uno strumento presente in tutte le macchine fotografiche che può essere di grande aiuto per iniziare a lavorare in Modalità Manuale: L ESPOSIMETRO. Uno strumento che ci indica se siamo in presenza di troppa luce o scarsa, uno strumento la cui misurazione è possibile visualizzare sia su mirino che Display delle Reflex:

18 Si tratta di una semplice barretta che presenta uno ZERO al centro e poi dei numeri he vanno da +1 a +2 verso destra e da -1 a -2 verso sinistra Prima di ogni scatto, un piccolo cursore indica la misurazione effettuata dall esposimetro. Lo ZERO rappresenta il valore esatto per ottenere immagini correttamente esposte. Quando il cursore si trova a DESTRA dello ZERO, significa che si è in presenza di luce eccessiva e quindi, per poter correggere l esposizione, bisogna chiudere il diaframma aumentando i valori F, o diminuire i tempi rendendo lo scatto più veloce. Quando il cursore si trova a SINISTRA dello ZERO, significa che si è in presenza di luce scarsa e quindi, per poter correggere l esposizione, bisogna aprire il diaframma diminuendo i valori F, o aumentare i tempi rendendo lo scatto più Lento.

19 Variando i due parametri, sarà possibile vedere il cursore muoversi verso lo ZERO per cui sarà semplice correggere l esposizione delle immagini prima di ogni scatto ma sarà importante tenere la macchina più ferma possibile per evitare problemi di mosso o micro-mosso. Un regola empirica insegna che, per evitare problemi di mosso nell uso della macchina a mano libera, il tempo di esposizione dovrebbe essere sempre inferiore all inverso della focale dell obiettivo. Mi spiego meglio con il seguente esempio: con un 50mm non si dovrebbero utilizzare tempi più lunghi di 1/60 di secondo La legge di reciprocità dice che, a parità di condizioni di luce, la stessa esposizione la si ottiene se aumentando un termine se ne diminuisce l altro dello stesso fattore. Per cui se si diminuisce di 1 STOP l apertura del diaframma, bisogna aumentare di 1 STOP il tempo dell otturatore per ottenere la stessa esposizione. E finalmente si scatta in Manuale, basta selezionare il simbolo M dalla ghiera di Selezione. Non abbiate fretta di scattare, ma osservate bene la lettura dell eposimetro, giocate con Tempi e Diaframmi, iniziate finalmente a disegnare con la luce e come sempre ricordate: CLICK SI SCATTA! By Antonio Rende

Traduzioni & Corsi di Lingue Udine. Via Cussignacco 27/4. P. IVA: 02159420302 tel/fax: 0432-229621 scuola@jmi.it

Traduzioni & Corsi di Lingue Udine. Via Cussignacco 27/4. P. IVA: 02159420302 tel/fax: 0432-229621 scuola@jmi.it APPUNTI PRIMO INCONTRO Sono passati quasi duecento anni dall invenzione dei primi strumenti in grado di registrare immagini ma si può dire che la fotocamera è costituita dagli stessi elementi basilari

Dettagli

REFLEX IN MODALITA' MANUALE

REFLEX IN MODALITA' MANUALE REFLEX IN MODALITA' MANUALE Perchè una macchina fotografica si chiama Reflex? Una macchina fotografica reflex sfrutta un meccanismo a specchio riflettente che permette al fotografo di vedere direttamente

Dettagli

Lunghezza ocale. Donato Di Bello

Lunghezza ocale. Donato Di Bello F Lunghezza ocale Donato Di Bello Cinepresa, telecamera, macchina fotografica: tre strumenti tecnologici che utilizziamo per registrare la realtà intorno a noi o per trasformare in immagini la nostra fantasia.

Dettagli

www.andreatorinesi.it

www.andreatorinesi.it La lunghezza focale Lunghezza focale Si definisce lunghezza focale la distanza tra il centro ottico dell'obiettivo (a infinito ) e il piano su cui si forma l'immagine (nel caso del digitale, il sensore).

Dettagli

Il concetto di stop in fotografia

Il concetto di stop in fotografia Il concetto di stop in fotografia Stop. Non vi è conversazione tra fotografi in cui questa parola non sia pronunciata diverse volte. Coloro che non conoscono il gergo fotografico restano piuttosto perplessi

Dettagli

La lente singola rimane ancora in uso nelle macchine più economiche e, entro certi limiti, dà dei risultati accettabili.

La lente singola rimane ancora in uso nelle macchine più economiche e, entro certi limiti, dà dei risultati accettabili. O.Welles usa in "Quarto potere" in modo magistrale la Profondità di Campo, in questo modo evita gli stacchi e un oggetto inquadrato riesce a mettere a ''fuoco'' anche ciò che c'è dietro - stesso uso magistrale

Dettagli

Orietta Bay - Sestri Levante 2011

Orietta Bay - Sestri Levante 2011 Per -corso Orietta Bay - Sestri Levante 2011 Per -corso Fotografare è saper cogliere l essenza delle cose e degli avvenimenti e Scriverli con la luce La macchina fotografica Il cuore originario della

Dettagli

2011-2012 CORSO DI FOTOGRAFIA

2011-2012 CORSO DI FOTOGRAFIA 2011-2012 CORSO DI FOTOGRAFIA www.rifredimmagine.it ESPOSIZIONE : TEMPI E DIAFRAMMI Marco Fantechi Tempi e diaframmi L esposizione è la quantità di luce necessaria a registrare un immagine sulla pellicola

Dettagli

L ESPOSIZIONE & MAPPA DELLA REFLEX. domenica 22 marzo 15

L ESPOSIZIONE & MAPPA DELLA REFLEX. domenica 22 marzo 15 L ESPOSIZIONE & MAPPA DELLA REFLEX Parleremo di : Caratteristiche dell 0biettivo Il Diaframma e le sue funzioni L otturatore e le sue caratteristiche L esposizione La coppia tempo diaframma l esposimetro

Dettagli

Come è fatta una reflex

Come è fatta una reflex Come è fatta una reflex Per essere un fotografo consapevole iniziamo a conoscere e a familiarizzare con la propria attrezzatura: per migliorare le proprie capacità fotografiche bisogna sapere perché e

Dettagli

Corso Fotografia digitale 2008 Seconda lezione: tecnica e caratteri della ripresa analogica e digitale

Corso Fotografia digitale 2008 Seconda lezione: tecnica e caratteri della ripresa analogica e digitale Seconda lezione: tecnica e caratteri della ripresa analogica e digitale Luigi Bernardi Pavia, 17 maggio 2008 1 Schema lezione 2 1. La luce e il soggetto 2. Automatico, scene, controllo manuale di diaframma

Dettagli

Corso di fotografia digitale e cultura dell'immagine artistica

Corso di fotografia digitale e cultura dell'immagine artistica Corso di fotografia digitale e cultura dell'immagine artistica Un iniziativa: Fotosmart e Formazionefotografica Docenti: Angelo Moretti (prima parte e cultura dell'immagine artistica) Andrea Michelsanti

Dettagli

per ottenere la fotografia, bisogna esporre alla luce per un certo tempo una pellicola o un sensore elettronico sensibile alla luce

per ottenere la fotografia, bisogna esporre alla luce per un certo tempo una pellicola o un sensore elettronico sensibile alla luce CORSO BASE DI FOTOGRAFIA Tempi / Diaframma la fotografia è luce per ottenere la fotografia, bisogna esporre alla luce per un certo tempo una pellicola o un sensore elettronico sensibile alla luce I valori

Dettagli

Animazioni 3D. Informatica Grafica I. Le basi dell'animazione 3D. Le basi dell'animazione 3D. Le basi dell'animazione 3D. Le basi dell'animazione 3D

Animazioni 3D. Informatica Grafica I. Le basi dell'animazione 3D. Le basi dell'animazione 3D. Le basi dell'animazione 3D. Le basi dell'animazione 3D Informatica Grafica I Marco Gribaudo marcog@di.unito.it Animazioni 3D L'animazione 3D si basa sugli stessi principi dell'animazione tradizionale. Il filmato viene realizzato attraverso una sequenza di

Dettagli

Giorgio Maria Di Nunzio

Giorgio Maria Di Nunzio Università degli Studi di Padova Dipartimento di Scienze Storiche, Geografiche e dell Antichità Fondamenti di Informatica A.A. 2012/2013 Giorgio Maria Di Nunzio Immagini Digitali Ä Dispense aggiuntive

Dettagli

Ottica fotografica. Lezioni per il corso di Fisica per gli studenti del diploma di Ottica

Ottica fotografica. Lezioni per il corso di Fisica per gli studenti del diploma di Ottica Ottica fotografica Lezioni per il corso di Fisica per gli studenti del diploma di Ottica Alessandro Farini alessandro.farini@inoa.it Istituto Nazionale di Ottica Applicata-CNR 2 luglio 2009 Alessandro

Dettagli

Corso base di fotografia

Corso base di fotografia Corso base di fotografia Tecnica fotografica Elementi di base per l'utilizzo della macchina fotografica, Come si impugna una reflex Impugnatura verticale Impugnatura con teleobbiettivo Reflex e Bridge:

Dettagli

LA MACCHINA FOTOGRAFICA

LA MACCHINA FOTOGRAFICA D LA MACCHINA FOTOGRAFICA Parti essenziali Per poter usare la macchina fotografica, è bene vedere quali sono le sue parti essenziali e capire le loro principali funzioni. a) OBIETTIVO: è quella lente,

Dettagli

lo 2 2-1 - PERSONALIZZARE LA FINESTRA DI WORD 2000

lo 2 2-1 - PERSONALIZZARE LA FINESTRA DI WORD 2000 Capittol lo 2 Visualizzazione 2-1 - PERSONALIZZARE LA FINESTRA DI WORD 2000 Nel primo capitolo sono state analizzate le diverse componenti della finestra di Word 2000: barra del titolo, barra dei menu,

Dettagli

Cenni di Macrofotografia

Cenni di Macrofotografia Cenni di Macrofotografia Definiamo il termine MACROFOTOGRAFIA Per comprendere il termine «Macrofotografia», bisogna necessariamente introdurre il concetto di «rapporto di riproduzione» o semplicemente

Dettagli

CORSO FOTOGRAFICO DI BASE!

CORSO FOTOGRAFICO DI BASE! CORSO FOTOGRAFICO DI BASE La macchina fotografica, gli obiettivi e l esposizione Corso Fotografico di Base - La macchina fotografica, gli obiettivi e l esposizione" 1 CORSO FOTOGRAFICO DI BASE Premessa

Dettagli

! ISO/ASA 25 50 100 200 400 800 1600 3200

! ISO/ASA 25 50 100 200 400 800 1600 3200 Rolleiflex T (Type 1)" Capire l esposizione Una breve guida di Massimiliano Marradi mmarradi.it Prima di tutto occorre scegliere il modo in cui valutare l esposizione. Se valutativa, quindi a vista, useremo

Dettagli

LA FOTOGRAFIA. Le nozioni fondamentali: Cenni storici, l esposizione, le macchine fotografiche, gli obiettivi. Guido Borghi

LA FOTOGRAFIA. Le nozioni fondamentali: Cenni storici, l esposizione, le macchine fotografiche, gli obiettivi. Guido Borghi LA FOTOGRAFIA 1 Le nozioni fondamentali: Cenni storici, l esposizione, le macchine fotografiche, gli obiettivi. UN PO DI STORIA... La camera oscura viene inventata nell antichità, viene anche utilizzata

Dettagli

REGOLAMENTO KONG THE 8 TH WONDER OF THE WORLD

REGOLAMENTO KONG THE 8 TH WONDER OF THE WORLD REGOLAMENTO KONG THE 8 TH WONDER OF THE WORLD Slot machine a 5 rulli e 20 linee Lo scopo del gioco Kong The 8 th Wonder of the World è ottenere una combinazione vincente di simboli dopo la rotazione dei

Dettagli

Esercitazione di Laboratorio - Leve di 1-2 - 3 genere TITOLO ESERCITAZIONE: VERIFICA DELLE LEGGI DELLE LEVE

Esercitazione di Laboratorio - Leve di 1-2 - 3 genere TITOLO ESERCITAZIONE: VERIFICA DELLE LEGGI DELLE LEVE TITOLO ESERCITAZIONE: VERIFICA DELLE LEGGI DELLE LEVE PREREQUISITI RICHIESTI PER LO SVOLGIMENTO DELL ATTIVITÀ DI LABORATORIO L alunno deve conoscere la definizione di forza, la definizione di momento.

Dettagli

L ambiente grafico e le viste

L ambiente grafico e le viste 1 In questo Tutorial impareremo a conoscere l ambiente grafico di Cinema 4D e a muoverci tra le varie viste dello stesso All apertura di Cinema 4D apparirà la seguente interfaccia Pag. 1 Clicchiamo nella

Dettagli

BLACK SLOT COME SI GIOCA A BLACK SLOT:

BLACK SLOT COME SI GIOCA A BLACK SLOT: BLACK SLOT COME SI GIOCA A BLACK SLOT: Questo videogioco utilizza quattro display per informare il giocatore lungo tutto il corso della partita. Indicheremo questi display con le lettere A) B) C) D) per

Dettagli

6.2 USM. Definizione dei contorni in un immagine

6.2 USM. Definizione dei contorni in un immagine Definizione dei contorni in un immagine SilverFast possiede uno strumento per la definizione dei contorni appositamente sviluppato, la cosiddetta «Maschera dei contorni» (USM, UnSharp Mask). Questo concetto

Dettagli

Distribuisce le carte Inizia una nuova mano Piazza la stessa puntata della mano precedente Annulla le puntate già presenti sul tavolo

Distribuisce le carte Inizia una nuova mano Piazza la stessa puntata della mano precedente Annulla le puntate già presenti sul tavolo REGOLAMENTO BACCARAT Questo gioco offre il gioco del Baccarat da 6 mazzi. Più sotto nel capitolo REGOLE DEL BACCARAT sono descritte le regole del gioco di carte del Baccarat. Per giocare: Cliccare su una

Dettagli

EasyPrint v4.15. Gadget e calendari. Manuale Utente

EasyPrint v4.15. Gadget e calendari. Manuale Utente EasyPrint v4.15 Gadget e calendari Manuale Utente Lo strumento di impaginazione gadget e calendari consiste in una nuova funzione del software da banco EasyPrint 4 che permette di ordinare in maniera semplice

Dettagli

SCHEDA M MOSAICI CLASSIFICARE CON LA SIMMETRIA

SCHEDA M MOSAICI CLASSIFICARE CON LA SIMMETRIA SCHEDA M MOSAICI CLASSIFICARE CON LA SIMMETRIA Qui sotto avete una griglia, che rappresenta una normale quadrettatura, come quella dei quaderni a quadretti; nelle attività che seguono dovrete immaginare

Dettagli

LE FUNZIONI A DUE VARIABILI

LE FUNZIONI A DUE VARIABILI Capitolo I LE FUNZIONI A DUE VARIABILI In questo primo capitolo introduciamo alcune definizioni di base delle funzioni reali a due variabili reali. Nel seguito R denoterà l insieme dei numeri reali mentre

Dettagli

Il controllo della visualizzazione

Il controllo della visualizzazione Capitolo 3 Il controllo della visualizzazione Per disegnare in modo preciso è necessario regolare continuamente l inquadratura in modo da vedere la parte di disegno che interessa. Saper utilizzare gli

Dettagli

REGOLAMENTO FRANKIE DETTORI MAGIC 7

REGOLAMENTO FRANKIE DETTORI MAGIC 7 REGOLAMENTO FRANKIE DETTORI MAGIC 7 Slot machine a 5 rulli e 25 linee Lo scopo di Frankie Dettori Magic 7 è ottenere una combinazione vincente di simboli dopo la rotazione dei rulli. Per giocare: Il valore

Dettagli

REGOLAMENTO FANTASTICI 4 50 LINEE

REGOLAMENTO FANTASTICI 4 50 LINEE REGOLAMENTO FANTASTICI 4 50 LINEE Slot machine a 5 rulli e 50 linee Lo scopo del gioco Fantastic 4 50 Lines è ottenere una combinazione vincente di simboli dopo la rotazione dei rulli. Per giocare: Il

Dettagli

Usando il pendolo reversibile di Kater

Usando il pendolo reversibile di Kater Usando il pendolo reversibile di Kater Scopo dell esperienza è la misurazione dell accelerazione di gravità g attraverso il periodo di oscillazione di un pendolo reversibile L accelerazione di gravità

Dettagli

Una immagine Vale più Di mille parole. Crowdknitting Store. Come ottenere foto di grande impatto E vendere di più

Una immagine Vale più Di mille parole. Crowdknitting Store. Come ottenere foto di grande impatto E vendere di più Una immagine Vale più Di mille parole Crowdknitting Store Come ottenere foto di grande impatto E vendere di più migliora le tue foto. Aumenta le vendite. Immagini chiare, nitide e fedeli al prodotto aiutano

Dettagli

Alessandro Pellegrini

Alessandro Pellegrini Esercitazione sulle Rappresentazioni Numeriche Esistono 1 tipi di persone al mondo: quelli che conoscono il codice binario e quelli che non lo conoscono Alessandro Pellegrini Cosa studiare prima Conversione

Dettagli

Guida di SpyderLENSCAL

Guida di SpyderLENSCAL Guida di SpyderLENSCAL L effetto Spyder Complimenti! Lo strumento acquistato fornisce prestazioni superiori per la misurazione e la regolazione della messa a fuoco della macchina fotografica e delle varie

Dettagli

REGOLAMENTO TOP TRUMPS CELEBS

REGOLAMENTO TOP TRUMPS CELEBS REGOLAMENTO TOP TRUMPS CELEBS Slot machine a 5 rulli e 20 linee Lo scopo del gioco Top Trumps Celebs è ottenere una combinazione vincente di simboli dopo la rotazione dei rulli. Per giocare: Il valore

Dettagli

L esposizione di una foto dipende essenzialmente da tre fattori: tempo di esposizione apertura di diaframma sensibilita del sensore (ISO).

L esposizione di una foto dipende essenzialmente da tre fattori: tempo di esposizione apertura di diaframma sensibilita del sensore (ISO). L esposizione di una foto dipende essenzialmente da tre fattori: tempo di esposizione apertura di diaframma sensibilita del sensore (ISO). Quando premiamo il pulsante di scatto sulla nostra macchina fotografica,

Dettagli

MANUALE ESSE3 Gestione Registro delle lezioni

MANUALE ESSE3 Gestione Registro delle lezioni MANUALE ESSE3 Gestione Registro delle lezioni DOCENTI 1 INDICE 1. INTRODUZIONE E ACCESSO... 3 2. GESTIONE DEL REGISTRO... 4 2.1. Informazioni generali... 6 2.2. Stato del Registro... 7 2.2.1. Transizioni

Dettagli

REGOLAMENTO TENNIS STAR

REGOLAMENTO TENNIS STAR REGOLAMENTO TENNIS STAR Slot machine a 5 rulli e 40 linee Lo scopo del gioco Tennis Star è ottenere una combinazione vincente di simboli dopo la rotazione dei rulli. Per giocare: Il valore del gettone

Dettagli

La fotografia del Cielo. Strumentazione e tecniche per catturare emozioni

La fotografia del Cielo. Strumentazione e tecniche per catturare emozioni La fotografia del Cielo Strumentazione e tecniche per catturare emozioni Gli strumenti di ripresa digitali webcam CCD Alcuni concetti base Il cielo notturno e gli oggetti che lo popolano hanno solitamente

Dettagli

Tempi, diaframmi, sensibilità

Tempi, diaframmi, sensibilità Nicola Focci Settembre 2011 Questo articolo illustra i tre parametri fondamentali per utilizzare una macchina fotografica (tempi, diaframmi, sensibilità) e li «cala» nell operatività concreta (profondità

Dettagli

Una raccolta di foto di esempio SB-900

Una raccolta di foto di esempio SB-900 Una raccolta di foto di esempio SB-900 Questo opuscolo presenta tecniche, foto di esempio e una panoramica delle funzioni di ripresa flash possibili quando si utilizza un SB-900. It Scelta dello schema

Dettagli

Corso di Fotografia seconda lezione. Docente: Gianluca Bocci

Corso di Fotografia seconda lezione. Docente: Gianluca Bocci Corso di Fotografia seconda lezione Docente: Gianluca Bocci Elementi costitutivi di una fotografia: Soggetto Inquadratura Momento Esposizione Messa a fuoco 2 Soggetto: determina il genere ed in un certo

Dettagli

Il sofware è inoltre completato da una funzione di calendario che consente di impostare in modo semplice ed intuitivo i vari appuntamenti.

Il sofware è inoltre completato da una funzione di calendario che consente di impostare in modo semplice ed intuitivo i vari appuntamenti. SH.MedicalStudio Presentazione SH.MedicalStudio è un software per la gestione degli studi medici. Consente di gestire un archivio Pazienti, con tutti i documenti necessari ad avere un quadro clinico completo

Dettagli

FPf per Windows 3.1. Guida all uso

FPf per Windows 3.1. Guida all uso FPf per Windows 3.1 Guida all uso 3 Configurazione di una rete locale Versione 1.0 del 18/05/2004 Guida 03 ver 02.doc Pagina 1 Scenario di riferimento In figura è mostrata una possibile soluzione di rete

Dettagli

Descrizione generale della tecnologia usata

Descrizione generale della tecnologia usata Descrizione generale della tecnologia usata Introduzione alla tecnica della fotografia interattiva a 360 Con il nostro servizio si possono creare immagini a 360 x 360, dando la sensazione al visitatore

Dettagli

la restituzione prospettica da singolo fotogramma

la restituzione prospettica da singolo fotogramma la restituzione prospettica da singolo fotogramma arch. francesco guerini francesco.guerini@gmail.com politecnico di Milano, Facoltà di Architettura e Società Laboratorio di Rappresentazione 1 Prof. Andrea

Dettagli

Sistema di ripresa con fotocamera digitale fissa Calibrazione

Sistema di ripresa con fotocamera digitale fissa Calibrazione Sistema di ripresa con fotocamera digitale fissa Calibrazione TUTORIAL CALIBRAZIONE FOTOCAMERA Sommario 1. Interfacciamento PC... 3 2. Collocamento fotocamera... 4 3. Distanza di ripresa... 5 4. Interfacciamento

Dettagli

9. Urti e conservazione della quantità di moto.

9. Urti e conservazione della quantità di moto. 9. Urti e conservazione della quantità di moto. 1 Conservazione dell impulso m1 v1 v2 m2 Prima Consideriamo due punti materiali di massa m 1 e m 2 che si muovono in una dimensione. Supponiamo che i due

Dettagli

TUTORIAL uso della camera INDIGO & 3D STUDIO MAX Realizzato da Filippo rotatori filipporotatori@hotmail.com ultimo aggiornamento gennaio 2007.

TUTORIAL uso della camera INDIGO & 3D STUDIO MAX Realizzato da Filippo rotatori filipporotatori@hotmail.com ultimo aggiornamento gennaio 2007. TUTORIAL uso della camera INDIGO & 3D STUDIO MAX Realizzato da Filippo rotatori filipporotatori@hotmail.com ultimo aggiornamento gennaio 2007 Parte 2 Render realizzaco con Indigo 0.6 da Filippo Rotatori

Dettagli

Misure di base su una carta. Calcoli di distanze

Misure di base su una carta. Calcoli di distanze Misure di base su una carta Calcoli di distanze Per calcolare la distanza tra due punti su una carta disegnata si opera nel modo seguente: 1. Occorre identificare la scala della carta o ricorrendo alle

Dettagli

Fotografare il Natale

Fotografare il Natale Fotografare il Natale Utilizzate qualunque fotocamera avete a disposizione: reflex, compatta o il vostro cellulare, quello che è importante è immortalare i bellissimi momenti che creano l atmosfera natalizia.

Dettagli

APPUNTI SU PROBLEMI CON CALCOLO PERCENTUALE

APPUNTI SU PROBLEMI CON CALCOLO PERCENTUALE APPUNTI SU PROBLEMI CON CALCOLO PERCENTUALE 1. Proporzionalità diretta e proporzionalità inversa Analizziamo le seguenti formule Peso Lordo = Peso Netto + Tara Ricavo = Utile + Costo Rata = Importo + Interesse

Dettagli

Esposizione Con Una Reflex Digitale In Situazioni Di Alto Contrasto

Esposizione Con Una Reflex Digitale In Situazioni Di Alto Contrasto Esposizione Con Una Reflex Digitale In Situazioni Di Alto Contrasto Autore: Vitali Shkaruba Traduzione in italiano: Enrico De Santis Nota: prima di affrontare questo articolo sarebbe opportuno conoscere

Dettagli

Esempi di funzione. Scheda Tre

Esempi di funzione. Scheda Tre Scheda Tre Funzioni Consideriamo una legge f che associa ad un elemento di un insieme X al più un elemento di un insieme Y; diciamo che f è una funzione, X è l insieme di partenza e X l insieme di arrivo.

Dettagli

Ulteriori problemi di fisica e matematica

Ulteriori problemi di fisica e matematica Facoltà di Medicina e Chirurgia Università degli Studi di Firenze Agosto 2010 Ulteriori problemi di fisica e matematica Giovanni Romano Perché un raggio di luce proveniente dal Sole e fatto passare attraverso

Dettagli

Stereoscopia e anaglifi: vi sono nuove prospettive? Stereoscopia su mobile device

Stereoscopia e anaglifi: vi sono nuove prospettive? Stereoscopia su mobile device Laboratorio 2 Stereoscopia e anaglifi: vi sono nuove prospettive? Stereoscopia su mobile device E possibile avere una visione 3D su cellulare senza l utilizzo degli occhiali appositi? http://www.spatialview.com/3deecentral/

Dettagli

Transitori del primo ordine

Transitori del primo ordine Università di Ferrara Corso di Elettrotecnica Transitori del primo ordine Si consideri il circuito in figura, composto da un generatore ideale di tensione, una resistenza ed una capacità. I tre bipoli

Dettagli

Il programma CONFELMOD CAD creazione e modifica

Il programma CONFELMOD CAD creazione e modifica CREAZIONE DEI PEZZI DEL MODELLO Dopo aver fatto la lista di tutti i componenti nella scheda modello si passa alla creazione dei pezzi. Si seleziona il modello e si clicca su Apri Modello 1 Con questa operazione

Dettagli

CORSO BASE DI FOTOGRAFIA

CORSO BASE DI FOTOGRAFIA CORSO BASE DI FOTOGRAFIA Corso base di fotografia Programma: -1 lezione: macchina fotografica www.rifredimmagine.it La macchina fotografica REFLEX Perchè scegliere la Reflex Possibilità Possibilitàdidiaccedere

Dettagli

La distribuzione Normale. La distribuzione Normale

La distribuzione Normale. La distribuzione Normale La Distribuzione Normale o Gaussiana è la distribuzione più importante ed utilizzata in tutta la statistica La curva delle frequenze della distribuzione Normale ha una forma caratteristica, simile ad una

Dettagli

Si presuppone l uso di PaintShop Pro versione 9 (in inglese); ma anche Photoshop può essere utilizzato allo stesso modo.

Si presuppone l uso di PaintShop Pro versione 9 (in inglese); ma anche Photoshop può essere utilizzato allo stesso modo. Applicazione di una fascia colorata su una griglia Si presuppone l uso di PaintShop Pro versione 9 (in inglese); ma anche Photoshop può essere utilizzato allo stesso modo. Si parte per questo esempio dalla

Dettagli

1. DESCRIZIONE DI CIASCUN COMPONENTE

1. DESCRIZIONE DI CIASCUN COMPONENTE 1. DESCRIZIONE DI CIASCUN COMPONENTE 1.1 Stativo 1. Regolazione della messa a fuoco 2. Vite di bloccaggio 3. Anello di fissaggio 1.2 Microscopio digitale Tasto x fotografare Linea di indicazione dell ingrandimento

Dettagli

Olga Scotti. Basi di Informatica. Il sistema operativo Windows

Olga Scotti. Basi di Informatica. Il sistema operativo Windows Basi di Informatica Il sistema operativo Windows Perchè Windows? MS-DOS: Interfaccia di solo testo Indispensabile conoscere i comandi Linux & Co. : Meno diffuso soprattutto nelle aziende Bella interfaccia

Dettagli

APPUNTI DI MATEMATICA LE FRAZIONI ALGEBRICHE ALESSANDRO BOCCONI

APPUNTI DI MATEMATICA LE FRAZIONI ALGEBRICHE ALESSANDRO BOCCONI APPUNTI DI MATEMATICA LE FRAZIONI ALGEBRICHE ALESSANDRO BOCCONI Indice 1 Le frazioni algebriche 1.1 Il minimo comune multiplo e il Massimo Comun Divisore fra polinomi........ 1. Le frazioni algebriche....................................

Dettagli

4. Operazioni elementari per righe e colonne

4. Operazioni elementari per righe e colonne 4. Operazioni elementari per righe e colonne Sia K un campo, e sia A una matrice m n a elementi in K. Una operazione elementare per righe sulla matrice A è una operazione di uno dei seguenti tre tipi:

Dettagli

2003.06.16 Il sistema C.R.M. / E.R.M.

2003.06.16 Il sistema C.R.M. / E.R.M. 2003.06.16 Il sistema C.R.M. / E.R.M. Customer / Enterprise : Resource Management of Informations I-SKIPPER è un sistema di CONOSCENZE che raccoglie ed integra INFORMAZIONI COMMERCIALI, dati su Clienti,

Dettagli

SISTEMI DI NUMERAZIONE E CODICI

SISTEMI DI NUMERAZIONE E CODICI SISTEMI DI NUMERAZIONE E CODICI Il Sistema di Numerazione Decimale Il sistema decimale o sistema di numerazione a base dieci usa dieci cifre, dette cifre decimali, da O a 9. Il sistema decimale è un sistema

Dettagli

1 Gli effetti della forza di Coriolis

1 Gli effetti della forza di Coriolis LA FORZA DI CORIOLIS di Giulio Mazzolini 2012 1 Gli effetti della forza di Coriolis È un effetto noto che i venti nell emisfero nord deviano sempre verso destra, invece nell emisfero sud deviano sempre

Dettagli

Appunti sul galleggiamento

Appunti sul galleggiamento Appunti sul galleggiamento Prof.sa Enrica Giordano Corso di Didattica della fisica 1B a.a. 2006/7 Ad uso esclusivo degli studenti frequentanti, non diffondere senza l autorizzazione della professoressa

Dettagli

I CIRCUITI ELETTRICI. Prima di tutto occorre mettersi d accordo anche sui nomi di alcune parti dei circuiti stessi.

I CIRCUITI ELETTRICI. Prima di tutto occorre mettersi d accordo anche sui nomi di alcune parti dei circuiti stessi. I CIRCUITI ELETTRICI Prima di tutto occorre mettersi d accordo anche sui nomi di alcune parti dei circuiti stessi. Definiamo ramo un tratto di circuito senza diramazioni (tratto evidenziato in rosso nella

Dettagli

Corso integrato di Disegno e Rilievo dell'architettura B (12 cfu)

Corso integrato di Disegno e Rilievo dell'architettura B (12 cfu) Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria Dipartimento DArTe A.A. 2015-2016 - Corso di Laurea Magistrale in Architettura Corso integrato di Disegno e Rilievo dell'architettura B (12 cfu) condotto

Dettagli

Obiettivo Principale: Aiutare gli studenti a capire cos è la programmazione

Obiettivo Principale: Aiutare gli studenti a capire cos è la programmazione 4 LEZIONE: Programmazione su Carta a Quadretti Tempo della lezione: 45-60 Minuti. Tempo di preparazione: 10 Minuti Obiettivo Principale: Aiutare gli studenti a capire cos è la programmazione SOMMARIO:

Dettagli

13. Campi vettoriali

13. Campi vettoriali 13. Campi vettoriali 1 Il campo di velocità di un fluido Il concetto di campo in fisica non è limitato ai fenomeni elettrici. In generale il valore di una grandezza fisica assegnato per ogni punto dello

Dettagli

Gestione Risorse Umane Web

Gestione Risorse Umane Web La gestione delle risorse umane Gestione Risorse Umane Web Generazione attestati di partecipazione ai corsi di formazione (Versione V03) Premessa... 2 Configurazione del sistema... 3 Estrattore dati...

Dettagli

4. Fondamenti per la produttività informatica

4. Fondamenti per la produttività informatica Pagina 36 di 47 4. Fondamenti per la produttività informatica In questo modulo saranno compiuti i primi passi con i software applicativi più diffusi (elaboratore testi, elaboratore presentazioni ed elaboratore

Dettagli

Vi ricordiamo che per qualsiasi problema tecnico o informazione potete contattare info@eduitalia.org oppure Francesco al 3357761103.

Vi ricordiamo che per qualsiasi problema tecnico o informazione potete contattare info@eduitalia.org oppure Francesco al 3357761103. Gentili Associati, in questi ultimi tempi abbiamo lavorato per sviluppare un software capace di far gestire direttamente alle scuole la propria presenza sul sito di Eduitalia. Tramite la registrazione

Dettagli

Costruire una Pinhole

Costruire una Pinhole Costruire una Pinhole Worksohp sulla fotografia pinhole a cura del Workshop Cos è una pinhole, o foro stenopeico Struttura di una pinhole camera Come si realizza una semplice pinhole Alcuni esempi Informazioni

Dettagli

Cenni di geografia astronomica. Giorno solare e giorno siderale.

Cenni di geografia astronomica. Giorno solare e giorno siderale. Cenni di geografia astronomica. Tutte le figure e le immagini (tranne le ultime due) sono state prese dal sito Web: http://www.analemma.com/ Giorno solare e giorno siderale. La durata del giorno solare

Dettagli

ESEMPIO 1: eseguire il complemento a 10 di 765

ESEMPIO 1: eseguire il complemento a 10 di 765 COMPLEMENTO A 10 DI UN NUMERO DECIMALE Sia dato un numero N 10 in base 10 di n cifre. Il complemento a 10 di tale numero (N ) si ottiene sottraendo il numero stesso a 10 n. ESEMPIO 1: eseguire il complemento

Dettagli

4.1.1.1 APRIRE UN PROGRAMMA DI FOGLIO ELETTRONICO

4.1.1.1 APRIRE UN PROGRAMMA DI FOGLIO ELETTRONICO 4.1 PER INIZIARE 4.1.1 PRIMI PASSI COL FOGLIO ELETTRONICO 4.1.1.1 APRIRE UN PROGRAMMA DI FOGLIO ELETTRONICO L icona del vostro programma Excel può trovarsi sul desktop come in figura. In questo caso basta

Dettagli

PROIEZIONI ORTOGONALI

PROIEZIONI ORTOGONALI PROIEZIONI ORTOGONALI 104 Il metodo della doppia proiezione ortogonale Il metodo attualmente conosciuto come metodo delle proiezioni ortogonali (o proiezioni ortografiche) inizialmente nacque come metodo

Dettagli

Manuale Helpdesk per utenti

Manuale Helpdesk per utenti Manuale Helpdesk per utenti Il giorno 1 Agosto 2009 partirà il nuovo sistema per l helpdesk on-line, ovvero uno strumento che permetterà agli utenti di sapere in ogni momento 1) quale tecnico CED ha in

Dettagli

3 GRAFICI DI FUNZIONI

3 GRAFICI DI FUNZIONI 3 GRAFICI DI FUNZIONI Particolari sottoinsiemi di R che noi studieremo sono i grafici di funzioni. Il grafico di una funzione f (se non è specificato il dominio di definizione) è dato da {(x, y) : x dom

Dettagli

UNA LEZIONE SUI NUMERI PRIMI: NASCE LA RITABELLA

UNA LEZIONE SUI NUMERI PRIMI: NASCE LA RITABELLA UNA LEZIONE SUI NUMERI PRIMI: NASCE LA RITABELLA Tutti gli anni, affrontando l argomento della divisibilità, trovavo utile far lavorare gli alunni sul Crivello di Eratostene. Presentavo ai ragazzi una

Dettagli

APPUNTI POWER POINT (album foto)

APPUNTI POWER POINT (album foto) APPUNTI POWER POINT (album foto) Sommario Informazioni generali sulla creazione di un album di foto... 2 Aggiungere un'immagine da un file o da un disco... 2 Aggiungere una didascalia... 2 Modificare l'aspetto

Dettagli

Come realizzare i disegni in Autocad partendo da un immagine

Come realizzare i disegni in Autocad partendo da un immagine Come realizzare i disegni in Autocad partendo da un immagine L obbiettivo di questo articolo, è quello di poter avere a disposizione le linee di costruzione in qualsiasi scala, senza dover fare decine

Dettagli

Giochi di posizione per un modulo di gioco 4 3-3

Giochi di posizione per un modulo di gioco 4 3-3 Giochi di posizione per un modulo di gioco 4 3-3 2 CONTRO 2 Esercizio n 1: 2 contro 2 + 2 jolly ( difensore centrale e centravanti 9 ) Obiettivi: insegnare passaggi filtranti e appoggi Misure campo: 12

Dettagli

LA TRASMISSIONE DELLE INFORMAZIONI QUARTA PARTE 1

LA TRASMISSIONE DELLE INFORMAZIONI QUARTA PARTE 1 LA TRASMISSIONE DELLE INFORMAZIONI QUARTA PARTE 1 I CODICI 1 IL CODICE BCD 1 Somma in BCD 2 Sottrazione BCD 5 IL CODICE ECCESSO 3 20 La trasmissione delle informazioni Quarta Parte I codici Il codice BCD

Dettagli

Aprire WEKA Explorer Caricare il file circletrain.arff Selezionare random split al 66% come modalità di test Selezionare J48 come classificatore e

Aprire WEKA Explorer Caricare il file circletrain.arff Selezionare random split al 66% come modalità di test Selezionare J48 come classificatore e Alberi di decisione Aprire WEKA Explorer Caricare il file circletrain.arff Selezionare random split al 66% come modalità di test Selezionare J48 come classificatore e lanciarlo con i parametri di default.

Dettagli

Il calendario di Windows Vista

Il calendario di Windows Vista Il calendario di Windows Vista Una delle novità introdotte in Windows Vista è il Calendario di Windows, un programma utilissimo per la gestione degli appuntamenti, delle ricorrenze e delle attività lavorative

Dettagli

REGOLAMENTO GLADIATOR

REGOLAMENTO GLADIATOR REGOLAMENTO GLADIATOR Slot machine a 5 rulli e 25 linee Lo scopo del gioco Gladiator è ottenere una combinazione vincente di simboli dopo la rotazione dei rulli. Per giocare: Il valore del gettone può

Dettagli

f(x) = 1 x. Il dominio di questa funzione è il sottoinsieme proprio di R dato da

f(x) = 1 x. Il dominio di questa funzione è il sottoinsieme proprio di R dato da Data una funzione reale f di variabile reale x, definita su un sottoinsieme proprio D f di R (con questo voglio dire che il dominio di f è un sottoinsieme di R che non coincide con tutto R), ci si chiede

Dettagli

LABORATORIO DI MATEMATICA RENDITE, AMMORTAMENTI, LEASING CON EXCEL

LABORATORIO DI MATEMATICA RENDITE, AMMORTAMENTI, LEASING CON EXCEL LABORATORIO DI MATEMATICA RENDITE, AMMORTAMENTI, LEASING CON EXCEL ESERCITAZIONE GUIDATA: LE RENDITE 1. Il montante di una rendita immediata posticipata Utilizzando Excel, calcoliamo il montante di una

Dettagli

Leica DISTO D810 touch La soluzione intelligente per la misura e la documentazione

Leica DISTO D810 touch La soluzione intelligente per la misura e la documentazione Leica DISTO D810 touch La soluzione intelligente per la misura e la documentazione Manteniamo le ns. promesse secondo ISO 16331-1 Portata e Precisione Misura di oggetti inclinati Puntamento preciso con

Dettagli

SICURF@D: istruzioni per l uso

SICURF@D: istruzioni per l uso : istruzioni per l uso : istruzioni per l uso Indice 1. Premessa 2 2. La registrazione 2 3. L accesso all area per utenti registrati 2 4. La consultazione dei manuali 3 5. L utilizzo degli strumenti di

Dettagli